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Benessere Donna Lo sai che... +bene +prevenzione +salute

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Academic year: 2022

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Lo sai che...

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BENESSERE DONNA

Il nostro impegno è essere al fianco delle donne divulgando e promuo- vendo l’importanza della consa- pevolezza ed invitarle con i giusti consigli a prendersi cura del proprio benessere nelle varie fasi della vita.

Da Bambina a Donna Senior Energia e vitalità

Lo sai che…

La donna nel corso della vita at- traversa varie fasi, regolate da un delicato equilibrio destinato a mu- tare negli anni, caratterizzate da sollecitazioni tipiche di ogni età e da specifici fabbisogni.

La stanchezza può insorgere per svariati motivi ma l’esito è sempre lo stesso: il livello di energia fisica e mentale è ridotto. Tralasciando la stanchezza determinata da pa- tologie di una certa gravità, per mantenere il ritmo che consente di affrontare le attività quotidiane con energia e vitalità alla base c’è

sempre uno stile di vita sano basato sull’alimentazione sana e variata che fornisca i nutrienti necessari al buon funzionamento dell’organismo e all’efficienza psicofisica in funzione di fabbisogni legati all’età.

Il riposo è uno step fondamentale per rigenerare le energie, quindi, coricarsi la sera e svegliarsi la mattina con orari regolari contribuisce a mantenere un buon ciclo del sonno e a riposare in maniera ottimale.

Anche l’attività fisica e lo sport sono importanti per conservare un adeguato livello di vitalità mediante la produzione di endorfine che permettono di fornire una sensazione di benessere.

Gli integratori contribuiscono a bilanciare i nutrienti carenti e favoriscono il fisiologico metabolismo energetico a patto che siano scelti in base alle reali necessità.

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L’igiene intima specifica per ogni età Lo sai che…

A seconda delle fasi della vita di una donna, la mucosa vaginale ha un pH diverso: neutro nelle bimbe, tendenzialmente acido in età fertile e lieve- mente basico in menopausa. Per questo bisogna utilizzare sempre prodotti specifici, adatti alla propria condizione a partire dalla più tenera età. La vagina ha una sua flora batterica costituita soprattutto da lattobacilli che contribuiscono a prevenire la proliferazione di ceppi batterici dannosi che possono causare infezioni (batteriche e fungine) e infiammazione.

L’equilibrio dell’ecosistema vaginale influenza la salute femminile. Quando l’ecosistema intimo è in equilibrio, protegge e aiuta il benessere quotidia- no. Infatti, un’adeguata igiene intima promuove l’equilibrio vaginale che è dinamico: cambia nel tempo in base all’età e alle condizioni femminili.

La rottura del delicato equilibrio impedisce al sistema di difendersi e di autoregolarsi e può portare a disagi più o meno marcati. L’acidità dell’e- cosistema è in linea con le necessità delle diverse fasi della vita femminile.

Così, giorno dopo giorno, il detergente intimo quotidiano aiuta l’ecosistema vaginale a mantenersi in equilibrio e a difendersi dalle aggressioni esterne.

Nella vita di ogni donna ci sono mutamenti importanti. L’infanzia, la prima mestruazione, la vita fertile, la gravidanza e la menopausa: tutte fasi diverse in cui la donna ha necessità differenti che

vanno riconosciute e rispettate. Per que- sto è importante scegliere il detergente intimo per l’igiene quotidiana in una gamma più ampia di soluzioni specifiche per ogni esigenza. Il detergente intimo ideale deve offrire comfort con texture particolarmente gradevoli, tensioattivi delicati e non irritanti, ingredienti naturali e funzionali.

Lo sai che…

È importante instaurare delle corrette abitudini sin da piccole perché le bam- bine sono particolarmente vulnerabili alle infezioni intime. Sono prive di estrogeni (gli ormoni che contribuiscono alle difese naturali dell’ambiente vaginale) inoltre,

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l’ambiente vaginale ha una scar- sa presenza dei lattobacilli (i nostri batteri buoni). Per tale motivo è più facile che vadano incontro al rischio di infezioni, prurito o bruciore. Per prevenire i disagi o dare sollievo in presenza di piccole irritazioni è fon- damentale la scelta del detergente intimo specifico per le bambine dai 3 ai 12 anni in quanto oltre ad una delicata detersione deve assicurare un’azione protettiva e lenitiva grazie ad un pH 4,5 ed estratti vegetali specifici.

Per le donne in età fertile le parti intime hanno caratteristiche pecu- liari per cui è preferibile lavarsi con acqua tiepida e scegliere un deter- gente delicato, privo di conservanti o sostanze profumanti troppo ag- gressive, che mantenga la fisiologica acidità della mucosa e non aggredi- sca la flora batterica benefica.

Se si utilizza un detergente generico,

si fa un uso eccessivo di lavande interne (usando un irrigatore vaginale) o una pulizia troppo frequente nel corso della giornata, si può andare in- contro a secchezza o infezioni vaginali ricorrenti poiché queste abitudini alterano l’equilibrio del pH dell’ecosistema vaginale.

Quindi è consigliabile un detergente intimo delicato e specifico, ad azione rinfrescante, tonificante e anti-odore che assicura benessere quotidiano.

Mentre, un detergente intimo con agenti antibatterici naturali aiuta a proteggere:

• Durante il ciclo mestruale

• In gravidanza e nel post partum

• Quando si frequentano piscine, palestre, spiagge e quando si viaggia

• In associazione a trattamenti vaginali locali

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L’igiene intima che invece favorisce il benessere intimo in menopausa deve avere come “MUST” la delicatezza mediata da un pH neutro e dalla presenza di sostanze ad azione fortemente lenitiva e idratante che aiutano ad alleviare i fastidi come il prurito, la secchezza e l’irritazione della zona vulvare spesso presente in menopausa.

Da Donna a Donna Le infezioni vaginali Lo sai che…

Nonostante la corretta igiene intima e l’utilizzo di detergenti specifici, si possono manifestare disturbi legati ad un’infiammazione o infezione va- ginale che possono colpire le donne di tutte le fasce di età. Le irritazioni interessano la parte esterna dei genitali femminili, mentre le infezioni si sviluppano all’interno della mucosa vaginale e sono di origine infettiva.

Candidosi e vaginosi batterica sono condizioni molto comuni, dovute a diversi tipi di microrganismi e ne consegue che vanno trattate in modo diverso. La candidosi è provocata dallo sviluppo eccessivo di un lievito (Candida albicans) che spesso porta a sintomi come prurito, dolore e secrezioni biancastre.

La vaginosi batterica è causata dallo sviluppo eccessivo di batteri che si tro- vano normalmente nella vagina. Di solito, i sintomi della vaginosi batterica comprendono secrezioni grigio-bianca-

stre, acquose con tipico odore di pesce e disagio vaginale. In condizioni normali la mucosa vaginale ha un pH acido: ciò tiene in equilibrio i batteri benefici e nocivi che vivono sulla mucosa vaginale sana.

Qualsiasi alterazione dell’equilibrio del pH vaginale può essere un’indicazione di infezioni vaginali.

In commercio sono disponibili degli au- totest che rilevano eventuali modifiche del pH vaginale: per esempio, una con- siderevole alterazione si associa ad una vaginosi batterica mentre un pH vaginale nella norma significa che i sintomi sono probabilmente provocati da candidosi.

La Candida Albicans è un fungo solita-

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mente innocuo per l’essere umano, in quanto i “batteri buoni” costituenti la flora batterica e il sistema immunitario ne prevengono la proliferazione pa- tologica. Tuttavia, quando questi due sistemi di controllo vengono meno, il fungo comincia a moltiplicarsi inten- samente. I fattori che alterano l’am- biente vaginale e possono causare una vaginosi batterica comprendono mestruazioni di lunga durata, l’uso di detergenti di scarsa qualità, lavande vaginali frequenti, la frequentazione di bagni pubblici, palestre e piscine, variazioni ormonali tipiche della gra- vidanza, della menopausa o durante l’assunzione di contraccettivi orali, l’utilizzo della spirale come metodo anticoncezionale, i rapporti sessuali non protetti e promiscui. Anche l’uso

di alcuni farmaci, come gli immunosoppressori e gli antibiotici, che portano all’alterazione della flora batterica deputata a regolare la proliferazione di microrganismi e abbassano le difese dell’organismo, può predisporre alle infezioni. Durante l’estate può aumentare il rischio a causa del sudore o dell’uso eccessivo di vestiti aderenti, spesso realizzati con materiali sintetici.

Lo sai che…

Le vaginosi batteriche prevedono come terapia, secondo l’importanza dell’infezione, l’uso di antibiotici per via orale o per applicazioni locali da utilizzare esclusivamente a seguito della prescrizione del Medico curante.

Per alleviare tempestivamente i fastidiosi sintomi è utile applicare un gel vaginale a base di acido lattico, acquistabile senza ricetta medica, che aiuta a regolare l’equilibrio del pH in modo da eliminare gli odori sgra- devoli e le secrezioni anomale, limitando lo sviluppo dei batteri nocivi e sostenendo i batteri benefici (lactobacillus).

In caso di infezioni da Candida occorre intervenire con dei farmaci antimi- cotici per uso locale. In commercio si possono reperire differenti formulazioni per andare incontro alle esigenze di tutte le donne. In alcuni casi si possono

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manifestare delle recidive, infatti, nelle donne in età fertile succede che la candidosi si presenti più volte, si definisce “ricorrente” l’infezione che si presen- ta almeno 4 volte l’anno. Si suggerisce l’utilizzo di probiotici appositamente studiati per ristabilire la normale flora vaginale e in questi casi è preferibile ricorrere a una terapia orale in supporto di quella locale che verrà prescritta dal Medico curante, con uno specifico schema terapeutico.

Lo sai che…

Per prevenire irritazioni e infezioni, è consigliabile adottare una corretta igiene intima, prediligere la biancheria di cotone, utilizzare i salvaslip con moderazione poiché il clima caldo-umido favorisce il ristagno delle secre- zioni vaginali e la proliferazione dei germi patogeni ed avere un’alimenta- zione varia ed equilibrata, che privilegi verdura e frutta e limiti il consumo di carboidrati semplici.

Infezioni delle vie urinarie Lo sai che…

La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, un organo cavo, che mette in comunicazione i reni con l’esterno del corpo e ne raccoglie l’urina prodotta in attesa di eliminarla.

Questa infiammazione può colpire sia gli uomini sia le donne, con forte prevalenza nelle donne che sono maggiormente predisposte per vari fattori: il più importante è dovuto ad una diversa conformazione anatomica dell’ultimo tratto escretore della donna.

La cistite non è una malattia a trasmissione sessuale ma la frequenza e l’intensità dei rapporti può aumen- tare il rischio di contrarla. In questo caso si parla di

“cistite della luna di miele”.

L’analisi delle urine con antibiogramma, eseguito su prescrizione medica, consente di conoscere la na- tura dell’agente infettivo, se presente e l’antibiotico più indicato, sebbene, nel 70-90% dei casi la cistite è causata dal batterio Escherichia coli.

Gli ormoni estrogeni hanno una funzione protettiva an- che sui tessuti urinari, per cui in tutte le situazioni in cui si verifica una carenza di estrogeni, come nelle donne in menopausa, si ha una maggiore predisposizione

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alle cistiti. Il rischio di contrarre la cistite aumenta nelle donne in gravidanza, in quelle con intensa attività sessuale e nei soggetti affetti da diabete.

I sintomi maggiormente riportati sono la necessità di urinare spesso, anche piccole quantità e la sensazione di bruciore che si prova andando in bagno. In alcuni casi può essere presente sangue nelle urine, questa situazione si definisce “ematuria”.

I sintomi possono manifestarsi, in modo isolato o in combinazione tra loro. In associazione ai sintomi tipici dell’apparato urinario, possono es- sere presenti: un lieve rialzo febbrile, brividi, sensazione di stanchezza, malessere generale.

Lo sai che…

Generalmente la cistite viene curata efficacemente mediante la sommi- nistrazione di antibiotici, assunti sempre su prescrizione medica.

Il miglioramento dei sintomi si manifesta rapidamente all’inizio della terapia che va comunque portata a termine secondo le indicazioni del Medico.

Se i miglioramenti tardano ad arrivare è importante rivolgersi al Medico per scongiurare la propagazione dell’infezione a livello renale.

Accorgimenti da adottare per aumentare l’efficacia della terapia:

• Bere molto, in modo che si agevoli l’eliminazione degli agenti tossici a livello dell’apparato urinario

• Evitare l’assunzione di alimenti o bevande che possono irritare la vescica come tè, caffè, alcolici e peperoncino

• Indossare biancheria di cotone

• Igiene intima scrupolosa

• Evitare di praticare sport con azione traumatica sulla vescica come ciclismo, equitazione e motociclismo.

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Lo sai che…

Per contrastare i disturbi delle vie urinarie la natura ci viene in aiuto con rimedi che contrastano l’adesione dei batteri a livello delle pareti intestinali e del tessuto vescicale riducendo così la proliferazione batterica.

I batteri Escherichia coli uropatogeni aderiscono alla parete intestinale, proliferano, aumentando la carica batterica. In commercio sono disponibili sia dispositivi medici da utilizzare durante la fase acuta e come prevenzione per evitare le recidive.

Inoltre, per mantenere la fisiologica funzionalità delle vie urinarie sono utili formulazioni a base di mirtillo rosso americano.

Dolori mestruali Lo sai che…

Il periodo fertile di una donna parte con la prima mestruazione (menarca), mediamente fra gli 11-13 anni, fino ad arrivare alla menopausa intorno ai 50 anni. Gli anni di fertilità sono accompagnati dal ciclo mestruale, assen- te durante la gravidanza, che è legato ai cambiamenti ormonali che si verificano nell’organismo.

La prima mestruazione “sancisce la transizione da bambina a donna”, un momento molto delicato in cui avvengono le trasformazioni che prepa- rano l’organismo femminile ad accogliere una nuova vita. È un momento difficile in quanto alla maturità sessuale

fisica spesso non corrisponde una maturi- tà psicologica. Per tale motivo si tende a distinguere la pubertà (possibilità di pro- creare) dall’adolescenza, il complesso di trasformazioni psichiche e comporta- mentali che si sviluppano e conducono al superamento della pubertà.

Per ciclo mestruale, contando dal primo giorno di comparsa delle mestruazioni, si intende il periodo mediamente di 28 gior- ni (22-35 giorni) in cui si verificano, sotto l’influsso degli ormoni, tutti quei processi fisiologici che inducono la realizzazione di un ambiente ideale ad accogliere una nuova vita, se ciò non avviene si verifica la mestruazione con cui l’utero si

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libera dei tessuti sviluppati nelle fasi precedenti. La fase mestruale che accompagna la donna con caden- za mensile dura mediamente dai 3 ai 7 giorni.

In alcuni casi, alla comparsa della mestruazione si associa dolore che si può manifestare come crampi addominali, dolore intenso costante che si irradia alla schiena o alle gam- be, mal di testa più o meno forte.

Lo sai che…

L’emicrania mestruale, comune- mente definita come mal di testa da ciclo, colpisce più del 50% delle donne e si presenta immediatamen- te prima, durante e/o subito dopo i primi giorni del ciclo mestruale.

Si tratta di un disturbo che può ma- nifestarsi anche in maniera molto intensa, con effetti disabilitanti in grado di influenzare in modo signi- ficativo la routine quotidiana e lo stile di vita.

Può influire negativamente anche

sul lavoro, comportando una perdita di produttività e un peggioramento delle proprie performance professionali poiché incide anche su umore e concentrazione.

Il dolore ha infatti un’intensità molto severa e si presentano sintomi di ac- compagnamento molto importanti come mal di pancia, mal di schiena, astenia, depressione, irritabilità e variabilità dell’umore per citarne alcuni.

Frequentemente l’emicrania mestruale esordisce con il primo ciclo me- struale (menarca) e, in considerazione dell’assenza di fluttuazioni ormonali, migliora sostanzialmente o regredisce durante la gravidanza e dopo la menopausa.

Anche se non si può evitare che si presenti l’emicrania mestruale, si può però intervenire con un trattamento tempestivo di “pronto intervento” già

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dai primi sintomi, per evitare che esso si scateni in attacchi più forti e dolo- rosi. La terapia di attacco prevede l’assunzione di farmaci antinfiammatori da automedicazione o farmaci più specifici in casi selezionati.

Lo sai che…

L’incidenza della dismenorrea (mestruazioni dolorose) risulta aumentata nelle donne che fumano, bevono alcolici, sono in sovrappeso o che hanno avuto la prima mestruazione sotto gli 11 anni.

I farmaci più frequentemente utilizzati sono i FANS, antinfiammatori non ste- roidei. Sono formulati con diversi dosaggi e differenti forme farmaceutiche per andare incontro alle esigenze di ogni donna e grazie alla loro azione risolvono la maggior parte dei dolori mestruali.

Nel caso di inefficacia del farmaco è importante consultare il Medico.

Lo sai che…

Si tratta di disturbi che creano disagi e possono interferire con le normali attività quotidiane, quindi una buona abitudine è quella di avvalersi di un prezioso alleato, il calendario mestruale.

Ci si possono annotare, la durata della mestruazione, i sintomi, gli accor- gimenti intrapresi, i farmaci assunti,

le attività svolte agevolmente e quelle che sono state rimandate.

Il calendario mestruale rappresen- ta un valido strumento affinché il personale sanitario possa fare un’attenta valutazione della re- golarità del ciclo, dell’intensità del dolore e dell’impatto sulla qualità della vita della donna.

Ansia Lo sai che…

L’ansia è un’emozione fisiologica che prepara e attiva l’organismo a reagire in situazioni di pericolo, diventa un disturbo quando la pre- occupazione, la paura o lo stato di allarme sono esagerati rispet-

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to ad una situazione che si deve affrontare. Nelle varie fasi della vita, questa situazione fisiologica condiziona il modo di affrontare le difficoltà quotidiane, i problemi di studio o di lavoro, gli impegni familiari e l’accudimento dei figli.

Sembra tutto più difficile da gestire, più preoccupante e può insorgere uno stato di tensione costante che sfocia nell’ansia, uno stato psicolo- gico dovuto ad un insieme di sinto- mi diversissimi tra loro che possono comparire in modo isolato oppure in combinazione tra loro.

I sintomi tipici dell’ansia si ma- nifestano sia a livello emotivo sia a livello fisico:

• Senso di vuoto mentale

• Senso crescente di allarme e di pericolo

• Ricordi e pensieri negativi

• Comportamenti iperprotettivi

• Tensione

• Tremore

• Sudore

• Palpitazioni

• Aumento della frequenza cardiaca

• Vertigini

• Nausea

In caso di disturbi da ansia lieve possono essere utili tecniche di rilassamento o su consiglio del Farmacista l’assunzione di farmaci senza obbligo di ricetta indicati per il sollievo dei sintomi dell’ansia lieve e per favorire il sonno nei casi in cui l’insonnia è dovuta all’ansia.

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Donna e Mamma

Gravidanza e allattamento Lo sai che…

La gravidanza rappresenta il tempo dell’attesa della nascita di un figlio, caratterizzato da importanti cambiamenti psico-fisici che permettono un graduale adattamento alla nuova vita che si sta sviluppando.

Se a livello psicologico è un percorso che aiuta a comprendere e a fare propria la maternità, a livello fisico si affrontano dei grandi cambiamenti limitati però alla durata della gravidanza e dell’allattamento per osservare nei mesi successivi un graduale ritorno alla normalità con un corpo arric- chito dalla consapevolezza di essere diventata mamma!

Tradizionalmente si definisce che la durata della gravidanza è di 9 mesi tuttavia, il metodo più corretto per “contare” il tempo durante la gravidanza è il calcolo delle settimane. Infatti, non tutti i mesi hanno lo stesso numero di giorni, mentre, se si fa rifermento alla settimana si ha un periodo sempre di 7 giorni. Il conteggio delle settimane parte dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale. La nascita del bambino avviene

spontaneamente tra la 37a settimana e la 42a settimana, ne consegue che la gravidanza è considerata:

• A termine se il parto si verifica fra la 37 e la 42a settimana

• Pretermine se il parto si verifica prima della 37a settimana (parto prematuro)

• Protratta se il parto avviene alla 42a settimana o dopo (parto oltre il termine) La gravidanza viene suddivisa in 3 trimestri ognu- no dei quali è caratterizzato da cambiamenti fisiologici sia nella mamma sia nel bambino.

Il primo trimestre di gravidanza, periodo com- preso dal primo giorno dell’ultimo ciclo alla fine della 13a settimana, è caratterizzato dalla pre- senza dei fastidi più comuni nella mamma come la sensibilità del seno, la nausea e la stanchezza.

Il bambino entro la 13a settimana è completa- mente formato.

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Nel secondo trimestre, periodo che va dalla 14a alla 26a settimana, la mamma comincia ad aumentare di peso, prosegue la crescita del bambino che comincia a muoversi nell’utero.

Durante il terzo trimestre, cioè dalla 27a settimana alla nascita, la mamma è più lenta e appesantita, necessita di urinare più spesso mentre, il bambino si prepara a nascere con una crescita rapida, l’udito, la vista ed il gusto più sviluppati ed i polmoni più maturi.

Lo sai che…

La qualità dell’alimentazione della futura mamma è uno dei fattori am- bientali che maggiormente può in- fluenzare la salute materna e quella del bambino che arriverà.

È importante impostare l’alimentazio- ne della futura mamma da prima del concepimento, per tutta la gravidan- za e durante l’allattamento in quanto è la mamma che nutre il bambino durante la gravidanza e l’allattamen-

to. Una dieta sana e varia assicura al nascituro tutte le sostanze di cui ha necessità per lo sviluppo e la crescita, ponendo particolare attenzione alle sostanze di cui aumenta il fabbisogno in queste delicate fasi:

• Vitamina A

• Vitamina D

• Vitamina C

• Vitamina B12

• Acido folico

• Calcio

Si suggerisce di cominciare l’integrazione con acido folico almeno un mese prima e continuare tre mesi dopo il concepimento.

Gli acidi grassi essenziali sono molto importanti sia per la mamma sia per la crescita e lo sviluppo del sistema nervoso centrale del neonato e servono,

• Ferro

• Fosforo

• Acidi grassi essenziali

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in particolare, alle strutture cerebrali e alla retina. Vanno introdotti con la dieta poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente:

tra questi, gli acidi grassi monoinsaturi e gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena, in particolare della serie Omega-3, tra cui il più importante è il DHA presente nel pesce, soprattutto quello “azzurro”.

Per coprire il fabbisogno di acidi grassi essenziali, si può supplementare l’assunzione con integratori. Gli alimenti necessari nell’alimentazione della futura mamma sono:

• Frutta e verdura

• Carboidrati (pane, pasta, riso, orzo, patate), limitando gli zuccheri semplici, derivanti prevalentemente da dolci e bibite

• Proteine (pesce, carne, legumi, uova)

• Latte e derivati del latte (formaggi, yogurt)

• Alimenti ricchi di fibre, per contrastare la stipsi che spesso si associa alla gravidanza

Gli integratori non vanno intesi come sostituiti di una dieta variata ed equilibrata e di un corretto stile di vita, ma vanno assunti in base alle reali necessità dell’organismo.

Lo sai che…

Il regime alimentare, seguito durante l’allattamento e la gravidanza, con- diziona fortemente la secrezione lattea.

L’allattamento al seno grazie alla com- pletezza e all’equilibrio nutrizionale del latte materno permette di fornire tutti i principi nutritivi necessari ed un efficace passaggio di anticorpi materni al lattan- te, mettendolo al riparo da alcune fra le malattie più comuni dell’infanzia quali otiti, gastroenteriti, infezioni respiratorie e urinarie.

I fabbisogni nutrizionali della mamma aumentano durante l’allattamento in quanto la produzione di latte è più im- pegnativa in termini nutrizionali ed ener- getici rispetto alla gravidanza.

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Quindi, si raccomanda che la die- ta della nutrice, sia ben bilanciata per garantire una equilibrata di- sponibilità di tutti i nutrienti: lipidi, proteine e glucidi, vitamine e sali minerali. Qualunque cibo può es- sere assunto in quantità adeguate, tuttavia è d’obbligo evitare l’abuso di dolci, grassi, fritti, spezie, the e caffè. Le bevande alcoliche sono tassativamente vietate sia durante la gravidanza sia durante l’allatta- mento. È preferibile escludere cavoli, asparagi, peperoni, fragole, ciliege, formaggi fermentati (gorgonzola, brie), crostacei, dolci alla crema o al liquore, cacao. Alcuni di questi alimenti possono infatti alterare il sapore del latte, altri essere dannosi per il bambino, e altri ancora esporlo al rischio di allergie. Inoltre, è bene evitare anche alimenti per i quali la mamma abbia notato una relazione tra assunzione e scarso gradimento del latte da parte del neonato.

Donna Senior Menopausa Lo sai che…

La menopausa è un momento di grandi cambiamenti e sconvolgimenti nonostante sia un percorso fisiologico della vita della donna che coincide con la scomparsa delle mestruazioni. Ogni donna è un mondo a sé per cui la menopausa viene vissuta in modo strettamente individuale, sul piano fisi- co, emotivo e sociale. Per tutte le donne è fondamentale la prevenzione in modo particolare dopo i 50 anni per gli aspetti metabolici, cardiovascolari, osteoarticolari e psicologici. La menopausa in genere si verifica tra i 45 e i 55 anni anche se ci possono essere delle forme di menopausa precoce, prima dei 40 anni, e tardive, dopo i 53 anni. In ambito scientifico si suddi-

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vide la menopausa in 3 fasi ben distinte che rappresentano dei passaggi fondamentali per arrivare al nuovo inizio: un modo nuovo di essere donna.

Questa transizione avviene nel corso di diversi anni, in alcuni casi 7 o 8, inizia dall’età fertile durante la premenopausa, periodo in cui cominciano i cambiamenti ormonali per arrivare al temine della fertilità. Il periodo che precede immediatamente la menopausa e termina il primo anno dopo la menopausa è la perimenopausa. Benché, siano presenti i fastidi tipici della menopausa in questa fase si è ancora fertili. Dopo 12 mesi consecutivi senza mestruazioni arriva la menopausa e cessa l’attività riproduttiva e si entra nella fase della post-menopausa.

Nei mesi che precedono la cessazione delle mestruazioni si possono mani- festare alterazioni del ciclo mestruale (mestruazioni ravvicinate e abbon- danti oppure più distanziate tra di loro) dovute alla riduzione nel sangue degli ormoni estrogeni prodotti dalle ovaie che terminano la loro attività.

Come conseguenza della diminuzione degli estrogeni si può osservare la comparsa di alcuni disturbi di natura fisica, emotiva e psicologica.

• Vampate di calore

• Affaticamento

• Secchezza vaginale

• Disturbi del sonno

• Ansia

• Aumento di peso Lo sai che…

Le vampate di calore sono il fastidio più frequente ed è impossibile non ricono- scere l’imbarazzante sensazione improvvisa di caldo al viso, al collo e al petto accompagnata da un’abbondante sudorazione, dovuta ad una vasodilata- zione eccessiva a livello cutaneo, causata

da un aumento di temperatura corporea.

La medicina popolare e le attuali cono- scenze scientifiche hanno contribuito allo sviluppo di prodotti per contrastare i di- sturbi della menopausa, infatti, gli estratti erbali, le vitamine ed i minerali possono coadiuvare il benessere della donna in menopausa favorendo la regolazione del processo di sudorazione e contribuendo al normale tono dell’umore grazie all’azio- ne tonica utile in presenza di stanchezza fisica e mentale.

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Lo sai che…

Con la menopausa, sebbene sia fisiologica, la drastica riduzione dei livelli di estrogeni, provoca una ridu- zione del volume e della consistenza del tessuto vaginale con la com- parsa di sintomi quali secchezza, bruciore e irritazione che possono portare a rapporti sessuali dolorosi.

Il sintomo più frequente è la sec- chezza vaginale che può essere trattata con preparati specifici per uso vaginale a base di acido ialuro- nico che è in grado di contrastare il fisiologico invecchiamento dei tessu- ti, reidratando la mucosa vaginale.

In questa situazione anche l’igiene intima quotidiana va effettuata con detergenti specifici formulati per coadiuvare la secchezza vaginale intensa, mantenere l’equilibrio della flora e lenire i tessuti fragilizzati.

Lo sai che…

L’insonnia è quella particolare condizione in cui ci sono alterazioni della quantità o qualità del sonno, praticamente si dorme poco o si dorme male.

È un disturbo molto diffuso che si può manifestare in tutte le età.

Nelle donne le fluttuazioni ormonali possono accentuare le alterazioni del ciclo del sonno. Durante la perimenopausa e la menopausa, oltre alle vampate di calore e sudorazioni notturne, si può manifestare anche l’insonnia. Questo si traduce in nottate difficili e giornate caratterizzate da grande spossatezza dovuta ad un inadeguato riposo.

L’insonnia in menopausa si può gestire, in base alla gravità, con il supporto di integratori alimentari o di farmaci su prescrizione del Medico curante, con il supporto di uno stile di vita sano basato su corrette abitudini alimentari e un’adeguata attività fisica.

Le fluttuazioni ormonali durante la perimenopausa e l’assenza di estrogeni dopo la menopausa, possono interferire in modo differente con il ciclo del

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sonno. In alcuni casi le vampate di calore e le sudorazioni notturne provo- cano risvegli frequenti per cui il loro trattamento contribuisce a migliorare la qualità del sonno.

Nei casi in cui l’insonnia è conseguente ad alterazioni dello stato emotivo è importante regolare tutte le fasi del ciclo del sonno:

• Fase di addormentamento

• Fase di mantenimento

• Fase di risveglio

Da sempre estratti botanici si sono dimostrati utili per favorire il rilassamento e il riposo notturno.

La melatonina, invece, è una sostanza presente fisiologicamente nell’orga- nismo deputata alla regolazione del ciclo sonno-veglia in relazione al ciclo buio-luce. Infatti, la sintesi di melatonina inizia al crepuscolo, raggiunge il picco intorno alle 2 di notte e cessa alle prime luci dell’alba. Una diminu- zione dei suoi livelli, o alterazioni della sua sintesi, è associata a problemi del sonno. L’integrazione di melatonina contribuisce alla diminuzione del tempo richiesto per l’addormentamento e va assunta prima di coricarsi.

Ovviamente sono prodotti indicati nei casi di insonnia lieve per cui se i sintomi persistono è importante consultare il Medico curante che valuterà un trattamento farmacologico personalizzato.

Le buone abitudini per avere un sonno sereno e ristoratore:

• Evitare pasti serali abbondanti o il digiuno

• Prediligere alimenti che favoriscono il sonno come carboidrati complessi

• Evitare alimenti ricchi di zuccheri raffinati

• Evitare bevande alcoliche e bevande a base di caffeina, teina, cola e altre sostanze ad azione eccitante la sera

• Praticare una regolare attività fisica

• Coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora

• Evitare attività con computer, tablet e smartphone prima di andare a letto

Lo sai che…

La principale differenza tra la premenopausa (il periodo che precede l’ultima mestruazione), la menopausa (cessazione delle mestruazioni) e la post me- nopausa (periodo che segue la cessazione delle mestruazioni) è dovuta alla

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diminuzione dei principali disagi che hanno caratterizzato gli anni prece- denti: le vampate hanno una minore frequenza e intensità, l’irrequietezza e l’insonnia si riducono e grazie al ritrovato equilibrio le giornate sono più tranquille, serene e caratterizzate da una maggiore energia.

Questo nella maggior parte dei casi si traduce in una rinnovata vitalità, riscoperta dei piaceri della vita e quindi, una nuova rinascita. In que- sto periodo, benché, si assista ad un assestamento fisiologico dei livelli ormonali le donne sono maggior- mente suscettibili a disturbi cardio- vascolari e osteoarticolari. Uno stile di vita alimentare sano e fisicamente attivo che tenga conto delle reali necessità dell’organismo, in questa fase della vita, rappresenta il per-

corso più adeguato a prevenire questi disturbi. Le attività motorie mag- giormente consigliate sono: la camminata veloce, il nuoto, la ginnastica in acqua, lo yoga o la ginnastica a corpo libero che tonificano i muscoli, migliorano il metabolismo, riducono il peso e ottimizzano la capacità car- diaca e respiratoria.

Lo sai che…

Nelle donne in menopausa si verifica in misura variabile l’aumento del peso corporeo dovuto in parte alla carenza degli ormoni estrogeni ed in parte al rallentamento fisiologico del metabolismo. Cambia la distribuzione del grasso corporeo con accumulo soprattutto a livello dell’addome (grasso viscerale) che porta ad un maggior rischio cardiovascolare. Il mondo vegetale è ricco di componenti funzionali ad azione specifica che, in regimi di alimentazione controllata ed in sinergia con una regolare attività fisica, possono rappre- sentare un aiuto nell’ambito di un programma per il controllo del peso. Il loro utilizzo corretto, preferibilmente su consiglio di un esperto, può contribuire all’efficacia di programmi salutistici finalizzati ad una perdita graduale dei chili

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di troppo, con effetti duraturi nel tempo. In questi casi occorre prima di tutto cercare di moderare l’alimentazione (senza escludere nessuno dei principali gruppi di nutrienti), rivedere la distribuzione dei pasti nell’arco della giornata e anche, come ulteriore aiuto, ricorrere a prodotti naturali formulati con minerali specifici che coadiuvano il normale metabolismo dei macronutrienti, ricchi di fibre che comportano un maggiore senso di sazietà, contribuiscono a ridurre l’assorbimento delle calorie assunte con il cibo e regolarizzano la consistenza delle feci. Fra le sostanze di origine vegetale abbiamo a disposizione una serie di estratti vegetali da cui si sono ottenuti complessi naturali brevettati che forniscono supporto mirato nel controllare gli effetti legati all’assunzione di un eccesso di carboidrati o lipidi. Per il loro caratteristico meccanismo d’azione, gli integratori di fibra per il controllo del peso vanno assunti prima dei pasti principali, in modo che le fibre si trovino nel tratto gastrointestinale contemporaneamente al cibo. E poiché l’efficacia delle fibre è direttamen- te proporzionale al loro grado di idratazione, è molto importante assumerle sempre con abbondante acqua (almeno 2 bicchieri grandi), preferibilmente a temperatura ambiente. Ricordiamo che le fibre hanno numerose proprietà benefiche sulla salute, grazie alla loro capacità di modificare la consistenza del contenuto digestivo, sono fondamentali per un corretto e fisiologico tran- sito intestinale e, inoltre, sono utili, ad esempio, nel controllo della glicemia e del colesterolo ematico. In caso di assunzione di farmaci, distanziare l’utilizzo delle fibre di almeno 3 ore.

Lo sai che…

Gli estrogeni sono importantissimi per il be- nessere della donna anche a livello del siste- ma muscolo-scheletrico in quanto agiscono sull’idratazione di legamenti, dei muscoli, delle cartilagini e sulla densità delle ossa. Il sistema osteo-articolare è fortemente prova- to dal crollo degli estrogeni che può causare uno stato di infiammazione e conseguente dolore localizzato a livello delle articolazioni.

Lo stato di infiammazione del sistema oste- o-articolare può evolvere nei casi più gravi verso una progressiva degenerazione della cartilagine che si può manifestare con dei fenomeni artrosici a livello delle articolazioni.

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La menopausa, inoltre, rappresenta uno dei principali fattori di rischio di osteoporosi: accelera lo sviluppo e, se non trattata adeguatamente, ne aggrava la condizione. Particolare attenzione va posta alla menopausa precoce che rappresenta un impor- tante segnale di aumentato rischio di sviluppo dell’osteoporosi.

Lo sai che…

Il tessuto osseo ha un proprio ciclo di vita infatti nell’osso si realizza un meccanismo continuo di ricambio tra cellule vecchie e nuove. Durante la fase di crescita si verifica l’accresci- mento ed il rafforzamento delle ossa.

La massima densità ossea si raggiunge intorno ai 35 anni. Il benessere delle ossa si realizza attraverso l’equilibrio fra la fase di riassorbimento e quella di formazione del tessuto osseo. Uno sbilanciamento a carico del riassorbimento osseo, infatti, favorisce lo sviluppo dell’osteoporosi, situazione in cui le ossa si destrutturano, diventando porose e fragili, con elevato rischio di fratture, a causa della perdita della loro massa e del calcio in esse contenuto. Diversi sono fattori che predispongono all’osteoporosi, alcuni non modificabili altri legati allo stile di vita per cui modificabili.

Fattori non modificabili:

• Menopausa precoce

• Comparsa tardiva del primo ciclo mestruale

• Periodi prolungati di scomparsa del ciclo conseguenti a nutrizione inadeguata o terapie farmacologiche

• Età avanzata

• Trattamento prolungato con alcune categorie di farmaci come diuretici, cortisonici, ormoni tiroidei, lassativi, antiacidi contenenti sali di alluminio

• Immobilizzazione forzata e prolungata in seguito a ricoveri ospedalieri

• Asportazione chirurgica delle ovaie in età fertile

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Fattori modificabili

• Carenza alimentare di calcio nel periodo della crescita

• Stile di vita sedentario

• Fumo

• Dieta restrittiva o inadeguata

• Eccessiva magrezza

• Carenza di Vitamina D

• Abuso di alcol e/o caffè

• Fratture recenti

Agendo sui fattori modificabili si ha la possibilità di supportare il benessere delle ossa, ad esempio, con un’alimentazione sana e variegata, integrando la vitamina D e il calcio (se carenti) e praticando una regolare attività fisica.

Lo sai che…

Ogni donna è unica, poiché ogni persona, in relazione all’età, allo stile di vita e alle abitu- dini alimentari, ha esi- genze completamente diverse.

Il supporto da parte del Medico o del Far- macista nella scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze è es- senziale.

Gli integratori non sosti- tuiscono una dieta va- riata ma, se impiegati seguendo uno stile di vita sano, con un buon livello di attività fisica, possono essere validi alleati per il benessere!

Chiedi consiglio al tuo Farmacista!

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con il contributo incondizionato di:

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