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COME PUÒ UN IMPRENDITORE LEGGERE RAPIDAMENTE UN BILANCIO E GLI INDICI

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Academic year: 2022

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LEZIONE GRATUITA DI FINANZIAMENTI D’IMPRESA N° 1

C OME PUÒ UN I MPRENDITORE

LEGGERE RAPIDAMENTE UN BILANCIO E GLI INDICI

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ATTENZIONE

Il presente documento contiene materiale pratico messo a disposizione gratuitamente dal Prof. Valerio Malvezzi sul sito

www.afimpresa.it

Il presente documento non contiene materiale didattico del corso MasterBANK ©

www.masterbank.it

La proprietà ed i diritti del presente documento e dei suoi contenuti è riservata ai titolari del sito www.afimpresa.it

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Come può un Imprenditore leggere un bilancio in due minuti, nella sua azienda,

senza professionisti, senza riclassificarlo e senza Excel,

per sapere se l’azienda è oggi presentabile in banca.

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Le 3 fasi della procedura

Stima della bancabilità: cosa succede dopo?

Ambiti e limiti della procedura: quando si usa e per quali finalità

Check sui parametri: quali calcoli fare a mente, avendo degli ordini di grandezza

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Scopo, finalità e limiti della procedura

Questo documento mira solo a fornire elementi per una lettura fulminea del bilancio, esattamente come farà l’uomo di banca, prima di inserire i dati in una macchina per farsi una prima idea.

Quanto segue, è una procedura per comprendere al volo se l’azienda è bancabile, o se ci sono criticità, e di quale entità.

Il vantaggio di questo metodo, usato dal bancario, è duplice: estrema semplicità, non richiede nessuna competenza finanziaria, non richiede la riclassificazione del bilancio.

Per contro, i suoi punti di forza ne sono quelli di debolezza. E’ come un termometro. Dice se avete la febbre, ma non se la vostra malattia è grave, e curabile. Ci vuole poi una seria analisi tecnica, e soprattutto la ricerca

professionale di una soluzione.

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Check sui parametri

Non sempre siete al vostro ufficio con il computer. Nella vita reale, siete a una riunione in uno stabilimento, o in giro per gli uffici.

Se siete un imprenditore, un dipendente d’azienda del settore amministrativo, o un commercialista, non importa, vi sarà capitata questa situazione.

Nel seguito, fate come l’uomo di banca quando legge il vostro bilancio in due minuti, prima di iniziare una vera analisi.

Calcolate a mente.

Lo scopo è farvi immediatamente una idea della ragionevolezza della richiesta vostra, della vostra azienda.

Da qui, inizia il lavoro vero, che ovviamente è molto più evoluto.

Ma si parte dalle cose semplici, sovente sono utili, se non necessarie.

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Parametro 1: azienda in utile

Utile > 0

Si intende l’utile netto, riga 23 del CE

Ratio: le banche oggi vogliono finanziare solo aziende con ultimo bilancio in utile.

Poiché il bilancio riporta due esercizi, se anche l’anno prima vi era una perdita, Partiamo decisamente in salita.

Certo, ci possono essere spiegazioni tecniche.

Ma siamo in salita.

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Parametro 2: patrimonialità

Mezzi propri / totale passivo > 10%

Voce A del Passivo al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (SP,

attivo, A)

Totale delle fonti Ratio: almeno il 10% delle fonti deve essere equity.

Attenzione, parliamo di dati minimi.

La banca certamente chiederà di migliorare tale parametro sopra il limite minimo.

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Parametro 3: sostenibilità della quota capitale

Quota capitale all’italiana / cash flow < 70%

Significa l’importo richiesto / numero di

anni del finanziamento Si intende utile netto (CE,23) +

accantonamenti per rischi (CE, b12) + altri accantonamenti (CE, b13)+

totale ammortamenti e svalutazioni (CE, b10)

Ratio: la nuova quota capitale deve essere inferiore al 70% dell’autofinanziamento storico.

Attenzione, il rimborso di un finanziamento dipende ovviamente dai flussi futuri.

Ovviamente qui si calcola a mente solo una quota capitale, quindi mancano gli interessi nella rata.

Perché all’italiana? Perché è banale, e se siete al bar con la tazzina in mano potete fare il conto a mente.

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Parametro 4: capacità di vendita

Rimanenze di

magazzino / fatturato

< 60%

Valore SP, attivo, CI

Si intende il valore della produzione, CE,

tot. A

Ratio: un’azienda con eccesso di rimanenze sul fatturato produce ma non vende.

Attenzione, la banca vuole finanziare una azienda che vende, perché produce cassa.

Quindi vuole vedere una espansione del fatturato (guarda la guida 1 per approfondimenti).

La banca non vuole finanziare una espansione del magazzino in assenza di crescita.

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Parametro 5: capacità di incasso

Crediti commerciali / fatturato

< 60%

Si intende crediti vs clienti entro, SP attivo,

CII1 + crediti vs clienti oltre, SP attivo, CII,2

Si intende il valore della produzione, CE, tot. A

Ratio: un’azienda con eccesso di crediti sul fatturato vende ma non incassa.

Attenzione, una banca non guarda solo alla variazione del fatturato, ma all’incasso.

Se l’azienda vende, ma non incassa, ha un problema di liquidità.

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Parametro 6: tempo di rimborso del debito

Indebitamento fin. Netto / flusso cassa operativo < 7

Si intende la voce debiti, SP passivo, D1 + d2 + d3 + d4 + d5 al netto delle disponibilità liquidie, di

cui SP attivo,CIV

Nota: secondo le definizioni i termini «flusso di cassa operativo» del parametro 6 e «cash flow» del parametro 3 sono sinonimi.

Ratio: si vuole che il totale dei debiti finanziari sia ripagato in sette anni dall’autofinanziamento . Attenzione, diverse banche danno configurazioni diverse a questo ragionamento.

Ma la logica, che il parametro sia più stretto e stringente o meno, rimane.

Si intende utile netto (CE,23) + accantonamenti per rischi (CE, b12) + altri accantonamenti (CE,

b13)+ totale ammortamenti e svalutazioni (CE, b10)

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Parametro 7: rapporto tra oneri del debito e cassa

Oneri finanziari / flusso di cassa operativo <

Si intende la voce del 50%

CE, numero 17

Nota: secondo le definizioni i termini «flusso di cassa

operativo» del parametro 6, del parametro 7 e «cash flow» del parametro 3 sono sinonimi.

Ratio: si vuole che il totale dell’autofinanziamento sia almeno doppio rispetto all’onere del debito.

La banca guarda quanto già pagate di interessi, e se il loro peso è molto elevato, si preoccupa.

Ovviamente, si può parlare di ristrutturazione del debito, ma è tema oggi poco gradito.

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Stima della bancabilità

Tenete conto del fatto che i parametri indicati sono molto ampi e tolleranti. Se non lo pensate, allora non avete negoziato con una banca negli ultimi tempi.

Potete anche mettervi i parametri in un vostro foglio Excel, e fare i conti con calma.

Con la pratica, poi lo butterete via e farete a mente. In ogni caso, dovete verificare che tutti i 7 parametri siano rispettati, proprio perché sono tolleranti. Se uno non rientra, verificate di quanto e perché. Se due o più non rientrano, ci sono segnali di criticità aziendali.

A questo punto, il medico ha usato il termometro. Può fare una diagnosi? Ovviamente no.

Da qui inizia l’indagine dello stato di salute dell’azienda, ma soprattutto la ricerca di una soluzione per raggiungere l’obiettivo: essere bancabile.

Inizia cioè la fase professionale dello studio analitico, della preparazione alla trattativa commerciale e della preparazione alla negoziazione creditizia, poiché si va in banca in modo consapevole, quando si hanno le massime possibilità di vincere, cioè di chiudere un accordo, non per chiedere un prestito, ma per comperare il denaro.

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PER SAPERNE DI PIU’

Per avere accesso a tutto il materiale per

Imprese che hanno necessità di Finanziamenti Bancari visita il sito www.afimpresa.it

Per conoscere come conseguire il titolo di F

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Per contattare il Prof. Valerio Malvezzi visita il sito www.valeriomalvezzi.it

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