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Una casa per tutti: la CGIL in visita a Casa Madiba e Casa Gallo

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Una casa per tutti: la CGIL in visita a Casa Madiba e Casa Gallo

Rimini, 17 gennaio 2017 – La CGIL di Rimini in visita a CasaGallo e a Casa Madiba per conoscere i progetti e le pratiche di mutualismo diffuso attivate.

Il Segretario Graziano Urbinati insieme ad un gruppo di sindacalisti della CGIL di Rimini ha incontrato le ragazze e i ragazzi di Casa Gallo e Casa Madiba. Illustrate da Manila, Federica, Francesca alcune delle attività di Casa Madiba come il guardaroba solidale, l’incontro è proseguito con gli ospiti di Casa Gallo. Sono state raccontate tante storie personali non solo di migranti e profughi stranieri ma anche di italiani che per varie circostanze negative si trovano senza un lavoro stabile, girovaghi loro malgrado, senza una casa o per meglio dire senza un letto e senza un tetto. Persone che a Casa Gallo hanno trovato accoglienza e quel tanto di stabilità che può aiutarli a ricominciare. Più che dell’emergenza casa e dell’emergenza freddo si è discusso di povertà, quella povertà che la crisi ha contribuito a rendere strutturale, la cui soluzione non può essere affidata esclusivamente all’assistenzialismo caritatevole.

Dalle finestre della casa si scorgono gli immobili circostanti di fianco a via de Warthema. Capannoni con i tetti di eternit che non si capisce da chi devono essere rimossi. Più vicino altre strutture di proprietà pubblica abbandonate e degradate e che invece potrebbero essere restituite a nuova vita grazie ad un utilizzo sociale da parte

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di chi si trova in uno stato di bisogno.

Si è parlato di lavoro e anche di referendum, della necessità che il pubblico torni a svolgere il suo compito e che l’impresa da una parte e il privato sociale dall’altra non diventino, monopolizzando ogni cosa, gli unici protagonisti del nostro tempo.

Violenza contro le donne.

L’importanza della prevenzione

Rimini, 16 gennaio 2017

Le Segreterie e i Coordinamenti femminili CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini esprimono la propria solidarietà nei confronti di Gessica Notaro e si uniscono alle manifestazioni di sostegno alla vittima di questa ennesima violenza, giunte dalle istituzioni, dalle associazioni, dai cittadini, partecipando oggi al presidio di piazza Cavour.

Si tratta di una testimonianza importante da parte della collettività, di grande valore simbolico, ma tanto altro occorre fare per affrontare questa emergenza sociale nazionale della violenza sulle donne.

Proviamo allora a riavvolgere il nastro di questi eventi criminosi e chiederci cosa succede prima, cosa già sta succedendo adesso e ancora non sappiamo: esistono casi a conoscenza dei magistrati, delle forze

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dell’ordine, degli operatori che a vario titolo si occupano di queste problematiche che si annunciano come futuri eventi delittuosi? E come vengono affrontati? Decide il magistrato, in completa solitudine e discrezionalità, su quale ordine restrittivo sia meglio applicare? Se ne occupano i servizi sociali? Chi segue e come le vittime annunciate o gli stalker?

Relativamente alle situazioni che già lasciano prevedere una possibile degenerazione, proviamo a lanciare una proposta. Diciamo che oltre a tutto quanto di importante già viene fatto e oltre all’applicazione delle leggi, si potrebbe istituire nel territorio un coordinamento di tutti i soggetti che sono o possono essere parte attiva in un’opera che tenda alla prevenzione. Pensiamo anche che questo coordinamento, pur nel rispetto dei singoli ruoli, possa farsi promotore di un protocollo dove si definiscano alcune linee guida di comportamento dei soggetti che ne fanno parte. In certe situazioni, ad esempio, oltre a provvedimenti di carattere repressivo potrebbero rendersi necessari degli interventi di tipo psicologico o di altra natura che spetterà agli esperti individuare. Riteniamo che questo protocollo possa essere condiviso anche dagli organi di informazione che svolgono un ruolo di orientamento dell’opinione pubblica molto importante, perchè anche il rischio di emulazione è molto forte,

E’ opprimente, frustrante, e inutile per le vittime, occuparsi del giorno dopo, bisogna prevenire. E in questo non abbiano reticenza i magistrati o i responsabili delle forze dell’ordine a dire se sono in essere delle situazioni di pericolo, delle denunce. Bisogna isolare gli stalker che sono persone crudeli ma anche dei grandi vigliacchi.

Non si tratta di sbattere mostri in prima pagina, nè pensare che tutto possa essere risolto con l’inasprimento delle pene, ma informare, creare stati di allerta, suggerire comportamenti alle possibili vittime ma anche alla cittadinanza in genere. In una parola:

prevenire.

Sui motivi profondi, sulle componenti psicologiche, sociologiche, storiche che possono contribuire a determinare la violenza di genere il discorso da affrontare sarebbe oltremodo complesso, ma ciò non significa che cultura e modelli di comportamento non possano essere

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modificati. In questo, un ruolo fondamentale spetta non solo all’educazione che si riceve in famiglia ma anche a quella scolastica così come alla comunicazione verbale e non verbale: pubblicità, programmi televisivi, social.

Per quanto ci riguarda oltre alle pari opportunità, al mobbing, a l l ’ a z i o n e d i c o n t r a s t o n e i c o n f r o n t i d i o g n i g e n e r e d i discriminazione e ad altri temi che da tempo rientrano nelle materie di dibattito con le lavoratrici e i lavoratori dovremo ragionare più concretamente sulla necessità di affrontare in maniera specifica il tema della violenza di genere anche nei luoghi di lavoro per contribuire a far crescere la consapevolezza su quello che sembra un inarrestabile tragico fenomeno.

Le Segreterie e i Coordinamenti femminili CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini

Carim: il momento delle scelte

Rimini 13 gennaio 2017 – L’ultima

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ristrutturazione preannunciata dalla banca CARIM rischia di trasformarsi nell’ennesimo tentativo dopo i tanti che si sono susseguiti anche dopo la conclusione del Commissariamento avvenuta nel 2012. Tutti questi anni sembrano passati invano e invece servirebbe una vera svolta, più trasparenza, ma soprattutto che venisse raccontata la verità. Non basta, infatti, la crisi economica a spiegare lo stato di debolezza in cui versa la banca, ma all’opinione pubblica, al territorio di riferimento si continuano a nascondere i veri problemi legati in primo luogo causati dall’elevato stock di crediti deteriorati e dalla loro insufficiente copertura. Fino a che punto, c’è da chiedersi, è a rischio il futuro della banca e quindi dei risparmiatori, del lavoro e dell’economia della città che invece, per tornare a crescere, avrebbe bisogno di una banca al servizio del territorio?

Oggi Carim ripropone la ricetta del taglio dei costi, e di conseguenza del personale, dando la colpa alla situazione economica e ciò nonostante i sacrifici chiesti nel 2015 debbano ancora essere completati (ancora migliaia di giornate di solidarietà da spesare nel 2017 a carico dei lavoratori).

È sfacciataggine pretendere dai lavoratori ulteriori sacrifici mentre ancora si stanno pagando gli oneri degli errori passati.

Per le banche è crisi nera, ma non senza responsabilità tanto che per alcune cominciano ad emergere inquietanti retroscena e pian piano i nomi eccellenti di coloro che avendo ricevuto dei crediti milionari non hanno restituito più nulla contribuendo al fallimento delle banche stesse. Per quanto riguarda Rimini, e lo chiediamo senza alcun interesse strumentale o di carattere scandalistico, si può sapere qual è lo stato dei crediti cosiddetti inesigibili?

Sono stati fatti prestiti sulla fiducia? E da parte di chi a chi?

Quando al tavolo istituito dalla Provincia si cercava di chiedere agli Istituti di Credito locale di anticipare la cassa integrazione ai lavoratori dipendenti dalle aziende in crisi, la maggior parte delle porte sono rimaste serrate. Ci dicevano che le banche non potevano rischiare. Non per i lavoratori, aggiungiamo noi.

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Nell’ultimo periodo Carim ha annunciato un numero considerevole di esuberi. Eppure tra i rappresentanti delle istituzioni, della politica, delle categorie economiche, è una realtà che sta passando sotto silenzio, mentre se la crisi di questa banca, che è la più importante del territorio, dovesse perpetuarsi, ciò provocherebbe pesanti sofferenze non solo ai risparmiatori ma anche all’economia locale.

Segreteria CGIL Rimini

Primo sciopero degli autoferrotranvieri di Start Romagna: ottimo risultato

Rimini, 13 gennaio 2017 – Start Romagna primo sciopero:

adesione con punte del cento per cento

Nella giornata del 13 gennaio 2017 si è svolta la prima azione di sciopero dei lavoratori di Start Romagna registrando un’ottima adesione con punte, in alcuni depositi, del 100%.

Questa protesta si è resa necessaria perchè sono circa due

mesi che si registra un balletto fantasmagorico di scarico di

responsabilità fra Azienda e EELL (Regione, Comuni e Agenzie)

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con al centro il futuro, in questo territorio, del trasporto pubblico locale su gomma.

Gli autoferrotranvieri insieme alle OO.SS si aspettano, dopo questo sciopero così ben partecipato, che qualcuno batta un colpo sulla vicenda, le occasioni non mancano a partire dall’incontro con l’azienda lunedì 16 p.v, o da quello in Prefettura a Forlì del 18 pv, o da quello previsto in Regione per il giorno 20 pv. Lunedì 16 dovrebbe costituirsi ufficialmente anche l’Agenzia Unica della Romagna. Se questi appuntamenti dovessero essere delle ulteriori occasioni mancate, le organizzazioni sindacali proclameranno ulteriori azioni di protesta.

Adesso, per tutti, è arrivato il momento della responsabilità, i lavoratori sono pronti a fare la loro parte, speriamo che anche gli altri lo siano.

Le segreterie Regionali

per contatti Ornella Giacomini

Segretario Generale FILT CGIL Rimini

Ragazza sfregiata con acido a

Rimini: CGIL chiede confronto

con Istituzioni e Prefetto

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Rimini 11 gennaio 2017 – Ancora un corpo di donna straziato. Niente che si possa dire di più rispetto all’orrore tante volte descritto, allo sconvolgimento che procura lo scempio di un corpo e la mente di una donna torturata dalle sevizie di chi ha deciso di distruggere la sua libertà e la sua vita.

Ma anche nel caso della ragazza riminese sfregiata con l’acido da un uomo che conosceva ma che non voleva più vedere, il fatto non è avvenuto all’improvviso.

Le ultime notizie riportano che c’erano state denunce, c’era stato un ammonimento nei confronti dell’uomo da parte della Questura.

La violenza sulle donne però non è un reato come gli altri e anche se sono state fatte delle leggi specifiche e se è stato introdotto un inasprimento delle pene c’è da chiedersi: gli operatori hanno una formazione adeguata per valutare le situazioni di rischio? Le donne perseguitate e vittime di violenza fino a che punto sono sostenute prima che la situazione degeneri irreversibilmente? Quante risorse vengono stanziate per i centri di assistenza e antiviolenza? Come rendere effettivi, quando esistenti, i provvedimenti restrittivi nei confronti dei persecutori e dei soggetti violenti?

Sono domande concrete che ogni volta si ripropongono e restano senza risposta fino alla violenza successiva.

Ci rivolgiamo alle altre Organizzazioni Sindacali, alle associazioni impegnate su questo fronte per riprendere una discussione sulle iniziative che è possibile attuare, ognuno con le proprie competenze.

A questo proposito riteniamo urgente e indispensabile un confronto con le Istituzioni a partire dal Prefetto. Da anni tante persone fuori e dentro le associazioni, sono impegnate, pur nella ristrettezza delle risorse, a fare il possibile, ma perchè questa violenza si arresti occorre di più e un maggiore coinvolgimento da parte di tutti.

Claudia Cicchetti Segreteria CGIL Rimini

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Start Romagna. Confermato lo sciopero dopo l’Assemblea dei soci di Agenzia Mobilità

Le scriventi Organizzazioni Sindacali insieme ai lavoratori dei bacini di Start Romagna sono pronti e confermano lo sciopero, già dichiarato per il 13 gennaio 2017, ma si riservano fino a tale data di mettere in campo una serie di ulteriori iniziative mirate anche al coinvolgimento di tutti i cittadini della Romagna. Si è infatti conclusa negativamente, come purtroppo ci aspettavamo, l’Assemblea dei soci di Agenzia Mobilità riunita il 22 dicembre scorso portando a 3,61 euro per chilometro vettura il corrispettivo che l’Agenzia verserà a Start per il servizio di Trasporto Pubblico Locale. Una decisione che comprometterà il futuro prossimo di Start e la solidità del progetto Start Romagna e in netto contrasto con quanto concordato per il 2016, di fronte al Prefetto ed in presenza della Regione, in occasione dell’emissione del primo Atto d’Obbligo (dopo la scadenza del contratto il 31/12/2015) che stabiliva che il corrispettivo fosse pari a 3,96 Euro. Ma come ormai abbiamo imparato, sincerità e coerenza non sono caratteristiche che ci si possono attendere da tanti amministratori e politici. Ciò vale anche per i tentativi di strumentalizzazione che stiamo registrando in questa difficile vertenza da parte di alcune forze politiche e rappresentanti delle Istituzioni che per marcare una propria visibilità sui media dichiarano a parole, e solo a parole, di essere dalla parte dei

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lavoratori. Ci aspettiamo dagli stessi che alle parole seguano i fatti, considerando che se volessero, i loro incarichi istituzionali gli permetterebbero di agire anche in merito alle istanze sindacali.

Intanto l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017 di Agenzia Mobilità, all’ordine del giorno dell’Assemblea dei soci del 22 dicembre è stato ritirato, a quanto pare per metterlo al riparo da un’azione di rivalsa da parte di Start che, in qualità di gestore, potrebbe agire legalmente per riottenere i 3,96 euro. L’escamotage si dice sia, è che “ Agenzia ci prova a fissare il corrispettivo a 3,61 euro, se poi Start dovesse vincere l’eventuale ricorso la copertura sarebbe già prevista in Bilancio.” La solita ragioneria che non tiene conto delle necessità del trasporto pubblico e delle ricadute che la mancanza di una seria ed adeguata politica in questo settore ha sia sui cittadini che sui lavoratori. Una ragioneria che lascia senza risposta dove finirà lo scarto di 0,35 centesimi. Ulteriore paradosso di questa vicenda è che per il secondo anno consecutivo gli Enti fanno causa a loro stessi, utilizzando le loro partecipate. In un mondo normale questa cosa avrebbe destato un po’ di stupore, ma sembra che oggi tutto sia normale. Il 14 dicembre il Prefetto di Forlì aveva convocato Organizzazioni Sindacali, Start e Sindaci di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna per discutere delle problematiche legate a Start Romagna, ma i Sindaci non si sono presentati. Anche “l’educazione istituzionale” non va troppo di moda in questi anni. Il Prefetto ha detto che ci riproverà a gennaio, noi siamo fiduciosi che questa volta i rappresentanti degli Enti Locali saranno presenti. Come Organizzazioni sindacali abbiamo chiesto un incontro già dal 2 dicembre all’Assessore Regionale Raffaele Donini, pare fissato ancora non formalmente, per la seconda decade di Gennaio 2017.. Per lo sciopero del 13 gennaio i lavoratori sono pronti. Le Organizzazioni Sindacali insieme ai lavoratori come si può notare stanno coinvolgendo tutti gli attori di questa vicenda, al fine di trovare una soluzione positiva che possa soddisfare i cittadini di questo territorio e i lavoratori di questa azienda.

Le Segreterie territoriali Rimini

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Rimini Super-Abile. Avviato il progetto del Sindacato Pensionati CGIL

Rimini, 15 dicembre 2016 – Se una persona diversamente abile riesce a vivere in autonomia, ciò è positivo non solo per la persona stessa ma di conseguenza anche per coloro che le sono accanto, la sua famiglia, i suoi amici. In un ambiente totalmente accessibile anche le persone che hanno difficoltà nei movimenti, come gli anziani per esempio, potrebbero superare i disagi ed essere autonome.

Vivibilità ed autonomia del disabile col conseguente superamento delle barriere sensoriali ed architettoniche che ostacolano ogni giorno, in ogni momento e gesto la sua vita quotidiana, sono gli obiettivi che si pone il progetto del Sindacato pensionati SPI CGIL e in particolare della Lega SPI di Marebello dal titolo “Rimini Super-Abile”. Il progetto parte dal presupposto che il concetto di disabile è un concetto ampio che non si limita a chi ha un handicap fisico visibile, ma si estende all’handicap psichico e alla diversa mobilità, all’organizzazione dei tempi e modi di vita dell’anziano, del genitore con un bimbo piccolo o disabile, della persona che è momentaneamente impossibilitata ad essere autonoma, ecc.

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“Rimini Super-Abile” si propone innanzi tutto una maggiore sensibilizzazione rispetto a questo tema da parte della Pubblica Amministrazione, dell’opinione pubblica, delle organizzazioni di categoria. Per arrivare a ciò verranno promossi momenti di studio, formazione e incontri sulle barriere sensoriali e sulle barriere architettoniche e sopralluoghi nelle zone a più alta concentrazione di servizi pubblici nelle aree delle ex Circoscrizioni 2 e 3. Il gruppo di lavoro è aperto al contributo di enti e associazioni del territorio di Rimini interessati a queste problematiche e diverse realtà hanno già aderito al progetto.

Le analisi e le proposte saranno portate anche in sede di Contrattazione Sociale Territoriale per un confronto con l’Amministrazione Comunale di Rimini.

Milena Benvenuti Segretario SPI CGIL Lega Quartiere 3

Il lavoro nel Turismo e nel Commercio. Anni 2015 e 2016

Rimini 14 dicembre 2016 – Analisi dei dati del territorio riminese relativi all’andamento della stagione estiva, alle richieste di Naspi e all’utilizzo dei Voucher.

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Arrivi e presenze in aumento ma sotto la media nazionale; consumi e occupazione col segno meno, unica voce in forte crescita sono i voucher. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto su Lavoro e Turismo, i segretari generali Cgil e Filcams di Rimini Graziano Urbinati e Isabella Pavolucci hanno posto l’accento su quella che ormai sembra una cronica tendenza dell’industria turistica riminese, proporre un turismo povero associato a un lavoro povero.

Alcuni dati sull’utilizzo dei voucher nella provincia di Rimini 2015: 1.592.217

al 31/10/2016: 1.850.685 di cui 521.650 nel turismo, 129.081 nei servizi, 306.681 nel commercio.

Se lo scorso anno i voucher venivano utilizzati a inizio e fine stagione mentre nei due mesi centrali di luglio e agosto le assunzioni erano a contratto, ora in molti casi i voucher coprono tutto il lavoro estivo. “Pertanto si può dire – ha dichiarato Isabella Pavolucci – che il lavoro accessorio ha sostituito il lavoro subordinato”.

Lavorare con i voucher oltre a ledere la dignità del lavoratore, oltre a procurargli un danno economico, assistenziale, previdenziale personale, incide negativamente su tutta la società anche perché venendo meno il pagamento dei contributi il sistema previdenziale viene impoverito a danno di tutti. La Cgil ha raccolto le firme (14.000 solo a Rimini) per l’abolizione dei voucher e il referendum potrebbe tenersi già in primavera.

Lavoro povero

Purtroppo da quando i Centri per l’impiego sono stati sguarniti per effetto del riordino istituzionale che ha lasciato le province in mezzo al guado, è sempre più difficile reperire alcune importanti informazioni relative alle assunzioni. Il dato disponibile attualmente infatti è fermo a giugno. Sappiamo però che le domande per l’indennità di disoccupazione sono calate passando dalle 31.779 del 2015 alle 25.521 del 2016 (fino al 22 novembre); considerando esclusivamente il

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periodo dal 1 settembre al 30 novembre 2015 ne sono state presentate 17.780 mentre nello stesso arco di tempo del 2016, 17.168. Un altro dato significativo è quello delle vertenze, in calo rispetto al 2015;

infatti chi è senza contratto o lavora con i voucher non può rivendicare nessun diritto.

Commercio. Calano del 2-3 % le vendite

Tanti segni meno in un contesto che presenta molte incertezze dalla Bolkestein per il futuro della spiaggia e del Parco del mare, al sistema infrastrutturale che comprende aeroporto, collegamenti ferroviari, TRC fino al trasporto pubblico locale e alle difficoltà di spostamento interprovinciale sempre più accentuate.

La parola d’ordine per la Cgil è la riqualificazione del prodotto, a cominciare dagli alberghi che a Rimini sono gestiti dai proprietari per meno del 50%. E’ facile intuire a questo proposito quanto scarso possa essere in molti casi l’interesse a investire degli affittuari.

Riqualificare significa in primo luogo mettere a norma gli immobili rispetto all’antisismica, significa valorizzare lavoro e professionalità. “Purtroppo – come ha tenuto a sottolineare il Segr.

Graziano Urbinati – nell’hardware del sistema turistico locale manca il lavoro ciò che la Cgil vuole riportare al centro”.

Ufficio stampa CGIL Rimini

Conferenza di Organizzazione

SILP Cgil Rimini: più

sinergie, più partecipazione,

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più tutele

Rimini 07 dicembre 2017 – Si è tenuta questa mattina nella sede della CGIL di Rimini la seconda Conferenza di Organizzazione del sindacato di polizia Silp per la CGIL. I lavori sono stati introdotti dal Segretario provinciale della categoria Andrea Biguzzi e sono proseguiti con la relazione del Segretario regionale Silp Daniele Stefanì e con l’intervento del Segr. provinciale della CGIL Graziano Urbinati.

“Nel comparto sicurezza stiamo registrando negli ultimi 10 anni – ha detto Daniele Stefanì – un taglio di 9 miliardi di euro mentre assistiamo ad un aumento di 23 miliardi per la Difesa. Invece di F35 e carri armati noi crediamo che il nostro Paese abbia maggiore bisogno di volanti e di giubbotti antiproiettile, insomma di tutti quegli strumenti che ci consentano di combattere il crimine nelle città, di dare risposte alle paure della gente, di lavorare, per esempio, sul fenomeno dell’immigrazione che purtroppo viene trasformato in un problema di polizia e di ordine pubblico, mentre sarebbe un problema che dovrebbe gestire la società. Ci preoccupa questo taglio alle risorse come ci ha preoccupato moltissimo lo spostamento del Corpo forestale dello Stato, da polizia civile a militare all’interno dell’Arma dei Carabinieri. E’ questa una decisione che va in controtendenza rispetto alle polizie più moderne e avanzate. Un altro segnale di un arretramento complessivo dei diritti che colpisce noi ma colpisce anche i cittadini a cui dobbiamo dare delle risposte. A nostro parere, o si inverte la tendenza e si torna ad investire in

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questo comparto, o il cittadino inevitabilmente ne soffrirà, ne soffriranno le città e ne soffriremo anche noi.”

Nel documento della Conferenza di Organizzazione dal titolo “più sinergie, più partecipazione, più tutele” là dove si fa riferimento all’insicurezza diffusa, alla paura di attentati, ai timori per la criminalità, alla crisi economica, quali elementi di vulnerabilità sociale che impegnano le forze di polizia, si sottolinea il ruolo strategico che il Silp Cgil è chiamato a svolgere in chiave di coesione sociale:

– attraverso l’interazione con le categorie della Cgil impegnate in attività legate alla sicurezza delle città;

– con propri progetti per la diffusione della legalità nelle scuole, tra i giovani e tra le fasce più vulnerabili della società;

– con il costante coinvolgimento delle parti sociali e con il coordinamento delle forze in campo e con progetti che costantemente seguano il decoro e la vivibilità per rendere accessibili ed aperti i luoghi di aggregazione e di cultura, gli spazi pubblici e privati.

La Conferenza di Organizzazione si muove nel tracciato del IV Congresso del SILP CGIL che aveva delineato un orizzonte definito e raggiungibile per una riorganizzazione del Comparto fondata sull’unificazione delle forze di polizia a competenza generale, la centralità del cittadino, l’efficienza dei servizi, l’eliminazione delle sovrapposizioni, lo snellimento dei livelli gerarchici di coordinamento, la modifica del sistema di assunzioni, maggiori risorse.

L’ammodernamento, per il Silp Cgil passa anche attraverso la revisione delle locazioni, privilegiando immobili demaniali o meglio ancora confiscati alla criminalità e la valorizzazione del lavoro, la sua qualità e le diverse peculiarità di settore, attuando una piena contrattualizzazione di primo e secondo livello.

A proposito dell’interazione del Silp con la Cgil nel suo insieme il Segr. Graziano Urbinati ha fatto riferimento alla contrattazione sociale e territoriale capace di allargare e coniugare la tutela dei

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diritti di cittadinanza con quelli del lavoro. Sta per aprirsi la discussione sui Bilanci dei Comuni, su questo argomento una delle proposte emerse è stata quella di chiedere al Sindaco di Rimini un incontro per discutere dell’annoso problema della sede della Polizia.

Più in generale, anche il Silp Cgil intende apportare il proprio contributo nell’ambito di un’azione collettiva tesa a costruire una rete sempre più estesa e articolata in grado di dialogare con l’intera società civile, con le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati e ancor più con le giovani e i giovani.

SILP per la CGIL Rimini

Chiara la scelta del NO nel merito della Riforma Costituzionale. Spazio al dialogo e alla forza delle idee

Rimini 5 dicembre 2016 – La CGIL, in

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piena autonomia, coerentemente con la propria storia e con il giudizio espresso nel merito della Riforma, ha preso una posizione critica e contraria alle modifiche della Costituzione proposte dal Governo.

Sulla base di questo ha dato indicazione a votare NO e oggi giudica con soddisfazione il risultato del voto a partire dalla grande partecipazione delle persone. Ci hanno chiesto perché un sindacato debba occuparsi del referendum abbiamo risposto insieme all’ANPI e insieme all’ARCI che modifiche sbagliate avrebbero avuto effetti gravi per l’equilibrio dei poteri, per la rappresentanza, per l’esercizio della sovranità popolare, in sostanza per la stessa democrazia, che invece va rafforzata, potenziata e difesa con la piena attuazione della Costituzione repubblicana.

Fin da subito ci sentiamo impegnati in una operazione che mira a ricucire le profonde lacerazioni che questa pesantissima campagna referendaria ha prodotto. Uno strappo perseguito in maniera sciagurata da alcune forze dell’uno e dell’altro schieramento, anche nel nostro territorio, con finalità estranee rispetto ai temi costituzionali.

E da qui vogliamo ripartire per rilanciare la proposta di legge sulla Carta dei Diritti e i referendum abrogativi sul lavoro promossi dalla CGIL.

Nella riflessione che questo voto impone spero che anche nel nostro territorio si considerino con molta attenzione le conseguenze che possono provocare scelte neoliberiste fatte da Amministrazioni di centro sinistra, che danneggiano lavoratori e pensionati (come le vicende riminesi di questi giorni dimostrano vedi per esempio scuole infanzia e trasporto pubblico). Noi come sempre, con coraggio, staremo al merito.

Graziano Urbinati Segr. Generale CGIL Rimini

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