Esempio di proposta di Piano del Consumatore
STUDIO LEGALE VITTADINI Avv. Pierluigi Vittadini Patrocinante in Cassazione
Avv. Francesco Vittadini Dott. Francesco Giordani
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TRIBUNALE CIVILE DI xxxxx SEZ. VOLONTARIA GIURISDIZIONE
PROPOSTA DI PIANO DEL CONSUMATORE
PER LA COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO AL SENSI DELL'ART. 7, I COMMA, L. 3/2012
1-PREMESSE
Il/La Sig/Sig.ra --- (C.F: ---), nato/a a ---- , il ---- e residente in ---, trovandosi nelle condizioni previste dalla legge 27/01/2012 n. 3, cosi come modificata dal decreto legge n. 179 del 18/10/2012 e non ricorrendo cause ostative, in data 16/5/2016 ha depositato, a mezzo dello scrivente, Avv. ---, istanza per la nomina di un professionista che svolgesse il ruolo di Organismo di Composizione della Crisi.
Con provvedimento -R.G. --- , il Tribunale Ordinario di ----, ha nominato quale professionista incaricata, ex art.15 – comma 9- legge 27 gennaio 2012 n.3, per valutare l’ammissibilità alla procedura da sovraindebitamento, la Dott.ssa ---.
Pertanto, in presenza di sovraindebitamento ai sensi e per gli effetti dell’art.7, I comma, L 3/2012, l’istante ha predisposto la presente proposta di piano del consumatore per la composizione della crisi da sovraindebitamento, che sarà verificata ed attestata dal nominato O.C.C.
Di seguito è illustrato il Piano elaborato con il supporto e la consulenza dello scrivente, piano che dovrà essere attentamente vagliato ed eventualmente integrato dal professionista nominato.
2- REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ
Innanzitutto si fa presente che ricorrono i presupposti di cui all’art. 7, legge n. 3/2012 successive modifiche, e cioè la ricorrente:
a) si trova in uno stato di sovraindebitamento, ai sensi dell’art. 6, comma 2, lett. a) della citata legge, ossia il ricorrente si trova “in una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente” secondo le scadenze originariamente pattuite;
b) non è soggetta alle procedure concorsuali vigenti e previste dall'art. 1 del R.D. 16 marzo 1942, n.
267, in quanto persona fisica che non ha mai svolto, direttamente, attività di impresa;
c) non ha utilizzato nei precedenti cinque anni uno strumento di cui alla L. n. 3/2012 (piano, accordo o liquidazione);
d) non ha subito per cause a lei imputabili provvedimenti d’impugnazione, risoluzione accordo del debitore ovvero, revoca o cessazione del Piano del consumatore.
3- CAUSE DI INDEBITAMENTO
La ricorrente, nell’anno 2010, su insistenti pressioni del marito, Sig. ---, il quale svolgeva in proprio la professione di artigiano, apponeva la propria firma su alcuni contratti di finanziamento che il marito intendeva farsi concedere da diversi istituti finanziari all’interno dell’esercizio della propria attività.
La posizione lavorativa della Sig.ra ---, lavoratrice dipendente con contratto a tempo indeterminato, veniva infatti indicata da tali istituti quale accettabile garanzia della solvibilità del debito contratto, senza che l’istante potesse realmente comprendere (per ragioni sia di carattere tecnico che linguistico) il reale impegno che stava assumendo.
A seguito della morte del marito avvenuta il giorno --- , la Sig.ra ---, nonostante l’espressa rinuncia all’eredità del consorte, subentrava nella di lui posizione debitoria, proprio in ragione dell’obbligazione assunta con l’apposizione della propria firma sui contratti di finanziamento concessi al defunto marito.
Da quel momento l’istante ha subito trattenute mensili consistenti in n. 3 cessioni del quinto in favore degli istituti di finanziamento (--- e ---) per il complessivo mensile di euro 898,00, non avendo peraltro la possibilità, alla luce dei prelievi forzosi subiti, di regolarizzare la propria posizione debitoria neppure con gli ulteriori creditori, ---, ---, ---, ---,--- e il condominio --- con la quale rimane oggidi esposta.
4- SITUAZIONE DEBITORIA
Sussistono al momento le seguenti posizioni debitorie sintetizzate nell'elenco creditori:
- --- (finanziamento contratto il ---): il finanziamento n. ---- contro cessione del quinto della retribuzione della Sig.ra --- veniva erogato per importo lordo complessivo di euro 39.960,00 da estinguersi in n.120 rate mensili da 333,00 euro. Alla data del --- risultano ancora n. 39 rate mensili da saldare per un debito residuo di € 12.987,00 e l’ultima rata è prevista per il 31/03/2020. Il credito ha natura privilegiata ex art.
2751 – bis cod. civ. in quanto credito di lavoro derivante da cessione di quote della retribuzione del dipendente
- --- (mutuo fondiario contratto il 29/3/2004): Mutuo fondiario contratto con la Banca --- il cui debito attualmente risulta ammontare a 49.464,61 Euro.
- --- (finanziamento contratto il 26/02/2010): il finanziamento n. --- contro cessione del quinto della retribuzione della Sig.ra --- veniva erogato per importo lordo complessivo di euro 38.400,00 da estinguersi in n.120 rate mensili da 323,00 euro. Alla data del 15/03/2017 risultano ancora n. 39 rate mensili da saldare per un debito residuo di € 12.480,00 e l’ultima rata è prevista per il 30/04/2020. Il credito ha natura privilegiata ex art. 2751 – bis cod. civ. in quanto credito di lavoro derivante da cessione di quote della retribuzione del dipendente.
- Condominio ---: spese condominiali non pagate ed altri arretrati il cui ammontare complessivo è pari a euro 9.753,97
- ---: debito di origine non precisata, il cui attuale ammontare è pari a 5.372,00 Euro - ---: crediti di natura non precisata pari a Euro 14.589,57.
5- SITUAZIONE FAMILIARE, ECONOMICA E PATRIMONIALE
Per ciò che concerne la propria situazione lavorativa, la debitrice (la cui documentazione civile consistente in documenti d’identità, codice fiscale, stato di famiglia e certificato di residenza, dovrebbe essere in vostro possesso in quanto previamente inviataVi) svolge l’attività di lavoratore dipendente a tempo indeterminato presso la --- in ----, con la qualifica di ---.
L’istante è stata assunta il --- con la qualifica di ---, presso ---, in ---; A seguito delle prime limitazioni lavorative riconosciute dal medico competente dal 29/4/2013 al 2/3/2014 la dipendente è stata assegnata all’ ---.
Successivamente sempre per dare seguito alle limitazioni lavorative riconosciute (Giudizio di idoneità alla mansione specifica,) la dipendente, dal 3/3/2014 è assegnata ai ---, del ---, di --- con funzioni amministrative.
L’impossibilità di adempiere le obbligazioni assunte dalla ricorrente è reale e dimostrata dai seguenti elementi:
-capacità reddituale: come facilmente comprensibile dalla consultazione delle buste paga più recenti, prodotte et allegate alla presente, a fronte di una retribuzione mensile base di euro 1532,32 l’istante subisce oltre alle ordinarie trattenute per imposte e contributi previdenziali, la decurtazione di ulteriori euro 898,00 per pagamento delle rate del debito mediante cessione del quinto; nel dettaglio vi sono 3 prelievi forzosi mensili di euro 333/328/245 che riducono la capacità reddituale e di sostentamento del soggetto indebitato a soli 250/350 euro mensili, ben al di sotto della soglia di povertà assoluta (indici ISTAT 2016).
-Dichiarazioni redditi degli anni recenti: si deve poi valutare la progressiva perdita di capacità reddituale affrontata dall’istante negli anni più recenti e la conseguente difficoltà nel far fronte alla propria esposizione debitoria; la situazione clinica dell’istante ha infatti reso necessario un demansionamento sul posto di lavoro con relativa perdita di retribuzione base rendendo ancor più opprimente il prelievo forzoso mensile.
-beni e condizioni salute del debitore: da ultimo, deve essere parimenti sottolineato come la mancanza di beni mobili ed immobili, nonché di qualsivoglia forma di investimento, rende il proprio reddito da lavoro dipendente l’unica fonte di sostentamento, nonché di parziale adempimento delle proprie obbligazioni, della Sig.ra --- la quale inoltre si trova attualmente in cura per malattia cronica et pertanto deve affrontare ulteriori, gravose spese in ambito medico di cui si dovrà tener conto in sede di valutazione del Piano proposto.
TABELLA REDDITI SIG/SIG.RA ---: ANNI 2014/2015/2016
2014 2015 2016
15.898,32 16.755,96 16.461,12
Complessivamente, dunque, allo stato attuale per il sostentamento, la Sig.ra ---- può contare mediamente su entrate nette mensili pari all’incirca a € 1.266,24 (buste paga 2016); tali entrate subiscono, in busta paga, la decurtazione delle 3 rate di debito relative alla cessione del quinto, il cui valore complessivo ammonta a euro 898,00 mensili rendendo così le entrate nette mensili dell’istante pari all’incirca a 320 euro mensili.
ELENCO DI TUTTI I BENI DEL DEBITORE I beni di proprietà, sono i seguenti:
-Automobile, Marca ---, modello ---, anno di immatricolazione: 2010 (valore corrente: euro 4.600,00) L’istante non è proprietario ne locatore di alcun immobile e risiede attualmente, a seguito di sfratto eseguito in data 31/01/2017, in ----, via --- presso persona amica non potendo far fronte alle spese di un contratto di locazione (vedasi certificazione di stato di famiglia previamente prodotta).
Non dispone di altri beni mobili, né di mobili registrati o di crediti. Il conto corrente bancario è utilizzato esclusivamente per la domiciliazione dello stipendio e le spese correnti. Non sono stati compiuti atti dispositivi di beni negli ultimi cinque anni.
6- SITUAZIONE CLINICA DELL’ISTANTE
All’esposizione debitoria si affianca la difficile situazione medica dell’istante.
La storia clinica della signora è caratterizzata da una vasta serie di patologie croniche alle quali nell’ultimo biennio si è aggiunta la diagnosi di un tumore all’utero prima ed alla mammella in seguito.
I numerosi interventi e controlli necessari per contrastare prima e monitorare in seguito tali malattie hanno inciso ulteriormente sulla scarsa capacità reddituale dell’istante.
Dalla documentazione medica allegata, consistente, da un lato nelle lettere di dimissioni a seguito degli interventi chirurgici, e dall’altro nei referti delle visite di controllo, emerge la necessità per l’istante di maggior capacità reddituale così da poter fare fronte alle spese.
Per ciò che concerne i più recenti eventi, il 9/02/2017 la sig.ra ---- si è sottoposta a operazione di marsupializzazione della ghiandola del Bartolini sinistra presso il ---, di ---; in data 21/02/2017 è stata ricoverata presso la medesima struttura ospedaliera, per sottoporsi ad operazione di laparoscopia consistente in isterectomia totale e salpingectomia bilaterale.
Il 30/3/2017 ad esito della visita della commissione medica per l’accertamento dell’handicap presso l’ASL di ---, alla Sig.ra --- sono state diagnosticate una sindrome ansioso-depressiva, isterectomia/ salpingectomia bilaterale e poliartrosi/ sindrome fibromialgica; la medesima commissione ha riconosciuto, in conseguenza delle patologie rilevate, l’invalidità dell’istante con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34%
al 73%.
Le riduzioni della capacità lavorativa, iniziate ben prima dei più recenti eventi e che hanno trovato il loro apice nella domanda di demansionamento da OSS turnista a centralinista, hanno inciso ed incidono primariamente sulle possibilità non solo lavorative/retributive ma anche sulle stesse capacità deambulazione della sig.ra ---.
In data 21/06/2017 l’istante si è inoltre sottoposta a biopsia ecoguidata alla mammella dx, la cui diagnosi viene ricondotta alla categoria citologica C2 come da referto allegato a codesto piano del consumatore.
A queste primarie spese mediche, si aggiungono, e dovranno essere parimenti considerate, quelle necessarie alla cura ordinaria della persona, inquadrabili nelle visite ginecologiche di controllo e nella fornitura di lenti da vista; elementi peculiari della fascia di età a cui appartiene l’istante.
7- PROPOSTA DI PIANO DEL CONSUMATORE
La proposta prevede il parziale soddisfacimento di tutti i creditori, mediante il pagamento del credito dovuto agli stessi in pari percentuali considerate le medesime qualità dei crediti. L’alto numero di creditori, ed il
peso complessivo dell’esposizione debitoria dell’istante appaiono tali da non poter ipotizzare un pieno rientro dall’attuale stato debitorio. In particolare il debitore propone il pagamento del 10,42% dei crediti nel loro complesso, come si evince dalla seguente tabella:
SIG.RA --- - R.G. ----/---- V.G. - PROCEDURA DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
CREDITORI % TOTALE IMPORTI EROGATI Compenso O.C.C ---- + spese di
procedura
100 3.652,12
Compenso Avv. --- 100 2.000,00
Creditore 1 10,42 5.153,86
Creditore 2 10,42 3.295,51
Creditore 3 10,42 2.368,56
Creditore 4 10,42 1.021,09
Creditore 5 10,42 1.353,15
Creditore 6 10,42 1.300,33
Creditore 7 10,42 597,23
Creditore 8 10,42 1.016,29
Creditore 9 10,42 1.236,39
Creditore 10 10,42 1.520,13
Agenzia delle Entrate 0,00 0,00
25.200,00
GARANZIE
L'unica garanzia che l’istante può offrire, è il proprio stipendio proveniente dal rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurato nel ---- con ---- che in quanto Società di rilievo nel panorama nazionale dà certamente sicurezza di continuità.
MODALITA' DI PAGAMENTO
La proposta prevede il pagamento delle suddette percentuali secondo un piano di rientro rateale che tiene conto delle effettive capacità reddituali del soggetto sovraindebitato e delle spese necessarie al suo sostentamento dignitoso, in relazione alle proprie condizioni cliniche.
Poiché le entrate nette mensili ammontano a circa € 1.288,24 e la somma di cui la ricorrente ha necessità per soddisfare le esigenze familiari e di cura è stimabile intorno a € 1000,00 al mese, è ragionevole destinare la somma mensile di € 300,00 per soddisfare tutti i creditori, come meglio illustrato in precedenza.
Concretamente il pagamento potrà avvenire nel modo seguente: l’istante ha domiciliato l'accredito dello stipendio sul proprio conto corrente bancario. L’ente bancario riceverà autorizzazione alla disposizione permanente di addebito sul medesimo conto entro il 16 del mese della somma mensile di € 300,00 a favore dell'Organismo di composizione della crisi che provvederà, non appena maturata la valuta e comunque non oltre la fine di ciascun mese al pagamento delle singole rate ai creditori.
Con riferimento alla successione cronologica dei versamenti, con il piano sovraesposto l’istante si propone di liquidare i compensi dei professionisti coinvolti e le spese della procedura di sovraindebitamento nei primi due anni dall’omologazione del piano e di liquidare i restanti creditori in un arco temporale compreso tra i 3 e i 7 anni, in ragione dell’ammontare di ciascun credito, come illustrato nella tabella seguente.
PAGAMENTI PAGAMENTI
CON Importi
Totali
CREDITORE GRADO
CON STIPENDIO anni da
STIPENDIO Erogati
anni da 1 a 2 3 a 7 compenso O.C.C ---- + spese di
procedura prededuzione
3.652,12 0,00 3.652,12
Compenso Avv. --- prededuzione 2.000,00 0,00 2.000,00
Creditore 1
chirografo
408,10 4.745,75 5.153,86
Creditore 2 chirografo 187,55 2.181,01 2.368,56
Creditore 3
chirografo
54,27 631,07 685,34
Creditore 4 chirografo 80,85 940,24 1.021,09
Creditore 5 chirografo 107,15 1.246,00 1.353,15
Creditore 6 chirografo 102,97 1.197,36 1.300,33
Creditore 7 chirografo 47,29 549,94 597,23
Creditore 8 chirografo 120,37 1.399,76 1.520,13
AGENZIA DELLE ENTRATE chirografo 0,00 0,00 0,00
EQUITALIA chirografo 97,90 1.138,49 1.236,39
Creditore 9
chirografo
80,47 935,82 1.016,29
Creditore 10 chirografo 260,95 3.034,56 3.295,51
TOTALE PASSIVO 7.200,00 18.000,00 25.200,00
7- CONCLUSIONI
Il debitore, consapevole della grave situazione in cui versa, ritiene che il Piano proposto sia l’unica soluzione percorribile per soddisfare i suoi creditori sebbene solo parzialmente. Il piano proposto appare la migliore alternativa che permetta di tutelare i creditori, al fine di soddisfare tutti nella misura maggiore possibile, in modo certo e tempestivo, a fronte di una certa insolvibilità del debitore allo stato patrimoniale attuale.
Fiducioso che la S.V. vorrà accogliere la proposta di Piano del Consumatore sopra prospettata, resta in attesa delle decisioni dell’Onorevole Tribunale.
Allegati:
1) 2)
----, lì --/--/-- Avv. ---