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Rassegna del 25/03/2022

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Rassegna del 25/03/2022

a cura di comunicazione@assoutenti.it

24/03/2022 Il Tempo (ed. Nazionale)

pag. 9... 1 24/03/2022 Il Roma

pag. 5... 2 23/03/2022 La Repubblica.it (ed. Genova)

Liguria, luce e gas alle stelle: aumentate del 19% le richieste di pagare a rate... 3 23/03/2022 Il Tirreno.it (ed. Versilia)

Il taglio delle accise è scattato nella notte caos ai distributori - le tabelle con i prezzi... 4 25/03/2022 Corriere dell'Umbria

pag. 4... 5 25/03/2022 Corriere di Siena

pag. 4... 6 25/03/2022 Corriere di Viterbo

pag. 4... 7 25/03/2022 Corriere di Arezzo

pag. 4... 8 24/03/2022 La Nazione.it (ed. Firenze)

Carburante giù, subito corsa al pieno. "Da giorni non si vedeva nessuno"... 9 24/03/2022 TgPadova

Guerra Ucraina, allarme Coldiretti: grano aumentato del 53%... 10 24/03/2022 Telenuovo

Guerra Ucraina, allarme Coldiretti: grano aumentato del 53%... 11 23/03/2022 Ferrovie.Info

Ferrovie: Assoutenti, vicinanza alla prima azienda italiana di mobilità sotto attacco cyber... 12 23/03/2022 Idealista News

Gli aumenti del 2022: dalle bollette ai mutui tutti i rincari che pesano sugli italiani... 13 23/03/2022 Ferrovie.it

Cyber-attacco ai danni di FS. Assoutenti solidale con l'azienda... 15

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

La Repubblica.it (ed. Genova)

Liguria, luce e gas alle stelle: aumentate del 19% le richieste di pagare a rate

I dati di Iren sul confronto rispetto allo stesso periodo del 2021, nel segmento condomini incremento di 17 volte. I consigli di Assoutenti: “Norma con diverse contraddizioni, utile contattare l’azienda per un piano di dilazioni”

23 Marzo 2022 alle 07:52 2 minuti di lettura

Un incremento delle richieste di rateizzazione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2021, con un aumento particolarmente significativo nel segmento condomini, cresciuto di 17 volte, un + 12% nel segmento retail oltre a un significativo + 56% del settore business. I numeri di Iren, la multiutility che opera nei settori dell’energia elettrica e del gas, mostrano una tendenza alla dilazione delle bollette che sembra ormai consolidarsi anche a livello nazionale.

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

Il Tirreno.it (ed. Versilia)

Il taglio delle accise è scattato nella notte caos ai distributori - le tabelle con i prezzi

Soltanto tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio i prezzi di benzina e diesel sono stati abbassati in quasi tutti gli impianti Gabriele Buffoni 23 Marzo 2022

VIAREGGIO. Da ieri il prezzo della benzina ha subito un calo di 0, 305 euro. Una boccata di ossigeno per tutti, che ha permesso di rivedere esposti un po' ovunque listini (specialmente per il self-service ma in molti casi anche per il servito) al di sotto dei 2 euro a litro. È questa la conseguenza dell'entrata in vigore del decreto legge che prevede il taglio di 25 centesimi (più iva) delle accise su benzina e gasolio. Peccato che, nei fatti, questo calo dei prezzi sia diventato effettivo solo a metà della giornata di ieri quando fin dal mattino tutti i distributori avrebbero dovuto poter offrire prezzi ribassati.

IL DECRETO DI NOTTE

Il decreto legge sul taglio delle accise, annunciato sabato in pompa magna, era già atteso lunedì. Trascorso il weekend però i prezzi del carburante sono rimasti gli stessi. Gli addetti ai lavori, quindi, si aspettavano che nel corso della giornata di lunedì il testo del decreto venisse pubblicato sulla gazzetta ufficiale, così da diventare effettivo il giorno seguente. Per quanto logico fosse supporlo, così non è avvenuto. O quasi. Tutta Italia infatti si è addormentata lunedì senza che il decreto fosse

effettivamente pubblicato, ma all'alba di ieri il provvedimento era già attivo: convalidato in piena notte (all'1,30 circa) ma con in calce la data del 21 marzo. E dunque, con l'attivazione effettiva dalla mezzanotte di ieri.

IL CAOS AI DISTRIBUTORI

Quando però le pompe di benzina hanno aperto nessuna tra le aziende distributrici era a conoscenza della cosa. E i prezzi inviati ai singoli gestori erano quindi comprensivi di accise. Sono servite ore per prendere coscienza dell'errore e, soprattutto,

rimediare. «È stato un delirio - racconta Alessandro Vietina, presidente della Faib Confesercenti (la Federazione autonoma italiana benzinai) per l'area Toscana nord - a noi gestori sono arrivate indicazioni contraddittorie dagli stessi distributori a cui facciamo riferimento. Tutti hanno dovuto cambiare i prezzi in corsa. E chi ha fatto il pieno al mattino, purtroppo, si è ritrovato a pagare la benzina a un prezzo più alto rispetto a quando si è riusciti a rimediare all'errore».

LE REAZIONI

Immediata la rabbia dei consumatori, con Assoutenti che si è dichiarata pronta a «chiedere l'intervento dei Prefetti di tutta Italia - recita una nota emessa dal presidente Furio Truzzi - se i gestori delle pompe non si adegueranno alle nuove posizioni che hanno validità immediata: ogni minuto di ritardo nel taglio dei prezzi costa milioni di euro agli italiani e produce un danno a consumatori e imprese». Anche per gli stessi benzinai però la situazione è stata esasperante. E il decreto, entrato in vigore col favore della notte, ha nascosto un'altra insidia. «Dura meno del previsto - dichiara Adriano Rapaioli, coordinatore toscano di Faib Confesercenti - il premier Mario Draghi aveva parlato di fine aprile per il termine dell'intervento, invece nel testo è rimasta la dicitura di 30 giorni: in pratica il 21 aprile la riduzione cesserà. E questa operazione, per quanto apprezzabile, rischierà di essere un palliativo».

GLI INDENNIZZI

C'è poi un altro elemento che con l'entrata in vigore del provvedimento governativo ha preoccupato sia i gestori che i grandi distributori di carburante: i quantitativi già acquistati a prezzo maggiorato e ancora nei serbatoi dei distributori. Che, con il crollo della clientela (si stima intorno al 40% in meno), avevano addirittura annullato alcuni ordini di rifornimento. «È però prevista una procedura in questo caso - spiega Rapaioli - i gestori dovranno comunicare entro domenica le giacenze delle cisterne al momento dell'introduzione del decreto (alla mezzanotte di ieri, ndr) all'agenzia delle dogane. E dovranno ripetere quest'operazione al termine del periodo di riduzione, quindi dopo il 21 aprile. Così confidiamo che vengano calcolate le eventuali compensazioni per la svendita dei carburanti in giacenza».

Eventi

Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A., Viale Vittorio Alfieri n. 9 - 57124 Livorno - P.I. 01954630495 I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.

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23 Marzo 2022

Il Tirreno.it (ed. Versilia)

Il taglio delle accise è scattato nella notte caos ai distributori - le tabelle con i

prezzi

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

24 Marzo 2022

La Nazione.it (ed. Firenze)

Carburante giù, subito corsa al pieno. "Da giorni non si vedeva nessuno"

Assalto ai distributori dopo il taglio delle accise deciso da Roma. Ma le file sono sempre alle stazioni più economiche iacopo nathan

Auto in coda a un distributore (New Press Photo) Per approfondire:

Articolo: Benzina e diesel sotto i 2 euro ovunque: alla vigilia giungla di prezzi Articolo: Benzina, prezzo tagliato: costo al litro sotto i 2 euro. Ecco dove

Articolo: Codacons e Assoutenti: "Subito giù i prezzi dei carburanti o denunceremo i distributori"

Articolo: Lucca, multe da mille euro ai distributori di benzina

Articolo: Benzina, diesel, metano e Gpl: ecco 5 app per trovare il prezzo migliore

Firenze, 24 martzo 2022 - Lunghe code ai distributori, gestori pronti a saltare da una pompa all'altra per rifornire tutte le macchine e finalmente l'"1" nel prezzo al litro dai grandi cartelli luminosi fuori dai benzinai in città. Dopo il taglio delle accise da parte del Governo il prezzo dei carburanti è drasticamente sceso, di circa trenta centesimi a litro, ritornando ad una cifra vicina all' 1.80 euro/litro.

«Stavamo aspettando tutti questo abbassamento - spiega Francesco Chini, di Faib Confesercenti -. La situazione è ancora in corso, e la preoccupazione tra i gestori è tanta, soprattutto per chi aveva fatto rifornimento prima dell'abbassamento dei prezzi.

Certamente era un provvedimento necessario, avevamo raggiunto livelli insostenibili. Sicuramente non c'era una situazione di causa effetto che giustificasse gli ultimi prezzi, mi auguro che adesso si disinneschi il problema".

«Purtroppo questo abbassamento di prezzi dura solo 30 giorni per ora - aggiunge Marino Milighetti, presidenti Figisc

Confcommercio -. Il momento è sicuramente ancora complicato, soprattutto per i gestori, a cui nessuno ha pensato. Aver messo una scadenza probabilmente vuol dire che per chi decide i problemi tra 30 giorni non ci saranno più, me lo auguro ma non lo so". Basta andare ad uno dei vari distributori in città per rendersi conto della differenza rispetto solo a pochi giorni fa, oltre di prezzo, dell'umore delle persone e di come sia tornato il sorriso, invece della rabbia e delle offese.

«Abbiamo diminuito di 25 centesimi a litro - dice Giovanni Canneva del distributore Eni del lungarno de Nicola-. I clienti hanno accolto molto positivamente questa riduzione, non c'è che dire. La cosa che più ci interessa capire è se sarà solo per un mese, o magari faranno delle proroghe". E se tra un benzinaio e l'altro cambia il prezzo di qualche centesimo, le zone storiche del rifornimento sono piene di clienti, come via Senese. "Le persone stavano aspettando questo provvedimento - spiega Giuseppe Benedetto, dell'Icm -. Fino a ieri venivano a fare 5 o 10 euro al massimo, per quasi una settimana non abbiamo lavorato, o comunque molto poco. Dal primo ribasso è ritornato il solito via vai di persone. Speriamo che non ci siano più picchi come l'ultima volta". «Finalmente abbiamo ricominciato a vendere - aggiunge Raffaele De Leonardis, dell'Eni -. Siamo stati quasi fermi una settimana, finalmente riparte il giro di persone che tornano a fare rifornimento. Il ribasso è stato forte, ma ancora non possiamo dire di essere tornati a lavorare a pieno regime. Sicuramente è già qualcosa". Nonostante il prezzo più basso ovunque, ancora chi può scegliere preferisce mettersi in fila ai distributori low cost. E così davanti al tribunale è molto facile vedere una lunga fila di auto in attesa del proprio turno alla Tamoil.

«Questi ribassi stanno aiutando molto - racconta Giacomo Bendi -. Le persone però hanno ancora paura, e nonostante questo decreto, in molti continuano a venire a fare grandi rifornimenti, riempiono le taniche e le tengono, spaventati che tra 20 giorni si ritorni ai vecchi prezzi. Ora come ora fortunatamente abbiamo i prezzi più bassi di zona, e la cosa qui è fissa. Dalla mattina alla sera macchine su macchine, non si fermano mai".

E se fino a pochi giorni fa era difficile, o impossibile, trovare un distributore che avesse la benzina a meno di due euro al litro, adesso sono molti che hanno prezzi vantaggiosi. Lo scettro di distributore più economico se lo aggiudica l'Esso al Galluzzo con 1.694 euro al litro,al pari dell'IP, sempre del Galluzzo. A chiudere l'ideale podio iQ8easy Due Strade, con la benzina a 1,704 e/l (prezzi riguardanti un litro di benzina al self service, rilevati tramite il servizio PrezziBenzina.it il 23/03/22 ndr).

© Riproduzione riservata

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

24 Marzo 2022

TgPadova

Guerra Ucraina, allarme Coldiretti: grano aumentato del 53%

Non solo carburanti, il prezzo del grano per il pane è balzato del 53% dopo un mese di guerra in Ucraina, ma ad aumentare del 30% è stata anche la soia e dell'11% il prezzo del mais e del 6% destinati all'alimentazione degli animali negli allevamenti. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sulla base delle quotazioni alla borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale del commercio dei prodotti agricoli. A pesare è - sottolinea la Coldiretti - la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni e creano carenza sul mercato mondiale dove Russia e Ucraina insieme rappresentano il 28% degli scambi di grano e il 16% di quello di mais a livello mondiale secondo il centro Studi Divulga.

Una situazione che - sottolinea la Coldiretti - nei paesi più sviluppati sta alimentando l'inflazione ma a rischio c'è la stabilità politica di quelli più poveri con i prezzi del grano che si collocano sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto che è il maggior importatore mondiale di grano e dipende soprattutto da Russia e Ucraina. Non è un caso che la Tunisia abbia pubblicato in gazzetta Ufficiale un decreto presidenziale relativo alla lotta alla speculazione per colpire operazioni di deposito o occultamento di beni e merci con l'obiettivo di creare una penuria o turbativa del mercato.

Una emergenza mondiale che riguarda direttamente l'Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l'alimentazione del bestiame, secondo l'analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l'Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 13% ma garantisce anche il 3% dell'import nazionale di grano secondo lo studio Divulga.

Una emergenza destinata a durare poichè - riferisce la Coldiretti - l'Ucraina ha annunciato che per effetto della guerra in primavera riuscirà a seminare meno della metà della superficie a cereali per un totale di 7 milioni rispetto ai 15 milioni previsti prima dell'invasione Russa. Una notizia che è stata accompagnata dall' annuncio del ministro dell'Agricoltura ucraino, Roman Leshchenko sulla necessaria limitazione delle esportazioni nazionali per garantire la sopravvivenza della popolazione. Un blocco che - conclude la Coldiretti - riguarda anche l'esportazione di fertilizzanti dall'Ucraina che lo scorso anno ne ha esportati 107mila tonnellate in Italia, secondo l'analisi del Centro Studi Divulga.

Dal grano al pane il prezzo aumenta di 13 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l'acqua per ottenere un chilo di prodotto finito. Una recente analisi di Assoutenti rileva un prezzo medio del pane in Italia di 5,31 euro al kg con punte di 9,8 euro al chilo. Un chilo di grano tenero ha raggiunto infatti in Italia - sottolinea la Coldiretti - il valore massimo di 40 centesimi al chilo su valori influenzati direttamente dalle quotazioni internazionali a differenza del pane che evidenzia una estrema variabilità dei prezzi lungo la penisola. Una dimostrazione che a pesare sul prezzo finale del pane per oltre il 90% sono altri fattori come l'energia, l'affitto degli immobili ed il costo del lavoro piuttosto che la materia prima agricola.

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

24 Marzo 2022

Telenuovo

Guerra Ucraina, allarme Coldiretti: grano aumentato del 53%

Non solo carburanti, il prezzo del grano per il pane è balzato del 53% dopo un mese di guerra in Ucraina, ma ad aumentare del 30% è stata anche la soia e dell'11% il prezzo del mais e del 6% destinati all'alimentazione degli animali negli allevamenti. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sulla base delle quotazioni alla borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale del commercio dei prodotti agricoli. A pesare è - sottolinea la Coldiretti - la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni e creano carenza sul mercato mondiale dove Russia e Ucraina insieme rappresentano il 28% degli scambi di grano e il 16% di quello di mais a livello mondiale secondo il centro Studi Divulga.

Una situazione che - sottolinea la Coldiretti - nei paesi più sviluppati sta alimentando l'inflazione ma a rischio c'è la stabilità politica di quelli più poveri con i prezzi del grano che si collocano sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto che è il maggior importatore mondiale di grano e dipende soprattutto da Russia e Ucraina. Non è un caso che la Tunisia abbia pubblicato in gazzetta Ufficiale un decreto presidenziale relativo alla lotta alla speculazione per colpire operazioni di deposito o occultamento di beni e merci con l'obiettivo di creare una penuria o turbativa del mercato.

Una emergenza mondiale che riguarda direttamente l'Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l'alimentazione del bestiame, secondo l'analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l'Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 13% ma garantisce anche il 3% dell'import nazionale di grano secondo lo studio Divulga.

Una emergenza destinata a durare poichè - riferisce la Coldiretti - l'Ucraina ha annunciato che per effetto della guerra in primavera riuscirà a seminare meno della metà della superficie a cereali per un totale di 7 milioni rispetto ai 15 milioni previsti prima dell'invasione Russa. Una notizia che è stata accompagnata dall' annuncio del ministro dell'Agricoltura ucraino, Roman Leshchenko sulla necessaria limitazione delle esportazioni nazionali per garantire la sopravvivenza della popolazione. Un blocco che - conclude la Coldiretti - riguarda anche l'esportazione di fertilizzanti dall'Ucraina che lo scorso anno ne ha esportati 107mila tonnellate in Italia, secondo l'analisi del Centro Studi Divulga.

Dal grano al pane il prezzo aumenta di 13 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l'acqua per ottenere un chilo di prodotto finito. Una recente analisi di Assoutenti rileva un prezzo medio del pane in Italia di 5,31 euro al kg con punte di 9,8 euro al chilo. Un chilo di grano tenero ha raggiunto infatti in Italia - sottolinea la Coldiretti - il valore massimo di 40 centesimi al chilo su valori influenzati direttamente dalle quotazioni internazionali a differenza del pane che evidenzia una estrema variabilità dei prezzi lungo la penisola. Una dimostrazione che a pesare sul prezzo finale del pane per oltre il 90% sono altri fattori come l'energia, l'affitto degli immobili ed il costo del lavoro piuttosto che la materia prima agricola.

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

Ferrovie.Info

Ferrovie: Assoutenti, vicinanza alla prima azienda italiana di mobilità sotto attacco cyber

Pubblicato: 23 Marzo 2022 Trenitalia Ferrovie dello Stato

Ancora una giornata di caos nel settore ferroviario con ripercussioni dirette sui passeggeri e sul Gruppo FS.

Lo afferma Assoutenti, commentando il blocco dei servizi di vendita dei biglietti Trenitalia a causa di un probabile attacco hacker.

"Assoutenti esprime vicinanza al Gruppo FS, ai suoi tecnici e a tutto il personale che sta fronteggiando questa eccezionale situazione e che con la direttiva della bigliettazione a bordo senza sovrapprezzo si dimostra attento e sensibile nei riguardi dei bisogni dell'utenza - afferma il presidente Furio Truzzi -.

?nostra volontà investire anche le strutture governative di cyber sicurezza per capire la cause che hanno generato il black-out e agire a tutela dei passeggeri e del patrimonio trasportistico italiano, allo scopo di impedire che simili attacchi informatici producano enormi danni per i cittadini e per l'impresa ferroviaria" - conclude Truzzi.

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

Idealista News

Gli aumenti del 2022: dalle bollette ai mutui tutti i rincari che pesano sugli italiani

Gli aumenti del 2022: dalle bollette ai mutui tutti i rincari che pesano sugli italiani Via email Autore: Redazione

23 marzo 2022, 10:22

Indice dei contenutiBollette: luce e gas alle stelleBenzina e gasolioConti correntiMaterie primeAumenti dei mutuiPane e pastaOlio di semi di girasole

Il 2022 sarà ricordato come un anno nero per le famiglie italiane. Dopo due anni di pandemia, l'inflazione e la guerra in Ucraina hanno innescato una catena di nuovi aumenti che vanno dalle materie prime, alle bollette di luce e gas, senza contare la benzina, i mutui, i conti correnti, il pane e la pasta e anche l'ormai ricercatissimo olio di semi di girasole. Vediamo quali sono tutti i rincari che pesano sugli italiani in questo anno appena iniziato.

A fare la fotografia di alcuni dei rincari che colpiscono gli italiani è stato il comparatore Facile.it., che fa un elenco che comprende i prezzi dell'energia, la benzina e il carburante e i conti correnti. Nuovi aumenti che si aggiungono a quelli delle materie prime, della pasta e della farina, dell'olio di girasole o dei mutui. Ma vediamoli tutti nel dettaglio.

Bollette: luce e gas alle stelle

L'aumento dell'energia elettrica e del gas che ha portato alle stelle le bollette è da capogiro: siamo infatti a +80% rispetto al 2021. E questo secondo i calcoli fatti da Facile.it a gennaio, ovvero quando ancora non si parlava (o non si credeva) a un'invasione dell'Ucraina. A parità di consumi rispetto allo scorso anno gli italiani potrebbero pagare anche 3000 euro in più rispetto allo scorso anno. Ecco perché diventa indispensabile cercare di risparmiare il più possibile con uso intelligente degli elettrodomestici.

Benzina e gasolio

Quando si parla di aumenti del carburante, benzina e gasolio in primis, si tocca un altro tasto molto dolente. Nei primi due mesi del 2022 gli italiani infatti hanno speso per rifornire le proprie vetture il 22% in più rispetto al 2021. Un dato che si evince dalle simulazioni di Facile.it su dati mUp Research. Nelle ultime settimane con l'aggravarsi della situazione in Ucraina, il prezzo del carburante è salito tanto che per il rifornimento di una vettura a benzina gli italiani hanno speso in media circa 275 euro (contro i 228 euro dello scorso anno), mentre chi ha un diesel 245 euro (contro i 199 euro del 2021).

Una boccata d'aria dovrebbe arrivare però dal decreto energia che ha predisposto il taglio delle accise. Si tratta di una diminuzione pari a 25 centesimi per benzina e diesel a cui bisogna aggiungere l'Iva al 22%.

Conti correnti

Aumenti e rincari anche per i conti correnti nel 2022, secondo Facile.it, che ha esaminato l'ICC (Indicatore dei Costi

complessivi) dei conti correnti offerti dai sei primari istituti bancari e confrontando i valori con quelli di ottobre 2022. I costi dei conti correnti con operazione allo sportello sono aumentati del 21% per tutte le tipologie di clientela, mentre diminuiscono quelli per la clientela online (-22%)

Materie prime

Anche prima dello scoppio della guerra, l'Ance denunciava un aumento delle materie prime per l'edilizia. A novembre 2021 il ferro e l'acciaio avevano registrato un incremento del 226,7% in un anno. Adesso sempre dalla filiera delle costruzioni arriva un vero e proprio allarme per la possibile chiusura dei cantieri.

Aumenti dei mutui

Se già l'aumento dell'inflazione ha avuto degli effetti sui mutui - come affermato da esperti del settore a idealista/news - la situazione si è aggravata con lo scoppio della guerra. Basti pensare che già solo il giorno dell'invasione, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, l'Irs con scadenza a 20 anni, ha superato quota 1.

Pane e pasta

Per quanto riguarda i prezzi di pane e pasta, i produttori hanno già comunicato alle catene della grande distribuzione che devono prepararsi a una nuova ondata di aumenti di prezzi di pasta, farina, pane e prodotti di pasticceria. Ed esperti della filiera, quali Federdistribuzione, Assoutenti e del Cai- Consorzi Agrari d'Italia, hanno raccontato a idealista/news cosa dovremmo aspettarci nei prossimi mesi.

Olio di semi di girasole

Ormai è diventato il prodotto più ricercato dei supermercati. L'olio di semi di girasole - di cui l'Ucraina e la Russia sono i due maggiori produttori mondiali- per il quale è iniziata una vera e propria corsa all'accaparramento. Secondo Carlo Tampieri, presidente del gruppo Oli da semi di ASSITOL sentito da idealista/news, se il conflitto dovesse proseguire la situazione

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

Idealista News

Gli aumenti del 2022: dalle bollette ai mutui tutti i rincari che pesano sugli italiani

potrebbe complicarsi ulteriormente perché salterebbe la semina, prevista in primavera.

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a cura di comunicazione@assoutenti.it

23 Marzo 2022

Ferrovie.it

Cyber-attacco ai danni di FS. Assoutenti solidale con l'azienda

Ancora una giornata di caos nel settore ferroviario con ripercussioni dirette sui passeggeri e sul Gruppo FS. Lo afferma Assoutenti, commentando il blocco dei servizi di vendita dei biglietti Trenitalia a causa di un probabile attacco hacker.

Assoutenti esprime vicinanza al Gruppo FS, ai suoi tecnici e a tutto il personale che sta fronteggiando questa eccezionale situazione e che, con la direttiva della bigliettazione a bordo senza sovrapprezzo, si dimostra attento e sensibile nei riguardi dei bisogni dell'utenza. - afferma il Presidente Furio Truzzi - E' nostra volontà investire anche le strutture governative di

cyber-sicurezza per capire la cause che hanno generato il black-out e agire a tutela dei passeggeri e del patrimonio trasportistico italiano, allo scopo di impedire che simili attacchi informatici producano enormi danni per i cittadini e per l'impresa ferroviaria"

conclude Truzzi.

Comunicato stampa Assoutenti - 23 marzo 2022

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