TOSSICOLOGIA DEGLI
AVVELENAMENTI
DEFINIZIONI MEDICO LEGALE DI VELENO
Per veleno si può intendere “ogni sostanza che introdotta nell’organismo cagiona uno stato di malattia ed eventualmente la morte con meccanismo chimico o biochimico”.
“Veleno è ogni sostanza che provoca avvelenamento”
Molte sostanze, a seconda della dose e delle circostanze possono agire terapeuticamente o nuocere come veleni.
ESCHE E BOCCONI
ESCA
BOCCONI
Tipi di avvelenamento
Si possono distinguere in acuti e cronici.
•
Gli avvelenamenti acuti sono di solito dovuti ad ingestione di notevoli quantità di un tossico, danno sintomi gravi eimprovvisi, e se possibile vanno curati con l'allontanamento del tossico stesso dall'organismo.
La terapia è orientata poi principalmente ad alleviare i sintomi presenti.
•
Gli avvelenamenti cronici sono la conseguenzadell'assorbimento, prolungato nel tempo, di basse dosi di tossico. Ciò presuppone una distribuzione capillare
dell'organismo, e la presenza di meccanismi di accumulo.
Tipici avvelenamenti cronici sono quelli causati da metalli o da sostanze organiche (As, Cd, Hg, Pb; benzene...).
Avvelenamento
La gravità dell’avvelenamento dipende da cinque principali fattori:
1- Dose del veleno assunto;
2- Mole e peso dell’animale;
3- Tipo di veleno;
4- Tempo trascorso dall’assunzione;
5- Tempo di contatto e modalità di contatto (ingestione, inalazione, contatto cutaneo).
Importante è l’anamnesi che deve essere molto
dettagliata per stabilire la causa o il tipo di veleno
TRIAGE
DIAGNOSI di
avvelenamento o intossicazione
si basa su
➢
ANAMNESI➢
Esame obiettivo stato dicoscienza, funzionalità respiratoria, valutazione cardiaca , rilevazione di odori insoliti sul paziente ecc
➢
Esami laboratoristici(emogasanalisi, valutazione renale, epatica ecc)
➢
Screening TossicologiciMantenere la calma e
tranquillizzare
il proprietario
Anamnesi Cosa?
Dove?
Come?
DAL PROPRIETARIO O DAI PRIMI SOCCORRITORI
CHI? INFORMAZIONI ANAGRAFICHE
CHE COSA? POTENZIALI SOSTANZE TOSSICHE,
VIE DI ESPOSIZIONE, SINTOMI
QUANDO? ORA DELL’INTOSSICAZIONE -
ORA COMPARSA DEI SINTOMI
DOVE? LUOGO DELL’INTOSSICAZIONE O DELLA COMPARSA DEI
SINTOMI
PERCHÉ? ACCIDENTALE O VOLONTARIA
CHIEDERE SEMPRE DI PORTARE CONFEZIONE O MATERIALE ESPULSO
CON IL VOMITO
EVITARE
SOMMINISTRAZIONI DI RIMEDI CASALINGHI
(LATTE, BURRO, GRASSO ETC)
Esame obiettivo generale
Con “primo intervento” in campo tossicologico si intendono una serie di misure terapeutiche che devono essere messe in atto nel più breve tempo possibile dopo il contatto con un agente tossico.
Fase acuta
•
è un processo dinamico che può rapidamente peggiorare e portare a complicanze letali•
alla presentazione in ambulatorio i sintomid’esordio possono essere sfumati
•
approccio diagnostico e corretto trattamento possono ridurre lamortalità e ridurre le complicanze
COME SI FA DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO?
❖ SOSPETTO
❖ Il sospetto di avvelenamento può sorgere davanti a vari elementi:
❖ Brusca insorgenza di un quadro morboso in un animale in apparente buona salute
❖ Morte dell’animale in circostanze misteriose
❖ Presenza di colorazioni anormali della cute
e delle ipostasi cadaveriche
❖ Odori particolari emanati dal cavo orale, dal vomito o all’apertura del cadavere
❖ Comparsa di sintomi allarmanti e sul momento inesplicabili, quali cianosi, vomito, convulsioni, tremori ecc.
❖ Colorazione del sangue e dell’urina diversa da quella abituale
COME SI FA DIAGNOSI DI
AVVELENAMENTO?
La diagnosi si fonda su criteri:
❖ clinici
❖ anatomici
❖ chimici
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
CRITERIO CLINICO:
Anamnesi e Sintomatologia
Sintomi locali (ad esempio caustici)
Sintomi digerenti (lesioni al cavo orale, sindrome
gastro-intestinale acuta, emorragie “digestive”, ecc.) Sintomi respiratori (bradipnea, tachipnea, dispnea, paralisi respiratoria, edema polmonare)
Sintomi nervosi (coma, convulsioni, agitazione e delirio, paralisi neuromuscolare)
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
Sintomi genito-renali (anuria, ematuria, metrorragie ecc.)
Sintomi apparato circolatorio (bradicardia, tachicardia, ipotensione, ipertensione, aritmie) Sintomi organi di senso (vista, udito, olfatto)
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
CRITERIO ANATOMICO:
Il reperto anatomo-patologico può orientare verso due direzioni:
1. Escludere l’avvelenamento se viene trovata una causa di morte imputabile a fattori naturali
2. Confermare l’avvelenamento (segni
caratteristici in accordo con la sintomatologia)
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
In ambito autoptico bisogna valutare:
Fenomeni cadaverici (rigidità precoce o ritardata)
Reperti esterni (colorazioni cutanee, annessi cutanei ecc.)
Reperti interni (odori, emorragie, fluidità del sangue, colorazione dei visceri, tutti gli apparati, sistema nervoso)
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
Si fonda sulla dimostrazione del veleno nei visceri o nei materiali organici. ATTENZIONE PERO’:
Il veleno può essere pervenuto casualmente nell’organismo durante la vita, ma in dose insufficiente a causare la morte (antiparassitari, coloranti alimentari, cure con farmaci ecc.)
L’apporto del tossico può essere avvenuta dopo la morte
Introduzione fraudolenta per simulare un avvelenamento
DIAGNOSI CHIMICA
Nel cadavere in decomposizione si
possono formare sostanze azotate che possono inficiare il risultato analitico
Il mancato rinvenimento del tossico può essere dovuto all’uso di sostanze
sconosciute
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO criterio chimico
•
Ricerca quali/quantitativa di sostanze tossiche:•
Visceri•
Liquidi biologici•
Alimenti•
Preparazioni farmaceutiche•
Polveri•
Prodotti vegetali•
Analisi chimico- tossicologiche:•
Gas-cromatografia•
HPLC•
Assorbimento atomico•
NMR•
Spettrometria di massa… E’ DA PRECISARE CHE:
❖Nessuno dei criteri, considerato isolatamente, può bastare per la diagnosi di certezza
❖La mancata identificazione chimica non nega assolutamente il venefico
❖Il ritrovamento del tossico con analisi chimiche in mancanza di sintomatologia può essere indicativo di avvelenamento (dose molto elevata che provoca morte senza l’apparire di una sintomatologia)
DIAGNOSI DI AVVELENAMENTO
Iter
organizzativo
All’arrivo in ambulatorio l’animale viene esaminato dal
personale medico e in presenza di
alterazioni dei parametri vitali (coma, insufficienza respiratoria e cardiaca) è richiesto l’intervento prioritario di rianimazione
Il supporto delle funzioni vitali è il primo trattamento da porre in atto indipendentemente dalla natura della sostanza tossica
Supporto del tossicologo o CAV veterinario
Valutazione iniziale
•Raccolta anamnestica: serve x determinare l’identità e la dose della sostanza tossica causale e le circostanze dell’evento.
•Spesso difficile per impossibilità del proprietario a collaborare. Ogni materiale sospetto rinvenuto sul luogo dell’esposizione deve essere portato. Evitare esposizioni del personale adottando provvedimenti che evitino il contatto cutaneo-mucoso o inalatorio.
•Esame clinico: evidenziare eventuali alterazioni delle funzioni vitali attraverso il monitoraggio clinico di:
•Respiro (pervietà vie aeree, ventilazione)
•Circolo (PA, aritmie)
•SNC (convulsioni, coma)
Valutazione iniziale
Esami biochimici e strumentali: Esami di routine da effettuare x orientare la diagnosi: azotemia,
creatininemia,glicemia, emocromo, elettroliti, calcemia, PT,PTT, CPK, bilirubinemia etc. Altri esami in urgenza
per quesiti diagnostici specifici o valutare prognosi o terapia: colinesterasi plasmatiche, cloremia, etc
ECG, RX del torace o addome per evidenziare (edema, pnx)lesioni polmonari legate alla particolare esposizione
tossica (inalazione di sostanze tossiche o
compromissione vie aeree) o condizioni patologiche preesistenti che possono condizionare il decorso
dell’intossicazione (BPCO)
Valutazione iniziale
Esami tossicologici:di solito, per la diagnosi sono sufficienti anamnesi, valutazione clinica ed esami di
routine. La necessità di esami
specifici è per confermare sospetto diagnostico o diagnosi differenziale Risposta che possa determinare un approccio terapeutico specifico
(antidoto, tecnica di depurazione)in tempo utile è difficile da attuare.
TERAPIA DEGLI AVVELENAMENTI
•
RESPIRATORIE ECARDIOCIRCOLATORIE(polso, pupille,ECG, equilibrio
elettrolitico)
•
TERMOREGOLATORIE•
NEUROLOGICHE(CONVULSIONI-IPOGLICEMIA)
•
DECONTAMINARE•
RIDURRE ASSORBIMENTO•
FAVORIREMETABOLIZZAZIONE- ESCREZIONE
•
ANTAGONIZZARE GLIEFFETTI FARMACOLOGICI
Stabilizzazione delle funzioni vitali
•
Le alterazioni delle funzioni vitali vanno immediatamente corrette.Nella maggior parte dei casi la mortalità è legata ad insufficienza ventilatoria, ipossiemia, aritmie etc.
•
Garantire all’aa una buona ventilazione (rimozione corpi estranei ed evitare aspirazione del vomito) con tubo endotracheale. Se serve somministrare O2. Doxapram?•
Controllare le aritmie con farmaci antiaritmici, e lo stato di shock con apposite soluzioni(ringer lattato)•
Contrastare ixtermia o ipotermia con mezzi fisici•
Controllare lo stato convulsivo con diazepam, fenobarbital, propofol.Più difficile stimolare SNC.
•
L’identificazione dell’agente tossico causale permette di adottare terapie specifiche che correggono il meccanismo alla base delle alterazioni dei parametri vitali.CUTE E PELO: pulizia accurata con detergenti(spazi interdigitali e zona retroauricolare) e veloce per evitare leccamenti da parte dell’aa.
H2O tiepida saponata e risciacquo con acqua. Asciugatura della zona interessata. Evitare uso di solventi organici (alcool, acquaragia etc.) OCCHI: lavaggio oculare con H2O a T corporea o con soluzioni saline isotoniche o Ringer lattato x circa 20-30min. Aa in posizione supina con testa verso il basso. Fare attenzione a non contaminare l’altro occhio con il liquido di lavaggio.
Decontaminazione
Decontaminazione gastrointestinale
Tre fasi: svuotamento gastrico (entro 2/4h), somministrazione di adsorbenti, pulizia dell’intestino.
Vomito controindicato in: cavalli, ruminanti, roditori e conigli.
Attuabile dal proprietario:
perossido di idrogeno al 3% (2- 5ml/kg) ripetibile dopo 20 min., o cloruro di sodio in acqua calda
Vomito
•
L’emesi deve essere stimolata entro 30-60 minuti dall’ingestione in caso di sostanze non istolesive (es.anticoagulanti). L’emesi si pratica solo su soggetti vigili e coscienti e con il riflesso della deglutizione presente. Se invece sono state
ingerite sostanze istolesive (es. acidi o derivati del petrolio) l’emesi non
deve essere praticata, anzi
EVITATA, perché provocherebbe danni ad esofago, faringe e vie aree.
Vomito
•
Controindicazioni•
–corrosivi (acidi, basi forti) o idrocarburi rottura esofago•
–coma, delirio polmonite•
–stimolanti convulsioni•
Cane apomorfina: IV 1-2,5 ml/kg SC 3,3 ml/kg gatto•
Gatto xilazina: IM 1,1mg/kg•
–depressione respiratoria•
Ipecacuana: poco usato x effetti tossici a livello cardiacoLavanda gastrica o gastrolusi
•
Aa anestetizzato ed intubazione endotracheale con tubo cuffiato.•
Tubo più grande possibile. Inserire liquido di lavaggio tiepido alla dose di 10ml/kg. Ripetere la manovra fino a che il liquido che fuoriesce non è chiaro.•
Al termine somministrare carbone attivato.•
Nei ruminanti si può effettuare la gastrotomia d’urgenza con svuotamento manuale(intossicazioni con materiale indigeribile o piante).
•
Rischi:•
Polmonite ab ingestis, lesioni esofagee,•
aritmie, ipossia, ipercapniaCarbone attivato e purganti
Adsorbimento aspecifico –somministrazione orale
•rapporto 8-10:1 con il tossico (2/5 g/kg/pc), 1g ogni 5/10ml H2O
•Cosa assorbe???TUTTO
Escluso: alcool, glicole etilenico, malathion, idrocarburi,
metalli, acidi e basi forti –interruzione ricircolo
enteroepatico
–più efficace di lavanda gastrica e emetici
•Solfato di sodio e magnesio(250-500 mg/kg nel cane in 5-
10ml/kg di acqua).x OS o clistere. Attenzione alla disidratazione!
•Sorbitolo (70%) oppure preparazioni veterinarie x grossi e piccoli animali
•Polietilenglicole –irrigazione
intestinale
Escrezione
•
Aumento escrezione biliare –poco efficiente
•
Per favorire l’eliminazione renale di un tossico si può agire mediante:
•Diuresi forzata x aumentare la filtrazione glomerulare
•Modificazioni pH urine x
ridurre riassorbimento
tubulare
Eliminazione renale
Diuresi forzata:
•
Soluzioni glucosate al 5%(5-20ml/kg nei p.a e 2- 5ml/kg nei g.a)
•
Mannitolo (1-2g/kg al 5- 10%)•
Furosemide (2,5mg/kg nei p.a e 0,5mg/kg nei g.a)Modificazione del pH:
•
Acida x eliminare basi deboli come alcaloidi e amfetamine:cloruro di ammonio (2-5g nei p.a e 20-40g nei g.a), acido ascorbico (40mg/kg) x via
•
IV.Alcalina x eliminare acidi deboli come barbiturici, erbicidi fenossiacidi:bicarbonato di Na (1-
2mEq/kg IV ogni 4h), Ringer lattato(5ml/kg IV)
Eliminazione renale
Emodialisi ed emoperfusione: si comincia ad utilizzare anche in medicina veterinaria. Il sangue viene filtrato su colonne contenenti adsorbenti come carbone attivato o resine polimeriche.
Infusioni lipidiche: per depurare il sangue da sostanza liposolubili si inietta olio di soia al 20% per via IV.
Sembra che questi lipidi somministrati riescano a rimuovere le sostanze tossiche dal SNC e favorirne l’eliminazione.
Eliminazione intestinale
• MDAC(multiple dose activated charcoal):
somministrazione di dosi multiple di carbone attivato(2-8g/kg da ripetere 3-4volte al gg) x OS. Utile perché si interrompe il circolo
entero-epatico. Il carbone attivato permette di estrarre sostanze tossiche dalla parete
intestinale secondo gradiente che va dal
sangue all’intestino. Ottima per fenobarbital,
teofillina, digitossina, fenilbutazone.
Antidoti ed antagonisti
•Antidoto: farmaco in grado di
modificare la cinetica o la dinamica di un tossico ed il cui uso influisce
positivamente
sulla prognosi del paziente
intossicato.
Antidoti ed antagonisti
NON ESISTE UN ANTIDOTO PER OGNI VELENO
Svantaggi:
Tempo di emivita dell’antidoto spesso diverso da quello del tossico
Spesso molto costosi
Di difficile reperimento
Prevengono l’assorbimento
1. Carbone vegetale attivato
2. Olio di vasellina (2-3ml/kg) più purgante salino.
Indicato x idrocarburi, olii essenziali, solventi organici
3. Ca Sali solubili: impediscono assorbimento di ac.ossalico e ossalati.
4. Terra di Fuller: assorbe meglio del carbone attivato paraquat ed erbicidi dipiridilici.
5. Blu di Prussia: usato solo nell’intossicazione da
tallio somministrato x OS.
Formano a livello gastro-enterico composti meno lesivi
1. Dimeticone: è silicone idrorepellente, usato in ingestioni di sostanze schiumogene.
2. Sodio tiosolfato: inattiva clorati, cromati, bicromati e ipocloriti.
3. Albume d’uovo: inattiva i sali dei metalli pesanti e sostanze caustiche.
4. Amido: inattiva a livello gastrico lo I,
rendendolo un composto insolubile
Inibiscono la formazione di metaboliti tossici
Etanolo: x intossicazione da metanolo e glicole etilenico.
Rallenta la formazione dei metaboliti tossici. Ha maggiore
affinità x i sistemi enzimatici rispetto al metanolo. Problema
della depressione del SNC.
Metilpirazolo o fomepizolo:
utilizzabile come alternativa dell’etanolo. X intossicazioni da
glicole etilenico spt nel cane.
Agisce come substrato competitivo per l’enzima alcool
deidrogenasi. Costo elevato.
Spiazzamento recettoriale
1.
Atropina: antagonista dell’acetilcolina x cui utilizzata in intossicazioni da esteri fosforici e carbamati. Blocco delle manifestazioni da ixtono parasimpatico.2.
Fisostigmina: inibitore reversibiledell’acetilcolinoesterasi. Usata x intossicazioni da atropina, belladonna, scopolamina, funghi etc…
3.
Atipamezolo: (antisedan) antagonista dei recettori α2 adrenergici. Intossicazioni da amitraz, xilazina,detomidina, metedomidina
4.
Naloxone: antagonista specifico degli oppioidi.5.
Flumazenil: antidoto specifico x benzodiazepine.6.
O2 : antidoto per casi di ipossia.Riattivazione recettoriale
1.
Pralidossima: (Contrathion) riattivano le colinesterasi.Avvelenamento da OP. La riattivazione è particolarmente efficace nelle placche
neuromuscolari(normalizzazione della funzionalità respiratoria), modesta a livello dei recettori
muscarinici. Usate altre ossime più liposolubili x
contrastare gli effetti a livello del SNC. Importante la tempestività di intervento.
2.
Blu di metilene: riattiva l’Hb riconvertendo il Fe+++ in Fe++. Indicato per intossicazioni da sostanzemetaemoglobinizzanti come nitrati, nitriti.
Apportare componenti depletate dal tossico
1.
N-acetilcisteina: per intossicazioni da paracetamolo, fosforo, Pb, Amanita phalloides. Apporta cisteina che è un precursore del glutatione e gruppi SH chefavoriscono la riduzione del glutatione ossidato.
Assicurare una buona diuresi.
2.
Vitamina K: utilizzata negli avvelenamenti daanticoagulanti di tipo cumarinico. Favorisce la sintesi dei fattori di coagulazione II, VII, IX, X.
Somministrata per IV nelle emergenze o per OS associata a pasto lipidico.
Sorpassano l’azione del tossico 1.
O2 iperbarico: non molto praticata in MV.2.
Glucagone: determina la formazione di cAMP a livello intracellulare. Usato per contrastare lo shockcardiogeno e ipoglicemia nell’intossicazione da β- bloccanti.
3.
Calcitonina e bifosfonati: usata prima negliavvelenamenti da rodenticidi a base di colecalciferolo, ma troppo costosa e con breve emivita. Uso dei
bisfonati che inibiscono l’attività osteoclastica e quindi l’ixcalcemia indotta da questi rodenticidi.
Azione chelante con il tossico
1.
Chelanti dei metalli: BAL per intossicazioni da As, Pb, Hg inorganico, e disodio calcio edetato x intossicazioni da Pb. Il chelante lega il metallo e lo rende menotossico, inoltre il complesso che si forma è più
facilmente metabolizzabile ed escreto. Nuovi chelanti sono deferoxamina(Fe) e succimero(Pb).