PRESA DI TABACCO
COMMEDIA IN DUE ATTI D
iANTONIO S AMBUCETI
F ROSINA
Commedia
inun AttoB1DOTTA
PEL TEATRO ITALIANO•
DA GAETANA ROSA
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MILANO
DA PLACIDO MARIA V 18 AJ
nei Tre
Re,as.Gio. Laterano1
838
La
primaCommedia
è posta sottola salvaguardiadelleLeggi, qaalDodo
fattodall’egregioAutorealTipografo
P.
M.
Visa).UNA
PRESA DI TABACCO
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fa fatata.
Sii Vob\f(Jo
©C titanio Santlìucett
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PERSONAGGI
Laura cTIvry,
giovine vedova.Gustavo Leblanc.
Milord
Dorsky, uomo
di 4® anni.Caterina,
cameriera
diLaura.Tom,
servodi
Milord.Bernardo, locandiere.
Servi
che non
parlano.La Scena è a
Calais, inuna
Locanda.F.299.
I
Digitized'byGoogte
UNA PRESA DI TABACCO
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Sala
comune
di locanda conquadro
porte lateralieduna
inprospetto:a destra sa- rannolecamere
dimadama
d’Ivry; a si- nistradisopraquelle diLeblanc, di sotto quellediMilord; tavolini, sedie ecc.Caterinadalle camere di
madama
, recando unosciallosulbraccio,indiGustavo.Cat.
L ho
finalmente trovato ilmodo
di partireun momento
da tavola...Povero
signor Gustavol..Quanto
deve essere im- paziente perparlarmi!..Ora vediamo un
poco:mi
fu dettoalnumero
dieci... (os- servale porte,poi bussa aquella diLe- blanc)Eccola, questaè la sua camera...Gus. {esce)
Ahi
seitu Caterina? Era ormai tempoche
ti ricordassidi me.Cai.
Siamo
tutti apranzo: senon
avessi tro- vatoil pretestodivenire a prendere lo12
UNA PRESA DI TABACCO
sciai della padrona,
non mi
sarei ancora mossa da tavola...Cus. Come?.. Lauretta pranza contuttii fo- restieri?
Cai.Sicuramente.
Gus.
E
daquando
inqua?Cat. Dal
primo
giorno che siamo arrivate.>
Che
volete?Essa diceche simangia con
più appetitoin compagnia, e quasi sto per direlo stesso anch'io...Gus.
Ma non
riflette cheuna donua che
viaggiasola?..Cat.
Che
voleteche rifletta? Sapete che te- stolina èla suaGus. Molto
bene!.. Orsù, miacaraCaterina,dimmi
sinceramentequali speranzeti pare che iopossa concepire intornoalmio ma-
trimonio?..Cat.
Se debbo
parlarvicon
sincerità, vi dico che perdete ilvostro tempo,secredetedi poter ridurre la mia padronaa sposarvi.Gus. Perfida!..
Avrò dunque
pertanti anni consecratoa lei ognimio
pensiero; avrò inutilmente ricusatalamano
diuna
in-genua
giovinettache ilmio buon padre mi
destinava inisposa,certo diformarela tuiafelicità?..DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
13 Cat. Perme non
soche dire: a‘norma di quanto vi promisidopo
lamorte del pa- drone,non
tralasciai ditenerle diquando
inquando
discorsosopralavostra costanza, sui vostri meriti;iasomma, memore
dei benefizj ricevuti dalla vostra famiglia,mi
adoperai in ogni maniera per voi;ma
il credereste?Mi
sono accorta che-il solonome
dimatrimonio
laspaventa:e adirla ^ non ha torto, giacché colprimo
marito ebbe tanto a soffrire...Gus.
Lo
so... pure conviene distingueredamarito a marito. . ,
Cat. Ditemi ora qual fu il vostro progetto correndole dietro con tanta fretta.
Gus.
E
puoidomandarmelo?
Voglio ottenere da lei una decisiva risposta; sono ormai pronto a far dime
ciò che vuole il de- stino,ma
tentar voglio per Tullima volta di ottenereil suo cuore.He
nulla otterrò sarà tutto effetto di quelTastro maligno, cheuon
hamai
cessalodiperseguitarmi!..Cat.Io veritàche
mi
fatecompassione!Gus.
Ma non
èuna
veracrudeltà? Partireda Roano senzanemmeno
avvertirmene!..Che
nedici?., basta,almeno
la vedrò...Cat.
La
vedrete, e al solito pregherete,14
UNA PRESA DI TABACCO domandèrete
pietà;essa vilascerà dire,enon
siconchiuderàmai
nulla.Gus.
Dimmi
tudunque come devo
regolar- mi...Cat
Dovete prima di tutto farlevedereche una
semplice combinazioneve la faritro- vare in questa locanda;non
parlarle della vostra passionenè punto
nè poco...Gus.
Ed
èpossibile cheio?..
Cat. Credetea me:questigiovanottiinconsi- derati.,questi capisventati le
vanno
forse piùa genio deicaratteri serj emelanco-
nici.
Ne
voleteuna prova?Dacché
ella re- stòvedova,ionon
lavidimai intrattenersi con alcunuomo
tanto volontieriquanto
conun
certo inglese alloggiatoqui davarj giorni.Gus. Chi ècostui?
Come
sichiama?Cat. Io
noa
saprei dirvelo;sobenissimoche
deve essere molto ricco, perchèspende
assai, ha quattrocavalli, carrozza bellissi- ma...
Gus.(sospirando)
Ha
qualitàmolto possenti sul cuoredelledonnei sCat.
Le
donne?..Che mai
ditei Eglinon
le cura, anzine dice tuttoilmale
che può, eletratta poieoa molta franchezza.Or
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ATTO PRIMO
15 bene,costuidiverte tantola mia padrona,che
essa preferisce pranzare ogni giorno alla tavola dei forestieri...Gus.
(sospirando)
Va
bene!.. Ti son grato, Caterina,diquanto mi dici, esono pre- paratoa tutto. Conoscerò intantoquesto garbato inglese...Cat. Saresteforse dilui geloso?
Gus. Io geloso!
E
ti pareche?..Cat.
Ohi
separiamoci;può
giungerealcuno...Gus.Addio... soprattutto silenzio.
Cat.
Non
dubitate».^Poverogiovine!) (parte dal fondo).SCENA
II.GustavojindiBernardo.
Gus. Dice
bene
Caterinaioho
torto anu- triretantoaffettoper unadonna
incapace diamare
davvero.. Eppure,quando
ricordo quei contrassegni ditenerezza che ione
ebbiprima che una
barbara sortemi
co- stringesse a lasciarla mia patria,la grata accoglienzafattamialritorno!..Ma
saprò uscireda
questo penosissimostato: sì, ciòmi
ètroppo
necessario...(vapasseggiando in aria di riflessione).16
UNA PRESA DI TABACCO
Ber. (dirìgendosi versoGustavo)
E
cosi,signor mio,tuttihanno
giàpranzato, evoi...Gus.
(sema
badargli)Guai
a colui che essa volesse preferirmi. Ionon
sarei taleda
frenarei mieitrasporti...Ber. (Non mibada). Ehii signore, dico, se volete pranzare l’oraè giàben tarda...
Gus. (
come
sopra) Se coll'amore il piùan
dente
non mi
saròmeritatoun
solo di lei pensiero,saprò conaltrettantaindifferenza renderla infelicepercagionmia...Gilè dico!Laurettainfeliceper miacagione!..
Ah
no!..(siedepresso
uno
de’ tavolini).Ber. (accostandosi) Signore, l’oradel
pranzo
è già passata, e voiDon
avete ordinato.*.Gus.
Ah
si!..È
vero.Ber.
Sono
aricevere gliordini vostri.Gus. Fatevoi:recatemi ciò chevolete.
Ber.Volete esser servito incamera?
Gus. Sìe tosto...
Ber.Allabuon'ora...(Voleva vederla che
non
pranzasse). (parte).
Gus.
Ha un
bel dire coleicheio faccia l’in- differente; essanon
conoscequantogrande
sial’amor mio,
non
sache alsolovedere
Laurettanon
posso ameno
diprovareun
certo fremito;ma
pure tenteròanche
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ATTO PRIMO
17 superare ilmio
trasporto.'.Alcuno
viene;fosseella mai!.. (siritiraindisparte).
SCENA
III.futura, Caterinaedetto.
Lau. (a.Caterinaentrandodallacomune)
Le
tue ragioni saranno buone,ma
intantoho
decisodi partiredomani,e partirò...Pos- sibile cheionon
possa trovareun uomo
cheriesca a piacermi peruna
sola setti- mana?..Cai. Io
non
lacredereicosa poi tantodiffi- cile...Lau.
(Parlapiano: làvi èun
forestiere).Ar-
rogante!..Non
voglio più vederlo...An- diamo
nellenostre camere,e porta chiusa per tuttoil rimanente della giornata*..Cat.
{facendo un
segnoa
Gustavo che si avvicina)-Ciò significache avete deciso dinon
uscireneppure
quest'oggi... .*-
Lau.
Ciò non
è necessario... (riconoscendo Gustavo)Ma
ionon
m'inganno:il signor Gustavo!Cat.(fingendo sorpresa )
Come!
IlsignorGu-
stavoin questo luogo?
Gus.
Oh! Madama
qualfelicecombinazione
fasì
che
iovi ritrovi qui?18
UNA PRESA
DITABACCO
Lau.
Una
vera combinazione.Iosonodiretta aLondra
pervedereuna miazia:perdonate anzi sela mia precipitosa partenzanon mi
permisediavvertirvi diquestamia
gita.Gtts. Voi voletescherzare.
E
d’onde in voi l’obbligodi avvertirmene?..Cat.(Vuol porre in opera le mie lezioni.
Vedremo
sene sarà capace), (entra nelle stanze dimadama).
Lau.
Non
dimenticherò mai che voi fostesempre
Tannicodimio
marito,echenon
cessaste di interessarvi per
me
alsegno di propormi...Gus.
È
tuttoeffettodella bontà dell’animo vostro, senon
isdegnastelamia deboleser- viltà.A
questomondo
siamo tenutiad es- sere utilil’uu Tallro... (Barbara!) Tmu. (Quale improvviso cangiamentol)È molto
tempo
chevi trovate qui?..Gus.
Sono
pochimomenti,
e forse partiròdopo
che avrò pranzato.Lau. Cornei
Non
avete ancora pranzato?È
giàmolto tardi...
Gus. (passeggiando sempre con disinvoltura)
A momenti
sarò servilo;ma non
vorrei trattenervi qui...Se
aveteche fare,senza
complimenti..^DigitizedbyGoogle
»
ATTO PRIMO
19Lau» (Ho
capito: egliè offeso).Vi
sarebbe forse accaduta qualchedisgrazia? Osservo in voiun
contegno malinconico contro ilvostrosolito (con moine) Sarò indiscreta sevi chiederò quale motivoviallontana dalla vostra patria?
Gus. Ho
intrapreso aviaggiare la Franciaper
distrarmidaitetripensiericheSgom- brano
da qualchetempo
lamia
mente!..Lau.
Tetri pensieri!..Ohimè! Voi mi
spa- ventate.,.Spiegatevi...Gus.
{con caloresemprecrescente)Ioamava una donna
quantomai amar
sipuò
crea- tura umana... ilcredereste?Dopo*
annied
annidifedeltà e di costanza;quando
ilmomento
perme
sembrava giuntodiesserecompiutamente
felice,mi
vididaleiposto innon
cale, deriso e ridottoquasialladi- sperazione.Per non
dar neglieccessi,per tentare disoffocarnelmio
cuore lavoce diun amore
oltraggiato,per imporre $i- lenzioalmio
furore...Lau.
(,sorridendo) Perdonatemi, caro sigaorGustavo) ma
io vi credeva dotatodi for- tezzad’animo
bastantearendervi superioread una
trivialissimapassione qual èl’amore.Io
ho amato mio
marito,è vero,ma
l’ho20
UNA PRESA DI TABACCO amato
perchèmi
accorgevadiesserne ria- mata. Se voiprimadi darvi inbraccioalla tristezza,edalladisperazione peruna donna
aveste cercato di sapere severamente
vi corrispondeva,non
avresteorabisogno di lasciareiparenti, gliamici,la patria,per
cercarealtroveun
sollievo allevostrepene.Credetea
me,
è la maggioredelle follieTamare un
oggetto,quando
questo,anche
volendo,non può
corrisponderci.Gus. Iocredeitroppo facilmentealle lusin-
ghe
diquel cuoreingannatore...Lau.
Se
vi ha lusingatopoinon può
essere cheunadonna
cattiva. . .Gus.Si cattiva,indegna diqueiraffetto...
Lau.
E non
siete capacedifarne vendetta?Gus. Vendetta!..
E
inqualmodo?
Lau. Volete saperlo da
me?
« ..•Gus.(Perfida!..)SI,davoi. , .. ;
Lau.Abbandonatela per sempre,rivolgete
ad
Un'altra l'araorvostro,esialecerto di es- serevendicato abbastanza.,
Gus. Rivolgere ad un’altragliaffetti miei!..
Ciò
mi
è impossibile..•,;Lau.
Dunque
soffritee rassegnatevi.Gus
.E
siete voichecosìmi
parlate?.. (con
passione). .DigitizedbyGoogl
ATTO PRIMO
21Lau.
Iosì...come
vostra amica,come una
persona che desiderailvostrobene,lavo- stra felicità...
Gus. Oh
dite pur lamia
morte: che giova ilfingere?Voi
vidite mia amica,mentre
sietel'unicasorgentedi tuttii miei mali, colei che ha la barbara compiacenza di-
rendermi
ilpiù sciagurato degliuomini?Lau.
Parlatevoisul serio?Gus Per amor
del cielo Lauretta,non-mi
trattatecosì...Lau.
Ma
che sperate dame?
Gus. La
vitaola morte;ionon
posso vivere piu oltreinquesta crudeleincertezza.Lau.
Poichémi
credete capace ditanto, io viconsigliodi vivere.Gus.
Ma
sapeteche
senzadivoilavitami
sarebbe dipeso? iovi amo...Lau.(L'usata seccatura!)
Lo
soGustavo; emi
rincrescedinon
potervene dimostraretuttalagratitudine.
....
. *Gus. Sì
che
lo potete,con una sola parolail potete... .
Lau.Per carità...giunge alcuuo, ricompone- tevi...
Gus. Sodo, ben»infelice!.. '
22
UNA PRESA DI TABACCO SCENA
IV.Bernardo
ed un
Cameriere cherecano l'oc- correnteperilpranzonellacamera
diGu-
stavo edelti.Ber.Signore,il
pranzo
èall'ordine, {entra, indi ritorna e parte).Lau.
Andate
a pranzo Gustavo...ci rive- dremo...Gus. Pensate che sonotantianniche io vi
. amo, che sperodi possedervi...
Lau. Saprò regolarmi io maniera da meri- tarmilavostrariconoscenza...
Gus. {toccandolela
mano)
Lauretta...Addio
{vanellasua camera).Lau.
Non
posso ameno
dinon
sentirmicommossa:
povero Gustavo!Eglimi ama
davvero, edionon
provo perluicRedel- Tamicizia...Vorrei vederlo felice,ma non
acosto della mialibertà: è meglio disin- gannarlo intieramente, giacchénon
èba- statol’allontanarmi.,.SCENA V.
*
• .,
...
Milord,
Tom
edetta.Mil.{a
Tom
entrando)11mìo
cappello,imiei guanti, ed.ilfrustino...Digitized b
1
ATTO PRIMO
23Tom. Sul momento...(entra nella
camera
di Milord, indi ritorna cogli oggetti accen- naii).Mil.(scorgendo
Laura
)
Ohi
credeva dinon
potervinemmeno
darvilabuona
sera,ma
possoancorafarlo...
Lau.(bruscamente
)
Ve
neringrazio. (Quest'al- trocollesue
stravaganze pare che abbia preso aperseguitarmi).3/(7.
Dunque buona
sera ebuona
notte: sietepiùincollera con
me?
Lau.(come iopra)Io
non
sonoin colleraconalcnuo... \
Mil.
Eppure mi
avetepiantato a tavolain unamaniera...Lau.Sgarbata forse?
Mil.Piuttosto. (prende tabacco).
Lau.Se ciòè vero, io
non
avrò lattoche seguireil vostroesempio... ,Mil.(caldo) Signora no,che
non
l'avetese- guito: se ioviho
propostocontuttafran- chezza di condurvi alla passeggiata,per- chè pareva che aveste volontàdiandarvi, perricusarevoidovevate dirmiun
belno, enon sene
sarebbe parlatoaltro.Invece vi sieteposta in serietà,non
avete più parlato,e poi per esimervi dall'accettare24
UNA PRESA DI TABACCO
da
me un
po' difrutta, siete partitacome uu
corriere digabinetto.Lau. (ride
da
sè).Mil.(proseguendo)
Siccome
iocredodinon
avervioffeso,chèledonne non
sioffendono percosì poco,cosìnon
aspettate che io vi faccia deliescuse...Lau. (come sopra) (Eppure
mi
diverte!) Mil.Ridete eh?Ma! Io sonosincero,emi
vantodiesserlo.
Lau. Inciò
non
siete solo:anch'io sonotutta sincerità,e per provarvelo, sappiateche
io
non ho
lamenoma
difficoltàa dirviche sieteil piògran pazzoche iomi
abbia conosciuto...Mil. Saràvero...
non mi
oppongo...Lau. Avrei forse accettatodivenir
con
voidopo
pranzo,sein altra guisami
aveste offertala vostra compagnia...Mil. Inaltra guisa?
come
sarebbea dire?Lau.
Andate
làche sieteuno
sgarbato.Alla fine poiscommetterei che questo vostro disprezzo perilnostro sessonon
è altro invoi chelaconseguenza diqualche pas- sione delusa,ecosì per vendicarvi di al- cuna,ciavrete poste tutte inun
fascio,e ci trattatecon
tanto rigore.—
«Vi com-
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ATTO PRIMO
25 patisco;sivede che ancora ignorate esservi almondo donne
che valgono perdieciuo- mini euominidisenno.Ora
pensate quanti uominidicervello strano vi vorrebbero performareilvalorediuna
diquestedon-
nei,. (per partire).
MiL
Ottimamente! Venite qui,una sola pa- rola.Lau.(ritornando )
Che
volete?Mil.Voglio
che
restiamo amici (cava lata- bacchiera).Prendete
una presadelmio
ta- bacco,e le partiterimangono
saldale.Lau.Viringrazio:
non
ne prendo.Mil.Tanto peggio pervoi:perdete
uno
dei piùgrandi piaceri dellavita.Lau.Eccoun'altra stravaganza! (ridendo).
Mil.Chiamatela
come
volete: perme non
hotrovatoun
piacere almondo
parago- nabilead una
presa di tabacco,buona
per tutto,ottima poi perdiscacciare lanoia...Via,provate
anche
voi ilmio
rimedio.(offrendoletabacco).
Lau.
Nuovamente
vi ringrazio:non cono-
scendoilmale
dicui parlate,non ho
bi- sogno delrimedio,ed'altronde seloco- noscessi,avreiben
altri mezzi, eforsepiù efficaciper
combatterlo.F,299,
Una
presa diTabacco.26
UNA PRESA
DITABACCO
Mil. (con interesso)
Sentiamo
via;quali sa- rebbero questi vostri mezzi? .Lati.
La
letturaper esempio, la riflessione, labeneficenza,etuttigli altripiaceri della società...Ma
voinon
liconoscete...Mil
.Li conosco,ma non
gliho
trovatibuoni;poichéseleggo
mi
addormento,se riflettomi
vieneilmal
dicapo; la beneficenza poi saràun
dolce passatempoma non
sipuò
esercitare tuttoilgiorno.Riguardo
ai piaceri della società,imiei' amici,osisono burlati di me, omi hanno
ingannato: per conseguenzailvero,ilsolopiacereinnocente è iltabacco:non
vorrete farnela prova?Lau. (indispettita )
Vi dieodi no.
Mil. Cospetto!..
A me un
simil torto?Lau.
A
voiche sieteun
importuno,un
in-solente. *
Mil.(serio)Madama!..
SCENA
VI.Gustavo cdelti.
Gus.(si
ferma
a guardaredalla porta della sua camera)(Che
vedo!.,quale confidenza!) Lau.(a Milord)Mi
avete seccata:che voleteche io mifaccia delvostro tabacco?
ATTO PRIMO
f ; Sì?Mil. Se
non
'volete gustarlo, gettatelo via,ma non
lo ricusale. « • < •;
Lau.
Non
ne prenderei per tuttoToro
dèimondo.
. r. . , . >Mil.(insistendo)
Avete
torto: ed iònon
vi lasciosenon ne
prendete una presa.Lau. Questa è
una
tirannia. (smaniando
).Mil. Saràtuttociòellevolete, ina io
nou me ne
vado,se...Gus. (avanzandosiinaria decisa )Signore!
Mil. (volgendosi)Ditea
me?
Gus. Dicoa voi:con qual dirittovi fatele- citodiinsultare una
donna
rispettabile?{conalterezza).
Che
cosaè tanta insistenza?Rispondete.
Lau.{ridendo in disparte)(Gustavo è capi- tato a proposito).
Mil.(prendendo tranquillamente tabacco
)
Di- temi prima
con
quale diritto entrate inun
colloquio senzache alcunovicerchi?Che
cosa é tanto ardimento?Lau. Signori miei, calmatevi: qui
non
c'èmotivo
d'alterarsi••• i t4*Mil.
Non ho
bisogno chemi
diciatevoi se ilmotivo
ci siao
no. Ilsignore chenon ho
la sorte diconoscere èmolto temera-rio... ' . . •
23
UNA PRESA
DITABACCO Gus.
(a milord,condisprezzo) Chisiete voiper usare con
me un
similelinguàggio?Lau.(piano
a
Gustavo)Per amor
delcielo.Gustavo, badateaciò chefate.
Gus.
(L'iniqua loama).Mil. Volete sapere chi sono?.,(ridendo)Io sonotale da farvi al bisogno pentire.
Lau
.Milord,compatite nelsignoreun
ec- cesso di zelo...Gus.
Per
una barbara, per uu'ingrata... (a Milord) Costeiche voi circuitecolle vo- stre noiosepremure
devefrapoco
appar- tenermi..-.Lau. (Vedremo)-
Mil.
Tanto
peggio per voi... (Sta fresco ilpoverodiavolo!) *
Gus.
Ed
ionon
permetteròmai che
alcuno ardiscadi oltraggiarla.Lau
.V'ingannate, Gustavo,ionon
possodir—7
mi
offesa da milord...Gus.
Or bene
senon
ha offeso voi,ha
offeso•
me.
Mil.(prendendotabacco) In questo caso ce
•la intenderemo.
Lau. Io credo che entrambi vogliate scher- zare.
Gus,
(conflatosorriso) SI,scherzoieL
»
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ATTO PRIMO.
.*r ; 19 Mil.È ben
facile ('accorgersene:questonon
è che
uno
scherzo, una mistificazione.Lau.
Voleva ben
direche peruna
follia,per una cosaveramente
danulla..., » t
’
«’
. * *
SCENA
VII.Bernardo
edetti,* » •• 4
Ber. (recando candelieri accesiche
posa
sui tavolini)Notte felicea lor signori.,
Mil.
È
giàsera,edintanto ionon ho
fatto la miacorsa a cavallo... Pazienza!.. Profit- terò delmomento.
(mettendosiilcappello).
Gus. (piano
a
milord)(Leggio parlarvi,mi- lord).Mil.
Sono con
voi. (ridendo)Madama,
ri- cordatevi che avete ricusata dame una
presa ditabacco.Lau.
Finché
saretesgarbatocolle donne,vi vedretericusar molto:meno... Signori,vi riverisco,(prendeun lume
e va nelle sue camere).Mil.(aBernardo) Locandiere, dite a
Toni
dipreparare ilmio
cavallo,ed avverti- temi tosto...Ber.
Vi
servo. (parte).30
UNA PRESA DI TABACCO
Mil.(aGustavo)
E
così?Che
voletedame?
Gus. Ciò che avetedetto meritail
mio
ri- sentiinentoy eperciò vichiedouna
;ripa«*razione. 1 ’'
Mil.
Benché
ionon
sappia qualedinoidue
possa pretenderla dall’altro, puresono
prontoadarvela,qualunque
sia ilmodo
con cuila domandiate...Gus. Venite all’alba di
domani
al bosco di Florville col vostro testimonio:avròilmio.Mil.
L’arma?
Gus.
A
vostrascélta.1 " '
Mil.
La
pistola._ % •* r tr I» o>**
Gus. Sia pure.
Mil.
Non
mancherò.Se
mai volesselasorte che io soccombessi,non
dite che milord t)orseysia mòrto peruna
donna... ciò to- glierebbeilriposoalle mieceneri.Gus. Dirò che lavostraarroganza ha incon- tratola dovuta pena.
Siamo
intesi {parte dal fondo).Mil.Sii faveramente compassione!..
Per
pia- cereaqueldiavoletto...Oh
dovemai
tanti balordifanno consisterela felicità! '*
*#f .V . . •* W•*‘ i * ' '
.J fJ
..n'
.'.7 . V
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ATTO PRIMO
\
31
SCENA
VIIT.Bernardo e détti.
Ber. Milord,ilvostrocavallo è pronto.
Mil.Ditemi,locandiere,chiè queiforestiero chepoco fa eraqui?
Ber
.
Sichiapoa
Gustavo
Leblanc. *Mil.
La
sua professione? 'Ber.Credo
che non ne
abbiaalcuna: ciòche v’hadicerto siè che eglièun innamo-
ratodelia vedovella
venuto
qui a bellaposta perlei. •
Mil.
Lo
so, e neho
piacere.Non
raisono
mai battuto con innamorati!Ber.
Come,
milord!Dovete
battervi conlui?(corisorpresa).
Mil
All'alba didomani.Ber.
E
perchè,seè lecito?Mil.
Non
lo sonenimen
io...Ah!
peruna
presadi tabacco. (partedal fondo).Ber.
Ho
iobene
inteso?..Un
duello!Questo
mirincresce perchèciòpuò
nuocerealla riputazionedellamia
locanda.È ben
vero che ionon
entroinquello chenon mi
riguardo...
33
UiNA PRESA
DITABACCO SCENA
IX.Tom
edetto.Tom.
(infretta )Signorlocandiere, siete qui?
Ilointeso che a bassosicerca divoi...
Ber.
Vado
tosto...La
sapete,Tom,
l’avven-,tura?• !
Tom.
Quale?Ber.Milordsibattedomattina
con
quel gio- vinottogiunto qui quest' oggi...Tom.
Buono!..Povero
giovine!..Se
sapeste•
come
è terribilemilord!..E
ilmotivo?Ber.Volete ridere?
Una
presa di tabacco,ab,ah!.. * (parte).
Tom. Lo
direi,ilmotivo, e credo dinon
io*gannarmi. Intanto sono giàdieci giorni che citroviamoinquésta locanda, e
una
ragione deve esserci. Milordnon
pensanè
puntonè
poco apartire..*Non vedo
ilmomento
di ritornare a Londra: è or»mai un anno
chesi girailmondo,
e in tuttoquestotempo
possodire diessermi cordialmente annoiato, fuorché in Italia...oh
caraquell’Italia!..Che
belcielo! Quali magnifichecittà!E
ledonne
poi:.,ohi la cameriera'dimadama
(vedendo Caterina cheescedallestanze diLaura).Buona
sera..DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
33SCENA X.
Caterina e detto.
Tom
.
Possoservirvi in qualchecosa?
Cat. Ditemi, caro
Tom,
milordstaràmolto
a ritornare?
Tom.
E
chilosa!..Bellissima...come
vichia- mate?Cat.Caterina,
ve
l’hogiàdettopiùvolte.Tom.Avete ragione: che bramate da milord?
Cat.Nulla...
Da
voi vorreiun
favore...Tom. (Non c'è male.) Parlate. (osservandola).
Cat.{mostrando
un
biglietto)Appena
arriva ilvostropadrone
dategliquesto biglietto;faffaredi cui sitrattaèimportantissimo...
ne
dipende
lavita dimadama.
Tom.(sorpreso
)
La
vita!Cat.Certamente:
mi
promettete voi di con-•segnarlo?
Tom. Figuratevi,bellaCaterina! pervoi farei moltodi più... date qua. (prende il bi"
•glietto). • • .
Cat.
Mi raccomando.
Tom. Diteil vero: Milordsi ferma qui per
leisola...
F.aU9. a‘
34
UNA PRESA DI TABACCO
Cat.Potrebbe ancheessere...
Guardate
di tro- varvipresentementre
egli legge questo biglietto,osservale seva in collera,o se puresimostraallegro.Se mai
mostradinon
alterarsi, fatemiun
segnobussando
alla porta dellenostre camere.
Tom. E
sepoi,come è
più probabile,lace- rassequesta carta?Cat.Intalcaso
avremo
pazientai/
SCENA
XI.Gustavoe detti
Gus.(dal
fondo
conlume
accesodirigendosi verso lasua camera)(Anche
Caterinami
tradisce).Cai. (rivolgendosi) Ohi., signor Gustavo...
(pressolaporta) Signor Gustavo!..
Gus.(entra e chiude).
Tom.
Si è rinchiuso.Cat.
Non mi
sente.Buona
sera,Tom,
siamointesi. (parte).
Tom.
Addio..;dormitebene...Che buona
fan- ciulla!,È
graziosa quanto un'italiana.Le
nostreinglesinon
voglionochesi dica,ma
iosono persuaso che solamenteinItalia
ed
in Francia si trovanodonne
che riuni-DigitìzedbyGoogle
ATTO PRIMO
35 scanoalla bellezza la grazia e Io spirito.Eh!..Sefossi giovanevorreiportarne
un»
aLondra;
ma
già ora quel che èfatto è fatto.SCENA
XII.Milord
,un
Servoe detto.Mil.{precedutodal servo col lume)
Al
dia- voloil cavalloelapasseggiata.Tom.
Buona
notte, milord, {il servo parte).Mil.
Buona
notte.Hai sonno?
Tom.Finora no.
Mil, {posandocappello, frustino,ecc.)
Dammi
ilmio
punch,
e vaiti a coricare...Tom.
Come
volete.Ah! debbo
darviquesta carta. '{porgendogliilbiglietto).Mil.
A me? Che
cosa è questo! {osservala soprascritta)A
milord Dorsey:chi scrive?Tom. Guardateci.
Mil. {apreilfoglio)
Laura
d’Ivry...Ho
capito, (staccosta allume
elegge).Tom.
{osservandolo)0\roki\^otxsene
fanulla...Mil.{ridendo) Ci
ho
gusto:ho
piacere che dimandi compassione.Tom,
lamia
pipa,il
mio punch
e felice notte.Tom.
Yi
porto l’unael'altro...(Ride?Si dia36
UNA PRESA DI TABACCO
ilsegnoa Caterina)(picchiaalquantonella portadi
madama
e parte).Mil.(leggendo forte)Se
non
avessiconosciuto invoiun
nemicodeciso delmio
sesso,sa- reivenutaio stessaad
implorareda
voi questagrazia=
Maledetta!..Non
socome
costei abbia preso sudi
me una
certapre- ponderanza,per cui'non posso paragonarla atutto ilrestodelle donne.Se do uno
sguardo'alle sue qualità, le trovotanto stranel...Saràappunto
perchèlatrovostra- vagante chenon mi
dispiace.Ma uon
isperidame
altroche questo elogio:quel suo innamoratoèun
insolente;mi ha pro- vocato, ed ionon
posso senza parereun
pusillanime rifiutare di battermicon lui:e poi
sembrerebbe
che la sola preghiera di unadonna
avesse bastalo..#Giammai!., fosse lastessamia
madre!Tom.
(collapipa accesa e ilpunch
,eposa
iltuttosultavolino).
Mil.
Va
bene:a proposito,Tom,
cava fuori dal baule lemie
pistole...Tom. Oimèl Che
c’è dinuovo?
Mil.(caldo)
Le
pistole: hai inteso?Tom. Caro
padrone, voimi
spaventate.Mil.
Non
vuoi prenderle?Va
a dormire; le prenderòio.DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
33 Tom. Poverome!...È
sullefurie (entra inca-meraetorna poi con duepistole).
Mil.(fumando)
Vedrà
chi souio...Se mi
credeun
sempliciottosiinganna.E
così lehai trovate? (a Tom).
Tom,(ritornando
)
Sono
qui,eccole...| Mil.
Mi
divertirò acaricarle: tu intanto va a dormire.Tom. Ubbidisco... (posa le pistoleestaper partire)Milord...
Mil.
E
così?Tom, (imbarazzato)
Non
andate a battervi, credetead un uomo
che vi ama.Mil.Parti:
mi
fai compassione.Tom.(Si trattadì
un
aliare serio assai) (parte dalfondo).\
SCENA
XIII.Milord
tindi Laura.Mil.(sedendo) Sarà bene
che
ioscriva amio
cugino*.,che
lo avvisi delmio
prossimo ritorno...ma
sarà egliaLondra, onelsuo castello di Devonshire?... Scriviamogli a Londra... (siapre laportadimadama) Chi
vieneda
questa parte?Lau.(piuttosto timida)Milord, perdonatese a quest'ora...
38
UNA PRESA DI TABACCO Mil
(non
movendosi)Oh!.,madama. Le
oresono tutte
buone
per parlare,per bere e perluraare,come
vedete che io sto fa-* cendo.Lau.
(Non
socome
cominciare).Mil.(scrivendo)
Avete
fattobenissimo à ve- nirmia tenereun
po' di compagnia... giànon
è troppo tardi.Se
volete sedere...Lau.
Vi
ringrazio, (siede)Non
poteteim-
maginarvi quantoiosiadolente perciòche
è accaduto questodopo
pranzo...ho
pas- sata lasera inun
-modo...Mil.(come sopra) Vostro danno:
dovevate
venircon me
adiportoper lacittà...Vi
assicuroche
ne
saresterimasta contenta.Vi
erano moltissimepersone... giàiltempo
è bellissimo,e l'ariafresca della sera in- vita chiunque...Lau.11vedervi di
un umore
così giovialemi
fa sperare chesia per rimanere senzaverun
effetto...Mil. (interrompendola)
Quando
voimi
siete vicinanon
possoameno
diessere allegro...ilmerito è tuttovostro.(<chiudelalettera che
ha
scritta e sialza semprefumando).
Lau.
Non
l'avetepiù veduto?..Mil.Chi?
DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
59 Lau.Quel giovinecoti cuidopo pranzo
percausa mia...
Mil. Colui
non
l’hopiù veduto,ma
lovedrò domattina abuon
1ora.Lau. (alzandosieseguendo milord che pas- seggia
sema
guardarla)Non
vorretecom-
patire inlui
Timpeto
diuna
stolta pas- sione?.Mil.(con affettata serietà)
Le
passioni sono terribili:preghiamo
ilcielochevogliaguar- darcene.Lau. Egli
mi
ama...Mil.Male!
Lau.Vuole sposarmi
ad
ognicosto...Mil. Peggio!
Lau.Si disperaperchè io
non mi
curo di luinèpunto nè
poco...Mil.
(fissandola) Brava!
Vi
stimo: fateotti-mamente
a goderelavostra libertà.Lau.
Ma
trattandosi di veder esporre alla mortedue
innocenti p*ercagion mia, per unmio
capriccio••• «Mil,Ci vuol coraggioaquesto
mondo.
Lau. Milord... se è verociò
che mi
dicevate anche quest'oggi a pranzo.Mil.
Sentiamo che
cosa io vi diceva.Non
me ne
ricordo più.40
UNA PRESA DI TABACCO
Lau.(esitando)
Che
iosiala soladonna
di cui tolleriatela conversazione...Mil.
Ho
dettocosì?..Non
vorrei peròche
voi deste a queste parole una troppolarga interpretazione.Lau.'(conqualcheartificio)
Non
sonodunque
vere? Pazienza!Io pure hodettoallamia
cameriera qualche cosadi voi,ma
ho detto assaimeno
di ciò chesentivailmio
cuore.Mil.
(Or
oralalascio quisola.) Vostrabontà.„
Lau.(stentatamente) Milord... sappiate che
domani
io parlo da questo albergo pernon
esserela favola ditutto il paese... equalunque
siaper esserel'esitodel vostro duello, ioviperdonerò. Promettetevoidiperdonarmi?
< '
Mil.
Ho sempre
perdonaloachimi
fece del male,eperchènon
dovrei perdonarea voi?Lau. (fiuge di asciugarsi
una
lagrima)Non
odierete la mia
memoria?
Mil. [divagandolosguardo)No., siatenecerta...
Lam.
(come sopra)Uomo
crudele,sareteap- pagato: io sarò infelice...Mil.
E
perchè mai?Lau. (abbandonandosi sucf
una
sedia) Pe.- chènon
vi vedrò mai più.Mil. (volgendosi'
ad un
tratto) Come!..Che
DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
4f siasvenula?..Chiamiamo qualcheduno
(Bi- sogna allontanarsi...mi
sentoun
caldoallatesta... * (partedalfondo).
Lau.
Che
quest*ultimotentativomi debba
andarfallito?Vedremo.
Iovoglio far tutto perchè questo duellonon
abbia luogo.Sperocosi diridurre
Gustavo
a cessare di tormentarmi collesue pretese,1SCENA XIV.
r
Caterina,Milord,
Tom
edetta.Cai.{accorrendodallecamere)
Ah!
povera la mia padrona!Tom. (recando
un
bicchier cTacqua)Ecco
dell'acqua fresca...Mil. {aCaterina)Voi che conosceteilsuo tem- peramento saprete checosale
può
giovare...Cat.{avendofattoberedeIVacqua a Laura)
Oh
signor sì!Lo
stare lontana da voi le gioverà assai•••Md. E
che cosaleho
fattoio ? _Cat.Siete
un
verocane: trattarlacon
tanta asprezzai..Guardate
chetrovereteuna donna
che farà levendetteditutte.Mil.{freddamente) Taci là,cameriera...
Cat.(a
Tom)
Sentitecome
è^redda!..42
DNA PRESA
DITABACCO Tom.
Pare che rinvenga...Cai-(
a Madama)
Signora Laura, miabuona
padrona...(scuotendosi)
Dove
sono? Caterina,dove mi
hai condotta?..Mil.
(Non
vuol morire no...tulle uguali!..) Cui. (a.madama)
Siete nella sala,comune.
Questi èmilord... ,. .
k . .,
Lau.(peralzarsi)
Ah!
fuggiamo...presto fug- giamo... - / •’Mil.(avvicinandosi)^isonoiodivenuto lanlo odioso?
Lau, (sospiro,indisialzasorretta
da
Cate- rina) lonon
viodio...iodovreiforse,ma non
posso.Mil.
Come
stale?Vi ha giovatol’acqua fresca?Lau. A’miei mali
non
vi ècheun
solo ri-:medio. . ., .
Mil. Additatelo,e noi tutti
procureremo
dipdoprario. *
Lau.
Non
è possibile. Milord,voisolo...Mil. Proseguile.
Lau, Saprete
un
giorno...(siabbandona
nelle braccia diCaterina eparteconessa).Cai.
Buoua
notte!..Mil.
Tom,
fa lume...aceompagnale... (l'om eseguisce)L’^peompagnerei quasiiostesso,
} I
DigitizedbyGoogle
ATTO PRIMO
« / ' J 43ma
alla finepoi...Non
so'cheaosa abbia indossocolei: sefossiimo
sciocco crederei chemi
avesse stregato!./ •;,
•’ •> .*n‘.
Tom
iMilord,vioccorrenulla?..Mil. Yatleue... •<>
Tom.
(Non
l’homai
veduto così riflessivo).(pariedal fondo).
Mil.
(passeggiando)Perdir
H
veroquellosve- nimentomi
parvenaturale.Ah
sedomani
essa
non
parte,partirò io...(.scorgeun fall
colettobianco^lasciatoda Laura' sul tavo-
lino) Che
cosaè questo?Se
Tèdimen-
ticato...
Che
vedo!Un
nodo, una carta piegata!.,(guarda intorno) Posso perpuro
passatempo veder checosasia...(spiega il foglioannodato
nel fazzoletto)Ùua
lettera!., senzasoprascritta (legge)'Amica
diletta. Il caratterepare dimadama
'*=iTiscrivo per dartimie nuove
ecc-ecc.credo,amicamia
, diaver trovatoun uomo
capacedipiacermi (fadeimoti
collatesta). Questièun
inglese alloggiatoalla stessalocanda oveiomi
tro- vo.Sono
già diecigiorni che‘sonoqui,e, ateloposso
dire,soltantoperlui (ri- mettendo ilfòglionel fazzoletto)
Bastacosì.
Domani o
quello stordito ini regalauna
palla e parto per l’altro
mondo,
o iola44 .
UNA PRESA
DITABACCO
regalo a lui,.e parlotosto per Londra...
Ci vuolerisoluzione, fermezza...(prende
un lume
estaperentrare in camera, inque-
stos'odono dellegrida confuse)Che
vuol, dirciò?.(voci di dentro)
Alfuocol
Al
fuoco!.*'
SCENA XV.
vMilord, indiBernardo e
Tom.
/ , t; •
AHI.(osservadalla finestra) Io
non m’ingan-
no...Il fuoco siè attaccaloallerimesse-..
La fiamma
siavanza...Che
vedo!..Quella
è la camera diMadama.
(bussando
alla porla)Madama!.. Caterina... aprite:non
sentono... Sciagurate!..Esse
sono
perdute!..Tom.
(infretta)Ah
milord,fuggiamo...Ber.
(agitalo
)
Per carità venitein
mio
soc- corso,mi
va infiamme
lalocanda.Mil.(aBernardo indicandolastanzadi
Laura
) Apritequella porta.Ber.
È
chiusa perdidentro:converrebbe
at- terrarla...Mil.
Ebbene
perlafinestra...sicorra,sisal- vinoquelle sventurate.Amici, seguitemi,ilpericolo
non
v'atterrisca... Iosì, iovisarò d'esempio(parte;tuttiloseguono perla co- mune).'•'T- Fine delt Atto
Primo
.DigitizedbyGoogle
45
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
* * il » ••»t x'
Altra
camera
di Locanda.Gustavo seduto presso
un
tavolino,indiTom.
Gus.
La vedrò
perl’ultima volta, e tosto partiròpernon
ritornare mai piùinquei luoghi,ove
potrei forseincontrarminuo-
vamentecou
lei... (sialza) Ah!..Che ho
maifatto!..Tutto
concorre a rendermiin- felice.Jeri ioaveadeciso diesporre questa mattinaper
lei la mia vita,onde
tentare dicommuovere
l'anima sua;ma
oracon qualcuorepotrei ioinfierirecontro ilsuo liberatore? Senza ilcoraggiodicoluiLau-
rettasarebbe rimasta vittima delle
fiamme
che divorarono parte di questo albergo.Ah perchè
son io giunto troppo tardi?Ho dovuto
vederla nellesue braccia e re- sistere agliimpeti delmio
geloso furore.In questo istanteessagli deve tutto: io*
che avrei
pur
data lamia
vita .peressa,non ho
altro dirittoalla di lei tenerezza che lamia
costanzanell’adorarla!..46
UNA PRESA DI TABACCO Tom.
(dallacomune) Buon
giorno, signorLeblanc...
Cus.
Buon
giorno.Tom.
Sapetecome
stiamadama
d’Ivry?Gus. Non ho
avutofinora dileialcuna no- tizia.Tom.
Chi mai avrebbedetto jerserache
ilmio
padronee voi,da nemici giuratiche eravate, doveste diventar questa mattina cordialissimi amici?Gus.(serioassai)
Non
sai che le disgraziequando
sonocomuni
estinguonogliodj,e portanogli,uomini ad amarsicome
fossero fratelli?Tom.
Ma!..Fu
veramenteuna
disgraziaperilpovero Bernardo!
Gus. L’hai veduto?
Tom Poco
faera nelcortile,eguardando
lerovine dell’appartamento sopraifenilipian-
,8eva
—
Gus
.Milordnon
ha poi soffertoneldiscen- dere da quella finestra?Tom.
Pochissimo, ad eccezionedelsuoabito che si èfatto in brani.Gus. Se
meno
pronto fossestatoilsoccorso, iocredo chel'intiera locanda sarebbestata preda dellefiamme...DigitizedbyGoogle
ATTO SECONDO
47 .Tom. È
giunta proprioatempo
quellabandadi ussari... *
*'*
Gus.
(osservandouna
dellelaterali) Sia prie quella porta...È
Caterina. »' .
* *
.SCENA
IL.Caterinacdetti.
Cai.
Buon
giorno, signor Gustavo.Tom,
ad- dio.Giis.
E
così?Come
ha passata la notte?Cat. Meglio che
non
si potevasperare,dopo
le scosse sofferte jersera...Tom. Ha
corso un gran rischio!..Cat. Certamente, L'assopimento in lei pro- dottodal
fumo
che occupavalacamera
le tolse l'uso de’sensi; eperciò oranon
si ri-oorda
di uulla...Gas. Mi
saràpermesso
divederla?Cat. Figuratevi!.. Essa
brama ardentemente
di vedere isuoi liberatori.Ha
saputo dame
che tanto voi,quantomilord...Gus.
Ionon ho
fatto nulla per lei...è stalo milord,che
dispregiandoil pericolo...Cat.{piano
a
Gustavo)
(Ma
volete tacere?..)Tom. Vado dunque
adireal naio padrone chemadama
sta bene.;48
UNA PRESA DI TABACCO
Cat.
Non
benedel tutto... ditegli che si è alzata pocofa.Tom.
(Ilsignor Leblancèun
po’morlificato)!Cat. (dopo partito
Tom) Voi
volete precipi- tarvi: èmia
intenzionedi farcrederealla padrona cheessa deveavoi,come
ami-
lord,la suasalvezza,supponendo
che ciò possa giovarvi moltissimo.Ma
secomin-
ciate adarmiuna
mentita infacciaaldi lui servo...Gus, Caterina,il
mio
cuorenon
samentire.Cat.
E
voi tacete,e lasciale parlare ame.
{guardando) Essa viene.
Gus. Caterina, badadi
non compromettermi.
SCENA
III.Laura
e delti.Lau. {saràpallida e inabito dimesso)
Mi
parvediudire lavoce...
Non m*
inganno...siete voiGustavo?...
Gus. {baciandole la
mano)
Lauretta;come
stale?
Lau.Così...
un po
dimal
di capo,ma pas-
serà... v
Gus. Sarebbe
bene
che prendestequalche
cosaper confortarvilostomaco.DigitizedbyGoogl
•ATTO SECONDO
49 Lau.Berò una tazza di cioccolato.Cat.Volete chevada ad ordinarla? (Lascia- moloqui
con
lei...)Lau.S),va pure..
Gus.
Anderò
io...Caterva,
rimani quicou
essa. (parteinfretta)
Cat.(Nonne indovina una,poveretto...)Ilsi- gnor
Gustavo non
hasoffertomeno
divoi:finché foste in pericolo
non
cessò di di- sperarsi:sembrava
frenetico... Ahi..Quel
gioviuevi vuoleun
gran bene!Lau.
A
proposito,non mi
haiancora raccon- tatochi fuquegli chedallamiacamera mi
hatrasportata altrovesenza cheio
me ne
accorgessi...Cat.(Se milordfosse partito, potrei raccon- tare lacosaa
modo
mio).Non
vel’ho detto?Ilsignor
Gustavo
appoggiò unascala dal terrazzoalla finestra dellacamera, lecein maniera che...Lau. Vi salìegli stesso?
Cat. Cioè stava già alla
metà
della scala,quando
milord salendo infrettadopo
di lui gli passò innanzi ed entrando perla finestra sull’angolo...Lau.
È
statodunque
milord chemi
ha por- tata a basso?F. 299.
Una
Presadi Tabacco. 350
UN^ FRESA
DITABACCO
Cat.
Fino
allametàdella scala:da quel punto vi portarono in due, milord ed ilsignor Gustavofìuo inqueiraltracamera, ove vi trovaste questa mattina,Lau.
Ma come
mai milord è statocapacedi tanto?Cat.(interrompendola
)
Il siguor
Gustavo
è statoalzalo tuttalanotteper essere pronto a soccorrervi nelcasochevi fossesoprag- giuntodel male.Lau.
Ho
capito...Guarda
chi giunge.Cat.(osservando)(Povera me!
E
quel diavo- laccio).Lau.
Chi
è?Cat.
Credo
che sia milord..,senon
volete incontrarlo...Lau.
E
perchè no? Lascialovenire...Cai,(Io resto quifinché
non
sene
vada).SCENA
IV.Milord
edette.Mil
,(con qualche imbarazzo) Madama...posso
venire?Lau
.(andandogli incontro)
Ah! mio
libera- tore, venite...Venite che io possainqual-
chemodo
dimostrarvi tuttala mia ricouo-/
ATTO SECONDO
SI sceuza... sedete qui vicinoa me...(siedee milord ac*staa
lei lasuasedia).Cai.
(Cominciamo
male!)AHI.
Avete
dormito la notte scorsa?Lau. Convien
direche ilsonnonon mi
ab- bia mai abbandonata,senemmeno mi
sono accortadiessere statatrasportata in un'al- tracamera., eho
saputosoltantopoco
fache
voi visiete esposto per me...Mi
l.Siamo
tuttiobbligatia soccorrerciTua
l’altro nei pericoli,trattandosi poidiuna
persona che ioaveva conosciuta, ed an-che
stimala...non
esitaiun
solo istante...Lau. Avete
col fatto dimostrato chenon
siete poitanto avversoalledonne
quanto djte, e che...Mil.
Ho
fattoper voi «itiehe forsenon
fa- rei per un'altra; e sevolete sapernela ragione, vi dirò sinceramente perchèho
trovalo invoi un’eccezione allaregola...Lau. Che mai
dite!...Imieimeriti sonocosi circoscritti, che...Basta: vicredo.Caterina, sarà,ben
fattoche tuvada a vederesesìè
salvato cosaalcunadelmio
guardaroba...Cat. (con dispetto) Dite bene...
me
ne era quasi dimenticata.(L’orso siè mutatoin«{nello,
ma
purelofaremoballare),(parte).52
UNA PRESA DI TABACCO SCENA V.
Milord
e Laura.Mil. Il duellochevoivolevateimpedire
non
ha avuto luogo.Lati.
Ma uon
già pervostracondiscendenza;se
non
fosseperil disastroavvenuto...Mil. E’vero: senza l’incendio io
mi
sarei battuto colsignorLeblanc, echi saqual
di noidue
sarebbe rimasto vivoaque-
st'ora!..(siassicuradi
non
essere udito,indi prosegue con tuonotenero)Mi
accorgoperò
diessere vinto inun
duellodiben di- versa specie...dallavostraamabilità,dalle attrattive della vostra persona chemi
fu _ dato disottrarreaduna
iaevitabil morte...Lau. Perdonate,
ma
ionon
viposso credere.Jerimi avetetrattatacon
una
taleasprezza...Eppure
se dovessi confessarvi tutto...ma
in altro
momento, quando
perònon
abbiate decisodi partire.Mil. Partire!..
Perora non ne
parliamo.Co-
nosco i miei demeriti presso divoi;vor- reiripararli.Ditemi,caraLaura,come
posso fare?Voi
meritatetutto;sento che lavo-
stracompagnia mi è
grata.DigitizedbyGoogle
A
ITO SECONDO
' 53lan.
(alzandosi e seco milord)Voi dunque
mi amale?
M'd. Temo
di esservi costretto. Sieteuna donna,
è vero,ma
degnad> tuttalastima, dituttoTamore,
ed io...non ho
rossore a confessarvi che siete la solache abbiasaputo
piacermi.Non
andateorgogliosa diquesta mia
dichiarazione,che èfiglia della schiettezza...Imu. Troppa bontàL Vedo che
sietedotato diun
cuoresensibilissimoad
ontachevo-
gliale farvi creder burbero equasi misan- tropo.Mil. Sfido tuttiimisantropi del
mondo
a resistereallevostre attrattive,{prostrandosi•
a
3dileipiedi)
Amabile
Laura...Lau.
(imbarazzata)
Ah
chemai
fate!..Alcuno
arriva...Mil. Maledetti gliimportuni!(sirialza e si
ricompone
)(Non
riconosco piùme
stesso)*SCENA
VI.Gustavo
, Bernardoedetti.Gas.
Buon
giorno,milord...Sapendo
che voi eravate qni>ho
fattoportare lacioccolataanche per
voi, cosìlaberemo
insieme.54
UNA PRESA DI TABACCO
Mil.{brusco
)
Bene
obbligato. . ,Ber.{posa Coccorrente perilcioccolatosul tavolino)
Come
stamadama?
. . Lati. Bene,graziealcielo,e voi?Ber. Per
me ho
trovato chimi
haguarito da ogni male;ilsignor Leblancsièofferto dipagare perme
tulliidannidell'incen- dio,e perciò potetecredere...Gus.Sei una lingua lunga.
Ber.
E non
voletechesi conoscail vostrobuon
cuore? . ,..
Lati.Gustavo, questo (rattoè
degno
di voi.Mil.
Non
crediateperò diimpedirmidal far qualchecosaanch'io \a Bernardo).Locan-
. diere,ciparleremo. , •
Ber.Milord, facesteanche' troppolascorsa notte.
Mil.No, no,ciparleremo.
Ber.Fareteilpiacervostro. {parte).
Gus. {porgendo
una tana
dicioccolatoa
Laura).Poveretto!..Piangevacome un
fan- ciullo...Lau.{amilordoffrendogliilcioccolato)
Per-
mettete?Mil. Signora no, che
non
permetto: ricor- datevila presa di tabacco, {prendeda
sèuna tana
ebeve). J .DigitizedbyGoogle
ATTO SECONDO
55 Lau.Non
parliamopiù del passalo:ogginon
siamo piùquelli dijeri.(fissandoGustavo).Gus.(bevendo)
Dobbiamo
essere amici,eper
sempre.Mil.Giacché siamo tutti di
buon
accordo, pranzeremo insieme, equesta sera poi,madama,
credonon
ricuserete divenire a teatro con noi.Lau. Volentieri.
Gus.
Madama
èlastessa bontà,(unpo*piccato), Lau.Gustavo, voisietesempre
gentileconme.
Mil.
Mi
pareche
abbia ragione di esserlo;equando lo dico io potete
ben
crederecl*e sia vero...(avrannofinitodi berela.
cioccolata)
Ohi madama,
sevolete intanto venire a prendereun
po' d'aria sullagal- leria,vedrete i guastidell'incendio...Lau.
Andiamo
pure...Mil.(Con bel
modo
vorrei allontanare co- stui)Se
ilsignorLeblanc vuole... >Gus.
Mi
rincresce,ma dovendo
sbrigareal- cune faccende...(Ogni speranza èperduta perme!) .Mil.
Come
vipiace... (a Gustavo).Lau.Gustavo, a rivederci a pranzo.
Gus.(serio)Vostro servo,
madama
d’Ivrjr.(Lauraparte
con
milord).56
UNA PRESA DI TABACCO scena vn.
Gustavo,inriiCaterina.
Gus. L'eventodella scorsanotte contribuirà, 10spero, a rendermi
meno
acerba la per- ditadi Laura, poiché veggoalmeno
in co- lui cheme
la rapisceun
diritto diposse- derla...Andrò
a daregli ordiniopportuni perlamia
partenza;non
voglio che ella sappia quantomi
costaTabbandonarl^
Cat. {dal
J
ondo)Credo
che abbiateperduto
11cervello:lasciarla da sola asolocon
mi-
lord?Non
avereneppure
la presenza dì spirito dientrare perterzo nella loro con- versazione?Gu$‘
È
inutile che tu voglia ancoralusin- garmi: io sono pronto ad incontrare ilmio
destino»Cat-
Se
siete prontovoi,non
lasonogiàio:credeteche ogni speranza sia perduta al
punto
in cuisiamo? Io crederei dino»Gus. Credilo pure... ioparto fra
momenti.
•
È
probabile chenon
rivegga la Francia che da qui aqualcheanno...Cat. (presto)Via, andate,partite, appagatevi...
Chi è chevihafattovenir qui?
Chi
èche
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