• Non ci sono risultati.

La Busta Paga per i dipendenti SMA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "La Busta Paga per i dipendenti SMA"

Copied!
40
0
0

Testo completo

(1)

KnowHow numero 7 - anno VI - maggio 2010

La Busta Paga per i dipendenti SMA

i Vademecum della

anno 2010 - numero 7

(2)

La Busta Paga SMA

(3)
(4)

La busta paga in generale

La consegna della busta paga è obbligatoria?

Il datore è obbligato per legge (l. n° 4 del 5 gennaio 1953) a consegnare insieme alla retribuzione un prospetto che contenga tutti gli elementi costitutivi della retribuzione.

Come si legge la busta paga?

Possiamo dividere la busta paga in tre gruppi.

Il primo gruppo è composto da elementi fissi, presenti in modo stabile e determinati dai ccnl e dal contratto di assunzione. Il loro valore è normalmente costante nei mesi e varia solo in alcune circostanze (rinnovo contrattuale, maturazione dello scatto d’anzianità, ecc.).

Il secondo gruppo è composto da elementi variabili, caratterizzati dalla specificità del mese di riferimento. Il loro valore è legato allo svolgimento concreto dell’attività lavorativa.

Il terzo gruppo è composto dagli elementi detrattivi che conducono al netto, cioè le trattenute fiscali e quelle di natura contributiva previdenziale.

BUSTA PAGA

ELEMENTI FISSI ELEMENTI VARIABILI ELEMENTI

DETRATTIVI Minimo

contrattuale, contingenza, scatti d’anzianità,

superminimo, 3°elemento.

Straordinari,supplementari (h.

svolte dopo il proprio orario contrattuale solo per il part- time), trattenuta per ritardi.

IRPEF o IRE e INPS

Gli importi in busta sono netti o lordi?

Tutti gli elementi retributivi (fissi e variabili) riportati in busta paga, vengono descritti al lordo ed il loro totale viene ridotto al valore netto dall’azione delle trattenute sociali (trattamenti previdenziali e assistenziali INPS) e fiscali.

(5)

Come funziona il rapporto Part time?

Per i lavoratori a tempo parziale, siano essi verticali o orizzontali, tutti gli elementi fissi (paga base, contingenza ecc.) sono da riproporzionare alla percentuale delle ore lavorate.

Esempio:

Contratto livello tempo pieno 40 ore

settimanali 4° livello tempo parziale 24 ore

settimanali Minimo

contrattuale Retribuzione piena

€ 881.46 quarto livello;

€886,11 quarto livello extra;

60% della retribuzione pari a

€ 528,87 per il quarto livello

€ 531,66 per il quarto livello extra

Contingenza Euro 524,22 60% pari a Euro

314,532

(6)

Le voci fisse

Che cos’è il minimo contrattuale?

È uno degli elementi fissi.

Il Contratto Nazionale determina un valore economico per la paga base, finalizzato a retribuire la diversa professionalità di ogni livello di inquadramento.

I rinnovi dei Contratti di Categoria, nel definire il valore della paga base, tengono anche conto dell’aumento del costo della vita, cercando di salvaguardare l’effettivo potere d’acquisto della retribuzione.

Minimi contrattuali contratto del Commercio Livello 1/9/2009 1/3/2010 1/9/2010

Quadri 1530,32 1565,04 1599,76

1 1378,51 1409,79 1441,07

2 1192,40 1219,46 1246,52

3 1019,18 1042,31 1065,44

4 881,46 901,46 921,46

5 796,36 814,43 832,50

6 714,97 731,19 747,41

7 612,11 626,00 639,89

Cos’è la contingenza?

La Contingenza un altro degli elementi fissi.

Per anni ha rappresentato l’adeguamento salariale all’aumento del costo della vita.

Periodicamente, infatti, la contingenza aumentava automaticamente con l’aumentare dei prezzi.

Nel dicembre 1991, su pressione della Confindustria il governo ha posto termine al meccanismo di adeguamento, e da quel momento, l’importo della contingenza non è più variato, restando congelato ai seguenti valori:

(7)

Valori della Contingenza

Livello Importo

Quadri 540,37

1 537,52

2 532,54

3 527,90

4 524,22

5 521,94

6 519,76

7 517,51

Come si calcolano gli scatti d’anzianità?

Gli scatti d’anzianità sono un elemento fisso della retribuzione relativo all’anzianità di servizio presso la stessa azienda. Vale a dire quindi che se un lavoratore, pur facendo sempre lo stesso mestiere, dovesse cambiare azienda, la sua anzianità utile per gli scatti riparte da zero ogni volta che viene assunto e perde gli eventuali scatti maturati nella precedente azienda.

Il valore degli scatti è determinato dai Contratti Nazionali di Categoria che, normalmente, lo differenziano tra i diversi livelli di inquadramento.

Nel CCNL del commercio, gli scatti sono previsti per un numero massimo di dieci e si maturano con cadenza triennale.(OGNI 3 ANNI)

Ciò significa che un lavoratore che non cambiasse mai azienda dalla quale dipende, dopo trent’anni di servizio avrebbe raggiunto il numero massimo di scatti possibile.

Il riconoscimento in busta paga dello scatto d’anzianità avviene nel mese successivo a quello nel quale si compie il triennio di maturazione.

Ad esempio, un lavoratore che venisse assunto nel luglio del 2006, compirebbe il triennio di maturazione nel luglio del 2009 e otterrebbe il riconoscimento in busta paga del suo primo scatto di anzianità, nella retribuzione del mese di agosto del 2009.

Valori degli scatti d’anzianità

(8)

Quadri € 25,46

1 € 24,84

2 € 22,83

3 € 21,95

4 € 20,66

5 € 20,30

6 € 19,73

7 € 19,47

Cos’è il terzo elemento?

Il Terzo Elemento Provinciale è un elemento fisso della retribuzione, che varia a seconda della provincia ove è collocato il luogo di lavoro.

Esso deriva dalla contrattazione provinciale che si sviluppò nel settore del commercio nei primi anni 70 e che non venne più rinnovata in seguito. Per questa ragione il valore del terzo elemento provinciale è rimasto congelato ai valori iniziali. Nella regione lombarda gli importi sono quelli riportati in tabella

Valori del terzo elemento Provinciale

Milano 11,36

Bergamo 10,33

Brescia 8,78

Como e Varese 7,75

Nelle province nelle quali non vige un accordo territoriale, viene applicato un valore minimo nazionale di 2,07 euro.

Cosa sono i Superminimi e gli Assegni ad Personam?

Sono voci retributive fisse concordate dal lavoratore per incrementare a livello individuale la propria retribuzione. Ciò avviene normalmente all’atto dell’assunzione per quei lavoratori che, grazie a specifiche competenze o

(9)

abilità professionali, possono negoziare la propria retribuzione oltre i limiti previsti dal CCNL. Un altro caso di utilizzo del superminimo è costituito dalla proposta aziendale verso dipendenti che avessero intenzione di cambiare azienda in seguito a proposte migliori, per rimotivare il collaboratore di cui si ritenesse difficile la sostituzione.

Esistono normalmente due tipologie di Superminimo: quello assorbibile e quello non assorbibile.

La forma assorbibile, produce delle riduzioni del valore del superminimo in occasione di corrispondenti aumenti di altre voci retributive (normalmente l’aumento di livello). La forma non assorbibile, invece, lascia inalterato il valore del superminimo fino a quando non venga rinegoziato tra datore di lavoro e dipendente.

La tipologia deve essere dichiarata al momento della definizione del superminimo.

In assenza di documento che chiarisca la natura di assorbibilità o meno del superminimo, è prevalente, in giurisprudenza, un orientamento volto a considerare possibile l’assorbibilità, qualora il superminimo non sia collegabile a specificità personali del dipendente, ed a considerarlo non assorbibile quando, viceversa, sia riconoscibile un collegamento con i meriti professionali e individuali del lavoratore

Cos’è il premio di progresso?

Il premio di progresso è frutto della contrattazione di secondo livello (contrattazione sindacato_azienda), misura la redditività dei negozi e viene maturato ed erogato trimestralmente solo a fronte dell’incremento di precisi indicatori economici di riferimento (progresso di fatturato;di margine) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nell’ambito del diritto di informazione, attraverso incontri periodici anche a livello di unità produttiva, l’azienda rende noto l’ammontare dei premi erogati ai lavoratori.

Trimestri di maturazione Mesi di calcolo Mesi di erogazione

Giugno-Luglio-Agosto Settembre Ottobre

Settembre-Ottobre-Novembre Dicembre Gennaio

(10)

Dicembre-Gennaio-Febbraio Marzo Aprile

Marzo-Aprile-Maggio Giugno Luglio

Cos’è il Premio Aziendale?

La voce denominata Premio Aziendale deriva da adeguamenti ed integrazioni economiche, intervenute originariamente nel corso degli anni settanta ad opera della contrattazione di secondo livello (contrattazione sindacato_

azienda). Il susseguirsi di contratti aziendali (Accordi Integrativi Aziendali 1974, 1980; 1989) ha incrementato gradualmente il premio. Questi importi sono oggi cristallizzati negli importi sotto indicati validi per 14 mensilità.

PREMIO AZIENDALE

LIV. € (EURO)

5 83 ,76

4 91, 28

4S 91, 60

4E 91, 74

3 104, 21

2 119, 29

1 138, 75

Infine è importante ricordare che a secondo dell’integrativo aziendale di riferimento (es: Rinascente-Sma; ex Rio S.p.a.; Colmark) gli importi potrebbero variare.

Cosa si intende con il termine i.v.c. ed una tantum?

In applicazione dell’accordo interconfederale 23 luglio 1993, allo scadere del contratto nazionale di categoria, veniva erogato a tutti i lavoratori, a decorrere

(11)

dal terzo mese dalla scadenza del contratto quale copertura economica per i periodi di cosiddetto “vuoto contrattuale”, un elemento provvisorio della retribuzione definito appunto “indennità di vacanza contrattuale”, il cui importo, condizionato dal tasso d’inflazione programmato e regolato nelle percentuali dall’accordo ’93, veniva corrisposto sino alla stipula di rinnovo del contratto i cui effetti economici rimanevano agganciati ai tassi d’inflazione programmata o tendenziale secondo le proiezioni I.S.T.A.T. (Istituto Centrale di Statistica) ; inoltre ad intesa avvenuta, era previsto in aggiunta un importo occasionale non ripetibile “UNA TANTUM” ad integrale copertura del periodo di ritardato rinnovo a titolo di risarcimento da corrispondere in due tranche o frazionato in quote mensili.

A seguito dell’accordo interconfederale 15 aprile 2009, in applicazione dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali, le voci U.T. e I.V.C.

cesseranno d’apparire sui nostri cedolini.

Tra un C.C.N.L. scaduto ed il successivo rinnovo contrattuale sarà prevista una diversa copertura economica che verrà definita da ciascun contratto collettivo nazionale di settore, a favore dei lavoratori in servizio alla data di stipula del rinnovo contrattuale.

Inoltre per determinare gli aumenti economici ed i conseguenti minimi retributivi nazionali, è stato deciso di sostituire il “tasso d’inflazione programmato” con un nuovo “indice di previsione triennale”( tre anni dureranno i nuovi contratti sia per la parte economica che per quella normativa) denominato I.P.C.A.

(indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia);

nel caso in cui vi fossero scostamenti tra l’indice previsionale costruito sulla base dell’ I.P.C.A. e l’inflazione reale effettivamente osservata il recupero del potere d’acquisto avverrà entro la vigenza del contratto medesimo.

Cosa si intende per assegno al nucleo familiare?

Alle sopraccitate voci che compongono la retribuzione ordinaria presa a riferimento per determinare la vera e propria retribuzione diretta e differita si aggiunge questa voce che costituisce trattamento “assistenziale” da parte dell’INPS, e dunque retribuzione indiretta.

L’assegno al nucleo familiare spetta di diritto a tutti lavoratori dipendenti oppure alle varie categorie di lavoratori o pensionati che hanno a carico affidati a norma di legge i figli di età inferiore ai 18 anni, ma viene erogato per nucleo familiare.

Questo comporta che i lavoratori del medesimo nucleo familiare maturino un assegno unico, eventualmente ripartibile, che viene determinato in base al numero di componenti il nucleo familiare e il relativo reddito complessivo.

(12)

L’assegno che vediamo nelle nostre buste paga non è dunque proporzionale al reddito del singolo lavoratore, ma calcolato sulla situazione dell’intera famiglia e differenziato, tra l’altro, dal fatto che nel nucleo siano presenti persone inabili oppure minorenni.

I valori dell’ANF, che il datore di lavoro eroga per conto dell’INPS dietro richiesta del lavoratore, sono fissati ogni anno con circolare dell’INPS.

E’ possibile prendere visione delle tabelle aggiornate sul sito dell’INPS1 I lavoratori part-time hanno diritto all’erogazione dell’ANF nella stessa misura dei lavoratori a tempo pieno a patto che superino le 24 ore settimanali . E’ stato anche stabilito che qualora non venga raggiunto il quorum delle 24 ore lavorative, non potranno essere corrisposti assegni nell’intera misura settimanale, ma tanti assegni giornalieri quante sono le giornate effettivamente lavorate. Si considerano al pari delle giornate lavorate le assenze che si sono verificate nel periodo contrattualmente previsto per lo svolgimento dell’attività lavorativa;

la giornata di assenza sia retribuita o indennizzata. I lavoratore con prestazioni di lavoro di solo alcune settimane l’anno, infine, avrà diritto agli assegni solo per le settimane effettivamente lavorate.

1 http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDOC.aspx?bLight=true&sVirtualURL=/Doc/

TuttoInps/Prestazioni/Le_prestazioni_a_sostegno_del_reddito/L_assegno_per_il_nucleo_familiare/index.

htm&iIDDalPortale=4741

(13)

Elementi di calcolo

Cos’è e come si ottiene la retribuzione oraria?

Per poter calcolare l’entità economica di alcuni istituti retributivi misurabili in ore (permessi, ecc.), occorre conoscere il valore di ogni singola ora di lavoro.

Per trovare la retribuzione oraria: somma delle voci fisse diviso 168

… e la retribuzione giornaliera?

Per poter calcolare l’entità economica di alcuni istituti retributivi misurabili in giornate (malattia, festività non goduta, ecc.), occorre conoscere il valore di ogni singola giornata di lavoro.

La retribuzione giornaliera è il valore che viene retribuito al lavoratore giornalmente.

Per trovare la retribuzione giornaliera: somma delle voci fisse diviso 26

Cosa si intende con il termine “una tantum”?

In seguito al rinnovo del CCNL accade che le parti pattuiscano un risarcimento per il tardato rinnovo e adeguamento delle retribuzioni, sempre secondo il dettato del Protocollo di Luglio 1993. Proprio al fine di risarcire ai lavoratori la perdita di potere d’acquisto dei salari le aziende si sono impegnate a erogare delle somme “una tantum”, ossia occasionali, non determinate da diritti contrattuali, e quindi in ipotesi anche non ripetibili in futuro.

Tali somme, proprio in ragione della loro natura risarcitoria, sono da considerarsi senza alcuna incidenza su nessun istituto retributivo tipo 13ma 14ma o TFR, dunque assolutamente estranee agli elementi fissi della retribuzione ordinaria e di conseguenza spesso calcolate forfettariamente.

(14)

Oltre il proprio normale orario di lavoro…

Che cos’è il lavoro supplementare?

Il lavoro supplementare è una voce retributiva variabile che viene corrisposta ai lavoratori part time quando effettuano ore aggiuntive rispetto al loro orario normale di lavoro e fino al raggiungimento delle 38 ore di lavoro settimanale.

In busta paga essa viene riconosciuta con il valore orario della retribuzione, maggiorato del 35%.

Tale maggiorazione comprende le quote di tredicesima, quattordicesima, ferie e TFR, maturate durante le ore aggiuntive.

Che cos’è il lavoro straordinario diurno?

Il lavoro straordinario è una voce retributiva variabile che viene corrisposta dopo la 38° ora di lavoro.

In busta paga viene riconosciuta con il valore orario della retribuzione, maggiorato del 15% fino alla 48° ora settimanale.

Del 20% per le prestazioni di lavoro eccedenti la 48°ora.

Come vengono pagate le Festività e il lavoro domenicale ?

La festività è una voce retributiva variabile che viene corrisposta in busta paga con:

festività goduta (non lavorata) 1/26 della retribuzione cioè una giornata lavorativa;

festività non goduta (lavorata) il valore orario maggiorato del 50%;

lavoro domenicale viene retribuito con il valore orario maggiorato del 30%.

… il lavoro notturno?

Il notturno è una voce retributiva variabile .Si considera lavoro notturno quello effettuato nella fascia oraria compresa fra le 22,00 e le 6,00.

Il valore orario viene maggiorato al 15 % per il lavoro ordinario.

Il lavoro straordinario notturno viene retribuito con la maggiorazione del 50%.

(15)

Come viene retribuito il periodo di malattia?

Di norma, a seguito di un periodo di malattia, troveremo in busta paga un numero di giorni trattenuti pari a quelli non lavorati.

Periodo Percentuali INPS Percentuali a carico azienda

Giorni 3 0% 100%

Dal 4° al 20° 50% Fino al 95%

Dal 21° al 180° 66,66% Fino al 100%

Troveremo quindi in busta paga 3 voci riguardanti la malattia:

ASSENZA MALATTIA Rappresenta il valore economico detratto dalla retribuzione per effetto dell’assenza dal servizio.

INDENN.MAL.C/INPS Rappresenta il valore economico in competenza corrisposto spettante

all’INPS.

INTEGRAZION.MALATTIA Rappresenta il valore economico in competenza a carico dell’azienda

che integra la quota INPS.

(16)

Il numero base dell’assenza per malattia è determinato moltiplicando le giornate di assenza per il divisore convenzionale ore lavorate in una settimana espresso in centesimi 5*6,33= 31,65

“L’indennità malattia conto inps” viene calcolata sulla retribuzione di riferimento INPS e riconosciuta per le due giornate al 50% come previsto dalla tabella. L’integrazione malattia conto azienda è pari al 45% (95-50) viene calcolata applicando una procedura denominata lordizzazione.

I primi 3 giorni di carenza malattia, quelli pagati interamente dall’azienda, sono ricompresi nella retribuzione lorda spettante.

(17)

Come viene retribuito l’infortunio?

Il Testo Unico della legge n. 1124 del 30 giugno 1965 definisce infortunio sul lavoro: qualsiasi evento dannoso che incide sulla capacità lavorativa del lavoratore ed è cagionato da una causa violenta in occasione di lavoro.

Sulla busta paga abbiamo trattenuti tanti giorni quanti i giorni lavorativi che abbiamo saltato, in totale analogia con quello che accade per la malattia, e veniamo poi retribuiti/indennizzati secondo due distinte voci, una a carico INAIL e una a carico dell’azienda.(17)

Ai sensi di una legge statale ( il DPR n. 1124/65) le aziende sono tenute a retribuire i 3 giorni successivi all’infortunio, la normale paga giornaliera al 60

%.

Dal quarto al ventesimo giorno di calendario l’INAIL corrisponde il 90% della retribuzione media giornaliera, integrato dall’azienda al 100% mentre dal ventunesimo fino alla guarigione il 100 % della retribuzione media giornaliera.

La retribuzione media giornaliera considerata dall’Inail è diversa sia dalla retribuzione ordinaria (il 26/esimo) sia dalla retribuzione globale calcolata dall’Inps per la malattia, anche se a questa la accomuna una certa logica.

Infatti anch’essa si calcola sulla base dell’ultima retribuzione lorda totale, ma secondo un meccanismo particolare.

Si prende la retribuzione ordinaria nella misura del fisso mensile del mese precedente l’infortunio e lo si divide, per tutti, sia operai che impiegati, per 25 ( che è il risultato di 300 diviso 12 ), e alla retribuzione giornaliera ottenuta viene aggiunto un accredito percentuale per ferie, permessi retribuiti e mensilità supplementari da calcolarsi nel seguente modo:

incremento per ferie = giorni di ferie da CCNL / 300 = 26 / 300 (circa 8,67%) incremento per permessi = giorni di permesso / 300 = 1 ,6 /300 (circa ,2%) incremento per 13ma e 1 ma = 2 /12 (circa 16,67%)

Ulteriori maggiorazioni percentuali vengono applicate alla retribuzione media giornaliera tenendo conto di altri compensi anche non legati all’effettiva presenza nel mese precedente, dunque straordinari, maggiorazioni, festività.

Completato il difficile e complesso calcolo degli incrementi percentuali abbiamo la retribuzione convenzionale a cui applicare le percentuali di legge (60% e 75%) per ottenere l’indennità giornaliera, che viene erogata per tutti i giorni compresi i festivi.

Questa indennità può anche non risultare dalla busta paga, in quanto non viene anticipata dal datore di lavoro se nel modulo con cui l’azienda comunica all’istituto l’avvenuto infortunio, questa non indica l’autorizzazione INAIL ad anticipare tale indennità.

(18)

comunque l’assegno: in tal caso dovremo riconsegnare l’assegno in azienda, previa verifica che la somma (lorda) risultante dal calcolo INAIL corrisponda con l’indennità anticipata in busta paga dall’azienda.

Riassumendo

Di seguito uno schema che rappresenta le percentuali riconosciute dall’INAIL e dall’azienda in diversi periodi

Infortunio INAIL SMA Totale

giorno infortunio 100% 0% 100%

dal 2° al 4° 60% 0% 60%

dal 5° al 20° 60% 30% 90%

dal 21° al 90° 60% 40% 100%

dal 90° giorno 75% 25% 100%

Ferie, riduzione orario di lavoro, ex festività

Come in tutti i rapporti di lavoro, anche in Sma si ha diritto a Ferie e Permessi.

Ogni anno il dipendente SMA matura 26 giorni di ferie e 32 ore di permessi

(permessi da riproporzionarsi per i part time)

Al suddetto monte ore permessi sono da aggiungere le ore per il maggior utilizzo degli impianti secondo la seguente tabella estratta dal contratto integrativo SMA del 1996

Tale riduzione sarà riconosciuta per le unità in cui verranno realizzati accordi per l’utilizzo degli impianti ed i conseguenti modelli organizzativi con la previsione di turni o fasce orarie che assicurino la copertura dell’intero arco orario di utilizzo dell’impianto.”

(19)

Ore di utilizzo giornaliero degli

impianti

Ore annue di riduzione Da 48 a 95

giornate di utilizzo nell’anno

Oltre le 95 giornate di

utilizzo nell’anno

11,30’ - 12,29’ - 12

12,30’ - 12,59’ 7 15

13,00’ - 13,59’ 9 18

14,00’ - 14,59’ 11 21

15,00’ - 16,59’ 12 24

Di seguito una tabella relativa alle ferie e permessi di un dipendente full time così come compaiono in busta paga, in questo caso quella di settembre:

Ferie A.P = Sono le ferie spettanti residue dell’anno precedente; in questo caso durante l’anno il dipendente le ha “godute” e quindi il saldo spettante è nullo.

Ferie A.C = registrano il dato relativo alle ferie dell’anno corrente:

26,40 è il numero di giorni spettanti (26 giorni maturati in un anno più il valore di 0,40 inserito con la voce “Spettanza ferie in +” nella busta paga di agosto 2009) ;

19,90 sono i giorni maturati dall’inizio dell’anno fino al mese di riferimento che in questo caso è settembre

20,76 sono i giorni di ferie già utilizzati nel periodo che va dall’inizio dell’anno fino al mese precedente a quello di riferimento;

5,64 è il numero dei giorni di ferie che deve ancora utilizzare (il dato è ottenuto sottraendo dai giorni spettanti “26,40” i giorni goduti “20,76”);

-0,86 è il residuo delle ferie maturande (il dato è ottenuto sottraendo dai giorni maturati “19,90” i giorni goduti “20,76”).

In questo caso il valore è negativo perché il dipendente ha utilizzato più giorni di quanto ne abbia maturati.

(20)

Pir A.C= sono i dati relativi alle ore di permesso dell’anno corrente:

48,02 è il numero di ore spettanti (il dato è la somma di 32 ore base + 16,02 ore spettanti per il maggior utilizzo degli impianti)

36,00 sono le ore maturate dall’inizio dell’anno fino al mese di riferimento che in questo caso è settembre;

1,67 sono le ore di permesso già utilizzate nel periodo che va dall’inizio dell’anno fino al mese precedente a quello di riferimento;

46,35 è il numero di ore che deve ancora essere utilizzato (il dato è ottenuto sottraendo dalle ore spettanti “48,02” le ore i godute “1,67”);

34,33 è il residuo delle ore maturande ( il dato è ottenuto sottraendo dalle ore maturate “36,00” le ore godute “1,67”)

COMPENS.= Questa voce registra la maturazione di permessi legati al lavoro domenicale e festivo effettuato durante il periodo natalizio. Il Contratto Integrativo Aziendale del 2003 all’art. 22 permette, a fronte di opzioni di pagamento quali il 130% delle ore effettivamente lavorate o il pagamento della sola maggiorazione del 30%, la maturazione in voce compensative di un numero di ore pari o doppie a quelle effettivamente lavorate “.

(21)

I Contributi e la Tassazione

Tutte le voci (fisse e variabili) contabilizzate nel cedolino paga vengono inserite col loro valore lordo. La determinazione dell’importo netto della retribuzione mensile si ottiene applicando all’insieme degli importi lordi delle trattenute di due tipi:

CONTRIBUTIVE e FISCALI.

Le prime, finalizzate a finanziare gli strumenti assistenziali e previdenziali (malattia, maternità, pensione, assegni famigliari, sostegno al reddito, ecc.), le seconde rivolte verso l’erario per assolvere gli obblighi fiscali.

Come si calcolano le ritenute contributive?

Per questo primo tipo di trattenute il calcolo è abbastanza semplice.

Per prima cosa bisogna costruire il cosiddetto “imponibile contributivo”. Non tutte le voci della retribuzione sono considerate allo stesso modo. Di seguito elenchiamo alcune delle voci che non partecipano all’imponibile contributivo:

• Buoni pasto fino a 5,29 €

• Diarie e trasferte

• TFR e altre somme corrisposte in occasione della cessazione del rapporto di lavoro

• Erogazioni liberali

• Prestazioni a carico degli istituti (malattia, maternità, infortunio)

• Salario variabile fino al 3% della retribuzione percepita

Questa materia, però, è in continuo fermento perché nonostante alcune previsioni normative, le manovre correttive della legge finanziaria piuttosto che le circolari interpretative rimaneggiano di continuo questa partita.

Desunte le voci, e sommate quelle derivanti dalla normale attività lavorativa, (stipendio, straordinario, supplementare , maggiorazione notturna, etc. ) otteniamo l’imponibile previdenziale.

L’imponibile previdenziale va moltiplicato per un coefficiente: 9.49%.

Il risultato ottenuto costituisce l’ammontare dei contributi a carico del lavoratore che verrà trattenuto come ritenute contributivi.

In busta paga troveremo la trattenuta contributiva in corrispondenza della Voce “Inps FPLD”

(22)

Come si calcolano le ritenute fiscali?

Calcolate le trattenute contributive siamo in grado di procedere verso il calcolo dell’onere fiscale.

Con la stessa logica usata per i contributi costruiremo l’imponibile fiscale, tenendo in considerazione che anche in questo caso alcune voci retributive andranno escluse dal totale in quanto esenti.

Inoltre dal totale ottenuto andranno sottratti i contributi della voce “INPS FPLD”

Una volta determinato l’imponibile fiscale, si può procedere con l’applicazione delle aliquote per calcolare l’imposta fiscale lorda.

Per fare ciò occorre sapere che il sistema fiscale italiano applica una logica di imposizione progressiva che prevede aliquote che crescono con il crescere del reddito imponibile.

Abbiamo quindi una suddivisione del reddito in “scaglioni d’imposta” a cui corrispondono aliquote differenti secondo la seguente tabella:

SCAGLIONE DI REDDITO

ANNUO SCAGLIONE DI REDDITO

MENSILE ALIQUOTA

Fino a 15.000 € Fino a 1.250,00€ 23%

Oltre15.000 € e fino a

28.000 € Oltre1.250,00 € e fino a

2.333,33 € 27%

Oltre 28.000 € e fino a

55.000 € Oltre 2.333,33 € e fino a

4.583,33 € 38%

Oltre 55.000 € e fino a

75.000 € Oltre 4.583,33 € e fino a

6.250,00 € 41%

Oltre 75.000 € Oltre 6.250,00 € 43%

Per fare un esempio:

Se abbiamo un Imponibile fiscale mensile di 1.600,00 €, per calcolare l’imposta lorda procederemo suddividendo l’importo negli scaglioni di riferimento:

1.250,00 € rientreranno nel primo scaglione e subiranno l’applicazione dell’aliquota del 23% producendo una prima quota d’imposta di 287,50 €;

i restanti 350,00 € (1.600,00 – 1.250,00) rientreranno nel secondo scaglione e subiranno l’applicazione dell’aliquota del 27% producendo una seconda quota d’imposta di 94,5 €;

(23)

l’imposta lorda complessiva sarà quindi di 382,10 € (287,50+94,6).

Interviene a questo punto il sistema delle detrazioni d’imposta che permette di ridurre l’importo dell’imposta da pagare.

Le detrazioni disponibili sono di due tipi:

 DETRAZIONI PER I FAMIGLIARI A CARICO

 DETRAZIONI PER REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE

Le prime sono collegate alla situazione familiare del lavoratore e, nel caso del coniuge variano a seconda del reddito, mentre nel caso dei figli variano in relazione al numero di figli, all’età e alla presenza eventuale di handicap.

Le seconde sono collegate ai livelli di reddito annuo.

L’imposta lorda depurata dalle detrazioni spettanti da origine all’imposta fiscale netta, cioè all’importo effettivo da trattenere.

Come si calcolano le addizionali fiscali?

Sono delle ulteriori imposizioni fiscali decise da Regioni o Comuni e che appunto vengono chiamate “addizionali”.

In Lombardia la Regione ha determinato l’aliquota della trattenuta nella misura dello 0,90% per redditi fino a 15.493,71, 1.30% per redditi fino a 30.987,41 e 1,40% oltre.

I Comuni dove risiede il lavoratore hanno poi la possibilità di determinare una ulteriore aliquota che cambia a seconda del comune.

Come si calcolano la Tredicesima e Quattordicesima mensilità?

Le Mensilità Supplementari vengono erogate con le buste paga di Dicembre e Giugno prendendo come riferimento la retribuzione di fatto del mese precedente.

Tale importo viene suddiviso in 12esimi e moltiplicato per i mesi effettivi di lavoro:

Per la Tredicesima il periodo di riferimento è pari a GENNAIO-DICEMBRE Per la Quattordicesima il periodo di riferimento è LUGLIO anno precedente- GIUGNO anno in corso

ESEMPIO:

(24)

A dicembre gli verrà corrisposta una tredicesima pari a 5 mesi (retribuzione / 12 * 5)

A giugno gli verrà corrisposta una quattordicesima pari a 11 mesi (retribuzione / 12 * 11)

Nei periodi in cui non viene prestata attività lavorativa il dipendente non avrà diritto a percepire i relativi ratei. Maturano e devono essere riconosciuti integralmente i ratei di 13° mensilità per malattia e astensione obbligatoria per maternità mentre la maturazione di ratei è esclusa per la fruizione del congedo parentale (ex astensione facoltativa).

Inoltre va ricordato che le detrazioni fiscali non sono applicabili alla 13° e 14°

mensilità motivo per cui l’importo delle stesse potrebbe risultare più basso rispetto alla retribuzione standard mensile.

(25)

Trattenute

A quanto ammonta la trattenuta sindacale ?

A libera scelta del lavoratore è possibile l’adesione ad un Sindacato (FILCAMS, FISASCAT, UILTuCS), che comporta in busta paga una trattenuta, di norma, pari allo 0,9% calcolato su paga base e contingenza. Tale trattenuta avviene in ogni cedolino, quindi per 14 mensilità.

A quanto ammonta la trattenuta Ente Bilaterale ?

SMA aderisce a Confcommercio e all’Ente Bilaterale (EBITER) costituito con le Organizzazioni Sindacali (FILCAMS, FISASCAT e ULTuCS).

Pertanto in busta paga il lavoratore troverà una trattenuta sotto la voce “ENTE BILATERALE C/DIP” pari allo 0.05% su paga base e contingenza. Sma invece versa un contributo dello 0.10% sulla stessa retribuzione.

Il lavoratore e la società hanno diritto di fruire di tutti i servizi erogati dall’ente

Come si calcolano i contributi a Fon.Te?

Il lavoratore che intende iscriversi alla previdenza complementare può farne richiesta al datore di lavoro.

Il fondo di previdenza complementare per i lavoratori della SMA è Fon.Te al quale, per previsione contrattuale, il datore di lavoro deve versare una quota pari allo 1,55% della retribuzione presa a riferimento per il calcolo del Tfr mentre il lavoratore può versare una quota minima dello 0.55% della stessa retribuzione.

Sulla destinazione del TFR si rimanda ad una trattazione più specifica.

Dal punto di vista fiscale e contributivo le quote versate a previdenza complementare assumono questo trattamento:

 contribuzione INPS: imponibile;

 imposizione Fiscale IRE: esente e quindi deducibile se la somma versata dal datore di lavoro e dal lavoratore non supera € 5164,67.

Nella busta paga Sma pertanto si potrebbe verificare la seguente situazione

(26)

contrib irpef cod.

voce Descrizione valori competenze trattenute

Deducibilità FPC Dip -36,45

Contributo FPC Dip 36,45

La prima voce indica la deducibilità del contributo indicato, ovvero voce su cui non si pagano le tasse. La seconda voce sta in trattenute perché è la quota che viene versata dal lavoratore. La quota che viene versata dal datore di lavoro viene evidenziata sul retro della busta paga sma nello schema Informazioni fondo pensione Complementari

Bisogna ricordare che per calcolare la quota di contribuzione che ogni lavoratore versa bisogna sapere l’aliquota di riferimento e applicarla alla retribuzione mensile lorda spettante x14/12.

Es. retribuzione lorda spettante € 1562,07 Aliquota scelta dal lavoratore 2%

Il versamento mensile a carico del lavoratore sarà pari a 2%x(1562,07 x 14/12)= € 36,45.

Analogamente, applicando la percentuale a carico azienda (1,55%) e sostituendola alla percentuale della formula precedente, la quota versata dal datore di lavoro che comparirà sul retro della busta paga sarà pari a € 28,25

Quali altre trattenute vi sono?

Per completare la lettura della busta paga, dobbiamo considerare quali altre voci possiamo trovare nel corpo di una busta paga e quali episodi o per quali motivi possono verificarsi variazioni anche occasionali nelle nostre buste paga e quindi riflettersi in modifiche dei nostri guadagni.

In questo capitolo subentrano ad esempio le trattenute per assenze in cui non si matura diritto ad alcuna retribuzione. Tali trattenute sono sempre

(27)

calcolate in base alla loro durata e avendo come riferimento la retribuzione ordinaria, sia quella giornaliera che quella oraria. Esse appaiono visivamente in busta paga solo quando la retribuzione ordinaria viene pagata per intero (26 volte la retribuzione giornaliera o 168 volte la retribuzione oraria) e quindi dalla retribuzione che definiamo “intera” vanno detratti questi giorni/ore di assenza non retribuita. In alternativa queste trattenute non appaiono quando la retribuzione ordinaria non è indicata per intero e dunque si hanno in voce

“retribuzione ordinaria” somme inferiori all’importo mensile, ridotte di tante ore/giorni quante quelle da trattenere.

Questo fatto delle trattenute si verifica ogni volta che si manca dal lavoro per svariati motivi, ad esempio:

• sciopero

• permesso non retribuito

• aspettativa

• ritardo

assenza ad indennizzo (vedi meglio poi i casi di malattia o infortunio in cui alla trattenuta si aggiungono diverse voci sostitutive della retribuzione)

• Multe e sanzioni disciplinari

(28)

La Busta Paga SMA: dettaglio voci

Abbiamo ritenuto utile, al fine di potersi meglio orientare nella lettura del proprio cedolino, fornire una legenda delle principali voci che lo compongono.

DATI RELATIVI AL LAVORATORE (Informazioni Individuali)

Definizione Significato Dato inserito

Centro di costo E’ un codice che indica il punto

vendita di appartenenza Esempio:0000001100 (Sma Astesani) Inquadramento

Qualifica

Livello

Descrizione della qualifica di appartenenza del dipendente ai

sensi del Codice Civile.

Indicazione del livello contrattuale del dipendente

Es.: Impiegato

Numero identificativo del livello (da 1 a 7 - Q per

i quadri)

%. P.time Percentuale della prestazione

Part time Cifra da 1 a 100

Il 100 indica un full time

Matricola generale

Indicazione del numero di registrazione a libro matricola

del dipendente all’atto dell’assunzione

Numero di registrazione

C.F. Indicazione del codice fiscale

del dipendente Codice fiscale

Nascita Data di nascita del dipendente Data di nascita Assunzione Data di assunzione del

dipendente Data di assunzione

Cessazione Data di conclusione del

rapporto di lavoro Data di cessazione del rapporto

(29)

Anzianità Convenzionale

Gruppo

Prima data di assunzione del dipendente nel caso in cui, per effetto di assorbimenti o trasferimenti societari, sia stato

formalmente assunto più volte mantenendo la continuità del

rapporto

Data di prima assunzione

Prossimo scatto

Indicazione della data di maturazione dello scatto successivo a quelli attualmente

riconosciuti

Data di maturazione

Num Scatti Indicazione del numero di scatti

attualmente riconosciuti Numero degli scatti

DATI RELATIVI ALL’AZIENDA ( Informazioni Aziendali)

Definizione Significato Dato inserito

Periodo Indica il mese di retribuzione Mese e anno

Società Datore di lavoro Ragione sociale

Codice fiscale Indicazione codice fiscale o della

partiva IVA dell’azienda Codice fiscale

Posizione INPS

Indicazione del codice relativo alla posizione ove è registrata presso l’INPS l’azienda (si ricorda che la posizione INPS

deve essere indicata nella compilazione del certificato medico da inviare all’INPS in

caso di malattia).

Codice che individua il rapporto contributivo che l’azienda instaura per i propri dipendenti

presso l’INPS

Posizione Inail Indicazione del codice relativo alla posizione ove è registrata

presso l’ INAIL l’azienda

Codice che individua il rapporto contributivo che l’azienda instaura per i propri dipendenti presso l’ INAIL

(30)

DATI RELATIVI ALLA RETRIBUZIONE FISSA E VARIABILE

(Dati descrittivi)

Definizione Significato Dato inserito

cod. voce Indica il codice identificativo della voce retributiva in

competenza e in trattenuta Numero di codice Descrizione Indica la descrizione vera e

propria della voce retributiva Descrizione della voce

Valori Indica dei valori fissi Valore espresso in euro

Numero o base di calcolo

Numero di ore, giorni, quote a cui fa riferimento la voce

retributiva.

Numero di ore / giorni o valore in

€ (per le basi di calcolo)

compenso unitario Indica il valore di una singola giornata o ora (ordinaria o

straordinaria) lavorativa.

Valore espresso in euro

competenze Indica l’importo complessivo della voce di riferimento in caso

di elemento di competenza

Valore espresso in euro

trattenute Indica l’importo complessivo della voce di riferimento in caso

di elemento di trattenute

Valore espresso in euro

( Retribuzione fissa)

cod.

voce Definizione Significato Dato inserito

STIPE Minimo

contrattuale

E’ un valore che si rinnova periodicamente.

Salvaguarda il potere d’

acquisto e riconosce gli aumenti contrattuali.

Questo valore cambia con il rinnovo contrattuale

Valore espresso in euro

(31)

ISCMB Indennità di contingenza

E’ un valore fisso e non cambia ( differisce tra i vari livelli)

Valore espresso in euro

TERZO Terzo

elemento

E’ un valore fisso cambia a secondo della provincia di

appartenenza

Valore espresso in euro

SCANZ Scatti di

anzianità E’ il valore della somma di tutti

gli scatti maturati Valore espresso in euro

FRAZI Premio

aziendale

E’ un valore fisso e non cambia ( differisce tra i vari livelli)

Valore espresso in euro

Super minimo

E’ una somma extra che l’azienda da al singolo

dipendente.

Valore espresso in euro

Retribuzione lorda

E’ la somma di tutte le voci precedenti (voci fisse di retribuzione)

Valore espresso in euro

( Retribuzione variabile)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

RF002 Retribuzione lorda spettante

E’ il calcolo della retribuzione lorda spettante nel mese di

riferimento.

Il valore è il prodotto tra paga giornaliera e giornata lavorata.

Valore espresso in

euro

C02H0 Premio

progresso

E’ il valore che viene dato ogni trimestre quando il punto vendita raggiunge gli obbiettivi

di redditività.

Valore espresso in

euro

C020Z Straordinario 15% (39-40)

E’ il calcolo dello straordinario

effettuato la 39° e la 40° ora. Valore espresso in

euro Straordinario E’ il calcolo dello straordinario Valore

(32)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

C0Z89 Straordinario 50% dom./

festivo

E’ il calcolo dello straordinario effettuato la domenica e i festivi

di apertura al pubblico.

Il valore è il prodotto tra paga oraria maggiorata e ore lavorate

di straordinario.

Valore espresso in

euro

C0204 Straordinario 50% notturno

E’ il calcolo dello straordinario effettuato dalle ore 22.00 alle

ore 6.00.

Il valore è il prodotto tra paga oraria maggiorata e ore lavorate

di straordinario.

Valore espresso in

euro

C0221 Straordinario 230%

E’ il calcolo dello straordinario effettuato le domeniche e i festivi nel periodo natalizio.

Il valore è il prodotto tra paga oraria maggiorata e ore lavorate

di straordinario.

Valore espresso in

euro

C0212 Maggiorazione 10% AIA 89

E’ il calcolo della maggiorazione del 10% per il lavoro effettuato dalle ore 6.00 alle ore 7.00 e

dalle ore 21.00 alle 22.00.

Valore espresso in

euro

C0205 Maggiorazione P.T. 35%

E’ il calcolo delle ore lavorate dai part-time, oltre il loro normale orario di lavoro, fino al raggiungimento delle 38 ore

settimanali.

Il valore è il prodotto tra paga oraria maggiorata e numero ore

lavorate supplementari.

Valore espresso in

euro

C0384 Festività coincidenti

E’ il valore di una giornata retribuita quando la festività

coincide con la domenica

Valore espresso in

euro

C0260 Assenza

malattia

E’ la trattenuta per l’ assenza della malattia prodotta tra paga

oraria e giornate di assenza espresse in ore

Valore espresso in

euro

(33)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

MAMAL Indenn. Malattia c/Inps

Rappresenta il valore economico in competenza corrisposto per

conto dell’INPS

Valore espresso in

euro

INTML Integrazione malattia

Rappresenta il valore economico in competenza a carico dell’azienda ad integrazione

della quota INPS

Valore espresso in

euro

C0305 Assenza

infortunio

E’ la trattenuta per l’ assenza dell’infortunio. Prodotta tra

paga oraria e giornate di assenza espresse in ore

Valore espresso in

euro

ACINA Ind. Infortunio

c/Inail E’ l’indennità infortunio corrisposta dall’Inail

Valore espresso in

euro

INTIF Integraz. Infort.

azienda

E’ il valore riconosciuto dall’azienda ad integrazione

della quota INAIL

Valore espresso in

euro

MA13/14 13ma / 14ma mensilità

E’ il calcolo della 13° o 14°

mensilità.

Il valore è prodotto tra ratei di mesi maturati e quota mensile

di riferimento (retribuzione lorda / 12)

Valore espresso in

euro

NPTCC Netto prec. c/c ban. 13ma

E’ una trattenuta che corrisponde al valore netto della 13ma mensilità precedentemente anticipata

Valore espresso in

euro

FERGG Ferie godute mese precedente

Indica i giorni di ferie goduti nel

mese precedente Numero giorni

C049Q Ctr Az. Assist.

san.

E’ la quota che l’azienda versa a Fondoest

(assistenza sanitaria)

Valore espresso in

euro

ANFAM Assegno nucleo familiare

E’ il valore dell’assegno per il nucleo familiare che spetta al dipendente che ne ha fatto

Valore espresso in

(34)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

C0352 Trattenuta minor prestazione

E’ una trattenuta operata dall’azienda per mancate

prestazioni.

Il valore è il prodotto tra paga oraria e le ore di mancato

lavoro

Valore espresso in

euro

FP046 Contrib FPC c/

dip.

E’ il contributo versato dal dipendente al fondo pensione

complementare (FON.TE)

Valore espresso in

euro

FPCDB Deducib. FPC dip.

E’ un valore espresso in negativo in quanto la quota

è deducibile dall’imponibile fiscale.

Valore espresso in

euro

SIMP1 Trattenuta sindacale

E’ la quota che il lavoratore versa mensilmente per l’adesione al sindacato pari

allo 0,9% di paga base più contingenza

Valore espresso in

euro

ADD08 Rata acc. 30%

Add. Com. a.c.

E’ la rata di acconto del 30%

che il lavoratore versa per l’addizionale comunale dell’anno

corrente

Valore espresso in

euro

ADDRE Addiz. Reg. A.P. E’ la trattenuta per il pagamento dell’addizionale regionale dell’anno passato

Valore espresso in

euro

ADDCO Addiz. Com. A.P. E’ la trattenuta per il pagamento dell’addizionale comunale dell’anno passato

Valore espresso in

euro

E0013 INPS FPLD

Fondo Pensioni dei Lavoratori Dipendenti

E’ la contribuzione obbligatoria corrispondente alla percentuale del 9,49% delle voci soggette a

contribuzione

Valore espresso in

euro

F0417 Imposta

ordinaria

E’ il valore delle imposte dovute nel mese

(IRE =ex IRPEF)

Valore espresso in

euro

(35)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

F0419 Imposta

agevolata 10%

E’ un’ imposta agevolata applicata sul valore del premio

progresso

Valore espresso in

euro

ADR12/

ADC12

***Addiz.

Region./comun.

da pagare

Sono dei valori che indicano le addizionali

(regionali o comunali) da pagare

Valore espresso in

euro

E0820 Ente bilaterale c/dip

E’ la quota di trattenuta pagata dal dipendente per l’adesione all’Ente bilaterale che corrisponde allo 0,05% su paga

base e contingenza.

Valore espresso in

euro

C0140 Valore

espresso in euro

SPEP1 Percentuale

di giorno spettante

INDVC Vacanza

contrattuale

L’indennità di vacanza contrattuale è un elemento provvisorio della retribuzione

previsto dal ‘Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione,... del 23 luglio 1993, al fine di tutelare

i lavoratori nel caso di ritardi nella stipula dei rinnovi

contrattuali.

Valore espresso in

euro

C028U Ass. Maternità anticip.

E’ la retribuzione che spetta alle lavoratrici che, per vari motivi,

anno diritto alla maternità anticipata.

Valore espresso in

euro

(36)

cod. voce Definizione Significato Dato inserito

GRMA1 Ind. Mat. Ant.

c/Inps

E’ il pagamento di un’indennità sostitutiva della retribuzione

corrisposta dall’Inps che spetta alla madre lavoratrice

dipendente nei due mesi precedenti la data presunta del

parto e nei tre mesi successivi alla data effettiva del parto (“astensione obbligatoria”) e nei periodi compresi tra la data presunta e la data effettiva del

parto.

Valore espresso in

euro

Astensione facoltativa al

30%

E’ la competenza che spetta (pari al 30% dello stipendio) alle lavoratrici/ri che richiedono,

dopo l’astensione obbligatoria, il congedo parentale (ex astensione facoltativa art 32

L.151/2001).

Può essere utilizzata da entrambi i genitori per un periodo massimo di sei mesi fino al compimento del terzo

anno di età del figlio.

Valore espresso in

euro

Congedo parentale

E’ la trattenuta applicata al dipendente che richiede il congedo parentale dopo il 3°

e fino all’8° anno di età del bambino.

Può essere utilizzata da entrambi i genitori per un periodo massimo di 10 mesi (in questo periodo sono inclusi

anche i mesi utilizzati con la retribuzione al 30%)

Valore espresso in

euro

PHPR Rip. gg lav.

hand grave

E’ la trattenuta che viene applicata al dipendente che , per gravi motivi di salute, utilizza la legge 104/1992

Valore espresso in

euro

PHPT Rip. gg lav.

hand grave

E’ la retribuzione, corrisposta dall’Inps, spettante al dipendente che utilizza la legge

104/1992 per gravi motivi di salute.

Valore espresso in

euro

(37)

DATI RELATIVI ALLE FERIE E AI PERMESSI

Definizione Significato Dato inserito

Spettanti Indica i dati relativi alle ferie o permessi spettanti per tutto

l’anno

Nel caso delle ferie il dato viene fornito in giorni, nel caso dei permessi viene invece

fornito in ore

Maturate

Indica i dati relativi alle spettanze ( ferie o permessi)maturate dal

dipendente dall’inizio dell’anno fino al mese di riferimento

Nel caso delle ferie il dato viene fornito in giorni, nel caso dei permessi viene invece

fornito in ore

Godute Indica i progressivi di quanto fruito dall’inizio dell’anno sino al

mese precedente

Nel caso delle ferie il dato viene fornito in giorni, nel caso dei permessi viene invece

fornito in ore

Saldo Sp. E’ il residuo delle ferie e dei permessi da usufruirsi nell’anno

(SPETTANTI - GODUTE)

Nel caso delle ferie il dato viene fornito in giorni, nel caso dei permessi viene invece

fornito in ore

Saldo Mat. Indica i dati relativi alle spettanze residue

(MATURATE - GODUTE)

Nel caso delle ferie il dato viene fornito in giorni, nel caso dei permessi viene invece

fornito in ore

Ferie A.P. Indica il residuo dell’anno precedente non ancora

consumato Numero giorni

Ferie A.C. Indica i dati relativi alle ferie

dell’anno corrente Numero giorni

PIR A-1 Indica il residuo dell’anno precedente non ancora

consumato Numero ore

PIR A.C. Indica i dati relativi ai permessi

dell’anno corrente Numero ore

E il quantitativo di ore compensative maturate con

(38)

Sommario

La busta paga in generale 4

La consegna della busta paga è obbligatoria? 4

Come si legge la busta paga? 4

Gli importi in busta sono netti o lordi? 4

Come funziona il rapporto Part time? 5

Le voci fisse 6

Che cos’è il minimo contrattuale? 6

Cos’è la contingenza? 6

Come si calcolano gli scatti d’anzianità? 7

Cos’è il terzo elemento? 8

Cosa sono i Superminimi e gli Assegni ad Personam? 8

Cos’è il premio di progresso? 9

Cos’è il Premio Aziendale? 10

Cosa si intende con il termine i.v.c. ed una tantum? 10 Cosa si intende per assegno al nucleo familiare? 11

Elementi di calcolo 13

Cos’è e come si ottiene la retribuzione oraria? 13

… e la retribuzione giornaliera? 13

Cosa si intende con il termine “una tantum”? 13

Oltre il proprio normale orario di lavoro… 14

Che cos’è il lavoro supplementare? 14

Che cos’è il lavoro straordinario diurno? 14

Come vengono pagate le Festività e il lavoro domenicale ? 14

… il lavoro notturno? 14

Come viene retribuito il periodo di malattia? 15

Come viene retribuito l’infortunio? 16

Ferie, riduzione orario di lavoro, ex festività 17

I Contributi e la Tassazione 20

Come si calcolano le ritenute contributive? 20

Come si calcolano le ritenute fiscali? 21

Come si calcolano le addizionali fiscali? 22

Come si calcolano la Tredicesima e Quattordicesima mensilità? 22

Trattenute 24

A quanto ammonta la trattenuta sindacale ? 24

A quanto ammonta la trattenuta Ente Bilaterale ? 24

Come si calcolano i contributi a Fon.Te? 24

Quali altre trattenute vi sono? 25

La Busta Paga SMA: dettaglio voci 27

(39)
(40)

I Vademecum “KnowHow” sono degli strumenti divulgativi

pensati per migliorare la conoscenza delle tematiche quotidiane del lavoro.

La loro struttura, organizzata per domande e risposte, ha lo scopo di permettere quella immediatezza di

approfondimento che i temi del lavoro sovente necessitano.

Editrice Asso srl via Salvini, 4 20122 Milano tel. 02-7606791 fax. 02-760679211

Hanno collaborato:

Luca Guidetti

Moreno Soprani

Libera Santoro

Antonio Lamanna

Gilda Giannoccaro

Riferimenti

Documenti correlati

A fronte di tali indicazioni sono pervenute richieste di chiarimenti conseguenti all’adozione delle diverse norme emergenziali, che hanno reso necessario sottoporre al Ministero

L'Amministrazione Istante, nel 2019, ha sottoscritto il Contratto collettivo nazionale integrativo, parte economica 2018, con il quale è stata disciplinata, tra l'altro, la

L’elenco delle informazioni presenti nella busta paga ci fa capire che, ogni mese, all’atto del pagamento dello stipendio, il datore di lavoro deve porre in essere un

Notazione tecnica importante, queste rimodulazioni economiche sono effet- tuate a carico del fondo di posizione, il cui importo è aumentato a far data dal 31/12/2018 di una quota

Tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti (comprese le collaborazioni coordinate e continuative) hanno diritto ad una detrazione fiscale per lavoro dipendente

h) ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro che ab- biano sottoscritto un accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti di cui all’articolo 7, della

Il corso mira a fornire un quadro completo e dettagliato della struttura della busta paga con illustrazione delle principali voci fisse ed accessorie e delle relative voci

Alla pari del Bonus Renzi, anche l’importo legato al nuovo taglio del “cuneo fiscale” è corrisposto ai sensi dell’articolo 13, comma 1bis, del TUIR Testo Unico delle Imposte