Di seguito l’analisi dei provvedimenti:
• Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2019
Il rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo rende conto al Parlamento dei risultati della gestione del bilancio dell’anno precedente. Nell’anno finanziario 2019 si è registrato un miglioramento di tutti i valori rispetto alle previsioni, segnalando un saldo netto tra entrate finali e spese finali positivo, in contrapposizione al risultato del 2018.
Con particolare riferimento al comparto della sanità, il MinSal partiva da una dotazione finanziaria iniziale di 2.084 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente, ma anche con un minor carico di impegni di spesa da affrontare (1.879 milioni rispetto ai 2.779 del 2018). Nel corso dell’anno finanziario 2019, si possono rilevare variazioni di stanziamenti di grande interesse soprattutto in due aree:
o Missione tutela della salute: diminuzione del 33,39% degli stanziamenti rispetto al 2018, di cui si segnala un calo importante per quanto riguarda la sottocategoria “programmazione del SSN ed erogazione dei LEA” (si passa da 1.539 milioni a 564 milioni);
o Missione ricerca e innovazione: incremento degli stanziamenti del 26,40%, con particolare riferimento al comparto “ricerca per il settore della sanità pubblica” che passa da 310,6 milioni a 395.
• Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2020
L’assestamento del bilancio dello Stato è il provvedimento che assolve il compito di apportare a metà anno, quindi nell’esercizio finanziario in corso, l’aggiornamento degli stanziamenti di bilancio e correggerli sulla base degli eventi e delle emergenze verificatisi in corso d’opera.
In virtù della situazione eccezionale che si è venuta a determinare nell’anno corrente, il provvedimento segnala un peggioramento del saldo netto da finanziare (-302,7 miliardi rispetto ai -78,6 miliardi inizialmente previsti) che dipende sia dall’inasprimento del quadro macroeconomico, sia dalla diminuzione delle entrate fiscali, sospese per l’emergenza epidemiologica.
Con particolare riferimento alle missioni del MinSal, segnaliamo che il Ministero ha dovuto prevedere una variazione di +1.501 milioni di euro per competenza (dagli inziali 1.782,7 ai finali 3.283,1) e di +1.570 milioni per il conto cassa (dagli iniziali 2.016 milioni ai definitivi 3.589). Ancora, per quanto riguarda specificamente le missioni del Ministero, si registrano le seguenti rimodulazioni:
o Missione tutela della salute: aumento del 97% degli stanziamenti di cassa rispetto alle previsioni iniziali, di cui si segnala un brusco incremento dei fondi destinati al comparto “programmazione SSN ed erogazione LEA”, che passano da 392,8 milioni a 1.866,8 milioni, proprio per fronteggiare la calamità del COVID-19. Nessuna sottocategoria presenta una diminuzione, mentre molte registrano un incremento, tra cui anche:
▪ il comparto “regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici” (da 11 a 12 milioni); ▪ il comparto “atti amministrativi”, che provocano un aumento più che doppio delle somme
assegnate alla tutela della salute (+1.467 milioni circa), soprattutto relative ai trasferimenti da devolvere al Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento di COVID-19;