di Romina Marceca, Clemente Pistilli e Andrea Ossino
Maxi operazione della Dda, 65 arrestati. I pm: politica in ginocchio, elezioni condizionate In manette 2 carabinieri. I clan controllavano tutto, dalle attività economiche alla rete fognaria
L ’ i n c h i e s t a
Le mani delle ‘ndrine sul litorale Il sindaco di Anzio: “A disposizione”
«A me guarda sono a disposizione, poi venisse chi cazzo gli pare a dir- mi che gli ho dato una mano che poi lo so io come rispondere». Sarebbe stata questa la promessa fatta dal sindaco leghista di Anzio, Candido De Angelis, a Gabriele Perronace, uno dei 65 arrestati dai carabinieri nella maxi inchiesta sulla locale di
‘ndrangheta realizzata tra Anzio e Nettuno. ●alle pagine 2 e 3
di Enrico Sisti ●a pagina 17
Torna la protesta degli studenti Allarme traffico: “Centro bloccato”
Previsto un sit-in a piazza Vittorio: “Ma raggiungeremo i Fori”
Roma
Dalle cavallette in scatola – ma fu un flop imprenditoriale - al sidro di fiori del sambuco bianco com- prato dai contadini svedesi, dal du- rian thailandese, frutto che puzza- va, alle bacche rosse di Goji, sco- perte in Olanda dodici anni fa, por- tate a Roma, comprate in quantità per provare a venderle in negozio.
All’inizio la metà buttate perché nessuno le conosceva, poca empa- tia per lo strano frutto un po’ pepe- roncino, un po’ fagiolo e solo dopo anche qui apprezzato come salvifi- co per ogni varietà di acciacco.
di Simona Casalini ●a pagina 9
La Roma
I giallorossi fanno festa L’ira dei tifosi
Ardea
Baby Gang prende a calci una tredicenne
fuori dalla scuola
L’alleanza
La strategia del boss
“I calabresi so’ pesanti ma ce danno lavoro”
Un veliero per portare 500 chili di coca da Bogotà ad Anzio
Affari di famiglia/1
Casa Castroni, amor di spezie
S c u o l a
●a pagina 11
50 euro a testa
Il “conclave”
di Gualtieri e il lamento del pd: “Non si sa
manco il menu”
●a pagina 5
Le nomine
La Raggi rischia di perdere
l’Expo
“È No Vax”
k
Lo yacht Le PosteUn fucile “AK47”, una mitraglietta
“Uzi M12 Scorpion”, una pistola
“glok17”, una calibro 375 a tambu- ro, la più classica Beretta, una para- bellum, altre armi calibro 38 e qual- che bomba a mano. È lungo l’elen- co dell’arsenale che Elvis Demce in- tende acquistare. E l’amicizia con le cosche della ‘ndrangheta può es- sere utile. Per l’albanese arrestato il mese scorso le «armi servono sempre, non so mai troppe perché so usa e getta». So’ a malattia mia – dice - come le donne». ●a pagina 3
di Valentina Lupia ●a pagina 7
Marina de Ghantuz Cubbe
●a pagina 5
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La festa su InstagramVenerdì 18 febbraio 2022
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La droga
Da Bogotà al porto di Anzio
“Un veliero con 500 chili di coca”
di Clemente Pistilli e Romina Marceca
«A me guarda sono a disposizione, poi venisse chi cazzo gli pare a dirmi che gli ho dato una mano o che l’ho appoggiato che poi lo so io come ri- spondere». Sarebbe stata questa la promessa fatta dal sindaco leghista di Anzio, Candido De Angelis, a Ga- briele Perronace, uno dei 65 arresta- ti dai carabinieri nella maxi inchie- sta sulla locale di ‘ndrangheta realiz- zata tra Anzio e Nettuno, in grado di fare affari milionari con il narcotraf- fico e di dettare legge sul litorale ro- mano, accaparrandosi anche ricchi appalti pubblici con l’appoggio a al- cuni politici di centrodestra.
A parlare di quelle rassicurazioni del primo cittadino è Davide Perro- nace, padre di Gabriele, in una con- versazione intercettata. Il primo cit- tadino avrebbe anche detto all’espo- nente della storica famiglia di
‘ndrangheta: «Che gli devo mandà a tuo padre? A disposizione, pigliati quello che ti pare. Qualsiasi cosa, i soldi, avvocati». E si tratta soltanto di uno degli elementi che, nonostan- te al momento non risultino pubbli- ci amministratori indagati, hanno portato la Dda di Roma a sostenere che l’associazione per delinquere di stampo mafioso, che sarebbe stata capeggiata da Giacomo Madaffari, avrebbe condizionato le ultime ele- zioni sia ad Anzio che a Nettuno. Più volte De Angelis ha respinto le accu- se di infiltrazioni mafiose nella sua amministrazione. Stessa linea del sindaco di Nettuno, Alessandro Cop- pola, civico di centrodestra, alla gui- da di un ente che proprio per le infil- trazioni delle famiglie mafiose, nel 2005 era stato commissariato. Pro- prio Madaffari, intercettato, ha det- to: «Io e Coppola siamo amici». Ag- giungendo che se li avessero visti in- sieme «li avrebbero arrestati». Ades- so la prefettura sta valutando l’ipote- si di nominare una commissione d’indagine nei comuni di Anzio e Nettuno.
Sul litorale la ‘ndrangheta, oltre a gestire il narcotraffico, avrebbe mes- so le mani su numerose attività eco- nomiche (ittiche, panifici, smalti- mento dei rifiuti, movimento terra), arrivando persino a scaricare ingen- ti quantitativi di liquami nella rete fognaria comunale e a decidere chi doveva essere assunto dalla Camas- sambiente, la società che nel 2016 ha ottenuto l’appalto da 38 milioni di euro per i rifiuti ad Anzio. Un’or- ganizzazione tanto potente che un uomo del calibro di Fabrizio Piscitel- li, Diabolik, davanti a un’estorsione a un ristoratore di cui sarebbe stato socio occulto, avrebbe chiesto l’in- tervento di Bruno Gallace. E poi sem- pre pronta, quando non vedeva sod- disfare le proprie richieste, a ricorre- re alla violenza. «Noi dovemo essere quelli che quando c’è da andà al con- siglio, annamo, ce guardano, vedo-
no, poi il gruppo di fuoco noi lo pote- mo pure seguì», ha detto Vincenzo Italiano a un imprenditore. Senza contare che ad appoggiare la ‘ndran- gheta sarebbero stati anche due ca- rabinieri: Elio Rillo e Carmine Dell’Unto, arrestati dai loro colle- ghi, dopo avere rivelato particolari delle indagini. Intensi i rapporti pu- re con l’ex assessore azzurro ai Lavo- ri pubblici Giuseppe Ranucci. Perro- nace: «Io ci do una mano a Pino, il lombetto, perché qualsiasi cosa lo
chiami è sempre disponibile». L’e- lenco dei politici o aspiranti tali so- stenuti dalla locale è lungo. Ad An- zio comprende anche gli attuali as- sessori Gualtiero Di Carlo, Laura Nolfi, Danilo Fontana e Valentina Salsedo. Il consigliere comunale Massimiliano Millaci è sospettato di essere stato ingaggiato per recupe- rare un debito di droga. E a Nettuno il principale sostegno l’avrebbero ri- cevuto i consiglieri Lucia De Zuani e Luca Ranucci.
di Clemente Pistilli e Romina Marceca
L’ultimo grande progetto era quello di far arrivare 500 chili di cocaina, mischiata a terriccio, da Panama a bordo del veliero francese La Poste, che anni fa ha partecipato alla Bar- colana con un equipaggio di otto ra- gazzi affetti da sindrome di Down in- sieme al team di Mascalzone Latino.
Un piano ambizioso tanto che gli uo- mini della droga ‘ndranghetisti era- no arrivati fino all’America centrale per restaurare l’imbarcazione. «Lo facciamo arrivare dove cazzo ce pa- re a noi, Spagna o Italia», diceva Gre- gorio Spanò, braccio destro del boss della droga Giacomo Madaffari che ieri è stato arrestato nella sua villa hollywoodiana di Anzio. «Ventotto metri così mo servirebbero 20 sac- chi. Ci mettiamo 10 voi e 10 noi», pia- nificavano i calabresi.
Quell’affare sfumò perché gli
‘ndranghetisti di Roma si erano sen- titi scoperti, seguiti dai carabinieri.
Ma un anno prima, era il 2018, aveva- no messo a segno un gran colpo: tra- sportare sui tir 258 chili di cocaina nascosta dentro al carbone poi estratta in un laboratorio chimico a sud della capitale.
Il core business della ‘ndrangheta
a Roma resta il traffico della droga, attorno al quale si muovono importi a cinque zeri. E il pagamento ai nar- cos colombiani con i quali i rapporti erano continui avveniva tramite po- ste pay. Il narcos specializzato nell’e- strazione dal carbone della cocaina era “Parkinson”. È arrivato nel 2018 a Anzio per prestare assistenza nel- le operazioni. «Per farla diventà da nero a bianco, è problematico ci stanno tanti passaggi».
Il capo indiscusso della droga era Bruno Gallace, il suo braccio destro Vincenzo Italiano. Di Gallace, che aveva interessi anche a San Basilio, Casilino, Prenestino e Portuense.
parla il pentito, Antonino Belnome:
«La faceva da padrone su tutto il lito- rale». Nell’inchiesta della procura di Roma emergono anche i rapporti tra il clan camorrista Senese e i cala- bresi. E gli affari con gli albanesi dai quali i calabresi avevano acquistato
«500 grammi di cocaina, che so 5 mi- la euro?». Tra i 250 e i 400 mila euro era il compenso per chi trasportava il narcotico ma uno di loro avrebbe rubato 50mila euro destinati alla Co- lombia per pagare parte della dro- ga. Tanto che i calabresi meditava- no vendetta. «Quello è da fargli una buca e sotterrarlo Fabri, da vivo, da lasciargli solo la testa fuori», diceva uno degli uomini di Madaffari.
Le mani delle ‘ndrine su Anzio e Nettuno
Il sindaco “amico”
“Io a disposizione”
Maxi blitz della Dda, 65 in manette. Tutto il litorale Sud sotto il controllo dei clan. I pm: “Elezioni condizionate”. Arrestati anche due carabinieri
Roma Cronaca
pagina
2
Venerdì, 18 febbraio 2022.
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di Andrea Ossino
Un fucile “AK47”, una mitraglietta
“Uzi M12 Scorpion”, una pistola
“glok17”, una calibro 375 a tambu- ro, la più classica Beretta, una para- bellum, altre armi calibro 38 e qualche bomba a mano. È lungo l’e- lenco dell’arsenale che Elvis Dem- ce intende acquistare. E l’amicizia con le cosche della ‘ndrangheta può essere utile. Per l’albanese ar- restato il mese scorso le «armi ser- vono sempre, non so mai troppe perché so usa e getta». So’ a malat- tia mia – dice - come le donne».
Ne parla al telefono, non sapen- do i carabinieri di Roma avrebbero messo le mani sul server criptato
“Sky Ecc”, dove i criminali parlava- no liberamente dei loro affari.
Demce è a capo di una banda che intende riprendersi le piazze di spaccio tra Prenestino, litorale Pontino, i Castelli Romani e Velle- tri. Sa che potrebbe scatenare una guerra. Prende anche in considera- zione l’ipotesi di uccidere due pm.
Ma «per fare la guerra e vincere – dice a un amico - ci si prepara in tempo de pace che in tempo de guerra è già tardi». Servono «i fer- ri». Per provarli, scherzano gli inda- gati, «se portamo qualcuno che ce’
sta sul cazzo e lo usamo come ber- saglio». Il boss ricorda i vecchi tem- pi: «Non hai visto l’arsenale che ci hanno sequestrato 8 anni fa, avevo davvero più armi io che a caser- ma». L’arsenale sequestrato, si so- spetta, era quello trovato dalle par- ti di Primavalle: una santabarbara con tanto di tritolo che gli inqui- renti hanno sempre pensato aves- se a che fare con qualche gruppo calabrese e con gli albanesi che adesso Demce paga regolarmente mentre sono dietro le sbarre. Ed ef- fettivamente le intercettazioni dell’estate del 2020 rivelano che è proprio ai calabresi che il gruppo si rivolge: «Sto aspettà che me por- tano da la Calabria una borsa pie- na, me so comprato 20 mila euro de armi oltre queste che già c’ho, te dico c’ho più armi io che deposi- to militare», dice Demce.
È ai calabresi che l’albanese si ri- volge quando dichiara guerra al connazionale Ermal Arapaj: «A fra stamo progettando pure un altra cosa – scrive Demce - se non lo tro- vamo in tempi brevi me sto fa por- ta il tritolo da Calabria je famo zompa casa e macchine e tutto».
Non solo armi. Con i calabresi si fanno ottimi affari di droga. Vendo- no cocaina a 30 mila euro al chilo e gli albanesi ne comprano almeno 17 chili, «fornendo loro un alloggio anonimo e del tutto sicuro nonché veicoli per i loro spostamenti», scrivono i carabinieri del Nucleo investigativo. «Con sti ragazzi fam- mi fare bella figura», si assicura Demce parlando ai complici. E po- co importa «se so pesanti sti cala- bresi» arrivati a concludere l’affa-
re nella Capitale, «so i padroni loro che mi interessano e ci mandano lavoro». Quindi va trovata «una ca- sa isolata con terreno per sti peco- rari. È urgente». L’albanese è però così avido che pensa «di fare una truffa ai danni dei soggetti calabre- si» che desiderano comprare un
“covo” a Roma, «riferendo loro un prezzo superiore di 50 mila euro ri- spetto al reale valore dell’immobi- le in vendita, in modo da guada- gnare, all’insaputa dei fornitori ca- labresi, un ingente compenso eco- nomico che in realtà non gli spette- rebbe».
L’idea verrà accantonata. L’affa- re che ha portato chili di polvere bianca nella Capitale invece andrà in porto.
A l l e a n z a c r i m i n a l e
Il boss Demce e gli “amici” calabresi
“Col loro tritolo famo il botto”
Nei server criptati in mano alla procura le prove di una saldatura tra il gruppo degli albanesi e gli uomini della ‘Ndrangheta: “Quelli so’ pesanti, ma trattiamoli bene che ci fanno lavorare”
Roma Cronaca
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Armi
Elvis Demce invia al complice una lista con 13 armi. Sono «i ferri» che dovranno
completare l’arsenale per prepararsi «alla guerra»
17
Il carico
La collaborazione con i fornitori calabresi inizia con un primo carico: 17 chili di cocaina
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La truffa
È il ricavato della truffa, 50 mila euro, ai calabresi che intendono acquistare un covo a Roma
I numeri
Dai “ferri” alla droga
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L’esecuzione Una delle immagini contenute nei server. L’uomo verrà risparmiato in cambio di 50mila euro Anche da Fondi arrivavano lerichieste per i calabresi, in questo caso per recuperare un credito. È il titolare della Fondi Frutta da Gianni srl che si è rivolto a Bruno Gallace per chiedergli il recupero di 100 mila euro di credito da un imprenditore ortofrutticolo.
«A Bru ma, senza rischiare niente tu perché è l’ultimo lontano da me, ma qualcuno a Roma per recuperare un centinaio di migliaia di euro ce sta?». E Gallace aveva messo i suoi sulle tracce del creditore.
Il favore a un amico
“A Bru’ me recuperi centomila euro?”
Il veliero Nel 2012 il veliero Le Poste
partecipò alla Barcolana L’equipaggio era composto da 8 ragazzi affetti da down e dal team di Mascalzone latino
L’uomo che aveva studiato l’attentato
alla procura si vantava del proprio
arsenale: “Le armi sono la mia malattia
peggio delle donne”
AVVISO PUBBLICO DI RIAPERTURA DEI TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI CAN- DIDATURA AI FINI DELLA DESIGNAZIONE, DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO, DI UN COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENTE REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA (DISCO) IN SOSTITUZIONE DEL COMPO- NENTE DIMISSIONARIO
Con riferimento alla legge regionale 27 luglio 2018, n. 6 (Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del diritto allo studio e la promozione della conoscenza nella Regione), il Consiglio regionale del Lazio intende procedere, ai sensi dell’ar- ticolo 8, comma 2, lettera b) della stessa, alla designazione del soggetto menzionato in oggetto.
Ai sensi dell’articolo 81, comma 1 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale del Lazio, “hanno titolo ad avan- zare candidature, oltre ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri regionali, anche gli ordini ed i collegi professionali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, le università od altre istituzioni culturali, le associazioni e organizzazioni interessate nonché i singoli cittadini”.
L’avviso pubblico integrale, che stabilisce nei 15 (quindici) giorni successivi a quello della pubblicazione nel Bollettino XI¿FLDOHGHOOD5HJLRQH/D]LR%85LOWHUPLQHXOWLPRSHUODSUHVHQWD]LRQHGHOOHSURSRVWHGLFDQGLGDWXUDqSXEEOLFDWRVXO
%85GHOIHEEUDLRQXPHURHQHOODVH]LRQH³%DQGLH$YYLVL´VRWWRVH]LRQH³$YYLVL´GHOO¶KRPHSDJHGHOVLWRZHE
istituzionale del Consiglio regionale.
Il responsabile del procedimento La Segretaria generale
Dott. William La Croce Dott.ssa Cinzia Felci INAPP – ISTITUTO NAZIONALE
PER L’ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE Corso d’Italia n. 33 - 00198 ROMA;
CF 80111170587 AVVISO DI AGGIUDICAZIONE GARA
C.I.G.: 883352469B
Si comunica che l’INAPP, con Determina n. 482 del 09/12/2021, ha autorizzato l’aggiudicazione della procedura aperta in ambito europeo concernente servizi di rilevazione ed acquisizione dati per lo svolgimento dell’indagine INAPP – PLUS 2022. Realizzazione della fase di campo della tornata 2022 dell’indagine INAPP, in favore della Società SWG S.p.A. che ha ottenuto un punteggio complessivo pari a punti 95,1706, per un importo offerto pari ad € 471.539,34 oltre IVA.
Copia integrale del bando e del capitolato di gara è disponibile sul proprio sito internet www.inapp.org INAPP - Il Responsabile Unico del Procedimento – RUP
Dott.ssa Lidia Anna De Cicco ACEA SPA - P.le Ostiense, 2 - 00154 Roma
Cap. Soc Euro 1.098.898.884 - CF e P.IVA 05394801004 CCIAA RM REA 882486 - TRIB RM 355096/97 www.gruppo.acea.it
AVVISO DI AGGIUDICAZIONE GARA N. 8800003935/CLO
Ai sensi del D. Lgs. 50/2016, è stata indetta da ACEA S.p.A. una procedura aperta per l’affidamento del servizio avente ad oggetto Servizi Assicurativi per il Gruppo ACEA S.p.A. - CIG n. 8927258E57 Lotto 1 - CIG n. 89272621A8 Lotto 2 - CIG n. 892726327B Lotto 3 - CIG n. 892726434E Lotto 4.
L'avviso di aggiudicazione di detta gara è stato pubblicato sul Supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 2022/S 030-078031 del 11/02/2022 e sulla 5ª Serie speciale della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana numero 19 del 14/02/2022. Copia dell'avviso di aggiudicazione della gara è disponibile sul sito www.gruppo.acea.it — Sezione Fornitori - Gara n. 8800003935/CLO. Koan
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di Marina de Ghantuz Cubbe
«Durante la votazione ci saranno sorprese, vedrai». Ne è sicuro più di un consigliere della maggioran- za dem quando si parla della nomi- na di Virginia Raggi a presidente della commissione Expo 2030 che si terrà martedì prossimo. «Stiamo parlando di una No Vax che va avanti a tamponi, ma che figura ci facciamo anche a livello internazio- nale?», è la domanda che rimbom- ba nei corridoi di Palazzo Senato- rio tra i consiglieri del Pd: alcuni hanno scelto il fugone e della com- missione non faranno parte, altri mettono ancora tutto in discussio- ne: «Vediamo se si voterà, non è detto». Manca poco e bisogna ten- tarle tutte, anche in sede di elezio- ne: «Come minimo voleranno le schede bianche».
Il 22 febbraio si conoscerà il ver- detto e si vota anche per l’altra commissione speciale, quella sul Giubileo: la presidenza spetta a Da- rio Nanni (lista civica Calenda), e la linea sarà quella di dare alla città opere che vadano oltre l’anno giu- bilare e possano rimanere alla città anche dopo, sia in Centro sia in pe- riferia. Ma in questo caso colpi di scena non dovrebbero essercene:
seguendo la linea del Pd sia a livel- lo nazionale che regionale, il sinda- co Roberto Gualtieri non appena eletto ha aperto alla collaborazio- ne con le opposizioni che rientra- no nel campo largo del centrosini- stra. L’offerta era la presidenza del- le due commissioni speciali e la pal-
la è dunque passata ai 5s da un lato e ai calendiani dall’altro. Questi ul- timi hanno scelto Nanni, i penta- stellati Raggi.
Nel Pd capitolino però, più si av- vicina il giorno delle votazioni, più i malumori aumentano: sanno che la strada è ormai tracciata e che tor- nare indietro sulla presidenza del- la commissione Expo oltre a uno sgarbo istituzionale sarebbe politi- camente complicato, se non impos- sibile. Anche per dinamiche politi- che che esulano dal Campidoglio e si mischiano con le faticose alchi- mie tra Pd e M5s a livello naziona- le. «Sono indicazioni di partito - spiegano seppur a malincuore gli stessi maldipancisti dem - e una volta che si dice che la commissio- ne spetta ai 5s sono loro a scegliere chi proporre come presidente. Su Raggi non tornano indietro e noi non possiamo fare nulla».
Se non continuare ad agitarsi:
più d’un esponente di maggioran-
za si è rifiutato di entrare a far par- te della commissione su Expo 2030 proprio per non dover scendere a patti con l’ex sindaca. Che, ragiona- no i consiglieri, non solo si scaglia un giorno sì e l’altro pure contro il Green Pass ma in più è stata per cin- que anni un’avversaria politica con i rapporti si sono deteriorati.
Oltre ai fuggitivi c’è chi della com- missione alla fine farà parte: l’extre- ma ratio è quella della scheda bian- ca. Un modo per dissociarsi dall’e- lezione di Raggi che intanto viene difesa a spada tratta dai suoi: «Il fat- to che non sia vaccinata non crea in nessun modo problemi al buon andamento della commissione - di- ce Paolo Ferrara - come tutti gli un- der 50 può continuare a fare i tam- poni per dimostrare di essere nega- tiva e lavorare». Fine della discus- sione? Macché: domani, scommet- te qualcuno, se ne riparla al concla- ve di maggioranza.
Una cosa è certa: «Bisogna sborsa- re 50 euro». Rispondono così i dem capitolini subissati di doman- de sul conclave di centrosinistra che si terrà domani. Da quando
“Repubblica” ha raccontato dell’appuntamento partito una settimana fa dalla segreteria del sindaco Gualtieri, è iniziato il toto- luoghi ma fino all’ultimo la desti- nazione rimane un mistero. Quel che si sa invece è che di messaggi- no, oltre a quello con la data e l’ora- rio del meeting, ne è arrivato un al- tro in cui si dice che l’evento è au- tofinanziato e che quindi ciascu- no dovrà mettere su piatto «mez- za piotta». Ci si scherza in roma- naccio su, ma c’è anche chi si la- menta più seriamente per i costi da sostenere: «Neanche sappiamo dove dobbiamo andare e cosa mangeremo però la stangata è arri- vata senza indugi», racconta una consigliera. Arriverà anche il mo- mento del confronto sul tema che più di tutti scalda la maggioranza in queste ore: quello della presi-
denza della commissione Expo 2030 ai 5s e nello specifico all’ex sindaca Virginia Raggi. Un’occa- sione «per parlare finalmente del vicolo cieco in cui siamo visto che un confronto con il sindaco su que- sto non c’è ancora mai stato», com- menta un piddino (che anche del- la soldi non è proprio entusiasta).
Un vicolo cieco appunto: dal sinda- co non arriverà un dietrofront sul- la presidenza della commissione perché gli accordi politici e istitu- zionali erano chiari da tempo: da- re ai 5s e ai calendiani le due com- missioni speciali rimaste (oltre a quella sul Pnrr guidata da Giovan- ni Caudo di Roma Futura e che fa
parte della maggioranza). Una vol- ta che la scelta è stata fatta, questa la linea, non si torna indietro né si può mettere bocca sulle decisioni che i pentastellati prendono al lo- ro interno.
Invece i dem e gli esponenti di maggioranza, tra assessori e consi- glieri comunali nonché i presiden- ti dei 14 municipi conquistati dal centrosinistra domani decideran- no come impostare il lavoro per i prossimi sei mesi di governo della città. Almeno così recita il messag- gio inviato insieme al Save the da- te. Uno squadrone di 50 persone, compreso il sindaco che si divide- rà in tavoli di lavoro: dai trasporti
ai rifiuti passando per il commer- cio e tutti gli altri temi caldi su cui urge decidere come procedere e delineare una programmazione.
Oltre a questo e alla certezza del contante da portare con sé, ieri an- cora non si sapeva il luogo in cui il tutto si svolgerà: porte blindate ai giornalisti dunque massima riser- vatezza. Le ipotesi però fioccano:
inizialmente sembrava che il con- clave dovesse riunirsi fuori Roma, in campagna. Ora però si parla di un luogo, sempre all’aperto, in zo- na Laurentina. Data per probabile è Casa San Bernardo, una residen- za che in passato ha ospitato an- che incontri e ritrovi della Demo- crazia cristiana, ma più recente- mente anche riunioni promosse dall’ex sindaco Gianni Alemanno e dallo stesso Pd. La struttura però non organizza più eventi simili da quando c’è il Covid, visti i proble- mi che crea tenere distanti un gran numero di persone. Il totoluo- ghi continua.
— marina de ghantuz cubbe
Forse Casa San Bernardo sulla Laurentina
Cinquanta euro a testa per il conclave di Gualtieri
“Senza sapere cosa si mangia”
Si occuperà principalmente di contrastare corruzione ed eva- sione fiscale nell’ambito degli appalti pubblici Francesco Gre- co, l’ex procuratore di Milano, già magistrato nel pool di Mani pulite. Il sindaco Roberto Gual- tieri ieri ha firmato l’ordinanza di nomina e si è detto «onorato che Greco abbia accettato di col- laborare» visto che si tratta del- la «massima autorità nazionale in tema di contrasto alla crimi- nalità economica». L’ex pm sarà un consigliere e, a titolo gratui- to, punterà la lente soprattutto sui fondi che arriveranno con il Pnrr.
Oltre a Greco, nella squadra entrerà anche Walter Tocci che come anticipato da Repubblica coordinerà per Roma Capitale il rilancio del progetto dei Fori Imperiali: «Uno straordinario contributo ad uno dei progetti più importanti per il rilancio di Roma», ha detto Gualtieri.
Nello staff del Campidoglio sono entrati anche esponenti di centrosinistra che hanno incro- ciato il cammino del sindaco du- rante la campagna elettorale: il segretario romano di Articolo1 Piero Latino, Andrea Silvestrini del Psi e il 20enne Federico Lo- buono, prima renziano poi can- didato contro Gualtieri che, infi- ne, ha sostenuto.
— m.d.g.c.
Espulso. Finisce così la vicenda di Adriano Burgio, ex
capogruppo del Pd nel IX municipio che in questi giorni ha fatto parlare di sé per i suoi rapporti con Giuseppe Guttadauro e per aver dichiarato di essere
«affascinato» dal boss mafioso arrestato a Roma pochi giorni fa. Vista «l’incompatibilità con i valori e i principi del Partito Democratico», la commissione di Garanzia della federazione romana del partito ha cancellato Burgio dall’anagrafe degli iscritti.
Malumori nella maggioranza sulla candidatura della
ex sindaca alla guida della Commissione
Virginia Raggi, esponente del M5S, è stata sindaca di Roma dal 2016 al 2021
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I dem
Espulso Burgio affascinato dal boss
Roma Cronaca
Ex procuratore di Milano
Anti corruzione Gualtieri chiama Francesco Greco
k
Il sindacoRoberto Gualtieri
c a m p i d o g l i o
Expo, c’è la fronda anti Raggi
“È una no vax: che figura facciamo?”
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5
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di Valentina Lupia
Oggi gli studenti tornano in piazza
«contro il modello di scuola impo- sto dal Governo». È la prima manife- stazione dopo la morte di Giuseppe Lenoci, lo studente 16enne origina- rio di Monte Urano (Fermo), decedu- to lunedì scorso in un incidente stra- dale nelle Marche: era a bordo di un furgone di una ditta di termo-idrau- lica dove stava facendo uno stage.
Prima ancora, a gennaio, era morto Lorenzo Parelli, 18 anni, anche lui durante uno stage formativo in Friu- li. Due morti che hanno fatto monta- re la protesta. Quella di oggi varrà per entrambe le tragedie.
Si scenderà in piazza in tutta Ita- lia, Roma inclusa. Nella Capitale sa-
rà il movimento della Lupa ad ani- mare la protesta. Striscioni, cori e
«la rabbia che scaturisce dalla mor- te di Lorenzo e di Giuseppe, conse- guenze di un sistema scolastico che non si basa sulle nostre esigenze».
Non ci sarà, invece, la Rete degli stu- denti medi. In una delle ultime ma- nifestazioni i due gruppi sono arri- vati allo scontro. Verbale, soprattut- to, ma anche fisico per qualche se- condo. La Lupa, quindi, sceglie di
protestare in autonomia e convoca gli studenti di tutte le scuole di Ro- ma alle 10 in piazza Vittorio Ema- nuele, all’Esquilino. L’arrivo dei pri- mi ragazzi è previsto già per le 9.30, qualcuno partirà anche dalla pro- vincia. Lo slogan sarà comune: «Ri- prendiamoci il presente per conqui- stare il futuro».
Dalla questura l’autorizzazione è stata data per un sit-in, una manife- stazione statica. Non per un corteo, di cui invece parlano gli studenti nelle locandine diffuse sui social.
La loro intenzione è chiedere e otte- nere l’ok a partire. L’obiettivo è arri- vare fino in piazza della Madonna di Loreto, ai Fori, tra le 11.30 e le 13.
«Ma valuteremo al momento, in ba- se a quanti saremo», spiegano dal movimento. Sono attesi all’incirca
1200 tra studenti e studentesse, che in qualche modo oggi vorrebbe- ro passare da una piazza all’altra.
Qualora questo dovesse avvenire, potrebbero essere chiuse al traffico via Giovanni Lanza e via Cavour, ma solo momentaneamente. E le li- nee 5, 14, 16, 50, 51, 70, 71, 75, 85, 87, 105, 117, 118, 360, 590, 649, 714, A01, A10, S01, S04, S07 sarebbero a ri- schio deviazione o limitazione, fan- no sapere dall’Atac.
Gli studenti chiederanno «una scuola al passo coi tempi». Si dico- no stufi di «pcto» — i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’O- rientamento, cioè l’ex alternanza scuola-lavoro — «senza misure di si- curezza e retribuzione». Vogliono che il governo investa sulle «scuole fatiscenti» e che gli istituti diventi-
no «inclusivi» e che i programmi vengano rivisti: «L’istruzione nozio- nistica e incentrata sul voto genera ansia e stress». E poi si lotta contro
«il nuovo esame di maturità» e con- tro «la repressione delle lotte stu- dentesche»: a dicembre il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Rocco Pinneri, aveva inviato una lettera ai presidi invitando a denun- ciare gli occupanti. E il 23 gennaio, al Pantheon, polizia e studenti sono arrivati allo scontro dopo che i gio- vani avevano chiesto di partire in corteo verso il ministero dell’Istru- zione. Quattro studenti avevano raccontato di essere rimasti feriti a causa delle manganellate. Tre stu- denti, ha annunciato la ministra de- gli Interni, Luciana Lamorgese, sa- ranno invece denunciati.
Tennis e No Vax
Djokovic agli Internazionali, monta la protesta
di Riccardo Caponetti
«Djokovic agli Internazionali? Ver- gognoso e inaccettabile». «Le rego- le non valgono per tutti». «In Italia funziona così: obbligo Green pass per lavorare, però se sei Djokovic non serve. Morale della favola: se sei ricco, fai il cavolo che ti pare».
L’apertura della sottosegretaria Va- lentina Vezzali al tennista numero 1 al mondo - apertura per altro pleo- nastica visto che Djokovic è un gua- rito e dunque potrebbe avere il green pass - fa arrabbiare molti ro- mani.
Con la speranza che quando ini- zierà il torneo nella Capitale (2-15 maggio) il quadro pandemico per- metterà di allentare alcune restri- zioni, la notizia divide l’opinione pubblica. O meglio, separa i pochi favorevoli dalla stragrande maggio- ranza di persone contrarie, alme- no a giudicare dai social.
«L’Italia non si smentisce. Rigo-
rosissima nel far rispettare l’obbli- go di Green Pass allo sfigato da mil- le euro al mese, ma Djokovic può li- beramente giocare agli internazio- nali d’Italia, perché lui è lui e voi non siete in cazzo. Complimenti, educativo», è uno dei tanti com- menti. «Capisco che gli organizza-
tori abbiano il proprio interesse ad avere Djokovic, ma mi aspetto che la politica intervenga, come succes- so in Australia. Lo dovete a chi ha seguito le regole. Gli Australian Open sono stati un successo anche senza Djokovic», dice un altro. Sui social, per ogni commento benevo-
lo verso Djokovic, ce ne sono tanti altri pieni di rabbia e amarezza.
«Siamo il paese di Pulcinella». «Ot- timo, ma deve valere anche per i la- voratori italiani e per i ragazzini che per fare sport hanno bisogno del Super Green pass». «Molto gra- ve, solo in Italia può succedere una cosa del genere. Accogliere e con- sentire a un tennista non vaccina- to di giocare e guadagnare milio- ni».
«Fossi nei tanti italiani che non possono andare a lavorare mi ar- rabbierei». “Siamo lo zimbello del mondo». «Indovinate chi farà gio- care Djokovic senza vaccino? Esat- to, l’Italia».
Poi, la sentenza finale: «Nel no- stro Paese se sei un povero Cristia- no che non ha fatto la terza dose non puoi fare nulla, anche se due dosi le hai già. Se invece sei Djoko- vic, puoi anche non averne fatta nemmeno una che ti spalancano ovunque le porte. Paese forte coi deboli, deboli coi forti».
Roma Cronaca
a l l ’ e s q u i l i n o
Studenti in piazza
“Centro bloccato contro il Governo”
Dopo la morte ad Ancona del giovane Lenoci la Lupa torna in strada
Corteo fino ai Fori
Social scatenati
“Siamo il paese dove le regole valgono solo
per i poveracci”
20 Slam Novak Djokovic ha vinto in carriera 20 titoli del Grande Slam. Nato a Belgrado nel 1987, è stato escluso dall’ultimo Australian Open.
È attualmente il numero uno del ranking mondiale
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Il movimento La Lupa raccoglie attivisti di molte scuole della cittàVenerdì, 18 febbraio 2022 pagina
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Speciale INNOVAZIONE E SANITÀ INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLA A.MANZONI & C.
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li utlimi dati che riguardano il grado di capillarità raggiunto dalla rete dei medici di base in Italia sono allarmanti: oltre 1,5 milioni di italiani attualmente non possono contare sulle cure di un medi- co di famiglia, una cifra tanto disorien- tante quanto, probabilmente, sottosti- mata, dato che i dati provengono da sole otto regioni della Penisola. Studi condotti da Deloitte, invece, eviden- ziano come durante il corso del 2021 più di un quarto della popolazione ita- liana si sia visto costretto a rinunciare o posticipare cure mediche per moti- vazioni economiche.È questo il contesto - dominato anche dall’instabilità introdotta nel sistema sanitario nazionale a causa dell’arrivo della pandemia - che delinea l’operato
di Yealthy una realtà virtuosa che ha scelto di mettere le persone al centro, abbattendo barriere di tipo economi- co, geografi co o comunicativo. Tutto questo con lo scopo di riuscire a off ri- re servizi di medicina online a quella fetta della popolazione che, negli ulti- mi anni, si è vista costretta a ricorrere all’autodiagnosi, spesso con risultati deludenti negli scenari migliori, e pe- ricolosi in quelli più problematici.
L’OBIETTIVO: CREARE VALORE L’idea che sta alla base di Yealthy na- sce nel 2020 quando i founder della so- cietà si rendono conto di quante bar- riere ancora impediscano a molti l’ac- cesso alle diverse iniziative scaturite nel primo periodo di pandemia in am- bito di Digital Health. Nonostante le molte opportunità, in eff etti, tutt’oggi sono poche le realtà in grado di crea- re davvero valore in questo settore por- tando innovazione a causa della predi- lezione per la mera creazione di “ve- trine digitali”. Grazie alla vincita di un bando indetto dal Comune di Milano per migliorare la resilienza della città in periodo pandemico, il progetto Ye-
althy vede la luce come Società bene- fi t e inizia a farsi strada nel mondo del- la sanità. Quest’ultimo si confi gura co- me un comparto in grado di lasciare ampio spazio all’innovazione poiché estremamente frastagliato in diver- si percorsi ed esigenze che si prestano in maniera ottimale come dei veri ca- si di studio sui quali basarsi per riusci- re a ottimizzare il servizio e a cogliere nuovi spunti per processi di innovazio- ne tecnologica.
La sanità, inoltre, è uno dei setto- ri a più elevata complessità, che sof- fre molto per la frammentarietà geo- grafi ca del sistema sanitario naziona- le, complessità tra le cui pieghe i fon- datori di Yealthy hanno avuto modo di scorgere opportunità interessanti an- che se non facilmente percorribili da chi eroga servizi sanitari tradiziona-
li. Così, fra il 2020 e il 2021 la startup attraversa una “tempesta perfetta”, ov- vero un periodo nel quale le iniziative legate all’eHealth stavano crescendo sempre più sfruttando, in molti casi, sistemi e tecnologie già esistenti quali:
chat, videoconferenze e sistemi di pre- notazione online.
La necessità di sviluppare servizi ero- gati in maniera diversa da quella tra- dizionale, poi, ha fatto il resto, incen- tivando il cambiamento culturale, so- prattutto fra i giovanissimi e i nativi di- gitali, coloro che cercheranno sempre la trasparenza e la praticità dei servi- zi online.
Dal dicembre del 2020, è stato rilascia- to un aggiornamento delle prime linee guida sulla telemedicina il che ha abili- tato la possibilità di off rire servizi nuo- vi. In questo contesto si delinea la mis- sion di Yealthy: non solo portare onli- ne le visite fi siche o cambiare la strut- tura dei prezzi ma, soprattutto, ridurre le prestazioni che non avvengono per motivi economici o pratici e che, dun- que, vengono sostituite da ricerche su internet che sfociano in tentativi di au- todiagnosi.
Il servizio di eHealth che azzera le distanze
YEALTHY UN PROGETTO VIRTUOSO NATO PER DISINCENTIVARE LA DANNOSA AUTODIAGNOSI, ABBATTERE LE BARRIERE COMUNICATIVE E GARANTIRE UN SERVIZIO SEMPRE A PORTATA DI CLICK
LA QUOTA DI ITALIANI CHE RINUNCIA A CURE MEDICHE IL TEAM DI YEALTHY PRESSO LA SEDE DI IMPACTHUB
Si mira a ridurre il numero delle prestazioni fi siche che spesso non avvengono per motivi pratici oeconomici
I consulti specialistici sono prenotabili e fruibili direttamente da web app, un grande vantaggio logistico
Attualmente, il team di Yealthy sta realizzando una collaborazione con una rete di biologi per l’invio e l’autotest nell’ambito della prevenzione di problematiche legate all’alimentazione e all’invecchiamento. In questo modo, sarà possibile potenziare ulteriormente le performance fornite dal mondo online. Grazie alla prenotazione sul web, il kit di prodotti utili all’autotest verrà recapitato direttamente a casa del richiedente. Un nuovo tassello fra le vittorie che la startup ha avuto modo di collezionare in questo primissimo periodo di attività. Da ottobre 2021 (data di inizio dell’operatività di Yealthy) a oggi, sono stati raggiunti oltre 1.500 utenti ai quali la piattaforma offre videovisite a prezzo calmierato e contenuti tematici.
Il servizio di supporto via chat viene, invece, erogato già a oltre 2.000
dipendenti. Anche la rete di partnership si sta allargando: la prima è stata con Medici in famiglia il poliambulatorio di Milano a vocazione sociale con il quale si condivide lo spirito di supporto nei confronti del SSN, nonché l’obiettivo di rendere le cure sanitarie un bene più accessibile.
Al momento, si sta estendendo il network a ulteriori professionisti, cooperative e piccole strutture che vogliano affacciarsi al mondo del digitale senza affrontare la complessità e i costi di creare competenze in tecnologia e comunicazione. Per rendere questa strada praticabile, il team di Yealthy ha creato un’interfaccia semplice, immediata e inclusiva, offrendo automazioni in ambito fatturazione e sincronizzazione delle agende, così che il professionista possa concentrarsi solo sul suo lavoro.
La rete di partnership
è in piena fase espansiva
I RISULTATI
La soff erenza territoriale evidenziata- si nel contesto della rete di medici di base e accentuatasi durante la pande- mia ha spinto i fondatori di Yealthy a lanciare il proprio primo servizio di videovisita a prezzo calmierato. Si in- siste, in questo caso, sia su quella fetta di popolazione che non ha accesso al- le cure di un medico di fi ducia, che sui cittadini che, per motivi economici, in passato si sono trovati a dover annul- lare o posticipare delle visite mediche importanti per il loro stato di salute.
Per questo, accedendo alla web app Yealthy è possibile prenotare visite e consulti specialistici in numerose di- scipline sanitarie, tutte acquistabili e fruibili direttamente online.
RISPOSTE PRECISE E IMMEDIATE Il team di Yealthy ha, poi, pensato di implementare una chat medica gra- tuita off erta dalle aziende ai propri di- pendenti: un vantaggio considerevole per tutte quelle realtà che considera- no la forza lavoro come la propria ri- sorsa più preziosa. Grazie alla presen- za online di esperti del settore, chi fru- isce di questo servizio ha la possibili- tà di ricevere risposta immediata su eventuali dubbi o malesseri di natura non grave o emergenziale. Non è raro, in eff etti, che un cittadino fatichi a ri- chiedere un primo consiglio in merito a un particolare disturbo poiché si tro-
va impossibilitato a contattare il medi- co di base. Si confi gura, così, un profi - lo di convenienza logistica e operativa - poiché prenotazione e consulto sono disponibili direttamente da web app - ma anche economica in virtù dei prez- zi calmierati off erti da Yealthy.
Soluzioni che provilegiano accessibilità e funzionalità
I SERVIZI IL BOOKING ONLINE CONSENTE DI SVELTIRE I PROCESSI E GARANTIRE CAPILLARITÀ SUL TERRITORIO
LA CHAT È GRATUITA PER I LAVORATORI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE
di Clemente Pistilli
Prima le minacce, i continui messag- gi sul telefonino e infine le botte.
Calci e pugni nel parcheggio vicino alla scuola. Violenze fisiche seguite a quelle psicologiche. Una ragazzi- na di 13 anni, che frequenta la scuo- la media “Virgilio” ad Ardea, sul lito- rale romano, ieri mattina è rimasta vittima di un’aggressione che sareb- be arrivata al culmine di una vera e propria forma di stalking messo in atto da parte di un gruppetto di ba- by-bulli, per ragioni non ancora chiare. La tredicenne è stata pic- chiata da tre minori, due compagni di scuola, suoi coetanei, e a quanto pare un ragazzino più grande, che dovrebbe avere 17 anni e non è anco- ra stato accertato se anche lui fre- quenti lo stesso istituto scolastico.
Erano circa le 8.30 quando si è ve- rificato l’episodio. Prima che suo- nasse la campanella. Una scena ter- ribile, a cui avrebbero assistito di- versi testimoni, che i carabinieri hanno iniziato a rintracciare per raccogliere il maggior numero di elementi possibili sull’accaduto. La ragazzina, sotto choc, è stata accom- pagnata al pronto soccorso della vi- cina clinica Sant’Anna di Pomezia e i medici le hanno assegnato una pro- gnosi di cinque giorni. I genitori hanno quindi presentato una de- nuncia presso la tenenza dei Carabi- nieri di Ardea, riferendo che da tem- po, per motivi futili, la figlia veniva presa in giro da quei compagni di scuola e veniva tormentata con mes- saggini sul cellulare. Un racconto confermato dagli stessi messaggi sul telefonino mostrati agli investi- gatori. Una situazione sfuggita di mano. Inquietante come tutte le for- me di violenza tra minori e in parti- colare quelle nelle scuole, I due coe- tanei della vittima, considerati re- sponsabili dell’aggressione, sono in- tanto stati già identificati dai milita-
ri dell’Arma della compagnia di An- zio, che li hanno segnalati alla Pro- cura della Repubblica presso il Tri- bunale dei minori di Roma. Avendo meno di quattordici anni non è in- fatti possibile neppure una denun- cia, non essendo imputabili. I cara- binieri stanno inoltre cercando di identificare il terzo aggressore, che
non è appunto ancora chiaro se an- che lui frequenti l’istituto di via Lau- rentina. Da appurare inoltre se, co- me emerso da alcune indiscrezioni, alcuni testimoni abbiano effettiva- mente visto i bulli impugnare an- che un coltello e chi fosse alla guida dell’auto da cui sarebbero scesi i tre prima di dirigersi verso la compa-
gna di scuola, prendendola a calci e pugni. Ma l’interrogativo principale a cui più che gli investigatori la stes- sa scuola dovrà cercare di trovare una risposta è quello su cosa abbia spinto dei ragazzini a trasformarsi in stalker nei confronti di una com- pagna di scuola, che frequenta una classe diversa dalla loro e che a
quanto pare non avrebbe avuto rela- zioni particolari con i bulli. Per i ca- rabinieri del resto si tratterebbe pro- prio di bullismo allo stato puro quanto avvenuto ad Ardea e resta dunque da individuare il tipo di ma- lessere che ha prodotto una situa- zione simile.
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Indagini Due degli aggressori sono stati indenficati dai Carabinieri di Anzio©RIPRODUZIONE RISERVATA
Roma Cronaca
Incidente mortale ieri alle 14 in via di Tor Cervara, all’altezza di via Eneide, alla periferia di Roma. A scontrarsi un motoveicolo Kawasaki, condotto da un uomo di nazionalità rumena di 39 anni, ed una Citroen guidata da un 47enne italiano. A seguito dell’impatto il conducente della moto è stato sbalzato all’interno di una recinzione.
Sul posto il personale del 118, ma per il centauro non c’e’
stato nulla da fare: e’
deceduto sul colpo. Sono in corso le indagini da parte degli agenti del gruppo IV Tiburtino della polizia locale di Roma Capitale.
Via di Tor Cervara Auto contro moto morto un 39enne
a r d e a
Minacce e pugni Gang di baby bulli aggredisce 13enne
La ragazza, vessata da tempo, è stata picchiata all’esterno della scuola che frequenta nella città del litorale romano
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Unica per dimensioni, aumenta la precisione
Genesi è il risultato del progetto di ricerca finanziato dal MISE
“True 3D Printer”, focalizzato a superare i limiti operativi che questa tecnologia oggi impone agli utilizzatori finali, recedendola facilmente utilizzabile per molte aziende. L’azienda, che dispone anche di macchinari dalle due funzionalità integrate (sottractive e additive) è unica per la progettazione di macchine (esempio ne è Genesi) con una vasta offerta, che va da macchine monoblocco plug & play a centri di lavoro modulari con corse 5x3 mt e lunghezza a richiesta. Anche la capacità di estrudere materiale è adeguata alla dimensioni di questi centri di lavoro con portate massime da 70 o 200 kg all’ora.
Piccole, medie imprese e startup verso la 4.0
In Breton insomma il segreto è “aumentare” in tutti i sensi:
anche grazie alle capacità date dall’Intelligenza Artificiale, vicine le prospettive di una stampa su cinque assi (oggi tre). Proprio in questa ottica è stato previsto un +30% del fatturato dato dall’investimento Additive nell’ambito della divisione Machine Tool, per dare alle piccole e medie imprese, ma anche alle startup nascenti italiane, una reale transizione 4.0. A settembre arriverà sul mercato la nuova gamma di macchine monoblocco Plug & Play presentate al Formnext. Ma l’innovazione da sola non basta, in prima linea sulla sostenibilità, Breton fa entrare la stampa nell’economia circolare, come nel caso della collaborazione con la startup innovativa NLcomp che realizza barche a vela totalmente riciclabili.
Focus INNOVAZIONE INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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prirsi al mondo dell’industria 4.0. Un obiettivo per tante PMI italiane e il motore pro- pulsivo di molte startup che vogliono definirsi innovative. In un mercato industriale che lascia indietro chi non opta per sistemi all’avanguardia capaci di semplificare e automatizzare i processi, prevenendo errori e dispendio inutile di costi, diventa essenziale di- sporre dei migliori impianti produttivi, frutto del knowledge e del know-how di chi, da sempre, fa dell’innovazione il proprio volano. Aerospaziale, auto motive, ma anche nautica, sono alcuni dei comparti che maggiormente ne- cessitano di implementazione, a fronte non solo delle tecnologie alla base della filiera produttiva, ma anche della com- plessità stessa che porta con sé il tipo diprodotto finale. In agguato, del resto, vi è il fatto che con i metodi tradizionali si spreca fino all’85% per realizzare il manufatto finale. Per non parlare del consistente dispendio energetico che ne consegue.
Ecco perché si rivela fondamentale per i player impegnati in questi settori poter fare riferimento ad aziende di additive manufacturing (anche nota come stam- pa 3D) dotate di tecnologie all’avan- guardia in questo processo, che richie- de, per tali mercati in particolare, capa- cità di deposito elevate da una parte e un processo affidabile dall’altra. Tutto ciò al fine di implementare tempistiche e quantità in produzione, riducendo i margini di errore. È importante, oltre- tutto, disporre di un servizio in grado di accompagnare all’acquisizione del
knowledge sia per la scelta del macchi- nario migliore a seconda del pezzo da realizzare, sia rispetto alle funzionalità specifiche della macchina che si andrà ad integrare in azienda.
All’interno della vasta gamma di tec- nologie presenti sul mercato additive, la lavorazione di materiali termoplasti- ci e Fused Deposition Modeling (FDM) prevede che filamenti o pellet di plasti- co, vengano fusi, estrusi e depositati in sezioni sovrapposte per ottenere l’og-
getto finale anche grazie a processi di fresatura. A spiegarlo è Gabriele Corlet- to, business developer di Breton, azien- da già consolidata nella produzione di impianti per la fabbricazione della pie- tra composita e centri di lavoro per la la- vorazione della pietra naturale e di me- talli compositi e superleghe, oggi spe- cializzata nell’additive manufacturing e unica nel suo settore per la nuova stam- pante Genesi, fiore all’occhiello di tec- nologia.
La lavorazione dei materiali termopla- stici è un processo che richiede un’at- tenzione particolare: richiede tempera- ture elevate, diverse nei vari punti della macchina, e la qualità del risultato fina- le varia in base alla tipologia di macchi- na, di materiale e alla strategia di realiz- zazione adottata.
Soltanto se si dispone di impianti di ul- tima generazione, quali macchinari progettati mediante sistemi di Intelli- genza Artificiale e Machine Learning, si può arrivare a un risultato finale ottima- le in breve tempo, con il minor dispen- dio di risorse e costi. Come? La chiave sta in una tecnologia programmata per essere “consapevole” di ciò su cui sta operando. Il materiale plastico è vivo:
fonde a una certa temperatura, o può anche collassare.
Difficile controllarlo, ma non per Bre- ton, azienda pioniera nel settore, che ha dato alla sua nuova creatura 3d, Genesi, tutte le caratteristiche che permettono a player di aerospace, ma anche auto mo- tive, nautica e construction, una proto- tipazione e stampa unica nel settore.
Genesi, centro di lavoro intelligente che innova l’additive manufacturing
BRETON L’AZIENDA HA SVILUPPATO LA STAMPANTE 3D CHE PERMETTE DI SEMPLIFICARE I PROCESSI INDUSTRIALI GRAZIE A MACHINE LEARNIG E AI
LA TECNOLOGIA SI DIMOSTRA VINCENTE NELLA STAMPA ADDITIVA DI MATERIE TERMOPLASTICHE
Ha tutte le caratteristiche per stampa e prototipazione uniche in aerospace, nautica, automotive e construction
Genesi è l’espressione più riuscita della competenza Breton, maturata nella lavorazione della pietra naturale, nei metalli e nella pietra composita.
Normalmente, quando il programma arriva alla macchina dal software, prima che il risultato finale vada bene si passa per diversi tentativi, buttando inutilmente materiale e sprecando l’energia necessaria a più prove di manufacturing. Breton ha invece sviluppato, di concerto con la canadese Augmenta specializzata in Intelligenza Artificiale, un sistema che permette, tramite testing, di stabilizzare il comportamento della macchina di fronte alle variabili assunte dal materiale durante la lavorazione.
Per un risultato eccellente
al primo colpo
IL PROBLEMA
L’algoritmo elaborato, sulla base dei dati via via raccolti e i parametri stabilizzati, continua a imparare da questi ultimi e da ogni processo:
questo significa non solo poter disporre di un software predittivo, ma soprattutto in costante aggiustamento, con il risultato di un manufatto corretto al primo colpo. Augmented knowledge – questa la tecnologia brevettata – è anche una competenza che viene trasferita da Breton ai clienti, in modo da consentire non solo l’acquisizione del know-how di ultima generazione, ma anche la personalizzazione del sistema sul proprio processo.
Un sistema
stabile, predittivo e aggiornato
LA SOLUZIONE
IL SISTEMA PERMETTE DI RISPARMIARE SU RISORSE, ENERGIA, COSTI LA SEDE IN VIA GARIBALDI, 27 A CASTELLO DI GODEGO (TV)
RISULTATI PROGETTI
Auditorium Parco della Musica
Il cammino mistico e sensuale di Branduardi
Montecitorio
E a marzo porte aperte alla Gioconda
“di Roma”
di Felice Liperi
Le canzoni di Angelo Branduardi tornano questa sera al Parco della Musica per raccontare Il Cammino dell’Anima ultimo progetto di un cantautore che ha sempre utilizzato melodia e testi per proporre una ri- flessione sul percorso spirituale dell’uomo. Un caso quasi unico - ec- cettuato forse Battiato anche lui ani- mato da pulsioni mistiche e filosofi- che - nel nostro panorama canoro dove raramente la canzone va oltre uno slancio funzionale alla rappre- sentazione del testo. Ancor più in questa occasione in cui verrà a pre- sentare Il Cammino dell’Anima un al- bum dai contenuti evocativi che ri- prende in una lunga suite alcuni te- mi dell’opera visionaria di Hilde- gard von Bingen, monaca, reclusa secondo la regola di San Benedetto, dall’età di otto anni e poi badessa di Bingen. Una figura di alto profilo re-
ligioso ma anche dalla grande statu- ra artistica perché, Hildegard è sta- ta mistica e poetessa, musicista, filo- loga ed erborista che definì Sinfonia il ciclo lirico delle sue opere. Anche nella seconda parte del concerto Branduardi non abbandonerà tema- tiche religiose proponendo due can-
zoni scritte durante il lockdown per- ché il cantautore ha dichiarato che la musica può essere uno strumento utile per combattere la malinconia da isolamento pandemico. Si tratta di Kyrie Eleison (Signore abbi pietà), un grido di dolore nato dalla citazio- ne del Kyrie nella Missa Luba di tra-
dizione congolese e poi Piccolo Da- vid ancora segnata da sonorità afri- cane. A completare la riflessione spi- rituale in musica Branduardi pre- senterà brani tratti da L’infinitamen- te piccolo l’album del 2000 realizza- to su ispirazione delle scritture di San Francesco d’Assisi. Non un fatto strano perché come accade spesso nel repertorio Branduardi, il passa- to più aulico e mistico rimane punto di partenza e ispirazione della sua musica. Come anche nel progetto Camminando camminando dove ri- proponeva le Child Ballads raccolte dal musicologo Francis J. Child nell’Ottocento mettendo insieme brani di folk britannico e irlandese.
Quindi ci sarà spazio per successi storici come Cogli la prima mela, La Luna, Alla fiera dell’est, La pulce d’ac- qua e titoli da album celebri come Cogli la prima mela, Confessioni di un malandrino, Il Rovo e la rosa.
Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21.
di Carlo Alberto Bucci
Era appesa nella sala del camino quando si trovava nel palazzo degli eredi di Cas- siano dal Pozzo. Ed era finita sopra al ter- mosifone nella stanza del questore della Camera quando era occupata dal penta- stellato Federico D’Incà, ora ministro dei Rapporti col Parlamento. Ci ha pensato però il suo erede M5S Francesco D’Uva a trovare una sistemazione consona per la copia (una delle 61 note) della Gioconda di Leonardo al Louvre: togliendola dal ca- lorifero del suo ufficio e concedendo alla Gioconda Torlonia della Galleria naziona- le un deposito dorato: ossia la Sala gialla (ora Aldo Moro) di Montecitorio.
Stefano Candiani (Lega) racconta che
nel 2019, quando era sottosegretario agli Interni del Conte Uno, si diede da fare per portare il dipinto fuori dalla stanza di D’Incà in vista della mostra del 2019 alla Farnesina. «Firmai io la presa in carico e lo trasportammo, d’accordo con la dire- zione della Galleria nazionale, in un uffi- cio del Viminale dove fu affidato alle cu- re di Cinzia Pasquali, la bravissima re- stauratrice del Louvre». Per Candiani
«D’Uva fa bene a valorizzare la Gioconda Torlonia, ma andrebbe lasciata sola nella Sala gialla. E va avviata, come proposi, una serie di incontri, studi e dibattiti sul dipinto». Intanto Montecitorio si appre- sta a riallestire con altri quadri in deposi- to la Sala della Monna Lisa di bottega. E a mostrare nuovamente la copia del ‘500 nell’ambito degli appuntamenti (il prossi-
mo è a marzo) della “Camera a porta aper- te”: quando visitatori si fanno i selfie da- vanti alla dama clonata come fossero al Louvre dinanzi alla vera Monna Lisa.
Maria Forcellino — che con il fratello Antonio, restauratore, ha firmato il sag- gio nel catalogo del 2019 — ha pubblicato di recente un convincente studio negli At- ti dell’Accademia nazionale dei Lincei.
Mettendo da parte l’attribuzione (“botte- ga di Leonardo”, e basta), la studiosa ha potuto riallacciare il filo del quadro dalla collezione Torlonia in cui era documen- tato nel 1817 (nel ‘92 passerà nelle raccol- te statali) ai primi proprietari. E ha, di car- ta in carta, potuto escludere che il dipin- to su tela (originariamente su tavola) si trovasse nella collezione Valenti Gonza- ga, come da tutti ripetuto. Per poi far
coincidere la storia della Gioconda Torlo- nia con la copia della Monna Lisa ricorda- ta nel palazzo di via dei Chiavari da Cas- siano Dal Pozzo, il collezionista che nel 1625 in Francia diede alla Gioconda origi- nale il nome che conosciamo. Ci pensò poi un suo discendente, Giuseppe Bocca- paduli, nel 1802, a dare in pegno, in cam- bio di sole «30 piastre», sei dipinti di fami- glia a Vincenzo Pacetti, procacciatore d’arte per i Torlonia. Peccato che nell’in- ventario di trent’anni prima la Monna Li- sa in casa Boccapaduli era stata cataloga- ta come “Una monaca” di Leonardo. Ma, in quanto ritenuta del genio di Vinci, va- lutata 500 scudi invece dei soli tre stima- ti pochi decenni prima quando era rite- nuta, come oggi, una copia della Giocon- da, quella vera.
Sul palco i nuovi
lavori del cantautore e
una carrellata
dei suoi grandi successi, da
Alla fiera dell’Est fino
a La pulce d’acqua
Roma Arte e Spettacoli
In un recente studio Maria Forcellino ricostruisce come facesse
parte della collezione di Cassiano
dal Pozzo nel palazzo
di via dei Chiavari
Ricerca Al Parco della Musica, Angelo Branduardi proporrà
“Il cammino dell’anima, suo ultimo lavoro
j
La sala gialla A sinistra, la sala gialla che ospita la Gioconda Torlonia insieme ad altri dipinti Il prossimo mese una giornata di visite libere La cosiddetta Gioconda Torlonia è una delle 61 copie della Monna Lisa di Leonardo che si trova al LouvreVenerdì, 18 febbraio 2022 pagina
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Un sostegno concreto al servizio del cliente
Rispetto a quello dei fornitori tradizionali, che puntano prevalentemente a vendere un servizio senza preoccuparsi delle reali esigenze dei propri clienti, il servizio offerto da The Innovative si differenzia per un’attenzione concreta alle necessità dei privati o delle
aziende che beneficiano della consulenza. Questa attenzione si manifesta anche attraverso il prezioso supporto post-vendita, finalizzato a risolvere eventuali problematiche insorte a seguito dell’attivazione di un piano tariffario, oppure semplicemente a risolvere i dubbi dei clienti in difficoltà.
Aiuto nella risoluzione delle controversie
Affidarsi alla competenza del team di consulenti specializzati di The Innovative significa mettersi nelle mani di esperti qualificati che conoscono alla perfezione il mondo delle utilities e dei contratti commerciali. Per questo, nel momento in cui dovessero insorgere delle
controversie con un fornitore di servizi (ad esempio un gestore telefonico poco trasparente), la squadra di The Innovative sarà pronta ad intervenire tempestivamente a sostegno dei propri associati per garantire il ripristino delle condizioni contrattuali concordate originariamente tra le parti.
Focus CONSULENZA INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
I l mercato delle utilities è da sempre teatro di battaglie sen- za scrupoli per accaparrarsi il maggior numero di clienti. Tra compagnie telefoniche, fornitori di luce e gas, servizi di noleggio e of- ferte per la connessione a internet, i potenziali clienti vengono tempe- stati di telefonate, e-mail, pop-up e comunicazioni pubblicitarie di ogni sorta, che puntualmente pro- pongono il miglior servizio presen- te sul mercato. Orientarsi in questo labirinto di proposte contrattuali può risultare estremamente com- plesso, specialmente dal momento che, una volta firmato il contratto, la maggior parte degli operatori non fornisce un’adeguata assisten- za in caso di necessità o richieste di chiarimenti, e i clienti vengono sostanzialmente abbandonati a lo- ro stessi.
Per porre fine a queste logiche poco trasparenti e supportare le persone nella ricerca di un’offerta adeguata alle proprie esigenze, nel 2017 Mena Salomone ha deciso di dare vita ad un gruppo di pro- fessionisti che hanno voluto con- sorziare la propria esperienza e le proprie competenze in un unico polo, nel tentativo di soddisfare
le esigenze di un mercato sempre più competitivo e in continua evo- luzione. La società, che prende il nome di The Innovative, propone soluzioni altamente personalizza- bili nel campo delle utilities, favo- rendo il risparmio, l’innovazione e la crescita delle aziende con un servizio di assistenza a 360 gradi, che va dalla consulenza iniziale alla gestione dei diversi contratti di fornitura.
UN SUPPORTO COSTANTE
Dopo diversi anni di esperienza nel mondo commerciale, in cui la logi- ca dei numeri prevale sul valore del- la persona e le necessità del singo- lo, l’imprenditrice Mena Salomone, Socio Univoco e CEO&FOUNDER di questo progetto, ha sentito l’esi- genza cambiare le regole del gio- co, cercando di rimettere la persona al centro e di subordinare il profitto commerciale alla soddisfazione del cliente. È nato così The innovative, un team di consulenti e commer- ciali esperti nel settore utilities che si rivolgeva inizialmente alle sole realtà imprenditoriali, per poi allar- gare il campo d’azione anche a tutte le utenze private. Diventare soci di The Innovative significa avere l’op-
portunità di ottenere un risparmio certo e immediato acquistando un pacchetto di servizi costruito su mi- sura delle proprie esigenze perso- nali. Tutti gli associati ricevono di-
rettamente a casa la visita di un consulente qualificato che effettua un’analisi delle tariffe e delle con- dizioni attualmente in vigore per la fornitura di luce, gas e telefonia, al fine di indicare al cliente la miglio- re offerta disponibile sul mercato in grado di soddisfare i suoi bisogni.
L’obiettivo è quello di ottimizzare i costi di gestione sulle forniture e ottenere in tal modo un risparmio concreto sulle bollette, specialmen- te in un periodo di rincari come quello che stiamo attraversando.
Grazie ad una rete di professionisti distribuita uniformemente su tutto il territorio nazionale (la società si appoggia alle sedi di Grottammare, Torino, Verona e Bitonto), The In- novative garantisce ai propri clien- ti il miglior piano tariffario dispo- nibile tra le innumerevoli compa- gnie operanti dei mercati energia, gas, telecomunicazioni e noleggio auto.
Il servizio però non si esaurisce con l’indicazione del pacchetto di servizi più conveniente, ma prose- gue con la visita periodica da par- te di un consulente al termine del contratto in essere, al fine di veri- ficare quali siano i migliori rinno- vi contrattuali.
Un piano tariffario più conveniente grazie a una consulenza su misura
THE INNOVATIVE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER AZIENDE E UTENZE PRIVATE, GRAZIE A SOLUZIONI PERSONALIZZATE SUI CONTRATTI DI FORNITURA
Un team di consulenti che aiuta i clienti
a muoversi nel complicato mondo delle utilities
The Innovative si avvale dell’esperienza decennale dei migliori professionisti del settore. La squadra di giovani consulenti che si occupano della gestione dei piani tariffari possiede la preparazione necessaria per analizzare nel dettaglio la situazione attuale di ogni singolo cliente e trovare per lui la migliore soluzione, per favorire l’ottimizzazione energetica ed economica nel caso di un’utenza privata, oppure l’innovazione e la crescita imprenditoriale nel caso di una realtà aziendale.
Una squadra di professionisti del settore
ESPERIENZA
Conoscenza approfondita del settore utilities e passione per il proprio lavoro consentono al team di The Innovative di fornire la migliore consulenza personalizzata per ogni tipo di cliente, ma ciò che fa realmente la differenza per il raggiungimento dell’obiettivo finale è la corretta pianificazione delle attività durante tutto il rapporto di collaborazione. I consulenti ascoltano le esigenze del cliente e stabiliscono insieme a lui gli obiettivi da realizzare, valutando tutti i vantaggi e le azioni da compiere per raggiungere il risultato.
Il segreto del team consulenziale
PIANIFICAZIONE
OTTIMIZZARE LA GESTIONE DELLE BOLLETTE ENERGETICHE CONSULENZE SU MISURA PER RIDURRE I COSTI AZIENDALI