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NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019
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ARMONIZZAZIONE CONTABILE
Dal 1° gennaio 2015 è entrata in vigore dell’armonizzazione contabile per tutti gli enti territoriali, fatta eccezione per quelli che già hanno aderito alla sperimentazione nell’esercizio 2014 (art. 80, comma 1, del D.Lgs. n. 118/2011) come il ns. Ente che con atto n. 120 del 26/09/2013 della Giunta Comunale ha deliberato la partecipazione e con D.M. del 15 Novembre 2013 è stato ammesso tra le amministrazioni coinvolte nella sperimentazione contabile di cui all’art 36 (ora art 78) del D.Lgs. 118/2011 pertanto per il secondo esercizio:
a) è tenuto ad approvare il Documento Unico di Programmazione;
b) adotta il bilancio secondo lo schema previsto all’allegato 9 del D.Lgs. n. 118/2011, il quale assume funzione autorizzatoria.
La presente nota integrativa viene redatta ai sensi di quanto previsto dall’allegato n. 1/4 “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio” richiamato dall’art. 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118 cosi come modificato dal decreto Legislativo 10 agosto 2014 n.
126, relativo alla disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
La nota integrativa allegata al bilancio di previsione presenta quindi il seguente contenuto minimo:
a) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo;
Per le entrate Il dettaglio dell’analitica formulazione delle previsioni riguardanti le principali imposte e tasse, agli effetti connessi alle disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle oggetto di prima applicazione e di quelle recanti esenzioni o riduzioni, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti e la dinamica dei trasferimenti erariali e/o perequativi è rappresentato nell’apposita sezione del Documento Unico di Programmazione.
Le previsioni di entrata tengono conto delle ipotesi formulate dai responsabili di area sulla base delle indicazioni fornite dalla giunta di non aumentare la pressione impositiva e/o tariffaria.
Per la spesa, relativamente al contenuto di ciascun programma di spesa, la nota integrativa rimanda all’apposita sezione del Documento Unico di Programmazione che abbraccia il periodo 2017/2019.Le previsioni di spesa tengono conto delle ipotesi formulate dai responsabili di area sulla base delle indicazioni fornite dalla giunta volte al contenimento della spesa corrente non obbligatoria.
Considerando una crescita del tasso di inflazione nulla o negativa non si è prevista la possibilità di incrementare le previsioni di spesa del triennio con il tasso di inflazione. Si allegano prospetti relativi alle spese del personale e dei mutui in ammortamento.
3 Richiamati i principali allegati al documento di programmazione quali il quadro riassuntivo del bilancio 2017-2019, i dati del bilancio a livello aggregato ed i relativi equilibri si rende opportuno specificare più in dettaglio alcune poste di bilancio, ed in particolare:
• le spese potenziali e il fondo crediti di dubbia esigibilità
• il fondo pluriennale vincolato
• il risultato di amministrazione presunto
• gli investimenti ed il grado di indebitamento;
LE SPESE POTENZIALI E IL FONDO DI DUBBIA ESIGIBILITA’
Tra le spese potenziali rientrano le spese per rinnovo CCNL e il fondo spese per indennità di fine mandato. Le spese per indennità di fine mandato, costituiscono una spesa potenziale
dell’ente, in considerazione della quale, si ritiene opportuno prevedere tra le spese del bilancio di previsione la quota annua che non è possibile impegnare e pagare e, a fine esercizio,
l’economia di bilancio confluirà nella quota accantonata del risultato di amministrazione, immediatamente utilizzabile.
Le entrate, in linea generale, ad esclusione di quelle tributarie, vengono accertate per l’intero importo del credito, al lordo delle entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale. A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in
considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Detto fondo è da intendersi come un “Fondo rischi” teso ad evitare che entrate di dubbia e difficile esazione, seppur legittimamente accertabili sulla base dei vigenti principi contabili, siano utilizzate per il finanziamento di spese esigibili nel corso del medesimo esercizio.
La legge di stabilità ha dato la possibilità agli enti sperimentatori di stanziare in bilancio una quota almeno pari al 70% dell’importo dell’accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione nel 2017, 85% nel 2018 e 100% nel 2019.
In sede di rendiconto verrà accantonato, nell’avanzo di amministrazione, l’intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante tale fondo allegato al rendiconto di esercizio.
Non è stato effettuato l’accantonamento al FCDDE per:
a) i crediti da altre amministrazioni pubbliche, in quanto destinate ad essere accertate a seguito dell’assunzione dell’impegno da parte dell’amministrazione erogante,
4 b) i crediti assistiti da fidejussione,
c) le entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sono accertate per cassa;
d) le entrate di dubbia e difficile esazione riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è accantonato dall’ente beneficiario finale.
In relazione al nostro ente le categorie di entrate stanziate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione sono le seguenti:
• ENTRATE TRIBUTARIE:
Recupero Imposta comunale sugli immobili anni precedenti;
Tares è stata calcolata ugualmente una quota da accantonare anche se correttamente nel Piano finanziario è inserita la svalutazione dei crediti e le inesigibilità.
Sono escluse le altre quali: IMU, Addizionale comunale Irpef (riscosse per autoliquidazione dei contribuenti), Imposta sulla pubblicità e Tosap (incassate dalla società MT Maggioli per nostro conto).
• ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
Proventi da sanzioni per violazione Codice della Strada considerando dati extracontabili;
Proventi da servizi scolastici Rette asilo Nido
Fitti Attivi la percentuale è stata calcolata attraverso elaborazioni extracontabili in quanto il pregresso è sempre stato accertato per cassa.
Sono escluse le entrate accertate per cassa (quali i diritti) ed i proventi da servizio idrico: la quota di svalutazione è calcolata e addebitata dal gestore del servizio.
Per ciascuna entrata si è calcolato la media tra incassi in c/competenza e accertamenti degli ultimi 5 esercizi (nel primo esercizio di adozione dei nuovi principi , con riferimento agli incassi in
c/competenza e in c/residui). Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili, ad esempio confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi (senza distinguere gli incassi relativi ai ruoli ordinari da quelli relativi ai ruoli coattivi) registrati nei medesimi esercizi.
La media può essere calcolata secondo le seguenti modalità:
• media semplice;
• rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi;
• media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del
quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio;
5 Per ciascuna formula è possibile determinare il rapporto tra incassi di competenza e i relativi
accertamenti, considerando tra gli incassi anche le riscossioni effettuate nell’anno successivo in conto residui dell’anno precedente:
incassi di competenza es. X + incassi esercizio X+1 in c/residui X
Accertamenti esercizio X
In tale fattispecie è necessario slittare il quinquennio di riferimento per il calcolo della media, indietro di un anno.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità dell’esercizio è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate individuate una percentuale pari al complemento a 100 delle medie determinate.
Fatta questa premessa l’ente ha ritenuto di dover applicare come modalità di calcolo la media semplice, considerando che sarà il criterio che entrerà a regime.
Le risultanze sono rappresentate nella tabelle che seguono:
ANNO 2017 % di non
Riscossione Stanziamento Accantonamento obbligatorio
Accantonamento
effettivo % di acc.to TARI 8,00% 900.000,00 72.000,00
VIOLAZ.CDS 10,00% 48.000,00 4.800,00 PRESCUOLA 1,00% 3.200,00 32,00 TRASPORTO 0,30% 20.000,00 60,00 ASILO NIDO 0,50% 85.000,00 425,00 FITTI 7,00% 40.000,00 2.800,00 80.117,00
66.000,00 82,38%
ANNO 2018 % di non
Riscossione Stanziamento Accantonamento obbligatorio
Accantonamento
effettivo % di acc.to TARI 8,00% 900.000,00 72.000,00
VIOLAZ.CDS 10,00% 48.000,00 4.800,00 PRESCUOLA 1,00% 3.200,00 32,00 TRASPORTO 0,30% 20.000,00 60,00 ASILO NIDO 0,50% 100.000,00 500,00 FITTI 7,00% 40.000,00 2.800,00 80.192,00
80.000,00 99,76%
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ANNO 2019 % di non
Riscossione Stanziamento Accantonamento obbligatorio
Accantonamento
effettivo % di acc.to TARI 8,00% 900.000,00 72.000,00
VIOLAZ.CDS 10,00% 48.000,00 4.800,00 PRESCUOLA 1,00% 3.200,00 32,00 TRASPORTO 0,30% 20.000,00 60,00 ASILO NIDO 0,50% 100.000,00 500,00 FITTI 7,00% 40.000,00 2.800,00 80.192,00
95.000,00 118,47%
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria di cui all’allegato 1 al DPCM 28 dicembre 2011, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. E’ costituito da:
a) risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata;
b) in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell’esercizio cui il rendiconto si riferisce;
In altre parole, il principio della competenza potenziata prevede che il “fondo pluriennale vincolato”
sia uno strumento di rappresentazione della programmazione e previsione delle spese pubbliche territoriali, sia correnti sia di investimento, che evidenzi con trasparenza e attendibilità il procedimento di impiego delle risorse acquisite dall’ente che richiedono un periodo di tempo ultrannuale per il loro effettivo impiego ed utilizzo per le finalità programmate e previste. In particolare, la programmazione e la previsione delle opere pubbliche è fondata sul Programma triennale delle opere pubbliche e relativo elenco annuale di cui alla vigente normativa che prevedono, tra l’altro, la formulazione del cronoprogramma (previsione dei SAL) relativo agli interventi di investimento programmati.
In fase di previsione il fondo pluriennale vincolato stanziato tra le spese è costituito da due componenti logicamente distinte:
1) la quota di risorse accertate negli esercizi precedenti che costituiscono la copertura di spese già impegnate negli esercizi precedenti a quello cui si riferisce il bilancio e imputate agli esercizi successivi;
2) le risorse che si prevede di accertare nel corso dell’esercizio, destinate a costituire la copertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dell’esercizio cui si riferisce il bilancio, con imputazione agli esercizi successivi.
Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale ma può essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, ad esempio per quelle impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è esigibile la corrispondente spesa. A regime, quindi, il fondo pluriennale vincolato si forma a seguito dell'accertamento di entrate imputate al medesimo esercizio in cui sono state accertate, che costituiscono la copertura finanziarie di spese impegnate nel medesimo esercizio in cui è stato effettuato l'accertamento, ma imputate negli esercizi successivi.
7 Con atti n. 149 del 22/11/2016 la Giunta comunale ha modificato gli stanziamenti del Fondo
pluriennale vincolato di parte corrente per l’annualità 2017 a seguito modifica esigibilità della spesa per rispettare il principio contabile della competenza finanziaria potenziata iscrivendo il Fondo pluriennale vincolato: per spesa concreta pari ad € 33.000,00.=.
8 IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
Tra i diversi allegati ai nuovi schemi di bilancio è previsto anche quello relativo alla quantificazio- ne dell’avanzo presunto derivante dall’esercizio in corso. E’opportuno rilevare però che nel bilancio 2017-2019 non è stata applicato avanzo di amministrazione.
TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO ESERCIZIO 2017
1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
(+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio 2016 2.280.991,31 (+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio 2016 357.296,40
(+) Entrate già accertate nell'esercizio 2016 3.280.879,85
(-) Uscite già impegnate nell'esercizio 2016 4.967.652,15
+/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell'esercizio 2016 5.941,72 -/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio 2016 0,00
= Risultato di amministrazione dell'esercizio 2016 e alla data di redazione del
bilancio dell'anno 2017 957.457,13
+ Entrate presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 1.800.000,00 - Uscite presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 600.000,00 +/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 0,00 -/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell`esercizio 2016 0,00 - Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio 2016 33.000,00
= A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016 2.124.457,13
2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
Parte accantonata
Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2016 396.000,00
Fondi spese future 206.008,79
0,00 B) Totale parte accantonata 602.008,79 Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 0,00
Vincoli derivanti da trasferimenti 0,00
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 0,00
Vincoli formalmente attribuiti dall'ente 362.620,83
Altri vincoli da specificare 0,00
C) Totale parte vincolata 362.620,83 Parte destinata agli investimenti
D) Totale destinata a investimenti 0,00 E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 1.159.827,51 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare
3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 0,00
Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti 0,00
Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 0,00
Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente 0,00
Utilizzo altri vincoli da specificare 0,00
Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto 0,00
9 GLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI
Nella sezione strategica del Documento Unico di Programmazione al punto 4) INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA sono dettagliati gli interventi previsti nel Piano
Triennale delle Opere Pubbliche e le spese d’investimento non inserite perché d’importo inferiore a 100.000,00.= per ciascuno degli esercizi con le varie fonti di finanziamento.
Per ogni opera inserita nell’elenco annuale dei Lavori 2017 si è proceduto alla definizione del cronoprogramma in base alle previsioni di esigibilità e, pur trattandosi di opere complesse, saranno realizzate nell’anno. Per le manutenzioni straordinarie e le altre spese d’investimento (beni
durevoli, informatizzazione, restituzione oneri, ecc) si sono previste tutte le spese stanziate come scadenti nell’anno riservandosi eventualmente di destinare parte della spesa a fondo vincolato in sede di assestamento o di chiusura d’esercizio.
Per le opere previste nel piano triennale delle opere pubbliche, anni 2018 e 2019, si sono previsti tutti i relativi lavori o investimenti nei fondi vincolati delle rispettive missioni e programmi nei soli esercizi di programmazione dei bilanci avvalendosi della facoltà prevista al punto 5.4 dei nuovi Principi Contabili applicato alla contabilità finanziaria, non essendo ad oggi
motivatamente possibile individuare il momento di esigibilità della spesa non avendo ancora definito i tempi di esecuzione delle opere e i tempi di perfezionamento dei relativi finanziamenti.
Nel corso dell’esercizio, a seguito della definizione del cronoprogramma (previsione dei SAL) della spesa, si apporteranno le necessarie variazioni a ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione per stanziare la spesa ed il fondo pluriennale negli esercizi di competenza e, quando l’obbligazione giuridica sorgerà, si provvederà ad impegnare l’intera spesa con imputazione agli esercizi in cui l’obbligazione sarà esigibile.
Nel corso del 2017 è prevista la realizzazione del nuovo impianto sportivo di Via Matteotti
realizzato attraverso un Paternariato Pubblico Privato mediante proposta di locazione finanziaria di opera pubblica ex art. 153 c. 20 D.Lgs n. 163/2006 avente per oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la manutenzione per 15 anni dello stesso.
Considerato il corretto “trasferimento dei rischi” dalla SA al soggetto realizzatore dell’opera il PPP Leasing può essere contabilizzato “off balance Sheet” NON costituendo tale operazione
indebitamento per l’Amministrazione, nella fattispecie trattasi di leasing operativo, secondo i dettami del principio contabile 4/2 punto 3.25: le spese per i canoni periodici sono considerate spese correnti per l’utilizzo di beni di terzi (titolo I) e l’iscrizione del bene nel conto del patrimonio dell’ente avviene solo al momento dell’esercizio dell’opzione di riscatto. L’operazione non ha effetti sui limiti d’indebitamento ed incide ai fini del rispetto del patto di stabilità sul saldo di parte corrente per la quota impegnata annualmente per i canoni.
10 INDEBITAMENTO
Entrata titolo I rendiconto 2015 3.672.863,43
Entrata titolo II rendiconto 2015 116.742,20
Entrata titolo III rendiconto 2015 716.504,83
Totale entrate correnti (b) 4.506.110,46
Limite di impegno di spesa per interessi passivi 10,00% * (b) 450.611,05 Interessi pass. sui mutui in amm. al 31 dicembre 2015 51.643,65 Incidenza percentuale sulle entrate correnti 1,15 Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui 398.967,40 Importo mutuabile - tasso di interesse fisso del 5,00% 7.979.347,92 Entrata Titolo V - Previsione di bilancio OK -
Entrata titolo I previsione 2016 3.679.550,40
Entrata titolo II previsione 2016 146.400,00
Entrata titolo III previsione 2016 829.600,00
Totale entrate correnti (b) 4.655.550,40
Limite di impegno di spesa per interessi passivi 10,00% * (b) 465.555,04 Interessi pass. sui mutui in amm. al 31 dicembre 2016 46.600,00 Incidenza percentuale sulle entrate correnti 1,00 Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui 418.955,04 Importo mutuabile - tasso di interesse fisso del 5,00% 8.379.100,80 Entrata Titolo V - Previsione di bilancio OK -
Entrata titolo I previsione 2017 3.849.700,00
Entrata titolo II previsione 2017 119.000,00
Entrata titolo III previsione 2017 694.800,00
Totale entrate correnti (b) 4.663.500,00
Limite di impegno di spesa per interessi passivi 10,00% * (b) 466.350,00 Interessi pass. sui mutui in amm. al 31 dicembre 2017 41.600,00 Incidenza percentuale sulle entrate correnti 0,89 Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui 424.750,00 Importo mutuabile - tasso di interesse fisso del 5,00% 8.495.000,00 Entrata Titolo V - Previsione di bilancio OK -
VERIFICA CAPACITA' DI INDEBITAMENTO Bilancio di previsione 2017
Bilancio di previsione 2018
Bilancio di previsione 2019
11 IL PATTO DI STABILITA’ PER IL TRIENNIO 2016-2018
Il comma 707 della legge di stabilità 2016 ha abrogato le disposizioni inerenti il patto di stabilità e nei commi da 709 e seguenti introduce nuovi vincoli di finanza pubblica chiamati nuovi vincoli di pareggio di bilancio o di saldo di competenza potenziata. Le disposizioni prevedono l’abbandono del saldo finanziario in termini di competenza mista e si considera solo la differenza tra entrate e spese finali in termini di sola competenza.
Come stabilito dal comma 712, ai fini della verifica del rispetto del nuovo vincolo, al bilancio dovrà essere allegato un prospetto contenente le previsioni triennali rilevanti con esclusione del F.C.D.D.E. e dei fondi spese e rischi futuri destinati a confluire nell’avanzo di amministrazione.
2017 2018 2019
FPV CORRENTE E C/ CAPITALE (no debito) + 33.000,00
1 ENTRATE TRIBUTARIE + 3.849.700,00 3.787.700,00 3.770.700,00
2 ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI + 119.000,00 109.000,00 105.000,00
3 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE + 694.800,00 484.800,00 479.800,00
4 ENTRATE C/ CAPITALE + 910.000,00 510.000,00 510.000,00
5 RIDUZIONE ATT. FINANZIARIE + - - -
= ENTRATE FINALI 5.606.500,00 4.891.500,00 4.865.500,00
1 SPESE CORRENTI + 4.530.500,00 4.300.500,00 4.299.500,00
F.C.D.D.E. E F.DI ACC.TI SPESE FUTURE - 69.000,00 83.000,00 98.000,00 FPV SPESA CORRENTE - - -
2 SPESE C/ CAPITALE + 956.000,00 540.000,00 540.000,00 FPV SPESA C/CAPITALE - - - -
3 SPESA INCR. ATTIVITA' FINANZIARIE + - - -
= SPESE FINALI 5.417.500,00 4.757.500,00 4.741.500,00 TOTALE SALDO FINALE 189.000,00 134.000,00 124.000,00
VOCI
ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE PREVISIONI, RICHIESTE DALLA LEGGE O NECESSARIE PER L'INTERPRETAZIONE DEL BILANCIO
Non si hanno garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti.
L’ente non ha mai stipulato contratti relativi a strumenti finanziari derivati o contratti di finanziamento che includono una componente derivata.
Nella sezione strategica del D.U.P è riportato l'elenco degli enti ed organismi strumentali e delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale e le risultanze del bilancio consolidato.