LA COMUNICAZIONE MEDICA
FRA CRONACA E TITOLI AD EFFETTO:
IL «CASO CARNE ROSSA» (5)
II CORSO NAZIONALE AIOM
PER GIORNALISTI MEDICO-SCIENTIFICI Reggio Emilia 25-25 giugno 2016
ADRIANA BAZZI
Inviato del Corriere della Sera
L’ALLARME PARTE DA UN COMUNICATO
DI IARC RIPRESO DA LANCET
Lancet Oncology News/1
• Lunedì 26 ottobre un articolo di Lancet Oncology, pubblicato online, riferisce che 22 scienziati di 10 Paesi, riuniti a Lione nella sede dello Iarc, l’International Agency for Research on Cancer) emanazione dell’Oms
(Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno stabilito che la carne rossa (muscoli di manzo, vitello, maiale, pecora, montone, cavallo e
capra) «lavorata» attraverso procedimenti come la salatura, l’essicamento, la fermentazione, l’affumicamento e tutti gli altri procedimenti mirati a aumentarne la sapidità e a favorirne la conservazione, ma anche «cotta» ( ad alte temperature ( alla griglia o fritta) può aumentare il rischio di cancro.
• Durante questi processi, infatti , si producono sostanze cancerogene.
• Il rischio è variabile
Lancet Oncology News/2
• I ricercatori hanno
valutato oltre 800 studi epidemiologici che
avevano valutato il
legame fra consumo di carne rossa e rischio di tumori.
• Il legame più forte è risultato quello con il cancro al colon, ma
poteva essere messo in
evidenza per altri 15 tipi
di tumore.
COMINCIA IL TAM TAM DELLE
AGENZIE (E NON SOLO)
Lanci di agenzia
• Le agenzie danno la notizia
• E sentono gli esperti che, in
generale, minimizzano con alcuni distinguo (del resto della
cancerogenicità della carne alla griglia si era già scritto e detto)
• Dice Carmine Pinto presidente Aiom all’Ansa: Il messaggio è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte alla settimana al massimo. Il
messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta
mediterranea che ha dimostrato di poter diminuire il rischio di tumore».
• Siti e social
SITI WEB, MEDIA CLASSICI E NEW
MEDIA SI SCATENANO
Un’eco mondiale
• La notizia è succulenta
• I media italiani e stranieri fanno un buon lavoro in
questa occasione. Di cronaca.
• Ma anche di commenti e di approfondimenti, andando a rileggersi il rapporto Iarc
• Ci si sono messi anche i social media, Facebook e Twitter, ma in questo caso, limitato nel tempo, non hanno fatto
sentire la loro voce più di tanto ( a differenza della campagna contro i vaccini)
• Le notizie poi muoiono
IL RAPPORTO
IARC Monographs, Volumes 1-114/1
• Sedici pagine che elencano
centinaia di sostanze e il rischio che possano provocare tumore
• Nel gruppo 1, dove viene classificata la «carne rossa
lavorata» ci sono come potenziali cancerogeni:
- la ciclosporina
- i contraccettivi orali - la terapia sostitutiva in
menopausa
- il virus dell’epatite B
Nel gruppo 1 sono compresi agenti per i quali esiste un’evidenza
convincente («convincing evidence») che possano provocare il cancro
Come lavora Iarc per le monografie?....
• Lo Iarc monographs Programme valuta le cause ambientali di cancro negli uomini. A oggi ha preso in considerazione 900 agenti
• Il tipo di sostanze prese in
considerazione sono: sostanze chimiche (formaldeide), miscele complesse (inquinamento
ambientale), esposizione
occupazionale (carbone), agenti fisici (radiazioni solari) agenti biologici (virus dell’epatite B) e abitudini personali (fumo di tabacco)
……Iarc e monografie
• Iarc lavora con esperti internazionali per identificare le priorità, fra tutti gli agenti sospettati di provocare il cancro, e si basa su evidenze scientifiche . Le priorità sono stabilite in base anche alla numerosità della popolazione esposta:
l’inquinamento ambientale coinvolge più persone rispetto all’esposizione lavorativa, anche se il livello di rischio è più basso
• La valutazione è fatta da un gruppo di esperti internazionali che fanno una
revisione dei dati disponibili in letteratura : osservazioni epidemiologiche sulla popolazione esposta , studi sperimentali su animali di laboratorio esposti al
carcinogeno, studi su come il cancro si sviluppa in risposta all’agente sospetto
IARC Monographs 1-114/3:
I carcinogeni per classe
- Classe 1: carcinogeni per gli umani Includono: alcol, asbesto, fumi del diesel, pillola contraccettiva,
tabacco, esposizione al sole, raggi X, carne lavorata
- Classe 2 A: probabili carcinogeni Includono: turni di lavoro, creosoti, esposizione, emissioni durante
processi di frittura, il lavoro di parrucchieri, piombo, carne rossa
- Classe 2B: possibili carcinogeni Includono: aloe vera, bitume,
carpenteria, vapori di benzina, olio di cocco
- Classe 3: evidenze non sufficienti Includono: colesterolo, caffeina,
caffè, tè, paracetamolo , tinture per capelli
- Classe 4: probabilmente non carcinogeni
Includono: caprollattame, la materia prima per la produzione del nylon, per cui non ci sono evidenze che
possa aumentare il rischio di cancro
Classificazione e rischi
• La classificazione indica la
possibilità (evidenza) che una sostanza possa provocare il cancro
• In altre parole: cerca di identificare il POTENZIALE RISCHIO dell’esposizione a un determinato fattore perché
quest’ultimo provochi il cancro
• Non indica, invece, il REALE RISCHIO associato
all’esposizione.
• Quindi il rischio di cancro varia moltissimo a seconda dell’agente preso in considerazione e al
tempo di esposizione.
• Lo Iarc dice: c’è rischio per la carne rossa, ma dipende.
• Dobbiamo essere tutti esperti di statistica, laureati in medicina e profondi conoscitori della lingua inglese per fare buona
informazione (?)
Differenza fra Risk e Hazard
(questione di termini e traduzioni)
• RISK (rischio)
• Misura la probabilità che il cancro si
manifesti considerando il livello di esposizione al carcinogeno
• HAZARD (rischio)
• Una sostanza è
considerata un hazard- rischio per il cancro se è capace di provocare il cancro in alcune
circostanze
(Il programma identifica
l’hazard anche quando il
risk è molto basso)
La carne rossa è un hazard
CONSIDERAZIONI
Perplessità sulla comunicazione da parte dell’Oms e sul suo ruolo/1
• L’elenco dei carcinogeni compresi nella lista 1 è molto variabile e mette sullo stesso piano
fattori di rischio molto diversi fra loro
• Ma si può mettere la carne lavorata sullo
stesso piano del fumo??
Perplessità sulla comunicazione da parte dell’Oms e sul suo ruolo/2
• Ci sono alcuni precedenti
• Gli allarmi sull’ l’influenza H1N1:
Esagerati! Livello 6 con tutti i problemi del caso
• E il conflitto di interessi fra alcuni suoi esperti anche consulenti delle industrie che producono vaccini
• Ancora credibilità nei confronti dii queste istituzioni, visti i
precedenti?
• Adesso c’è Zika su cui regna una certa confusione
• Qual è il ruolo dell’Oms che sta scegliendo il nuovo Direttore Generale?
L’INSEGNAMENTO
DALLA VICENDA «CARNI ROSSE»
Dalla parte dei media
• Cautela e informazione equilibrata nella cronaca
• Ricerca di approfondimenti:
per esempio sul ruolo della carne, su quanto conta la dieta mediterranea, sul valore delle famose cinque porzioni di
frutta e verdura nella prevenzione dei tumori
• Si è «circoscritto» il fatto di cronaca e si è riempito di
contenuti di approfondimento
• Senza particolari drammi,
questa volta, per agricoltori e
industria
LE REAZIONI DEL PUBBLICO E
PRECEDENTI
Troppi allarmi (e controallarmi)
• Il pubblico in questa occasione non si è fatto prendere dal panico, forse abituato ai troppi allarmi
• Non ha smesso di mangiare carne e ha continuato nelle sue abitudini
• Chissà se questo fatto ha
contribuito a ingrossare le
file di vegetariani e vegani. E
in effetti il consumo della
carne è in calo in Italia
Esperti e istituzioni
• Le istituzioni sono
intervenute (il Ministro Lorenzin anche in
questo caso ) ma non c’è stato bisogno di testimonial
• Hanno contato il parere degli esperti
• E forse la «saggezza»
della gente, stufa di
enfatizzazioni
I vecchi esempi di mucca pazza e influenza aviaria
• All’epoca della mucca pazza (1996) gli allarmi avevano
modificato le abitudini alimentari del pubblico (è vero che il caso era particolare perché era
correlato con un certo numero di morti). E il pericolo era percepito come immediato
• Anche per l’influenza aviaria (da virus H5N1) la cui minaccia si era palesata per l’uomo nel 1997 a Hong Kong e poi era giunta in Europa, si era registrata una forte reazione del pubblico che aveva smesso di mangiare carne di pollo, mettendo in crisi
l’industria.
I testimonial dell’epoca
• Ai tempi di mucca pazza ed aviaria personaggi
pubblici sono intervenuti per rassicurare la
popolazione: questa volta non è stato necessario
• Ma c’è anche da chiedersi quanto siano stati efficaci all’epoca questi interventi
• Oggi il pubblico è più
maturo?
DUE RIFLESSIONE
La difficoltà di stare al passo con le ricerche scientifiche
• Soprattutto nel campo dell’alimentazione molte cose vengono dette e
contraddette, sempre sulla scorta di studi clinici (che, forse, qualche volta non
sono così rigorosi, anche sul piano della statistica)
• Ma del resto la scienza
funziona così: con ipotesi da verificare e da confermare, una volta confermate una volta non confermate. E si va avanti
, s
La lobby delle industrie alimentari
• Le industrie alimentari sono peggio di quelle del tabacco?
• La Nutella è stata oggetto di una causa legale intrapresa da una mamma di San Diego nel 2011 che l’accusava di contenere pericolosi livelli di grassi saturi, zuccheri e
calorie pericolosi per la salute (class action)
• Che cosa davvero è contenuto in quello che mangiamo in termini di additivi, conservanti,
packaging??????? (milioni di punti interrogativi)
• E se non c’è un legame diretto con i tumori, i cibi industriali
contribuiscono al fenomeno
dell’obesità che, come si sa, è legata a un rischio tumori.
LE CONTROVERSE «LIAISON» FRA CIBI E
TUMORI (E NON SOLO TUMORI)
Ultime notizie: il caffè
• «Lascia raffreddare il caffè: altrimenti può essere un fattore di rischio per il cancro alla gola»: è questo uno dei titoli comparsi negli ultimi giorni sui giornali e sui siti nazionali e
internazionali.
• Secondo l’ultimo rapporto di Iarc - Oms il caffè, a patto che si beva tiepido o freddo, non aumenta il rischio di tumore (alla gola)
• Lo Iarc aveva classificato il caffè come
«carcinogeno possibile» nel 1991, ma nell’ultimo rapporto ha affermato che questo può essere legato al fatto che i consumatori di caffè siano
anche fumatori. Il caffè al momento « non è classificabile».
Sale e ipertensione arteriosa
• Un cucchiaino di sale al giorno come massimo (2,5 grammi): questa è la
raccomandazione degli esperti per tutti e in particolare per gli anziani o per gli ipertesi.
• Ma una dieta troppo povera di sale può fare male.
• Una review, pubblicata su Lancet all’inizio di giugno 2016, ha preso in considerazione circa 133 mila persone alle quali era stata misurata la pressione del sangue e il consumo di sale giornaliero.
• Le quasi 70 mila persone non ipertese che consumavano più di sette grammi di sale al giorno non presentavano u n aumentato rischio di malattie cardiovascolari o di morte.
• Le persone, invece ,che assumevano con la dieta meno di tre grammi di sale, avevano il 26 per cento in più di rischio di morte o di eventi cardiovascolari come attacchi di cuore o ictus confrontati con coloro che
consumavano invece dai 4 ai 5 grammi di sale al giorno.