• Non ci sono risultati.

Livelli plasmatici di acido ippurico come marker per la fragilità?

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Livelli plasmatici di acido ippurico come marker per la fragilità?"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

28 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVIII numero 8 - 2021

A ggiornAmenti

U

no studio condotto dai ri- cercatori dell’Istituto di Ri- cerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS ha messo in lu- ce il ruolo dell’acido ippurico - me- tabolita di derivazione polifenolica - come indicatore della fragilità nell’anziano in base al consumo di frutta e verdura in una popolazione italiana.

L’obiettivo principale dello studio metabolico è stato quello di indivi- duare se nel plasma umano fosse presente qualche metabolita che fosse in relazione con il fenotipo

“fragile”.

Lo studio, a partire dal 2012, ha valutato 433 persone di età com- presa tra 76-78 anni, divisi equa- mente tra maschi e femmine e fra- gili e non fragili. Per ogni parteci- pante è stato prelevato un campio- ne di sangue per svolgere indagini biochimiche, biologiche e per l’e- strazione del DNA. Tramite un questionario somministrato da in- tervistatori formati sono state in- vece raccolte le informazioni ri- guardanti sesso, età, livello di sco- larità e alcune abitudini alimentari e sociali dei partecipanti.

I risultati hanno evidenziato come la concentrazione, più o meno al- ta, nel sangue di acido ippurico, una molecola di derivazione ali- mentare, sia in grado di predire lo sviluppo della fragilità in una po-

polazione italiana anziana.

Attualmente, il procedimento per diagnosticare la fragilità di un indi- viduo è particolarmente lungo dal punto di vista clinico. La fragilità, infatti, viene valutata secondo 33 indicatori, risultanti da test cogniti- vi, fisici e anamnesi clinica del soggetto. Anche se la fragilità è strettamente legata ai processi di invecchiamento umano, il grado con cui questa si manifesta varia notevolmente tra persone della stessa età. Per questa ragione identificare rapidamente persone anziane a rischio di fragilità prima che questa si manifesti è una im- portante necessità della tenuta del sistema sanitario.

! Commenti degli autori

“L’associazione tra le abitudini ali- mentari e l’indice di fragilità - spie- ga Laura Brunelli, Coordinatrice della ricerca e Ricercatore dell’U- nità di Bioindicatori Proteici e Me- tabolici dell’Istituto Mario Negri - è riconosciuta da tempo. È recen- te infatti la dimostrazione che la diminuzione dell’assunzione di po- lifenoli e, più in generale, la dimi- nuzione dell’assunzione di frutta e verdura sia un evento sfavorevole nelle persone fragili. Nel nostro studio, attraverso l’utilizzo di tec- nologie sofisticate, come la spet- trometria di massa, abbiamo iden-

tificato l’acido ippurico come pos- sibile indicatore oggettivo dell’as- sunzione di frutta e verdura”.

“Il nostro studio - aggiunge Ro- berta Pastorelli, Capo dell’Unità di Bioindicatori Proteici e Metabo- lici - mostra che nelle persone fra- gili vi è una significativa riduzione dei livelli plasmatici di acido ippuri- co e che questi sono associati ad una diminuzione del consumo di frutta e verdura. Abbiamo inoltre osservato che, nell’arco di quattro anni, gli anziani che avevano alti li- velli plasmatici di acido ippurico non sono divenuti fragili al monito- raggio del quarto anno”.

La prospettiva futura è di arricchi- re questo risultato allargando lo studio ad altre popolazioni anzia- ne italiane e andando a investiga- re se l’acido ippurico stesso pos- sa essere un determinante biochi- mico e abbia un ruolo fisiologico nel contrastare l’insorgenza di questa sindrome geriatrica.

La ricerca è stata sviluppata all’interno della “mission” dell’I- talian Institute For Planetary He- alth (IIPH), in collaborazione con la Fondazione Golgi Cenci e la Fondazione Mondino e finanziato dalla Fondazione Cariplo, con il bando “Research on Ageing di- seases”.

n G

ERIATRIA

Livelli plasmatici di acido ippurico come marker per la fragilità?

BIBLIOGRAFIA

• Brunelli L et al. Plasmatic hippuric acid as a hallmark of frailty in an italian cohort: the mediation effect of fruit-vegetable intake.

J Gerontology: Biological Sciences 2021; 12: 2081-89.

• www.marionegri.it

Riferimenti

Documenti correlati

ATOMIC, NONATOMIC AND CONTINUOUS FINITELY ADDITIVE MEASURES: RESULTS AND

Per tre denari ai s essere dep La storia d prevedibilm chiese e m corredo di dispersi qu Pellegrini e antigiudais dal filo d’a. Lucia Tra rici dell’Un

Le linee guida ESC 2019 sulla ge- stione delle dislipidemie hanno stabilito che, per i pazienti con ri- schio CV alto e molto alto, più bassi sono i livelli di C-LDL più si

a) coincide con il numero di decessi ufficiali COVID diffuso dalla Regione Lombardia b) supera il numero di decessi ufficiali COVID diffuso dalla Regione Lombardia c) è inferiore

All’uscita della stazione scendere la scala a destra, girare a sinistra e subito la prima a destra Via Privata Giuseppe La Masa. dalla Stazione Garibaldi: Metropolitana linea 2

Yet my definition o f working-class consciousness by no means presupposes a common political orientation (the comparison o f the Italian and the Polish cases,

This article looks at some expressions of these dynamics in late nineteenth and early twentieth century Finland, notably within the cultural field, where identification

Data la geometria descritta in Fig.l, dati i flussi (Pn,m, le sorgenti S(k) per ogni quadrante dei punti n,m e date le costanti macroscopiche delle regioni 5 e 6, il programma.