1
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
(TRIENNIO 2019/2022)
2 PREMESSA
Il presente Piano di Miglioramento (previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80) è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende atto delle criticità emerse nel RAV 2019/2022.
Vede il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche connesse alla realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa, documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione scolastica, rivedibile annualmente (comma 14 art. 1 della legge n. 107/2015).
SEZIONE 1 - DAL RAPPORTO DI VALUTAZIONE (RAV) 1. Individuazione delle priorità
Esiti degli studenti Priorità Traguardo
Competenze chiave europee Sviluppo e acquisizione, negli alunni, delle competenze chiave di cittadinanza, al fine di interpretare l’informazione e valutarne l’attendibilità e la spendibilità, sapendo distinguere i fatti dalle opinioni.
Aumento del 20%
dell’acquisizione/consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza.
Risultati scolastici Miglioramento di strategie e di metodologie c e devono essere sempre pi
personalizzate, individualizzate e calibrate sugli stili di apprendimento e sui livelli di competenza degli studenti.
Diminuzione del 20% delle variabilità tra le classi.
Esiti a distanza Incentivo della collaborazione e della condivisione delle competenze in uscita nei confronti della scuola secondaria di secondo grado sia in termini di accoglienza sia in termini di continuità.
Diminuzione del 10% degli insuccessi e delle
“passerelle”, tra una scuola superiore e l’altra, degli ex-studenti.
2. Motivazione
Le priorità individuate e i traguardi scelti sono da attribuire alla considerazione che spesso i risultati scolastici non sono solo il frutto di diligenza meccanica, di studio tecnico e di dedizione, ma anche di un "saper fare" che fa riferimento al possesso di tante competenze che, in ambito scolastico, come rilevato negli anni passati, troppe volte non sono tenute in debito conto; soprattutto il raggiungimento finale di competenze disciplinari tangibili e diverse da semplici abilità e conoscenze facilmente riscontrabili, fa riflettere su come la Scuola debba legare e collegare di più il "fare Scuola e mutuare idee" con il "saper vivere". I risultati scolastici, anche quando in prospettiva sembrano essere buoni, dovrebbero anche far tornare un'immagine relativa ad un cittadino non solo preparato "su" ma competente "nel". Per tutto ciò, rendere le attività scolastiche maggiormente tese al raggiungimento delle competenze chiave potrebbe essere d'aiuto per far diventare più saldi e spendibili i risultati scolastici sia nel breve che nel lungo periodo.
3 3.Priorità e obiettivi di processo
Connesse alle priorità, ossia agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare attraverso l'azione di miglioramento, l‟Istituto ha individuato i seguenti obiettivi di processo da raggiungere nell‟a.s.2018/19:
Area di processo Obiettivi di processo Curricolo,
progettazione e valutazione Esiti a distanza
1a Istituire una commissione di ricerca-azione per la costruzione di un curricolo trasversale per competenze
1b Elaborare un curricolo per competenze integrato e condiviso nel quale le competenze modulino gli aspetti formativi ed educativi.
1c Stendere un modello per la progettazione delle unità di competenze e delle rubriche di valutazione per avere criteri di valutazione omogenei e condivisi
1d Progettare compiti di realtà per la valutazione delle competenze.
2a Supportare e coinvolgere nelle commissioni e nei gruppi di lavoro un maggior numero di docenti
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
2b Predisporre strumenti per il monitoraggio e il controllo dell’azione della scuola
Esiti a distanza 2c Stimolare la formazione di docenti nelle aree coerenti con l’attuazione del PTOF.
2d Coinvolgere un maggior numero di esperti esterni, di agenzie presenti sul territorio
Sviluppo e
valorizzazione delle risorse umane Esiti a distanza
3a Organizzare momenti di incontro, confronto, aggiornamento e autoaggiornamento fra docenti dei diversi ordini di scuola e di altre scuole viciniori
3b Creare gruppi di lavoro in verticale su temi di interesse comune
3c Rilevazione delle competenze possedute dai docenti dei tre ordini di scuola.
4. Relazione obiettivi di processo - priorità
Gli obiettivi di processo sono volti a generare e costruire azioni, strategie, strumenti, luoghi di condivisione e discussione, la sperimentazione e la ricerca sul campo, finalizzati alla costruzione di buone pratiche condivise, emancipanti il successo formativo degli alunni.
La riflessione e l’analisi dei punti di debolezza risulteranno ulteriore suggerimento per ricominciare a progettare diverse e più opportune soluzioni.
4
TABELLA 1 - Cal olo della ne e it dell’intervento lla a e di fa ilit ed im a o
.)
Obiettivi di processo elencati a ilit (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
1a
Istituire una commissione di ricerca- azione per la costruzione di un curricolo trasversale per competenze
5 5 25
1b
Elaborare un curricolo per competenze integrato e condiviso nel quale le competenze modulino gli aspetti formativi ed educativi.
5 5 25
1c
Stendere un modello per la progettazione delle unità di competenze e delle rubriche di valutazione per avere criteri di
valutazione omogenei e condivisi
5 5 25
1d Progettare compiti di realtà per la
valutazione delle competenze. 4 5 20
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 2a
Supportare e coinvolgere nelle commissioni e nei gruppi di lavoro un maggior numero di docenti
5 5 25
2b Predisporre strumenti per il monitoraggio
e il controllo dell’azione della scuola 4 5 20
2c Stimolare la formazione di docenti nelle
aree coerenti con l’attuazione del PTOF. 3 5 15
2d
Coinvolgere un maggior numero di esperti esterni, di agenzie presenti sul
territorio 4 5 20
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
3a
Organizzare momenti di incontro, confronto, aggiornamento e
autoaggiornamento fra docenti dei diversi ordini di scuola e di altre scuole viciniori
4 5 20
3b Creare gruppi di lavoro in verticale su
temi di interesse comune 3 5 15
3c Rilevare le competenze possedute dai
docenti dei tre ordini di scuola. 4 5 20
5
SEZIONE 2 - OBIETTIVI DI PROCESSO E PIANO DI MIGLIORAMENTO 1. Le azioni per il raggiungimento degli obiettivi e le risorse umane coinvolte
Considerate le opportunità e considerato l’anno in corso a disposizione per perseguire gli obiettivi di processo indicati nel RAV si sono individuate le seguenti azioni, per l’ ‟a.s. 2018/19, intese ad avviare un processo di cambiamento e innovazione della scuola.
Area di Processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Risorse umane coinvolte
1a. istituire una commissione di ricerca azione per la costruzione di un curricolo trasversale per competenze 1a1 Progettare il curricolo per competenze Commissione ricerca-azione
FS Area 4 Gestione informatica e nuove tecnologie
1a2 Raccordare gli obiettivi di apprendimento disciplinari con le competenze
chiave Docenti
1b. Elaborare un curricolo per competenze integrato e condiviso nel quale le competenze modulino gli aspetti formativi ed educativi
1b1 Leggere il profilo dello studente e ricavare le competenze base, chiave e
di cittadinanza Commissione ricerca-azione
1b2 Individuare gli obiettivi di apprendimento disciplinare e accordarli alle
competenze Commissione ricerca-azione
1b3 Individuare strategie didattiche e compiti di realtà Docenti
1c. Stendere un modello per la progettazione delle unità di competenze e delle rubriche di valutazione Risorse umane coinvolte
1c1 Utilizzare il modello di unità di competenza/apprendimento su cui impostare la progettazione
Commissione ricerca-azione FFSS Area2 Apporto al lavoro dei docenti
FS Area 4 Gestione informatica e nuove tecnologie
1c2 Impostare le rubriche di valutazione comuni Commissione ricerca-azione FFSS 1 G O formativa
C G formativa
Docenti 1d. Progettare compiti di realtà
1d1 Progettare percorsi didattici centrati su compiti di realtà che
promuovano lo sviluppo di competenze Commissione ricerca -azione
Docenti
6 Area di Processo: Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Risorse umane coinvolte
2a. Supportare e coinvolgere nelle commissioni e nei gruppi di lavoro un maggior numero di docenti 2a1 Rafforzare la coesione e la responsabilità di gruppi di lavoro Dirigente Scolastico
Collaboratori del DS
e coordinatrice della scuola
FFSS Aree 1,2,3 Docenti
2a2 Migliorare la partecipazione attiva ai dipartimenti disciplinari di tutte le
componenti dell’Istituto Dirigente Scolastico
Referente dipartimenti disciplinari Docenti
2b. Predisporre strumenti per il monitoraggio e il ontrollo dell’azione della ola
2b1 Potenziare la documentazione e la diffusione delle pratiche FFSS delle 4 aree Docenti
2b2 Monitorare il PdM 2019/2022 Dirigente Scolastico
NIV Collegio docenti 2b3 Predisporre la rendicontazione sociale Dirigente Scolastico
NIV Collegio docenti 2b4 Predisporre questionario per autovalutazione dell’Istituto (alunni,
genitori, docenti, personale ATA) FFSS delle 4 aree
NIV 2 . Stimolare la formazione di do enti nelle aree oerenti on l’att azione del PTO
2c1 Stimolare la formazione permanente dei docenti Dirigente Scolastico FFSS delle 4 aree
Formatori interni ed esterni 2c2 Migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento Docenti
2d. Coinvolgere un maggior numero di esperti esterni, di agenzie presenti sul territorio
2d1 Consolidare ed estendere la collaborazione con Enti territoriali Dirigente Scolastico
Enti e partenariati presenti nel PTOF 2016/2019
FFSS 4 aree
Collaboratori del DS RSPP
2d2 Coinvolgere le famiglie in attività riferibili ai problemi della genitorialità Consigli di classe, interclasse ed intersezione
Referenti di progetti (cyberbullismo, disabilità, ambiente, solidarietà, orientamento, …)
Genitori-Enti e partenariati esterni
Area di Processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Risorse umane coinvolte
7 TABELLA 2 - Risultati attesi e monitoraggio
N “ gg ” . L q univoco)
Obiettivo di processo in via di
attuazione Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio Modalit di rilevazione
1a1
Progettare il curricolo per competenze
Costruzione di un Curricolo trasversale ai tre gradi di scuola
Utilizzo del Curricolo da parte di tutti i docenti.
Analisi delle progettazioni
1a2
Raccordare gli obiettivi di apprendimento disciplinari con le competenze chiave
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza da parte degli studenti.
Applicazione di una didattica per competenze.
Miglioramento degli esiti degli alunni.
Test, questionari, analisi delle competenze acquisite.
1b1
Leggere il profilo dello studente e ricavare le
competenze base, chiave e di cittadinanza
Creazione del Curricolo per competenze
Utilizzo del Curricolo come strumento di lavoro per la
progettazione.
Schede descrittive di lavoro.
1b2
Individuare gli obiettivi di apprendimento disciplinare e accordarli alle competenze
Progettare per competenze
Utilizzo del Curricolo come strumento di lavoro per la
Schede descrittive di lavoro.
3a. Organizzare momenti di incontro, confronto, aggiornamento e autoaggiornamento fra docenti dei diversi ordini di scuola e di altre scuole viciniori
3a1 Incrementare pratiche didattiche e metodologie didattiche che
sviluppino le competenze degli alunni Consigli di classe, interclasse ed intersezione, studenti
3a2 Confrontarsi sulle esperienze fatte e scambiare documentazione
didattica prodotta Consigli di classe, interclasse ed
intersezione, studenti 3b. Creare gruppi di lavoro in verticale su temi di interesse comune
3b1 Attivare incontri a partecipazione volontaria su temi di interesse
comune. Consigli di classe, interclasse ed
intersezione, studenti
3b2 Riversare sulle classi, in verticale, le pratiche didattiche condivise Consigli di classe, interclasse ed intersezione, studenti
3c. Rilevare le competenze possedute dai docenti dei tre ordini di scuola.
3c1 Valutare/autovalutare le competenze possedute dai docenti. Consigli di classe, interclasse ed intersezione
3c2 Migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento Consigli di classe, interclasse ed intersezione
3c3 Innalzare il rendimento scolastico delle classi, soprattutto di quelle più
deboli. Studenti
8
progettazione.
1b3 Individuare strategie
didattiche e compiti di realtà
Insegnare e valutare per competenze
Adozione del Curricolo per ambiti disciplinari o per competenze trasversali.
Griglie di rilevazione, schede descrittive delle attività svolte.
1c1
Ricercare e condividere un modello di unità di
competenza su cui impostare la progettazione
Condivisione del lavoro dei docenti
Adozione di modelli comuni per la progettazione didattica.
Modelli realizzati.
1c2 Realizzare il modello di unità e verificarne la funzionalità
Progettazione comune
Progettazione di
percorsi comuni. Modelli realizzati.
1c3 Impostare le rubriche di valutazione comuni
Criteri di valutazione comuni
Definizione di criteri di
valutazione comuni e condivisi, delle modalità e degli strumenti per le diverse discipline.
Rubriche di valutazione utilizzate.
1d1
Progettare percorsi didattici centrati su compiti di realtà che promuovano lo sviluppo delle competenze.
Attuazione di percorsi didattici per
competenze.
Valutazione delle competenze degli studenti
Esiti delle prove effettuate.
Rilevazione del numero di docenti che hanno messo in atto i percorsi didattici per competenze.
2a1
Rafforzare la coesione e la responsabilità di gruppi di lavoro
Incremento delle pratiche didattiche e aumento della collaborazione fra gli ordini di scuola
Focus group per temi sulle attività intraprese e sulla documentazione prodotta.
Schede degli incarichi assegnati e ricoperti, delle attività svolte, monitoraggi
2a2
Migliorare la partecipazione attiva ai dipartimenti
disciplinari di tutte le componenti dell’Istituto
Incremento delle pratiche didattiche e innalzamento del livello di rendimento delle classi,
soprattutto in quelle ove si evidenziano particolari
problematiche
Progettazione di percorsi di continuità e di orientamento tra i diversi ordini di scuola.
Realizzazione di progetti verticali
Schede degli incarichi assegnati e ricoperti, delle attività svolte, monitoraggi
2c1 Stimolare la formazione permanente dei docenti
Apprendimento permanente dei docenti.
Applicazione di didattiche innovative.
Numero dei partecipanti.
Questionari di gradimento Sintesi delle iniziative di formazione svolte
9 2c2 Migliorare la qualità e
l’efficacia dell’insegnamento
Miglioramento della qualità
dell’insegnamento
Miglioramento degli esiti degli studenti.
Analisi delle competenze acquisite dagli studenti.
2d1
Consolidare ed estendere la collaborazione con Enti territoriali
Partecipazione attiva del territorio
Accordi con il territorio.
Schede progettuali.
Schede riepilogative delle attività svolte con eventuali allegati.
2d2
Coinvolgere le famiglie in attività riferibili ai problemi
della genitorialità Partecipazione attiva dei genitori
Partecipazione delle famiglie agli OO.CC. e alle attività formative e informative proposte dall’Istituto.
Schede progettuali.
Schede riepilogative delle attività svolte con eventuali allegati.
3a1
Incrementare pratiche didattiche e metodologie didattiche che sviluppino le competenze degli alunni
Diffusione della didattica per competenze
Applicazione di didattiche innovative
Documentazione prodotta
3a2
Confrontarsi sulle esperienze fatte e scambiare
documentazione didattica prodotta
Aumento della collaborazione tra i docenti dei tre ordini di scuola e della del senso di
appartenenza all’istituto.
Collaborazione tra i docenti dei tre ordini di scuola
Gruppi di lavoro attivati
3b1
Attivare incontri a
partecipazione volontaria su
temi di interesse comune Stimolo alla ricerca- azione.
Ricerca-azione su ambiti disciplinari differenti
Gruppi di lavoro attivati
3b2
Riversare sulle classi, in verticale, le pratiche didattiche condivise
Miglioramento dell’apprendimento degli studenti
Esiti degli studenti Analisi delle competenze acquisite dagli studenti
3c1
Valutare/autovalutare le competenze possedute dai
docenti. Utilizzo efficace delle
risorse umane
Equa e mirata ridistribuzione degli incarichi assegnati
Schede riepilogative relative agli incarichi assegnati e alle azioni attuate
3c2
Migliorare la qualità e
l’efficacia dell’insegnamento Miglioramento della qualità
dell’insegnamento.
Attività intraprese dai docenti
Analisi delle competenze acquisite dagli studenti.
3c3
Innalzare il rendimento scolastico delle classi, soprattutto di quelle più
deboli. Contrasto alla
disparità di livello tra le classi.
Esiti degli studenti (BES e non)
Analisi delle competenze acquisite dagli studenti.
Superamento delle difficoltà dovute ai disagi e/o ai bisogni individuali degli studenti.
10 TABELLA 3 – Caratteri innovativi
CARATTERI INNOVATIVI
DELL’OBIETTIVO CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERIMENTO DI CUI IN APPENDICE A e B
Istituire una commissione di ricerca-azione per la creazione di un curricolo trasversale per competenze
APPENDICE A
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispe o delle di erenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità; rispe o della legalità, della sostenibilità ambientale;
alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.
APPENDICE B
Trasformare il modello trasmissivo della scuola; sfru are le opportunità o erte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.
Elaborare un curricolo per competenze integrato e condiviso nel quale le competenze modulino gli aspetti formativi ed educativi
APPENDICE A
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispe o delle di erenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di
responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratori.
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
.
Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema.
APPENDICE BTrasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfru are le opportunità o erte dalle I T e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare iconne ere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
Stendere un modello per la progettazione delle unità di competenze e delle rubriche di valutazione
APPENDICE A
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
APPENDICE B
reare nuovi spazi per l’apprendimento
Promuovere l’innovazione perc sia sostenibile e trasferibile
11 Progettare compiti di realtà
APPENDICE A
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
APPENDICE B
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
Supportare e coinvolgere nelle commissioni e nei gruppi di lavoro un maggior numero di docenti
APPENDICE A
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
APPENDICE B
reare nuovi spazi per l’apprendimento
Predisporre strumenti per il monitoraggio e il controllo dell’azione della ola
APPENDICE A
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio.
APPENDICE B
iconne ere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza.
Riorganizzare il tempo del fare scuola.
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
.
Stimolare la formazione di docenti nelle aree coerenti con l’att azione del PTO
APPENDICE A
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio;
APPENDICE B
Trasformare il modello trasmissivo della scuola sfru are le opportunità o erte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
Coinvolgere un maggior numero di esperti esterni, di agenzie presenti sul territorio
APPENDICE A
Valorizzazione della scuola intesa come comunità a va, aperta al territorio APPENDICE B
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza Organizzare momenti di
incontro, confronto, aggiornamento e
autoaggiornamento fra docenti dei diversi ordini di scuola e di
APPENDICE A
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.
12 altre scuole viciniori
APPENDICE B
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfru are le opportunità o erte dalle I T e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
iconne ere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
Creare gruppi di lavoro in verticale su temi di interesse comune
APPENDICE A
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio.
APPENDICE B
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Rilevare le competenze possedute dai docenti dei tre ordini di scuola.
APPENDICE A
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
APPENDICE B
Promuovere l’innovazione perc sia sostenibile e trasferibile Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
13
SEZIONE 3 – PIANIFICAZIONE AZIONI
1. Previ ione dell’im egno in ordine alle ri or e mane e finanziarie (a.s.2018/19)
Azione Figure Coinvolte Ore
aggiun tive
FIS
Costo previsto Fonte finanzi aria 1a1 Commissione ricerca-azione
FS Area 4 Gestione informatica e nuove tecnologie SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
1a2 Docenti NO / /
1b1 Commissione ricerca-azione SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
1b2 Commissione ricerca-azione SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
1b3 Docenti NO / /
1c1 Commissione ricerca-azione
FFSS Area2 Apporto al lavoro dei docenti
FS Area 4 Gestione informatica e nuove tecnologie
SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
1c2 Commissione ricerca-azione
FFSS Area2 Apporto al lavoro dei docenti
FS Area 4 Gestione informatica e nuove tecnologie
SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Docenti NO / /
Commissione ricerca-azione
FFSS 1 G O C G
SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Docenti NO / /
1d1 Commissione ricerca -azione SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Docenti NO / /
2a1 Collaboratori del DS
FFSS Aree 1,2,3
SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Docenti
Dirigente Scolastico NO / /
2a2 Dirigente Scolastico
Docenti NO / /
Referente dipartimenti disciplinari SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
2b1 FFSS delle 4 aree SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Docenti NO / /
2b2 NIV SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Dirigente Scolastico
Collegio docenti NO / /
2b3 NIV SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Dirigente Scolastico
Collegio docenti NO / /
2b4 FFSS delle 4 aree
NIV SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
14
2c1 FFSS delle 4 aree SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
Dirigente Scolastico NO / /
Formatori interni ed esterni NO / /
2c2 Docenti NO / /
2d1 FFSS 4 aree
Collaboratori del DS SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
RSPP NO / /
Dirigente Scolastico
Enti e partenariati presenti nel PTOF 2016/2019 NO / /
2d2 Consigli di classe, interclasse ed intersezione
Genitori-Enti e partenariati esterni NO / /
Referenti di progetti (cyberbullismo, disabilità,
, …) SI Compenso previsto in Contrattazione
d’Istituto FIS
3a1 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3a2 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3b1 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3b2 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3c1 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3c2 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
3c3 Consigli di classe, interclasse ed intersezione NO / /
15
2.Tempistica delle attività Azione Settembre
2019 2020 2021
Ottobre 2019 2020 2021
Novembre 2019 2020 2021
Dicembre 2019 2020 2021
Gennaio 2019 2020 2021
Febbraio 2020 2021 2022
Marzo 2020 2021 2022
Aprile 2020 2021 2022
Maggio 2020 2021 2022
Giugno 2020 2021 2022
1a1 1a2 1b1 1b2 1b3
1c1 1c2 1d1 2a1 2a2 2c1 2c2 2d1
2d2 3a1 3a2 3b1 3b2 3c1 3c2 3c3
16 SEZIONE 4 – VALUTARE, CONDIVIDERE, DIFFONDERE
1. Valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti
Il nucleo interno di valutazione verificherà le azioni del PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato nel RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti. Sarà lo stesso nucleo, sulla base dei dati rilevati, a considerare se la direzione intrapresa è quella giusta o se occorre riconsiderare l'efficacia delle azioni di miglioramento intraprese dalla scuola.
Priorità 1: Competenze chiave di cittadinanza
Traguardo Data rilevazione
Indicatori
scelti Risultati attesi Risultati
riscontrati Differenza
Proposte di integrazione e/o modifica Aumentare nel
20% degli alunni l’acquisizione delle competenze chiave di
cittadinanza al fine di
interpretare l’informazione e valutarne
l’attendibilità e la spendibilità, sapendo
distinguere i fatti dalle opinioni.
Al termine di ogni anno scolastico del triennio 2019-2022
Applicazione del Curricolo verticale per competenze;
utilizzo di unità di
competenza/a pprendimento per progettare, conformi al curricolo;
adozione di rubriche di valutazione.
Aumento del 20%
dell’acquisizion e delle
competenze di cittadinanza
a.s.
2019/2020
a.s.
2020/2021
a.s.
2021/2022
17 Priorità 2: Risultati scolastici
Traguardo Data rilevazione
Indicatori
scelti Risultati attesi Risultati
riscontrati Differenza
Proposte di integrazione e/o modifica on nuare nelle
a vità di
miglioramento in termini di strategie e metodologie c e devono essere sempre pi personalizzate, individualizzate e calibrate sugli stili di apprendimento e sui livelli di competenza degli studenti.
Diminuzione della variabilità tra le classi del 20%.
Triennio 2019-2022
Documentazio ne prodotta;
esiti degli alunni;
iniziative intraprese dai docenti.
Valutazione degli allievi in termini di competenze;
innalzamento degli esiti scolastici;
diminuzione della variabilità degli esiti tra le classi del 20%
a.s. 2019/2020
a.s. 2020/2021
a.s. 2021/2022
Priorità 3: Esiti a distanza
Traguardo Data rilevazione
Indicatori
scelti Risultati attesi Risultati
riscontrati Differenza
Proposte di integrazione e/o modifica Diminuzione del
10% degli insuccessi scolastici e delle
“passerelle” tra una scuola superiore e l’altra degli ex-alunni.
Triennio 2019-2022
Esiti degli ex- alunni.
Tabulazione degli esiti comunicati dalle Scuole Superiori.
Diminuzione del 10% degli insuccessi scolastici degli ex-alunni.
a.s. 2019/2020
a.s. 2020/2021
18
a.s. 2021/2022
2. Azioni di ondivi ione dell’andamento del PdM
“Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione di tutta la scuola alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e dei risultati che esso produce. La documentazione di questi aspetti può fornire elementi utili per una lettura di ampio respiro dell'efficacia del PdM, tenendo conto anc e degli effetti a lungo termine” (dalla Nota MIUR.01-09-2015)
Strategie di condivisione del PdM Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte Strumenti Incontri del DS con le FFSS,
i collaboratori e la commissione PTOF.
DS e collaboratori FFSS
Commissione PTOF
Presa visione di RAV e di PTOF.
Incontri del DS con il NIV DS- Collaboratori NIV Presa visione del PDM Incontro del DS con il
Collegio dei Docenti DS- Docenti Presa visione e delibera del PDM Incontro del DS con il
personale ATA DS- ATA Presa visione del PDM
Incontro del DS con il
onsiglio d’Istituto DS –ATA- Genitori Presa visione del PDM
3. Azioni di diffusione dei risultati del PdM
Strategie diffusione interna dei risultati
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Incontri tra FF.SS e DS. DS e docenti Inizio anni scolastici
Incontri tra responsabili dei dipartimenti, FF.SS, collaboratori del DS e DS.
DS e docenti Inizio anni scolastici e fine
quadrimestri
Incontro con il Collegio dei docenti DS e docenti Inizio e fine anno scolastico Incontro con il onsiglio d’Istituto DS, docenti, Ata, rappresentanti dei
genitori Ottobre/ novembre 2020,
2021, 2022
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Strategie diffusione esterna dei risultati
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Pubblicazione sul sito Tutti Ottobre/novembre 2020, 2021,
2022
4. Composizione del Nucleo di Autovalutazione
Docenti Ruoli
Prof.ssa Marianna Lostagnaro DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Franca Lucci DOCENTE SCUOLA SECONDARIA I GRADO PRIMO COLLABORATORE DEL D.S.
Prof.ssa Antonella De Sanctis DOCENTE SCUOLA SECONDARIA I GRADO F.S. INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI Prof. Pasquale Crispino DOCENTE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
F.S. TECNOLOGIA
Prof.ssa Sabrina Torti DOCENTE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO F.S. VALUTAZIONE
Ins. Laura Cervelli DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
SECONDO COLLABORATORE DEL D.S.
Ins. Carmela Casella DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
5. Caratteristiche del percorso svolto
Nella redazione del PdM la scuola non si è avvalsa di consulenze esterne. Studenti e famiglie saranno, oltre che destinatari della diffusione dei risultati, anche direttamente coinvolti nella valutazione delle azioni
IL DIRIGENTE SCOLASTICO