RIFLESSIONI
SULLA TOPOGRAFIA DELLA CITTÀ
DINAPOLI
NEL MEDIO EVO
GIUSEPPE MANIA FUSCO
SOCIOORDINARIO DELLAE.ACCADEMIADIARCHEOI.OSIA,LETTERATURA B BELLI ARTI
NAPOLI STAMPERIADELLAR.UNIVERSITÀ
1865
3688 *^
i
X\3^
(EiUaUodalJteut.iMl'AccadtaUdiArthao logia, LelUralura •MiaArti,IMA).
Ho sempregiudicatooperanon Spregevoleilversarsiadassi-
curare tutto quello,chepuòinteressare principalmentelapatria to-
pografia daltempodimezzoa venirne a noi.Eperòhorivoltolamia menteatalistudi,avvalendomidiquelliereditatidai miei,non con
animodiripetereilgiàconosciuto,madiraddrizzareigiudizidi
altriche mi sonosembratifalsi,odi darenotizieaniuno note.Ora
senzametterepiùtempoinmezzo,edeponendolasperanzadime-
glio incarnareilmiodivisamente,stimoopportunodicomunicaredi
tratteintratto,quantoseppi raccogliere ed accozzare, forte speran-
do chesìfattoproponimentovalga asvegliarepiùadattie uobiii
ingegni capacidibenfornire l’opera.Comepureporgendomesene
l’opportunità,nontrascureròd’intercalare altreosservazioni,che
possanointeressareglistudidieconomia,equalche congetturain
fatto di filologia.
DEI BOBGHI DI NAPOLIDALLEPALUDI SINOALLOSCUTILLO
Nomiecondizioni dello spazio posto fuori l'antica portacapuana, Palazzo appellatoCasanova, esuevicissitudini.
Cominciodallastradaconoscinta colnomediPoggioPeate,che.
portaalla cittàperlaparte orientale,edè cosi appellata dall’elegan- te e splendido palagioivimurato,ilqualetienclièora è del tutto ro- vinato,mostravanondimenoamemoriadeipadrinostri,qualche cosa della sua pristina reni magnificenza.Fuquesto sito neitempi più antichi dettoCastravelerà;difettianchecosivienechiamato da BartolomeoFacio'):nèsembrainverisimileche quivisifacesse- roun tempogliaccampamentidainapolitani,dappoichéquesta stra- dae questositomenavaalterritorionolano, ea quello deilongobar-
di
,dimodochédiquipoteva volentieriattendersiognispeciedi ostileaggressione.11luogo inoltre fra quanti venehaintorno alla
città,era a taleuopoattissimoperlavastitàdellapianura;eper questa ragione precisamente èdatenerechevimurassere Gugliel- moilcastelloCapuanoJ).
Trovo che anchenei tempi angioini quelsito,chedalponte di Ca-
sanovasiestendeva sinoallefaldedellaMontagnolaossia S.Maria degli Angeli,sidisseCampodei nostri3);e cosiparimenteveniva appellatoilluogo,cheoggidiciamoiPontirossi,pocopiùijnlà
delReclusorio, e dietrogliottocalli,comericavasidaunislrumento dell’anno 1334, nel quale dicesi situataunaterraad camp,deino- striin villaadArcorain pcrlincntiis Civ.Neapolis ubidicilur la
(1)Derebusgestiiab Alphonso primOj Lib.VII,pag.141.Neap.1769.
(2)Sumuionle,Hist.dellacit.ereg.
diIVap.leu».II,p.55.
(3)
Ap.Bolvit,Variar,lom.Ili*fol.
211.
a SULLA TOPOGRAFIA DELLA CITTÀDINAPOLI
Vela').Elostessoleggevasiinunaltroistrumcnto del1348incarat- tere curialesco, appartenentealmonisterodiS. Arpino.Ivisiricor-
da unaterrapostainCampodei nostrisetila Vela, e dal contesto apparisce essersi cosìchiamatol’interospaziodaPoggioIleale sino
aiPonti rossis).Eperòinunislrumento del1301leggevasichela ChiesadiS.Giovanni,oggi S.GiovanniellopassatoilReclusorio, era delta S.Johannisincampos):anziinunaltroislrumento dei tempidell’Imperatore Federicosecondodicesiunaterraposta fuo-
ridellacittàdiNapoliinCampode.Scapolipropeetcumfacie deEcclesia S.JohannisetPauli*).Arrogichetuttoiltrattopo-
stoaldi là diportacapuanachiamavasicampoflndaitempi diRug- giero,primonostrosovrano,comecelodiceFalconeBeneventa- no8),il(pialeparlando deH’entralacheesso re feceinNapoli,dice cheinapolitaniuscironoextraportamcapuanamariceverloin campavi quidicilurScapoli*•).Denominazionediantichitàmolto piùremota, leggendolalinpresso GiovanniDiacono7),chescriven- donelsecolononolavitadel nostroVescovoS. Attanasio,diceche donòalMonasterodiS.Gennaroad corpus(oggi S.Gennarodei poveri)unumhorlumincamponeapolitanopositura.
64.
—
Chiarito,Cam.sullaCost.di Fede- ricoIl otc.,pag.110.(5)Chron.odami
.
1140:Citte*iyitw sirnulcummilitU/uscivitatisforisPor- toniCapuanamexieruniin compiuti guitti Neapolimdicunt.
(6)‘Pellegrino,Hist.princ.Longobar- dor.Tom.HI,pag.309.Neap.1753.
Afede del Bolvito,nel sesto dei suoi Variorwn,loggevasiinundocumento angioino(Heg.Car.Il,1294et1295, A.fol.54):Terra in loco ubi dicilurcam- pusdeNeapoHin perlinentiis datati*.
(7)Chron.S.Neap.eccl.Vedinella Raccolta del Porger,tomIII,pag. 91.
(1)Questoistromcntoappartenneal monasterodiS.DomenicodiNapoli,e nell'inventarlo delsuoarchivioera così notato:Villaarcorae pertinentiar. Neap.
inlocoubi dicilur la Vela iuxtaterroni EcclesiaeSRestitutac.Jmtr.ann.1354.
(2)Inun ìslrumonlodell'anno1348 per N.MartuccioAllusaCuriale
,in S.Agrippino,loggevasi:Campodei no- striseulaVela,focusNeapoHextraPor- tamCapuanam.
(3)Presso Sabatinid’Anfora,Vetusto calendario napolitano, nel dì26Giugno, tom.V, pag.68.Nap.1745.
(4)Sabatini d'Anfora, 0.eI.c.pag.
SEI.MEDIO EVO 3 Incontroanchetaledenominazionesinoallevicinanze della chie-
sa dell’Annuncialainun diplomadiAlfonsoprimodiAragona,del 1442, pressodeMagistris').Conquestodiplomailsovrano fonda un monasterodeiPadri dellamercede, chefuilprimodiquest’ or- dineinNapoli:Incamporeferiubipriusquamcivitatemipsam Neapolisadeptifuissemus,caslramelalicramus. Questo Mona- sterorimanevainquell’angolo,ove oggicomincialaS.Casadel-
i’Annunziata, dalla partecheguardaS.Crispino; fu poiabbandona- toe divenne cimitero dellefigliuole.Ilperchèladenominazionedi campoantico,campodei nostrieie.mettevacapodalsitodiPog- gio reale, tirava perladrittasinoalpianodiS. AntonioAbbate,e perlasinistraper tuttalaDuchescasino all'Annunziala.
Atuttociòsiaggiunga,chelamaggiorparte delleguerresoste- nute nella nostracittà, intempodelladucea,lefuronlattedaidu-
chie principidiBenevento, eperòtantopiù probabile diviene,che gliaccampamenticolàsifosserosituali,dondepotevano cdovevano veniregliarmatilongobardi dal ducato beneventano.Egiovariflet- tere,che pelsiloprecisamente del quale favello, cioè perPoggiorea-
le,comesiargomentòdairuderiiviincontratiSpassaval’antica stra- dafattada Adriano,che daNapolimenavaaNola, e quindinon sem- brerà stranalacongettura intornoalladenominazionedicampoanti- codato dai nostriaduntaleluogo.
Ilsito,ovefudappoi edificatoilrcal palazzo, eraper Io addietro chiamato Dogliuolo3
)voce italianizzata dal latino doliolum, picco-
(1)Addìi,adlib.I.Stai.Ecci.Neap.
cap.uU.n.3ùJ.Diquesto Monastero, postonelluogodettocampoantico,se neha purericordanza nel Costanzo, Sto- rio di Napoli,pag. 429.Aquila1581.
—
D’Eugenio,Nap. sacra,pag. 416.
(2)PratiIli,ViaAppiaillustrata,pag.
204.
(3)Giordano, Fabio, Bist. Neapol.ms.
lib.II,Imperiumneapolìtanum,cap.Il,
de collibus neapol.
—
Capaccio, Risi. Nea- pol.Lib.ILcap.Vili,pag. 434.Neap.1607.
—
Sommante,HistoriadiNapoli, tom.1,lib.1,cap.X,pag. 242.Nap.1602.
—
Mormile,Descr.dellacit- tàdiNapoli,pag. 62.Nap.1670.—
Ce-* SULLATOPOGRAFIADELLA CITTÀDINAPOLI
labotte, dettodullolumatempodiCarlosecondo,).Laragione di taledenominazionestimo doversidesumeredall’unione delle acque, dieanticamente dal llumcSarno venendoinNapoli colà s’immette- vanoinqualchevasca a loggia di piccola botte,dondepoi uscivano edimboccavansi nei condottichelamenavanoallacittà2).Lanoti-
ziadiquesteacque,chedi là civenivano dal fiume Sarno, rilevasida unordine di CarloprimodiAngiòdell’anno12683
),colqualeci di-
ce,clicessendo colmid'immondezze,limo e lotoicondottiperquos aquailecurrila Sarno ad fontem Formclli,etdeinde perfontea, etpuleos eiusdemterrebisognavaripulirli;ilperchèimpone una tassadioncecento,cioè docati seicento,rispondentiinquantoa metallo a docati millecenloseltanta della correntemoneta*)da pa- garsi dallacittà diNapoli e suoi casali.DoveTossetalefonte di for- mellesidirà appresso.
Daun’antica cronacadiNotarRuggiero Pappansogna sappiamo,
cheinquestositoabitavauntempolafamigliaSorgente8 )poste- riormente estinta nel sedile diMontagnafi);echeavesse desunto
lano,Dellenotiziedellacittàdi Napoli, gior. Vili,pag. 14 e18. Napoli 1724.
—
Panino, Nuova GuidadeiForasiieri etc., pag.268.Nap.1725.
—
Sarnelli,Guida diNapoli,pag. 371.Nap.1692.(1)Eccole parole deldiplomain cui seneparla:Indislrietu civitatisNea- polisadDullolum,locoscilicet,qu.di- citar Baccano.Reg. 1304et1305 F.fol.
128.
(2)VediinChiarito(Com.sullacosi, de instr.conf.per<*ur.eie.pag.148)
,
eidocumenti checitaa questo prò- posilo.
(3)Reg.12680.fol.64.t.
(4)Pelmodocomecalcolare la cen-
natasommavedinellamiascrittura cheha pertitolo:Dell'argenteoimbusto di S.Gennaroetc.pag.24e seg.
(5)Vedi appressoilSummonte,Ilist.
diNap.tom.I,lib.I,cap.X,pag.
242.
—
Sarnelli,GuidadiNapoli, pag.371.
Napoli1692.
(6)Diquesta famigliasifamottodal Tulini (Dei Seggi di Napoli,pag.103) edal Mazzetta(Descrizione delRegnodi Napoli,pag. 673, Napoli 1601),manon piùsenefaparola dal Pacichelli
(Re gno di Napoli in prospettiva, part.I,pag.
67
)che pureenumeratuttequelle del Sedile diMontagna,dondeè a desu- merne, chesitrovassegià estinta aitem-
MEI.MEDIOEVO »
talcognome appuntodalluogoove trovavasilasorgente delleacque, nongiàperchèveramentecolà sorgessero,maperchèivicompari- vanoe rcndevansivisibili.
Nonènuovaladenominazionedellefamiglie daisitiderivata<):ma nonperciòmeriterà tuttalafede cotesta tradizione delPappansogna.
Questositocoll’andare deltempoperleacque,chedelcontinuovi
calavano dal colle superiore, indi detto dilAirecco,ed oggi S.Ma- ria delPianto,perlaniuna cura, eperlelagunechelaingombra- rono, funonsoloabbandonato,madivenne eziandio diunaere pe- stilenziale.In talesenso tutto questo trattoditerra dallefalde del- l’additato colle sinpressoalmare,eprossimoallemuradellacittà, 10troviamochiamatoPaludcs ancheneitempi dimezzo,eproprio nelprincipio delsecoloundecimo.Ilpiù anticodocumento che mi sappia,sièun diplomaspeditoinbeneficio delMonasterodiS. Gre- gorioArmeno(oggi S.Liguoroappellalo)daSergio nostro console e duca, datoneU’anno cinquantesimodell’impero di Basilio,che fu
11secondodiquestonomeeterminòappuntoinessoannodivivere, checorrispondeal1025diCristo, inquesto pregevolissimodocumen-
to2
)leggiamo confermate adessoMonasterotutteleconcessioni allequalisiaggiugne:padulisetexcatoriis,etinfusariasquas- que.Datalivociveniamo adintendere,che paludichiamavansique-
stiluoghiper lo scorrerechevifacevanoleacque,come potrebbe desumersidallasuccessivaparolaexcatoriis,clicleggosiinessa car-
ta,corrotta forseda scalurigo,edaltrimentiespressapresso I’apia colla frase scalebraemananliaeaquarum.Oltre a ciòsiviene a conoscerechetali sitieranodestinalifindaqueitempi amaturare
illinoelacanapa, chiamaliinfusariacepoifusariae
,
dondela
nostra voce fusati, che da questa carta rileviamononderivareda fosso,comealcunohacredulo pei fossid'acqua,maperchènelle
pi suoi.11Sabatini (0. «I.e.pag. 68) la 213.Napoli1634.
dicesenta piùestinta. (2)Capaccio,Hittor.Krapolit.lib.1, (1)DePietri,tMWisLornapolilpag cap.XI,pag.166.Neap1607.
« SULLA TOPOGRAFIA DELLA CITTÀDINAPOLI
lagune«'infondevanoillinoelacanapa:nel quale stato trovòCario primod’Angiò questo tratto di terreno, e fu sollecitodiallontanare
talifusarida luoghisìprossimialla città,facendoli situare più lun- gi equantopiùsipotessevicinialmare,per renderel’ariameno malsana,siccome appressosidirà.Egliè verochelaetimologia
della vocecxcatoriw parrebbesidovesse ripetere più dirittamente da escacibo,allegatasopra valide testimonianzedalDu Cange*) in significalodiraccoltadighiande,glandatio, e con tale valore pureilsuo derivatoescalicum;maiomi penso checosì interpre- tandola, verrebbemaleallogata nelnostrodiplomn
,perchèposta inunluogo facile aromperelarelazioneprogressiva,chesembra avesse voluto manifestarsi colledueideeracchiuse nelle vocipalu- di e fusari. Ciò nonpertanto volendosi accogliere questa ultima deri- vazionepiùomogeneaallastruttura dellavoce,sarebbesemprea giudicareper serbarelaopportunaprogressione,cheividiluoghi
selvaggisiabbia intesodifavellare:edinquesto caso traendola dalla voce escaeta di cuiabbiamopresso lo stessoDu Cangeilderivato escaiitor,uflizialedeputato a riscuotere nelle provincicognidirit- to sulle cose devolutealPrincipe;avvisereitenerelaparolaacca- loriisfattaa dinotareleterreabbandonatedalleacque checerto doveansistimarediproprietàdellapubblicaAutorità,allaquale soloeradato trasferirneildominio2).
vacuar, p. R. C.m
—
Sipretende dalla cor- telareintegra dellepaludi di Napoli con consultadellaCameradei30luglio1580 con molti processi.Eper ordine della Ca- mera 6febbraio100/.Liter.Curiae Ter- raiLaboris fol. 64, fu ordiuato al percet- tore diTerra di Lavo re,cheprendesse in- formodei possessoridellepaludi,fabbriche emolìni etc. ed anchedelti fossidellomale tempo,fossoreale,edaliamarinasitu>allaV’olia,efìsprodottainformazione t (1)Glass.adscript,med.etinf.lati-
nit.h.v.
(2)Nonvogliotrascurare diaggiu- gnerequinelloannotazioniilsunto chemièvenutofattod’incontrare,il qualetornanondiscaroper farci co- noscerequaledirittovantavasi dalla Corte sulle terrò vacue.Essosuonaco- si:Consult.cur.VII,an.1580:Vacui rimastidacensuarsiperlaCortefol.
306.
—
Ann.1593.Utcapiatur possessioNEL MEDIO EVO t
Nonfradiscaroilvedere qui aggiunteduealtre notizie:laprima interessaperlavoce barbara ignota finora neilessici.Inun{stru- mentodiepoca nonlontana dalla giàcitala,appartenente allo stesso monastero•)confermandosiunadonazionevi silegge fral’altro:In integraillapalude seusottoluni:questavoce ènuova edèun
epitetodipalude.Credopossa essereunderivato dallavocegreca barbara salalia,dicuine leggiamo esempipressoilDu Cangein significatodiacqua
,giacchécontalnomesiappellòanchepresso gliantichilatini laDeadell'acqua,Salacia-);benchépotrebbe es- sereunderivato corrotto dallagreca parolaSxÀr,vusataperdi- notareuncanale di acqua.
Senzaperò tener dietroalleetimologie,anchequesto epiteto dato
dai nostrialluogodicuiragioniamo,ci faintendereche eraingom- brodiacquestagnanti e di canalidiacque, ciòche appuntovaleva lavoce palude in queitempi pressodinoi.
La secondasi è,che da un diplomadelnostroducaSergio,ilterzo
ditalnome,sottol’imperodiAlessioComneno,circala finedelse- coloundecimo,sirileva,chegià nelle nostre paludivierauncorso
diacquaperenne, evi siera edificatoun molino ad acqua3).IIdi- plomaviene citatodall’ArchitettoLeltieri•'),cheloaveva osservato
nell’anzidettomonasterodiS.GregorioArmeno,alqualeSergio
noia.
—
DecretodellaCameraJSfSluglio 1646 hannoper io vendita dei territori lasciatidalmaredaS.MdiCostanti- napolidi S.GiovanniaTeducciosino allaTorre del Greco perl’incendio del Ve- suviodel16 dicembre 1631.(1)Engenio,Nap. sacra,pag.363.
(2)Vairone,DeUng.lai.Lib.FV, cap.X.
—
FeaU),De verbor. significai.—
S.Agostino,Decivit.Dei,lib.VII.
(3)Peimoliniadacqua,essendogli angioiniagovernarci, vediilmiola-
voromessoastampa:DelC argenteo im- biutodi S.Gennaroetc.pag. 161.Diun altromolino ad acquaesistentepresso PonteGnizzardo si face» parola inun testamentodell*anno 1383registrato nell'inventario delMonasterodi $, Do- menico MaggiorediNapoli.
(4)
Discorso circaP antica pianta,et ampliamonede la citàdìNap.etc.ap- pressoLorenzoGiustiniani, Dix.geogr.
delreg.diNap.tom. VI, pag.392.
* SELLATOPOGRAFIA DELLA CITTÀDINAPOLI
concedettelametàdidettomolino,cheindiebbeinassolutapro- prietà.Questoèilprimomolinoadacqua, del quale abbia trovato ricordonell’ambitodelle paludi').AnziilLetticriJ)nellasua rela- zione degli acquedotti osserva,che doveaesserequelcorso diacqua
difrescocomparsointaleepoca;dappoichésivedeinessodiploma proibitoachiunquealtro dipotersiavvalere di essaacquadalmoli- noin giù, vietandosidi farsianleparala,imposta,oaltro edilizio daquestopuntoin avanti.
Finalmente èdarilevarsi,che dallo statoincuisitrovavaquesto
trattoditerra nelsecoloxedxi,nonsideveargomentarechesem- presiastatotale;avvegnachéoltrealsilenziodeglistoricisulla quantitàdiqueste acque,che oggi raccolteformanoilFiume,ilqua-
le siscarica nelmarealponte dellaMaddalena,nonènuovovedere sorgenti perenni diacqualàdovenonmaiper l’innanzi furono:lal’è
la città diAlifeun tempotanto abitalaedoggituttaingombradi acquesorgenti,tal’è stata edèlasortedell’anticaPesto,dell'an-
ticaTelese,dellacittà diCuma,cosiavvieneindiversiluoghidi NocchideiPagani:insommalevicendeche per mille causefi- sichefrastornaronoleantiche correnti, neproduconodellenuove, trasferisconoleacquedaunoinunaltroluogo:l)comedeve essere
(1)
Chifossevagoassicurarsidel- l’aulicousodeimoliniadacqua, veg- gailpregevoletrattalodiGiovanni Heringio,cheha pertitolo;Dernolen- dinisquaesl.IIDeoriginesiveinveri- tionemolarum,acmolendinorunin.68 ad72.Ditalimolinisiparlainuna legge diArcadioe diOnorio,ch*òla quartasottoiltitoloDecanonefrumen- tariourbis Rornae dei CodiceTeodosiauo, lib.XIVtit.15,edinquella diZenone delCodice di Giustiniano, L. 10. Decer-
ninnaC.de aquaeduclibusVedi ancora
Procopio, Debeilogothico,pergliantichi moliniad acquadella città diRomasul colleGianicolo.Inoltreabbiamo da Strabono
(Geogr .
lib.XII pag.556) che fossero staticonosciutifindaltempo dellaguerradeiromaniconMitrida- te.Ilbranochefa al propositosuonaa talguisa:InCabiris Regia Mithridatis fuitescimela,etmolaaquario,etvinaria, etinviciniavenationes,acmdalla.
(2)0.c.pag.393.
(3)Lettieri,0.c.pag.395.
NEL MEDIOEVO
avvenutoallapianura sottopostaalcolle diLotrecco della qualera- teilo.
Ilprosciugamentopoidatoalledettelagune,ebbe incominciamen- toaltempodire CarloprimodiAngiò,ilquale,come hodetto,ne rimosseifusari, indisiproseguìdaCarlosecondofigliuolodilui,
ilqualesivideinnecessitàdipurificarel’ariadiquestosiloperl’e-
dilìciochevifabbricò, delqualeor ora dirò;efinalmente circail
tempodiAlfonsoprimodiAragonaletantesorgentichesitrovava- noalivello,furono incanalate emandateallacittàper uso deifor-
mali,elealtrepiù superficiali adoperate pei molini eperlefontane, cheservivanopureallepaludiperprodurreleverdure.
Inquestosensotroviamochiamatotuttoquel trattoditerraanche Paludineitempi angioini,comeinunislrumcntodinotar Girola- moIngrignelta dell’anno 1484,sivede vendersida unGiacomoPao-
lillounpezzo di terrenoividetto
campemem
inpaludibus Ncapoti»ubidicilurad
Cam
nova:cranvidunqueterrecampesicioè alte allasemina in paludibm,ciòcheadditachealloraeradiversoda quello di oggiilsignificato diquesta voce,avvegnaché mentrecon essa suolsiaddimnndarequellaterradeputala adare ortaggi,in quei tempi adoperatasi a dinotare luogo pieno diacquainparte sta- gnante,e perciòcolmodigiunghi,e di similipiante aquatiche.E quindiilnostro cronista Giovanni Villani')parlando deisiticircon- vicinialla città,dicecheanticamente stavano inpaduleellochi pienidigiunghi,donde veniamoaconoscere quellocheintendevasi per palude.Chiamandosi adunqueneitempi degli angioinipaludeiltratto dettoCasanova,che corrispondealprincipio dellastrada diPog- giorealeandandovidallacittà,egliè chiarochequeiluoghi circon-
vicinidoveanoessereingombridilagune e giungale.Siccomepoi nontrovoquestadenominazionediCasa novaiuquelsitoprimadei
(1)ChnnicadeParienope,Ub.I,cap. 13,pag.9.Napoli1680.
IO SOLLATOPOGRAFIA DELLA CITTÌDINAPOLI
tempidiCarlosecondodiAngiò, cosìhosuppostochetalenomefos- se nato precisamente dalnuovoedificiofattovida quel sovrano:mi confermainquestacongetturailsunto fatto dal Bolvito,desumendolo dall’archivio della zecca')col qualedànotiziache GualtieriSerban- donell’unno1301rendevailconto della fabbricaretfiipalatiicune nocelle
.
Chefossepaludoso poi questo luogo atempodiCarlo secondo, mi sembrainverisimile,avvegnachéAngelodiCostanzo*) ci fasape-
re,che esso sovrano edificòunPalazzo200passilontano dallacittà, ecomputandotaledistanzadacastelcapuano, nel cui lato sinistro, versolachiesa di S. Onofrio restavalaportaa),possiamocongettu- rareclicTosse stato edificatonelluogo ove giaceilponte di Casano- vaolìvicino,dello S.Petrusadviamtransrersam4),dovesolevaa fede dello stesso Costanzo passarvilastate,per l’opportunità delle acquecheviscorrevano,e poi introraettevansi nellacittà;e precisa-
li)FascicoloXXII,fot.2.
(2)Eccoleproprie parole: Giunto in questomanieraaisessagesimoannodella suavita soprapresoda unafebreacutis- simanel1309a cinque di maggio,con grave doglia dituttoilregno,partidal mondonelPalagiochiamatoCasanova, cheeglihavea edificato lungidaNapoli 300passi,chequi habitat solevad’esta- teper F opportunità delTacquadi Scbeto cheentrandonellacittàpassavaperlo Palazzo. Istoriadelregno di Napoli.Lib.
IV,pag. 109.Aquila, 1581.
—
Suramon- te.Istoriadellacittàeregno di Napoli, tom.II,pag.363.Napoli,1602.{3)Lettieri,O.c.pag.384... palato de la Giustizia dettoprimoloCastelloCa- puano;dove era la porla anlicha de Ca-
puana,quale slevasopralofossodedet- toCastellocorrispondentenellasuamiUà etlosoprad. Castelloveneraadstaremez- zo dentro lacittà,etmezoforasincomt seusava anticamente, quale portaadtem- pi miei l stata deroccataetin quel loco dove stava neièhoggiunaCappellaccia nominataS.*®Maria.
—
DiquestoCa- stello,edi ciòcheiviavvenne,vedi quantodissi altrove:Dell'argenteoimbu- stodi S.Gennaroetc.pag.18, 77, 104, 105,124,182e195.Aggiungoora la notiziaseguente:Sokxmturunc.VII GuaUer.Seripando pròreparationebai -neor.aslracor.stabular,etpontiscastri Capuane deNeap. Reg. 1309N.fol.219.
(4)Reg. 1305et1306C.fol.50.Reg.
13061.fol.113a.t.
(TEI,MEDIOIVO
H
menteinquestoluogosimorìessore a dì 5Maggiodell'annoÌ309').Ilperchèpoco acconciamentesisarebbegovernalo se Tosse stalo sito stagnante.Se non che da quantoallegaPietroAntonioI.cllicri-’)pa- re,che pocodoposifossecominciatoadareloseolo a quelle acque,
lequali arrestavansiinquei contorni chechiamavansiTossali,come leggevasi nell'inventario dei beni delcelebreOspedalediS. Attana-
sio>).Divero aconiare dal<305all’anno1310incontriamo ordini speditiper darsi scoloalleacqueividappressostanziale, eche da Poggiorcalc sin pressoalPonte Guizzardo*)formavanodellelagune
nellequalisicuravaillino *).Così in questi anni precisamentesiveg- gonoabolitiiTusariiviesistenti,edindennizzatiirispettiviproprie-
taridallaCorte*).Anzi nello stessoanno <309incuisimorìCarlo secondo,con lettere regie ordinavasipagarea Ligorio c Rinaldo Mi-
nutalionce<2, eguali per metalloadodierni docali<40,407)peldan- nosofferta coll’abolizione di quelli diloroproprietà8)iquali,come
(1)Costanzo,L.e.Lostessosiha dalNotamenlo delRaimo. Vedi Reg. 1308 et1309fol.180.
(2)O.c.presso Giustiniani,Diit.
VI,pag.393o seg.e 397.
(3)Iviera detto tn paludibus Casano- velle,quaepaludes fossati vocantur. Nei- rarchiviodell*AnnunzialadiNapoli.
VediChiùito,Cernì,deinstr.confic.per curialestic.pag.134.
(4)Inun testamentoinventariato tra gliattidelloArchivio di S.Domenico,si leggevalegatoadessoMonasteronell'an- no 1383 daTuzzillaMottula,unaparte dimolinoposto vicino Ponte Guitxardo.
(5)Ordovi tollantur fusoria circa Nea- potìm,ubi linacurabantur,etdominis sotutumprctiumarege,Reg.1305C.
fol.266t.,1307 B.fol.23t.,1308e
1309C.fol.18,e1310E.fol.244.
Chiarito,0.c.pag.110e148.
(6)Reg.1299B.Ind.XII,fol.67 t.Ilsuntoditaledocumento venne fattodalBolvitoatalguisa:(licitarti- niun maturariin fusoriispositisdiraet ultraMontem Guixardum,etquiaRexid proliibueratpromisitrexutfiatcompu- tuminteresseDominorumdictorum fin a- riorum.
(7)Chiavesse desiderio di assicurarsi come vadailragguaglio,vegga apag.
24esegg. dellamiascrittura intitolata:
DelTargenteoimbusto diS.Gennaroec.
(8)IlBolvito registrò la notizia nel foglio145a.t.del voi.VIdei suoiVa- riorumatalguisa: Literae regiaeq, den- tar aur.une. DominoLigorioetRay- naldoMimUulisprò detrimento passo in
11 SULLA TOPOGRAFIADELLA CITTÀDINAPOLI
costadaunistromento dell’anno1301dell’Archivio diS. Sebastia- nopressoilCaracciolo,eranositualicircannquarto di miglio ca-
landosi dalprimo molinodi PoggiorealeperandarealPonteGuiz- zardo>)poidetto dellaMaddalena’),dove sappiamoesserviun mo- linofindall’anno1383 ^.ComunquesifosseeseguitataleboniOca, pu- reilsitodovetterimaneresemprediun’ariamalsana,perchéilPalaz- zo edificatodaCarlosecondo, essendo re Roberto,lotroviamo dive- nuto luogodicarcere, se nell’anno1328vieranodetenutiquaranta- setteprigionieri4).
Equimemorediquantomi sonoingegnato di fare altrove*),im- maginandodipoterdare alcun lieve aiutoallastoria politico-econo- mica,nonvogliotrascurare di avvisare,che nel registrosidetermina
lasommaassegnata pelmantenimentodei ripetuti prigionieri,iqua-
licoiloro famigliar!costituivanoilnumerodi cinquataquallro,che fu di carliniquarantacinque*),egualiper metallo a ducati 8,111/*:
esuppostiliegualmentedivisitratutti,ricadevanogranaottoe da-
naro unoper ciascuno, vale a dire odiernegrana 16'/‘Ilche prova all’untempolabassezza delprezzo dei viveri, econferma cheide- tenutidoveanoesserepersone di qualche merito,perchèhomostralo altrove')che con più bassamonetaccrcavansi rimeritare dalla corte
remotione ccrlor. fusarior. suor, in perii- tirnciùcivitatisNeapotis.
(1)D’Engtinio, Napoli saera, pag. 65i.
(2)Celano,DellenotiziediNapoli, giorn.X,pag. 9.Nap.1724.
—
Chiarito, 0.e.pag.148.(3)Nell’inventariodell’archivio di 8.Domenico MaggiorediNapoli,vede- vasi registralalanotixiaseguente:Pons Guizardus. A. 1383.Te$t.mTuczillaeMo- tulaelegai,partemmotendini ibi S. Dom.**
Maiori.
(4)InCasanovaeroihùspitvumprò
tencndis captivi* obsidibus.Reg.1328. B.
fol.130.
(5)Dell'argenteoimbusto di S. Genna- roetc.pag.20,30, 31,32,48, 49, 100,101,108,113,115,122,124, 130,131,132,135,137,157a162, 191,194,e198a 206.
(6)Adsignaniurcaro^.XXXXVper diem
bospilibusXXXXVII cumVII famulisibi delentis.Reg.1328B.fol.130.
(7)Argenteoimbiuto di S.Gennaroetc.
pag.32e segg.
NEL MEDIO EVO <1 alcuni del lorobenservire.Saràpoi della storiailvedere qualefos- se statalacondizione di questi prigionieri,iqualieper essere tenuti separatamente e solo incompagniadeiloro famigliaci,non sembra- no dareputarsi dipococonto,maivicustoditiper cagione riposta, valea direperdelittinon comuni.
IlCarletti*)attribuisceloscolodato alleacquestagnanti dique- stositoadAlfonsoprimodiAragona,e forse l’avràdadocumentiche per altrononcita:masepureciò fece,e vuoisi tenere indiritlo atal Onel’incanalamento delle acquc'perledelizie diPoggioreale,compiu- todaPolitodel Donzelloaldire del Vasaria
),allorchésifecea ricon- durre nelmalandatoacquedottoledisperse acque,secondo nefafede
ilGiordano:l)sullatestimonianza del Panormita;lodovette praticare, siccomehosopra accennato,ad esempiodeisovrani Angioini, perme- gliobonificarel’ariainunluogosìvicinoalla città;avvegnachéin- contriamoindividui e famiglie dettediCasanovafinneitempi degli Angioini.Anzivierano a stanziare qui dei nobili,siccome possiamo desumerlodall’abitazionecheviavea Niccolò Caracciolode Capua,
perunluogo donatoglida CarlosecondoeconfermatoglidareRoberto a di*2giugnodell’anno1309*).Nèfiameraviglia che nobilivistessero a dimorare, perchè tuttoiltrattodelcampodiNapoliandavacollacit-
tàenonerapuntoconsideratoquale casale,siccomepossiamorileva- redaunordinediCariosecondodell’anno 1294,incuileggesi:Ter- rain locoqui diciturcampus de Neapoli inpertincnliis civitatis
(1)Topografia di Napoli ,
pag.339.
(2)Viledeipiùeccellentipittoriscultori tarchitetti
,
voi.Ili,par.Ifpag.8.Ve- nezia 1833.
(3)Uist.neap.rns., lib. 1,cap.XXVIII.
Vedi pure quantonediceilTroyii, IstoriadelReamediNapoli,tom.IV, par.I,pag.65.
(4)Neldiplomacolqualefaceasi la
donazionevisilegge:LocumCaseno- vesitumpropt civitatem Ncapolis,cum domibuSy jardenti, juribxu,etperlinentiti sutiomnibus.Reg.1309A.fol.52.Ve- dipresaoilChiarito,Com.stor.crii.
sullacosi,de instr.conf.per cur.pag.
135.Diquestaconcessionefattada CarloIIeconfermatadareRoberto, senefacevamottonel foglio10 dei
It SELLA TOPOGRAFIADELLACITTÀ. DINAPOLI
Neapnlis*).Troviamo purenell’anno1315*)untaleTaddeodeCa- sanovaeletto per giudice annate, carica per quei tempipropria dei
nobili,comeè noto agl’intendenti della nostra antica polizia*),e que- stoTaddeoinunistrumentosisottoscrive colsegnodicroce,edil notaio diceperchèscribcreriescili»
;edallostessomodocifasa- pereGiovanni Battista Bolvito4),chc sottoscgnavasi atempodire La-
dislaoilluogotenente del nostrovice-ammiraglio LisolodeArcellis famiglianobileestintanel sedilediCapuanas
),edilmiliteGenti- lede Acquaviva'•)delseggiodiNido7
);anziabbiamonotiziaancora diun maestrogiustizierebbe diccvasi ignorante dell’arte delloscri- vere*).
IL
Casino dettoPoggioreale,erassegnadeirimanentiluoghicirconvicini.
FacendoritornoalPalazzo di Poggioreale,mièd’uopo primadi ogni altro avvisare, che a discorrerne riesce opera difficoltosa di trop- po,essendo moltodissenzienti fra lorogliautori dellecose nostre, nell’assegnareiltempoedilsovranochediedeincominciamentoasì nobileedificio.AvvegnachéilMazzetta9)tienechetalecasino fosse stato edificatodaFerdinandoprimodiAragona, affermandonellavita diesso re di avere fattomolte opereinNapoli, tralequalimette
registro di detto reRoberto deir&nno 1309Vnind.Ut.N.
(1)Reg.1294et1295A.fol.54cita- todal Bolvito nel VI.Varior.
(2)Presso Bolvito. voi.IliVariorum.
(3)Pecchia,Stor.civ.epolii.tUlre- gnodiNapoli,tom.ili,pag. 217.
(4)L,e.
(5)Tutini, Dei Seggi di Napolipag97.
(6)Reg.Carol.HAnn.1307.Ind.
VIfol.247.Adest.Testamen.Comit.
Plandriae,inquointertestasubscribil
D.*mtGentil,deAcquavivamiles,tigno Crucis,quia scrivere nescius.
(7)Tutini0.c.pag.103.
(8)Ilbrano dacui ricavo la notizia ècosiformolato:SentenJiaifag.riJmli- tiariian.1304dieIVmensis Junii Ind.
Il regnor. Scr. Carol. Il an.IX.Sùpmm crucis propriemarnapraed.D."4.mag Just,scribcrenescientis.Sequuntursub- script.Judicum.
(9)Le vite dei re di Napoli, pag,393.
Nap.1594.
NEL MEDIOEVO U
Poggioreale abitazioneveramente dare,doveaggiunge,esservi
statadipintatuttalaguerra avuta eoi Baroni regnicoli.Edinal- troluogo,parlando dellaeffìgiediesso sovrano, dicecheasuotem- povedevasileggiadrissimamentedipinta inPoggiorealeunmi- gliofuori diNapoli').AlMazzettasiavvicinailCapaccio, che lo dice principiato dallo stessoFerdinando5).
AngelodiCostanzo- 1
)e Giovali AntonioSummonte*)d’altra parte, voglionoche AlfonsoDucadiCalabria l’avessefattoinnalzarequando daOtranto ritornò vittorioso.Eccocomequesto ultimosiesprime....
el’altroluogo cheedificò essoDucadiCalabria fu fuora porla Capuana,lungi circaunmiglio dallacittàelochiamò Poggio reale
;
orefeceunimipalazzo conbellissimestanzefacendovi dipingerelaguerra,overcongiuradeabaroni,conartiflziosi giardini,con fontanedeliziosissime,dandoin essoluogoilpas- saggiodiscovertoall'acqua dellaVolta,chepergliacquedotti entra inNapoli,operaveramentereale,ememorabilecheimin ai «ostritempilasontuosaerealespesacon gran piaceree di-
letto siscorges).Nellaqualeerronea opinione#)parelotirassepu- reilVasari*)cbetenne direttotaleedificiodaGiuliano Maiano, a comandamentodiAlfonsoducadiCalabria.Farei alcertonoiosoed
inutilecatalogo, seriferirvolessituttiipareri diquantimaiscriven- dodellecose nostre delmonumentoinquistione discorsero,iquali copiaronsil'un coll’altroperlamaggiorparte,ecorsero cbi nei pa- rere delMazzclla e cbi delSummonte.Ilperchèristandomidiciò fare,miatterròad alcuniscrittorichedellenostreartifavellarono,
(1)0.c.pag.397.
(2)Bùi. Ntapol.lib.II,cap. VII, pag.
435,Neap.1607.
{3}Uistor.delregno diNapoli.Lib.
IX,pag.441.Aquila1581.
(4)
Risi,dellacittàeregno di Napoli tom.Ili,pag.504e434.Nap» 1640.—
Falco, antichità di Napoli,pag. 17.Nap.
1679. 6.* ediz.
—
CelanoNot.di Napoli. Gior. Vili,pag. 14.Napoli1724.(5)0.tl.o,pag.504.
(6)Summonte.0.c.tomoI,lib.I.
pag.242.
(7)O.eI.c.pag.6.
16 SULLA TOPOGRAFIADILLA CITTÀDINAPOLI
dati inluceprimamentedaldeDominici'),nonvenuti forse a noti- ziadel Mazzeilae delSumiuonte,econlaguida diessiandròcon- getturandoinqualetempo, e da chisidassecominciamentoalno- stroelegantissimoedifìcio.
Quanto vadanoerratiilMazzeila,ilCostanzo edilSumroontecoi loroseguaci,pienamenteapparisce dal discorso diMarcodi Pino2
), ilquale favellando deifratellidel Donzello, che dipinsero nel palaz- zodiPoggiorealedice edopodi lui loZingaro
,ilqualespin- toda amorosaforza pittoredivenne; edinvero le leste qual’ora damevengono vedutemisembranovive, e cosìquelle deisuoi discepoliPietro e Polito del Donzello,iqualiaiutaronoilmaestro
nell’operediPoggiorealeequiviedin altri luoghi bellea meravi- glialefecerovedere’).OrsePietro e Polito aiutaronoilloromae-
stro nelledipinturediPoggioreale,sivedechiaramenteche desso erainpieditreanni avanticheAlfonsoprimo nonpassasse a miglior vita,dappoichéloZingarotantianni innanziadAlfonsosimorì,te- nendosi nato verso l'anno1363emancatoaivivinel14334);mentre reAlfonsocessòdivivere neldi21Giugno 1458*).InoltreseloZin- garo,aldire del de Dominici*),per vecchiezza e cagionevole salute lasciòassaiprimadellasuamorteaifratellidel Donzellolacura delle dipinture del palagio,paresiada desumersi,clicmoltoprimadella mortedireAlfonsoledipinture stessedoveanoessere principiate;e
lafabbricadoveaesserecompitaquandosidavadipiglioa dipingere
(ljNellaedizione napoletana dell'an- no 1742dellasuaopera,chehaper titolo:Vitedàpittori,salitovi,ed ar- chitettinapoletani.
(2)Questodiscorsoè inserito nell'o- peradelde Dominiciinnanzialpri- movolumedella citala edizione.
(3)Puòriscontrarsitalbranonel luogocitato,ovemancadinumerazio-
ne,ed è intercalato inbuonapartenet testoapag. 133 del citatovolume, dove vatessendo la vita diAntonioStilato.
(4)VedinellacitataoperadelDe Dominicitom.I,pag. 119,133 e 140.
(5)Passero,Giornalepag.26.Nap.
1735.1
—
CronacadInnocenzo Landolfo, ap.ilPerger, Hoc. di cron.tom.1,pag. 159.
(6)0.e.t.I,pag157.Nap.1742.
DEL MEDIO EVO 17
lepareli.Arifermare quantohogiàesposto,migiova allegarelepa- roledettatedal cavaliereMassimo,ove scrivevalavitadeifratelli delDonzello, nelle qualibenchénon vengaespressal’epocaprecisa, nondimeno sonodigrave peso, perchè fanno vedereclic talemonu- mentoera giàinopera innanzichefosseFerranteprimoa regnare:
Pietro e Polito del Donzello, egli dice,furonodiscepoli delZinga- ro e fecero assai bene, eper ordinedel reAlfonsoedellaregina Giovannadipinseroa roggiorealemollebelledipinture*).Male memoriedelnotaio GiovanniAgnoloCrisaiolosonoquellechealno-
stro proposito piùsiaffanno,perchèconmaggioreprecisione della età e dei costruttori del casino va discorrendo,edaffinchèilmiodirenon potesseinmenomaparte violarelaesattezza storica, colia quale del nostromonumentofavella
,lesue proprie parole piacemi riferire: Li Pittori Pietro e PolitodeloDonzellostudiarono da Mastro Cola Antonio,emortoquestodaloZingaro famoso,e l'architet- tura daGiuliano,
ma
prima impararono ancora da Agnolo, che fuscolaro dellopere delofamosoCiotto:ma
questidiventarono meglio, dove hannodipintoPoggioreale,che in quel tempo avea fabbricato laRegina GiovannaII,eperloRe Alfonso primo Giuliano da Fiorenza,econquestopresero molla amiciziaper- chè Giuliano conoscevalavirtù loro,essendouomosincero,dove livantavaassaivolendoportarlia Fiorenza,e tenerlicomefra- telliavendo parentela conPolitopervia dimatrimonio*).Dal qualebranosembra desumersichelareginaGiovannaavesse dato principioallafabbrica delnostroedifìcio,echeAlfonsoprimolapro- seguisse.Enoipotremmotrovareappoggiodiquesta ultima attribu- zioneinciòche tramandò untrovatore,ilquale seguì l’ottavo Carionellabreve invasioned’Italia3).
(1)De Dominici,0.tt.c.pag. 167.
(2)De Dominici,0.eI.c.pag. 166.
(3)Egli favellando delcamminotenu- todareCarlo ottavo, faparolaancora
diPoggioreale.U brano chegiudico al proposito dice cosi:
Lesamedysonarmeediverse AssexmatmsepartitdudiciVeree,
s
18 SULLATOPOGRAFIADELLA CITTADISAPOLI
Seè pur vero che ogni tradizione popolare per quanto stranapuò sembrare,conservasempreilprincipio diunfattovero ), e traii nostropopolonon conaltronome èstatoappellatol’ediliziodiPog- gioreale, senon couquello dipalazzo dellareginaGiovanna;sembra probabileche questa sovrana senonlopotetteportare acompimen- to,almenovidovettedareprincipio.E perchèessanonstiedeunita cou Alfonsoche dueannia),nelqualebreve spazio ditempo non pare potersitenerecheavesse rivoltalaraeute al casino,mentre
era sollecitataprimadallaguerra, e poi dal timore e gelosiachele ingeneravalostessoAlfonso,ilquale anelava d’iusigqorirsi del rea- medurantela vita di lei;cosilaprobabilitàporta cheilnostromo- numentofosse stato principiatoavantil’anno 1421, allorché esso re venneprimamentenelreamediNapoli.
Intanto seperleesposte ragionia Giovanna secondavuoisi aggiu- dicareilfacimcuto del casino, eprobabilmenteinnanzichevenisse l’anno1421,nonfu GiulianoMaiano1’archiletto,comeaffermailVasa-
Ettestapresilmonta achevai PourallerboirededansPougeReal;
Quiestwiglieudepiattonaconfit, AussiAlphons pourson piaisirle fit.
VediilVergierd'honneur, libro ratissi- modiAndreadelleVignee dell'ab- bate di S.Gelasio.
Sopradiquestaoperaciawanzano alcuneosservazioni delSig.deFon*
cemagne,inseriteapagina 579esegg.
delvolume XVIIdellenmnoires de Ut- taraturedelAcademie rogale des inscript, etbel.let.dallequali rilevasicheven- nepubblicatanuovamentecollase*
guenteindicazione:Levergierd*hon- neur nouvtUementimpriméa Paris.De
l’entrepriseetvoyagc de Naples ; auquel
estcomprinscommentleroy Charles hug-
tièmedecenomàBannièredesplogie passaetrepassade joitmée, depuisLyon jusquesàNaplesetde Naplespugne*A Lyon.Ensemblepiusieursaulireschases faictesetcomposéesparRévérend Pere cn Dicu Monsieur Octavien deSAGelai* éves- qved’Angoulesme,etparmaitreAndry de laVigne Secretairede laRegneetde Monsieurleduede Savoge,avec anitre.
OnlesvendàParis,en la grani nss SAJacques,à(enstignede la Rose bian- che couronnée.
(1)Vico,Scienza nuova, pag. 41. Na- poli1744.
{2)NotarGiacomo,Cronica diNapo- li,^. 70eseg.Nap.1845.—Passero, Giuliano, Giornale,pag. 12.Nap.1785.
NEL MEDIO EVO
»
ri *)elaconnine dei nostri scrittori*),eheloideò;avvegnachéesso (loriverso l’anno 1441,edin questotempo,giustalatestimonianza èrimedesimoVasari*),esegui lesueopere, anzi eglivenneinNapoli conAlfonso,quandol'edificio siera cominciato:e da talecomputo viene acomprendersiciòche nescrisseilCriscuoio
4
)conqueste parole:Iminnodipinto(ifratellidelDonzello)Poggiorealechein queltempo avefabbricalo laReginaGiovannaeperlore Alfon- to Giuliano da Fiorenza.Vaie a direcheAlfonsoviadoperòGiu-
lianodopodiessersi spacciatodasiffattaopera altro architetto,sia ehequesto fosse stato Io Zingaro,siaildeMartino
,oalcuno dei fratellidelDonzello,iqnalieranoall’untempoarchitetti e dipinto- ri:tanto piùchelostesso Vasari*)ilqualesimostranellasua ope- rasinemicodellagloria napoletana, confessachemortoGiuliano, rimasePolitonell’avviamentosuo,ilquale diedefineai canali perleacquediPoggioreale.Laondedaliecosefinqui dettesem- brapotersiconchiudere,cheilmonumentoinquistione fosse stato comandatodalla reginaGiovannaadaltroarchitetto enona Giulia-
no,ilquale dovette esserechiamatoa proseguirlo,essendore Al- fonsoprimo aregnare.Enon misembrastrana congettura e del tuttodorigettare,cheatalmodolasovranasiregolasse per avere uneasino inun luogoricco di caccia,ecosisopperirealdifettodi
quello diCasanovada re Cariosecondo donatoaNiccolò Caracciolo, secondoè stato avanti narrato.
Dalla descrizione dataci di questoCasino dai Capaccioe)siriie- (1)0.tt.e.par.I,pag.6.
(2)Capaccio, Misi. Ntap. L.e.
—
Cela- no,0.e.gior.Vili,pag.14 e seg,(3)0.et.o.par.I,pag.9.
(4)Vedipressode Dominici,L.e.
(5)0.el.c.par.I,pag.8.
(6)Eccocomesiesprimefavellando diquestomonumento:Hortipluribus fontibuiirrigui,qui vel pluvias per gra-
dititubaiemisi as ef/Uiunt,velsternuti*
ktr inalveismoriiinstar,per quos cim- balusU Joannes Auslriacus vietar eNon- poeto redimi, vel saltimi, velrumvenu- statedéprimuntur,tantacumperennità- te,ulnihiluberius.Kffkitqueaquari
m
ubertasgrave cotlunt,quodperfitsusager aquafintumuit saepe alveusjinclementem facithabitationem:iMUtfùi plerisquela-
*0 SULLA TOPOGRAFIA DELLA CITTÌDINAPOLI
vacheledipinture fossero state eseguileatempodiFerdinando primo, e delsuofigliuoloAlfonso,allorchéeraducadiCalabria
;
avvegnachénellesuemuravivenneeffigiata lacongiura dei baroni, dellaquale era tanto invaghito,che volle fosse stala ancora rappre-
sentala a getto nellaporta dibronzoposta a Castellonuovo'):anzi inunanticonotamentecamerale,ciè dato di leggerechenellemura diessocasino eravi dipinta questafamosacongiura dei baroni, av- venuta sotto Ferranteprimo padrediAlfonso secondo, echegliau- torifosserostatiFietroed Ippolito del Donzello,siccomenota pure, dopodelSummontc*),ilCelano3):dipinturacheesistevaancora sino allametàdelsecolo antipassate,secondoassicuròilContarino*),il quale scrisseprecisamenteinquellaepoca.Nonessendodarivocare indubbiopergliespostifatti,che taleedificioavesse avutoilsuo compimentoatempodireFerrante, così èdastimarecheilMaz-
zetta,ilSummontec quantialtrimai nescrissero,cadutiinabba- glioper tale circostanza, dassero tuttalagloriaa queste principe, e tenesseroor Ferrante ed or Alfonso pel facitore; peròchequesto
cisutex amoenisindemaniafartifue- rinl,idquedeficientehabitatione.1Vovi- musquid conligeril Baiis amoenis, quae nomogravissima* accedentibusesse solent.
Stradarne exemptar edidit JiUianus e Va- iano Alfonso Calabria* duci charo.Idem que JulianuspingendtmcuravitaVetro DonzelloetPolitoeius fratre. fìeliquain paridibus pictura aliqua parsest,inqua optimi pictoris ducei industria,etRegu- lorumaregedefectio.Erantquoqueex cretaebetissimaeffictacapita quaesacri legarummanuuminiurùtspertulerunt.
Excretaetiam integrum Sirenis symbo- lumextat,cuius pedesalterosaUatur, alteradmiraturaxpec-tum,quae ntapoli- tana* urbis amplitudinimaximeconve-
nirevidenlur.AliudFerdinandi symbo- lumprospicies,Armellinumscilicetanimai quodne coevo foedelur,Hbentersecapien- dumvenatonbus tradii;inquoduoepi- grammataleguntur;aUerum,DBonvu,quasi divtnumsitnonturpimaculafoedari;al- terum,Malo mori quamfoedari. Hìbto-
naNeapolitana,lib.II,cap.VII, pag.
435.Neap.1607.
(1)
Vedi quanto nedissi,e le auto- ritàcheallegai nelmioopuscolo
,che hapertitolo:Intornoall'ordinedeWAr- mellinoetc.pag.10eseg.Nap.1844.
(1)Lc.
(2)0.c.gior.Vili,pag.16. (3)AntichitàdiNapoli,pag.10.Na- poli1680.
NEL MEDIOEVO 91
ultimononfossestatoquellocheloinnalzasse,giovapiù aperta- mentedichiararlo.
Eopinionelapiùdivulgataappresso coloroiqualiascrissero que- stagloriaalducaAlfonso,chepigliasseadinnalzare talemonumento l’anno1483<),allorché ritornava vittoriosodaOtranto;macostoro dimenticaronoche GiovianoPonlanos)favellando dellemuradiNa- poli, lasciò scritto:anostritempiavendo Alfonsofigliuolo diFer- dinando piantatoungiardinovoltoalevanteed asettentrione, ornòe fortificò quellapartedella città,congrossemuradi piper- no:muracheebbero cominciamentoa fedespezialmente dei nostri cronistis)nell’anno1484,tempoin cuidoveagià trovarsi innoltrato senon compiutoilgià dettogiardino,per potersirimanerecinto
dallemura,e questosifuquello dagli storici appellato colnomedi palazzo dellaDuchessa, odellaDuchesca, che probabilmentepotette
essere innalzato nell’anno1483.Ordall’esistenza diquesto fabbrica- to,senzadubbio,per uniformeattestato diluttigliscrittori,di spet- tanza delducaAlfonso4),eprobabilmentedell’anno chevorrebbero
(1)Celano, 0.c.gior. Vili,pag. 15.
—
Carietti,Topografiadellacittàdi Napoli, pag. 340.
—
Sigismondi,Descrii,diNap.lom.Ili,pag.14.
(2)De Bello neapolit. lib. VI, pag. 146 deltomoVdella raccoltadel Gravier.
(3)Summonte,0.c.tool.HI,pag.
439.
—
Fusco, Sulla grecaiscritione posta in Napoli al LottatoreMarcoAurelio Arte- midoro, pag.7 e seg.Nap.1863.Vedi inquestoluogoraccoltetutteleteati- monianze che fannoall’oggetto.(4)PiacemiallegareilcapoXXVIII delprimolibrodelTtfùtoriaNeapolita- na ms.diFabioGiordano,che ha per titolo:Dehippodromoetstabulis,ovedi questoortosifaparola:ffippodromus,
aninveteriScapoli pubblice fueril ,
tn- certum-,creda»tamenNeapolitanos ut rei equestri»maximestudiosos,etequo» pia- re»habuisse,etad erudicndumpublico»
Hippodromoshabuisse.Subregibusvero Andegavensibusadnovum Caslrumin B.
Mariae Coronata» via,ob idtum Cursum dietaconstitutumest,ubietstabulum ab eisdem constructumadhaecusque tem- poraconspeximusperdurasse,iUudquc privatim regi, eiusque domeslicis deservi -
ret.NuncveroinB.Gtorgiitemplum aJanucnsibusincolisdedicatum. Ferdi- nandussenioraragoneusad ampliorem tuxum,muUiplicemqucequorumusumad Labullaepartem
,quemB.Maqdalenaedi- cimus posuit,tumobpalustres,atque ob
U
SELLA TOPOGRAFIA DRLLA CITTÀDINAPOLI alcunidarealcasino di Poggioreale; io giudico sia naia l'ambiguità esiasidatoluogoalla inesattezza disopra rilevavi.Di verosembri inverisimilecheAlfonsosiavessefattiall’uatempo edinsibrevevi- cinanzadueedifici,l’uno dettoposteriormentelaDucbescanelluogo appellato avanti castra velerà,l'altroPoggiornile,mentredidueal-tricasinidaesso stessoedificatieirimane memoria,e chefurono la Conigliera')e quello di Cbiaiaa).
Manonistetlealungoilcasino di cuihofavellato,perchèdaH'a- nonirna cronica degliAragonesi3),sihache nel dì9apriledell’anoo 1502fu dai napoletani postoa sacco CastelloCapuano elaDuchesca:
ciòchecoincideconl’osservazione delMazzella4),ilquale assicurò chepochi anniprimadimettere astampaInsuaoperavi siosser-
vaval’effigiedelducaAlfonsopostoacavalloeseguitaconfinicolo-
ri.ECarloCelano dappoi non seppeadditarecon precisionelap»-
idperherbarumsoliraritalem,tumob ipsius perfluentes Labullae, alluentesque po- tagiaquasequorummorbisquam maxi- me (ammodo*.CumnonmultapostAi- fonsusfilineprivatumsibiHippodromum adducale* hortos,BeataequeMariae Mag- rialena*coenobiuminstiluìsset,quobruita- modi Epigrammateeroiinscriptum
:
ALPHONSOSFKRD. REO. PIL.DOS CALAWUAJB OSMIODOMUMHANQ CUM FONTE ETBAJL- NEOOJCjkVfT HIPPODHOMOK CONSTITUITOE3TATIONKS HOETISADIECIT QUASMIUT19CITRIORUMQ.NEMORIBl'S EX- ORNATAf SALUTISOSP1TAEACVOLOPTAT.PERP.
CON8BCR.
Hocnanein aedificium
cessi
t,ut de Labullano etiam usuvenisset, cimiadCostantinopolitanam portonifieri
coeptum, ni sequentiummagistraluumpru- denzaiudicumopusmatureavertissel Vedi ancoraMazzella,vitedeiredi Napoli,pAg. 428.Nap.1594 .—-Subìmon- te,Ukt.diNap. ioni, ni, pag. 505.Na- poli1640.—Celano,Dellenotisi*della cittàdiNapoli}gior.Ili,pag. 255.
—
Pap- pino,Nuovaguida di Napolirpag245.Nap.1725.
(1)Celano,0.c.gior.Vili,pag. 9.
(2)Celano, 0.e.gior.HI,pag.18.—
Panino,Nuovaguidadi Napoli,pag.
264.Napoli1725.
—
Troyli,Istoria ge- nerale delreamedi Napoli,lom.IV, par.I,pag.136.
(3)Cronicaanonimadell'anno1495 altanno0/9. Vedinella Raccolta del Per- ger,lom.I,pag. 278.
(4)VitedeirtdàNapoli,pag.428.
Napoli1594.
NBL M1DI0ITO »
sturadiutcasino,ilche prora di essersene di già perdutalame- moria, contentandosisolodidire,cheessendo pervenutoquesto lnogoalviceré Pietro di Toledo,lostesso io censia variepersone
lequaliviedificaronobelleabitazioni‘),e se ne passa a ricordare ebediessonon rimanevasenonlasolaconcadiunadellednefon-
tane5),ebe sono ancoranel cortile delI’Annunziata.
Oltre a ciòchehogià narrato,seponiamonoimentealla grandio- sitàdelcasino di Poggioreaie,ecirivolgiamo col pensiero alben esteso fabbricato 3),che,secondolasciaintravedereilScrlio4)giu- dicemollocompetente,segnailpuntodìabbandonodellagotica, edilrichiamo a novellavita dell’architetturagreco-romana;e con- sideriamoibellimonumentiarilievo, leegregie dipinture,edipre-
ziosidrappichelodecoravanos);e poi le belle e doviziose fonti pro- dottodell’allacciamento delleacque»), gliameni edodorosi parler-
(1)O.e.gior.HI, pag.255.
(2)0.eI.e.pag. 252.
—
Vedian- corapressoGiovanni AntonioSummon- te,0.e.Uno.I,pag.244.(3)Serlio, Architettura, Lib. UI, pag.
150.VeneziaISSI.
—
Celano, 0.c.gior.VOI,pag.15 e seg.Eccoinqualmodo aiegueaporterai,nel Kergier ihonnettr, delcasinoedellasuapostumi AupradeNoppia
m
*ntoma maniera, TodaefesialautalinguUmt; Coment mainata, amignons, fenatraga, Granegalena,longtta,ampiaetlarga;Jardiru piattone, finire da doulceurt rem- /pliu, St de btauUi tur lautaacomplus, Petitegranate,passuigetetbarriera Court,fontainuetpetiteerimerà, Potersetjougretalafot»tabattn;
Outoniymoigttantiguu d'alabastrt,
Demarbrébianc,etdeporphirtarmi, Eraprrtlevifcrune fault ea neti.Lc.
(4)Le.
(5)VedinegUscrittoriavanti citati eprincipalmenteinSerlio, Architettu- ra,lib.Ili,pag. 150.Venezia1551.
—
Parrino,NuovaguidadiNapoli,pag.
265e seg.Napoli 1725.
—
Troyii,/sto- ria generale delreamediNapoli,tom.IV,par.I,pag.136.
(6)VediinqualmodoseDefavel- lanel Yergier (Thonneur:
De ce dii pare torirmegrani femmine Qui de vive eaualtiireseambieetpiatili, QuelauteNapptet proli /burnirettacer.
Et touttsbaiagrandernenl abeuvrer.
Vedi ancoracome Dediscorrono Do- menico Antonioe Niccolò Parrino{Nuo- vaguida di Napoli, pag. 265. Napoli ,
1725):Vierano btSiatini giuochi tfac-
M
SULLA TOPOGRAFIA DELLA CITTÀDINAPOLIri '), gliubertosi vigneti2),giiestesiboschetticheglierano dacosta cogli animalidacaccia3):ilparcopergiiarmenti4
)elegrandi can- tine*);dileggierisivedràchea tantaoperasopperirenonpoteva lo spazio ditempodecorso dal1483al1494, nel cuiprimomesesi mori Ferdinando•).Arrogichenonresterebbeluogo a potervi tenere
qua,tdaquivi forte preseroleinvenzioni di fariloroiDuchi diFerrara,eMan- tova,aBelvedere,eMnrmirolo,edilGran DucadiToscanaaPratolino.
(1)Ung paretoutcioèousonimainls (herbataines Beaucoupplus gransqueleboisde Vicennes;
Plainsd'oliviers,orangiers,grenadiers Figuiers, datiers, poìriers,allemandiers, Pommiers,lauriers,rosmarini,mariolaines, Et giroffleu sur toutes souveraines;
Noblcs heueiUtls, plaisantes armeries, Quien tous temps soni la dedans fioria;
Et de rosiers assez bien dire foie Pouren lirerneuf oudixmuytsd'eau
(rose. L.o.
(2).4uistyaVingnobla dexcellence, Doniilen sarisitresgranlhabondance Devinclairets,de vin rougeett>inblanc, Grecetlatinquepouren parler frane Sonslaexquis muscadettetvins cuyls Q'on y queult bien touslesans mille muyts;
Voireencore plus quanllebonheur revient.
Et lout celaauproufjilduroy vient. L.e.
Pei vini inuso apponoi,essendogli angioinia regnare,vediilmio opu- scolo intitolalo:Delfargenteoimbusto di S.Gennarooc.pag. 112,136,162e 202.
(3)D"aulire* costa sontfossaetherbaiga Laou que sonilesgransbestessaulvaiges;
Gommechevrculxalacoursesoubdains ,
Cerf haulxbranches,grossezbicheset (dains.L.e.
(4)Axissiysontsanscordane ataches Auxpastouraigesgransboeufsetgrassa vaches, Chevaulx, muletsetfumenspar monceaulx Ama,cochons,truyaetgras pourcelaulx;
Et puisouboni de toutessu praeria Sontsitualagrondametairies, La ouque sont avecchappons,pouUailla, ToulamanieraetsortadevoulaUla Cailla,perdris, pans,tignaetfalsane Et mainls oyseaulxdayndesmoultpkiisans Aussiaungfouraoeufscouver, Donifonpourroit sans geline eslever;
Millepoussinsquien auroit affaire, Voiredix mille qui en vouldroit tonifaire.
L.e.
(5)Etauregardducavaquiysoni Entìeucertainapproprie profont, Si grandes sont,silonguaetsilarga.
Etcompostadesisubtilsouvraiga, Tant en ptlierscammevoulstureronde Qui «'enestpoint depareillesau monde!.e.
(6)Notai*Giacomo,Cronica di Napoli, pag. 178.
—
Passero, Giornale, pag.58.—
Lamlulfo, Cronica.Vedia p.160delprimo tomodellaRaccolta dei Perger.
—
Fusco Giovan Vincenzo,IntornoalleZecche ed allemonete battute in Napolidare Car- loVilidi Francia, pag. 13.Nap.1845.NELMEDIOEVO ÌS
eseguitelevariefeste,nèammettersiladimorafattavidai nostri prin- cipi,cbecomequiapoco vedremo,dalmodocolqualecercarono di esprimersi quelliiqualine favellarono,nonèdagiudicarsi dibreve durata.Eper giuntamancherebbedelpariiltemposufllciente,per far
sìcbeinostri magnali,adimitazioneviergessero somiglianti luoghi didiporto,per l’opportunità della caccia,essendosubitovenutame- noladinastiaaragonese, econ essaildesiderio elanecessità diman-
tenerelelorovilleche pertaleragionebenre ne aveva<),Inquali andiedero a perdersiprimachenon mancasseilcasino diPoggiorea-
le2
).Vihadipiùlebellestatue di cretacbesiammiravanoinque-
ll)Celano, 0.c.gior. Vili,pag.20.
Egli dice,parlandodiPoggioreale: Visivedono per questa strada alcuni ca- siniche sonostatideicacciatori regi,co- mesiiricavatodaalcuni istrumentiin tempo degliaragonesi,inoccasionedi vendita.
(2)Neppureèdatrasandare difare quiricordanzachetra lepiùcospicue delizieesistentia quei tempi, ven'era unad’appressolapiccolachiesa di S.Mariadegli Orti, stata diuntale di casaGuindazzo,nobiledel Sedile di Nido,chealdiredelCelano(0.e t. c.
pag. 12)nonlacedeva puntoa quel- ladiPoggioreale;comedelcasino diFabio Incarnao (Celano,0.el.c.
pag.6,7 e23)che sorgevanel sito overimanelachiesa di S.Mariadel- laFede\edi quello di Carlo Stendar- do(Celano, 0.et.c.pag. 9)nel luo- godettoilGuasto.
Inoltremicorreildoverediavvi- sarechesottoilpalazzo diPoggiorea- lenellepertinenzediNapoli,d*acco-
stoilfossato,lastradapubblicae ver- soilsuogiardino,atempodegli ara- gonesi,fucostruitoun molinosopra territoriocampestredellaestensione di seimoggia,ilqualetraglialtri confiniavevaibenidiPietroedel- l’abbateGiovanni Minutolo,non che quellidella reai corona.Tuttociòap- parisce.dallacossionofattanedare Ferdinando secondodiAragonaalmo- nastero diMonteoliveto,in rivalsadei docati2700 chequestoavevaversati allaregiacorteperprezzoottenuto dalla vendita fattaaLansalaoMormile del casale di Thaverola (Vedi nelGran- deArchivio di Napoli,ilfoglio2de- glialtidelmonasterodiMonteoliveto colregio fìsco, segnatiH.G.27). Abbia- mopuredagliattitra gli Eletti,Luigi deRaimoe Gio.PaoloPapa(sono se- gnaliE.C.30nel citato archivio), tre moliniconterritoriocorrispondente: ilprimodiGiacomo Guindazzo edil secondodiAlbericoeLuigidiRaimo, tuttieduenellepaludidiNapolie
4
S# SOLLATOPOGRAFIA DELLA CITTADINAPOLI
sto casino*)coperteconnovellotrovato,damistura di vetro, ete- nuteopera2
)dell’inventore ditalescopertaLucadeliaRobbia3 ), depongonoperlafalsità dell’asserzionechevengoconfutando;av- vegnachéessendo nato questi siainFirenzealdire delde Dominici,
sia inLuccaafede delVasari,masicuramente per testimonianza di ainbiduc, nell’anno1388*),nonpoteva certo trovarsi adatto a lavo- rarle nel 1483, sepurvivevaallorchétornò vittoriosoilducaAlfon-
so,perchésarebbe stato della etàdianni 93.Arrogi cheilVasari
stessoenumerandolesue isvariateinvenzioni,dicechebenaltre cose maggiori sarebbe stato capace, se fosse vivutopiù lungamente chenonfece, e selamorie,chegitasisemprerapisceimiglio- ri nonl'avesselevaloprimachebisognonon eradi vita*).
Orda quantosièfinquiespostosembrapotersiconchiudere,che
ilpalagiodiPoggioreale fosse stalo principialoprimadel1421 dalla seconda Giovauna, e che altro fosse stato l'architetto enonGiuliano daFirenze,ilquale fu solo adoperatodaAlfonsoprimoquandoquel-
lafabbricaproseguì, eche daultimo reFerdinandoedilducaAl- fonsofigliuolo di lui vidiederocompimento,circostanze questeebe fecerocadereinerroreilCostanzo,ilMazzella,ilSummontee quanti altriliseguirono.
Disgraziatamentedopodiessere stato terminato questoedifìcio,
isovraniaragonesifurono talmente travagliali,chepocoo nulla potettero dello stesso godere: ciònondimeno avvanzanonotizieche alcune volteinqueste deliziesisollazzasseroesontuose festeiviese- guissero.EdinveroilSerboneldescriverequesto elegantissimo casinon),postoinamenaregione,quantoaltramaid’Italia,narrache
sottoPoggioreale:ilterzo diLiseo di Raimonelluogodettolefontanedel- laze.
(1)Capaccio,Le.
(2)Celano,0et.eit.pag.16.
—
Parfino,Nuova guidadiNapoli,pag.
266.Napoli 1725.
(3)Vasari,0.e.voi.Il,pag.331.
(4)Vasari,0.e.t.c.pag.325.
(5)0.et.e.pag.335e 336.
(6)Architettura,Lib.Ili,p.150. Ve- nezia1551.