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FRONTE DELLA RIVOLUZIONE IL PIAVE

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Academic year: 2022

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FRONTE DELLA RIVOLUZIONE – IL PIAVE

VERBALE DI CONTESTAZIONE DI REATO E DI ARRESTO

L’anno 2022, del giorno 9 gennaio, noi sottoscritti Cittadini Liberi del Fronte della Rivoluzione – il Piave, convocatisi in Assemblea Popolare Deliberante nell’Area Paradiso di Marina di Carrara, abbiamo proceduto a rilevare, in flagranza di reato, i seguenti delitti a carico di Sergio Mattarella, Mario Draghi, Ministri, Sottosegretari e Parlamentari della Repubblica Italiana, che espletano abusivamente e illegittimamente rispettivamente le funzioni di Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri, Senatori e Deputati della Repubblica:

1) usurpazione di potere politico (art. 287 c.p., pena da sei a quindici anni di reclusione):

- Sergio Mattarella, eletto Presidente della Repubblica il 1° febbraio 2015 da un’Assemblea non valida, non essendo stati deputati e senatori convalidati sulla base dell’art. 66 della Costituzione, e da 148 parlamentari eletti con il premio di maggioranza, decaduti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 1 del 2014, che ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale n. 270 del 21 dicembre 2005, detta “Porcellum”;

- Mario Draghi, per aver ricevuto l’incarico da un Presidente della Repubblica illegittimo e ottenuto la fiducia da un Parlamento di illegittimi, svolgendo le sue mansioni senza alcun mandato del popolo sovrano, non rappresentando in tal modo gli interessi e la volontà del popolo italiano, ma quelli di lobby di potere del Nuovo Ordine Mondiale, le cui malefatte sono state già denunciate a tutte le Procure della Repubblica, rilevate e stigmatizzate in numerose manifestazioni popolari in quasi tutte le città italiane, che si tenta di impedire con decreti anticostituzionali e con odiosi interventi repressivi delle forze di polizia;

- Ministri e Sottosegretari, per la stessa motivazione;

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2 - Senatori e Deputati, per essere stati eletti con una legge, detta “Rosatellum”, promulgata

da un Presidente della Repubblica illegittimo;

2) attentato contro la Costituzione e alto tradimento, in violazione dei delitti contro la personalità dello Stato, per aver accettato da organizzazioni mondiali che vanno ricercate di imporre la quarantena, l’isolamento e il coprifuoco al popolo italiano, circostanza, peraltro, denunciata dal Presidente della Bielorussia, Aljaksandr Lucaṥenka, in un video apparso su Youtube, pubblicato dal quotidiano “la Padania” e da Byoblu: “: “E’ stata annunciata la possibilità di fornire 940 milioni di dollari con un finanziamento veloce. Io voglio dichiarare che Non balleremo la musica di nessuno. Ci sono già delle richieste per farci fare le stesse cose che ha fatto l’Italia contro il coronavirus. Ascoltate. Dio ce ne scampi, io non voglio che la Bielorussia ripeta la situazione dell’Italia. Io nono lo voglio. Noi abbiamo il nostro Paese e la nostra situazione. E vogliamo gestire il coronavirus come stiamo facendo adesso. Ma il FMI continua a chiederci: fate la quarantena, fate l’isolamento, fate il coprifuoco. Che assurdità”.

3) epidemia dolosa (artt. 438-452 c.p., pena dell’ergastolo), per aver cagionato, in complicità con il passato governo Conte, o quantomeno per aver nascosto le gravi responsabilità dei governi cinese, statunitense e francese, un’epidemia con la diffusione di virus patogeni e conseguentemente causando la morte di circa 150.000 persone, per lo più anziane;

4) distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere (art. 411 c.p., pena da due a sette anni di reclusione) in correità con il precedente governo per non aver denunciato che Conte e i ministri avevano sottratto ai familiari i cadaveri di presunti morti per COVID 19 ed averne imposto la cremazione, senza l’autorizzazione dei parenti, così occultando prove che in seguito hanno indicato che i decessi sono avvenuti per altre cause, che non verificate hanno prodotto un maggior numero di morti;

5) usurpazione di potere politico (art. 287 c.p., pena non inferiore a sei anni di reclusione) per aver esercitato indebitamente il potere legislativo attraverso l’emanazione di decreti illegittimi ed abusivi;

6) strage (art. 422 c.p., pena dell’ergastolo, che punisce chiunque, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità) per aver cagionato con dolo e coscienza la morte di 150.000 persone, seminando notizie, non supportate da dati scientifici, imponendo cure con protocolli medici sbagliati, giungendo a inoculare un siero genico sperimentale, fatto passare per vaccino, che ha aumentato il numero dei contagi e dei morti;

7) estorsione aggravata (art. 629 c.p., pena da 7 a 20 anni di reclusione) che punisce “Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da 5 a 10 anni”, per aver costretto circa 40 milioni di italiani a vaccinarsi ricorrendo alle minacce, intimidazioni e ricatti.

La reclusione è da 7 a 20 anni se la violenza o minaccia è commessa da più persone riunite; se la violenza consiste nel porre taluno in stato di incapacità di volere o di agire; se la violenza o minaccia è posta in essere da persona che fa parte dell'associazione di cui all'articolo 416-bis;

se il fatto è commesso nei confronti di persona ultrasessantacinquenne.

La disposizione penale tutela anche la libertà di autodeterminazione del singolo.

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3 Il delitto si è configurato nel momento in cui molti cittadini hanno fatto pervenire dichiarazioni in cui hanno denunciato che sono stati costretti a vaccinarsi per varie ragioni, per non perdere il posto di lavoro, per non perdere lo stipendio, per continuare a studiare, viaggiare, entrare in pubblici locali liberamente, ecc..

8) violenza privata (art. 610 c.p., pena della reclusione fino a 4 anni) per aver costretto con violenza o minaccia taluni a fare, tollerare od omettere qualche cosa, perseverando nel porre in essere provvedimenti:

a) senza un confronto con i medici che operano sul territorio;

b) senza aver analizzato le continue denunce di molti virologi sulla falsa pandemia e falsa emergenza dichiarate sulla base di decisioni assunte da presunti “esperti”, che hanno portato il governo a blindare il Paese, generando una gravissima crisi sociale ed economica, non differenziando peraltro le misure di contenimento su base geografico- epidemiologica, fondata su valide e condivisibili ragioni tecnico-scientifiche;

c) senza aver verificato i dati di un quadro generale di riferimento comparato con i dati di altri momenti storici, che hanno dato vita ad una ulteriore serie di atti illegittimi per abuso ed eccesso di potere, violazione di legge, violazione di principi di adeguatezza e proporzionalità, irragionevolezza e sviamento.

L’attentato contro la Costituzione balza evidente nel momento in cui si rileva che:

- i DPCM sono stati emanati senza la caratteristica della necessita ed urgenza, senza i termini prescritti, per cui sono da ritenersi, come da giudici emeriti costituzionali rilevato, incostituzionali e illegittimi. In tale contesto, risultano privi di ogni efficacia giuridica le leggi regionali e le ordinanze comunali emesse a seguito di tali decreti:

- il Consiglio dei Ministri con la Delibera del 31 gennaio 2020 ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi per il rischio sanitario da agenti virali trasmissibili;

- il National Health Authorities, in data 31 gennaio, ha comunicato che risultavano infette 9.709 persone e 213 decedute in Cina. Nella stessa data in Italia risultavano 2 persone infette da coronavirus;

- i dati non giustificavano continue dichiarazioni dello stato di emergenza in Italia, sin dal 31 gennaio 2020;

- i cittadini italiani avevano il diritto di sapere, se in data di 31 gennaio 2020 esisteva la necessità e la effettiva sussistenza dei presupposti nonché le circostanze straordinarie che giustificavano il decreto, come previsto dall’art. 77 della Costituzione. Gli stessi cittadini avevano il diritto, nonché il legittimo interesse pubblico di essere informati tramite telegiornali o media principali dell’avvenuta decretazione d’urgenza dello stato d’emergenza;

- la nostra Costituzione non prevede l’ipotesi dello stato di emergenza, né quella di eccezione, ma solo lo stato di guerra, ai sensi dell’art. 78;

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4 - alcune di queste misure e provvedimenti sono in violazione del principio di legalità, in quanto le misure restrittive delle libertà personali devono essere fondate su una legge che determini con precisione la effettiva sussistenza dei presupposti della loro applicazione, rispettando il principio di proporzionalità;

- nel nostro Stato per introdurre simili decreti è necessario un intervento delle Camere, una promulgazione del Presidente della Repubblica e un parere obbligatorio preventivo della Commissione degli Affari Costituzionali;

- le limitazioni imposte col Dpcm non potevano e non possono trovare giustificazione nella necessita di tutelare un bene di rango costituzionale pari o superiore alle libertà personali;

- la tutela della salute è costituzionalmente condizionata dalle esigenze e bilanciamento con altri diritti;

- il cittadino ha anche il diritto che terzi si astengano da comportamenti pregiudizievoli e ha il diritto di rifiutare le cure e scegliere se sottoporsi o meno a un trattamento sanitario e la tutela della salute individuale non può ritenersi cedevole neppure di fronte all’interesse della collettività (Sentenza Corte costituzionale 88/1979);

- le misure restrittive delle libertà personali, imposte per salvaguardare la salute individuale e collettiva dal virus SARS CoV 2, hanno causato danni più gravi per la salute psicofisica dei cittadini. L’isolamento per sconfiggere il virus ha causato molteplici problemi alla salute dei cittadini in quanto:

1) a causa delle restrizioni non si sono potute curare altre malattie, anche più gravi;

2) lo stress ha causato traumi non indifferenti al sistema nervoso;

3) sono sorti problemi cardiocircolatori, diabete per la mancanza di movimento:

4) lo stress ha prodotto malattie provocate per non aver potuto lavorare e portare I bambini a scuola;

5) si sono verificati casi di depressione e suicidi per la quarantena, lockdown e per non avere una prospettiva per il futuro;

6) si sono verificati suicidi e malattie con motivazioni economiche, fra le categorie degli imprenditori e lavoratori;

7) sono aumentati i casi di violenza e maltrattamenti in casa;

8) si sono registrati casi di giovani prostrati da senso di insicurezza, dovuto all’ansia e all’angoscia, prodotte dalle restrizioni di libertà;

9) sono aumentati i fenomeni di allarmismo e di terrorismo psicologico sulla popolazione;

10) sono aumentati i danni di natura morale e le sofferenze fisiche e psichiche;

11) sono aumentati i danni alla salute psicofisica dei minori.

Con le restrizioni imposte è stato rilevato un grave danno per l’incolumità psicofisica del cittadino, per cui i provvedimenti adottati non possono non apparire adeguati, proporzionali ed idonei

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5 per salvaguardare la salute pubblica. Le conseguenze negative prodotte e i danni causati sono di gran lunga superiori a quelli che poteva causare il virus.

La Corte Costituzionale si è già espressa nel passato sul conflitto tra la libertà individuale e l’interesse della salute collettiva, ove si decide in favore di questo ultimo solo nei casi in cui la tutela non contrasti ma coincida con la tutela della salute individuale (Sent. N. 307 del 1990 e n. 218 del 1994). Non può prevalere la tutela della salute collettiva senza beneficio o con danno per la salute del destinatario del trattamento (Sentenza N. 132 del 1992).

Questo stato di cose è stato aggravato dall’inganno dei governi Conte e Draghi che hanno dichiarato più volte e pubblicamente che con la somministrazione di questi sieri, non adeguatamente sperimentati, che vengono di volta in volta aggiornati, perché inefficaci, sulla pelle dei cittadini, sarebbero ridotti i contagi e i morti. Ciò non solo non è avvenuto, ma tali inoculazioni, che sono giunte alla terza dose e già si preannuncia la quarta, hanno prodotto morti e gravissime malattie al sistema cardiocircolatorio.

Il governo Draghi è altresì responsabile della pubblicazione di notizie e dati falsi, imponendo il pensiero unico e la riduzione delle modalità democratiche dell’informazione.

Questi gravi delitti sono stati commessi in danno della Repubblica e della salute pubblica, in termini di sottrazione di sovranità, libertà, legalità e democrazia, con attività ingannevoli e mistificatorie.

Il 2 e 3 giugno 2020, in Roma, Piazza del Popolo, il Movimento Gilet Arancioni, dopo aver raccolto il voto espresso dal popolo italiano nei giorni 30 e 31 maggio 2020 in 33 piazze in tutta Italia (hanno votato all’unanimità oltre 40.000 cittadini) per le immediate dimissioni del Governo Conte, per i gravi delitti commessi, ha consegnato l’atto formale alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Senato, alla Presidenza della Camera dei Deputati, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le conseguenti deliberazioni.

Il 12 settembre 2020 in Rimini, Villa des Vergers, l’Assemblea popolare, riunitasi spontaneamente ha deliberato di procedere all’arresto di Giuseppe Conte per i reati sopra indicati.

Il 14 settembre una delegazione del Movimento Gilet Arancioni ha consegnato alla DIGOS della Questura di Rimini il relativo verbale di arresto.

Il 25 settembre 2021, in Milano, e il 19 ottobre 2021, rispettivamente alla Questura di Milano e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano, e alla Questura di Roma, sono stati presentati verbali di arresto nei confronti delle suddette autorità politiche e di governo,

In data 20 novembre 2021 al Circo Massimo di Roma, circa 200.000 Cittadini hanno approvato per acclamazione il presente verbale di arresto.

Tale atto è stato presentato con denuncia alla Procura della Repubblica di Roma in data 22 novembre 2021.

Nessuna risposta è sinora pervenuta dalle Istituzioni della Repubblica.

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6 In data 3 maggio 2021 il GIP del Tribunale di Roma ha assolto il Generale Antonio Pappalardo dall’accusa di aver istigato militari e poliziotti ad arrestare i parlamentari abusivi, perché il fatto non sussiste, così confermando la loro posizione irregolare.

Permanendo le autorità preposte in un inaccettabile status di inattività e di inerzia, i Cittadini non possono non ripristinare la legalità, invitando gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria a procedere all’arresto in flagranza dei colpevoli, a mente dell’art. 380 del codice di procedura penale e dell’art. 55 cpp, che impone alla polizia giudiziaria di impedire ulteriori conseguenze in danno del popolo italiano con i provvedimenti adottati di ulteriori proroghe dell’emergenza Covid 19.

Premesso quanto sopra

Noi Cittadini Liberi del “Fronte della Rivoluzione – Il Piave”, convocatisi in data 9 gennaio 2022 nell’Area Paradiso in Marina di Carrara, abbiamo reiterato l’intendimento di:

- contestare a Sergio Mattarella, Mario Draghi, Ministri e Parlamentari i suddetti reati;

- consegnare copia del presente verbale alla Procura della Repubblica di Roma.

In caso di intollerabile inerzia della Procura della Repubblica di Roma, il Fronte ha deliberato di avvalersi del disposto di cui all’art. 383 del codice di procedura penale.

Marina di Carrara, Area Paradiso, 9 gennaio 2022

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