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I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

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Academic year: 2022

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I mezzi di soccorso che dovranno ""correre"" al pronto soccorso che percorsi dovranno fare per tagliare i tempi ed in sicurezza? Da via De Lardarel perché non aprire il cancello subito dopo il Cisternone e fare una strada di fianco al parco Pertini?Anche da Pio Alberto del Corona alla curva che porta al Cisternone ci sarebbe un ingresso che porta a dei capannoni dismessi ma che sarebbe una scorciatoia in direzione Ospedale.

I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

A C C E S S I B I L I T À M E Z Z I D I S O C C O R S O Claudio Pardini, cittadino

P E N S I L I N A H

Nel nuovo ospedale occorrerebbe una pensilina, per i familiari che quando portano i propri cari Handicappati con sedia a rotelle, quando PIOVE, affinché possano svolgere le operazioni di scarico carrozzina dall'auto, e poter effettuare il posizionamento del familiare senza bagnarsi.

Mauro Biagini, cittadino

M E D I C I N A O L I S T I C A

Siamo in tanti a sostenere, quando possibile, cure naturali e alternative alle cure allopatiche. Sarebbe meraviglioso avere un reparto dedicato ad agopuntura, fitoterapia, omeopatia ecc Sarebbe più sicuro ed economico per i cittadini attenti alla propria salute

Anna Bracci, cittadina

A N I M A L I

Sogno impossibile: piccolo reparto cure, ambulanza, associazioni, medicinali ecc per animali? Per i meno abbienti che posseggono animali....

Anna Bracci, cittadina

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I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

P R O G R A M M A G E N E R A L E S U L N U O V O C O M P L E S S O T R A I L N U O V O E D I L V E C C H I O O S P E D A L E D I L I V O R N O

Riterrei opportuno, se non doveroso, fare un programma generale completo su quello che sarà il futuro complesso (nuovo e vecchio ospedale) in quanto inevitabilmente collegati, se non integrati, in una rete di attività e competenze, specifiche e collaterali.Dare destinazioni sicure ai vari padiglioni in essere e prevederne l'adattamento alle nuove destinazioni (compreso l'allineamento edilizio ed impiantistico alle vigenti norme in materia) permetterebbe la stesura di un razionale programma di realizzazioni da concretizzarsi in successione, compatibilmente alla risorse finanziarie che saranno nel tempo disponibili.Sapere quali saranno, sia pure in linea di massima, tali destinazioni potrebbe evitare quei "fenomeni"" di abbandono sui quali sono state fatte precedenti esperienze (vedasi distretto Via E. Rossi ma soprattutto villa di Monterotondo).In definitiva valutare, dal punto di vista edilizio/

impiantistico/ logistico, sia il nuovo ospedale che il vecchio come un tutt'uno con una gestione almeno in parte integrataporterebbe senz'altro ad una più razionale gestione amministrativa, ferme restando tutte le specifiche esigenze che fanno capo a quelle proprie di un nosocomio all'altezza dei tempi.

Paolo Lugetti, pensionato ex U.S.L.6 e ESTAV nord-ovest

L O C A L I P E R A S S O C I A Z I O N I D I V O L O N T A R I A T O

Ci auguriamo che nel progetto vi sia spazio anche per le associazioni di volontariato per potersi ritrovare e cambiarsi prima di prendere servizio all'interno ospedale.

Luciano Lombardo, vip libecciati livorno odv

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I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

B R E V E S T O R I A D E L P A R C O L I V O R N E S E G I À P A R T E R R E O G G I P A R C O P E R T I N I

Io sono una cittadina livornese, nata e cresciuta in questa città, come i miei genitori, nonni e bisnonni. Sono a conoscenza che il suddetto parco è un parco storico, progettato alla metà de 1800 dall'architetto Poccianti, ed è un polmone verde alla periferia della città, cosa da non sottovalutare in un epoca in cui tutti gli amministratori pubblici si fanno forti delle loro tendenze ambientaliste. Inoltre da sempre è un parco molto frequentato da bambini, ma non soltanto. Chi non si ricorda di essere andato in anni lontani a vedere gli animali ospitati nel parco o a frescheggiare durante la calura estiva sotto i suoi alberi. Oggi le persone vanno lì anche ad allenarsi, i bambini a pattinare, in più il nostro famoso pediatra Vizzoni volle che vi fossero introdotti giochi per ragazzi disabili, trasformandolo in parco inclusivo.

Oggi, difronte al progetto di utilizzare il parco (per lo meno una buona parte!) per ampliare l'ospedale, mi chiedo: a quale altro amministratore pubblico poteva venire in mente una cosa del genere? se non altro oltre ad essere una scelta azzardata, è anche una scelta molto coraggiosa, se si fosse pensato che tutti gli ambientalisti della città e tutte le persone di buon senso sarebbero scese sul piede di guerra (come sarebbe logico!). Mi meraviglio anche del nostro presidente di regione, che ""veni, vidi...approvai!"" Aggiungo inoltre la questione della viabilità su Viale Carducci, che già oggi è molto problematica, soprattutto nelle ore di uscita dei ragazzi da scuola. E quel mozzicone di pista ciclabile che fine farà, se da lì entreranno le ambulanze?Caro sindaco, il Parco non è proprietà del Comune, ma appartiene a tutti i cittadini livornesi, i quali dovrebbero essere ascoltati! Confido in lei, perché il progetto venga ripensato, d'altra parte ne esisteva uno precedente, che non era male.

Liana Lupi, cittadina

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C O N D O M I N I V I A G R A M S C I

In considerazione DEL NUOVO PROGETTO OSPEDALIERO vorrei richiedere un incontro o un contatto per presentare LA SITUAZIONE DI DEGRADO CON EVIDENTI RISCHI SANITARI presente nel condominio sensibilizzandovi sull'argomento al fine di modificare la destinazione di uso della struttura.

Fiorini Maria Rosa, amministratore condominio Via Gramsci 118-122

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I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

A R E A D E L L ' E X P I R E L L I

Quando parliamo dell' area dell' ex Pirelli, sappiamo di che cosa stiamo parlando, quanto di quell'area è ancora esistente? Mi sembra proprio di no! Di quell' area rimangono solo alcuni capannoni fatiscenti, che dovevano essere ristrutturati già molti anni fa, per utilizzi vari, come promesso dai vari sindaci di Livorno e una palazzina, sede della succursale di una scuola media. Il resto è stato abbattuto e vi sono stati costruiti dei palazzi per civili abitazioni ed in parte è stato inglobato nel parco pubblico dell' ex Parterre, con una pista per pattinaggio ecc. Andando a costruire il nuovo ospedale in quell’area, non solo si va a compromettere un' area verde nel cuore della città, area molto frequentata da grandi e piccini, e di questi tempi non mi sembra proprio il caso, tenendo anche conto che per abbattere un albero in un giardino privato, anche se l' albero è malato, si deve seguire una procedura burocratica lunga e assai costosa; ma in più è, una operazione ad alto rischio, in quanto l' area risulta essere inquinata, perché su di essa sorgeva una fabbrica e non è mai stata bonificata (andatevi a leggere l' articolo di F. Revelli, Senza Soste cartaceo n. 118 del 9/2016). Quindi andando a rimuovere la pavimentazione potrebbero emergere materiali pericolosi e per la bonifica del terreno i costi potrebbero lievitare.Di conseguenza quando sentiamo parlare il candidato del PD alle regionali in toscana, tale sig. Giani, che si compiace per la realizzazione del nuovo ospedale di Livorno nell' area dell' ex Pirelli, si capisce come questi personaggi parlino per sentito dire, ma in realtà non sappiano niente di come stanno realmente le cose e forse neanche gli interessa. Pertanto sono stata proprio contenta di ascoltare l' intervista da Lui rilasciata a Tele Granducato, così ho le idee più chiare ed ora so che è un altro personaggio da cancellare dalla lista!

Liana Lupi, cittadina

Ho pensato di dare questo contribuito perché trovo utile pensare di inserire nel progetto un nido per i dipendenti; si verrebbe incontro alle nostre esigenze personali e lavorative favorendo la nascita di un servizio che ritengo essere di grande civiltà.

Donato Gentile, CISL FP Livorno

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A S I L O N I D O D I P E N D E N T I

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C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

G I U D I Z I O P E R S O N A L E S U C O S T R U Z I O N E D E L N U O V O O S P E D A L E N E L P A R C O P E R T I N I

Si sostiene che sarà un ospedale nel verde, si garantisce che il parco vedrà aumentata la sua estensione e il disegno realistico con vista a volo d'uccello crea questa illusione.

In realtà tra il blocco ospedaliero ed il parco il confine invalicabile sarà molto più ampio del perimetro geometrico degli edifici; lo impongono le opportune distanze di rispetto per la sicurezza e la privacy e lo spazio necessario per le infrastrutture, come la viabilità perimetrale per l'accessibilità di pronto intervento.

Così sarà sottratta al Parterre una superficie più grande di quanto affermato e di quanto si possa rilevare dai disegni accattivanti.

E quale la compensazione per questa perdita? Una estensione verso sud, con sbocco in via Gramsci, una propaggine stretta da case a schiera, edifici dell'attuale ospedale di cui peraltro non si conosce il destino e megaparcheggio: in sostanza poco più di un collegamento pedonale (peraltro utile a prescindere), superficie incomparabile con l'area attrezzata di pista, piccolo anfiteatro e giardino di ampio respiro , integrata allo storico parterre a formare il Parco Pertini.

E' proprio necessario distruggere tutto questo patrimonio, e soprattutto quali sarebbero i vantaggi tecnici, economici e sanitari di cui potrebbe beneficiare la nostra città? Realizzare il nuovo ospedale secondo le direttive del vecchio progetto del Dott. Mariotti, del 2007, eventualmente modificato e corretto, sarebbe certamente più economico e i benefici tecnici e sanitari sarebbero certamente superiori.

Paolo Pecoriello, Comitato Parco Sandro Pertini per la tutela del verde urbano di Livorno

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I L N U O V O O S P E D A L E D I L I V O R N O

C O N T R I B U T I S C R I T T I A L P E R C O R S O D I I N F O R M A Z I O N E E P A R T E C I P A Z I O N E

Q U E S T O O S P E D A L E N O N S I H A D A F A R E . . . .

L'ospedale ""vecchio" di Livorno a differenza di Ospedali di recente costruzione è fatto benissimo: dispone di un nuovissimo blocco operatorio e tutti i reparti sono raccordati: un paziente non è mai all'aperto, vedi invece cisanello che per andare da un reparto ad un altro c'è bisogno sempre di ambulanze ... sono stati spesi milioni di euro in manutenzioni e sono stati rinnovati molti reparti . Ha solo bisogno di qualche ritocco qua e là. E se vogliamo un piccolo ampliamento ok MA SENZA distruggere la pista del Parterre come invece il progetto attuale prevede . Basta solo usare i locali ex pirelli e raccordarli al vecchio ospedale, puntare su energia solare e sfruttare i tetti ex Pirelli con pannelli fotovoltaici mentre invece vedo con dispiacere che questa idea non è stata contemplata dal progetto presentato...Guai toccare e distruggere il Parterre o parte di esso : È L'UNICO PARCO VERDE E GIOCHI PER BAMBINI A LIVORNO. GUAI TOCCARLO. Cercare invece di elevare fino a 2 piani le aree ex pirelli in modo da cercare lì metri cubi per un nuovo monoblocco. Resto a disposizione GRATIS per progettazione e idee.

Leonardo Ussi, cittadino

Q U E S I T O N . 5 1 5 2 8 1 N U O V O O S P E D A L E L I V O R N O

Vorrei se possibile modificare alcune voci riguardanti l'ansia per l'attesa che venga costruito con materiali veri e non fantoccio che non scollino all'inaugurazione dello stesso e che la durata di tale struttura sia di semplice manutenzione ordinaria che straordinario allo scopo di non eccedere nei costi di manutenzione decennale, oltre ad essere di facile ammodernamento senza alcuna necessità di cementificare altrove in città periferia e provincia.

Antonio Nota, Associazione Paraplegici Livorno

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