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Gino Di Tizio, direttore editoriale - Ugo Iezzi, direttore responsabile Redazione: Mario D'Alessandro (caporedattore)

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Academic year: 2022

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Gino Di Tizio, direttore editoriale - Ugo Iezzi, direttore responsabile Redazione: Mario D'Alessandro (caporedattore)

Adriano Ciccarone - Mario D'Andrea - Sergio D'Andrea - Donato Fioriti - Mariolina Malara - Sandra Matteucci - Luigi Milozzi - Franco Pasqualone - Santino Strizzi

Materiali: registrazione del tribunale di Chieti n. 2 il 20.04.1983 Supplemento a Materiali. Settembre 2020 - Stampa Tipolitografia SIGRAF

N. 26

€ 1,00

Parto da una segnalazione raccolta da Walter Di Leo, commerciante impegnato, in maniera estremamen- te positiva non solo nella sua attività, ma anche nel sociale, con continui contributi utili alla vita della comuni- tà. La segnalazoone parte da una constatazione, che peraltro nel mio ruolo, avrei dovuto fare senza solleci- tazioni: tutti i candidati sindaci, e molti concorrenti alle ormai immi- nenti elezioni, hanno le loro sedi elettorali in spazi fino a qualche tempo fa, anche assai recente, occu- pato da negozi o comunque attività produttive. Se si voleva un segnale della crisi che affligge la comunità teatina è pronto e disponibile per coloro che si presentano per ammi- nistrare questa città. Un segnale che va raccolto, con iniziative credibili e urgenti, non con auspici e meno che meno con la speranza che, passata questa bufera del conoravirus, possa tornare a splendere il sole. Il futuro sindaco dovrebbe sapere, almeno questa è la speranza, che la situazio- ne che si troverà a gestire sarà com- plicata molto più del passato che gli amministratori uscenti hanno dovuto affrontare. A proposito della consiliatura comunale che si è conclusa, troppo facile ma assai discutibile liquidarla come disastro- sa. Il sindaco Di Primio e gli altri amministratori hanno affrontato, negli anni, situazioni rese difficilissi- me da tagli provenienti dal Governo, da crisi che hanno attraversato il paese e subendo anche qualche colpo basso dalla stessa politica, sia centrale che regionale, riguardo a problemi esistenti e mai risolti. L'im- pegno di questa testata, a elezioni concluse, sarà quello di approfondire quanto accaduto a livello amminist- trativo in questo decennio targato Di Primio, ma nel frattempo respingia- mo letture determnate dalla propa- ganda elettorale, perché non danno visioni chiare di quanto accaduto e soprattutto non aiutano a affrontare il futuro.

di Gino Di Tizio

TANTE PORTE CHIUSE

La politica non dovrebbe essere, soprattutto in una epoca timorosa ed esitante, ricerca di consenso, ma condivisione di idee, progetti e impe- gni. Impegni paccuti e pizzuti con lo sguardo rivolto al futuro, evitando di sparare a raffica miracoli e resurrezio- ni un tanto al chilo. Non se ne trova uno di candidati che in campagna elettorale dichiara di essere contro l’Europa e i suoi sostanziosi finanzia- menti. Ad libitum. Ecco perché, per evitare fumosità roboanti e inciuci rotolanti, è bene ripartire dall’acchiappantezza. Per capirci, dalla sostanza della politica, dalla cultura della concretezza. O come dicono a Bruxelles quelli del Club del Coccodrillo, dalla ciccia! Perché è anche bene sapere che la nostra leggendaria città d’Achille, che leggendaria è solo a chiacchiere, fino ad oggi non ha acchiappato, a propo- sito di quattrini, granché dall’Unione Europea. Una città, segnata da provincialismo malinconico. che con il suo patrimonio archeologico, in primis, con il suo mito più piccolo e bizzarro d’Europa ad impreziosire, e con la sua tutta “ciccia” culturale, invece, potrebbe attrarre risorse su risorse. Noi de La Gazzetta, ci siamo permessi, non a caso, di indicare un’achiappantezza con tre “T”, che stanno per Teate, Territorio e Turismo.

Ma attenzione. Tre “T “ che siano contro la stitichezza e la frivolezza dei tanti ieri e uomini politici. Stitichezza di rinunciare a progettare, investire e proporre. E frivolezza di pensare che tanto per la vocazione culturale dell’antica Teate basta dire ops, che poi qualcosa arriva.

A.A.A. Cercasi Acchiappantezza.

materiali

A.A.A. CERCASI ACCHIAPPANTEZZA

di Ugo Iezzi

Via Custoza 26/a

66100 Chieti Scalo (CH) Italy

Phone +39 0871 564947 | Fax +39 0871 565034 E-Mail ceit@ceit.it | Web http://www.ceit.it

PAGINE INTERNE

Giornata della Fisioterapia Pag. 2 Elezioni: liste a tutta birra Pag. 4 Negozi storici: Naddeo Pag. 5 Personaggi e storie: Pag. 7 la barra dritta di Rodolfo Di Zio

PALAZZO DEI VENEZIANI VERSO L'APERTURA

Entro ancora pochi giorni, questa la notizia proveniente dal retto- rato della università telematica Leonardo da vinci, ci sarà il trasfe- rimento della struttura da Torre- vecchia a Chieti. Mancano ancora attrezzature e in particolare la rete operativa dei computer che nei prossimi giorni dovrebbe essere sistemata. Una buona notizia che finalmente concretiz- za almeno in parte la promessa di riportare sul colle alcune attività della Gabriele d'Annun- zio. Per quanto riguarda l'ateneo in linea a breve verranno presen- tato programmi e corsi previsti per la ripartenza, già autorizzati dal Miur.

AL VOTO, NEL SEGNO DELLA CONFUSIONE

Nel segno della confusione si va al voto di domenica e lunedì per ridare una amministrazione alla città di Chieti. Confusione perché si sono persi tutti i riferimenti, smarriti tra cambi di casacca, bandiere calpesta- te, persino risentimenti e vendette personali. Abbiamo davvero visto di tutto e di più in questa campagna elettorale: un simbolo di partito presente in una coalizione, senza aver presentato la lista, un parla- mentare europeo che sceglie di ignorare ogni alleanza stabilita dal partito di appartenenza e sostiene altro candidato, lo spettacolo di vedere insieme anche chi fino a ieri alzava il braccio teso o il pugno chiuso per una campagna elettorale impostata più sulle polemiche con gli altri contendenti che sui programmi e sulle cose da fare. Si capisce come non sarà facile per il cittadino elettore capire e soprattut- to orientarsi. Siamo di fronte ad un caos che ha radici in una visione del partitismo che accusa crisi eviden- tissime. Si dirà che rompere steccati ideologici, soprattutto nel voto che riguarda l'ambito locale, e quindi la guida di una città, non è il peggiore dei mali, anzi potrebbe rappresenta- re un passo avanti per la stessa democrazia liberarsi dei credi ideo- logici, ma un minimo di coerenza nei valori in cui si crede dovrebbe sempre essere al primo posto.

Invece, salvo rare eccezioni, il confronto si è sviluppato più sulla rissa che sulla discussione delle tesi presentate e non è stato certamente un avanzamento della comunità civile. Tra poche ore avremo la risposta dell'elettore a questa situa- zione nella speranza che il prezzo che verrà pagato a questa confusio- ne, chiamiamola così, non pesi alla fine sul futuro di questa città.

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2 FATTI E COMMENTI

La celebrazione della Giornata Mondiale della Fisioterapia con lo slogan dell’AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti “La vita si rimette in movimento”, è stata la occasione per valutare il modello di valorizzazione professionale del fisioterapista all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” a Chieti. La manifestazione si è tenuta nella sede di Viale Abru- zzo, 322, a Chieti Scalo (Ex- Ciapi), polo didattico e clinico dell’Università dove, come ha spiegato il presidente Oreste Renzo Pettinicchio, “esiste una realtà integrata gestita dalla Soci- età Coop. Sociale a mutualità prevalente (Fisioabruzzo2013).

Nell’ambito dell’Approccio Fisioterapico Integrato, il Ce.Fi.R.R., offre un ventaglio di possibilità valutative specialis- tiche che spaziano dalla Medicina Fisica e Riabilitativa (a cura del dott. Franco Della Rovere e del dott. Vito Guglielmi); alla Terapia del dolore (a cura del dott. Alì Younes); alla Reumatologia (a cura del dott. Matteo Marangi);

alla Diagnostica Ecografica (a cura del dott. Sergio Guerri) ed attraverso la collaborazione con il CUMS (Centro Universitario di Medicina dello Sport), si realizza un’integrazione specialistica attraverso lo studio ed il tratta- mento dell’osteoporosi (a cura del prof. Angelo Di Iorio) e della Medicina e Cardiologia dello Sport (a cura del prof. Patrizio Ripari). Così ha avuto modo di dichiarare il direttore sanitario del Centro Fisioterapico Franco Della Rovere: “Lo scopo di questa esperienza è quello di valorizzare tutte le professionalità che operano nel campo della salute”.

Il coordinatore tecnico gestionale Giovanni Barassi, ha sottolineato come le cure “attraverso innova- tive tecnologie e strumentazioni dell’università vengano integrate con programmi innovativi. Sono previsti percorsi di cura dedicati e sostenibili per alcune categorie di

VISTO

IN CONTROLUCE

di Francesco Giannini

CELEBRATA ALL’ATENEO G. D’ANNUNZIO LA GIORNATA MONDIALE DELLA FISIOTERAPIA

persone, tra cui quelle protette e per gli studenti della d’Annunzio.

Per il dott. Marco Supplizi responsabile del processo qualità UNI EN ISO 9001: 2015 della struttura Ce.Fi.R.R., “La programmazione d’ingresso in questa difficile situazione pandemica, secondo le norme di sicurezza dettate a livello nazion- ale e regionale, è scandita da una procedura di sicurezza che prevede un Triage in presenza dei pazienti, attraverso la rilevazione dei parametri neurovegetativi e respiratori temperatura corporea, microcircolazione superficiale, frequenza cardiaca e saturazione d’ossigeno) e dei parametri biometrici/posturali”, che “per- mettono al clinico di formulare una diagnosi sempre più corretta e di programmare il più giusto progetto di cura fisioterapica e riabilitativa in diversi campi”. Il dott. Alì Younes, ha chiarito che, per i pazienti affetti da dolore cronico e fibromialgia, da incon- tinenza urinaria, da esiti neuro- logici, da esiti oncologici e da esiti di SarsCov 2, possono essere trattati attraverso “questo processo di integrazione medico/specialistica e fisioter- apico integrato da operatori con elevata professionalità sempre e possibilmente con costi molto sostenibili”. Il fisiatra Vito Gug- lielmi, ha fatto notare come questo Centro possa offrire sul territorio percorsi medici e riabili- tativi di alto livello e soprattutto innovativi. Il prof. Angelo Di Iorio, invece ha specificato che il Ce.Fi.R.R. come centro di formazione universitaria, condi- vide questi percorsi in maniera critica e costruttiva a livello nazi- onale ed internazionale grazie anche alle “diverse iniziative editoriali e congressuali messe in campo con la collaborazione della Casa Editrice Editaliamedica (www.editaliamedica.it) e con la collaborazione della SIF (Società Internazi. di Formazione) www.formazionesif.it.

La Voce dei Marrucini

Campagne elettorale

Che feste la campagne elettorale, ggià s’avvicine lu spare finale, se dà da fà le cinche candidate, ca vònne èsse tra tutte cchjù vutate.

“Vutète a mmè, ca pènze a la munnèzze, j’ v’abbasse lu coste a metà prezze!”

“J’, ‘nvece, già pènze e a lu future, arlànce lu turisme e la culture!“

“J’ porte cchjù feste e divertimente, pecché stà cuntente tutte la ggente!!”

“E j’? Areggiuste le strade sgarrupate, e lu verde da sempre abbandunate!”

“J’ vojje pensà a le campe de joche pecchè fin’a mmò s’à viste poche poche!”

E n’òme penze pure a le parchegge, che a Cchjete so anne ca scarsegge!

Tra tante prumesse de cose bbelle, c-i-amanche soltante ddu’ bbancarelle,

pe’ vènne la purchette enucciuline pe’ la ggioie de tutte le chjietine.

Ca vulesse avè sole mene tasse lu lavore pe’ cchj è disoccupate, vedè la città a cuntà’ pe’ lu Mònne, ca mò se trove proprie a lu sprufònne.

Ve le dice pazz’e bbòne chj vè dette Lu Bbarone.

Mario D’Alessandro

Come pessima tradizione del Bel Paese in campagna elettorale c'è la corsa ad aprire cantieri di opere pubbliche e Chieti non sfugge a questo ricorrente fenomeno, che sarebbe largamente positivo se poi alla apertura seguisse, in tempi ragionevoli, la chiusura con il bene in oggetto restituito ai cittadini. Purtroppo nella nostra città trova giustificazione, almeno in relazione al passato che abbiamo vissuto, la definizione che ho letto proprio in questa nostra testata di "città degli eterni cantieri". Ne abbiamo una lunga serie, l'ex De Meis, il Liceo Masci, l'ascensore che dovrebbe sostituire la scala mobile, l'ex Ospedale Militare, lo stesso palazzo d'Achille, con lavori annunciati,anche iniziati ma con nessuna certezza su quando verranno terminati e riconsegnati all'uso dei cittadini. Ora è stato aperto, con enfasi anche giustifi- cata, il cantiere di piazza San Giustino. Un'opera attesa da anni dalla città, per dare finalmente dignità alla piazza che ospita il Duomo, il palazzo di Giustizia, lo stesso comune ( in attesa della riapertura) nella sede del già citato Palazzo d'Achille) eliminando i parcheggi che hanno finora impedito che quel luogo tornasse ad essere un punto di aggregazi- one per i cittadini. A questo punto però, senza insistere nel citare le magagne del passato, c'è un invito da fare a tutti coloro che tra pochi giorni verranno a chiederci il voto per diventare amministratori della città. Parlo non solo degli aspi- ranti sindaci, ma di tutti coloro che sperano di trovare un posto come consiglieri comunali o con ruoli nel governo cittadino: si impegnassero fin da ora a elimin- are dalla vita pubblica lo scan- dalo, perché di scandalo si tratta, che quasi ogni volta investe un lavoro pubblico: si vince la gara, magari con un ribasso esagerato, poi la si blocca chiedendo le famigerate perizie di variante, oppure aprendo qualche conten- zioso. Scattano le regole perverse della burocrazia, che spesso vanno contro i reali interessi dei cittadini, quando non si tratta di speculazioni e affarismo della peggiore specie, perché va a danno della città e del suo futuro.

Chi amministra dovrebbe quindi agire con la massima attenzione, anche per evitare di assegnare lavori a ditte che poi falliscono lasciando nei guai il comune, come è capitato. Insomma la regola che deve sempre valere è che i cantieri si aprono e si chiu- dono, e che non completare i lavori pubblici deve essere un fatto eccezionale, da colpire anche attraverso azioni risarcitorie immediate, non, come capita oggi, la regola di una pessima maniera di amministrare il bene pubblico- Come ha informato l’Editor Nico-

demo Maggiulli a.d. di Editalia- medica, lo scopo culturale, infor- mativo e formativo nel campo della Fisioterapia si racchiude nel

“Decacologo: “Dieci quaderni monografici che esprimeranno e mostreranno in maniera chiara le più moderne tecniche e strumen- tazioni riabilitative, attraverso un approccio pratico del fisioter- apista: venire a sapere, per saper fare e come fare” di cui è stato co-promotore il dott. Giovanni Barassi, direttore e coordinatore della Collana coinvolgendo diversi colleghi a livello nazion- ale ed internazionale. Secondo il tecnico amministrativo del Dipar- timento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologiche, Gianluca Di Sante, risulta fondamentale mettere al centro il paziente che può usufruire di percorsi di cura sempre più efficaci. Questo centro prende in carico pazienti provenienti anche da altre regioni (Marche, Molise, Puglia, Calabria, Campania e Lazio).

Questa esperienza, come ha spie- gato il presidente Oreste Renzo Pettinicchio, è un modello di valorizzazione della figura del fisioterapista poiché in questa organizzazione il professionista può svolgere la sua attività di studio, didattica e alta attività professionale nei servizi sanitari, e può anche avere la possibilità di integrare la propria formazione di base attraverso attività di appro- fondimento, di ricerca e di pratica clinica in condivisione e collabo- razione multidisciplinare.

Abbraccio e vicinanza della gente del Villagio Celdit a Sabatino Di Giovanni, (in foto con Ugo Iezzi, Mario D’Alessandro, Rina Di Crescenzo e Giorgio Benvenuto)

“lu sartore” di Sergio Marchionne, che è volato in cielo assieme alla sua arguta e contagiosa intelligenza.

I suoi cari e gli amici ne custodiscano nel cuore la memoria.

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TERZA PAGINA

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4 VERSO LE ELEZIONI

DIEGO FERRARA

ULTIME ORE DI CAMPAGNA ELETTORALE

Ultimi giorni di campagna elettorale: domenica e lunedì il voto. Un impegno lungo, per tutti i candidati, segnato da una situazione resa parti- colare, anzi unica, dal coronavirus. Certamente è stata vivace, anche troppo. Cerchiamo di riepilogarla in larghissime linee

FABRIZIO DI STEFANO

Candidato della Lega con l'appoggio di sei liste. Una intensa attività per presentare la sua squadra e confrontarsi con le varie realtà cittadine. Ha avuto anche la visita di esponenti della politica nazionale, a partire da Matteo Salvini, per tre volte presente a Chieti. Nella sua cam- pagna elettorale ha puntato molto sulla necessità di avere al comando della città, nel momento grave che ci aspetta, soprattutto persone che conoscano regole e andamenti della pubblica amministrazione:

valorizzazione del patrimonio archeologico, situazione ospedaliera, rapporti con l'università i suoi punti forti del programma.

DIEGO FERRARA

Molto, anzi moltissimo spazio destinato all'ascolto dei cittadini, per avere piena contezza della situazione, che peraltro conosce bene per essere stato attivo consigliere comunale nella ultima consigliatura. Ha usato anche molto i social, con iniziative inno- vative ed anche coinvolgenti. Ha saputo anche, e glie ne va dato atto, tenere la sua campagna lontana da polemiche personali e pesanti cadute di stile. Ha cercato anche di recuperare, a sinistra, consensi ai valori della solidarietà e della reale partecipazione, messi in crisi da divisioni che si sono registrate a livello cittadino. Molta attenzione nel suo programma alla questione sociale e alla vita amministrativa della città, di cui ha mostrato di avere idee chiare maurate sul campo.

LUCA AMICONE

Una campagna elettorale vissuta nelle strade di Chieti, al centro come in periferia, a diretto cont- atto con la gente, insieme alla sua squadra, fatta prevalentemente di giovani motivati e ricchi di entusiasmo. Tanta dichiarata attenzione ai problemi reali, evitando i volti pindarici legati alle grandi opere, per rimettere in sesto strade, organizzare la viabil- ità, i parcheggi, lo sfruttamento dei beni ambientali e archeo- logici, il funzionamento dei servizi a cominciare da quelli della sanità, a cui ha rivolto particolare attenzione. Intensa la sua azione sia al centro cittadino che nelle zone periferiche, con particolare attenzione allo Scalo e ai tanti problemi che nelle varie zone, attendono soluzioni.

PAOLO DE CESARE

È il più giovane dei candidati ed ha reso evidente la sua dichiarata scelta di portare avanti la politica del fare, con una serie di interventi di personaggi qualificati nei vari settori, per dare sostanza ai programmi. Così per la cultura ha avuto ospiti del calibro di Vittorio Sgarbi, e nei vari settori ha chia- mato in causa esperti di livello per dare indicazioni e garantire appoggi, rilevando in pieno la sua natura di imprenditore. Nella sua lista poi ha messo in evidenza che c'è una rappresentanza qualificata di persone che operano in tutti i settori della vita pubblica, che quindi potranno dare un contributo importante per i futuri sviluppi.

Molto attiva anche la sua squadra, improntata sui valori legati alla appartenenza alla città, alla sua tradizione e alla sua realtà. Un appoggio particolare gli è arrivato dal mondo dello sport e in partico- lare del basket.

BRUNO DI IORIO

Ha dovuto gestire una situazione non facile di partenza, quando nelle sue liste d'appoggio si sono presentati gruppi di opposta natura politica, ma ha saputo tirarsi fuori puntando proprio sulla credibilità della sua persona, di medico da sempre vicino alle attività sociali e allo sport. Molta attenzione riservata ai problemi reali della città, con polemiche aperte verso l'amministrazione uscente, e massima attenzione alle periferie, ai problemi del traffico, legati alla situazione delle strade e ai parcheggi, e alla vita delle persone. Nei suoi programmi un rilancio della città in tutti i suoi aspetti, da quello culturale a quello sociale e sportivo.

MANUEL PANTALONE:

PARTECIPARE ALLA POLITICA CITTADINA

È DOVERE DI TUTTI

Ultimi giorni di una intensa cam- pagna elettorale: "Intensa ed emozionante- dice Manuel Pantal- one, imprenditore che rifiuta di essere considerato "prestato alla politica"- perchè la politica appar- tiene a tutti i cittadini e parteci- parvi è un dovere da cui non si può sottrarre nessuno, soprattutto chi ha ruoli di responsabilità nella vita civile. D'altra parte- spiega- se parliamo di politica del fare, in favore delle esigenze del territorio dove si vive, se chiamiamo in

causa, come abbiamo fatto, insieme al nostro candidato sindaco Paolo De Cesare, le migliori competenze per impeg- narle a dare il proprio contributo per far crescere la città risolvendo problemi e indicando concrete strade di sviluppo, è proprio perché nell'interesse di tutti valutiamo che è finito il tempo di delegare a chi della politica ne ha fatto una professione.

La rappresentanza deve essere cosa diversa. È quanto stiamo proponendo in ogni occasione, partendo dalle nostre esperienze di imprenditori, dalla visione piena di quello che occorre nel mondo del lavoro oggi, con l'uso di tutte le tecnologie disponibili e aprendosi all’innovazione capace di organiz- zare e quindi sfruttare ogni occa- sione di sviluppo. Per saperle cogliere occorre sviluppare cono- scenza reale di tutte le problemat- iche, con un impegno supportato dalle nuove forme di organizzazi- one del lavoro, della sua promozi- one e della ricerca di nuove possi- bilità: ed è quanto ho proposto in questa campagna elettorale, trovando interesse ed ascolto. Un percorso, se vogliamo, nuovo, o almeno lontano da logiche che hanno avvilito l'idea stessa della politica, quando sono scadute nel clientelismo o, peggio, nell'affarismo. Porteremo aria nuova, necessaria per affrontare il futuro, valorizzando i meriti, aprendo in ogni occasione la porta alla solidarietà, proponendo, in una sola e netta parola, una Politica davvero scritta con la maiuscola...

Ed è proprio per questo, me lo lasci dire, che siamo scesi in campo. Tra pochi giorni saremo chiamati ad amministrare la città e lo faremo tracciando un netto cambio di passo rispetto a chi ci ha preceduti.

Riporteremo la vita a Chieti”.

EMILIA DE MATTEO:

IL CENTRODESTRA UNA SCELTA DI CAMPO

DA SEMPRE

Emilia De Matteo è candidata nella Lega a sostegno del progetto per Chieti di Fabrizio Di Stefano. “Sono sempre stata nel centrodestra e sempre ci rimarrò;

non vedo altra coalizione con idee chiare e programmi fattibili che possa indirizzare la nostra Chieti alla ripartenza dopo il periodo delle chiusure dell’emergenza sanitaria e della crisi economica.

Ho avuto l’onore di gestire le Politiche Sociali ed alla fine del mandato consiliare il programma presentato cinque anni fa è stato completato, nonostante i numerosi tagli delle risorse finan- ziarie imposti negli ultimi anni dal Governo centrale.

Va evidenziato che non abbiamo mai interrotto i servizi dati alla cittadinanza, ed abbiamo parteci- pato e vinto numerosi bandi europei e ministeriali extra Piano Sociale, investendo oltre 25.000.000,00 di euro e realiz- zando progetti innovativi di sostegno – come il “Durante Noi”, di prevenzione e di inclusione, condiviso le attività con il Terzo Settore, garantito sempre i servizi essenziali, e nei piani individuali di intervento assistenziale si è tenuto conto non solo del bisogno personale ma di quello dell’intero nucleo familiare. In questa campagna elettorale si sente qualcuno che parla senza conoscere – o facendo finta di non conoscere – ciò che è stato fatto.

Chi non ha programmi da proporre parla male del passato, e questo lo troviamo scorretto e puerile. Accanto all’entusiasmo ci vuole la programmazione e la conoscenza. Ben vengano le nuove leve, ma siamo in un campo, quello della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica, dove contano certa- mente entusiasmo e voglia di fare, ma dove non possono essere buttate via esperienze acquisite e competenze maturate nell’af- frontare la complessità della vita amministrativa.

Nell’immediato futuro sarà neces- sario tenere in considerazione i mutamenti sociali degli ultimi periodi, le aumentate richieste di sostegno e, come abbiamo detto qualche giorno fa in un incontro tra le associazioni sociali e l’assessore Regionale Fioretti, sarà importante che la Regione Abru- zzo indirizzi il nuovo piano sociale verso la reale integrazione socio- sanitaria, anche delle risorse finanziarie. Bisogna guardare avanti con entusiasmo ma con grande attenzione ai mutamenti sociali; è necessario creare lo sviluppo di una città che dal passato di storia e di cultura sappia trarre il massimo vantag- gio ma anche dare attenzione alla quotidianità ed alle richieste di tutti i concittadini”.

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VITA DI CITTÀ

L'assessore regionale NICO CAMPITELLI visita la sede di Formula Ambiente accompagnato dall'assessore

all'Ambiente di Chieti ALESSANDRO BEVILACQUA

Nei giorni scorso l'assessore regionale all'ambiente, Nico Campitelli, accompagnato dall'assessore all'ambiente di Chieti Alessandro Bevilacqua ha visitato la sede di Formula Ambiente, in via Aterno. "È stata una felice e impor- tante occasione- ha detto a com- mento l'assessore Bevilacqua- non solo perché l'assessore Campitelli, che ringrazio a nome della città per l'attenzione prestata al territorio teatino e ai suoi cittadini, ha potuto rendersi conto della esistente del moderno parco mezzi utilizzato per la raccolta destinata a confluire nello spazio attrezzato del centro serve la città e il territorio vicino, ma ha potuto condividere i numerosi progetti che sono stati e verranno messi in campo, da parte di Formula Ambiente in collabora- zione con il Comune, nell’ambito della diffusione della consapev- olezza ambientale".

Nella occasione è stato affrontato anche il tema legato alla situazione impiantistica in Abruzzo e dei progetti in corso d’opera per rendere ancora più rispondente i servizi alle esigenze degli utenti.

"Un buon momento di confronto che potrà avere sviluppi positivi per la città di Chieti, per il quale- conclude Bevilacqua- ringrazio l'assessore Campitelli e la dirigenza di Formula Ambiente.

Dopo la pausa estiva si riprende la pubblicazione degli articoli riguar- danti i negozi storici di Chieti. Questa si è rivelata una occasione per conoscere meglio la nostra città e apprezzare anche piccoli particolari che, delle volte, sfuggono ad un occhio frettoloso. Vorrei presentare una gioielleria, luogo molto importante per una città dove ci si reca per momenti particolari lungo il percorso di una famiglia.

Il signor Alfredo Naddeo aveva aperto un negozio di oreficeria ed orologeria nel 1928 lungo la discesa di via Niccolò Toppi, sede storica per molti decenni. A Chieti non c'era ricorrenza, nascita, matrimonio ed altro che non venisse festeggiato con un oggetto comprato in gioiel- leria dal signor Naddeo che vedeva passare nei suoi locali delle intere generazioni di famiglie che, sempre affezionate, si rivolgevano a lui anche per un consiglio o una riparazione.

Il signor Naddeo era minuto, gentilissimo e sempre con il sorriso, era conosciuto da tutti e il suo ricordo è ancora vivo in molte persone della città. La Provincia di Chieti ha voluto premiare questa attività donando alla famiglia Naddeo una targa riconoscendo il negozio “Negozio Storico” della città. Oggi la gioielleria si è spostata lungo il Corso Mar- rucino al civico 68, la progettazione del negozio è moderna con mate- riali molto raffinati e dalle forme nuove, dove non c'è un colore domi- nante ma tutto risplende dalle vetrine interne piene di gioielli di varia foggia, oggetti in argento dai più minuti ai più vistosi, tutto esposto con garbo ed eleganza; molto interessante è il lampadario nel centro del locale per la sua forma e la sua grandezza che però non disturba affatto nel contesto del locale, due espositori a elle arricchiscono la visuale dei preziosi ed infine troviamo una comoda poltrona di linea moderna con un cuscino di velluto nero.

Il negozio è gestito dalla signora Roberta che rappresenta la terza generazione della famiglia e viene affiancata da due collaboratrici sempre con il sorriso preparate e garbate. La signora Roberta ha mante- nuto il livello raffinato e vario che aveva contraddistinto la gioielleria da sempre ma, oggi, si è anche rivolta ad accontentare una clientela più giovane cercando di rinnovarsi nelle forme più alla moda e in articoli più ricercati che potessero soddisfare una vasta gamma di gusti e novità. La signora Roberta è una persona molto distinta, riservata ed elegante che dà prestigio al suo negozio, sempre premurosa ma mai invadente, si è sempre rivolta alle marche prestigiose di lunga data ma, come ho già detto, si documenta con i brand innovativi per stare al passo con i tempi che sappiamo corrono veloci.

La vetrina è un luogo dove ci si sofferma con piacere dove i preziosi sono esposti in più piani e ben visibili con molta eleganza e raffi- natezza, gli argenti splendono, le pietre preziose fanno bella mostra di sé, antico e moderno convivono insieme creando una armonica alter- nanza di gusti che affascina il passante regalando qualche bel sogno da realizzare.

I NEGOZI STORICI DI CHIETI GIOIELLERIA NADDEO

A CHIETI SCALO

UN CENTRO DI ASCOLTO PSICOLOGICO GRATUITO E SERVIZI ASSISTENZIALI Chieti, 9 settembre 2020 - A Chieti Scalo, in zona San Martino, adia- cente al Villaggio del Mediterra- neo, dal 2015 esiste il progetto C.A.S.A. (Centro di Ascolto e Servizi Assistenziali), che fa riferi- mento alla Pastorale della Carità della parrocchia di San Martino retta da Don Sabatino Fioriti. Qui i volontari mettono a disposizione tempo e competenze specializ- zate: collaborano con il centro di ascolto quattro psicoterapeute, Melania Di Nardo, Francesca Di Sipio, Daniela Trenta e Laura Zap- pitelli, che offrono alla popolazi- one fino a otto incontri di consu- lenza psicologica gratuita per individui e fino a sei incontri per le coppie. Chi lo desidera, lascia un’offerta che viene completa- mente utilizzata per la formazi- one dei volontari e, pertanto, per migliorare il servizio.

Nel periodo del lockdown, le dottoresse hanno continuato ad essere a disposizione della popo- lazione attraverso le consulenze su Skype. In questi giorni sono pronte a tornare in presenza in una delle confortevoli stanze del nuovo complesso parrocchiale in via P. Borrelli a San Martino di Chieti Scalo.

Il ventaglio di servizi ora si amplia:

gli incontri sono dedicati anche ai bambini e ai ragazzi, previo consenso dei genitori, cui viene riservata la prima seduta. Due psicoterapeute sono pronte ad accogliere le richieste di supporto psicologico per le coppie infertili.

Spiega Francesca Di Sipio, psicologa specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta, referente del progetto: “La consulenza psicologica consiste in uno spazio

e in un tempo definiti e condivisi, in cui, attraverso le tecniche che riguardano il colloquio psicologico, lo psicologo e l’utente lavorano sul problema e sulle risorse per affrontarlo. È un impegno di prima linea, cui approdano persone che per diversi motivi (economici, culturali, sociali e personologici) non varcherebbero mai la soglia di uno studio privato. È un modo, il nostro, di fare cultura psicologica, sdoganando alcuni dei falsi miti che riguardano la nostra professione (che è per pochi, che è per i matti, che ci vorrà tanto tempo per vederne i benefici ecc.). Com’è nel nostro stile, in silenzio e senza fronzoli, cerchiamo di fare bene quello che sappiamo fare: accogliere e ascoltare chi è in un momento di fragilità.” In seno al centro d’ascolto nascono anche altri percorsi: sensibilizzazione all’affido familiare, gruppi di crescita personale sull’ansia da esame, supporto a genitori separati (che sarà riproposto nel 2021). I servizi assistenziali consistono nella consegna mensile di un pacco alimentare. Essi sono gestiti dalla dottoressa Beatrice Buzzelli, laureata in Scienze Sociali, che ne cura la preparazi- one per gli aventi diritto al servizio. Vengono accolte e servite oltre cinquanta famiglie, cui viene riservata molta cura e attenzione per garantire il giusto grado di riservatezza e privacy. Da anni un partner di questo aspetto del progetto è l’ oleificio Andreassi di Poggiofiorito che nella persona di Maria Rita Andreassi fornisce ogni mese un litro d’olio per ciascuna famiglia. Tutti i volontari coinvolti sono seguiti in momenti di formazione.

di Mariolina Malara

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