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Analisi delle dinamiche nei quotidiani

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LA COMUNICAZIONE MEDICA

FRA CRONACA E TITOLI AD EFFETTO:

IL «CASO CARNE ROSSA» (5)

II CORSO NAZIONALE AIOM

PER GIORNALISTI MEDICO-SCIENTIFICI Reggio Emilia 25-25 giugno 2016

ADRIANA BAZZI

Inviato del Corriere della Sera

(2)

L’ALLARME PARTE DA UN COMUNICATO

DI IARC RIPRESO DA LANCET

(3)

Lancet Oncology News/1

Lunedì 26 ottobre un articolo di Lancet Oncology, pubblicato online, riferisce che 22 scienziati di 10 Paesi, riuniti a Lione nella sede dello Iarc, l’International Agency for Research on Cancer) emanazione dell’Oms

(Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno stabilito che la carne rossa (muscoli di manzo, vitello, maiale, pecora, montone, cavallo e

capra) «lavorata» attraverso procedimenti come la salatura, l’essicamento, la fermentazione, l’affumicamento e tutti gli altri procedimenti mirati a aumentarne la sapidità e a favorirne la conservazione, ma anche «cotta» ( ad alte temperature ( alla griglia o fritta) può aumentare il rischio di cancro.

Durante questi processi, infatti , si producono sostanze cancerogene.

Il rischio è variabile

(4)

Lancet Oncology News/2

• I ricercatori hanno

valutato oltre 800 studi epidemiologici che

avevano valutato il

legame fra consumo di carne rossa e rischio di tumori.

• Il legame più forte è risultato quello con il cancro al colon, ma

poteva essere messo in

evidenza per altri 15 tipi

di tumore.

(5)

COMINCIA IL TAM TAM DELLE

AGENZIE (E NON SOLO)

(6)

Lanci di agenzia

• Le agenzie danno la notizia

• E sentono gli esperti che, in

generale, minimizzano con alcuni distinguo (del resto della

cancerogenicità della carne alla griglia si era già scritto e detto)

• Dice Carmine Pinto presidente Aiom all’Ansa: Il messaggio è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte alla settimana al massimo. Il

messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta

mediterranea che ha dimostrato di poter diminuire il rischio di tumore».

• Siti e social

(7)

SITI WEB, MEDIA CLASSICI E NEW

MEDIA SI SCATENANO

(8)

Un’eco mondiale

• La notizia è succulenta

• I media italiani e stranieri fanno un buon lavoro in

questa occasione. Di cronaca.

• Ma anche di commenti e di approfondimenti, andando a rileggersi il rapporto Iarc

• Ci si sono messi anche i social media, Facebook e Twitter, ma in questo caso, limitato nel tempo, non hanno fatto

sentire la loro voce più di tanto ( a differenza della campagna contro i vaccini)

• Le notizie poi muoiono

(9)

IL RAPPORTO

(10)

IARC Monographs, Volumes 1-114/1

• Sedici pagine che elencano

centinaia di sostanze e il rischio che possano provocare tumore

• Nel gruppo 1, dove viene classificata la «carne rossa

lavorata» ci sono come potenziali cancerogeni:

- la ciclosporina

- i contraccettivi orali - la terapia sostitutiva in

menopausa

- il virus dell’epatite B

Nel gruppo 1 sono compresi agenti per i quali esiste un’evidenza

convincente («convincing evidence») che possano provocare il cancro

(11)

Come lavora Iarc per le monografie?....

• Lo Iarc monographs Programme valuta le cause ambientali di cancro negli uomini. A oggi ha preso in considerazione 900 agenti

• Il tipo di sostanze prese in

considerazione sono: sostanze chimiche (formaldeide), miscele complesse (inquinamento

ambientale), esposizione

occupazionale (carbone), agenti fisici (radiazioni solari) agenti biologici (virus dell’epatite B) e abitudini personali (fumo di tabacco)

(12)

……Iarc e monografie

Iarc lavora con esperti internazionali per identificare le priorità, fra tutti gli agenti sospettati di provocare il cancro, e si basa su evidenze scientifiche . Le priorità sono stabilite in base anche alla numerosità della popolazione esposta:

l’inquinamento ambientale coinvolge più persone rispetto all’esposizione lavorativa, anche se il livello di rischio è più basso

La valutazione è fatta da un gruppo di esperti internazionali che fanno una

revisione dei dati disponibili in letteratura : osservazioni epidemiologiche sulla popolazione esposta , studi sperimentali su animali di laboratorio esposti al

carcinogeno, studi su come il cancro si sviluppa in risposta all’agente sospetto

(13)

IARC Monographs 1-114/3:

I carcinogeni per classe

- Classe 1: carcinogeni per gli umani Includono: alcol, asbesto, fumi del diesel, pillola contraccettiva,

tabacco, esposizione al sole, raggi X, carne lavorata

- Classe 2 A: probabili carcinogeni Includono: turni di lavoro, creosoti, esposizione, emissioni durante

processi di frittura, il lavoro di parrucchieri, piombo, carne rossa

- Classe 2B: possibili carcinogeni Includono: aloe vera, bitume,

carpenteria, vapori di benzina, olio di cocco

- Classe 3: evidenze non sufficienti Includono: colesterolo, caffeina,

caffè, tè, paracetamolo , tinture per capelli

- Classe 4: probabilmente non carcinogeni

Includono: caprollattame, la materia prima per la produzione del nylon, per cui non ci sono evidenze che

possa aumentare il rischio di cancro

(14)

Classificazione e rischi

• La classificazione indica la

possibilità (evidenza) che una sostanza possa provocare il cancro

• In altre parole: cerca di identificare il POTENZIALE RISCHIO dell’esposizione a un determinato fattore perché

quest’ultimo provochi il cancro

• Non indica, invece, il REALE RISCHIO associato

all’esposizione.

• Quindi il rischio di cancro varia moltissimo a seconda dell’agente preso in considerazione e al

tempo di esposizione.

• Lo Iarc dice: c’è rischio per la carne rossa, ma dipende.

• Dobbiamo essere tutti esperti di statistica, laureati in medicina e profondi conoscitori della lingua inglese per fare buona

informazione (?)

(15)

Differenza fra Risk e Hazard

(questione di termini e traduzioni)

• RISK (rischio)

• Misura la probabilità che il cancro si

manifesti considerando il livello di esposizione al carcinogeno

• HAZARD (rischio)

• Una sostanza è

considerata un hazard- rischio per il cancro se è capace di provocare il cancro in alcune

circostanze

(Il programma identifica

l’hazard anche quando il

risk è molto basso)

(16)

La carne rossa è un hazard

(17)

CONSIDERAZIONI

(18)

Perplessità sulla comunicazione da parte dell’Oms e sul suo ruolo/1

• L’elenco dei carcinogeni compresi nella lista 1 è molto variabile e mette sullo stesso piano

fattori di rischio molto diversi fra loro

• Ma si può mettere la carne lavorata sullo

stesso piano del fumo??

(19)

Perplessità sulla comunicazione da parte dell’Oms e sul suo ruolo/2

• Ci sono alcuni precedenti

• Gli allarmi sull’ l’influenza H1N1:

Esagerati! Livello 6 con tutti i problemi del caso

• E il conflitto di interessi fra alcuni suoi esperti anche consulenti delle industrie che producono vaccini

• Ancora credibilità nei confronti dii queste istituzioni, visti i

precedenti?

• Adesso c’è Zika su cui regna una certa confusione

• Qual è il ruolo dell’Oms che sta scegliendo il nuovo Direttore Generale?

(20)

L’INSEGNAMENTO

DALLA VICENDA «CARNI ROSSE»

(21)

Dalla parte dei media

• Cautela e informazione equilibrata nella cronaca

• Ricerca di approfondimenti:

per esempio sul ruolo della carne, su quanto conta la dieta mediterranea, sul valore delle famose cinque porzioni di

frutta e verdura nella prevenzione dei tumori

• Si è «circoscritto» il fatto di cronaca e si è riempito di

contenuti di approfondimento

• Senza particolari drammi,

questa volta, per agricoltori e

industria

(22)

LE REAZIONI DEL PUBBLICO E

PRECEDENTI

(23)

Troppi allarmi (e controallarmi)

• Il pubblico in questa occasione non si è fatto prendere dal panico, forse abituato ai troppi allarmi

• Non ha smesso di mangiare carne e ha continuato nelle sue abitudini

• Chissà se questo fatto ha

contribuito a ingrossare le

file di vegetariani e vegani. E

in effetti il consumo della

carne è in calo in Italia

(24)

Esperti e istituzioni

• Le istituzioni sono

intervenute (il Ministro Lorenzin anche in

questo caso ) ma non c’è stato bisogno di testimonial

• Hanno contato il parere degli esperti

• E forse la «saggezza»

della gente, stufa di

enfatizzazioni

(25)

I vecchi esempi di mucca pazza e influenza aviaria

• All’epoca della mucca pazza (1996) gli allarmi avevano

modificato le abitudini alimentari del pubblico (è vero che il caso era particolare perché era

correlato con un certo numero di morti). E il pericolo era percepito come immediato

• Anche per l’influenza aviaria (da virus H5N1) la cui minaccia si era palesata per l’uomo nel 1997 a Hong Kong e poi era giunta in Europa, si era registrata una forte reazione del pubblico che aveva smesso di mangiare carne di pollo, mettendo in crisi

l’industria.

(26)

I testimonial dell’epoca

• Ai tempi di mucca pazza ed aviaria personaggi

pubblici sono intervenuti per rassicurare la

popolazione: questa volta non è stato necessario

• Ma c’è anche da chiedersi quanto siano stati efficaci all’epoca questi interventi

• Oggi il pubblico è più

maturo?

(27)

DUE RIFLESSIONE

(28)

La difficoltà di stare al passo con le ricerche scientifiche

• Soprattutto nel campo dell’alimentazione molte cose vengono dette e

contraddette, sempre sulla scorta di studi clinici (che, forse, qualche volta non

sono così rigorosi, anche sul piano della statistica)

• Ma del resto la scienza

funziona così: con ipotesi da verificare e da confermare, una volta confermate una volta non confermate. E si va avanti

, s

(29)

La lobby delle industrie alimentari

Le industrie alimentari sono peggio di quelle del tabacco?

La Nutella è stata oggetto di una causa legale intrapresa da una mamma di San Diego nel 2011 che l’accusava di contenere pericolosi livelli di grassi saturi, zuccheri e

calorie pericolosi per la salute (class action)

Che cosa davvero è contenuto in quello che mangiamo in termini di additivi, conservanti,

packaging??????? (milioni di punti interrogativi)

E se non c’è un legame diretto con i tumori, i cibi industriali

contribuiscono al fenomeno

dell’obesità che, come si sa, è legata a un rischio tumori.

(30)

LE CONTROVERSE «LIAISON» FRA CIBI E

TUMORI (E NON SOLO TUMORI)

(31)

Ultime notizie: il caffè

«Lascia raffreddare il caffè: altrimenti può essere un fattore di rischio per il cancro alla gola»: è questo uno dei titoli comparsi negli ultimi giorni sui giornali e sui siti nazionali e

internazionali.

Secondo l’ultimo rapporto di Iarc - Oms il caffè, a patto che si beva tiepido o freddo, non aumenta il rischio di tumore (alla gola)

Lo Iarc aveva classificato il caffè come

«carcinogeno possibile» nel 1991, ma nell’ultimo rapporto ha affermato che questo può essere legato al fatto che i consumatori di caffè siano

anche fumatori. Il caffè al momento « non è classificabile».

(32)

Sale e ipertensione arteriosa

Un cucchiaino di sale al giorno come massimo (2,5 grammi): questa è la

raccomandazione degli esperti per tutti e in particolare per gli anziani o per gli ipertesi.

Ma una dieta troppo povera di sale può fare male.

Una review, pubblicata su Lancet all’inizio di giugno 2016, ha preso in considerazione circa 133 mila persone alle quali era stata misurata la pressione del sangue e il consumo di sale giornaliero.

Le quasi 70 mila persone non ipertese che consumavano più di sette grammi di sale al giorno non presentavano u n aumentato rischio di malattie cardiovascolari o di morte.

Le persone, invece ,che assumevano con la dieta meno di tre grammi di sale, avevano il 26 per cento in più di rischio di morte o di eventi cardiovascolari come attacchi di cuore o ictus confrontati con coloro che

consumavano invece dai 4 ai 5 grammi di sale al giorno.

(33)

Colesterolo «cattivo» e malattie

• Lo studio è pubblicato su Bmj Open, il British Medical Journal e

scardina alcune teorie che riguardano la dieta e la salute

• Il lavoro ci dice che chi ha elevati livelli di

colesterolo Ldl vive più

a lungo.

(34)

Conclusioni /1

• La macchina

dell’informazione non si può arrestare ( e

soprattutto il web)

• Ci si mettono prima le

riviste scientifiche e, a volte, gli esperti a far confusione

• E poi ci sono i social media

• Qual è il nostro ruolo?

• Oggi con tutti i mezzi di

informazione è sempre più complicato mandare

messaggi verificati e in

tempo reale

(35)

Conclusioni/2

• L’alleanza e il network fra giornalisti, istituzioni società scientifiche, opinion leaders sta funzionando

• Vedi il caso Stamina, che a differenza di Di Bella (allora eravamo ancora tutti un po’

inesperti) è stato arginato.

• Rimane l’incognita dei social

media, ma a mio avviso sarà

ridimensionata (magari con

una controinformazione

come è successo per i

vaccini)

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