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Bologna e Lecce

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Seminari residenziali

2015

Bologna e Lecce

Barbara Mangiacavalli

Prima Edizione Seconda Edizione Bologna Lecce

(2)

La connotazione pubblicistica

dell’ente “Collegio provinciale

Ipasvi”

La collettività professionale

(3)

Venerdì 29 I sessione ore 16.00 – 19.00 Venerdì 5 maggio giugno

Sessione Plenaria

16.00-19.00: La connotazione pubblicistica dell’ente “Collegio provinciale Ipasvi”

16.00-16.30 presentazione giornate di studio

(4)

Sabato 30 II sessione ore 9.00 – 13.00 Sabato 6 Maggio giugno

Sessione Plenaria 9.00-13.00 Il sistema ECM: (BOVENGA)

o Le Funzioni del COGEAPS

o Le Funzioni ed il ruolo dei collegi provinciali nel sistema ECM

Presentazione da parte di COGEAPS con il presidente

COGEAPS, dott. Sergio Bovenga, dr.ssa Maria Angela d’Ercole, ing. Matteo Cestari

Saranno inoltre presenti dr. Biancone, dr.

Camisasca, avv. Nappi per eventuali

(5)

Sabato 30 giugno III sessione ore 14.00 – 18.00 Sabato 6

Maggio Giugno

Sessioni Parallele L’Ente Collegio Provinciale

 Funzioni, adempimenti, responsabilità del Segretario (Gastaldi, Runci)  Funzioni, adempimenti, responsabilità del Tesoriere (Camisasca, Nappi)

 Funzioni, adempimenti, responsabilità del Collegio Revisore dei Conti : il ruolo di verifica (Partecipazione Sindaco Revisore)

 La Comunicazione: il piano di comunicazione di un collegio, la rete comunicativa, i media, i social, la comunicazione scientifica (Del Bufalo, Maricchio, Ferraresi , Vanzetta, ……)

(6)

Domenica 31 IV sessione ore 9.00 – 12.00 Domenica 7 Maggio Giugno

Sessione Plenaria La collettività professionale

9.00-10.00 riflessioni sulla cornice metodologica di riferimento per le competenze specialistiche

10.00-11.00 la collettività professionale nell’attuale contesto istituzionale, economico, sociale e professionale

11.00-12.00 dibattito e Conclusione seminario

Presentazione delle riflessioni del gruppo di lavoro attivato dalla FNC sulle Competenze specialistiche a cura della senatrice Annalisa Silvestro

(7)

Tre

le “ questioni ” del nostro gruppo

professionale:

1. Questione

strategica:

identificare

il

cambiamento / coinvolgere i professionisti

1. Questione

organizzativa:

riprogettare

il

sistema / revisionare i modelli culturali e

operativi tradizionali

(8)

Dentro quale

contesto di riferimento ?

Si possono configurare alcune dinamiche

strutturali di sistema:

- Il paese (Crisi economica, I tagli, Il

mercato del lavoro, La crisi

occupazionale)

- L’attualità …

(9)

Realizzare il progetto

professionale dentro il

contesto dato e tenendo conto

delle

(10)

Questione strategica

(coinvolgere e condividere per realizzare

cambiamento)

1.

Condivisione della necessità di cambiare

1.

Necessità

di

un

coordinamento

strategico

La leadership professionale condivide il

quadro di sistema e concettuale e

(11)

Questione organizzativa

i risultati si ottengono sfruttando le

opportunità – non risolvendo i problemi

(P.Druker)

non è sufficiente avere la visione comune

su cosa occorre fare

(Warner: una visione senza la capacità di attuarla è probabilmente un’allucinazione)

Contenuto delle scelte per individuare i modelli culturali e progettuali a cui tendere e su cui impegnare la leadership

(12)

Questione tecnica

Abbondanza di progetti

e scarsità di “capi cantiere?”

Il C.C. si fa promotore di una visione di

cambiamento da condividere, di una

direzione di intervento intorno a cui

coagulare attenzioni e aspettative

organizzative

(13)

Visione e

futuri a cui

tendere

sufficientemente

innovativi per dare il senso

del cambiamento, ma al

tempo stesso vicino al

(14)

Questione tecnica

Temi della questione tecnica coerenti con

la questione strategica ed organizzativa:

1. Le tendenze

2. La famiglia professionale (Le attività

regolamentate, La dirigenza, La sanità

militare, La libera professione)

(15)

comma 566 e competenze specialistiche ….

Introdotto dalla legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), riconfermato nel DEF, per la professione infermieristica e per le professioni sanitarie in generale.

Oggetto di numerose polemiche strumentali da parte di altre categorie professionali come quella dei medici e di una frangia di infermieri ancora legati a concetti e struttura della professione ante legge 42/1999

(16)

comma 566 e competenze specialistiche …

Normale sviluppo di una professione che, nei fatti, ha già compiuto in moltissime realtà sul territorio nazionale i passi indicati nell’accordo Stato-Regioni la cui bozza è stata approvata dalla Commissione salute delle Regioni fin dall’inizio del 2013 ... A suo tempo l’accordo è stato congelato perché si è avanzata l’ipotesi che per essere reso attuabile avesse bisogno di una norma che lo prevedesse e il comma 566 altro non è se non quella norma.

(17)

e atto medico

“L’atto medico – è scritto nel documento D’Incecco ricomprende tutte le attività professionali di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche”.

(18)
(19)

RUOLO DEI

COLLEGI

1) ISTITUZIONI

2) CITTADINI

(20)

RUOLO DEI COLLEGI

(21)

• Consapevolezza del contributo all’applicazione delle leggi che garantiscono il funzionamento del SSN. I Collegi

promuovono:

Azioni in sinergia con la Federazione Nazionale IPASVI per:

1. Le risposte ai bisogni di salute dei cittadini

2. Individuare politiche per lo sviluppo dei servizi sanitari 3. Individuare politiche professionali di valorizzazione delle

risorse nel SSN

4. Individuare le strategie per la formazione nel SSN 5. Equità nella distribuzione dei servizi

6. Continuità/integrazione ospedale-territorio 7. Garanzia dei diritti di tutti i soggetti

(22)

RUOLO DEI COLLEGI

2) CITTADINI

1. Realizzazione del diritto alla salute attraverso la

promozione ed il sostegno di politiche per

l’applicazione dei L.E.A. e leggi regionali

2. Contribuire attraverso azioni di giusto stimolo

delle Regioni affinché le politiche sugli organici e

gli standards assistenziali si traducano in

appropriatezza assistenziale

3. Contribuire alla promozione di stili di vita sani e

alla diffusione di una cultura della salute

(23)

RUOLO DEI COLLEGI

3) ISCRITTI

1. Promuovere iniziative finalizzate ad accrescere la

consapevolezza di essere professionisti sanitari

ed in quanto tali chiamati ad assicurare i principi

e i valori costituzionali e professionali

(24)

Grazie per l’attenzione

e …

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