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Il Medioevo. mille anni di musica. Classe 1D

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Academic year: 2022

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(1)

Il Medioevo

mille anni di musica

Classe 1D

(2)

L’Alto Medioevo In questo periodo la musica ha una funzione quasi esclusivamente

sacra. Si esegue nelle chiese e nei monasteri durante la liturgia ed è vocale, perché la voce è

considerata l’unico strumento degno di lodare Dio.

La musica profana, di cui non sono pervenute documentazioni, ha un ruolo marginale. Probabilmente è limitata all’intrattenimento popolare e viene eseguita da giocolieri e

artisti di strada.

(3)

Il canto cristiano

Dall’Editto di Costantino (313 d.C.), la Chiesa acquista nel tempo un ruolo centrale, diventando un riferimento non solo spirituale, ma anche politico e sociale. Con la crescita e la diffusione del Cristianesimo, si diffonde anche la pratica del canto liturgico.

Nel corso del suo pontificato (590-604 d.C.), Papa Gregorio I (detto Magno) uniforma i rituali liturgici e ordina le melodie presenti nelle diverse regioni dell’Impero, decidendo quali

eseguire durante le cerimonie religiose. Questi canti, chiamati gregoriani in onore di papa Gregorio I, sono raccolti e trascritti dai monaci amanuensi in un libro chiamato Antifonario.

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Il canto gregoriano

È basato su melodie molto semplici. Le sue principali caratteristiche sono:

Le voci L’esecuzione è affidata alle sole voci maschili di cantori professionisti. Non esiste alcun accompagnamento strumentale.

La melodia Procede per note vicine, senza salti (intervalli ampi) verso il basso o verso l’alto, e con frequenti ripetizioni.

L’omofonia Tutti i cantori cantano all’unisono seguendo una sola linea melodica.

Il ritmo Segue gli accenti delle parole ed è molto simile a una recitazione intonata.

Il testo È in lingua latina.

I canti gregoriani vengono eseguiti in due stili: sillabico (a ogni sillaba

corrisponde una nota) e melismatico (note di diversa altezza sulla stessa sillaba).

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Il Basso Medioevo

La musica sacra continua a essere il genere più diffuso e viene sviluppato con nuove

forme. La principale innovazione è l’introduzione della polifonia.

I musicisti sovrappongono al

canto gregoriano una seconda melodia, eseguita da un’altra

voce o gruppo di voci.

La polifonia conferisce al canto una maggior completezza e

rappresenta in questo periodo

uno degli aspetti distintivi della musica occidentale.

1200

(6)

Nel Basso Medioevo si diffonde la lauda, canto di argomento religioso ma non legato alla liturgia.

Sono canti semplici, scritti in italiano volgare e possono essere capiti da tutti.

Si sviluppano soprattutto in Umbria e in Toscana, all’interno dei gruppi religiosi ispirati a san

Francesco e a san Domenico.

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La musica profana

Nel Basso Medioevo comincia ad acquisire rilevanza anche la musica profana, che non tratta argomenti di carattere religioso.

Si diffonde nelle corti, nelle piazze delle città e nei borghi, in occasione di feste popolari.

Spesso è accompagnata da strumenti e viene eseguita da: menestrelli, giullari, trovatori e trovieri.

I più antichi documenti di musica profana

conosciuti sono i canti dei goliardi e la

Chanson de geste.

(8)

La scrittura musicale

I primi tentativi di scrittura musicale sono i neumi, risalenti all’Alto Medioevo, segni posti sopra le parole dei canti che indicano quali note cantare su una

sillaba. La notazione è detta neumatica (da neuma) e adiastematica (senza rigo di riferimento).

In seguito, nell’XI secolo, il monaco Guido d’Arezzo propone l’uso del

tetragramma (rigo di quattro linee) – l’antenato dell’attuale pentagramma – e stabilisce il nome delle note: Ut (che poi diventerà Do), Re, Mi, Fa, Sol, La (il nome della nota Si sarà introdotto nel 1600).

Con l’arrivo della polifonia emerge anche il bisogno di indicare la durata delle

note, nascono così le prime figure musicali, la cui durata deriva dalla durata delle

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Il Tardo Medioevo

Acquista maggior importanza la musica profana, eseguita nelle corti per intrattenere e

divertire gli ospiti durante feste, banchetti e cerimonie.

La musica sacra continua a essere eseguita nelle chiese e nei conventi.

I musicisti sono ancora soggetti alla volontà dei signori, ma ora non sono più considerati alla

stregua di servitori, bensì ospiti graditi delle corti.

1200

(10)

L’Ars Nova

È lo stile musicale che caratterizza il

Trecento. Nata in Francia, per poi diffondersi nel resto d’Europa, l’Ars nova è

caratterizzata dall’applicazione della polifonia anche alla musica profana e da un intenso legame con la poesia.

Le forme poetico-musicali più utilizzate sono la caccia, la ballata e il madrigale, i temi

delle opere sono esclusivamente profani e lo

stile è polifonico a due o a tre voci.

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Il Medioevo: mille anni di musica

IL MEDIOEVO

Alto Medioevo Basso Medioevo Tardo Medioevo

musica sacra musica sacra musica

profana musica sacra musica

profana

canto gregoriano

• voci maschili

• lingua latina

• melodie semplici

• stile sillabico

• melismatico

laudi • canti goliardici

• chansons de geste

Ars nova polifonia

• caccia

• ballata

• madrigale innovazioni

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