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VI COMMISSIONE PERMANENTE

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

IN SEDE LEGISLATIVA

Giovedı` 23 gennaio 1997. — Presidenza del Presidente Giorgio BENVENUTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato per le finanze Pierluigi Castellani.

La seduta comincia alle 10,35.

Proposte di legge:

LORENZETTI: Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, in materia di imposta sugli spettacoli (121);

(Parere della I, V e VII Commissione)

CESETTI e CALZOLAIO: Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.

640, in materia dı` imposta sugli spettacoli (372);

(Parere della I, V, VII e X Commissione).

SODA: Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, in materia di imposta sugli spettacoli (592);

(Parere della I, V e VII Commissione).

PAMPO e RICCIO: Modifiche agli articoli 1, 5 e 21 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, in materia dı` imposta sugli spettacoli (1100);

(Parere della I, V, VII e XII Commissione);

RODEGHIERO ed altri: Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.

640, in materia di imposta sugli spettacoli (1436);

(Parere della I, V e VII Commissione).

PISTONE ed altri: Esenzione dall’imposta sugli spettacoli di cui al decreto del Presidente della

Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, per le mani- festazioni a carattere sociale, politico, culturale e ricreativo e per quelle a fini di beneficenza (2110);

(Parere della I, V e XII Commissione).

CONTE ed altri: Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, in materia di imposta sugli spettacoli (2617);

(Parere delle Commissioni I, II, V, VII, X e XII).

(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione delle abbinate proposte di legge.

Gianfranco CONTE (gruppo di Forza Italia), relatore, premette innanzitutto che intende affrontare nella sua relazione introduttiva le piu` importanti questioni di carattere generale interessate dalle propo- ste di legge in esame, mentre l’esposizione dettagliata del contenuto delle proposte medesime potra` avere luogo in una seduta successiva. Occorre infatti, a suo giudizio, prima ancora di entrare nel merito delle disposizioni in esame, risolvere talune questioni preliminari di fondo attinenti ad un argomento – quello della disciplina dell’imposta sugli spettacoli – che era gia stato oggetto di iniziative di riforma nella XII legislatura. Ricorda infatti a questo proposito che nella scorsa legislatura la Commissione aveva iniziato l’esame in sede referente di numerose proposte di legge, di iniziativa di deputati apparte- nenti a diversi gruppi parlamentari, per la

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modifica della disciplina vigente in mate- ria, giungendo alla costituzione di un Comitato ristretto i cui lavori furono interrotti dall’anticipata scadenza della legislatura; il Comitato aveva tuttavia fatto in tempo ad elaborare un testo unificato delle proposte di legge, poi sintetizzato nella legislatura in corso nella proposta di legge n. 2617. Poiche´ nel 1997 verra` a scadenza la convenzione stipulata tra il Ministero delle finanze e la Societa` ita- liana autori ed editori (SIAE) per la riscossione dell’imposta, cio` potrebbe co- stituire l’occasione per pervenire ad una profonda revisione della normativa vi- gente, anche in connessione con il nuovo assetto della materia dei giochi e delle scommesse delineato dal Governo nel provvedimento collegato alla legge finan- ziaria per il 1997.

Le predette questioni di fondo che, a suo giudizio, devono essere affrontate in via preliminare riguardano, in primo luogo, la necessita` di appurare se il Governo rimanga favorevole alla modifi- cazione della disciplina dell’imposta sugli spettacoli anche nel caso in cui la nuova normativa dovesse comportare una dimi- nuzione di entrate per lo Stato rispetto a quella attualmente vigente, e, in secondo luogo, la necessita` di verificare se l’impo- stazione della riforma prefigurata dalle proposte di legge in esame sia o non sia la piu` corretta. In particolare, dovrebbe costituire oggetto di attenta valutazione la necessita` che l’imposta sugli spettacoli debba continuare ad esistere, e, una volta ritenuta la sussistenza di tale necessita`, occorrerebbe valutare l’opportunita` di mantenere l’applicazione dell’imposta sol- tanto nei riguardi di particolari settori dello spettacolo. Infatti, le ultime modifi- che che si tento` di apportare alla norma- tiva vigente, mediante la presentazione di un emendamento di iniziativa parlamen- tare al decreto-legge che attuava la cosid- detta « manovra Dini », prevedevano la riduzione dell’imposta sulle manifestazioni sportive, sul cinema e sugli eventi musi- cali, compensando la relativa diminuzione di introito con l’aumento dell’imposta sulle scommesse ippiche. Il Governo allora

in carica non condivise queste proposte innovative, che non poterono dunque con- cretizzarsi, mentre il Governo attuale e`

intervenuto nella materia – in termini che appaiono peraltro non condivisibili – sol- tanto per incrementare, con la legge n. 662 del 1996, l’imposta sulle scom- messe ippiche.

Passando al merito delle possibili ipo- tesi di modifica, osserva che un aspetto particolarmente importante e` costituito dal gia` ricordato coinvolgimento della SIAE nella riscossione dell’imposta: ri- corda in proposito che la SIAE dispone di un introito anche in relazione alle scom- messe ippiche, godendo di un aggio sul previsto prelievo del 13 per cento, anche se essa non e` in realta` incaricata di compiere alcun tipo di controllo od al- cuna altra attivita` in relazione alla riscos- sione delle relative imposte. Viene cosı` a configurarsi un vero e proprio regalo alla SIAE che occorrerebbe, a suo giudizio, eliminare o quanto meno ridurre. Piu` in generale, appare inoltre necessaria una attenta verifica dell’opportunita` di modi- ficare gli attuali elementi costitutivi del- l’imposta sugli spettacoli, ed in particolare le attuali aliquote – determinando di conseguenza la misura di tale modifica –, la base imponibile ed ogni altro elemento essenziale, anche in considerazione del fatto che il riordino generale della materia dei giochi e delle scommesse, prefigurato dal Governo, non coprirebbe integral- mente la materia disciplinata dalla vigente imposta sugli spettacoli e che rimarrebbe inoltre aperta anche la questione degli attuali diritti demaniali. Osserva che cer- tamente la SIAE svolge un importante servizio per lo Stato; e` pero` indispensabile verificare se non sia possibile operare con diverse modalita` nel campo della riscos- sione dell’imposta, ad esempio mediante forfettizzazione, autoliquidazione o in al- tro modo.

Ricorda inoltre che nella XI legislatura il Ministero delle finanze aveva istituito un’apposita Commissione, la cosiddetta Commissione Favilla, per l’elaborazione di una proposta di modifica del vigente decreto del Presidente della Repubblica

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n. 640 del 1972: la Commissione ministe- riale aveva predisposto un testo pero` il Consiglio dei ministri non ha mai succes- sivamente deliberato di presentare uffi- cialmente alle Camere nella veste di di- segno di legge governativo di riforma dell’imposta. Occorre dunque che oggi il Governo definisca la propria posizione in merito all’alternativa tra un riordino di carattere generale della materia, con la conseguente ridefinizione complessiva del- l’imposta ed anche la sua eventuale sop- pressione, ed un intervento che apporti semplicemente miglioramenti puntuali della normativa vigente e semplificazioni di adempimenti e procedure. Personal- mente, dichiara il proprio favore per la prima ipotesi, anche in considerazione del fatto che complessivamente l’apporto del- l’imposta sugli spettacoli al totale com- plessivo delle entrate fiscali vale, detratta la parte relativa alle scommesse, circa 450-490 miliardi di lire all’anno, una cifra che appare francamente poca cosa nel- l’ambito del bilancio dello Stato.

E` vero che gli introiti derivanti dal- l’imposta appaiono in aumento: secondo i dati comunicati dalla SIAE relativamente al primo semestre del 1996, la spesa del pubblico per spettacoli e divertimenti vari si e` accresciuta in tale periodo di 99,5 miliardi di lire (piu` 4,6 per cento), anche se i consuntivi dei singoli settori hanno registrato, ovviamente, andamenti piutto- sto differenziati, come dira` tra breve.

Tuttavia, tenendo conto del tasso di in- flazione, ci si accorge che il settore e` in realta` stagnante; inoltre, in considerazione del predetto ammontare di gettito com- plessivo dell’imposta, un intervento di modifica, anche incisivo e di vasta portata, sull’attuale disciplina dell’imposta stessa non dovrebbe comportare rilevanti pro- blemi finanziari a carico dello Stato.

Passando all’analisi dei consuntivi delle singole attivita` soggette ad imposta nel primo semestre del 1996, osserva che per il cinema e` ripreso l’andamento favorevole dopo l’esito negativo del 1995, con una crescita del 5,2 per cento; complessiva- mente positivo appare anche il bilancio relativo al settore delle attivita` teatrali e

musicali ed a quello del teatro di prosa, degli spettacoli di rivista e della commedia musicale, che ha registrato un incremento della spesa dei pubblico dell’1,6 per cento in termini monetari ed un lieve incre- mento della frequenza di spettatori. An- cora migliore risulta il bilancio del settore del teatro lirico e dei balletti, che presenta una significativa crescita sia dell’offerta di rappresentazioni sia, soprattutto, della do- manda, con un forte incremento di spet- tatori e di incassi (7,2 per cento in valori monetari). Anche i concerti di musica classica fanno rilevare un discreto miglio- ramento, con un incremento monetario del 17,5 per cento, e per i concerti di musica leggera e gli spettacoli di arte varia continua l’andamento positivo gia`

rilevato nel 1995 poiche´, nonostante un calo contenuto dell’offerta, si registra una consistente espansione della frequenza del pubblico e conseguentemente un sensibile incremento degli incassi (+ 31 per cento).

Le rimanenti rappresentazioni teatrali (operette, burattini e marionette, saggi scolastici e saggi culturali) hanno fatto registrare un incremento degli spettatori del 2,2 per cento e della relativa spesa del 12,3 per cento, sempre in valori monetari.

Per quanto attiene invece alla spesa del pubblico per assistere alle manifestazioni sportive, essa si e` incrementata dell’1,6 per cento, in valori monetari, nel primo semestre del 1996 rispetto all’analogo pe- riodo dell’anno precedente, mentre l’evo- luzione della spesa del pubblico per i trattamenti vari (categoria statistica resi- duale che comprende il ballo ed un insieme di altri elementi popolari) e` stata anch’essa positiva, registrando un incre- mento monetario del 2,6 per cento. In questo settore conservano il primo posto – nonostante prosegua l’andamento nega- tivo iniziato lo scorso anno – i tratteni- menti danzanti (- 2,6 per cento), mentre introiti nettamente minori derivano dal funzionamento degli apparecchi da diver- timento (videogiochi, flippers, ecc.) instal- lati in pubblici esercizi e circoli, dagli spettacoli viaggianti e dai luna park, dagli ingressi a mostre e fiere, dai biliardi, dal bowling, dai juke-boxes e dai circhi.

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Tutto cio` premesso – ripete – una modificazione, anche sostanziale, dell’at- tuale assetto dell’imposta sugli spettacoli, anche se susciterebbe certamente la pre- vedibile reazione delle case da gioco, che sostengono l’opportunita` dı` mantenere l’attuale assetto dell’imposta, non appare tale da suscitare allarme dal punto di vista strettamente finanziario; andrebbe viceversa attentamente valutato, e dise- gnato in modo da conseguire effetti posi- tivi, l’impatto sociale delle prospettate modificazioni, in particolare per quanto riguarda i riflessi sull’occupazione nei settori soggetti all’imposta, molti dei quali – come in particolare il settore dei trattenimenti danzanti – registrano at- tualmente una fortissima presenza di la- voro nero, che finisce per danneggiare pesantemente le imprese che operano nel rispetto della legge. Auspica dunque che nella discussione della Commissione que- sto aspetto venga tenuto nella dovuta considerazione.

Ricorda inoltre che, su iniziativa del Governo, nella citata legge n. 662 del 1996 (provvedimento collegato alla legge finan- ziaria per il 1997) sono state introdotte disposizioni che stabiliscono interventi in favore delle organizzazioni non lucrative di utilita` sociale (ONLUS), fra cui dovreb- bero rientrare le pro loco e le associazioni di volontariato, prevedendo per esse spe- cifiche agevolazioni fiscali, nelle quali dovrebbe rientrare, tra l’altro, la defini- zione di un regime agevolato per l’imposta sugli spettacoli. Questo aspetto e` peraltro affrontato anche in talune delle proposte di legge oggi all’ordine del giorno della Commissione, che interessano nella loro grande maggioranza specifici e limitati aspetti della normativa vigente, ad ecce- zione della proposta di legge n. 2617, di cui egli stesso e` il primo firmatario e che e` stata sottoscritta da tutti i componenti della Commissione, la quale prevede in- vece modificazioni di ampia portata e di vasto respiro. In conclusione, ritiene che si potrebbe senz’altro assumere come te- sto base per la successiva discussione la predetta proposta di legge n. 2617, che appare gia` in grado di assorbire buona

parte delle modificazioni prospettate in molte delle altre proposte in esame, inte- grandola mediante appositi emendamenti che riprendano quelle disposizioni delle altre proposte di legge in cui si prefigu- rino le ulteriori modifiche che dovessero rivelarsi necessarie.

Giorgio BENVENUTO, Presidente, dopo aver ringraziato il relatore per l’ampia ed articolata esposizione introduttiva, ritiene che la Commissione potrebbe rimandare ad una prossima seduta l’inizio della discussione sulle linee generali, allo scopo di consentire che i deputati dispongano del tempo necessario per valutare le con- siderazioni e le proposte del relatore. Nel frattempo, il Governo potrebbe reperire e fornire alla Commissione taluni elementi conoscitivi e di giudizio che gli appaiono necessari ai fini della discussione, e che consistono in primo luogo in una docu- mentazione di diritto comparato che chia- risca la portata degli interventi recente- mente adottati nella materia in Spagna, che hanno sortito effetti molto positivi, e in secondo luogo negli opportuni chiari- menti circa la normativa che consente l’utilizzo in favore dei dipendenti del Ministero del tesoro dei fondi, destinati al pagamento dei premi delle lotterie che rimangano non riscossi. Dalle notizie e dai dati in suo possesso si evince infatti come l’ammontare complessivo dei premi delle lotterie non riscossi sia ormai venuto a costituire negli ultimi anni una cifra di assoluto rilievo, a carico della quale si potrebbero addirittura finanziare le ridu- zioni delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto che si dovessero ritenere neces- sarie per i settori su cui grava l’imposta sugli spettacoli. Osserva inoltre in merito che occorre proseguire sulla gia` intrapresa linea di serieta` e di rigore che prevede l’eliminazione di istituti che configurano veri e propri privilegi ormai non piu`

giustificabili nell’attuale situazione della finanza publbica, il cui risanamento im- pone pesanti sacrifici alla collettivita`. Ag- giunge che, nella stessa ottica, sarebbe interessante che il Governo chiarisse al- tresı` le modalita` di funzionamento del

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Comitato giochi istituito presso il Mini- stero delle finanze e rendesse noto il costo che il Ministero sopporta per il suo funzionamento, chiarendo anche se il Co- mitato stesso disponga o meno di partite fuori bilancio. Anche in questo caso i relativi stanziamenti potrebbero infatti es- sere destinati al soddisfacimento di di- verse e preminenti finalita`.

Il Sottosegretario Pierluigi CASTEL- LANI afferma che il Governo intende svolgere in altra seduta un organico in- tervento in cui avanzare le proprie con- siderazioni sul merito dei provvedimenti in discussione; concentrera` quindi la sua attenzione in questa sede sulla trattazione di due questioni preliminari che appaiono fondamentali ai fini del successivo iter delle proposte di legge all’ordine del giorno. Tali questioni attengono, rispetti- vamente, alla portata, piu` o meno estesa, delle modificazioni da apportare al vi- gente testo del decreto del Presidente della Repubblica n. 640 del 1972, recante la disciplina dell’imposta sugli spettacoli, ed agli specifici interventi da disporre in favore degli enti non commerciali, nonche´

delle ONLUS e delle associazioni di vo- lontariato. Osserva che le due questioni dovrebbero a suo giudizio essere affron- tate separatamente: il comma 187 dell’ar- ticolo 3 della legge n. 662 del 1996 con- ferisce infatti delega al Governo, da eser- citarsi entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della medesima legge n. 662, per il riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali, prevedendo, alla lettera h), la definizione di un regime agevolato, semplificato e forfettario con riferimento ai diritti de- maniali sugli incassi derivanti da rappre- sentazioni ed esecuzioni di opere e all’im- posta sugli spettacoli; sarebbe quindi op- portuno che la Commissione valutasse l’opportunita` di attendere l’emanazione dei relativi decreti legislativi da parte del Governo, che configureranno anche age- volazioni in materia di imposta sugli spettacoli, prima di ipotizzare nuovi in- terventi di modifica della legislazione vi- gente nella materia. Le rimanenti que-

stioni potrebbero essere esaminate nel senso indicato dal relatore.

Gianfranco CONTE (gruppo di Forza Italia), relatore, afferma di rendersi per- fettamente conto che il Governo intende esercitare la predetta delega legislativa prima di affrontare la discussione di ulteriori ipotesi di modificazioni norma- tive; occorre tuttavia, a suo giudizio, che la Commissione non si limiti ad attendere l’attuazione della delega, ma dia anche una risposta concreta ed immediata alle ormai improcastinabili esigenze che si manifestano nel settore, una risposta che risulti utile non solo alle associazioni senza scopo di lucro ma anche agli imprenditori che operano nel campo dello spettacolo. In caso contrario, limitando la portata delle innovazioni normative ad aspetti circoscritti e secondari dell’imposta sugli spettacoli, si finirebbe per correre il serio rischio di pervenire ad una opera- zione minimalistica priva della necessaria portata innovativa.

Osserva inoltre che l’imposta sugli spettacoli esiste di fatto solo in Italia:

negli altri Paesi europei o non e` presente nulla di simile, o gli esistenti tributi ad essa comparabili rientrano nella sfera dell’autonomia impositiva degli enti locali ed il loro gettito e` destinato ai comuni, come avviene nel caso della Germania.

Potrebbe dunque ipotizzarsi che la Com- missione, posto che decida nel senso della persistenza dell’imposta sugli spettacoli, possa utilmente valutare la possibilita` che anche nel nostro ordinamento il gettito dell’imposta venga devoluto agli enti lo- cali.

Infine, l’attuale prelievo che si attua con l’applicazione dell’imposta appare sproporzionato rispetto alle attuali condi- zioni di mercato, tant’e` vero che contro l’entita` di tale prelievo, che appare tale da costituire un serio ostacolo all’operativita`

degli imprenditori del settore dello spet- tacolo, sono gia` stati presentati numerosi ricorsi in sede comunitaria.

Conclude ribadendo pertanto il suo avviso che sia opportuno un ampio ed

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articolato confronto tra il Governo e la Commissione che non puo`, a suo giudizio, essere eluso dalla considerazione per cui occorrerebbe attendere l’esercizio delle deleghe legislative previste nel provvedi- mento collegato; e cio` anche perche` non mancano precedenti esempi in cui deleghe anche molto ampie sono state esercitate solo rispetto a taluni punti fondamentali e non anche rispetto ad altri punti ritenuti meno importanti ma pur sempre compresi nell’ambito della delega legislativa. Ritiene che in questo caso la Commissione non possa esporsi al rischio che si ripresenti questa eventualita`, tanto piu` in presenza di numerose proposte di legge le quali prevedono agevolazioni dettagliate che i decreti legislativi del Governo potrebbero invece non comprendere, ma debba vice- versa assicurarsi ogni spazio necessario per gli interventi di modifica della nor- mativa vigente che ritenga opportuni.

Giorgio BENVENUTO, Presidente, con- sentendo la Commissione, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra se- duta.

Comunicazioni del Presidente.

Giorgio BENVENUTO, Presidente, co- munica che il Ministro del tesoro, con lettera in data 14 gennaio 1997, ha tra- smesso ai sensi dell’articolo 28, terzo comma, della legge 24 maggio 1977, n. 227, la relazione sull’attivita` svolta dalla sezione speciale per l’assicurazione del credito all’esportazione (SACE) e sugli interventi dell’istituto centrale per il cre- dito a medio termine (Mediocredito cen- trale) redatta sulla base dei dati e degli elementi forniti dagli organismi interessati relativa al primo semestre 1996 (doc.

XXXV-bis, n. 2); comunica altresı` che il Ministro del tesoro, con lettera in data 20 gennaio 1997, ha trasmesso la relazione, per l’anno 1996, redatta ai sensi dell’ar- ticolo 2, comma 3, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 143, convertito, con mo- dificazioni, nella legge 5 luglio 1991, n.

197, recante: « provvedimenti urgenti per limitare l’uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l’utilizzazione del sistema finanziario a scopo di riciclaggio ».

La seduta termina alle 11,15.

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