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Immigrazione, asilo e cittadinanza Aggiornamenti del 23 maggio 2012

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Immigrazione, asilo e cittadinanza Aggiornamenti del 23 maggio 2012

In evidenza

Arrivi dal Nord Africa: emergenza, protezione temporanea, accoglienza, respingimenti Prorogati i permessi di soggiorno umanitari rilasciati in base al DPCM del 5 aprile 2011.

Nella G.U. del 21 maggio 2012 è pubblicato il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 maggio 2012 - Proroga dei permessi di soggiorno per motivi umanitari a favore di cittadini nordafricani.

Il decreto espressamente prevede la proroga di ulteriori 6 mesi dei documenti di soggiorno per motivi umanitari, con le medesime condizioni già previste 6 mesi fa che una circolare del Ministero dell'Interno datata 18 maggio

2012 riassume .

Nel decreto si dà atto che "una una cospicua parte dei cittadini stranieri beneficiari delle su indicate misure di protezione umanitaria ha conseguito, tramite la conversione del titolo in possesso, un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per altre tipologie previste dalla legge" e si ritiene che "una ulteriore proroga delle misure umanitarie di protezione temporanea possa rafforzare il processo di graduale inserimento dei predetti migranti nel tessuto sociale ed economico del Paese, consentendo, al contempo, di sviluppare, per quanti di loro siano interessati, programmi per il rientro volontario nei Paesi di origine o di provenienza" .

D.P.C.M. 15 maggio 2012 - Proroga dei permessi di soggiorno per motivi umanitari a favore di cittadini nordafricani.(G.U. n.117 del 21 maggio 2012)

Circolare del Ministero dell'Interno del 18 maggio 2012 - Proroga misure umanitarie di protezione temporanea per le rilevanti esigenze connesse all'eccezionale afflusso di cittadini stranieri appartenenti ai Paesi del Nord Africa, DPCM 15 maggio 2012

AGGIORNAMENTI DALL'ITALIA - Notizie

Lavoro irregolare, attuazione della direttiva 2009/52/CE : ASGI ascoltata alla camera dei Deputati dalle commissioni parlamentari

Le Commissioni riunite I Affari costituzionali e II Giustizia hanno svolto il 22 maggio 2012 l’audizione informale di rappresentanti dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca-Cgil) e dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), rappresentata dall'avv. Marco Paggi, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto

legislativo recante Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (atto n. 466). In sede referente, hanno proseguito l’esame dei progetti di legge recanti Disposizioni per la prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb. - rel. per la I Commissione Santelli, PdL; rel. per la II Commissione A. Napoli, FLpTP), inviando il testo alle Commissioni per il parere di competenza. In sede di atti del Governo, hanno proseguito l’esame dello schema di decreto legislativo recante Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (atto n. 466 - rel. per la I Commissione G. Conte, FLpTP; rel.

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per la II Commissione Samperi, PD).(fonte: Agenzia parlamentare) Osservazioni dell'ASGI sulla direttiva 52/2009 (218.78 KB)

Nel frattempo un'indagine, chiamata 'Sabr' e condotta dal Ros di Lecce a partire dal gennaio 2009, ha portato all'individuazione di una organizzazione internazionale costituita da italiani, algerini, tunisini e sudanesi operanti in Puglia, Sicilia, Calabria e Tunisia che favoriva l'ingresso clandestino, in prevalenza di tunisini e ghanesi da destinare alla raccolta di angurie e pomodori. Il 'reclutamento' avveniva prevalentemente in Tunisia, dove numerose persone, spinte dalla disperazione, venivano convogliate in falsi viaggi della speranza verso la Sicilia e, successivamente, nella penisola, per lavorare prima nell' agro pachinese, nel siracusano, poi i quello neretino, in provincia di Lecce. A Nardò si era costituita una sorta di 'cartello' tra datori di lavoro e 'caporali', che forniva manodopera per i lavori agricoli stagionali in diverse regioni.I cittadini stranieri venivano relegati lontani dai centri abitati, privati del denaro che avevano con sé, retribuiti con somme irrisorie, alloggiati in baracche senza acqua corrente, servizi igienici e corrente elettrica messe a disposizione dagli stessi 'datori di lavoro'. Gli immigrati venivano costretti a turni di lavoro di 10-12 ore, anche durante il Ramadan, periodo durante il quale molti lavoratori di religione islamica si astenevano dal bere e dal mangiare. Da questa attività i componenti dell'organizzazione traevano profitti "rilevanti", evadendo tasse e contributi.

UNAR: La normativa sulle borse di studio per il perfezionamento all’estero incompatibile con il diritto dell’Unione europea e con il T.U.immigrazione

Con un parere diffuso il 10 maggio scorso (n. 109 dd. 3 maggio 2012), l’UNAR (Ufficio Nazionale Anti-

Discriminazioni Razziali), l’Autorità nazionale Anti-Discriminazioni presso il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha risposto ad una segnalazione inviata dal Servizio Anti-discriminazioni dell’ASGI riguardante i profili discriminatori della normativa nazionale in materia di borse di studio per il perfezionamento all’estero, di cui all’art. 5 della legge 30 novembre 1989, n. 398 (“Norme in materia di borse di studio universitarie”, pubblicata in G.U. 14.12.1989, n. 291). Detto articolo, al comma 2, prevede, infatti, il requisito della cittadinanza italiana ai fini dell’accesso a tale beneficio (“Al concorso, per titoli ed esami, sono ammessi i laureati di cittadinanza italiana di età non superiore ai ventinove anni, che documentino un impegno formale di attività di perfezionamento presso istituzioni estere ed internazionali di livello universitario, con relativa indicazione dei corsi e della durata”).

Il servizio anti-discriminazioni dell’ASGI ritiene inoltre che la clausola di cittadinanza italiana per l’accesso al beneficio dovrebbe essere disapplicata anche per i cittadini di Paesi terzi non membri dell’UE titolari del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti in virtù del principio di parità di trattamento contenuto nella direttiva europea n. 109/2003/CE.

Infine, il servizio anti-discriminazione dell’ASGI non ritiene che vi siano fondati motivi di ragionevolezza tali da giustificare l’esclusione dal beneficio dei cittadini di Paesi terzi in generale, se regolarmente soggiornanti in Italia e che pertanto detta esclusione possa configurare una discriminazione contraria all’art. 43 del T.U. immigrazione.

L’ASGI ha inviato pure un esposto alla Commissione europea chiedendo che questa avvii un’indagine conoscitiva finalizzata all’eventuale apertura di un procedimento d’infrazione del diritto UE contro l’Italia.

Il testo del parere dell'UNAR (n. 109 dd. 03.05.2012) sulla normativa nazionale in materia di borse di studio per il perfezionamento all'estero (615.51 KB)

Il parere inviato dall'ASGI sui profili discriminatori della normativa e delle prassi in materia di borse di studio per l'estero (384.74 KB)

La notizia completa

a cura di Walter Citti, servizio anti- discriminazioni, progetto ASGI con il sostegno finanziario della Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne ONLUS

Tasse universitarie maggiorate per gli studenti stranieri all'Università Ca' Foscari di Venezia

ASGI: "Comportamento discriminatorio e contrario al T.U. immigrazione e alle normative europee". Su segnalazione di alcuni studenti stranieri iscritti all’Università Ca’ Foscari di Venezia, il servizio anti-

discriminazioni dell’ASGI ha esaminato la regolamentazione d’ateneo in materia di tasse e contributi per l’anno

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accademico 2011/2012, accessibile al pubblico alla pagina web: http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=86596 . Ne è risultato che effettivamente l’Ateneo viene ad applicare un trattamento differenziato e sfavorevole per gli studenti appartenenti a Paesi terzi non membri dell’Unione europea, in ragione soltanto della loro nazionalità e a parità di altre condizioni. La notizia completa

L’Ismu: nel 2011 in Italia 760 barconi con 62.657 migranti da Tunisia, Libia e Grecia

Secondo elaborazioni a partire dal “tabulato sbarchi” 2011 del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono stati 760 gli “sbarchi” in Italia nell’ultimo anno. In media con 72 uomini, 5 donne e 6 minorenni a bordo, questi ultimi nel 94% dei casi non accompagnati.

Rispetto al 2010, il numero di “sbarcati” a Lampedusa, Linosa e Lampione è passato nel 2011 da 459 a 51.753, per una quota d’aumento di ben 113 volte. Non altrettanto elevata, ma forte, è stata anche la crescita nelle altre località dell’agrigentino (da 305 a 806) e in generale della Sicilia (da 500 a 4.622); minore invece è stato

l’aumento annuo per Puglia (da 1.513 a 3.325) e Calabria (da 1.280 a 1.944), in diminuzione è stato quello per la Sardegna (da 318 a 207).

Sport: il CONI per la stagione 2012/2013 non potranno tesserarsi più di 1.352 atleti non comunitari

È stata approvata il 22 maggio 2012 dal CONI la delibera di proposta al Consiglio Nazionale per l'utilizzo di sportivi non comunitari per la stagione 2012-2013 nella misura di 1.352 unità, 25 in meno della passata stagione.

La decisione ha scatenato qualche polemica e quattro federazioni sportive si sono astenute. “È un problema anche per i figli di immigrati nati o cresciuti in Italia e che rischiano di non poter accedere al professionismo”,

commenta Filippo Fossati, presidente Uisp e membro del consiglio del Coni, motivando così la sua astensione.

Insieme a lui hanno deciso di non votare Claudio Barbaro dell'Asi (Alleanza sportiva italiana), Ciro Turco dell'Aics (Associazione italiana cultura e sport) e Ugo Salines del Csen, (Centro sportivo educativo nazionale). “Il problema non è il numero in sé, 50 in più o in meno – sottolinea il presidente Uisp – ma il fatto che una legge ponga dei limiti assurdi”.(fonte redattoresociale, coni)

Audizione del Ministro dell'Interno alla Commissione per i diritti umani del Senato

Tavolo tecnico per i casi di apolidia di cittadini rom, accordi per il contrasto all'immigrazione illegale, collaborazione con le autorità tunisine per rintracciare i migranti scomparsi.

Di seguito il breve resoconto dell'intervento del Ministro dell'Interno il 16 maggio 2012 al Senato .

Il ministro dell'interno Annamaria Cancellieri, nel ricordare l'eccezionale afflusso di immigrati nello scorso anno, dovuto ai rivolgimenti nei paesi del Nord Africa conosciuti come primavera araba, sottolinea lo sforzo compiuto dall'Italia per gestire il problema nel pieno rispetto dei diritti fondamentali delle persone giunte nel nostro paese.

In particolare ricorda i permessi di soggiorno provvisori per motivi umanitari accordati ai numerosi immigrati tunisini, permessi che, anche in virtù di una proroga, hanno consentito, attraverso la progressiva riduzione numerica degli immigrati provenienti da quel paese, una gestione non traumatica del fenomeno. Ricorda altresì l'istituzione sin dall'agosto del 2011 di 5 nuove sezioni delle commissioni territoriali per richiedenti asilo e la creazione di un tavolo operativo con rappresentanti dell'Esecutivo e degli enti territoriali. Per quanto riguarda ancora la comunità tunisina, non può essere sottaciuta la denuncia di sparizione di molti immigrati - si dice centinaia, ma la reale dimensione numerica è incerta - in ordine alla quale il Ministero sta fattivamente operando in coordinamento con le competenti autorità di quel paese. Va sottolineato come l'allontanamento dall'Italia degli immigrati illegali avvenga sempre nel pieno rispetto dei loro diritti fondamentali e come il recente episodio legato a due cittadini algerini costituisca una incresciosa eccezione che è stata ampiamente stigmatizzata. Il contrasto all'immigrazione illegale, anche in virtù dei contatti assunti direttamente con le autorità dei paesi nordafricani coinvolti, principalmente Tunisia e Libia, ed a specifici programmi di assistenza, avviene in forza di accordi e intese e nel rispetto dei diritti umani, nonostante talune specifiche pronunce di condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo. Peraltro, anche l'Unione europea è operativamente e costruttivamente coinvolta nelle iniziative italiane, come dimostra il buon funzionamento del progetti Praesidium e Sahara Med e, in ogni caso, l'Italia sta lavorando molto al miglioramento delle strutture di accoglienza per migranti, ponendo particolare attenzione al rispetto dei diritti fondamentali nei centri, che operano ormai da diversi mesi in piena trasparenza, poiché sono

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stati riaperti alla stampa, come è noto - fatte salve poche eccezioni dovute a motivi di sicurezza - in virtù di un provvedimento adottato lo scorso dicembre. Quanto alle questioni attinenti ai rom, rispetto al quale va segnalata positivamente la recente approvazione della strategia nazionale richiesta dall'Unione europea, va ricordato che nel maggio 2008 vi era stato un provvedimento che nel dichiarare l'emergenza affidava compiti speciali a

commissari ad hoc, competenti per le Regioni maggiormente interessate, vale a dire Lazio Campania, Lombardia.

Si sta lavorando per evitare che vada disperso quanto di buono è stato realizzato in quel periodo per effetto dei ricorsi amministrativi pendenti. Nello specifico del problema della cittadinanza di molti esponenti delle comunità rom provenienti dai paesi dell'ex Jugoslavia, i quali si trovano una condizione di apolidia di fatto, il Ministero ha istituito un gruppo di lavoro che dovrà al più presto fornire indicazioni giuridiche e operative.

Audizione del Ministro del Lavoro alla Commissione per i diritti umani del Senato

Integrazione dei rom e sinti, superando una logica meramente emergenziale nonostante la limitatezza dei fondi.

Di seguto il breve resoconto dell'intervento del Ministro del Lavoro e Politiche sociali il 15 maggio 2012 al Senato .

Il ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero approva l'idea di dare vita ad una pubblica discussione, magari anche attraverso un dibattito parlamentare, sui temi della integrazione di rom e sinti e sottolinea come l'impegno dell'Italia su questo tema presenti luci e ombre, queste ultime dovute essenzialmente alla limitatezza dei fondi. Un eventuale pubblico dibattito potrebbe prendere lo spunto dalle osservazioni che intenderà fare l'Unione europea sulla Strategia nazionale su rom e sinti, recentemente approvata dal Governo in virtù della nota direttiva 173/2011. Tali osservazioni emergeranno dalle comunicazioni che renderà al Parlamento europeo il Commissario Viviane Reding alla fine di questo mese. Per quanto riguarda la Strategia nazionale varata dal Governo, essa prevede che sia attuata realizzando ampie sinergie fra le diverse aree di competenza dei Ministeri e con l'obiettivo di superare una logica meramente emergenziale, si muove lungo i quattro tradizionali filoni operativi: abitazione, istruzione, lavoro, salute. In questo quadro un ruolo centrale viene svolto dall'UNAR, l'Ufficio nazionale antidiscriminazione, che ha personale fortemente motivato e che costituisce il punto di contatto in materia di politiche di inclusione di rom, sinti e caminanti. Le risorse messe a disposizione dei programmi di inclusione, che prevedono il coinvolgimento degli enti territoriali, delle organizzazioni non governative e delle associazioni di rom e sinti, possono contare sul riutilizzo dei fondi già stanziati e non spesi per l'emergenza rom, e in questo senso i Dicasteri competenti stanno svolgendo il necessario lavoro tecnico.

Circolari amministrative

Nuove disposizioni in materia di certificazioni e documenti d'identità per i cittadini stranieri I chiarimenti del Ministero dell'Interno in due circolari

Con la circolare del 21 maggio 2012, il Ministero dell'Interno richiama e rende nota la circolare congiunta tra il medesimo Ministero e il Ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione del 17 aprile 2012, inviando informazioni circa l'ambito di applicazione delle novità introdotte in materia dalla legge 183/2011 per quanto attiene ai documenti rilevanti in tema d'immigrazione e cittadinanza.

In particolare, il Ministero ricorda che l'attestato di idoneità alloggiativa, richiesto ai fini del ricongiumento familiare ai cittadini stranieri è da considerarsi "un'attestazione di conformità tecnica resa dagli Uffici comunali" : in quanto tale "non assume la natura di certificato e, pertanto, non può essere sostituito da un'autocertificazione".

La circolare

Giurisprudenza

Rinnovo del permesso di soggiorno e reato di sfruttamento della prostituzione

Il Consiglio di Stato : le situazioni familiari costituitesi o in via di regolarizzazione in Italia sono pienamente assimilabili alla situazione di ricongiungimento familiare

Apolidia - Sufficiente una prova indiziaria per il riconoscimento, essendo evidentemente diabolica la prova

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rigorosa che nessuno Stato consideri suo cittadino il richiedente Tribunale di Roma, Sentenza del 3 maggio 2012, n. 8748

Riconosciuto lo status di rifugiata alla moglie di un attivista politico del Bangladesh

Nel paese vige un generale clima di violenza a causa di scontri tra avverse fazioni politiche.

Protezione sussidiaria alla cittadina nigeriana in fuga dalla regione del Delta del Niger

La Corte d'appello di Roma ricorda che l'onere della prova in capo al richiedente riceve un'attenuazione in funzione dell'intensità della persecuzione .

TAR Lazio - Grecia, paese non sicuro per i richiedenti asilo

Contraria al diritto dell'Unione la presunzione assoluta che lo Stato membro individuato come competente dall'applicazione dei criteri del Regolamento Dublino II rispetti i diritti fondamentali dell'Unione.

Aggiornamenti internazionali

UE- Parlamento europeo - Relazione sulla cittadinanza dell'Unione europea : eliminare gli ostacoli all'esercizio dei diritti dei cittadini europei.

Il documento riassume i lavori in materia di cittadinanza europea sulla base della relazione elaborata nel 2010 dalla Commissione europea, che ha portato alla votazione di una proposta di risoluzione da parte del Parlamento europeo. La relazione aveva avviato un dibattito sui diritti dei cittadini dell'UE, descrivendo i principali ostacoli al godimento di questi diritti al di là delle frontiere nazionali e proponendo soluzioni per superarli . Tra le difficoltà riscontrate alla libera circolazione, si segnalano il mancato riconoscimento dei titoli di studio, le diseguaglianze in merito all'accesso alla libera circolazione nei diversi paesi dell'Unione europea, soprattutto per i familiari di cittadini provenienti da paesi terzi sino alla vera sfida della lotta alla discriminazione in Europa, ovvero la condizione dei cittadini rom verso i quali non esiste a tutt'oggi una vera strategia d'inclusione sociale.

UE - Aperta la consultazione on line per la definizione del Rapporto 2013 sulla cittadinanza europea

Dal 9 maggio al 9 settembre 2012 tutti i cittadini possono partecipare all'indagine conoscitiva on line attivata dalla Commissione europea al fine di raccogliendo le istanze e le segnalazioni dei cittadini dell'Unione . La stessa Commissione aveva presentato il Rapporto 2010 sulla cittadinanza europea, dove informava i propri cittadini sui loro diritti e definiva gli ostacoli riscontrati al tempo in merito al completo godimento degli stessi, per superare i quali sono state avviate delle azioni .

Nel 2013 si festeggerà il 20° anniversario della cittadinanza dell'Unione, introdotta con l'entrata in vigore del trattato di Maastricht. Per celebrare quest'occasione la Commissione europea intende sviluppare e rafforzare ulteriormente l'Agenda dei cittadini e garantire che possiate esercitare i vostri diritti nella vita di tutti i giorni. Nel 2013 la Commissione europea presenterà una nuova Relazione sulla cittadinanza dell'Unione, con ulteriori misure per rispondere ai problemi sollevati dai cittadini dell'UE. La Commissione ha inoltre proposto di designare il 2013 come Anno europeo dei cittadini e intende adottare una serie di iniziative che pongano il cittadino al centro della sua azione.

Il questionaro on line

UE-Portale europeo della giustizia elettronica - Informazioni sui sistemi giudiziari e migliore l'accesso alla giustizia in tutta l'UE in 22 lingue

La Commissione sta lavorando con le autorità competenti a livello nazionale, regionale e locale, così come a livello UE, per informare meglio i cittadini sui loro diritti fondamentali e sugli organismi a cui rivolgersi in caso di presunta violazione di tali diritti. Per fornire informazioni pratiche ai cittadini sull'esercizio dei propri diritti ha attivato il Portale europeo della giustizia elettronica in cui vengono raccolte informazioni utili all'accesso alla

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giustizia nei vari paesi europei e negli organismi dell'UE.Di particolare interesse il Justice Forum, lanciato dalla Commissione europea nel 2008, una piattaforma composta da organizzazioni europee che rappresentano gli operatori del diritto, i magistrati, gli esponenti del mondo accademico giuridico e altri professionisti che operano nel settore della giustizia che vengono consultati sulle politiche dell'Unione in materia di giustizia, al fine di promuovere le migliori prassi nei sistemi giudiziari degli Stati membri.

Grecia : scontri e manifestazioni contro gli stranieri

A Patrasso, in Grecia, nella notte del 22 maggio 2012 ci sono stati scontri tra la polizia e centinaia di persone, soprattutto sostenitori del partito di estrema destra greco Alba Dorata.Tutto è nato da una manifestazione di centinaia di persone a Patrasso contro gli immigrati clandestini. Almeno trecento di queste, in gran parte sostenitori di Alba Dorata, hanno provato ad attaccare la Peiraiki Patraiki, una fabbrica abbandonata vicino al porto della città, abitata da immigrati clandestini che cercano di imbarcarsi verso l’Italia, secondo le autorità greche. La manifestazione di ieri contro gli immigrati a Patrasso, che poi è degenerata nell’attacco alla fabbrica del porto, è nata dall’uccisione di un trentenne greco, avvenuta lo scorso weekend, per la quale sono stati accusati tre immigrati afghani.

Francia, Parigi - Banlieue de la République: un'inchiesta

Il sociologo francese Gilles Kepel e la sua equipe sono tornati in due banlieue difficili di Parigi – le stesse dei disordini del 2005 – per vedere che ruolo gioca qui l'Islam nella costruzione comunitaria e identitaria. Oggi la promessa della République non si realizza.

L'Istituto Montaigne ha da poco pubblicato una ricerca, diretta dal sociologo Gilles Kepel, che mette in relazione il rapporto tra società, politica, religione in due banlieue parigine particolarmente significative, perché al cuore dei disordini del 2005: Clichy-sous-Bois et Montfermeil.L'inchiesta, a differenza della precedente (Les banlieues de l’islam, Seuil) fatta da Kepel e dalla sua equipe, si concentra su un agglomerato – considerato in tutti i sensi del termine – dove l'Islam gioca un ruolo importante, ma dove viene sovrapposto ad altri temi: la città, l'educazione, il lavoro, la sicurezza, la politica e la religione.L'inchiesta si chiama “Banlieue de la République” (che è anche un sito Internet pieno di materiali) ed è stata realizzata da Kepel e da cinque ricercatori che sono stati nei quartieri in questione, passando tempo con la gente, nelle case, nei trasporti pubblici, nelle scuole e nelle cité.

Mali : Amnesty International, catastrofica situazione dei diritti umani

Pubblicato il rapporto "Cinque mesi di crisi, tra rivolta armata e colpo di stato militare".Tutte le parti in conflitto hanno commesso violazioni dei diritti umani.

In Mali, paese in cui già la crisi alimentare sta colpendo 15 milioni di abitanti, in particolare nella regione del Sahel, centinaia di migliaia di persone sono state costrette a lasciare il nord del paese, sconvolto dai combattimenti, e decine sono state arrestate arbitrariamente, stuprate o uccise.

Nel corso della recente missione, i delegati di Amnesty International hanno visitato la capitale Bamako e quattro campi profughi nel Niger, circa 200 chilometri a nord di Niamey, la capitale nigerina.Amnesty International ha reso noti i risultati della visita in un rapporto, chiedendo a tutte le parti in conflitto di rispettare il diritto internazionale umanitario e di prendere tutte le misure necessarie per proteggere i civili e i combattenti fatti prigionieri.

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha da poco emanato un documento con cui s'invitano gli Stati a non provvedere ai rimpatri di cittadini del Mali nel loro Paese di origine finché perdurerà questa situazione di estrema violazione dei diritti umani.

Il rapporto in inglese "Cinque mesi di crisi, tra rivolta armata e colpo di stato militare"

Si ringrazia Claudia Pretto per la segnalazione

Giurisprudenza internazionale

Può essere espulso il cittadino comunitario se ha commesso reati gravi Corte di Giustizia dell'Unione europea, sentenza nella causa C-348/09

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La CGUE: prima di adottare una decisione di allontanamento dal territorio va considerata la permanenza del soggiorno e il grado d' integrazione sociale e culturale .

Approfondimenti, ricerche e e materiali utili

La disciplina dei C.I.E. è incostituzionale a cura di Alberto di Martino, dal sito penalecontemporaneo L'assunzione di un ruolo di primo piano del sistema amministrativo nell'esercizio della coercizione, e in

particolare nella privazione della libertà personale - oggi consentita, all'interno dei centri di identificazione e di espulsioneper un periodo sino a diciotto mesi - non può non porre come prioritario il problema di come garantire in maniera effettiva i diritti fondamentali dello straniero destinatario della coercizione, in un sistema giuridico come quello italiano che non conosce alcuna azione giurisdizionale specificamente diretta alla tutela dei diritti fondamentali.

"Le sbarre più alte". Pubblicato Rapporto MEDU sul Cie di Ponte Galeria

I centri di identificazione ed espulsione garantiscono il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali dei migranti trattenuti? A quattordici anni dall’istituzione dei CPTA/CIE, quali sono la rilevanza e l’efficacia dell’istituto della detenzione amministrativa nel contrasto dell’immigrazione irregolare? Un’analisi articolata del centro di Ponte Galeria non può prescindere da una valutazione complessiva del sistema dei centri di identificazione ed espulsione in Italia

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Immigrati, carcere e diritto penale di Gian Luigi Gatta, dal sito penalecontemporaneo

Testo della lezione svolta il 10 maggio 2012 presso il carcere di Bollate (seconda casa di reclusione di Milano), alla presenza congiunta di un gruppo di detenuti e di studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano

Iran : nuovo studio sulle persecuzioni subite dalla comunità LGTB dal regime

Un rapporto redatto dall'associazione no profit di Londra Small Media raccoglie le testimonianze di sistematiche violazioni dei diritti umani per i cittadini omosessuali e transgender in Iran. Lo studio

Scrivere di etnia e religione: pubblicato un nuovo studio

Nell’ambito della Ethical Journalism Initiative (Iniziativa per il giornalismo etico) il Media Diversity Institute, in cooperazione con l’associazione Article 19 (che si batte a favore della libertà di espressione) e con la Federazione Europea dei Giornalisti, ha pubblicato un nuovo studio: Getting the Facts Rights:Reporting Ethnicity and Religion, che sottolinea l’importanza della diffusione di buone pratiche giornalistiche per promuovere l’uso dei media nel contrastare ignoranza e pregiudizio.

Practical guide on admissibility criteria - Corte europea per i diritti umani

Foresesight migration and global enviroment change - Final project report

Rapporto sulle migrazioni globali a cura del Governement Office for Science, London - 2011

'"The Second Torture": The Immigration Detention of Torture Survivors' a cura dell'associazione Medical Justice Practical measures for reducing irregular migration - European Migration Network

Visa policy as a migration channel - European Migration Network

Siti web utili

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Il Refugee Law Reader , strumenti, giurisprudenza e documenti (II edizione) - Corso on line gratuito per permettere lo studio di una materia complessa e in continua evoluzione com'e' il diritto internazionale dei rifugiati. In lingua francese http://www.fr.refugeelawreader.org/

Agenda

Padova - Il diritto di famiglia alla prova dell’incontro con la diversità culturale

Convegno accreditato organizzato dall'ASGI e AIAF, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Padova.Centro Culturale Altinate/inaSan Gaetano - Auditorium, Via Altinate n. 71, 21 giugno 2012 - Si ricorda ai soci ASGI di prenotare entro il 13 giugno 2012.

Formazione ASGI - La condizione giuridica dei cittadini di Paesi membri dell’Unione europea (comunitari) e dei loro familiari

Incontro formativo accreditato (4 crediti formativi). Roma, Aula Magna - Facoltà Valdese di Teologia - Via Pietro Cossa, 40, (accanto a Piazza Cavour, zona Prati) - 8 giugno 2012

Camerino - La Corte penale internazionale e la cooperazione degli Stati

Iniziativa organizzata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Camerino in collaborazione con School of Advanced Studies, PhD Law, Economy and Society, Curriculum in Fundamental Rights in the Global Society - Palazzo Ducale - Sala degli Stemmi, dalle ore 9 alle 17 - 31 maggio 2012

Catania - Seminario formativo in materia di diritto dell’ immigrazione

Iniziativa a cura della CAMERA PENALE “Serafino Famà” di CATANIA in collaborazione con ASGI. Evento accreditato. 1 giugno - 22 giugno 2012

Trieste - Novità nel diritto dell'immigrazione e accesso degli immigrati ai servizi sociali

21 maggio - 8 giugno 2012, iniziativa finanziata dal Piano Territoriale Immigrazione della Provincia di Trieste.

Bologna - Allontanamento e ricongiungimento del minore nella sua famiglia d'origine: prassi -protocolli - prospettive

Convegno a cura dell'Unione Nazionale Camere Minorili - 31 maggio 2012

Roma - Convenzione europea dei diritti umani, divieto della tortura, dei trattamenti umani e degradanti - Il caso Ocalan

Convegno dalle ore 11,00 alle ore 16,00 presso la Sala Europa della Corte di Appello di Roma, Via Romeo Romei 2 (ingresso da Piazzale Clodio - Via Golametto) - 28 maggio 2012

Bologna - I Minori Stranieri Non Accompagnati diventano maggiorenni: buone prassi tra accoglienza e integrazione

Seminario organizzato dall' Università di Ferrara e Difensore Civico dell'Emilia Romagna presso la Sala Polivalente della Regione di Viale Aldo Moro 50 dalle ore 8:45 alle ore 13:15-24 maggio 2012

Bologna - Omossessualità, culture e diritti

Urban center, sala Borsa, Piazza del Nettuno, dall 15.00 alle 19.00

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24 maggio 2012

Riferimenti

Documenti correlati

1. 917, si applica ai soggetti di cui all’articolo 4, comma 2, nonché a quelli di cui all’articolo 4, comma 3, che non sono iscritti nel Registro Unico nazionale del

40 Come si legge nella Relazione tecnica allegata allo Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in

“3-bis Con decreto del Ministro della salute da adottarsi entro il 30 ottobre 2019 è aggiornato il decreto del Ministro della salute 6 dicembre 2016 recante

b) la procedura di cui alla lettera a) si concluda entro sei mesi dall’attivazione. 196 del 2003, sono ridenominate regole deontologiche e continuano a produrre effetti a

favorevole essendo stati accolti gli emendamenti proposti di cui all’Allegato A del predetto documento, nella riformulazione come concordata di cui all’Allegato B del medesimo

c) il Collegio dei revisori. Il Direttore è vertice dell’istituzione, ne ha la rappresentanza legale , e presiede il Comitato direttivo e il Comitato Scientifico di cui

c) all'articolo 10, comma 8, venga specificato che, nei casi in cui l'autorizzazione preventiva all'assistenza transfrontaliera sia negata per i motivi di cui all'articolo

1. 234, alla determinazione delle tariffe spettanti al Ministero per l’esame delle domande di autorizzazione, di modifica o rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio