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Il bisogno di storie

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Letteratura e poesia per l’infanzia e l’adolescenza:

analisi critico-pedagogica di autori e opere

Il bisogno di storie

Donatella Lombello Catania

12-11-2018

(2)

Il ricordo delle fiabe dell’infanzia…

• …ascoltate in bulgaro e conosciute in tedesco

Elias Canetti, La lingua salvata, p. 19

(3)

I l bisogno di storie fin dagli albori dell’umanità

….dall’uditorio di teste arruffate del paleolitico

…all’aedo

alla corte dei Feaci

… a Shahrazād la narratrice

Francesco Hayez: «Ulisse alla corte di Alcinoo» (1814-16) Edmond Dulac: «Le Mille e una

notte» (1907)

(4)

I l bisogno di storie dagli albori dell’umanità…

…alle fiabe tradizionali e letterarie

… alla narrativa

(5)

Tribù della Pratica Tribù delle Storie

Tribù delle Storie: «le storie fanno volare la mente e danno grande piacere»

capacità di prevedere anticipare

proiettarsi nel futuro

La finzione narrativa è vantaggiosa per noi (p.85) ci plasma la mente (p.

162)

«quando viviamo un’esperienza finzionale, la nostra mente si attiva e determina nuove connessioni neurali, preparando le vie nervose che regolano le nostre risposte alle esperienze della vita reale» (p.82)

«La finzione consente al nostro cervello di fare pratica con le reazioni a

quei generi di sfide che sono, e sono sempre state, le più cruciali per il

nostro successo come specie»(p.85)

(6)

Raccontare e leggere ad alta voce significa…

istituire una reciprocità relazionale nell’incanto dell’affabulazione

consentire al bambino di

sistematizzare/ reinventare gli /riflettere sugli accadimenti quotidiani (Ricoeur, 1986; Brooks, 2004)

mettere in azione il pensiero fattuale (della

realtà effettiva) prefattuale e controfattuale

riferito ad eventi , rispettivamente, del futuro

o del passato (Calabrese, 2013)

(7)

Lettura aurale

l’intenzionalità di chi legge/racconta VS l’universalità del testo scritto

La voce che legge/racconta

abbatte la distanza tra testo e destinatario- ascoltatore/lettore

• ci ricolloca nel solco della tradizione orale

= intenzionalità dei messaggi prodotti e fruiti nel comune condiviso contesto

(si ricordi l’invito a imparare a memoria di Daniel Pennac, Diario di scuola, p.125)

l’universalità della scrittura = fissità del testo e decontestualizzazione dalle coordinate di tempo e spazio/dai destinatari ai quali è stata originariamente rivolta

(8)

Il bisogno di raccontare e raccontarsi per …..

• elaborare fatti/esperienze

• evocare fatti/esperienze

• riconoscersi

• rispecchiarsi

• individuarsi…

(9)

La narrativa e il pensiero narrativo

genere letterario e atto psicologico, come prodotto dell’atto del narrare

tutti siamo capaci di una lettura ingenua

la predisposizione dell’essere umano a dare forma e senso al proprio agire ha fatto

ipotizzare a Bruner l’esistenza del pensiero

narrativo (della soggettività) contrapposto al pensiero paradigmatico

(scientifico , dell’oggettività)

(10)

Due tipi di pensiero: pensiero paradigmatico e pensiero narrativo

Pensiero paradigmatico

scientifico- oggettivo

Pensiero narrativo

Pensiero paradigmatico

Donatella Lombello

(11)

Il pensiero narrativo … della soggettività

principio organizzatore per

 dare senso all’esperienza

 mettere in relazione gli stati psichici con la realtà esterna

 mettere in relazione il passato col presente

 proiettare il presente sul futuro

J. BRUNER, La mente a più dimensioni, Roma-Bari, Laterza, 1986, pp. 17-18

(12)

Chi è…?

• Il narratore

(gnarus < nosco : conoscitore )

• l’ascoltatore

(<aus,orecchio, -cluĕre, auscultare/

che ‘tende le orecchie’ )

• l’autore

(augere/accrescere)

(Charles Dickens)

(13)

Chi è il lettore?

leggere < legere (scegliere)

• aurale

• iconico

• endofasico (silenzioso)

• autonomo

• competente

• appassionato

• critico

• monomediale

• multimediale

(14)

Lettore aurale e iconico e «curriculum latente»

• early literacy /emergent literacy (alfabetizzazione precoce/ crescente)

>><

• reading readiness= esser pronti alla lettura

•correlazione tra ricchezza

dell’ambiente/ interazione col libro/

esposizione ad attività di racconto-lettura

altamente predittive delle future abilità di letto-scrittura

(Cornoldi/Ferreiro Teberosky/ Detti, 1987; Luigi Paladin; Stanislas Dehaene, 2007;

Maryanne Wolf, 2008)

(15)

BIBLIOGRAFIA (essenziale)

• Bruner J., La mente a più dimensioni, Roma-Bari, Laterza, 1986.

• Bruner J., La cultura dell’educazione, Milano, Feltrinelli, 2001

Bruner J., La fabbrica delle storie. Diritto, letteratura, vita, Roma-Bari, Laterza, 2002.

• Brooks P., Trame. Intenzionalità e progetto nel discorso narrativo, Torino, Einaudi, 2004 .

• Calabrese S., Neurogenesi del controfattuale, “ Enthymema”, 2013, 8,p.96-109, anche in:

http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/3048/3235

• Forster E.M., Aspetti del romanzo, Prefazione di G. Pontiggia, Milano, Garzanti, 20113.

• Gottschall J.,L’istinto di narrare: Come le storie ci hanno resi umani, Bollati Boringhieri, Torino, 2014.

• Filograsso I., Non siamo nati per leggere, in S.Fava (a cura di) …e il resto vi sarà dato in aggiunta, Milano, Vita e Pensiero,2014, pp.280-293.

• Levorato M.C., Le emozioni della lettura, Bologna, Il Mulino, 2000.

• Levorato M.C. , Racconti, storie e narrazioni. Un quadro organico dei processi che soggiacciono alla comprensione dei testi. Bologna, Il Mulino, 1988.

• Lombello D., La lettura e i suoi legami , in S.Fava (a cura di) …e il resto vi sarà dato in aggiunta, Milano, Vita e Pensiero, 2014, pp.293-304.

• Pennac D., Diario di scuola, Milano, Feltrinelli, 2008.

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