Introduzione
Tutti i modelli di protesi d’anca attualmente impiegati possono essere divisi in tre tipologie:
¾ protesi non cementate;
¾ protesi cementate;
¾ ibride, nelle quali solo la componente femorale è cementata.
Nelle protesi non cementate i componenti vengono fissati all’osso mediante un accoppiamento diretto. Lo stelo della protesi è forzato (press fitted) nella cavità midollare ossea preparata, mentre l’acetabolo (parte semisferica che ricopre la testina) della protesi viene fissato nella cavità cotiloidea (figura 1). Viene così assicurata una stabilità primaria della protesi mediante forzamento meccanico per raggiungere, poi, una stabilità secondaria grazie ad un ancoraggio biologico dovuto alla crescita ed al rimodellamento del tessuto osseo che circonda la protesi.
Fig.1. Bacino di donna (A) e di uomo (B) visto dal davanti.
1, sacro; 2, fossa iliaca; 3, spina iliaca; 4, cavità cotiloidea; 5, sinfisi pubica; 6, ischio; 7, forame otturato.