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VADEMECUM INCLUSIONE

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Academic year: 2022

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(1)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“DON LORENZO MILANI”

Via Casale, 1 – 37030 LAVAGNO (VR) Tel. 045/982367 Fax 045/8999868

www.istitutolavagno.edu.it

e-mail: vric852004@istruzione.it

vric852004@pec.istruzione.it

VADEMECUM INCLUSIONE

(2)

OGNUNO SECONDO LE SUE CAPACITÀ;

A OGNUNO SECONDO I SUOI BISOGNI!

”Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali” – da “Lettera ad una Professoressa”

L’Inclusione scolastica rappresenta un punto di forza della scuola italiana, che si pone come obiettivo quello di accogliere ciascun alunno valorizzandone le differenze ed accompagnandolo nella pro pria crescita personale e sociale.

L’Inclusione è un processo multidimensionale, una combinazione di pratiche che si dipanano dal basso verso l’alto e talvolta in senso contrario, ma anche orizzontalmente, tra pari. L’espressione del bisogno di inclusione sociale di tutti quei soggetti che incontrano barriere e ostacoli nel loro agire quotidiano e nella partecipazione alla vita di una comunità, è un motore di cambiamento per tutti.

C’è la necessità quindi di creare e mantenere alleanze e reti che coinvolga no tutti quegli attori sociali che settorialmente e

separatamente si occupano di fornire servizi per la promozione dell’inclusione. L’Istituto comprensivo di Lavagno ha deciso d i

adottare un “Vademecum per l’inclusione” che favorisca l’impiego di buone pra ssi per tutta la comunità educante.

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LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La Direttiva del 27 dicembre 2012 “Strumenti di Intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica” introduce per la prima volta il concetto di BES (Bisogno Educativo Speciale).

Il Bisogno Educativo Speciale è “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF dell’OMS, e che necessita di educazione speciale individualizzata". (Ianes, 2005).

ALUNNI CON BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI)

ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATA SECONDO LA L. 104/92

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DIAGNOSI L. 170/2010)

ALUNNI CON ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (D.M.

27/12/2012 E C.M. 8/2013

Disabilità intellettiva DSA (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia) Altre tipologie di disturbo

Disabilità motoria Disturbi Specifici del Linguaggio Alunni con iter diagnostico di DSA non ancora completato

Disabilità sensoriale Disturbo Verbale Alunni con svantaggio socioeconomico

Pluridisabilità A.D.H.D. (Disturbo da Deficit di Attenzione e

Iperattività)

Alunni con svantaggio socio-linguistico-culturale

Disturbi Neuropsichici D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio) Alunni stranieri NAI (nuovi arrivi in Italia)

Borderline cognitivo (funzionamento intellettivo limite)

NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Piano Educativo Individualizzato

(PEI)

Piano Didattico Personalizzato

(PDP-DSAo PDP-BES)

Piano Didattico Personalizzato (PDP-BES) , se deciso dal Consiglio di Classe/Team docenti)

Piano didattico Personalizzato PDP-ALFABETIZZAZIONEper alunni NAI

INSEGNANTE DI SOSTEGNO

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L’ICF

A partire dall’anno 2019/20, in via sperimentale, il nostro istituto ha adottato un nuovo tipo di PEI in chiave ICF. Il 12 settembre 2019, è entrato in vigore il decreto legislativo n° 96 del 7 agosto 2019 (Decreto inclusione) che ha apportato delle novità rispetto al D.LGS. n. 66/17 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.

Tra le novità è previsto che il Piano Didattico Individualizzato, non sia più elaborato su schemi standard ma tenga conto delle caratteristiche del singolo studente. Il D.LGS 66/17 prevede l’uso di ICF (International Classification of Functioning – Classificazione Internazionale del

Funzionamento, della Disabilità e della Salute, promossa dall’OMS) per la redazione del PEI.

L’ICF rappresenta un modello che permette di conoscere la personaattraverso una attenta analisi comparativa di diversi ambiti (sociale, familiare, lavorativo) e prende il via dalle potenzialità e dalle capacità di ciascun discente. L’ICF descrive le situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale evidenziando l’unicità di ogni individuo piuttosto che mettere in risalto la sua salute o la sua disabilità. Per poter conoscere tout court i propri alunni, l’Istituto Comprensivo di Lavagno ha aderito ad un progetto proposto dall’UAT di Verona, in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona, che prevede un modello di PEI realizzato con il contributo di tutte le persone coinvolte nel processo di crescita dell’allievo: scuola, famiglia, ULLS, associazioni. E’ previsto che tutti i soggetti compilino un questionario, i cui dati verranno inseriti a sistema e produrranno un PF (Profilo di Funzionamento), dal quale verranno, poi, desunti gli obiettivi educativo-didattici e trasversali (cioè utili al “Progetto di Vita” dello studente) sui quali la scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti, andrà a lavorare

1

.

1Il profilo di funzionamento (PF) sostituisce, ricomprendendoli, la diagnosi funzionale (DF) e il profilo dinamico funzionale (PDF), a decorrere dal 1° settembre 2019 (cfr. decreto di revisione del D.lgs. 66/2017, attuativo della legge 107/2015).

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PROTOCOLLO per l’accoglienza e l’inclusione degli Alunni con disabilità

Il DIRIGENTE SCOLASTICO annualmente convoca il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ) con il compito di redigere il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) che successivamente dovrà essere approvato con specifica Delibera dal Collegio dei Docenti.

RISORSE UMANE COINVOLTE

ATTIVITA’ DA SVOLGERE TEMPISTICA MODALITA’

Segreteria: ufficio alunni

-Riceve dalla famiglia dell’alunno la certificazione ed eventualmente altri documenti personali (es. accertamento della disabilità secondo L.104).

-Avvisa il Dirigente Scolastico e i Referenti dell’Inclusione della nuova certificazione o del rinnovo di quella già presente.

Durante l’anno scolastico

Dirigente Scolastico

-Riceve dall’UAT comunicazione dell’assegnazione delle ore di sostegno all’Istituto. In caso di particolari problematiche, può richiedere maggiori risorse da attribuire all’alunno.

-Procede all’assegnazione dei docenti di sostegno agli alunni certificati.

Inizio d’anno

Referenti Inclusione

- Controllano la documentazione presente in segreteria.

- Accolgono i nuovi insegnanti di sostegno e illustrano il protocollo di lavoro.

-Sono disponibili con i colleghi per sostenerli nell’organizzazione dell’ambiente scolastico in modo inclusivo.

Durante l’anno scolastico Incontri informali.

Incontri di autoaggiornamento con tutti i docenti di sostegno in sede dell’Istituto

Docente di sostegno

-Visiona i documenti di ciascun alunno prodotti negli anni precedenti:

Verbale UVMD (verifica la data scadenza certificazione) e eventuale relazione clinica, Diagnosi Funzionale (DF), Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Inizio d’anno

-Elabora in collaborazione con i docenti di classe, eventuali OSS e Assistente alla Comunicazione e con la supervisione della referente per l’inclusione del plesso, l'orario di servizio tenendo conto delle specifiche esigenze di ciascun alunno evitando la compresenza di più figure professionali.

Inizio d’anno Incontri informali e riunioni convocate prima dell’inizio dell’anno scolastico

-Osserva le oggettive potenzialità degli alunni, le difficoltà e le metodologie didattiche applicabili e condivide le osservazioni con le persone adulte che lavorano con il bambino.

Inizio d’anno Incontri di programmazione

sett./

Consiglio di classe

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Famiglia Richiesta rinnovo certificazione da parte della famiglia ai servizi sanitari.

Entro il 31 ottobre Contatto via mail o telefono Insegnante di sostegno Ricorda alla famiglia di contattare i servizi sanitari per il rinnovo e

consegna una relazione firmata da tutti i docenti del CdC/team, che esplicita i punti di forza e le fragilità emersi in ambito scolastico.

Questa relazione servirà per la richiesta di una nuova certificazione o per il suo rinnovo da presentare agli specialisti di riferimento.

Ottobre Contatto via mail o tramite

libretto personale

Uso della modulistica presente nella chiavetta USB: Relazione denominata “Relazione per la segnalazione”.

Operatore socio sanitario OSS e l’Assistente alla comunicazione in collaborazione con tutti i docenti della classe

-Sostiene e promuove l’autonomia dell’alunno.

-Facilita il processo di integrazione e comunicazione in classe.

-Rende accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative).

Durante l’anno scolastico

Collaboratore scolastico

Su richiesta, aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio scolastico e assiste l’alunno relativamente ai bisogni primari in collaborazione con l’OSS o con l’insegnante di sostegno.

Durante l’anno scolastico

Docente di sostegno

In base alle esigenze contatta:

-insegnanti curriculari del grado di scuola precedente;

-referente Inclusione di plesso e/o d’istituto;

-specialisti ULSS o privati;

-famiglia, per condividere osservazioni relative all’alunno nei diversi contesti;

-Compila assieme ai colleghi del team/CdC il Questionario ICF – versione per insegnanti, valido come osservazione, per poter stabilire gli obiettivi da inserire nel PEI.

Entro il mese di ottobre Richiesta appuntamento tramite email o telefonando agli specialisti o alla famiglia.

Uso della modulistica presente nella chiavetta USB consegnata inizio anno scolastico

Docente di sostegno

-Prepara la convocazione del GLO iniziale e la invia alla segreteria con la seguente dicitura: GLO iniziale alunno (nome battesimo+ iniziale cognome) plesso, classe.

-Redige il verbale dell’incontro, chiama la segreteria per il numero di protocollo riservato del verbale GLO, firma il verbale, lo scansiona ed invia in formato PDF ai partecipanti al GLO, richiedendo mail di

Entro fine quadrimestre Uso della modulistica presente nella chiavetta USB.

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conferma e condivisione con la seguente dicitura: “Il sottoscritto NOME+COGNOME, RUOLO (genitore, docente, psicologo…) conferma quanto riportato nel verbale”.

Segreteria

-Si occupa di far firmare al D.S. le richieste d’incontro dei GLO iniziale e invia la convocazione ai genitori e agli specialisti.

-Una volta effettuato l’incontro di GLO riceve dall’insegnante di sostegno il verbale che farà firmare al D.S., lo protocollerà e lo inserirà nel fascicolo personale di ogni alunno.

Entro fine quadrimestre

Team docenti/ consiglio di classe

Compila la SECONDA PARTE del Pei (sezione 2 e 3 Obiettivi educativi trasversalie Obiettivi didattici e raccordo con il lavoro di classe).

La prima pagina della PARTE QUARTA va firmata dagli insegnanti in occasione del primo Consiglio di Classe/Programmazione di team utile (novembre-dicembre) e dai genitori entro il 30/11 richiedendo di rispondere alla mail tramite la seguente formula:

“Noi COGNOME e NOME genitori, genitori dell’alunno/a COGNOME e NOME dell’alunno/a, dichiariamo di aver condiviso il PEI di nostro figlio”

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PEI o tramite GLO o tramite incontro via Meet con la famiglia.

Questa documentazione va inviata in segreteria con la seguente dicitura: PEI iniziale-nome di battesimo dell’alunno, iniziale del cognome, plesso, classe.

La prima parte (Informazioni sull’alunno e sul contesto) resterà in chiavetta .

Entro 30 novembre

Uso della modulistica presente nella chiavetta USB

Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe

Famiglia -Nei casi di nuova certificazione o nei passaggi di ordine di scuola contatta i servizi sanitari per prendere un appuntamento con lo specialista di riferimento.

Entro il 31 gennaio Contatto telefonico o per mail

Docente di sostegno con la collaborazione del CdC/ team docenti

-Contatta la famiglia e consegna una relazione firmata da tutti i docenti del CdC/team, che esplicita i punti di forza e le fragilità emersi in ambito scolastico. Questa relazione servirà per la richiesta di una nuova certificazione o per il suo rinnovo da presentare agli specialisti di riferimento.

Entro il 31 gennaio

Uso della modulistica presente nella chiavetta USB: Relazione denominata “Relazione per la segnalazione”.

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Consiglio di classe/team docenti

-Valuta in sede di Scrutinio se gli obiettivi prefissati nel PEI siano stati perseguiti o se vi sia la necessità di un aggiustamento delle modalità educativo-didattiche proposte.

-Verbalizza la verificaintermedia con una breve relazione nella QUARTA PARTE del PEIe inserisce un estratto nel verbale di Scrutinio.

Fine primo quadrimestre Uso della modulistica presente nella chiavetta USB.

Docenti

curriculari/docenti di sostegno scuola primaria e secondaria di I grado in collaborazione con le insegnanti delle scuole dell’Infanzia paritarie presenti nel territorio

-Partecipano alle varie proposte organizzate dalla Referente riguardo il Progetto Continuità esteso a tutti i tre ordini di scuola (scuola infanzia – non facente parte del nostro Istituto- primaria, secondaria di I grado):

analisi dei casi in ingresso – contatti con le scuole di provenienza.

Durante l’anno scolastico Contatti telefonici e /o incontri con referente Continuità dell’Istituto e del Plesso di riferimento.

Incontri insegnanti primaria e insegnanti della scuola dell’Infanzia.

Docente di sostegno -Richiede l’Operatore Socio Sanitario all’Asl Scaligera per l’anno scolastico successivo.

Marzo Compilazione della modulistica

preparata dalla segreteria e successivo invio per mail sempre alla stessa.

Docente di sostegno -Prepara la convocazione del GLO finale, invia in segreteria con dicitura: GLO finale, nome di battesimo alunno,iniziale cognome, plesso, classe

-Redige il verbale dell’incontro, chiama la segreteria per il numero di protocollo riservato del verbale GLO, firma il verbale, lo scansiona ed invia in formato PDF ai partecipanti al GLO, richiedendo mail di conferma e condivisione con la seguente dicitura: “Il sottoscritto NOME+COGNOME, RUOLO (genitore, docente, psicologo…) conferma quanto riportato nel verbale”.

Aprile/Maggio Uso della modulistica presente nella chiavetta USB.

Contatti telefonici con gli specialisti per concordare la data dell’incontro e successivo invio a tutti i docenti del CdC/team docente e ai genitori.

Segreteria -Si occupa di far firmare al D.S. le richieste d’incontro del GLO finale e invia la convocazione agli specialisti. Una volta effettuati gli incontri di GLO riceve dall’insegnante di sostegno i verbali che farà firmare al D.S., li protocollerà e li inserirà nel fascicolo personale di ogni alunno.

Entro fine Secondo Quadrimestre

Docente di sostegno -Redige le domande di ore in deroga per gli alunni con gravità segnata nella certificazione.

Maggio Compilazionedelmodulo inviato

dalla Dirigente secondo le indicazioni riportate nello stesso e successiva consegna in

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segreteria.

Docente di sostegno in collaborazione col team docenti/CdC

-Termina la compilazione del PEI (incontri con la famiglia e/o con lo specialista) e redige la relazione finale seguendo la traccia e invia in segreteria con la seguente dicitura: RELAZIONE finale Pei, nome di battesimo alunno, iniziale del cognome, plesso, classe

Giugno (dopo gli scrutini) L’insegnante termina la compilazione del PEI e redige la relazione finale seguendo la traccia. Consegna PEI (ultime parti – Relazione finale e verbali incontri) via mail e chiavette USB in segreteria.

Team dei docenti/

consiglio di classe

-Adotta le misure previste dal PEI nelle simulazioni della prova Invalsi. - -Prepara le prove, qualora queste necessitino di adeguamenti in base agli obiettivi stabiliti nel PEI.

In corso d’anno

Consiglio di classe terza secondaria di primo grado

-Definisce gli obiettivi, prepara le prove d’esame sulla base degli obiettivi prefissati nel PEI e stabilisce i criteri di valutazione per l’esame finale del primo ciclo.

Entro consigli di classe di aprile/maggio

Consegna del materiale prodotto al Presidente di Commissione e integrazione dello stesso nel registro dei verbali dell’Esame.

PROVE INVALSIGli alunni con disabilità svolgono la prova Invalsi, avvalendosi di adeguate misure compensative o dispensative, secondo quanto previsto nel PEI e dal Team Docenti o dal Consiglio di Classe. Il Team Docenti o il Consiglio di Classe possono inoltre stabilire, secondo le necessità dell’alunno, un adattamento della prova medesima o l’esonero dalla stessa.

-CERTIFICAZIONE COMPETENZE: I docenti, a conclusione della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di I grado redigono la certificazione delle competenze raggiunte dallo studente. Per quanto riguarda la certificazione delle competenze per gli alunni con disabilità, questa deve essere redatta sul modello nazionale e può essere accompagnata, se necessario, da una nota esplicativa collegata agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato (PEI).

-ESAMI DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOGli alunni con disabilità svolgono le prove d’esame avvalendosi dell’ausilio di attrezzature tecniche e sussidi didattici utilizzati durante l’anno scolastico. Qualora sia necessario, la sottocommissione d’esame predispone, sulla base del PEI, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunno in relazione alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. È previsto, infine, un attestato di credito formativo per gli alunni disabili che non si presentino all’esame. L’attestato di credito formativo è titolo valido per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o dei corsi di istruzione e formazione professionale. L’alunno, in possesso del predetto attestato, si iscrive alla scuola secondaria di II grado soltanto ai fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo d’istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e differenziazione delle prove.

(10)

PROTOCOLLO per l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con DSA

RISORSE UMANE COINVOLTE

ATTIVITA’ DA SVOLGERE TEMPISTICA MODALITA’

Team docenti/

coordinatore di classe in cui siano presenti alunni con diagnosi di DSA

-Visiona la diagnosi. Inizio d’anno Consultazione della

Documentazione presente in Segreteria

-Informa i colleghi riguardo i punti di forza e le difficoltà dell’alunno e gli strumenti compensativi e le misure dispensative previste nella diagnosi.

Inizio d’anno Incontri di programmazione

settimanali/

Consiglio di classe In base alle esigenze

-Contatta insegnanti curriculari del grado di scuola precedente.

-Visiona PDP dell’anno precedente.

-Contatta il referente DSA di plesso e/o d’istituto, specialisti ULSS o privati, famiglia, per acquisizione informazioni.

-Redige eventuale verbale dell’incontro da consegnare alla Segreteria (ufficio alunni e/o Dirigente).

Entro il mese di ottobre Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe

Team docenti/ consiglio di classe

-Compila e firma il Piano Didattico Personalizzato (PDP-DSA)

(Il PDP è uno strumento flessibile e può essere modificato in corso d’anno.)

-Presenta e fa firmare ai genitori: invia una copia via mail, richiedendo la conferma di lettura e ricezione per mezzo della seguente formula:

“Noi sottoscritti, COGNOME e NOME dei genitori, genitori di COGNOME e NOME dell’alunno, abbiamo condiviso il PDP di nostro figlio”.

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PDP tramite incontro via Meet con la famiglia.

-Verbalizza nella riunione di programmazione o nel consiglio di classe.

Entro 30 novembre Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe

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-Invia in segreteria con dicitura PDP nome di battesimo dell’alunno, iniziale cognome, plesso, classe.

Team dei docenti/

consiglio di classe

-Monitora gli esiti scolastici degli alunni con DSA nel corso dell’anno scolastico e li verbalizza nel verbale della riunione di programmazione o nel verbale della seduta del Consiglio di classe

In corso d’anno Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe

Team dei docenti/

Coordinatore di classe

Attraverso la segreteria, se gli alunni con diagnosi DSA, frequentanti la classe 5^ primaria / la classe 3^ scuola secondaria di primo grado, utilizzano la sintesi vocale (strumento compensativo previsto nel PDP), fa richiesta al M.I.U.R. dell’invio di prove di accertamento invalsi in formato digitale per alunni con DSA, unitamente alle prove in formato cartaceo oppure si organizzano le attività con un lettore/tutor (per i testi e le domande).

Entro il mese di febbraio Comunicazione con la Segreteria e/o Dirigente

Team dei docenti/

consiglio di classe

-Adotta le misure previste dal PDP nelle simulazioni della prova Invalsi.

In corso d’anno

Team dei docenti/

coordinatore di classe

-Propone ai colleghi eventuale revisione del PDP, qualora gli esiti rilevati non risultino soddisfacenti o rilevino il permanere di criticità.

-Propone ai genitori la revisione del PDP

Presenta e fa firmare ai genitori: invia una copia via mail, richiedendo la conferma di lettura e ricezione per mezzo della seguente formula:

“Noi sottoscritti, COGNOME e NOME dei genitori, genitori di COGNOME e NOME dell’alunno, abbiamo condiviso il PDP di nostro figlio”.

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PDP tramite incontro via Meet con la famiglia.

Entro il mese di Marzo Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe Scuola

Referente DSA

-Individua e segnala gli insegnanti di classe l’eventuale revisione di diagnosi (con scadenza triennale)

Al passaggio del ciclo scolastico

Consiglio di classe terza secondaria di primo grado

-Comunica gli strumenti compensativi le misure dispensative e i criteri di valutazione per l’esame finale del primo cicloal Presidente di Commissione e li inserisce nel registro dei verbali dell’Esame.

Entro Maggio Consigli di classe di aprile/maggio

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Team dei docenti/

Coordinatore di classe

Relazione finale Nel mese di giugno (dopo gli

scrutini)

Consegna in segreteria via mail

ESAMI DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: In ottemperanza alla normativa: D.LGS. 62/2017 cui ha fatto seguito il DM 741/2017; DM 742/2017; nota 1865 del 10 ottobre 2017; nota 312 del 9 gennaio 2018; nota 7885 del 9 maggio 2018; nota 5772 del 4 aprile 2019:Gli alunni con Disturbi Specifici d’Apprendimento diagnosticati (L. 170/2010) svolgono prove scritte e orali con modalità adeguate. Prove scritte: gli allievi con DSA potranno utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal PDP (Piano Didattico Personalizzato). Inoltre hanno diritto a tempi più lunghi nello svolgimento delle prove scritte, con utilizzo di dispositivi per l’ascolto dei testi, possono utilizzare un supporto informatico (computer) per la trascrizione degli stessi, possono avere il supporto di un docente della commissione per la lettura e la comprensione delle tracce. Relativamente alle lingue straniere gli alunni, se dispensati nella diagnosi, dallo svolgimento della prova scritta, dovranno svolgere un esame orale sostitutivo, da concordare in corso d’anno scolastico. Prova orale: serve a testare le conoscenze pluridisciplinari previste nel PDP. Voto: il voto è espresso in decimi e si dovrà considerare solamente il contenuto, tralasciando la forma.

PROVE INVALSI: verranno applicati gli stessi criteri delle prove d’esame (strumenti compensativi e dispensativi etc) ed applicati in corso d’anno, ma dovranno essere sostenute.

Per le nuove diagnosi in corso d’anno, i consigli di classe, su indicazione del coordinatore, seguono il protocollo nel più breve tempo possibile e comunque entro 30 gg dalla data di protocollo, con attenzione alla didattica specifica da attivare nei confronti dell’alunno.

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PROTOCOLLO per l’accoglienza e l’inclusione

Alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (eccetto DSA)

e con SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO LINGUISTICO E CULTURALE

RISORSE UMANE COINVOLTE

ATTIVITA’ DA SVOLGERE TEMPISTICA MODALITA’

Segreteria: ufficio alunni

-Riceve dalla famiglia dell’alunno la diagnosi ed eventualmente altri documenti personali.

-Avvisa il Dirigente Scolastico.

Durante l’anno scolastico

IN PRESENZA DI

DIAGNOSI

Team docenti/

coordinatore di classe

-Visiona la diagnosi, quando presente. Inizio anno Incontri di programmazione

settimanali/

Consigli di classe -Informa i colleghi riguardo:

i punti di forza e le difficoltà.

Settembre Incontri di programmazione sett./

Consiglio di classe In base alle esigenze contatta:

- insegnanti curriculari del grado di scuola precedente;

- visiona PDP dell’anno precedente;

- referente Inclusione di plesso e/o d’istituto;

- specialisti ULSS o privati;

- famiglia, per acquisizione informazioni - presenta e fa firmare il consenso informato

Inizio d’anno

IN ASSENZA DI DIAGNOSI

Consiglio di classe/team docenti

-Individua gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento.

-Programma la modalità degli incontri, di informazione e confronto con i genitori degli alunni individuati in difficoltà, in relazione ai loro bisogni formativi.

Durante l’anno scolastico. Incontri di programmazione/Consiglio di classe (redige il verbale).

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Team docenti/

consiglio di classe

-Compila e firma il Piano Didattico Personalizzato per alunni con BES – PDP BES. Il PDP è uno strumento flessibile e può essere modificato in corso d’anno.

Presenta e fa firmare ai genitori: invia una copia via mail, richiedendo la conferma di lettura e ricezione per mezzo della seguente formula:

“Noi sottoscritti, COGNOME e NOME dei genitori, genitori di COGNOME e NOME dell’alunno, abbiamo condiviso il PDP di nostro figlio”.

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PDP tramite incontro via Meet con la famiglia.

-Verbalizza nella riunione di programmazione o nel consiglio di classe.

La documentazione completa verrà inviata alla segreteria tramite mail dopo la condivisione con consiglio di classe e genitori.Il nome del file è PDP nome di battesimo alunno, iniziale cognome, classe, plesso.

Entro il 30 novembre, se la rilevazione viene effettuata ad inizio anno; dopo aver condiviso e fatto firmare la documentazione al team/CdC e famiglia nei casi di successiva rilevazione.

Uso della modulistica presente nel sito della scuola (albo-online/modulistica e organizzazione didattica/PDP-BES)

Team dei

docenti/ consiglio di classe

-Monitora gli esiti scolastici degli alunni nel corso dell’anno scolastico In corso d’anno

Incontri di programmazione settimanali/

Consigli di classe (verbale)

Team dei docenti/

coordinatore di classe

-Propone ai colleghi eventuale revisione del PDP, qualora gli esiti rilevati non risultino soddisfacenti o rilevino il permanere di criticità.

Propone ai genitori la revisione del PDP.

Presenta e fa firmare ai genitori: invia una copia via mail, richiedendo la conferma di lettura e ricezione per mezzo della seguente formula:

“Noi sottoscritti, COGNOME e NOME dei genitori, genitori di COGNOME e NOME dell’alunno, abbiamo condiviso il PDP di nostro figlio”.

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PDP tramite incontro via Meet con la famiglia.

Entro il mese di marzo

Team dei docenti/

coordinatore di classe

Relazione finale al Consiglio di classe Nel mese di giugno (dopo gli scrutini)

Consegna in segreteria via mail ESAMI DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: In ottemperanza alla normativa: D.LGS. 62/2017 cui ha fatto seguito il DM 741/2017; DM 742/2017; nota 1865 del 10 ottobre 2017; nota 312 del 9 gennaio 2018; nota 7885 del 9 maggio 2018; nota 5772 del 4 aprile 2019: Per gli allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES, non rientranti nella L. 104/92 o nella L. 170/2010), verrà consegnato il PDP alla commissione d’esame. La commissione d’esame, esaminati gli elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con BES.Prova scritta

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e prova orale: non è previsto che siano dispensati da alcuna prova d’esame, ma possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti nel PDP ed effettivamente usati in corso d’anno.

PROVE INVALSI: dovranno essere svolte regolarmente.

PROTOCOLLO per l’accoglienza e l’inclusione ALUNNI NAI (Neo arrivati in Italia)

2

RISORSE UMANE COINVOLTE

ATTIVITA’ DA SVOLGERE TEMPISTICA MODALITA’

Dirigente scolastico

-Sulla base della normativa vigente sentita la funzione strumentale e gli insegnanti interessati, procede all’ inserimento secondo i criteri stabiliti dalla commissione:

 In conformità con la normativa vigente, l’alunno sarà iscritto alla classe corrispondente all’età ovvero ad una classe diversa, tenendo conto:

1. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica,

2. dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno, rilevate con la somministrazione di prove laddove è possibile.

3. del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza,

4. del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.

 separare i fratelli e/o parenti dove è possibile.

Prima dell’inizio dell’a.s. o all’arrivo del nuovo alunno

Incontri formali ed informali tra Dirigente Scolastico, Funzione Strumentale, insegnanti curricolari, famiglia, mediatore culturale

Mediatore linguistico culturale

-Facilita il passaggio delle informazioni relative all’organizzazione della nostra scuola;

-raccoglie più informazioni possibili sull’alunno e sulla sua scolarità pregressa.

-coadiuva, se possibile, il team docenti/Consiglio di Classe nelle prime fasi dell’accoglienza

-partecipa ai colloqui con insegnanti e genitori, su richiesta della scuola

Prima dell’inizio dell’a.s. o all’arrivo del nuovo alunno

In corso d’anno

Incontri formali ed informali tra Dirigente Scolastico, Funzione Strumentale, insegnanti curricolari, famiglia, mediatore culturale

2 Sono da considerare NAI gli alunni neoarrivati in Italia che non parlano italiano o parlano poco, o coloro i quali sono inseriti a scuola da meno di due anni.

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o della famiglia (assemblee di classe, colloqui individuali, consegna documenti di valutazione o quando si renda necessario).

Dirigente scolastico -In base alle informazioni raccolte e ai criteri sopraelencati il Dirigente Scolastico definisce la classe di assegnazione.

Prima dell’inizio dell’a.s. o all’arrivo del nuovo alunno

Circolare redatta dal Dirigente e depositata in Segreteria.

Comunicazione alla famiglia e agli insegnanti interessati

Team dei

docenti/Consiglio di classe

-Informano la classe dell’arrivo di un nuovo compagno, creando un clima di attesa, dedicano del tempo ad attività di benvenuto e di conoscenza tra i ragazzi e accompagnano l’alunno in visita alla scuola.

Inizio anno/prima dell’arrivo del nuovo studente

Momenti di dialogo nella classe e di organizzazione di attività specifiche per predisporre l’accoglienza.

Segreteria Ha il compito di:

- iscrivere l’alunno

- raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente)

- raccogliere la documentazione sanitaria - acquisire l’opzione di avvalersi o non

avvalersi dell’I.R.C.

- fornire il libretto personale con l’organizzazione e il regolamento della scuola richiesta

- contattare telefonicamente l’ins. referente per l’Intercultura al fine di informare dell’avvenuta iscrizione.

Inizio anno/prima dell’arrivo del nuovo studente

Contatti telefonici e telematici con eventuale scuola precedente, con la famiglia, con il referente Intercultura e con gli insegnanti della classe

Personale ATA Collabora con gli insegnanti all’organizzazione dei primi giorni di frequenza del nuovo alunno:

- accoglie le famiglie che entrano a scuola - indirizza i genitori verso i luoghi della scuola

che stanno cercando

- conduce gli alunni negli spazi della scuola - vigila affinché gli alunni che utilizzano il

trasporto sappiano come fruire di questo servizio.

Inizio dell’anno o all’arrivo del nuovo studente

Colloqui informali con gli insegnanti di classe

Team docenti/Consiglio di classe

-Effettua delle osservazioni sistematiche per accertare il livello di competenze posseduto.

Inizio dell’anno o all’arrivo del nuovo studente

Prove d’ingresso strutturate per livellidi alfabetizzazione e per discipline presenti nel sito della

scuola (sezione

MATERIALIintercultura-

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alfabetizzazione) Team docenti/Consiglio di

classe

-Provvede quindi a formulare il necessario adattamento della programmazione (PDP Alfabetizzazione):

individua modalità di semplificazione-facilitazione linguistica anche stabilendo contenuti minimi per le discipline e

metodologie facilitanti: piccoli gruppi, tutoring tra pari…

elabora in collaborazione con l’insegnante incaricata/o della prima alfabetizzazione un progetto didattico individualizzato e percorsi di italiano L2 attraverso laboratori linguistici di:

- 1° livello: prima alfabetizzazione –A0/ A1 - 2° livello: lingua della comunicazione - A2 - 3° livello: lingua dello studio – B1/B2

Dopo l’espletamento e la valutazione delle prove d’ingresso

Uso della modulistica presente nel sito della scuola per la compilazione del PDP_alfabetizzazione

Incontri di programmazione settimanali/Consiglio di classe

Team docenti/

consiglio di classe

-Compila e firma il Piano Didattico Personalizzato per alunni NAI – PDP ALFABETIZZAZIONE. Il PDP è uno strumento flessibile e può essere modificato in corso d’anno.

Presenta e fa firmare ai genitori: invia una copia via mail, richiedendo la conferma di lettura e ricezione per mezzo della seguente formula:

“Noi sottoscritti, COGNOME e NOME dei genitori, genitori di COGNOME e NOME dell’alunno, abbiamo condiviso il PDP di nostro figlio”.

Questa mail verrà inviata dopo aver condiviso il PDP tramite incontro via Meet con la famiglia.

-Verbalizza nella riunione di programmazione o nel consiglio di classe.

La documentazione completa verrà inviata alla segreteria tramite mail dopo la condivisione con consiglio di classe e genitori. Il nome del file è PDP nome di battesimo alunno, iniziale cognome, classe, plesso.

Entro il 30 novembre, se la rilevazione viene effettuata ad inizio anno; dopo aver condiviso e fatto firmare la documentazione al team/CdC e famiglia nei casi di arrivo in corso d’anno dell’alunno.

Uso della modulistica presente nel sito della scuola (albo-online/modulistica e organizzazione didattica/PDP- ALFABETIZZAZIONE)

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LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: Valutare gli alunni in base agli obiettivi programmati ( art. 45, comma 4, del D.P.R. n. 394 del 31 agosto: Il consiglio di classe o di team, per poter valutare l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, dovrà programmare interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati. Sarà fondamentale conoscere la storia scolastica precedente dell’alunno. Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali e semplificati, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi. Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico, che è oggetto di verifiche orali e scritte, deve essere considerato parte integrante della valutazione di Italiano/L2. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa, si prendono in considerazione:

- il percorso scolastico pregresso - gli obiettivi possibili

- i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’Italiano/L2 - i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati - la motivazione

- la partecipazione - l’impegno

- la progressione e le potenzialità d’apprendimento.

ESAMI DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:

La normativa vigente (DPR 394/1999, art. 45; DPR n.122/2009 Regolamento sulla valutazione scolastica) prevede che gli alunni con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, siano valutati nelle forma e nei modi previsti per i cittadini italiani. La prova nazionale e la relativa griglia di correzione sono le stesse previste per tutti i candidati.

Tuttavia La normativa in materia di accoglienza e integrazione offre alcune possibilità di azione alle scuole affinché gli studenti di recente immigrazione con limitate competenze in italiano L2 possano affrontare al meglio l’esame di terza media.

1. Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri febbraio 2014

In base a quanto indicato nelle linee guida, la normativa d’esame permette di differenziare formalmente le prove solo per gli studenti con bisogni educativi speciali certificati o comunque forniti di un piano didattico personalizzato. E importante, quindi, che nella relazione di presentazione della classe all’esame di Stato, vi sia

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un’adeguata presentazione degli studenti stranieri e delle modalità con cui si sono svolti i rispettivi percorsi di inserimento scolastico e di apprendimento.

Nello svolgimento delle prove scritte e orali, nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile prevedere la presenza di docenti o mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine degli studenti. Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua del Paese d’origine

2. Circolare MIUR n 48 del 31/5/12 Esami di Stato Istruzioni a carattere permanente: prove scritte delle lingue comunitarie

In base a quanto indicato nella circolare riguardo all’effettuazione della prova scritta per la seconda lingua comunitaria si chiarisce che….”. Resta fermo che quanto sopra indicato non riguarda le situazioni di quegli studenti che si avvalgano delle ore di seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per il potenziamento della lingua italiana. In tal caso, ovviamente, la seconda lingua comunitaria non è oggetto di prova di esame.

Si ricorda che il DPR n. 89 del 2009 consente l’utilizzo delle 2 ore di seconda lingua comunitaria per l’insegnamento dell’italiano agli alunni stranieri.

PROVE INVALSI: dovranno essere svolte regolarmente.

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