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MILANO. RI PltlHA NOTTE LA VEDOVA LE NOZZE MAL AUGURATE DA PLACIDO MARIA VISAJ CAMILLO FEDERICI COMMEDIA IN CINQUE ATTI OSSIA

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(1)

LA VEDOVA RI PltlHA NOTTE

OSSIA

LE NOZZE MAL AUGURATE

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

DEL SIGNOR

CAMILLO FEDERICI

MILANO

DA PLACIDO MARIA VISAJ

ppografo-Lìbrajo ne'Tr^Rf.

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(2)

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(3)

LA VE»0VA DI PBIMA nOTTB

.1 " .

"

0SSI4* ' ' I

LE NOZZE MAL AUGURATE.

•I.

. .'t*T

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(4)

P E K S 0 N A G G

I

Il coni»!d’OBEBTSOir» - f * f Missd’OBEBTSON. ^

Miss .Enricbetta, sua nipote.,*-' - fx

^

. * * ' f' *Sm .’ù S. .,Ì.

Ilgenerale Coubval.

li capilano Cablo d'Obebtson,credulo Luigi Courval.

Madamigelta<CooBVftL.>t> .’C

Il tenented*OHSE¥.

Miss Lubueb.

SirGbobeBt.

Il cavaliereFebramondo.

ÈbiCida,camerierad’Enridietla.

Gbood,servod’Obertson^ . ' .

SirMibiilison.

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(5)

f**

I.

A vi:i>o VA

t)I PRIMA NÒTTE

ATTO PRIMO.

' t

SCENA PRIMA.

Capitanod"Ohert so»,tir Grobert,sìr lUir- d/ison, miss

En

iìcbetta',conttd’Obertsòn, miss dOhertson, miss

Lulmer

eilcavalle^

Icrravwndo.

Ut! fondodelia srenaiiCapitano ché

mostra

lastiaagitazione, sirfiiiidlison esirGrO‘

.hcit stannoinforno, igli s'nlia, sospira-»

guai

da

l niiibella appassionaiodiente e

toma

agettarsi

a

Sedeie.Gliamitisifanno cennodi itiiipaiirlo,e glisiedonointoi'no.

-.yiconte di Vhtrtson appoggiato laterale mente a vntavolino. Enritbettasiederim- petto

ad

i.n

alno

mosti

andò

un'aria franca.

^Miss d'vhei’sonin

cima

u

vn

deitatidel piosrcniod.intnail ta/oe sibuttelemani,

dando

qvalcbe ocibiata

ad

tnri'ffetta che indicail

mal

talento.Miss

Lvhmtr

itipiedi, mostialinostato di nieravigtiu.Ilcavaiter

terramondo gua*da

tulioeride dìnasco- sto.

Uopo

qvalcbeistantediisilenzio dice:

.J

Car. (.IEniunoparla!' Zitto.Sononiulolo aoch‘lo<)

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(6)

%

LA VEDOVA

DI

PRIMA NOTTE

SCENA

II.

^

>. r

5

*

^ 'Brigidaedetti.

Bri. G«npermissione.

Con.{sivolge) ,

Bri.

Ho

da^seguìtareainetléreaH'ordìne questo apparlamenloda nozze?

Con, {s’inijuieta e volgelespalle) Cav. (Èdivenutorapparlamentu dei mutoli.) Bri.Voi,signora,uiieoìidite?(amiss Obertson) Obe. hnpatienta) ,

Cat'.. (.Z|Uq.Po.fTarbaccol Hanno lalingua in>- canlala.)

Obe. (fa cenno

a

Brigida chesenevada) Bri.(Ora hocapitotutto.}Serva sua riverente.

(entra) Cay. (Chelorocaschila testaI

Non

pare*una

conversazionedi morii?) ' ' Unr.(siesitain piedi,

dando

segnidi noja.

Ilcapitano tosservai)

Cap.(sialta inpiedieprendeil suo.cap- pello)Addio,signori.

Mir. Ve ne andate?

Cav-(Ohi Onalmenle* eccorottoIIgeloallafa-

vella.) ,

Cap.(al conte) Signore, senoniovostrabalìa dìmantenermilaprima parola, viè indispen- sabileil mantenerlaseconda. '

Con.$0*quanto esigeTonor mioel’onorvostro.

Cap,(aEnrichetta)Veggolavostra inquietezza, o signora. Non viprolungola nojadella mia

.presenza.

(7)

•0

>TTO PRIMO

».i Ohe. Ahi {rabbiosamente')i

\ Kit j ]tJir.Noi nonvil8Sc«r<‘inopartire.

Oro. Vièrimedioaliilto.Ilcasononè disperalo.' Cap>Crudele!

{andando

con trasporto verso

Enrirhetta)' ' t .> •: v

Enr, Iononnehocolpa. - ,.

*

Gap. Voivolete lamiamorte!..;, . ^ .. ,

ifenr. lo non nehocolpa* {conindifferenza') Gap. Lavedrete. {escecon impeto)

lUir.Seguitiamolo. ,,,

tiro.Non l'abbandoniamo, {esconodietrolui) Ohe. {trasècon rabbia) Maledetta!

Luh.losonoattonita. {pianoal 'Cavalière)

Cnv. lorido. {piano

a

miss

Eubmer)

l uh.Ricii.sareunospo.sobelloesìcompilo!

Cav. VIricordalequell’aria?

£.7/ A..Qual aria? '

Cav. {cantando fraidenti e sotto voce) Le femmineal lorpeggio Sivanno adattaccar*

Ohe. {s’alzasmaniando) (Non posso più.«Or ora rompoilfreno.;

'(m

quietamente verso

Enrichètta)

Con. (adEnrirhetta)

Tu

dunque non l'ami?

Enr.No, padre. . ,

...

Ohe.

E

chi amerai, pazza, disubbidiente, senza

. cervello? .

Con.Tacete.

Ohe.Seioveggoquesta, faconio che io sia

. morta,edimenticadiaverunazia-.

Con.Qiiielalevi. ,

Ohe. Sonoioin vergognadiquestoaffronto; io, cherhoeducala,che hocredulo diavereun

(8)

10

LA VEDOVA

DI

PRIMA NOTTE

y

agnellofra lemani, ehoallevala una vipera cherimorde eavvélenaluUi!

Con.Quielatevi,diro.'

Enr.{ftmlvt(tOhértson) lomi esamino emi trovomenoreachenonpensale.

Con. Lacolpa nonèdi lei.

Ohe.Edi rhiilulil|bé?

Con. È mia.

Ohe. ConieP

Con.Ascultalemi.Quando io meditai di'collo- carlacolcapitanoConrval,in’immaginavadi potere.ssereun padre beneficoenonunlirannoi l’amore cheho permia figlia mi hafalloli-^

' nora prevenire ogni suo desiderio; e queslò cuorepalerno'ha esultato finqui nel vedere Enrichella gradireledi.spo.sixionidi un padre.

Ho

credulodi ollenereallrellanlo intorno al suo nialrimonin; ma.InUnpuntoco.sìdifficile^

mi sono ingannato,elamia fiducia pér tei urlòfinalmentein unoScoglio nonpreveduto.

£hr. Padremio, sevoi voleteil miosagrifizìb;

' sequestoè necessario alla^quieie de’ vostri giorni, iogiuroa’voslripiedidi accetlarnela tnanoje...

Con. No. Conosci meglioilcuor mio*to''ll darei temieviscere^il miosangue}

ma

donesigerci

'' chetulussi vìttimaper me.Ùnnemico cheio stimaiventi annifain Ainericaicomeil mio

; piùprode competitore nrU’arnii.che mi estimò egualmente}inseguilodivenutoamicodeUniìn valore, comeiodel suo,trapiantalo di nel Suonatio suolo}sebbene mivideduesolo volle, pure Irasporlatu daungeniocordiale,chegli inspiravaun emulodelia.suavirtù,cullivòda

»

(9)

Atro PRIMO H

totllanoe »enxaiiilerrn2iunela n^a amirkra*

Sonoora duo mési,mMnvia mirarcomailda l'uhifosilofìllioerrilaliidii*siie virtfìe diuna farnlll riguardevoler uri prom«‘ite di venir quanto primaeglisteisoadessere testimonio dell*accoglienza rh^ìogli atrrei fatta. Onesto

tigtiocomparisce;lasuapresenza mi previene eaggiungesliiiioliinfavorsilo:Loascolto, tu esamino,loaccarezzoescopn»rli'egliè graiiife

' setiZaorgoglio, modesto senza affettazione, nobile,generoso, siPreroetaleinfinedafor- marelagloriaelafeiuilà d'imacompagna:

(’amormio

me

l’addilacomefattoperle,come inviatodal cielo pet* sopravvivere a me, per

^servire d*appoggio aisangue mio. Mi parvo

- Snrnradi srorgerene’ tuoi sguardi, ne’ Iimì modi,che latua stima,latuaCompiacenza per luiimitasselemiepremine, lamiarordialilà<

£nr.Sì,loeonfesso,opadre,loi^amuiirava;im saputo stimarlocont’affeziononaturalediuna

.* amieai inanon hopotuto destarein ine.-i f on.L’amordìsposa;rinieodo adesso.Oradiin- '^'qiieitiganflalo dallamiaerediililà,nrirebbrezza del mio giubiloedella mia persuasione,gli

* promisi,inpresenzadi mollicavalieri, laiOa mano.Egliallora caddea’mieipiedi,edegli edio gustammo ipiù fortunati mumeiilidi unagiojàchesembravapre.saglreun’uniuiie la

piùdolce, e -nonfuelle unlampodir arseI

semidiquelgiubilo,ene diseccolasorgente.

£nr. (inteneritastrhìPe lainano

a

suopadre) Lub.(jalcavaliere')AtldianH)via.

Cav. (amiss)

Un

altro poco:digrazianonfac-

>

-damo

torloaliacuriosità.

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(10)

ta

La vedova

di

drima notte

sEcporchè,padre,imo; noa videgnaste di

dirmeimunaparolaeconsttllarmi?. ,

C’o».Seben ricorda, credei più volle di averli

< iasrialoIraspirareilmiosegreto,lo l’interrogai, selumiavrestidatolacónsolaaione divederli marnala.Io lividi,rispondermi conunorchìo -assai teneroevivo,e, sorridereallamia pro- posia.Questosorrisomiha tradito;io inter-

‘'pretai comeilconsensodiun,cuore acceso, e cerneil linguaggiodellamodestia;allora, quasi

icerto che tuapplaudissiauna felicitàdcside-

- rata,nonpensaipiùcheadisporres»-gr«lamefite ognirosa;elamia tenerezzaan<(avamcdil an- dò,e,.compiacevadifartiuna surixesa. Già

'sirlavorava, cometuvedi,in questoapparta- mentonuzìalt-;giài parentiegliamicierano avvisati; già t’ora era disposta, e lutto eragiunto conbellagaraallasuamela,fuorclièiltuo cuore cheseneallontanava... Cheposso io dirti?

..Ilcielonon vuolecheiosiaunpadrefelice, ch’io vegga uscireuntigliodelsangue mìo,

«li'io mu>janellesuebraccia..

« .Egli halatlemiiia di parlare con tanta boBlà,dopo che.,loarrabbio,>iofremo!);,

^nr. Seio.viaffliggo,,opadre, seiosonocol- pevole,puniltniipure.'.. .. r :\ì

-

Con.INo;se In nnnpuoisuperarelatuaavver-

. sìone; setuvivisotto-liinasta faialilà,ionon pretendodigodere per tuomezzoun beneehe

<a teooslerehbe delmale,àlalgrado,riò^ioti

amo.Tusaraisem|H*elacaraligliauiia,l’unieo le.sorochemi rèsta.Nonpensareal mioaf-

.fanno;pensasoliamoalla tuafelicità. Addio*

È

d’uopo che mi ritiriper.,qualche mnaiexiln

«MV.

ulgitizedbyGo<-;l‘

(11)

ATTO

PRIMO' ! 15 per*pensarea leidop» lornerò arivederti, lo 'bol^aUo il male;toccaa

me

a ripararlo)ea dilVndere lalibertadj^l tuo cuore; Addio,mia

figlia. '(parte)

Obe. lonontlparlerei così. ' t tuf.Sentiamoche cosa 'direbbecostei.)' Lub. (Sonoannojata.)

Obe-lì

direi,che unafiglianon puògìusUficàre In alcun

modo

lasuareità, quandoardt.sne di opporsialle disposizionid’un padre; che,quando

eglicomanda, deve caderecon cieca sommis;

•sintiea’suiilpiedi;'Cheinniaieria dimatrimo- nio,dcapricciodella-pazzagiovenlndeve,es- sereimmolalo allesavie mirede'supekiori;che tu seiingrata ame, spergiuraaivoti deliana- tura cheriropoite diraNegrarelavitaairautùre della tua^enonaccelerarnela>morte;ch’eglinon

ha l’occhiopervedere cosìaddentro eo.ne io

inquesl’atTaro;chea

me

paredi-'scorgerviuna segretatrama.. Potrebbe essere un semplice sospetto:'mapttre.MQuellepa.ssate:visite del tenente Dorsey...Tremaperte« se arrivo a scoprirquestoarcano...Tidirei,chesiccome nontipiaceungiovinericco,'galante,nobile ed onoralo,tirnon degnalaperavvioiuarliad alcuno.; lichiuderei,^enzaindugio,)inunri- tiro,« linascondereipertuttoil

dempo

dHi^

tua vita,allavistad.’ogni'animaVivente. Beco cpiellochetidireie>chefarei,se fossi mia.

fratello,

Cav.(flettoefatto.Ellainun,fialamelterebbp>

il

mondo

asoqquadro.) i

Obe

Ma

lasciamoquelgalantuomoinbraccioaili^

suabiPhlà,Sentiadess^uciò.chelidicoio.stessa^.

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(12)

H LA VEDOVA

DI

PnmiA NOTTE

f.perparli*mia, cli«lioniani tt>parloda<|a«*

ala casadove ricevo una inerceilB si vergu- giipsaUrite cureche)io impiegate^amorosa- nienleper le, e porlovia liiMociò che pi}

appartiene,echelue tuopadrevi‘apparrc- rjiialea nonvedermimai più lo>m’era infa- tualadile; aprogliocchie mi condanno.Vo- leva iaSt-iarlierededellemiefacoilùi e>aveva in graziaInarinunziatoalspensieroidiun se- condomatrimonio.AtaleelTellodo li'aveva

portalolemie giojeper ornarlone in questo di,'6darti cosìuna caparra anticipata della -miabuonavolontà.Oraleriprendoeleserbo per me. Sono ancora intempo^e socome .rollorarlee procurarmi unaltro erede.Alla buon’ora dunque. Giacchésiamoio un<secolo in cuidominail capriccio,vogliofarofionòre aneorio.Presto,ch’io mimariti«mivendi- chi:qualunquesialo sposo che>ai.«{Tre!lie

' sipresenti, miami, pmiburli,mi aècareazi, 0mi mattratli.nonimporla,purchéio.faccia una vendetta:soliqua,sono .da'VeQdereetifio

,deciso. ’i o - >

Lìlh. Mifaridere. : f>i...t..>

Cav.Signora, sevolete,lavostrafortuna fatta.

Ohe.

Come?

! ‘i> ;• J.

Cav.

È

grantempoche auroraio vadoalmer- catoinulilmente.Sedite davvero,' fatepur cq>

pitaledime,eilcompcaioceei trovalo.!

Ohe. Non vogliovecchi. Jiim;

Cav. Digrazia,quanti vanni aveteyo^? t

Ohe. Pochi. •.N !t0. i'

Pnre?... ' . :. *'

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(13)

ATTO PRIMO

-. 13 Ohe,Ponili,vidiro.'UnadoHnacIk»iiaquallrini

èS4‘mpregiovaiie. Chpigiiurauler

Cav.

Ho

cITpito. '

Ohe.Addio. (paHenéio')^

£nr.

Ah

miaxia!.. .

Ohe.Ingrata!

Mnr.IovihomoalralQ(in segnodi rispetto,non

- interrompendovi;

ma

-sevidegneretedi,ascol- tarmi...

Ohe.No. < ' _• . ^

£nr.Voi mi avetesempreamata,etuttoinun tratto.,.

Ohe.

Non

l’amo più.

Evr.V'ingannate, losoe|ie mi amateancora.

Ohe.

Lo

crederesti?Sei in errore.LevatidieapQ questafullia.loti odio.

Enr.Voi? '

Ohe. Si. Xs*(uctttgagiiocchi)

Cav. Chebell’odio!

È

un odio chefapiangere.

ia miss

Luhmér)

- . -

huh. Lanaturanon sismentisce.

Enr. Voiv’inlenerite?

Ohe.Chi? Io? Guardiil cielo.

Enr.Eppure... " ' _

Ohe.(Maledettoilmio temperamentoche miIrv disce!Maledetta lacostanza chemiabbandona daunpuntoall'altro!)

Enr. Miascolterete?

Ohe. (.ripigliando

un

tuono brusco) No,tidico;

sonsorda, cieca,mula,non hopiùanima,non ho piùsenso perle.

Enr.

E

vorrete?.,.

Ohe.Salutarti,augurartiperTuIlimavolta labuona sera, enonvedertitnaipiù.L’ho pronunziata

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(14)

.Ì6

LA VEDOVA W PRIMA NOTTE

DORsi'loroapiìi<^d«li«troVServa divo! a, a ,

lorsignori: /;-•,/ (parte)

Cap.(a Lubmer)

Non

passa.mezz’ora cheslre- (pila,per l’impazienzadiriconciliarsi ecapito-

lare per lapace. ,

'

•.

Lub. Sisa chiè.

iBtaRlO'èvenlun'ora,-e ciseorometto cheit

tpraflioda nozzesiconvertein digiuno dadi- sperarli.

Luh. Andiamoa vedere seramiloèparlilo,

irai'.,Utcapilonoi>.!r;

Lub.Sì.

<ar. lo dubitodi no.. v

Luih Assicurioffloci.Signora, midispiace dellevo-

{sleet anguslVe!'Povere donne!Pertirannia degli uomininonciresla altra liberlà,fuorché nel- l’elezionedel nostroslato,eavrebbero rindi- Serezìonedi privarcianchediquesto!Vidora-

.)gion«ilosppso ha da piacereanoiche altbiamo a condur secoluilanoslravita,e^onpisaggi consullaloci,lacuianimaègelatacontrofamord ela tenerezza.Eppure se fo.ss’io, qualunqiro fosselosposo, lo;prenderei.adocchichiusi.

U

maleèche,per mia disgrazia,non

me

ne.ca-

mpitomai,aessuìiOt ^(parte),

(Wi

0o8ì.,è. loimandereial diavoloil disgus.lo

elamalinconia,emifarei dare da pranzo, lo.

m’impegno difarvi genlilmente compagniaa

..tonej^viallegra.Animodunque,risoivelcviesona

•ni;vostricooMndi*^ . . (garteìì

t-•' «ir»» l * * *

*** i

.;xn : iiiin'Uir.: '

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(15)

ì

atto primo

SCENA

III.

»>

Brigidaedetta.

Bri.

E

così?sonoparlili?

Come

va? Che nuova

mitlale? /

Enr.Cara Brigida,,lamìa afflizione èlina sola.

Bri.Per esempio?

Enr.Quella didovermi opporreallalenerezzàdi IMIpadre ohe credevadiprepararmiinsegreto .unafortuna, lol’Iiosempreubbidito;Iiorispel- laia in luttolasua henefìra tenerezza;

ma

ora chelasuamano,senzavolerlo,porlaunr<Mpo forteaquesto cuoresensibile,giudicadei miostaloedellamia agitazione.- Bri.

Ma

che pazzia di unpadreèmai questa?

cheprecipizio? Questa maltina vilanuova e vuole ilVostro consenso;oggi

V

obbligaa stenderela,mano,equesta sera vi

manda

a lettoconlosposo. Questoèunamorepiùpresto delfulmine!

Evr.

Eglièbuono,e credètuliopossibile.

Bri.Echediceilsignor mio riverito capitano Coufval?

Enr.

Si può dare un amantepiù ammalialo di lui? Egli vedela mia avversiune^esiostina a volermiperforza.

/fr/<,Mache razzadi genievi è al mondo?Chi diavolo re l'Iiamandaloper meliercitulliin ronfiisione?Maleiielli)!È stalotantevolle alla guerra,eunacannonata non lohamai portata

ì,

La

f'edtìradì

prima

naUdt

3

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(16)

48 LA.

VEDOVA

DI

PRIMA NOTTE

vìa^chè^avpebbi)co.sìwrìsparmiato undislurb') a noi8unadisperatone ast^stesso!

Enr. Ionongli augurola morte,

ma

bensì la graziad’illuminarsi e desistere^ dalguerreggiare inutilmentelamia ripugnanza.

Bri.Sento chel’odio, erodio eordìalinenteper ragion vostra. -

Enr.lo no:sonoanchediscretaperrendei'egiu- stizia alsuo merito,lo |» stimereicomeamico, eneimiostalononsotemerlo checomesposo;

Ti confessoaltresìchelesue*,virtùavrebbero bifseun giorno destato l’amor mio;

ma

non bisognavacheio,primadi lui,vedes.sìlagrazia, ilbrio,labella,lequalità impareggiabili del Unente. Il mio cuoreèscliiavodilui;egli è luttoperme. Ionontroverei più nell'uiiiverso conchi’parogonarlo,chi soslibiirgli; vipuò essere felicitàper

me

se non viene dal suo cuore,dallasuamano.

Bri.Infalli...

Env. Eppuresonodieci giorniche iol’attendo inutilmente:dovevaesserein Londraalprimo diotlobre, einvece scorsoilgiornoderlmo enonnesappiamo novella.S’egligiungevaal tempoche miscrisse,animaladaliasuapresenza, forsemi sareigeìtalacon luì a’piedi diano padre, avreipreveiinia lasuaparola,lesuedi- sposizioni,nonsarei rea d'aver penetrato in qualche modolesue roire,'edi averdifferito a confidarmiinlui edisingannarlo. Ordubito di tutto.I giornivolano. Nonsolomi delude delsuoritorno,

ma

mimancanoiesuelettere.

^ Ilcolpoèscopiato,etocca.a

me

solailsoste- nernelaforzaeripararmi.Giustocielo! sisa-

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(17)

ATTO PRIMO

: 19

rebbeegli dlmenliralodinn*?L’ardoreconcui volavaallagloria ne’rampìdellaFiandra,sollo rinvinrìbilceroedeiroccidenle.avribbesofTo- ralalasua fiairnnaperme?Sarebbeegli dìve«

nulo

meno

amante e

meno

noltecilo ?Fatale Malbouroug, ebehai-ilbarbaro vantodilirare ove>uoi alrampodellaIna glorialapiùchiara

'

.gioventù'4i'Londra,enefaivedovelespose, rJeverginidisperale,rendimiilmioamante, ''rendilo tostoall’ImpazienzadeH’amor mio.Ka>

-

mur

è presa,le nosireinsegne s’additano -da lontanoasventolaresullemuradella vinta città.

Che

baipiùbisogno delsuo braccio?Egliha serviloal principeedallasua gloria.Rendilo perpietàaisuoiaffettieallasmarritasua sposa.

Bri.Voi delirale. Chedubbj v’andateimmagi-

nandoP...

Enn

iol'amo troppo, céra amica, tionposso più differirò,nè viveresenza diluì.

Bri.logiurerei,chevoi lovedretecomparire, quandomenoilpensale, eche... '

"

SCENA

IV.;

Il conted’Obertsonedette.

, a

Con: Vanne,oBrigida,elasciamisoloconlei.

Bri.(Buonanolle.

Appma

hocominrìalo adi*

scorrere,ceroche sbucafuoriunimportunoa inleriompeiDii; senipie così:siamaledetto>1 servire echi l’Iiainventalo.) (.parte') Con.Questimomenli, ofiglia,sono dellamag~

gior importanza;esiccomenonhoDientea*

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(18)

20

LA VEDOVA

IDIPittjtf \

NOTTE

I-nionin ch«piùmi prema,cuiiivmigo'dd iim-

<1pi*'garli comte. i

Enr.. Piùdegnagrazia,opadre...

Con.Primadi tuliodammi un abbraccio; e se mai fossePuIIìibo...i < i

.

>

£/ir<l>’m(tmo!Che parola è questoP E che vi I muovea proferirla P ' .

.Con. Noniturbarli.'Permettisoli anto<iinusfogo

,.cheliServadi esempio,©lianimialoller^ire,

>.come hofalloio,lesvenlureche possonoar-

)rrivalli.Gli© falalilà!La soK©dio mifupro>

.

'piziainluttoilresto; miScagliò isuoicolpì nrihipartepiù sensibilOiElla versava i 'suiti favorì suU’uomopolUibo,suiruomo guerriero,

. elacerava spietataeinQessibilelepatern-)sue

. viscere. Ella nonvolletreguacol-onorddiuh .padre; videlemie lagrimeesicompiacquedella

f-miadesolazione, togliendomi -untiglioneide«

sertidelCanada..Egli,.nato'inquel clima, apri giiocchiagliorrori chePinfestavano. e cadde bambinonelle'manide’barbari.lo ho,credulo grantempoch'egli respirasse solloiferridella schiavitù,chelarabbiadc’nemicìavessesospese lesanguinarieloromani alla vistadiun par- golettoinnocente;l'hocredulo invano.Eglipiu

\ non ricomparve.Erin»'tìnticrudèli;americani efrancesisi sono bagnalidelsuo sangue.

Da

veniisetleanni inquaegli òpolvere,e noh

vivepiùchenel min petto,>chegemeUiltora enonsa dimentiearto.'E mentremilusingava cheuna'figlia dovesseriparare questa'perdila

<con unaunionefelice,ella troncaall’improv- visotuttelemìe speranze,eohripiomba net

' mestosileuziaideimiodoU»re.' :>

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(19)

ATTO PRIMO

•: 2!

Bnr.Slgnopp.'Bela mìa awer.Moneper Coiir^al

«leve(costarvi tanto,comandate;iovelo ripeto;

voisiete'padronede'mi^iatTetlilidellamiavita.' Co7ì.lo nonticomando nulla;v.engosoltantoa munirela tua giovinezza d’alcuni avvisi,e>a porre nelle luemani ilpegnopiù necessario dellanw*rmio. Prendi questecarte.

Enr. Ache fine,eche eonleiigono essemal?

0>V}:^L’uttimamia volontà,ilmiotestamento. * Enr. Come! E che bisognoavetevoi?...

Con.'Pio che nolicredi:ègiustochetiporga;

vivente, edi mia

mano,

lasicurezzadeltuo stato avvenire,loposso morireda>oggiade- niani;ese avvenisse, voglioridurmi alpunto tsiremo senza rimorsi,di averobblìalo nulla che servaa lasciartitranquilla.

Enr.Voletevoi spaventarmi?Chediscorsoèil«

vostro?Cheimprovvisamalinconiavi assale?

Con. Hairagione;hodelio troppo, edovevari- sparmiarliogni indizio.

Enr. Sonòcosi attonitache non arrivoacoo- prendere...

- .

SCENA

V.

(irood e'detti-

r

Grò.Signore.: .

Con E

cosi.

Grò.Tutto èfatto.Ilvostroeilmiocavallosono

. insellati;edio nonaspettocheivostri ordiai.

€'on. Dov’èilcapitanoCourvalP

Grò.Egliaspellaievostremosse,slaperuscire.]

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(20)

Si LV::VED:)V.Ì

W'PRI\n

ISOTTE

: IKSUO palafreniere.IMia prer^.Uitu,egaiila n

mena

ilsuo Ueslnere,

ma

nonso dove.

Coi.(a (ifoodìAndiamo...Addio, ima figlia.ì

\iirood parte) Enr. Dove? ,

Con. Losaprai. . ; ,

Enr

Voi miavete scossaItillal'anima,etremo senzacaiiirvt. Dove'andai e? <

Con. A siiddisfarè all*onore,adifenderela tua liberta.

Enr.Giustocielo!Parlate;fiiliainatemi del'^lutto;

apritemiquest'arcanofunesto '

Con. Spjera,ofiglia,enonismarrirli.Tiassista ilcieloenoncercare di piui^

Enr. Questo òtroppo. <

Cori. Resta.

Enr, Fermatevi,lonon vi)Iascin.(fo pre/u/eoef<

'f abito) Proferiteuna parolachemirischiari, -opreparatevia strascinarvidietroperluttouna forsennata:lesuelagrime...le suestrida...

Con. lodovevatacertutto... Ora4umi sforzi...

enonposso,enon hocoraggiodiproseguire.

Enr.il cuore mi direbbe egli la veritàcu’suoh palpili?IVraiinunzierebbelapiù terribiledisgra- zia,quella di nonrivedervi più?

Con.

Tu

mirivedrai, lo ligiuroperla mia te- nerezzaliivolir tostoarinnovarliquaestiam- plessi,e un addio, prima difuggirealla per- secuzionedelleleggi,.selavillurtasidteliiara

perme. >

Enr. La vittoria?Che dunque?

Con E

se mai soccombessi...

Tu

m*intendi.^

Questoè i'ultiofiocongedo. i >

Oli DioInon sognoio già.Voi correte.,.:

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(21)

ATTO PRIMO

' 25 Con. Aballfrini.

Enr. Con fhi?

j

Con.ColespilanoCourval.

Enr. Con luiPAh perfìdoi Chiamalosventurato.

Enr.

Uno

chesivantad’amarmi,unospite, un amico!...

Con.

Un

ospite,un amico non ha obbligodisa- griticarci l’onore.

Enr

Haegliobbligodi.esigereU vostrosangue?

Con.Noilo nietlìamoallanecessità dispargere

ilsuo.

Enr

Noi?

Con. Si. Eglièoffeso; deriso, insultatopubbli- camenle, esposto all’obbrobriodi unriputo, allamaldicenza,allataccia diaverlomeritato...

ConoscitubeneilcaratterediunuoPio d’armi?

Eì'n.

E

così?

Con.Ilsuo primoidoloè l'onore chenonsoffre alcuna macchia,emolto menouna'villa.Egli sacriPcaa quesl’idolo,enonrispettaalcunavit- tima che serva arisarcirto.

Enr.Scellerato!Furibondol Èquestol’eroeche mi proponevate per isposo?

Con. Perciòappuntotudevistimarlo ecompa-

tirlo.S’eglì sotfrissequest’affrontoinvendicato, dopodiel'affare è divulgato,sarebbeunvile,

' unindegnodi comparire nella società, etu stessa dovrestigiustamente disprezzarlo ed ab- borrirlu.All’incontroquesta orgogliosaconfi- denza, concui mi sPdaa ripararel’onorsuo Senzacrederedioitreggiarmi,palesalagran- dezzadeisuo spiriloelauobiilà del suo ca- rattere.

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(22)

64

LA VEDOVA

DI

PRTM

V

NOTTE

'Enr.Dwvesodo:*... Voi?...^ion mi alien-»

«leva aqiirsiopasso...Sarò cosìempia per.sa- crificare lavita(l’uD patire... lo^Iremo,iogel»!

fon. Convinta di queste massime, tu soffrirai, senzaoppormi rnsfarolu delietue strida.

(Chefarò?...Qual lampomifabrillaresu- gliocrlìi laragione!... Sì;hodeciso.)Dov’èil

, depilano? . ' ,

...

(on. Egli m’attende.

E»r- Lascialech’iogli parli. - . .

iQìl'lVu,.r V.

/fnr.'Ènecessarioassolutamente,e voinon potete vietarmelo.

C<fa,Fprsa.perfarlimediatriceconle luelagrime?

"Gvardalì bene: mentre con<lannoinaltri laviltà dicredefmemestessocapace,iltuodolorepuò

' tradiroiL È.lardi.,

Non

li permetto più,difa-

vellargli. '

^

finr.

E

permellerelechevostra figlias’esponga alla pubblica imputazionedi aver armalo un padre cuulro un’aniaule, d’a-verioscaglialo ella stessa nelperìcolo elascialo'perjre?No;rivo- calequesrohbrobfiosacundannaallariputazione di una figlia.

O

lasciate, vidissi,che mi ab- bocchi con lui,otenteròtutto per impedireil

vostro disegno.

Can. Chegli.dirai?

Enr.Nullainproposito del^vostroduello,emolto riguardo aglioslaoulidel nostro malriinuuio.

Tulio dipendedaquesto abboccamento.

0

io

. avròlasortedi persuaderlui, oegli avràil

vanto dipersuader me,egiicelieròlavittoria

senzalagnarmi.

Con. lononlichiedoun.sacrifizio,tefhodello.

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(23)

ATTO PRIMO

Jìnr.OiRanprovereslevoi cheiofossi capacedi farloallaragione ed fseguire unallogeneroso?

N<m miesdudeledal dirittodioperarlo, e la- sciateche mi ciiuenli. tSe viriesco,saràeoo' vostragloria e mìariputazione.

Con.A questopatto... ' fnr.Non mi rilardalelagrazia. ' Con.A quesiopalioli accordodifavellargli.Se

tuvedichei|tuocuore lìheramenles’acquieti asulTriric)pertuocompagno,io li prego etl consiglio^ Sehada costarti rinfelìcilà della tuavita,comeamico,tiscongiuroa guardar-

'lene,ecome‘fiadre le lo comando. Promellf tud’obbcdirmi?

£nr.Velo proiiiello.

ron.F.blicne,vadoaprocurarti lagraziadique- stobreveabbuccamenlo.Dopo nontentarmi più conleluelagrime,emoslarmi unarisoluzione

Iranquillii. ' (.parte)

£nr. Che risolvo?Inquestocaso, in cuisstraila del pericoloe della vitadi un padre,son io la Schiavadrll’amante Dorsey olafiglia di Oberlson?Senioilcuore che non bilanciaa dichiararsichepreferisce ancoraimotidella

^naturaagrimpetidella passione.Sonofiglia,as- Kulutanientc ty;iia. Etu,oCuurval. osUnato, violentoamatore,godi diaveretrovalalasola via dì tonnia

me

stessa esoggiogarmi;

ma

sappichenon esulterai lungamente dellatua vittoria...Eccolo.

(24)

2jS

LA

Vi.DOVADI

PRIMA NOTTE

. t

'

.

SCENA

VI..-

'

. .Capitano Coarvaledetta.

V

Cap.Sonioancoracosi feliceper esseredebitore allavostra boniàdiquesti istanti,incuimi èpermessodiudirelavostravoce erespirare

, aliavostra presenza?

Eyir. Pocheparole,osignore,

ma

che.sianode-

,cisiveesincere pervoi eper'me. Sedete,se .vipiace.

Cap. Ricordatevisoltantocheun vostroaccento deciti*-dèliamia vitaodellamìa morte.

r

Enr. Sietevoicosì fi-nhonell'amarmi chenon conosciatealtroscampofuorchéla violenza e ladì.sperazione?

Cap.Voil’avete, detto. II miotrasporloègiunto

. asegno che

mm

sonopiùpadronedi

me

stesso.

Enr. Vi compiango,lo credevache un soldato sape-sse far trogii’iiiconlroun campointbile alia

, suagiuria;maveggo che ilvostro valore non

,saabballare,cheilcorpo,edè loschiavodelle

sue iiassÌQili. ,

Cap. Aspettalea giudicarmi...

Enr.8i, quando mi avreteresa la più iiiftlice

, lìglìa...quandola vostra spa’da fumerà d’uii .sangueil piùcaro, d’utisangue...

Cap. Non faterimproveriall'onormio. Allendeie

il fìne.Nonaccusale un generoso senlimeiilo cheloguida...

Enr. Voigeneroso? Voi che meditaled’aprìrVì la stradaadunimeneosulcadaveredimio padre?

Cap. Chedite? locurroa liberarvi dime,atuu>

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(25)

>'

ATT© PRIMO- f

' , 27

'•riresoltn:i<tuoicolpi.Lamia spadanontrarrà unastilla disangueda un pelli» amico.e be- nefattore.,Crudele!,locouferaierò.morendo, il

sostegnoall’iduloche adoro.,;.

Ertr.

Come?

Voi,capace di ripuo/iaroallavdae

noname? , , . ; . .

'

CatJ. Taleèlasprted'unosfortlinaloche non ha sapulopiacervi,nè piegarvi.

Enr. Ebbene;io vi proverò chenonsono

men

grandeegenero.sadi voi;chevolete dime?

Caf). Lagraziadi morire.

EnT.

lovicomando'drvivere. ' 1•' '

Cap.

Inlaica4omiènecessario il'vostro'cuore, la voslramano.

Enr.

Ebhene,^sialediscretinenonasigete dipiù diquelloche è inmiopoteredi darvi.

Cap. Parlale. *

'

'

.

*

Enr. Launacompassioneèpronta.Daquest’istante

Ja

mia

mano

èpervoi.Comandale-ed esponele

come

diundonn<checomincia ad esservostro'.

Cap.

Cielo! E 11vostro amore?

i?/m V

ingannerei,se fossicapacedì lusingarvetie.

Cap.

Ah ch'tosapròmeritarlo!Lamiaservili),la mia sofTcrenza, l'eccessodellamia tenerezza

i sapranno'Vincervie àrqnistarvi .dhl liiHo. ^

Enr. Non

ririilsctrelemai. Scolpile nel pettolo

mie

parole.11.miocuoreòniio:viescludo da ognidiruto dipretenderlo. Vostra*è perdila

•mia

mano; èsacraì)ervoila miafede.'Sevi piace,ecco'glrarticoli’delnostro coùtraUo.Pro- nunciale* la^voslra risposta.•’ '

Cap.

Ahigiutiiealì;dellatempra* deiramor mio.

JoInaccetio. Accettocome un donosuperiore

alla unavita quel pocochevidegnate accur*

0»

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(26)

£8

LA VEDOVA*

01

PRIMA NOTTE

darmi,lomisollomeflo cifcamente allevostre l«‘ggi,evif»arbitradelia miafelicità. <*

£nr. Datemi^lavostra parolad’uDore." '

tap.Ve logiuro.* '

Enr.Basta co.si.Bendiamola paceanoi slessi;

aunafamìglia,agiiamici.Aspctlale. Brigida.

SCENA

VII.

Brigida e detti.

* '. *

Bri,Chevolete? (Chefaqui costui?) {piand)

Bms

Vannetosto,edi’anUopadre che lumatla- suapresensia ènecessaria,ch’io l’aspeUo,eche -conducaquilibreràmentequantiamici>0parenti giistannod’iatorno. .r. . ., - -

Bri.Subito.

È

avvenuta qualche novità? >

Enr:Sì. . <

Bri.Digraziainformatemi. . ì

Enr. Prima ubbidisci epotalosaprai. .

Bri. (Lacuriosilamimetteloali.Vadoe turno

comeunilampo.) {parte)

Enr. Giacchéla vostra felicità dipendeda così poco...

Cap.Tollerate,signora,/leimiorispettounasoli!

inlerrogazionà.1 Que,stUicuorecheminegate,forr n>erebbeegHforseil trionfodi qualcherivale fortunatoche avesse saputo prevenirmi?

Enr. Qualericerca?in questo caso permettete chevirisponda,che un

uomo

chesiappresta ad essere marito,nonricercailpassalo,evolge rocchio.daquei principichefanno germogliaro insospettì;una moglie discretasiguarda dal gettari^semi-d’uaa scienza-che alimentaiti-'

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(27)

. -

ATTO PRIMO

'" . Ì9 nxiri egenerala di<icordia.' Conlenlatevi,si- gnore. Viho impegnala,la miafede,e questo basta.

Cap.Eccoli.

, ^

SCENA

Vili.'

Conted’Obettson, cavaliere^

Ferranmndo

,sir (irobert, sir VirdiisonimissLubmer,,rkiss X d’Obertson barbera,sRitenuta ein

un

lato

della scena, Brigida,edetti. <

Con. Ebbene?

« £nr..\liu caro padre,ni<a zia,e voiluUiaccor- rete,siateleslimon], dfl.mto cambiamento e dellamiarisoluzione

Un

mamenlo hadecis^o, eCoiirval mi ha persuasa.

Ohe.Ecosì ?. ( (burbera)

Enr.Sirichiamiil ministro che autorizza lano- straunione. Eccolamiamano;io ladoaGour- val, eraccello permiosposo. Cap.Enrichella!

Con.Figlia,mia!

Ohe. biciil vero, mianipote?

Enr?Viresta più luogoadubUarne? . .

Ohe. Chetusiibenedetta! Prendi uu bacio, e ti resliiuiscoluttoraoioi^mio.

Lnh. Miconsolo.

(irò Cosi va fatto. i

d//f. Vivalabella Enrìchetia!Viva il iniocaro capitanoI .<

Con. Figliamia, sei tuveramentetranquilladi questarisoluzione?possoio crederci*

Enr.Si»

V

,

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(28)

50

LA VEDOVA

DI

PRIMA NOTTE

(in).I.oi Jo è; . .;<. .

<W/r. Rispondiamonoi.

(V^..Oiiandoè così,terminiamo ognicosa.Re- spirale, miocaroamico,efate coniodelsan-

gue mio. (<jCourvat)

. Ohe.Cisiamo afflili»abbaslanza.Passiamoafe- sleggiare questi primiislanli. Voi,capitano,

'date brareioallaTostra sposa. Noi tulli cir- condiamolie facciamoplauso. Animo,muove- '

levi..Fatebrillarelavostra gioia«dimjlaleml.

Grò. Fvviva! .. .. . ..

Evviva!

Cav.(Cosìsipranzerà. Ornai cominciava a dispe-

rarne.) ,

Luh. (Ohe accomodamenloimprovviso>^) bri.(Nonso piùdove mi-sia.)

Ohe. Così va bene:cosivsi?placaTamoreribelle, esi fanasceredai dispiacerilafelicità.Sono

•contenta, enon dplamiagioia-per tallo l’oro dìLondra.

riNB i>£ll’atto~pbimo.

J ^

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(29)

31

ATTO SECONDO.

.

» I

Nellecòlilumi! ,

-

SCENA PRIMA,

*

il I >,'•

'Brighìaesce dall’appartamentocortGrood.

Grò.VoIpIi*allro?

Bri.No.*Gron<),lirin;jrazip.P^r ora baslaicosì.

Gto. Mrpar»cholollo‘-stia bone!

Bri. Nonsapreipiùche agguingereallapulitezza^

di quesloapparlame.nlo, ^

t

Si‘èlarbralo.*' < ' .- . Bri. E sonoslancacome linabestia.

Grò. Ohe significa quesl’altrolettocheabbiamo

preparalo? /

Bri.Nonlo so. Vorràforseche vidormaio,è chete stiavicina.

Grò. Yid<»tabuona notte. . (parte) Bri. Addio.Civenganoquando vogliono,il mio affare è terminalo. Respiriamo unpoco,(.siede) Eccodunquefallounmalrimoniòilpiùimpen- sato, egiudicalo impossibilenellamìa opinione.

Mi parancoradisognare, eppureècosì.

Come

mai!(sialza) Eh dareila mi»lestaperun quallrino? Più chevi penso,meno Kintendo.

Tantoamoreperillenente,tantispasimi,tanti giuramenti!Eccodovesonoandati'a finire: in unasolenne infed**llà.

Oh

via

, protettori *del nostrosesso, difendeteciancora,sevibastal’a- nimo,dopo chesiverificanoquestica.si.

Ho

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(30)

I

LA VEDOVA

DI

PRIMA NOTTE

unavogliadisentire, di parlare, disanere,

che mi rende smaniosa.

Ma

comesifa a inter- rogarla,adesso chela padrona è circondala dagli amici,dai parenti e dallosposo?Bisogna morire conla curiosilà in corpo.EccosirMir-*

diison,saprò daini...

SCENA

II.

. ' '

-y

' Sir Mirdlìsone detta., ^

i7r/.-Chenovitàabbiamo,. signore?

.

Mir. Buonissime.

Bri.Ilpranzo?

Mir. Chiamatelo pranzo o cena, ètntt’uno.

E

co- minciatoalleventitré,emezzo, ed è terminato

alle due. ,

Bri. Magnìtiro? .

Uir.

E

come!erauna profusione.

Bri.E dopo?

Stìr.Sifece dituttounpoco.Sisuonò,siballò, sifece un’allegria ammiraltile. Sir Griibe.rtcantò un’aria italianacon buonissimagrazia, eil«a- valierFerramondofece riderluttiaisuosolilo, ecidivertìballandoassai male. . . .

Bri.E missEnrichHla?

/tiir-Ha faitlo.quello che facevano gli^ altri, e qualche cosadipiù. Accompagnòduearie al clavìceml>alucondue manine,che sono vera*

, mentetorniledallegrazieedall- aoiure.

Bir.

è

allegra?

lair.Quanto unasposa*

Bri. Ehi

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(31)

ATTO SECONDO

Eh!eh! Clie tiieravij;lia?Vi pareche^jloia- Irimnnib ilehha fare mi'lanconia?

'

Bri.fReslosémpr»’p'W allenila.)

»r Mir. Erariibminissimo umore.Hasérviló ala- mia ilfapilano.hamangialo discrclamenie, ha scherzalo, ecoronòl’operaballandoljnminuHld

chec’innamorò tulli, ! '

^ Bri.Conchi?

.I ,. .

Mir. Col suo sposo.

' '

Bri.Con lui?

,

"

niir. ConIih, con lui.

' ^

Bri. (Midarei dei spugni incapó,’ediventoslff-

*

lidapet (iiicsiii can^biamenlor)

lUir.Suo’ padrele lasciavagli (icchiaddosso per laconsolazione.e”.saazia tripudiavaperhi,o

' sembravaunapazza.

Bri.(Diavolol^Pocofamoriva per iltcnenle,/'e da'un momenioall’allro...Ah! veduta questi., nonsopiùcerne rispóndereecomedifendermi;

ese gliuominieichiamano(ìnie,voliibili,in-

'fedélihanno ragione,misollcscrivò,'chinò là

•' lesta,e nonjiarlòpiù.)

^

]i]ir.Cheavete?Misenibraledivenuta pensierósa*

Vidispiace il matrimoniod’Einichellà?

'

/.//.Ameno.

. >

'fliir. In falli^ unbelmalrimònio.'

Bri E

come! (Tanl’è;non possodanni pare.) 'fifir.^F v<iiquamlo pensalea prendere marito?

Bìi. Oh,oh^ ci vuolaltro!

'Jhfr. CiMiele losiesso.Unuoni'odi buona vo>«

Ionia, e la'vostra dispo.sizione.

^^/'/•'Bisr gtiatrovarlo. * -

Mir- Iosoehe avete(egli’adoràlòri.

E/ 158-

La

f^'ctloia di-pritìta tilSltÉ»

(32)

Zi

LA VEDOVA

DI

PB1MA NOTTE

Bri.Sì, aaoralori,quantivoglio;

ma

amatori nes-

suno. Eh,viconosco, buonelane.

Mir.lo,non veggodiOferenzadaun amanteaun adoratore.

Bri.

Oh

c’è.'signore-Esaminalevoistesso,ela troverete.

Mir^Oh! sietefurba.

Bir.Nonfo perdire,ma,grazie aivostri inse- gnamenti,losonounpoco,enon

me

ne vanto.

JUir.Cambiamo discorso. / Bri.i,S\,è meglio, . ,

/tf/r.(Gli sposi ororaverranno per passarviin- sieme laprima notte Chefortuna!Ilcapitano, daòspite cheegli era,è divenuto il vostro padrone.

Bri. Buonprògli,faccia...Dìgrazia,che oraè?

mir. Tardi.Sono due ore e più^dopo mezza notte.

È

tempo di licenziarsi,e lasciare gli sposi in libertà. > <

Bri. (Sono così rivoli alacontro questomatrimo- nio che non ho

nemmeno

volontà di vedere laloro allegrezza.)

JUir. Zitto..Nonsenlile?

Bri. Che? ' ,

Mir. Levoci,ilcalpestìo-Son,dessi che sì-av-

vìclnano. . . ,

Bri. Sianoibenvenuti.Cp'sitermineràpiùpresto

ildisturbo.(Sono ancoraincredula. Staròat- tentaa esaminaregli alti,leparole,il

sem-

biante, leocchiale, lutto.Saràlutto ciò che

inidicono;

ma

chequestosiaun matrimoniodì buònaugurio, misembralullora impossibile.)

afir.Eccoli. . ^ .

\

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(33)

ATTO'

8EC0^D0

' * 35

SCENA

MI.

I

fttru betta servitadat conte d'OhertsonedtA capitano Courvaty miss d’Obertson^ miss Lvhnier, sir Grohert, cavaliere

Perramondo

€detti. ' '

'

« 'i \ *

Con Figliamìa, basta rosi.

Non

TaraaiDOrbela veglia e Tallegria oltrepassi ioobfinrdellamo-

' drrarione;epi’egiodirhila tua 88lalr^Diamo

' riposoano! èallagiojarpmunr,perridestarla

‘domanicon piùbrio e conpiùspirito. Ecco

' linosposoilpiùamabile,acuiliaffido,e di bel iiu(‘Votirarcomando.Egli 'èdivenutouna

' porziónedile.Imparatupure adamarloquanto te stessa.Selavirtù,piurrbèilcapriccio, dì-

> rìgerà'quesla^-unione',credimi,tusarai milto volle più forlunala,«noituttifeliciaiFaspetlo

dellatuafefiriU.t •'

£nr.Mio, caro padre! .-

<ap. Cara sposai " Enr. Mioamico!

€av. (Nonlovoleva, noniovoleva,'ed ora ca- sca mortaalsuofìanro,eselobevecongli ' occhi.

Oh

gran donne!)

Obe.Bravi!Cosimipiace.Lacosariesceanror meglio

de

nonpensava. Senti,nipotemia, d‘oraiTtóarritupuoisperartutto deme. lo ttoiireirbeiò chedisoddisfarÌi;ebada benea ciò chepiù imperla. Noi nonatbìaoioeredi;eso ti^astaranioioùifarmivedereincapoairanno unbelnipotino, li giuro,daquellachesono, chemi spoglioditulio perfUrlupossessore

I

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(34)

y

36

LA NOTTE

!

inquelgiorno itiessoche nasce, (ultociò che posseggo.Tq(ca»?i.ìlex,afarlionore, ea preniermiin parola.

'

Bv*ivo,»nts& d'.OberIsAo?.*,). r.\',.A.tu’’.

teslinwpj,e.n«p^^4^d»,^Ural- O^A(kf^V)'v\t\-i 'j\-1>\'n VV.

n

») s'i.>

,

Con.(fldEnricKetta)Sentichedice.lua.ziap...

Tu ridi?...SiapurUUIociòcheha disposloil iiiciMO’yeela«ictM)biaicura<a'.lui>dell’avyenir.di -fì^ujfniihaiidatoiufia veiiiiounsola 2 ÌQne,una con-

<H(«utftzi^i<.;<htej:n)iiiac«cesce.da; viiq<>;[}oa.Qglìa flidiM!ilè!e')i^gioneyole,,èil più bel 4ooioi.chqpuò innà-eoa«kf»padi-eids naUiirALha; tup^ pronta,ras-

ilinegtlalÉionemìirHdoraiadiusuradelllinquieludioe rwifcUe-.'Uii/hiaeicagìPtjaLai.iliI»;( n l

(iViR! Jail'viMbempredeU»,:/ihtspgna.dfi!',leiopo

•ffialla»Horpcesadi>svihippar,si cdi riflallere.<

i

i£ro.iina' glovitte*>assalìlaiaU’iiipprQyYisn/.gopra

<>nU.p-pUlltO‘fcnSÌ!delK‘q|OM.. I.,;

Ca(^.(a Lub.)S., sì,fatecomparirekja,cos?icarne volete,fatepureun abilOiallajOaqdeslìg,^raa.op ciscommettoche ne era ìnnamqFalai.pBDiesa fa,e facevala innocenlìna. ’.vj.vi; .\«c\

^w&^COb.

cheibikonBlingua!)-,;.,, «i«<-<- ah>>

iCfc^^.Oh.' vte vrii»/»(iu«,(Aepariamoql*e.dofpapi.^si- gnori,v’inviloUiilì ripigUare.coli'noi,ilcorso

M

.«l.giubiloedaild fe.sAa.(Restaleinlibqi là. Ip

,Kvado,a dormire, IranquiUu.;A(ldìo inia^rigiia; o'raddio,Gourvai.(oyilascio-con

ua

aiigurip fe-

ÓD

lice, e.vÌM.do. la buonanòne. {parte)

Vengo., i'. .„A %

i .

ti^ui!ì.i:Car!fiaaiicab,.vt,'a;bl)raccio, epii,rallegrodi ,niiCUOret'i rrlf’k;ir.fi,0 ri- -I .'ir'';;» ;i-i -^}0.,F«lÌ!C6,>ii<Mle-),| mH'iiì|. ;oQiffrfei

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(35)

.

n

t.

.

SECOM)Ò

' j isé Iff/r.Felice nòlleì. >' 'I* > •• f - t;l' t.av.Eliglitnaschi.Questo’è'ilmt^lré/rcofnpli-

menlo.'SmUor

umiH.iiSinio.'’

Enr. Gràzie'a imii.' cj;».

yn bacio, Enrichetla/RicordalV'di ciò die U'hò dello.Benedetta'queslirgiója!

Fatéiiii confo,oCourval, poiché pro'priànlt'nte vi loccauntesoro.,Arivederti (lo'niatii.1[^aeZe) 4^7 (Piu’che Vesaniinò,piùnli‘confondo.'Tùlld

. re.*ìl«5iioredimpslrach’ellaè-’pèrsuaish di ébslui,

',

p’odiarlo,'li’é|iinaróorafd(C [i'oiPlà'in trionfo òn'Iradimenh».)'*“ '

.'lì-A 'Ciip.Quella ilaritàe quégliangùrj'àccteàcono

, l’eccessodelmiogiubilòperlafortunadi'‘òos-

'sedervi. ' '

" ; 'i

.

E’nr.'Nondate conda'vostra foiniàslnazìònémàg^

gior prezzoallecose diquello'chenon cùn- viene...(<?i?r;^/</a)'éhé faftulàcòsì'dlslratià

’e Ibcifurnà,

'

0'Brigida'

Eri.Lascioparlarea chiIntcà.'' ''''Li!}'

£nr. Tu mi sembrisoifltehidà.*'*''' >

SÒnqha-'^erubbidirvi'etioh altro.ConVandaié.'" -k

Perquesta«'erali'dftilVen’SÒda ògnrinicoihódo.

Ritiralipure, evannea lAip;

'

*' i'•

Eri, Non voletecheVr'‘S^tigli?’'

'

n"'l i’nK‘Non ‘bm hiàògnóVdi'tie-.' h*.'A Eri.(Ho capilo: non'Si dira pltf'di'Lhié;'Vuo esserespogliala dal marilo... Ioarrabbio,frftmd,

f,

.*^*** me. 'Nòn' só piùinché mOudO'^Ài

'l

'sia.*,'.)MMòchlnodiVolàniente'. è 'mr'coiisòl'ó'ron

"

voi.' .. , 01

Cap: Chebel'vànloè‘‘ Ilvòstro,Eorlchefta'a'do- 1*31110?*Voi''èvelC’sparsa lagidja'neltUorédi

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(36)

LA VEDOVA

DI

pam

\

NOTTE

, lutti..

Ma

nel mio,ottevi ad^ra^chesi sleni- peraper.laprimavoltasu<|n*sla bellaman«...

£nr.Moderalevi, o.signore, emuoveteviincontro alia felicitàconmodi lenii e dlscreli. Sedete

> un.poco,lovichiedo una grazia,edè que.sla,

di ascollarmi tranquillamrnle,edirisolverecon

, quellasaviezza che esigeil nosifocaso ela , eicroslaiiza.

Parlale.Oubiteresledel miorispellopergli oracoli<ld voslrplabbro? Deilalcmi losio la legged^ibbedirvij ecomandalealviver mio.

Enr. Sidevoipagodi av^roltemila un* sorle

^(chevi.sembrava<;osìdonlanafSiele voi inuno

. sialoperfellamenle tranquillo? ^ rap.Cbepotreidesideraredipiù per esserefelice?

Enr.Mollo,, e piùassai chenpn credete.Nonvi

^'adulale,signore. z

"C<v- Che può mancarmi?

*£nr. Tulio,quandovi mancalapacee latran- quillità del miocuore. .

Cap.Voi nonsieletranquilla?

Enr.

No;

io.ho«rperalo un’|azione,contro cui luttiimieiaPfelllSonoin ribellione,Inlumulio.

...Toccaavoia lemperarueraeerbilà,enonio- durmla maledirla.' - v.<.

Cap.CorneiQuale.linguaggio?

Enr.Degnatevidi noninterrompermi,e rispon-

' detesoliamo...Chisielevoi? Cap.Signora/..

',£nr.Velodirò io Voi sieleun

uomo

,la cui

.immaginaiioneriscaldala n«Mnsc«»priva lullamia fronte, chelegraziee gliallellamenliperla .;suafelicità,'senzacurarsidella mia;che vo- levavincermi^e un ha vinta; che,‘.voleva aagri-

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