• Non ci sono risultati.

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Programma

Seminari Incontri

Dimostrazioni di lavoro

(suscettibile di variazioni e integrazioni)

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO

SEMINARI

Marcello Bartoli

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da martedì 8 a mercoledì 16 luglio ore 9,30 – 13,30

DALLA MASCHERA TRADIZIONALE ALLA SCOPERTA DELLA PROPRIA MASCHERA

Marcello Bartoli condivide con gli allievi la sua lunga frequentazione dei territori più estremi dell’espressività. Partendo da un breve approfondimento teorico sulla Commedia dell’Arte, verrà sviluppato un percorso inizialmente incentrato su movimento e tecniche dell’uso della maschera. In seguito su individuazione e creazione di una propria maschera, sganciata da tipologie prefissate, per arrivare ad uno studio della tecnica d’improvvisazione e creazione di canovacci.

Carlo Boso

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

da martedì 8 a domenica 13 luglio ore 9,30 – 13,30

SULLE TRACCE DELLA COMMEDIA DELL’ARTE

Animatore di avventure storiche quale quella del TAG di Venezia (e da qui approdato a Parigi) e grande maestro di commedia, Carlo Boso propone un percorso teorico-pratico: dal gesto alla parola, dalla parola alla maschera, dalla maschera all’improvvisazione, dall’improvvisazione alla retorica teatrale, dalla retorica teatrale alla realizzazione di uno scenario di Commedia dell’Arte. Ogni scenario inteso quale contributo drammaturgico indispensabile allo sviluppo democratico della nostra società.

Eleonora Fuser

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

da lunedì 14 a venerdì 18 luglio ore 9,30 - 13,30 I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA

Prosecuzione del seminario di Carlo Boso. Eleonora Fuser, attrice. Training d’attore sugli stilemi base delle Maschere da Commedia. (camminate, attitudini,caratteri,voci, dinamiche,invenzione e ricerca della propria maschera,il fisico di ruolo). Il corpo extraquotidiano sotto maschera. Personaggi maschili e femminili. L’improvvisazione(a tema, a soggetto storico-politico, l’attore-autore, la drammaturgia della maschera, la tirata/ il monologo d’attore, la satira, il comico, il grottesco.). L’idea del canovaccio. Costruzione, su ruolo di uno scenario di commedia per la festa finale.

Mario Gonzalez

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

da martedì 8 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30

DALLA MASCHERA NEUTRA ALLA MASCHERA ESPRESSIVA

L’indimenticabile Pantalone de L’Age d’Or di Ariane Mnouckine, torna a Milano per condividere il suo viaggio dalla maschera neutra alla maschera espressiva. “La maschera neutra, dal mio punto di vista, è la base di tutto il lavoro dell'attore. E' la preparazione indispensabile per la maschera espressiva, ed è l'equivalente teatrale della gamma in musica. E' la fase neutra, bianco e nero, senza sentimento nè passioni, che pratico con l'esercizio del coro: la disciplina, lo spazio, la memoria, la confidenza in sè e negli altri. La maschera espressiva è, invece, un lavoro d'interpretazione, con colori, vestiti, volumi, parole, canto, sentimenti e passione. Per questa occasione lavorerò solo con la maschera di Arlecchino, realizzata da diversi creatori”.

Claudio De Maglio

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da martedì 8 a giovedì 10 luglio ore 14,30 - 18,30

IL CANOVACCIO: PERSONAGGI, INTRECCI, CONFLITTI

Claudio De Maglio, direttore dell’Accademia Teatrale Nico Pepe di Udine propone un breve seminario preparatorio al seminario di Jean-Claude Penchenat. Il tema è quello delle regole costitutive della Commedia e del continuo necessario rapporto tra livello “micro” e livello “macro”

dell’intreccio. Il personaggio nasce infatti da una regola di appartenenza all’attore ed immesso in una concreta situazione deve interagire coi temi più ampi. Le sue reazioni peculiari agli altri sulla scena daranno vita al sistema di “destini incrociati” necessario a far vivere la Commedia evidenziandone i suoi tempi comici.

Jean-Claude Penchenat

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

da sabato 12 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30

COSTRUIRE UN CANOVACCIO A PARTIRE DALLA REALTA’ DI OGGI

(2)

L’attore e regista cofondatore del Theatre du Soleil e poi del Theatre du Campagnol (con il quale ha creato il famosissimo” Le Bal” da cui Scola ha tratto il film “Ballando ballando”), riprendendo l’esperienza di L’Age d’or, propone la costruzione di canovacci moderni a partire da fatti di cronaca recenti o da avvenimenti attinti dal vissuto dei commedianti. La finalità: ricollocare la maschera di Arlecchino nella nostra società.

Gli studenti dovranno presentarsi con materiali per un breve canovaccio (una “courte situation” )a partire dalla propria regione di origine.

Marco Sgrosso

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30 da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30

ARLECCHINO CAPOVOLTO: NUOVI PERCORSI DELLA MASCHERA

Marco Sgrosso, già interprete nel teatro di Leo De Berardinis di una variazione della maschera di Arlecchino chiamata “Vongola”, percorre con gli allievi un personalissimo itinerario dai principi canonici della maschera all’inversione del suo carattere e all’invenzione di nuove maschere. Un percorso che parte dalla tradizione e poi si volge in altre direzioni stimolate da una immaginazione legata all’oggi. La sua ricerca di nuovi territori di creatività utilizza le infinite possibilità della maschera neutra, lo stimolo di nuove personalità prestate alle maschere tradizionali, così come l’uso di nuove maschere per creare nuovi personaggi.

Elena Bucci

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 14,30 - 18,30 LA MASCHERA E’ UNA CHIAVE

Lavorando verso l’invenzione di maschere al presente, Elena Bucci affronta in modo personale il tema della maschera. Nel lungo percorso che porta all’arte maestra dell’uso delle maschere interiori, è utile chiedere aiuto alla potenza evocativa di un oggetto usato da molti altri prima di noi. Ma una maschera è solo una chiave che apre la porta alla moltitudine di io che tutti siamo e alla follia rigenerante che si sprigiona nell’azione teatrale. E se molte donne furono famose nel teatro di Commedia pur senza portare maschere, ciò conferma il fatto che la porta verso la libertà che ci apre la maschera non dipende dalla magìa di un oggetto, ma dal consapevole uso della nostra interiorità e degli infiniti veli che possiamo mettere all’anima, quietando la paura.

Eleonora Fuser

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30 LA MASCHERA AL FEMMINILE

Eleonora Fuser, cofondatrice del TAG di Venezia ed attrice che ha lungamente sviluppato il rapporto tra la maschera, le culture popolari ed il teatro occidentale ed orientale propone un training d’attore sugli stilemi base delle Maschere da Commedia e sulla maschera al femminile (Streghe Ruffiane Cortigiane,Serve, Attrice Giovane, Prima Attrice, Vecchie da Commedia e Donne Contemporanee). Si approfondisce il tema del corpo femminile sotto maschera: ruoli maschili, su corpi femminili per poi giungere alle regole dell’improvvisazione e all’idea del canovaccio.

Michele Bottini

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30 COME ARLECCHINO DIVENNE UN GIGANTE

Michele Bottini è attualmente docente di maschera della Scuola Paolo Grassi. La finalità del seminario è legata alla costruzione di un immaginario della Commedia. Indossare una maschera è trasformare se stessi ed il proprio corpo in qualcos’altro… o quantomeno sognare di farlo. Lavorare sul sogno delle maschere per capirle, per farle vivere, amare, odiare, patire la fame, sudare come ogni essere umano. Partendo da materiale tradizionale e dalla fantasia dei partecipanti si struttureranno tracce di canovaccio che permettano di scoprire quanto di noi si cela dietro quello che apparentemente potrebbe essere solo un pezzo di cuoio.

Cengiz Ozek

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da martedì 8 a giovedì 10 luglio ore 14,30 - 18,30 KARAGOZ E IL TEATRO DELLE OMBRE TURCO

Arlecchino e gli altri suoi fratelli medirerranei. Un laboratorio pratico di tecniche di teatro di figura (dalla costruzione, all’animazione, all’analisi dei canovacci), con il riconosciuto maestro del teatro delle ombre turco, la forma di spettacolo più popolare in Turchia. L'impianto scenico è caratterizzato da uno schermo sottile e trasparente, dietro cui l’animatore muove le sagome piatte, costruite in pelle di cammello, illuminandole da dietro con effetti di colore che ricordano una vetrata. Intrecci e intrighi affini a quelli della Commedia dell’Arte, fanno capo a Karagoz e alla sua spalla Hacivat.

Marco Manchisi

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 9,30 – 13,30 I SENSI DELLA MASCHERA

Il Pulcinella degli spettacoli di Leo De Berardinis accompagna gli allievi verso la rilettura delle regole del palchetto della Commedia intendendo la maschera come elemento disvelatore di un linguaggio nuovo, letteralmente inventato attraverso l’energia del corpo e la creatività di una libera parola.

La finalità è quella di restituire all’attore il suo potere originario di essere anche autore, in un processo teatrale che lo vede assoluto protagonista, così come fu ai tempi della Commedia. Sulla base di questa spinta, lavorare quindi per restituire il giusto valore all’improvvisazione attraversata non come condizione di libertà assoluta, ma di piena consapevolezza delle regole della scena per avere il massimo della padronanza e insieme della spontaneità.

Claudio De Maglio

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 9,30 – 13,30 IL CORPO: LA MASCHERA TRASPARENTE I PERSONAGGI: INTRECCI E CONFLITTI

Claudio De Maglio, direttore dell’Accademia Teatrale Nico Pepe di Udine invita innanzitutto l’attore nel processo della scoperta della maschera: una pratica attraverso la quale sarà la maschera stessa a rivelare all’attore il suo corpo, risvegliandone potenzialità e carica espressiva. Viene poi il tempo di Commedia. Gli incontri-scontri, i rapporti sociali, la coscienza dello spazio di ogni personaggio in relazione agli altri sostengono la stesura di un

(3)

canovaccio di base. Sarà il personaggio stesso e le sue reazioni peculiari agli altri sulla scena a dare vita al sistema di “destini incrociati” della Commedia.

Bruno Leone e Irene Vecchia

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

da lunedì 14 a mercoledì 16 luglio

RACCONTO DI UNA TRADIZIONE: IL PULCINELLA DELLE GUARATTELLE

Arlecchino e gli altri: Arlecchino si specchia in Pulcinella. Nella tradizione delle guarattelle una stretta parentela lega la maschera e le marionette.

Bruno Leone e Irene Vecchia: un “maestro” Pulcinella e una giovane e originale Pulcinella al femminile. Il seminario verrà suddiviso in tre sezioni principali:1) ipotesi sulle origini di Pulcinella: antichi rituali, carnevali, divertimenti e follia; 2) il guarattellaro: il senso del lavoro dei burattinai nell’arco di due generazioni; 3) lo spettacolo: come nasce e si sviluppa uno spettacolo di guarattelle e prova pratica degli allievi del laboratorio.

Siro Ferrone

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

da lunedì 14 a mercoledì 16 luglio ore 14,30 - 18,30

DON GIOVANNI NELLA COMMEDIA DELL’ARTE

(un laboratorio di drammaturgia)

Drammaturgo e fra i nostri massimi studiosi dei percorsi dei Comici dell’Arte e dei loro canovacci, Siro Ferrone propone un accostamento inedito fra Arlecchino e Don Giovanni. Il laboratorio verterà su una lettura ed un’elaborazione drammaturgica dei seguenti testi: L’ateista fulminato di anonimo del sec. XVII; Il convitato di pietra di G. A. Cicognini (da alcuni attribuito ad autore anonimo); Le festin de pierre di D. Biancolelli (Arlecchino).

Tutti questi testi si trovano in appendice del volume di Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di Don Giovanni, Adelphi, 2000.

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO

INCONTRI

Marco Martinelli e Mandiaye N'Diaye

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

lunedì 7 luglio ore 18,00 ARLECCHINO NERO

Si può insegnare la Tradizione? O la si può solo "sognare"? E può questo"sogno" farsi pratica scenica? Marco Martinelli e Mandiaye N'Diaye raccontano la Commedia dell'Arte reinventata dalle Albe, tra Arlecchino e Padre Ubu. Un’esperienza unica, un incontro Romagna-Africa che, alla ricerca delle lingue madri (fra il dialetto romagnolo, il wolof senegalese) e in uno scambio inedito di saperi e di energie approda all’essenza del teatro, come creazione e alchimia di linguaggi.

Paolo Bosisio

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

martedì 8 luglio ore 18,45

MASCHERE E VOLTI: LA NASCITA DEL PROFESSIONISMO TEATRALE

Paolo Bosisio, professore ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli studi di Milano disegna un affresco generale della storia della Commedia dell’Arte fino ad una introduzione alla grande avventura teatrale milanese dell’”Arlecchino servitore di due padroni “del Piccolo Teatro per la regia di Giorgio Strehler.

Remo Melloni

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

meercoledì 9 luglio ore 18.45

ARLECCHINO E GLI ALTRI TRA BURATTINI E MARIONETTE

Tutti i percorsi minori e meno noti di Arlecchino, le sue metamorfosi in altri personaggi, le sue trasformazioni nei differenti generi della cultura teatrale popolare e colta. Il filo che collega la maschera alla marionetta. Uno sguardo sulla ricchezza degli scenari e dei canovacci.

Carmelo Alberti

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

giovedì 10 luglio ore 18,45

I COMICI DELL’ARTE A VENEZIA

Carmelo Alberti, docente dell’Università Cà Foscari di Venezia, mette in risalto le tracce artistiche permanenti nella “maniera” di Venezia dal Cinquecento fino alla contemporaneità. Fin dal Cinquecento, nella città lagunare i commedianti si confrontano con la dimensione «pubblica» del teatro: si agisce nelle «stanze» teatrali dinanzi ad un pubblico pagante e variegato, un’azione che comporta un’assunzione del rischio commerciale e una sfida sul piano del consenso artistico. La «maniera» di Venezia influisce sulla qualità interpretativa e sulla articolazione delle abilità tecniche ieri come oggi.

venerdì 11 luglio ore 18,45

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

UN SOLE A KABUL O FORSE DUE (Un soleil a Kaboul ou plutot deux) un film prodotto dal Theatre du Soleil

Invitati in Afghanistan, Ariane Mnouchkine ed il suo gruppo teatrale partono per fare uno stage teatrale a Kabul. Questa piccola missione umilmente civilizzatrice fa nascere in mezzo alle rovine e alle rose di un giardino un gruppo teatrale afghano totalmente composto di giovani: un gruppo misto e coraggioso., il teatro Aftab, un piccolo Theatre du Soleil in Asia Centrale.

(4)

sabato 12 luglio ore 18,45

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

L’ISOLA DI ARLECCHINO (A ilha de Arlequin)

un film del Teatro de Ghiz di Faial (Azzorre-Portogallo), prodotto dalla Televisione portoghese Introduce Pamela Villoresi

L’incredibile racconto del “naufragio” di Arlecchino. Di ritorno dalla tournée negli Stati Uniti il cargo contenente le scene, i costumi, l’attrezzeria di Arlecchino servitore di due padroni del Piccolo Teatro di Milano naufraga davanti alle Azzorre. Gli attori di una compagnia locale corrono sulla spiaggia, recuperano i primi costumi, qualche oggetto, salvano la maschera di Arlecchino dalle acque. La storia è costruita attraverso un montaggio parallelo: tutto questo avviene mentre Strehler sta provando il suo ultimo spettacolo L’Isola degli Schiavi di Marivaux che parla proprio di un naufragio da cui ha origine un inedito scambio di ruoli fra servi e padroni. A Ihla de Arlequin interpreta così una incredibile metafora ma è soprattutto un bel film sul teatro.

Gerardo Guccini, Elena Bucci, Marco Manchisi, Marco Sgrosso

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

lunedì 14 luglio ore 18,45

LA COMMEDIA DELL’ARTE DI LEO DE BERARDINIS

Una serata dedicata al racconto di un percorso di incrocio tra Commedia dell’Arte e contemporaneità più unico che raro; un’esperienza teatrale che si è troppo presto interrotta. A parlare gli attori della Compagnia di Leo, protagonisti di quel percorso e prosecutori a loro volta di un viaggio teatrale che è sempre profondamente legato alle radici linguistiche e immaginative della cultura popolare italiana.

Siro Ferrone

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

martedì 15 luglio ore 18,45

IL VIAGGIO DI ARLECCHINO DA MANTOVA A PARIGI

Un bellissimo libro di recente pubblicazione “Arlecchino. Vita e avventure di Tristano Martinelli attore” restituisce una biografia al primo Arlecchino della storia, un attore del XVI secolo. L’autore del libro, Siro Ferrone, ricostruisce la nascita della maschera ed i suoi viaggi attraverso l’Europa segnati da un crescente successo. Acrobata e funambolo, Martinelli simulava in scena viaggi all’inferno e scatenava il riso giocando con il sesso e gli escrementi. Circondato da un alone di magia, era amato dai Valois, dai Savoia, dai Medici, dai Gonzaga e divenne ricco e famoso. Una vita cominciata sulla scena e mai finita.

Mario Gonzalez, Jean-Claude Penchenat, Erhard Stiefel

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

martedì 15 luglio ore 21,30

L’AGE D’OR A MILANO: TRENTA ANNI DOPO

Una serata particolare. L’Age d’Or del Theatre du Soleil con la regia di Ariane Mnouchkine segnò l’irrompere di una nuova commedia dell’arte.

L’arrivo di Arlecchino a Venezia si trasformò nell’arrivo di Abdallah immigrato nord-africano alla scoperta del mondo occidentale nel porto di Marsiglia. Il passaggio dell’Age d’Or da Milano nel 1976 – grazie all’ospitalità del Piccolo Teatro sotto un tendone da circo - segnò profondamente una generazione di teatranti, influenzandone i destini, gli immaginari e i linguaggi teatrali. I giovani spettatori di allora riincontrano i protagonisti di quel portentoso ed indimenticabile evento teatrale.

Donato Sartori, Pierre Byland, Erhard Stiefel, Mario Gonzalez , Stefano Perocco di Meduna, Marco Sgrosso mercoledì 16 luglio ore 18,45

TUTTI I VOLTI DI ARLECCHINO DIETRO E OLTRE LA MASCHERA

Il gran finale di tutti gli incontri di riflessione teorica è dedicato ai costruttori di quei volti di Arlecchino cui poi gli attori danno irripetibile vita scenica. Generazioni di artisti a confronto testimoniano di un lungo cammino di collaborazione creativa tra artisti costruttori ed attori.. Il padre della maschera moderna Donato Sartori protagonista della grande avventura strehleriana e fondatore del Centro Maschere e Strutture Gestuali incontra Erhard Stiefel autore di una grande pagina della storia della Commedia dell’Arte, l’avventura del Theatre du Soleil verso la maschera orientale con due grandi attori che a queste maschere hanno dato vita scenica: Pierre Byland e Mario Gonzalez. Stefano Perocco di Meduna rappresenta una generazione più giovane e testimonia del suo percorso con Leo De Berardinis e con svariati gruppi di commedia dell’arte contemporanei insieme a Marco Sgrosso. Un’occasione per fare un bilancio e guardare avanti verso il futuro della maschera e oltre la maschera.

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO

DIMOSTRAZIONI DI LAVORO

Ferruccio Soleri e il Piccolo Teatro di Milano

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

martedì 8 luglio ore 21,30

L’ARLECCHINO DI GIORGIO STREHLER

Questa lezione-spettacolo che inaugura il laboratorio indica anche il riconoscimento del debito di gratitudine verso l’esperienza di scoperta e approfondimento del lavoro sulla maschera portata avanti dal Piccolo Teatro. Ferruccio Soleri e gli attori dell’”Arlecchino servitore di due padroni” - uno spettacolo che è nella storia del teatro di tutti i tempi - incontrano gli studenti ed il pubblico milanese nel parco della Scuola mostrando alcune scene dellospettacolo di Giorgio Strehler in un incontro aperto alla riflessione sulla maschera con la partecipazione del prof. Paolo Bosisio.

Cengiz Ozek

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

mercoledì 9 luglio ore 20,30

(5)

L’albero Magico è basato su canovacci del 18° e 19° secolo e presenta un intreccio classico, che rimanda alle caratteristiche “magiche” di questo genere. Il ritmo della storia, la fantasia e anche il tema che tratta (la difesa della natura), contribuiscono a costruire una comunicazione forte con il pubblico a livello internazionale. “L’albero magico” è nel suo repertori da 10 anni ed è stato rappresentato in tutto il mondo, per quasi 500 volte:

Cengiz Ozek mostra i segreti di un canovaccio intramontabile e del suo protagonista Karagoz.

Elena Bucci e Marco Sgrosso

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

mercoledì 9 luglio ore 21,30 LA PAZZIA DI ISABELLA

Le Belle Bandiere rievocano due personaggi mitici nella storia del teatro come Isabella e Francesco Andreini. Un’occasione importante e addirittura necessaria per riflettere sulle radici stesse dell’arte dell’attore, sul senso più profondo della nostra professione, sul fascino e sulla forza misteriosi di un ‘mestiere’ che riesce a tramandarsi nei secoli nonostante il suo carattere effimero.

ICAI Padova (Istituto della Commedia dell'Arte Internazionale)

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

giovedì 10 luglio ore 20,30 L’ATTORE E’ SPETTATORE?

Un percorso didattico con dieci allievi guidati dal maestro Gianni De Luigi nel tempo di Arlecchino. Una anatomia dell’origine della commedia e della scelta interpretativa da parte dell’attore alla ricerca del proprio personaggio. Danza e acrobazia tra oriente e occidente: un confronto tra tradizione e contemporaneità.

Pantakin Venezia

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

giovedì 10 luglio ore 21,30

ARLECCHINO/DON GIOVANNI: DAL CANOVACCIO ALLO SPETTACOLO

Una dimostrazione di lavoro da parte di uno dei gruppi più rappresentativi della commedia dell’arte contemporanea: una rielaborazione drammaturgica del testo di Domenico Biancolelli “Le festin de Pierre”, arricchito da canti e danze.

Eleonora Fuser

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

venerdì 11 luglio ore 21,30

IL RACCONTO DEI RACCONTI

Eleonora Fuser, fin dalla sua partecipazione nel 1981 al lavoro di Eugenio Barba, elabora tecniche a confronto tra oriente ed occidente, attuando un percorso di ricerca sul teatro popolare e producendo nel 1989 lo spettacolo “Il Racconto dei Racconti”, tratto da “Lo Cunto de li Cunti” di G.B.

Basile, sintesi del suo percorso di attrice. Lo spettacolo la vede sola in scena nelle narrazione di favole originarie “Le tre corone”, “I tre cedri”,

“L’Orsa” e della storia cornice di Zoza, la principessa che non rideva mai, con l’utilizzo di maschere di ispirazione orientale e di Commedia. Di questo antico “cavallo di battaglia” verranno presentate alcune parti.

Carlo Boso

ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA

sabato 12 luglio ore 21,30 ALL’IMPROVVISO

Elogio della commedia “all’improvviso”. Una lezione spettacolo sull’importanza di una tecnica di improvvisazione come arte determinante del successo dello spettacolo, ma anche della sua indipendenza intellettuale, che è strettamente legata alla capacità degli attori di vedere i temi “alti”

dietro ogni momento dell’intreccio.

Marcello Bartoli

ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO

domenica 13 luglio ore 21,30 MOSCHE VOLANTI

Riproponendo un percorso costruito con Siro Ferrone e che è stato all’origine di uno spettacolo di grande successo e diffusione (con elementi scenici di Lele Luzzati), Bartoli ripercorre la storia della maschera e il suo personale rapporto con essa: dalle origini, attraverso la tradizione classica della commedia dell’arte e l’incontro con Ruzante, fino alla maschera contemporanea, rivissuta alla scuola di Mejerhold e del grande cinema, protagonista di innumerevoli sue interpretazioni.

Bruno Leone e Irene Vecchia

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

da lunedì 14 luglio ore 20,30

L’OPERA DELLE GUARATTELLE

L’arte di Pulcinella dalla tradizione all’innovazione. Bruno leone e la sua allieva Irene Vecchia si alterneranno in baracca alla maniera dei vecchi maestri guarattellari, per conoscere la multiforme arte di Pulcinella dalla tradizione all’innovazione.

Marco Manchisi

ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI

lunedì 14 luglio ore 21,30 I ’ NO PULCINELLA

… che in partenopeo potrebbe stare per: io non sono Pulcinella. Nessuno vorrebbe sentirsi dare del Pulcinella, poiché i suoi luoghi comuni di pigrizia, atavica fame, indolenza, si sprecano e Pulcinella si sa, in quei luoghi comuni ci sguazza. La sua maschera è diventata oggetto di studi. Ma quel che resta, è il lungo elenco d’attori, a partire dal ‘600, che hanno indossato, molti per un’intera carriera, quella maschera nido di vizi, sortilegi e privazioni. E’ la storia di questi uomini a rendere ancora viva la maschera del cetrulo, che non ha altre caratteristiche se non quelle di chi la indossa, ogni volta uno stile diverso. Marco Manchisi riattraversa così in questa scena, la questione esistenziale di Pulcinella, secondo Antonio Petito, Raffaele Viviani ed Eduardo De Filippo, evitando imbarazzanti paragoni, anche perché… I’ no Pulcinella.

(6)

Mario Gonzalez

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

martedì 15 luglio ore 22

LA CONFERENZA DI PANTALONE

Mario Gonzales tornerà ad indossare la maschera di Pantalone, con la quale, per anni, ha accompagnato il lavoro di Ariane Mnouchkine, per ripercorrere l’esperienza della propria vita professionale in piena libertà. Con la collaborazione di Eric Tinot.

Pierre Byland – Mareike Schnitker

ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI

mercoledì 16 luglio ore 21,30

CONFUSION

di Pierre Byland e Laques Lecoq

Due attori, un uomo e una donna, osservano la vita quotidiana ed il comportamento della gente. L’analizzano. Il gioco scenico finisce per catturarli e lo spettacolo finisce… in confusione. Una dimostrazione che costituisce un omaggio a Jaques Lecoq, che la ideò insieme a Byland.

Di lui il grande maestro francese scrisse: “Byland è stato all’apogeo della nostra ricerca sul Clown. La sua opersonalità, il suo talento e le sue doti acrobatiche hanno contribuito alla rinascita dell’immagine del clown teatrale che ricercavamo a scuola. Ha portato il piccolo naso rosso nel teatro di oggi, rendendolo popolare attraverso i suoi spettacoli e le sue tournée. La ricerca del proprio clown, ha fatto il giro del mondo”.

Compagnia Dionisi

ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO

giovedì 17 luglio ore 21,30

COMMEDIA! ALL’IMPROVVISO

Arlecchino precario servitore di due amori di Renata Ciaravino

La Compagnia Dionisi, diretta da Valeria Talenti e composta principalmente di allievi diplomati dalla Scuola Paolo Grassi, presenta in anteprima assoluta per gli studenti del laboratorio una prova aperta dello spettacolo che sta per debuttare: una variazione generazionale sulla Commedia dell’Arte ad opera di Renata Ciaravino, allieva diplomata del corso di drammaturgia della scuola.

COSTI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

a) Full immersion COSTO: € 400,00

b) Half Time COSTO: € 250,00

c) Laboratorio singolo COSTO: € 150,00

d) Laboratorio specialistico (“Karagoz e il Teatro delle ombre turco”, “Racconto di una tradizione: il Pulc inella della Guarattelle”, “Don Giovanni nella Commedia dell’Arte”)

COSTO: € 80,00

e) Percorso Teorico come uditore).

COSTO: € 115,00

f) Adesione serale

Dà diritto a partecipare agli incontri e alle dimostrazioni-spettacolo di ogni singola giornata.

COSTO: € 12,00

INFORMAZIONI

Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi Via Salasco, 4 - 20136 Milano

Tel 02/58302813 Fax 02/58315627

info_teatro@scuolecivichemilano.it

www.scuolecivichemilano.it

Riferimenti

Documenti correlati

■ In generale, si può scrivere la seguente funzione che copia il file collegato allo stream in nel file collegato nello stream out:. void copy_file(ifstream &in,

La costituzione dell’eco-comitato, l’in- dagine sugli impatti ambientali della scuola, l’analisi dei risultati e la defi- nizione di un piano d’azione per migliorare i problemi

Dal 1996 al 2000 Segreteria del Direttore Regionale Ufficio Comunicazione Regionale Dal 1/9/96 ad oggi INAIL – Direzione Regionale Campania Dal 5/8/1996 al 31/08/1996 INAIL –

LAVORI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE DI CINQUE ALLOGGI SFITTI GESTITI DALL’AZIENDA – COMUNE DI MARSICOVETERE (PZ) - P.ZZA VERDI NN.. APPROVAZIONE IMPEGNO E LIQUIDAZIONE

La mamma di Arlecchino lavorò tutta la notte, cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito.. Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo abito di

LA GIACCA È MARRONE, IL PANCIOTTO È GIALLO, I PANTALONI SONO VERDI, LE CALZE SONO ROSSE;. IL

• La mattina della festa, quando Arlecchino entrò in classe, tutti lo accolsero con un fragoroso applauso perché il suo vestito era il più bello e il più

Arlecchino: Con questi occhiali vedo molto bene.. Balanzone: Leggi il