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Regione Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone Comune di Pordenone. RELAZIONE GEOLOGICA Costruzione di una palazzina uffici Comparto Ambito 6

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(1)

Regione Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone

Comune di Pordenone

RELAZIONE GEOLOGICA

Costruzione di una palazzina uffici – Comparto Ambito 6

Committente

Interporto Centro Ingrosso spa Data

aprile 2015

Tecnico

dott. geol. Paola Parente

(2)

1 – PREMESSA ... 3

2 – INQUADRAMENTO GENERALE ... 4

2.1 Morfologia ... 4

2.2 Idrogeologia ... 5

2.3 Litologia ... 5

2.4 Sismologia ... 5

3 – MODELLO GEOLOGICO ... 7

3.1 Parametrazione geotecnica... 8

4 - GEODINAMICA ... 9

4.1 Categoria di sottosuolo ... 9

4.2 Suscettibilità alla liquefazione ... 10

5 – SINTESI DELLA PERICOLOSITA’ GEOLOGICA DELL’AREA ... 11

5.1 Pericolosità geomorfologica ... 11

5.2 Pericolosità idrogeologica ... 11

5.3 Pericolosità idraulica ... 11

5.4 Pericolosità sismica ... 11

6 – MODELLO GEOTECNICO ... 12

7 - CONCLUSIONI ... 13

(3)

1 – PREMESSA

A seguito dell’incarico conferito dall’Interporto Centro Ingrosso spa di Pordenone, è stata eseguita un’indagine geologica a supporto del progetto di costruzione di una palazzina uffici presso il Comparto - Ambito 6 dell’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone.

Lo studio si è articolato nel modo seguente:

a. visione ed analisi dei dati esistenti sull’area;

b. indagine geognostica con l’esecuzione di N.2 prove CPT spinte sino ad una profondità di 20 m dal p.c.;

c. rielaborazione e restituzione dei dati;

d. redazione della relazione geologica.

Nella stesura di questo documento si è fatto riferimento alla seguente normativa:

 Delibera Giunta Reg. 845 del 06.05.2010 "Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità", recepimento Ordinanza 3519 del 28.04.2006.

 L.R. 11.08.2009 n.16 - "Norme per le costruzioni in zona sismica e per la tutela del territorio".

 Circolare 2 febbraio 2009 n.617 - istruzioni per l'applicazione delle Nuove Norme Tecniche.

 Decreto 14 gennaio 2008 - approvazione nuove Norme Tecniche, GU n.29 del 04.02.08, Suppl.

Ordinario n.30.

Lo studio viene redatto sulla base dello Studio Geologico Generale del Comune di Pordenone e dell’indagine geologica relativa al “progetto unitario di Comparto – Ambito 6” redatta dal dott.

M.Pivetta nel 2001.

(4)

2 – INQUADRAMENTO GENERALE

2.1 Morfologia

La morfologia della zona, a grande scala, risulta rappresentata da un piano leggermente inclinato secondo una direzione NE-SW.

E’ la direzione dettata dai corsi d’acqua entro i quali ricade la zona d’intervento, il Noncello ed il Meduna. In particolare l’area è interessata dalla loro rielaborazione dei sedimenti superficiali della bassa pianura.

da: Carta Geologica del Friuli Venezia Giulia.

(5)

2.2 Idrogeologia

L’area è ubicata a sud della fascia delle risorgive e il modello idrogeologico è rappresentato da una falda superficiale discontinua, localmente temporanea, contenuta entro livelli sabbiosi / sabbiosi con ghiaia medio fine. La profondità risulta variabile, condizionata dalla suddivisione litologica .

Generalmente è posizionata entro un range di 1.5 – 3.0 m dal p.c.

A maggiori profondità è presente un sistema multifalde sovrapposte. Sono falde confinate, con risalienza variabile. Alcune falde hanno infatti perso la loro artesianità e sono quindi allo stato semi – artesiano in quanto non riescono a raggiungere la superficie.

2.3 Litologia

La stratigrafia della zona è rappresentata da un’alternanza di livelli coerenti, argille e argille limose e livelli incoerenti costituiti da sabbie e/o limose e sabbie con ghiaie medio – fine, in % variabile.

Sono allovioni oloceniche del sistema Cellina – Meduna, mescolate con quelle del Tagliamento, classate a sud della linea delle risorgive con granulometria ad ampio specchio, in un range argilla – sabbia – ghiaia medio fine, secondo una deposizione in alternanza variabile.

La deposizione è dovuta alle correnti fluvio – glaciali, in particolare modo del Cellina.

2.4 Sismologia

La classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia , inserisce il comune di Pordenone in zona sismica 2, definita alta sismicità (Delibera Giunta Reg. 845 del 06.05.2010 "Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità", recepimento Ordinanza 3519 del 28.04.2006).

Comune Zona sismica Area di Alta/Bassa

sismicità

ag con Ps (50 annni) = 10% o Tr = 475 anni

Pordenone 2 Alta 0.175< ag ≤ 0.25

(6)

Sulla base della zonazione sismogenetica realizzata dall’INGV nel 2004, la regione FVG è interessata dalle aree identificate come 904 e 905, legate all’interazione Adria – Europa.

La massima convergenza tra le placche determina strutture a pieghe sud-vergenti e faglie inverse nel Sudalpino Orientale e nelle aree ad Est da faglie trascorrenti ad andamento dinarico.

Sulla base del database denominato DBMI11 realizzato dall’INGV nel 2011, contenente le osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani è stato possibile ricostruire la storia sismica del comune di Pordenone. In particolare, si osserva che le intensità macrosismiche storiche rilevate nel territorio comunale sono in genere di entità media con grado massimo compreso tra 6 e 7 e con una maggiore concentrazione intorno a 5.

(7)

3 – MODELLO GEOLOGICO

Il modello geologico è stato individuato attraverso n.2 prove penetrometriche statiche e considerando le prove eseguite in posizione limitrofa in occasione dello studio geologico – tecnico per il Comparto – Ambito 6 (dott. M.Pivetta).

Al fine di poter eseguire le due nuove prove penetrometriche è stato eliminato lo strato superficiale di riporto ghiaioso che costituisce il piazzale.

La stratigrafia delle prove eseguite risulta essere la seguente:

CPT1

0.00 – 1.20 Preforo - Strato superficiale costituito da tout-venant 1.20 – 10.0 Argille e limi con intercalazioni di sabbie limose / sabbie 10.0 – 15.2 Sabbie localmente ghiaiose

15.2 – 18.2 Alternanza di livelli argillosi e livelli sabbioso e/o limosi 18.2 – 20.0 Sabbie e/o ghiaie

CPT2

0.00 – 1.20 Preforo - Strato superficiale costituito da tout-venant 1.20 – 9.80 Argille e limi con intercalazioni di sabbie limose 9.80 – 15.0 Sabbie e sabbie limose localmente ghiaiose

15.0 – 18.0 Alternanza di livelli argillosi e livelli sabbioso e/o limosi 18.0 – 20.0 Sabbie e/o ghiaiose

La CPT2’ del precedente studio (distanza di circa 100 m), è concorde a quanto individuato attualmente.

La piezometrica è stata misurata a -1.6 m dal p.c.

I livelli sabbiosi e/o limosi più superficiali sono saturi.

Il modello geologico semplificato può essere considerato il seguente:

Strato 1 Tout – venant grossolano H ≈ 1.2 m

Strato 2 Prevalenza della componente argillosa – limosa H ≈ 8.8 m Strato 3 Prevalenza della componente sabbiosa / limosa H ≈ 5.0 m Strato 4 Prevalenza della componente argillosa limosa H ≈ 3.0 m Strato 5 Prevalenza della componente sabbiosa e/o ghiaiosa H > 2.0 m

(8)

Profilo litologico di riferimento per l’area d’intervento.

3.1 Parametrazione geotecnica

Considerando le prove geognostiche eseguite si ottengono i seguenti parametri geotecnici mediati, per le diverse litologie individuate:

argille e limi Cu = 0.4 – 1.0 Kg/cmq Y = 1.9 – 2.0 Mo = 35 - 90 Kg/cmq Moderatamente consistente – consistente

sabbie limose Φ = 32°-35° Y = 1.8 Dr = 0.5 E’50 = 125-210 Kg/cmq E’25 = 185-320 Kg/cmq Moderatamente addensato

sabbie e/o con ghiaie Φ = 34° - 40° Y = 1.8 – 1.9 Dr = 0.6 – 0.8 E’50 = 175 - 440 Kg/cmq E’25 = 260 - 650 Kg/cmq Moderatamente addensato - addensato

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4 - GEODINAMICA

La classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia , inserisce il comune di Pordenone in zona sismica 2, definita alta sismicità (Delibera Giunta Reg. 845 del 06.05.2010 "Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità", recepimento Ordinanza 3519 del 28.04.2006).

Gli studi recenti di neotettonica evidenziano inoltre un generale abbassamento dell'area di bassa pianura, con un basculamento in direzione della linea di Caorle.

4.1 Categoria di sottosuolo

In relazione ai sedimenti rilevati dalle prove di riferimento, sino alla profondità indagata, secondo quanto previsto dal DM 14/01/2008, l’intervento di progetto si può inserire, in termini cautelativi, nella categoria di sottosuolo C - "depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e caratterizzati da valori di Vs 30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (15<N SPT< 50) nei terreni a grana grossa e Cu compreso tra 0.7 - 2.5 Kg/cmq nei terreni a grana fine".

Coordinate WGS84: Lat. 45.943902 Long. 12.675888 Coordinate ED50: Lat. 45.944793 Long. 12.676875

Classe d'uso: II

Vita nominale: VN = 50 anni Coeff. d'uso: CU = 1.0

Vita di riferimento: VR = VN x CU = 50 anni

Categoria topografica T1 - superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media ≤ 15°

Coeff. di amplificazione topografica St = 1

La probabilità di superamento della vita di riferimento è stata valutata considerando i seguenti stati limite:

Stato Limite di Operatività (SLO = 0.81) Stato limite di Danno (SLD = 0.63)

Stato limite di salvaguardia della Vita (SLV = 0.1) Stato limite di prevenzione del Collasso (SLC = 0.05)

(10)

In funzione dello stato limite considerato e quindi della relativa probabilità di superamento, i parametri sismici di sito di riferimento risultano:

SLO SLD SLV SLC

ag 0.052g 0.068g 0.189g 0.249g

Fo 2.462 2.453 2.447 2.505

Tc* 0.24 sec 0.265 sec 0.334 sec 0.347 sec

dove

ag acc. orizzontale massima di sito

Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in acc. orizzontale Tc* periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in acc. orizzontale I coefficienti sismici principali risultano:

SLO SLD SLV SLC

Ss 1.5 1.5 1.42 1.33

St 1.0 1.0 1.0 1.0

Cc 1.68 1.63 1.51 1.49

Kh 0.016 0.020 0.064 0.093

Kv 0.008 0.010 0.032 0.046

Amax 0.768 0.996 2.629 3.245

Beta 0.20 0.20 0.24 0.28

4.2 Suscettibilità alla liquefazione

Il metodo di Sherif e Ishibashi, utilizzato per la verifica a liquefazione dei sedimenti rilevati dalle prove penetrometriche, ammette che si possano verificare fenomeni di liquefazione solo nei livelli che presentino le seguenti caratteristiche:

- siano costituiti da sabbie o sabbie limose;

- si trovino sotto il livello statico della falda;

- gli strati di copertura non liquefacibile abbiano spessore inferiore di 3 metri.

Nella verifica a liquefazione si considerano i sedimenti presenti fino ad una profondità di circa 15 m dal p.c.

Considerando la prevalenza di sedimenti coerenti argilloso limosi fino ad una profondità di circa 10m dal p.c., con intercalazioni di limitato spessore di sabbie limose / sabbie, seguita da uno strato sabbioso, localmente ghiaioso moderatamente addensato, si ritiene molto bassa la probabilità che si manifesti il fenomeno della liquefazione nell’area d’intervento.

(11)

5 – SINTESI DELLA PERICOLOSITA’ GEOLOGICA DELL’AREA

5.1 Pericolosità geomorfologica

In relazione alla morfologia subpianeggiante dell’area d’intervento, non sussiste pericolosità geomorfologica.

5.2 Pericolosità idrogeologica

Non è prevista la realizzazione di scantinati e, pertanto non vi sono interferenze tra la falda superficiale e la struttura fondazionale di progetto.

5.3 Pericolosità idraulica

L’area è inserita in zona P1 – moderata pericolosità idraulica, “Adozione del “Progetto di 1^ Variante Piano Stralcio dell’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Livenza e delle corrispondenti misure di salvaguardia”.

5.4 Pericolosità sismica

Come indicato nello specifico paragrafo, il Comune di Pordenone è classificato ad “alta sismicità”, come confermato dalla storia sismica del comune (eventi sismici ed intensità macrosismiche registrate).

(12)

6 – MODELLO GEOTECNICO

Dalle prove a disposizione e, considerando il modello geologico precedentemente descritto, si è ricavato il seguente modello geotecnico di riferimento.

Strato 1 Materiale di riporto grossolano H = 1.2 m

Strato 2 Prevalenza della componente argilla - limosa H = 8.8 m Cu = 0.45 Kg/cmq Y = 1.9 Mo = 40 Kg/cmq

Moderatamente consistente

Strato 3 Prevalenza della componente sabbiosa / limosa H ≈ 5.0 m Φ = 35° Y = 1.8 Dr = 0.65 E’50 = 210 Kg/cmq

E’25 = 320 Kg/cmq

Moderatamente addensato

Strato 4 Prevalenza della componente argillosa limosa H ≈ 3.0 m Cu = 1.0 Kg/cmq Y = 2.0 Mo = 90 Kg/cmq

Consistente

Strato 5 Prevalenza della componente sabbiosa e/o ghiaiosa H > 2.0 m Φ = 40° Y = 2.0 Dr = 0.8 E’50 = 440 Kg/cmq E’25 = 650 Kg/cmq

Moderatamente addensato

Il progetto prevede la costruzione di una palazzina uffici, con 3 piani fuori terra.

Al piano terra l’edificio si presenta aperto, con la parte chiusa che è costituita dal vano scala e dall’atrio d’ingresso, con vano ascensore e locali tecnici. Il collegamento con l’edificio esistente avviene con una passerella metallica grigliata che è posta a quota +1.1 m di progetto.

Dalle prove di riferimento si evidenziano le seguenti osservazioni:

1 In relazione alle caratteristiche scadenti dei sedimenti e alle eteropie litologiche rilevate dalle prove penetrometriche, in fase di esecuzione delle fondazioni bisognerà verificare l'eventuale presenza di livelli organici o di argilla molle ed eventualmente procedere alla bonifica o surroga degli stessi con magrone.

2 Le trincee non hanno rilevato la presenza di una falda superficiale ma hanno evidenziato dei livelli limo sabbiosi / sabbiosi che in caso di elevate precipitazioni potrebbero diventare sede di

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7 - CONCLUSIONI

In relazione all’indagine svolta si traggono le seguenti considerazioni conclusive:

− L’area d’indagine è localizzata a Pordenone in zona Interporto. La quota media è di circa 23 m s.l.m.

− Il modello geologico è caratterizzato da un’alternanza di sedimenti coerenti (argillosi e/o limosi) e di sedimenti incoerenti (sabbie limose / sabbie e/o ghiaie).

− Il modello geotecnico è caratterizzato dai seguenti strati:

Strato 1 Tout – venant grossolano H ≈ 1.2 m

Strato 2 Prevalenza della componente argillosa – limosa H ≈ 8.8 m Strato 3 Prevalenza della componente sabbiosa / limosa H ≈ 5.0 m Strato 4 Prevalenza della componente argillosa limosa H ≈ 3.0 m Strato 5 Prevalenza della componente sabbiosa e/o ghiaiosa H > 2.0 m

− Il modello idrogeologico è costituito da sedimenti incoerenti in falda. La piezometrica è stata individuata dall’indagine a -1.6 m dal p.c.

− La classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia , inserisce il comune di Pordenone in zona sismica 2, definita alta sismicità (Delibera Giunta Reg. 845 del 06.05.2010 "Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità", recepimento Ordinanza 3519 del 28.04.2006).

− In relazione ai sedimenti rilevati dalle prove di riferimento, sino alla profondità indagata, secondo quanto previsto dal DM 14/01/2008, l’intervento si inserisce nella categoria di sottosuolo C -

"depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e caratterizzati da valori di Vs 30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (15<N SPT< 50) nei terreni a grana grossa e Cu compreso tra 0.7 - 2.5 Kg/cmq nei terreni a grana fine". . I parametri ed i coefficienti di sito vengono riportati nello specifico paragrafo.

− I sedimenti incoerenti rilevati dalle prove non risultano potenzialmente liquefacibili (Sherif - Ishibashi e Ischiara - Perlea).

− La scelta del carico di esercizio spetta al calcolatore in funzione dei cedimenti assoluti e differenziali accettabili dalla struttura di progetto, in relazione alle dimensioni della platea, della rigidezza della strutura e dei carichi reali che la struttura di progetto trasmetterà nel sottosuolo.

Nella scelta del tipo di fondazione si dovrà valutare l’influenza delle tensioni indotte dalla nuova struttura su quella esistente adiacente (fondata su pali).

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− Qualora la scelta ricada su pali, anche per la nuova struttura, lo strato portante di riferimento, in prima ipotesi, può essere considerato lo strato 3, prevalenza della componente sabbiosa, e/o sabbioso limosa, localmente ghiaiosa.

− L’area è inserita in zona P1 – moderata pericolosità idraulica, del “Adozione del “Progetto di 1^

Variante Piano Stralcio dell’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Livenza e delle corrispondenti misure di salvaguardia”.

− L’area ricade in zona D della zonizzazione geologica del PRGC.

Pordenone, 29/04/2015 dott. geol. Paola Parente

Relazioni 2015/03 – Palazzina Interporto

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