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I Minneleontidi -insetti comunemente noti come fonnicaleoni, generalmente

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Academic year: 2022

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INSECTA NEUROPTERA MYRMELEONTIDAE) DELLE AREE COSTIERE ITALIANE

I Minneleontidi -insetti comunemente noti come fonnicaleoni, gene- ralmente associati all'immagine della "trappola ad imbuto" costruita in zone sabbiose -sono una presenza faunistica piuttosto comune e nota nelle aree costiere italiane. In realtà, la maggior parte delle specie italiane di questa fa- miglia hanno larve che non costruiscono affatto delle trappole ad imbuto, ma cacciano alla posta, nascondendosi sotto un leggero strato di terreno sciolto.

Le classiche trappole ad imbuto che si incontrano ovunque negli spazi sgom- bri, con sabbie sciolte, in aree sufficientemente riparate da vento e pioggia, nelle coste italiane, sono generalmente opera di larve del genere Myrmeleon Linnaeus, ovvero Myrmeleon inconspicuus Rambur, il neurottero più comune negli habitat dunali (e paleodunali) costieri a vegetazione psammofila, è pre- sente in quasi tutte le regioni italiane mentre, nelle regioni meridionali ed in- sulari, si trova spesso anche Myrmeleon hyalinus Olivier, specie turanico-me- diterranea in Italia sinora segnalata per la sola sottospecie distinguendus Ram- bur. Gli altri Minneleontidi presenti in ambienti retrodunali e nelle paleodu- ne più interne, per lo più appartenenti ai generi Creoleon Tillyard, Neuroleon Navas, e Megistopus Rambur, hanno larve che lasciano emergere dal substrato il solo forcipe succhiante, pronto a scattare come una trappola nell ' attimo del contatto tra la preda e le setole interne alle mandibole a tenaglia. In habitat di dune sabbiose si trovano frequentemente anche le larve, predatrici attive, di Synclisis baetica (Rambur), indici di un buon livello di naturalità: specie propria dell ' Ammophiletum, le sue larve si possono però trovare sino alla bat - tigia, laddove si trovi sabbia fine. Più rara, e in genere in ambiente retrodu- naIe, propria del Tortulo-Scabiosetum, si può trovare l' affine Acanthaclisis oC- citanica (Villers) (Pantaleoni 1990).

(.) ENEA -CR Casaccia -BIOTEC-SIC

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Se l' ecologia delle larve dei Minneleontidi ha suscitato molta attenzio- ne e studi tra gli entomologi, non meno interessante è l'autoecologia e la si- necologia di queste specie nella loro interezza: in Italia però solo in un lavo- ro della fine del secolo scorso possiamo trovare infonnazioni relativamente a questi aspetti, limitatamente per le coste romagnole. Molti altri dati sono "di- spersi" sotto fonna di brevi note in lavori di più ampio respiro. Va' inoltre considerato come la maggior parte delle considerazioni su tali aspetti si rife- riscono non tanto a studi specifici di campo quanto a reperti museali, frutto di catture in genere sporadiche ed occasionali, solo recentemente resi noti gra- zie al lavoro di un ristretto numero di studiosi italiani (Insom, Letardi, Nico- li Aldini e Pantaleoni). Oltre al litorale romagnolo, grazie alle ricerche di Pan- taleoni sintetizzate nel lavoro del 1990, solo quello laziale (e in particolare quello romano) è stato oggetto di uno studio faunistico dei Mimleleontidi più approfondito (Letardi-Maltzeff 2001).

A questo si aggiungono le onnai ben note considerazioni relative alla estrema rarefazione di aree naturalisticamente non degradate lungo la costa italiana, onnai definitivamente alterata dal processo di urbanizzazione turisti- ca della seconda metà del secolo scorso.

Dopo la realizzazione della checklist della fauna italiana nel 1995 (Ber- nardi lori et al. 1995), il successivo progetto del Ministero dell' Ambiente di informatizzazione dei dati della "distribuzione delle specie della fauna italia- na" (progetto coordinato dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona) ha permesso di raccogliere in modo più organico i dati attualmente disponibili per le aree costiere italiane.

Il presente studio si propone di illustrare lo stato della conoscenza fau- nistico dei Mirmeleontidi delle aree costiere italiane (riassunto in tabella 1), allo scopo di evidenziare la possibilità di utilizzare questi insetti, fortemen- te dipendenti dalle condizioni e dalla qualità del suolo e della vegetazione, ambienti nei quali si sviluppano gli stadi preirnmaginali, per valutare cam- biamenti avvenuti nello scorso secolo in queste aree e I 'impatto che tali cam- biamenti hanno avuto sulle faune locali. Un approccio simile è stato realiz- zato alcuni anni fa' mediante lo studio del cambiamento nel corso del tem- po della mirmeleontidofauna dell ' area circostante il Mare d' AraI (Kri - vokhatsky-Piryulin 1997), analisi che ha portato alla segnalazione della pro- gressiva salinizzazione dei suolI come causa dell'estinzione locale di Myr- mecaelurus trigrammus (Pallas 1781) nonche al collegamento dell ' estinzio- ne di altre quattro specie di fonnicaleoni con le alterazioni antropiche av- venute nel corso del XX secolo.

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TABELLA Ultima segnalazione di specie di fornlicaleoni nelle diverse aree costiere italiane.

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Myrmeleon inconspicuus Neuroleon arenarius Neuroleqn egenus

1978 Creoleon corsicus 1993

< 1980 Neuroleon microstenus

Neuroleon nemausiensis ---

Nicarinus poecilopterus 1993 I

Pa/pares /ibe//u/oides 1977 Distoleon tetragrammicus ~

Synclisis baetica 2000

Puglia ionica

Creoleon lugdunensis 1963

Creoleon plumbeus 1935

1977 Myrmeleon hyalinus dist. 1994 1983 Myrmeleon inconspicuus

I Disto/eon t~~icus

I Gymnocnemia variegata < 1980

1984 Nemoleon notatus 1994

1963 Neuro/eon arenarius 1993

1988 Neuroleon egenus 1993

1984 Neuroleon nemausiensis 1936

1982 .)ynclisis baetica 1994

Per questo studio sono state considerate oltre 700 segnalazioni (delle qua- li, più di un quarto inedite) relative a località dei circa 8 mila km di coste ita- liane. La quasi totalità (28 su 29) delle specie di Myrmeleontidae citate per 1 'I- talia sono (o erano) presenti in queste aree costiere (anche se di due specie, Eu- roleon nostras (Fourcroy) e Cueta lineosa (Rambur) non si hanno località di costa precise); alcune di esse sono state segnalate più volte nel tempo in deter- minate aree ma, nella maggior parte dei casi, siamo in presenza di segnalazio- ni locali occasionali. Un quarto delle specie presenti (C. lineosa (Rambur), Di- stoleon annulatus (Klug), Megistopus mirabilis Holzel, Mynneleon gerlindae Holzel, Nemoleon notatus (Rambur), Neuroleon ocreatus (Navas) e Nicarinus poecilopterus (Stein)) hanno una distribuzione molto limitata, se non puntifor-

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me, tre di queste non sono più state segnalate da oltre un ventennio (l'ultima segnalazione di N. ocreatus risale al 1962!) e sono da considerare quindi a ri- schio di estinzione locale. Nell ' elencazione delle specie presenti nelle diverse aree costiere italiane è stato inserito l'anno dell'ultima segnalazione certa o un

"?" nel caso di presenza non certa in questi habitat.

Recentemente, il Ministero dell ' Ambiente e Legambiente hanno nuova- mente segnalato con un comunicato congiunto la drammatica velocità di al- terazione delle coste italiane, oltre la metà delle quali sono a forte rischio ero- sione. Il fenomeno è particolarmente accentuato nelle regioni meridionali, là dove si trovano le specie di Myrmeleontidae a rischio di estinzione locale.

L'ecologia larvale delle specie di questa famiglia di insetti, e la relativa faci- lità di cattura delle stesse, le rende un ottimo segnale dello stato di conserva- zione locale dei diversi microhabitat che caratterizzano le aree costiere, seb- bene solo la realizzazione di uno specifico progetto di monitoraggio (sul mo- dello di quanto recentemente realizzato in Sud Africa (Mansell, 2002)) potrà permettere di attribuire l' assenza o la scomparsa locale di alcune specie alla pressione antropica con un certo grado di sicurezza.

BIBLIOGRAFIA

BERNARDI IORI A., KATHIRITHAMBY J., LETARDI A., PANTALEONI R.A., PRINCIPI M.M., 1995. Neuropteroidea (Megaloptera, Raphidioptera, Planipennia), Mecoptera, Siphonaptera, Strepsiptera. In: A. MINELLI, S. RUFFO, S. LA POSTA (eds.), Checklist delle specie della fauna italiana, 62, Calderini, Bologna.

KRIVOKHATSKY V.A., PIRYULIN D.D., 1997. Composition, origin and current changes of Mynneleontidae (Neuroptera) fauna in the Aral Sea Region. Zoologicheskiy Zhumal,76: 1150-1159.

LETARDI A., MAL1ZEFF P., 2001. Neurotteridi e Mecotteri della Tenuta Presidenziale di CastelPorziano e delle aree limitrofe. Boll. Assoc. romana Entomol., 56: 49-62.

MANSELL M.W., 2002. Monitoring lacewings (Insecta: Neuroptera) in southem Africa Acta Zoologica Acaderniae Scientiarum Hungaricae, 48 (Suppl. 2): 165-173.

PANTALEONI R.A., 1990. Neurotteri e/asce di vegetazione in Romagna. Boll. Ist. En- tomol. "G.Grandi" Univ. Bologna, 44: 143-154.

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