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Settore Servizi all Infanzia

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Academic year: 2022

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Settore Servizi all’Infanzia

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA

DEL COMUNE DI MILANO

a.e.2016/2019

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Indice

1° parte

I contenuti dichiarati nella prima parte del documento sono uguali per tutte le Scuole dell’Infanzia.

 Premessa comune per tutte le Scuole dell’Infanzia del Comune di Milano

 Finalità della scuola dell’infanzia comunale milanese.

 I contesti come risorsa educativa

 I traguardi dei bambini dai 3 ai 6 anni

 Un progetto per i bambini con disabilità e in difficoltà

 Significati e modalità dell’ambientamento

 I momenti di cura

 Organizzazione dei gruppi dei bambini e delle sezioni

 L’organizzazione e il senso della giornata educativa

 Insegnamento della religione cattolica.

 La continuità educativa

 Rapporti scuola-famiglia

 Le figure professionali

 Organi collegiali di partecipazione

2° parte

I contenuti dichiarati nella seconda parte del documento sono la presentazione dell’offerta formativa triennale alle famiglie, ampliati e contestualizzati dal collegio docenti, dopo una attenta valutazione e lettura dei bisogni e delle risorse, contestualizzate al singolo servizio.

 Funzionamento della scuola

 Il personale della scuola

 Organi collegiali di partecipazione: composizione Consiglio di Unità educativa – i rappresentanti di sezione

 Formazione in servizio del personale Progettazione operativa della scuola

 Descrizione del contesto educativo: analisi della situazione di partenza e individuazione degli obiettivi rilevati

 Ambienti della Scuola dell’Infanzia

 I traguardi dei bambini

 Il progetto per i bambini con disabilità e o in difficoltà

 Progetto ambientamento

 I momenti di cura

 La giornata a scuola dei bambini

 I progetti dell’offerta formativa

 Insegnamento della religione cattolica

 Progetto continuità educativa

 La partecipazione delle famiglie

 Uscite didattiche

 Le feste

 Enti e servizi di supporto e risorse sul territorio

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Premessa comune per tutte le Scuole dell’Infanzia del Comune di Milano

Le scuole dell'infanzia comunali di Milano sono SCUOLE PARITARIE. La legge1 definisce “scuole paritarie” le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima.

Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio.

In tale contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione2.

La riforma del sistema nazionale d’istruzione stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).

Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

Il PTOF è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità: è uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per l’adozione e l’approvazione del documento generale in base:

 agli esiti dell’autovalutazione;

 ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza;

 ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione educativa e formativa;

 ad eventuali nuove proposte;

Il PTOF è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educativa tra Famiglia e Comunità Educante, intesa come assunzione di precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalità condivise con le famiglie.

Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il 30 ottobre.

Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Milano, coerente con i principi contenuti nel documento “Le Linee di indirizzo pedagogiche dei Servizi all’Infanzia 0/63” che delinea l’identità del “Sistema Educativo Comunale e le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione4”, viene elaborato dal Collegio degli Educatori e adottato dal Consiglio di Unità Educativa5.

1 Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”

2 C. M. n. 31 del 18 marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di parità scolastica”

3 Documento pubblicato su: www.comune.milano.it”

4 “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” - D.M. 254 del 16 novembre 2012 in G.U. n.

30 del 5 febbraio 2013

5 art.8.3 del “Regolamento organi collegiali per l'istituzione della partecipazione nei servizi educativi all’infanzia 0/6 comunali” - Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del 22/11/2012 – P.G. 709891 e pubblicato sul sito: www.comune.milano.it

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Finalità della scuola dell’infanzia comunale milanese.

La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative.

Il progetto pedagogico e curricolare della scuola dell’infanzia si basa sui principi della Costituzione e della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, sulle “Linee di indirizzo pedagogiche dei Servizi all’Infanzia 0/6”, sulle ricerche di settore e sulla storia delle scuole, su una visione comune del bambino, del genitore, dell’educatore, ponendo attenzione alle dimensioni corporee, relazionali, affettive, sociali, cognitive delle bambine e dei bambini, senza anticipazioni e didatticismi.

Le scuole dell'infanzia del Comune di Milano promuovono:

 il pieno sviluppo della persona umana,

 l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,

 il superamento di ogni forma di discriminazione,

 l'accoglienza e l'inclusione,

 la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose,

 la partecipazione attiva delle famiglie,

 l'apertura al territorio.

Un percorso educativo e curricolare che è fatto di apprendimenti, connessioni, culture organizzative, professionalità, reti e relazioni: di vita quotidiana di bambini e adulti in ambienti educativi di qualità. In tal senso, ogni Scuola dell’Infanzia è e vuole essere:

Un luogo di attenzione ai diritti dei bambini e al loro benessere come persone.

Un luogo pubblico, di educazione, crescita e cura per tutti i piccoli da 3 a 6 anni. Essi sono risorse preziose, di cui la comunità, accanto alle famiglie, deve farsi carico.

Un ambiente di vita, relazione e apprendimento.

Un luogo in grado di accogliere la complessità delle esperienze infantili, aprendo la porta a ogni bambino come soggetto unico e irripetibile, protagonista della propria storia.

Un luogo dove i piccoli possano crescere sereni, esprimendo le proprie idee ed emozioni attraverso una pluralità di linguaggi.

Un contesto socialmente impegnato a sostenere la genitorialità, nel rispetto dei reciproci ruoli e delle differenti culture.

 Il fulcro di una rete attiva ed estesa su tutto il territorio cittadino, capace di coinvolgere insieme diverse istituzioni e persone in un patto di corresponsabilità educativa; in tal senso, un luogo d’incontro, dialogo, collaborazione, studio e cultura.

Un luogo in cui “lo stare insieme” assuma significati ampi e concreti esprimendosi attraverso una pluralità di percorsi in cui la cooperazione tra bambini e tra adulti assuma un significato portante.

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5 Come riportato nelle Indicazioni Nazionali6, le principali finalità della Scuola dell’Infanzia in relazione ai bambini riguardano:

L’identità. “Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e a essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme d’identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli”.

L’autonomia. “Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie. Significa esprimere sentimenti ed emozioni;

partecipare alle decisioni manifestando le proprie opinioni, imparando a operare scelte e ad assumere comportamenti sempre più consapevoli”.

Le competenze. “Acquisire competenze implica la possibilità di giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze traducendole in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ripetere, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi”.

La cittadinanza. “Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni. Significa rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise: implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere; il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti. Significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura”.

Nelle Scuole dell’Infanzia milanesi, tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazione, di esperienza e di apprendimento attento a garantire la qualità grazie all’impegno quotidiano degli educatori e al dialogo sociale sia con le famiglie che con la comunità allargata. Tutti i nostri servizi, con le loro specificità distintive, si configurano dunque come contesti intenzionalmente predisposti dagli adulti per prendersi cura dei bambini valorizzandone l’individualità di soggetti attivi e autonomi, impegnati in continui processi d’interazione con i pari, con gli educatori, con l’ambiente e con la cultura del nostro tempo.

In continuità con questi presupposti pedagogici, come finalità specifica ci poniamo l’obiettivo di fornire ai piccoli utenti dei nostri servizi strumenti per:

Apprendere a fare. In un mondo che premia l’intraprendenza e la capacità di comporre elementi in modo originale, senza dimenticarsi di fornire tutta una serie di stimoli sensoriali e creativi a sostegno di persone che nel futuro siano in grado di utilizzare le proprie mani per risolvere con intelligenza problemi.

Apprendere a comportarsi. Imparando a misurarsi con l’esistenza delle regole e con la pluralità di consuetudini socio-culturali che attraversano il contesto di vita in cui sono immersi i bambini.

Apprendere a decidere. Perché i piccoli di oggi e gli adulti di domani non si trovino spiazzati di fronte alla crescente incertezza del mondo, sperimentando in un ambiente protetto come la scuola la responsabilità di piccole scelte quotidiane in grado di riorientare ciò che accade.

6 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, Roma 2012, pag. 16.

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Apprendere a convivere; in un microcosmo sociale abitato da pari e da adulti che non sono più soltanto i genitori. A scuola la collettività diventa esperienza concreta attraverso la condivisione di momenti che vanno dal gioco alla tavola, acquisendo senso e valore come dimensione fondamentale della vita.

Apprendere a riflettere su ciò che si fa, come lo si fa e perché. All’interno di un mondo che costantemente evolve nello sviluppo di conoscenze, tecniche e competenze, diventa indispensabile che i bambini coltivino e strutturino fin da piccoli una mente aperta, continuando a porsi domande di senso che li aiutino nell’imparare ad affrontare i problemi con originalità e spirito critico.

Apprendere ad apprendere, stimolando la costruzione di mappe mentali e saperi che siano il più possibile integrati e flessibili. Se a 3 anni questa è una tensione naturale, oggi diventa la base per uno sviluppo armonico nell’intero ciclo di vita.

Gli obiettivi sono perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante innovazione pedagogica ed avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi dell'insieme di risorse a disposizione.

Ogni scuola, sulla base della propria storia, delle proprie risorse professionali e del proprio tessuto sociale di riferimento, s’impegna a rendere operativi tali presupposti pedagogici comuni attraverso la scelta di uno specifico metodo progettuale.

Le scuole dell'infanzia comunali di Milano perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, e naturalmente con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Milano è protagonista o promotore.

I contesti come risorsa educativa

Parlare di contesti come risorsa educativa significa non solo riferirsi alla strutturazione degli spazi, ma anche alla qualità delle relazioni interpersonali che si sviluppano al loro interno.

La strutturazione degli spazi non è neutra, esercita una rilevante influenza su tutte le dimensioni della personalità. Proprio per questo, occorre progettare e gestire con attenzione tutti gli spazi disponibili nella scuola, sia interni che esterni. Il curricolo esplicito, ovvero l’insieme degli obiettivi, dei contenuti, delle esperienze, degli strumenti, delle azioni che gli educatori progettano intenzionalmente per lavorare con i bambini, è infatti strettamente connesso a un curricolo implicito: l’organizzazione degli spazi e dei tempi che fanno da cornice e permettono di rendere concreto il progetto didattico.

Esiste una correlazione tra la strutturazione degli spazi e le possibilità di apprendimento offerte ai bambini:

all’interno di ogni scuola spazi pensati dagli adulti come ambienti di vita si connotano progressivamente come luoghi dell’incontro e del dialogo, dell’intimità, del far finta, della narrazione, dell’individualità, della costruzione, … favorendo intrecci tra esperienze.

Lo spazio cambia, si struttura e si destruttura in rapporto alla crescita, agli interessi, ai vissuti delle bambine e dei bambini che lo abitano ogni giorno: si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento rappresentati da persone, oggetti e situazioni che offrono loro il senso della continuità, della flessibilità, della coerenza.

La progettazione degli spazi, unita a un’organizzazione dei tempi, dei riti e dei ritmi quotidiani assicura ai bambini punti di riferimento stabili, soprattutto in quei momenti della giornata educativa che lo richiedono come condizione di base (pranzo, sonno, …).

Lo spazio, considerato una risorsa in sé, favorisce la trasmissione dei significati, racconta l’identità della scuola e contribuisce a mantenere un clima sereno. Diventa un’occasione per lo sviluppo dei bambini, comprendendo sia momenti d’identificazione e rassicurazione nella consuetudine, sia momenti di competenza e autonomia nella novità e nel cambiamento possibili.

Ogni struttura possiede caratteristiche diversificate, il collegio degli educatori si attiva per valorizzare al meglio le risorse esistenti e offrire opportunità alternative negli spazi esistenti.

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7 Le Scuole dell’Infanzia milanesi, infine, non dimenticano i bisogni degli adulti che le abitano: educatori e genitori devono ritrovare nell’ambiente attenzioni su misura, responsive rispetto alle necessità di comunicare, confrontarsi e partecipare attivamente nell’interesse dei bambini.

L’organizzazione degli spazi e dei materiali è correlata all’impostazione metodologica che caratterizza ogni singola scuola. Alcuni punti d’attenzione fondamentali e comuni, sono:

 la coerenza tra i principi teorici dichiarati e le scelte attuate in merito alla suddivisione degli spazi e all’organizzazione dei materiali;

 l’allestimento di sezioni e laboratori con diverse tipologie di materiali/oggetti/strumenti, che possono trasformarsi e variare per favorire le esperienze dei bambini;

 la collaborazione nella cura e nella manutenzione degli spazi e dei materiali stessi, che devono essere identificabili e corrispondere per qualità e quantità ai bisogni evolutivi dei bambini.

L’organizzazione degli spazi è concordata in sede di collegio, in modo da:

 offrire ai bambini spazi che consentano di vivere esperienze significative, sia quotidiane che periodiche;

 permettere a tutti l’uso degli ambienti, stabilendo un insieme di regole co-costruite con i bambini che ne favorisca la piena fruibilità;

 predisporre spazi laboratoriali multi linguaggi, frequentabili a rotazione da tutti i bambini della scuola.

Il principio generale al quale si ispirano le scuole dell’Infanzia comunali è la funzione educativa che ricopre la struttura e non solo l'attività che in essa si svolge. Esiste una scuola materiale, l'edificio con la sua organizzazione spaziale interna ed esterna, e una scuola immateriale, l'insieme delle operosità che vi si svolgono: è la maggiore o minore armonizzazione tra queste due dimensioni che incide sull'efficacia della funzione educativa.

Per i bambini da 0 a 6 anni il curricolo implicito ha un'importanza fondamentale e costituisce un processo di inculturazione complementare a quello che avviene in famiglia: i bambini e le bambine imparano vivendo in un ambiente e assorbono comportamenti e modelli direttamente dal proprio contesto di vita. In questa prospettiva l'azione dell’educatore è principalmente quella di allestire un contesto ricco, coerente e significativo da proporre ai bambini, attraverso processi significativi di conoscenze co-costruite.

I traguardi dei bambini da 3 a 6 anni

La Scuola dell’Infanzia è pienamente inserita nel sistema scolastico italiano, pur mantenendo una specificità e un curricolo rispettosi delle caratteristiche dei bambini da 3 a 6 anni. In tal senso, la professionalità degli educatori deve muoversi rimanendo necessariamente in equilibrio tra cura e apprendimento.

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo emanate nel 2012 prevedono una struttura della didattica basata su campi d’esperienza che toccano i diversi ambiti di vita e azione dei bambini; essi rappresentano aree d’intervento specifiche entro le quali è obiettivo degli educatori promuovere esperienze intenzionali a sostegno dello sviluppo delle competenze.

Un elemento distintivo delle Scuole dell’Infanzia milanesi è considerare ogni bambino, con la propria storia e le proprie caratteristiche, il centro propulsore di tale processo. Ne deriva una didattica inclusiva e aperta al pluralismo, nella convinzione che sia caratteristica necessaria oggi formare le nuove generazioni a un pensiero accogliente e flessibile.

Per ogni campo di esperienza si possono evidenziare dei traguardi, il cui senso è aiutare gli adulti che si occupano professionalmente dei bambini da 3 a 6 anni a spingere lo sguardo nell’avvenire, proponendo loro un ventaglio di opportunità d’apprendimento che consentano di raggiungere le finalità generali stabiliti sul piano dello sviluppo dell’identità, della conquista dell’autonomia, dell’acquisizione di competenze e

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8 dell’esperienza di cittadinanza.

Declinando nello specifico, le Scuole dell’Infanzia milanesi si pongono come obiettivi di sviluppo rispetto ai bambini:

 La condivisione di esperienze mediante il gioco e il riconoscimento delle regole.

 La valorizzazione della curiosità e del desiderio di sperimentazione.

 La capacità di affrontare un problema, formulando ipotesi e ricerca di soluzioni.

 La capacità d’iniziare e terminare un lavoro, curandone i passaggi.

 La costruzione di un senso di realtà e la conseguente maturazione di fiducia nelle proprie possibilità, con la consapevolezza di risorse e limiti personali.

 L’utilizzo degli errori come fonte di conoscenza.

 La spinta a capire il significato di ciò che accade nell’ambiente, formulando domande di senso e chiedendo agli adulti spiegazioni.

 L’acquisizione di una capacità d’espressione verbale appropriata.

 La coltivazione di forme di comunicazione personali e creative, attraverso l’utilizzo di vari linguaggi.

 La capacità di manifestare le proprie emozioni e paure.

 Lo sviluppo di un’intelligenza sociale e della capacità empatica nei confronti degli altri.

Partendo da questi obiettivi e tenendo conto dei presupposti pedagogici che le caratterizzano, le Scuole dell’Infanzia che fanno parte del Sistema Comune di Milano individuano e organizzano al proprio interno i momenti di vita dei bambini conferendo a essi un senso, specifico e globale, nell’idea che sia fondamentale sostenere un percorso di sviluppo che continua nel tempo.

Apprendimento e cura, sviluppo di conoscenze specifiche ed esperienze affettive, gioco e laboriosità organizzate sono interconnessi. I molteplici linguaggi espressivi, scientifici, artistici, culturali sono dimensioni naturali e autentiche che permeano il contesto di vita della scuola, da proporre ai bambini attraverso processi significativi di conoscenze co-costruite.

Questa prospettiva – olistica – significa assumere anche la responsabilità di un lavoro attento e profondo che consenta l’identificazione d’interessi tematici che possono via via svilupparsi in progetti articolati in cui potenziare tutte le occasioni di apprendimento e documentarne l’evoluzione, per accompagnare verso il loro futuro bambine e bambini sicuri e sereni, curiosi, esplorativi, cooperativi, collaborativi, ricercatori, tenaci, capaci di esprimere il loro pensiero, di rispettare gli altri, di lavorare in gruppo e da soli, di impegnarsi in nuove sfide e di esprimersi attraverso molti linguaggi.

Un progetto per i bambini con disabilità e in difficoltà

La disabilità e la difficoltà sono categorie generali, di significato pedagogico, oltre che sociale e culturale, che impegnano le Scuole dell’Infanzia nel rispetto delle biografie personali, nella valorizzazione dei talenti, nella presa in considerazione dei bagagli d’esperienza e conoscenza dei singoli bambini e delle loro famiglie.

È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con insegnanti di sostegno in presenza di bambini certificati ai sensi del DPCM n°185/06.

Le sezioni delle scuole dell’infanzia sono formate da 27 bambini, le sezioni con presenza di bambini disabili sono a 25 bambini.

Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.)

La stesura del P.E.I. coinvolge tutte le educatrici della sezione in cui è inserito il bambino e l’educatrice di sostegno.

Il P.E.I. (Progetto Educativo Individualizzato) si sviluppa a partire da un primo momento di osservazione del bambino, così da stabilire i principali obiettivi da raggiungere nel tempo sulla base delle sue risorse e

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9 potenzialità. È uno strumento flessibile, che può essere modificato nelle finalità e/o nelle linee metodologiche; questo in qualsiasi momento si ritenga opportuno nell'’interesse del bambino.

Tale documento segue l’evoluzione del piccolo e il suo percorso fra i diversi ordini di scuola, definendo le linee operative globalmente adottate per la sua integrazione. Il P.E.I. si snoda fra tutte le aree fondamentali del progetto didattico, di socializzazione e riabilitativo, raccogliendo idee e azioni che sono esito di un dialogo aperto tra tutti gli attori a sostegno del soggetto in difficoltà. Ad esso, infatti, collaborano attivamente enti territoriali, specialisti, famiglia e operatori del servizio.

Risulta fondamentale ricordare che il primo obiettivo di un servizio nei confronti del bambino con disabilità o in difficoltà consiste nell’inclusione. Ciò significa riconoscimento, accettazione e conferma della sua individualità come risorsa.

Significati e modalità dell’ambientamento

Questa fase riguarda i primi giorni dell’anno educativo e assume un’importanza cruciale affinché tutti gli attori coinvolti (famiglia, bambino, educatori) possano vivere serenamente il proprio percorso all’interno del servizio.

Gli educatori progettano l’ambientamento del bambino immaginandolo come un vero e proprio ponte, necessario per facilitare il passaggio dall’ambiente della casa e della famiglia a quello sociale della scuola.

L’attenzione è tutta rivolta al mantenimento di una continuità che rassicuri, senza perdere di vista il valore delle discontinuità come dimensioni che caratterizzano la crescita e diventano stimolo di apprendimento se vissute con le necessarie mediazioni.

Affinché gli obiettivi enucleati si realizzino, è fondamentale che gli educatori mettano in campo strategie di accoglienza, ascolto e valorizzazione, predisponendo un ambiente ad hoc, personalizzando gli spazi, costruendo tracce che restituiscano alle famiglie il senso dell’attesa e dell’attenzione al singolo.

Le fasi iniziali di frequenza e conoscenza richiedono al bambino la capacità di adattarsi a una nuova situazione, modificando gli equilibri esistenti e creandone di nuovi che porteranno a stabilire relazioni con adulti e compagni diversi dalle figure familiari. Da qui deriva l’importanza di favorire gradualità e ritualità, con un’attenzione stretta ai tempi di ambientamento individuale.

Nei primissimi giorni, la frequenza a scuola è ridotta a poche ore in presenza del genitore, per facilitare la scoperta dell’ambiente e un primo approccio relazionale con le educatrici e i bambini della sezione. Nei giorni successivi l’orario viene gradualmente prolungato fino al dopo pranzo, prevedendo l’uscita del genitore dalla sezione.

La permanenza del genitore a scuola in questi momenti di attesa e passaggio, in uno spazio pensato per la sua accoglienza, favorisce la conoscenza del servizio e di altri genitori.

Nell’arco di due settimane il bambino riesce generalmente ad ambientarsi al nuovo contesto. A partire dalla terza settimana, gli educatori – mediando tra il bisogno del bambino e le esigenze della famiglia – concordano con i genitori il prolungamento del tempo di permanenza a scuola.

I momenti di cura

La cura, finalizzata ad alimentare il completo benessere del bambino, è fondamentale sia per la sua crescita armonica che per l’adulto che tale cura offre. Per l’educatore curare significa non occuparsi solo di una sezione di bambini, ma di ogni bambino nella sua unicità.

L’incontro con i bambini è fatto di sguardi, parole e toni della voce; gesti che costituiscono le basi di una relazione con l’adulto che a sua volta facilita l’apprendimento: ecco perché i gesti di cura nelle routine giornaliere non rappresentano solo opportunità di crescita affettiva, ma concrete esperienze educative a sostegno dello sviluppo globale dei bambini.

L’instaurarsi di ritualità attorno a momenti delicati come l’accoglienza, i pasti, l’andare in bagno, il sonno/relax il ricongiungimento produce una scansione temporale della giornata che consente ai bambini

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Alle previsioni che i piccoli riescono a fare attorno ai momenti di cura si lega quel senso di sicurezza che è la base per qualsiasi apprendimento.

La ripetizione facilita la partecipazione cosciente dei bambini ai gesti e ai comportamenti degli adulti che si occupano di loro. Questo avviene perché pian piano c’è una memorizzazione degli script, semplici sequenze di azioni comuni. In tal senso, è importante che si ponga attenzione a come vengono gestiti i momenti di cura.

Ben presto i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia si sentono capaci e responsabili: possono assumere una funzione di tutor nei confronti di compagni che hanno ancora bisogno di aiuto.

Anche i bambini con disabilità e difficoltà, trovano in questi momenti uno spazio di partecipazione significativo.

Nelle Scuole dell’Infanzia del Comune di Milano, i momenti di cura vengono valorizzati a pieno partendo dal presupposto che rappresentino occasioni d’importanza equivalente a tutte le attività didattiche (queste ultime rischiano sempre di essere considerate, a torto, prioritarie per lo sviluppo cognitivo dei bambini).

Proprio a partire dalla considerazione dei momenti di cura come basi per lo sviluppo dell’autonomia e dell’identità da parte dei bambini si offre loro la possibilità di strutturarsi ed evolvere in tal senso, sostenendo una messa in gioco costruttiva anche nel gioco e nelle esperienze didattiche proposte dagli adulti.

La cura assume una connotazione educativa vera e propria: anche le azioni più semplici come imparare a lavarsi le mani senza bagnarsi, richiedono ai bambini da 3 a 6 anni autocontrollo, attenzione e strategie cognitivo-relazionali che sedimentano giorno dopo giorno, grazie alla riproduzione di sequenze presidiate nei più piccoli dettagli.

Il momento del pranzo ha una valenza specifica perché sottolinea l’importanza della convivialità. La presenza sempre più massiccia di bambini provenienti da altri paesi lo rende inoltre un’ottima occasione per trasmettere, attraverso azioni concrete, l’idea della diversità come ricchezza. L’educatore, attraverso le proprie pratiche, accompagna il bambino nel rispetto del cibo e delle particolarità culturali, l’importanza dell’igiene alimentare e la valenza sociale dello stare a tavola.

Il momento del sonno o del rilassamento è offerto a quei bambini che ne esprimono necessità. È lo spazio- tempo della distensione, della privacy, della tranquillità. Costituisce un momento delicato, poiché ricorda e richiama più di altri l’ambiente familiare; è carico di affettività ed emotività: ciò rende fondamentale l’attenzione da parte degli educatori a garantire un ambiente caldo e un clima rassicurante.

Organizzazione dei gruppi dei bambini e delle sezioni

Le esperienze e le interazioni tra bambini di età omogenee e di età diverse, cruciali nello sviluppo infantile, generano processi specifici di conoscenza e di apprendimento e sono oggi riconosciute come fondamentali tanto per integrare la vita quotidiana nei contesti familiari, quanto per educare alla vita sociale.

Le sezioni di Scuola dell’Infanzia possono essere:

 Eterogenee (composte da bambini di tre diverse fasce d’età).

 Bi-età.

 In particolari situazioni, omogenee.

La formazione delle sezioni è curata dal Responsabile, che solitamente ne condivide le modalità con il collegio degli educatori.

Esistono diversi criteri cui porre attenzione, tra i quali:

 L’equilibrio di genere.

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 L’appartenenza culturale dei bambini.

 La presenza di piccoli con disabilità.

 La presenza di fratelli o gemelli.

 La provenienza dal Nido d’Infanzia o dalle Sezioni Primavera.

L’attenzione posta alla formazione delle sezioni, anche per il bambino anticipatario o inserito in corso d’anno, deve sempre ricercare l'equilibrio interno e la coerenza con i criteri dichiarati, avendo come fine la centralità e il benessere di ogni bambino.

La struttura per sezioni garantisce la continuità dei rapporti fra adulti e bambini e fra coetanei, evitando disagi affettivi causati da frequenti ed improvvisi cambiamenti. Sono facilitati i processi di identificazione e si attuano progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di spazi, ambienti e materiali.

La sezione di appartenenza costituisce il nucleo affettivo-relazionale di partenza, che predispone il bambino a una conoscenza degli altri spazi e delle altre figure della scuola (promossa mediante le esperienze, ad esempio, d’intersezione).

L’organizzazione dei gruppi di bambini è una delle dimensioni in cui si declina l’interconnessione tra impianto organizzativo e progettualità, tra curricolo implicito ed esplicito.

La scelta tra i diversi criteri comporta una suddivisione mirata del gruppo dei bambini e, conseguentemente e coerentemente, l’attivazione di proposte educative, modulazioni della giornata, organizzazioni dei turni del personale strutturazione di attività per grandi e piccoli gruppi, decisa in collegio, in coerenza con la progettazione del singolo servizio ma anche coerente con il progetto pedagogico complessivo dei servizi educativi del Comune di Milano.

La strutturazione del contesto e l’allestimento degli spazi nei diversi momenti della giornata permettono così:

 attività di piccolo gruppo;

 attività personalizzate;

 attività di grande gruppo;

 attività di intersezione tra gruppi di età diverse;

 attività per fasce di età.

L’organizzazione e il senso della giornata educativa

La giornata educativa è strutturata in modo pensato e prevedibile per i bambini su una successione di tempi, coordinati tra loro per rispondere al meglio ai bisogni dei piccoli accolti alla Scuola dell’Infanzia. Si alternano momenti di cura, di gioco e di attività più strutturata; tempi dell’azione, del pensiero, dell’attesa.

Per il benessere dei bambini a scuola è fondamentale la ricerca di un equilibrio tra i tempi istituzionali e i loro ritmi naturali.

Tutte le esperienze sono pensate, progettate e proposte dagli educatori affinché siano i bambini, poi, a giocare sul campo il ruolo di protagonisti intraprendendole autonomamente. La suddivisione in sottogruppi, con la conseguente riduzione del numero di partecipanti, consente di declinare le varie proposte in modo che siano il più possibile responsive rispetto ai bisogni di bambini di diverse età e/o portatori di esigenze specifiche.

Nella Scuola dell’Infanzia deve essere promosso un uso qualitativo del tempo attento ai ritmi e ai bisogni sia individuali che di gruppo, in cui anche l’attesa acquista un valore educativo, perché permette il sedimentarsi di esperienze e favorisce l’immaginazione.

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12

Insegnamento della religione cattolica.

Nelle scuole dell'infanzia comunali è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica.

L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative.

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell’iscrizione e può essere modificata successivamente.

La continuità educativa

Continuità educativa, presupposto fondante dei Servizi all’Infanzia comunali milanesi, significa affrontare e fare proprio un progetto pedagogico unitario fondato sulla convinzione che l’educazione dell’individuo sia insieme un fatto dinamico e complesso, che risente dell’interazione di diversi fattori e dunque deve essere concepito in una prospettiva ecologica.

La continuità educativa va dunque costruita attivando percorsi di confronto e contagio tra ogni famiglia e i servizi e tra i servizi nel loro insieme: la sua logica richiede che gli educatori condividano una cultura pedagogica, obiettivi e metodologie, pur tenendo conto della diversa maturità dei bambini e delle fasi del loro sviluppo nei vari cicli.

La continuità è costruita guardando avanti, ma senza dimenticare di voltarsi indietro, perché è importante conoscere e sapere di quel bambino, dare parole alla sua storia conoscendola dall’inizio.

La famiglia, il Nido, al Sezione Primavera, la Scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria contribuiscono quindi alla costruzione dell'idea educativa di continuità dialogando con tutti i soggetti coinvolti nel processo di crescita e individuando modalità di collaborazione e condivisione.

Per garantire interventi educativi coerenti e armonici occorre programmare percorsi comuni e confrontabili che prevedano il confronto tra tutti gli adulti, l’interazione tra i bambini, lo scambio d’informazioni, la conoscenza e il confronto dei progetti educativi dei servizi coinvolti e la documentazione/verifica del percorso effettuato, per contrastare il rischio di frammentazione degli apprendimenti e delle esperienze, la sovrastimolazione casuale, la difficoltà a identificare il senso delle esperienze e a riflettere su di esse.

La continuità assume, dunque, il valore e il significato di filo conduttore e ponte tra le diverse istituzioni educative e con le altre occasioni culturali e sociali presenti sul territorio con cui i bambini e le bambine interagiscono.

Rapporti scuola-famiglia

In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli.

In tal senso le scuole dell'infanzia comunali di Milano organizzano situazioni formali ed informali di coinvolgimento diretto dei genitori attraverso:

“open day”: nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare le scuole, in funzione della futura scelta;

incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell’inizio della scuola e secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico;

incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente all’anno in corso e alla progettazione triennale;

incontri tra genitori e insegnanti;

colloqui individuali;

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13

il Consiglio di Unità Educativa composto dal Responsabile e dai rappresentanti dei genitori eletti, dal personale educativo, dal personale ausiliario e da un Rappresentante del Municipio.

In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi educativi proposti, potendo analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che il collegio affronterà durante l'anno con i bambini, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con “Le linee di indirizzo pedagogiche dei servizi all’infanzia 0/6” e “Le indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia” (2012).

Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico.

Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanzia comunali di Milano promuovono:

il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini;

l'uguaglianza delle opportunità educative e formative;

il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;

l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una progettazione delle attività educative che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici );

la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose;

lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e diversificati di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno;

la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal “Regolamento organi collegiali per l'istituzione della partecipazione nei servizi educativi all’infanzia 0/6 comunali7 e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle singole realtà scolastiche;

l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale.

7 “Regolamento organi collegiali - Per l'istituzione della partecipazione nei servizi educativi all’infanzia 0/6 comunali” - Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del 22/11/2012 – P.G. 709891 – Documento scaricabile su www.comune.milano.it

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14

Le figure professionali

All’interno di ogni servizio collaborano, in sinergia, figure professionali con diversi ruoli, competenze e obiettivi specifici: dall’organizzazione della quotidianità con i bambini al coordinamento del lavoro di gruppo, dalla gestione dei rapporti con le famiglie a quelli con l’Amministrazione e con il territorio.

(15)

15 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dei bambini.

Il personale assegnato ai singoli servizi è stabilito sulla base del numero d’iscritti; aumenta in presenza di piccoli con disabilità. L’Amministrazione cura l’organizzazione generale, la formazione e l’aggiornamento per il sostegno professionale. L’Azienda Territoriale Sanitaria (ATS) è responsabile, invece, di tutti gli aspetti igienico-sanitario finalizzati a tutelare la salute dei bambini.

Con il proprio impegno, tutti gli attori coinvolti contribuiscono alla realizzazione di una finalità comune:

offrire ai bambini, agli adulti e alla città di Milano un contesto di significativa esperienza, capace di promuovere incontri e legami tra diversi pur fornendo a ciascuno gli strumenti necessari per realizzare le proprie potenzialità.

Organi collegiali di partecipazione

Il regolamento sugli organi collegiali dei Servizi Educativi per l’Infanzia (Nidi e scuole dell’Infanzia), nel rispetto degli ordinamenti stabiliti per le Scuole dell’Infanzia Paritarie e per i Nidi di Infanzia, al fine di promuovere e realizzare un sistema di interazioni tra le famiglie, il territorio e gli operatori, istituisce e regolamenta la partecipazione delle componenti coinvolte intese come una comunità educativa che interagisce con la più vasta collettività sociale e civica.

La partecipazione negli Organi Collegiali si realizza attraverso:

 I Rappresentanti di sezione. (Sezione: unità organizzativa e didattica delle Scuole e dei Nidi d’infanzia.)

 Le riunioni di sezione.

 L’ assemblea dei genitori della scuola.Il collegio degli educatori.

 Il Consiglio di Unità Educativa.

 La Rappresentanza Cittadina.

Gli organi collegiali si ispirano, nella loro azione e nelle deliberazioni prese, alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ai principi fondamentali dell’ordinamento democratico e della partecipazione, fissati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e ai valori e agli orientamenti evidenziati nella recente ricerca pedagogica.

Le funzioni del Consiglio di Unità Educativa sono elencate nell’apposito Regolamento8.

Documento a cura della Direzione dei Servizi all’Infanzia del Comune di Milano.

8 REGOLAMENTO ORGANI COLLEGIALI PER L'ISTITUZIONE DELLA PARTECIPAZIONE NEI SERVIZI EDUCATIVI ALL’INFANZIA 0/6 COMUNALI - Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del 22/11/2012 – P.G. 709891 – documento scaricabile dal sito: www.comune.milano.it

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16

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Scuola dell’Infanzia

Tolstoj 79 a.e.2016/2019

Indirizzo via L. Tolstoj n.79 Cap 20146 MILANO

Telefono 02.446047/49 E-mail [email protected]

Predisposto dal Collegio dei Docenti nella seduta di Ottobre 2018

Adottato dal Consiglio di Unità Educativa nella seduta di Dicembre 2018

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17

FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Orari di ingresso e di uscita

 Pre-scuola 7,30/8.00 - 8.00/8.45

 Ingresso 9.00/9.20

 Uscita intermedia 13,45/14,00 (unica)

 Uscita 15,45/16,00 (per tutte le scuole dell’infanzia cittadine)

 Uscita 16/16,15 solo per le scuole che hanno nelle immediate vicinanze la primaria e solo per i bambini che hanno i fratelli nella stessa scuola.

 Uscita aggiuntiva 16.45/17.00

 Dopo-scuola 17,30/18,00

Il calendario scolastico 2018/2019

 Mercoledì 5 settembre 2018 - data inizio attività

 Venerdì 28 giugno 2019 – data di termine delle attività ordinarie

 Mercoledì 31 luglio 2019– data termine delle attività ulteriori

 Il servizio nel mese di luglio sarà organizzato in base alle richieste delle famiglie, accorpando più servizi in relazione all’effettivo fabbisogno.

Elenco festività, in conformità alle disposizioni vigenti:

 tutte le domeniche

 1 novembre 2018– festa di Tutti i Santi

 7 dicembre 2018 - festa del Santo Patrono

 8 dicembre 2018 – Immacolata Concezione

 25 dicembre 2018 – S. Natale

 26 dicembre 2018 – S. Stefano

 1 gennaio 2019 – Capodanno

 6 gennaio 2019 – Epifania

 Lunedì dopo Pasqua

 25 aprile 2019 – Anniversario della Liberazione

 1 maggio 2019 – festa del Lavoro

 2 giugno 2019 – festa nazionale della Repubblica Sospensione dell’attività educativa nei seguenti periodi:

dal 23 al 31 dicembre 2018 e dal 2 al 5 gennaio 2019 - Vacanze Natalizie

 8 marzo 2019 - Carnevale

 dal 18 aprile 2019 al 23 aprile 2019 – Vacanze Pasquali

Adattamento calendario educativo:

 2 novembre 2018

 24 aprile 2019

26 aprile 2019

(18)

18

Descrizione e composizione della squadra di emergenza

(Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - in riferimento al decreto legislativo 81/2008:

caratteristiche principali dei documenti di valutazione dei rischi)

Addetti al Primo Soccorso :

 Eugenia Gaietti

 Francesco Napoli

 Mariangela Pedrinelli

 Romina Ruvioli

 Giovanna Marteddu

 Donatella Magni

 Angelica Invernizzi Addetti Antincendio

 Mariangela Pedrinelli

 Rita Porcelli

 Silvia Caputo

Nel corso dell’anno sono previste le seguenti prove di evacuazione.

 Novembre

 Febbraio

 Giugno

(19)

19

IL PERSONALE DELLA SCUOLA

Dott.ssa Maria Adele Cantoni Responsabile dell’Unità Educativa n° 39

CELL. . 335 245 255 FAX02 884 46051 EMAIL [email protected] N° sezioni 5

N° bambini 128 N° educatori 11

Personale educativo Sezione (NOME SEZIONE e età dei bambini) SEZIONE DELFINI eterogenea: Gallotti Giulia – Lieto Claudia

SEZIONE CONCHIGLIE eterogenea : Magni Donatella – Napoli Francesco SEZIONE CORALLI eterogenea: Gaietti Eugenia - Pedrinelli Mariangela SEZIONE CAVALLUCCI eterogenea: Caputo Silvia - Invernizzi Angelica STELLE MARINE eterogenea: Fornari Valentina - Rita Porcelli

Personale potenziamento organico: Meda Nadia Ernesta Personale di sostegno: Noè Emanuela - Castro Greta - Insegnante Religione Cattolica: in attesa di assegnazione Personale Ausiliario

COOPERATIVA SOLIDARIETA' E LAVORO

Nicolardi Elisabetta, Cosmai Grazia, Congiardi Dilena Rita, Alemanno Laura, Bonifazio Rosalia, Chalco Cecilia

Segreteria

Leoni Anna, Sterpeta Sannicandro, Ferrari Nadia GIORNI E ORARI PRESENZA DEL RESPONSABILE

Giorno dalle alle Pausa

Lunedi

Martedi 8.30 17.30 12.30 – 13.30

Mercoledi

Giovedi 8.30 17.00 12.30 – 13.30

Venerdi 8.30 15.30 12.30 – 13.30

GIORNI E ORARI DI APERTURA DELLA SEGRETERIA

Giorno Dalle/Alle Dalle/Alle Pausa

Lunedì 8.30/12.30 14.00/16.00 12:30 – 13:30

Martedì 8.30/12.30 14.00/17.00 12:30 – 13:30

Mercoledì 8.30/12.30 14.00/16.00 12:30 – 13:30

Giovedì 8.30/12.30 14.00/16.00 12:30 – 13:30

Venerdì 14.00/16.00 12:30 – 13:30

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20

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI UNITA’ EDUCATIVA

RUOLO NOME COGNOME - CONTATTI

PRESIDENTE

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI

RAPPRESENTANTI PERSONALE EDUCATIVO

RAPPESENTANTE MUNICIPIO ZONA 6

RESPONSABILE DEL SERVZIO Dott.ssa Cantoni Maria Adele

RAPPRESENTANTI DI SEZIONE

SEZIONE NOME COGNOME - CONTATTI

CAVALLUCCI MARINI MARRA VALENTINA - [email protected]

CONCHIGLIE POLIZZI SIMONA - [email protected]

CORALLI DE ANDREIS MICHELA - [email protected]

DELFINI VESCO SIMONA - [email protected]

STELLE MARINE SCOTTI PAOLO - [email protected]

(21)

21

FORMAZIONE IN SERVIZIO DEL PERSONALE

La formazione in servizio del personale docente ha lo scopo di promuovere e sostenere la riflessione pedagogica, sviluppare le capacità didattiche, relazionali e comunicative, indispensabili per operare in maniera competente in una società “in movimento”.

L’investimento nella formazione dei responsabili e degli educatori dei servizi è una priorità dell’amministrazione comunale e si caratterizza come formazione permanente che sceglie approcci innovativi, in stretta collaborazione con il territorio, le sue risorse culturali e le Università.

L’approccio è di natura pratico-riflessiva, laboratoriale e di ricerca-formazione, in percorsi formativi situati.

Il personale della Scuola di via Tolstoj 79, nell’anno scolastico 2018-2019 parteciperà a degli incontri con la dott. Sara Bruzzone (cooperativa Nuova Assistenza) finalizzati ad approfondire alcune

tematiche e a trovare strumenti adeguati all’osservazione e alla stesura di verifiche.

Gli incontri si terranno nelle seguenti date:

 29 ottobre

 26 novembre

 11 dicembre

 14 gennaio

 5 febbraio

 18 marzo

 16 aprile

 20 maggio

 11 giugno

Il personale della Scuola di via Tolstoj 79, nell’anno scolastico 2018-2019 parteciperà inoltre ad un corso di formazione tenuto da docenti della bicocca tenuto nelle seguenti date:

 18 settembre

 25 settembre

 1 ottobre

 16 ottobre

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22

PROGETTAZIONE OPERATIVA DELLA SCUOLA Descrizione del contesto educativo

Analisi della situazione di partenza e individuazione degli obiettivi

La maggioranza dei genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di via Tolstoj, 79 sono lavoratori a tempo pieno e molti bambini usufruiscono della fascia oraria 07:30 – 18:00. I nonni ancora impegnati nell’ambito lavorativo hanno difficoltà nell’aiutare le famiglie.

La percentuale di famiglie straniere che frequentano la scuola e che non conoscono, o conoscono parzialmente la lingua italiana sono in aumento rispetto agli anni precedenti.

I bambini che accedono a questo servizio sono prevalentemente bambini che provengono dalla sezione primavera, situata nello stesso stabile, dal nido afferente comunale di via Rondoni e dai nidi privati/convenzionati della zona. Un bassa percentuale di bambini proviene da casa.

Da alcuni anni alcune famiglie fanno richiesta di poter usufruire di alcuni spazi della scuola per proporre delle attività extrascolastiche, altre terminato il tempo scuola, hanno iscritto i loro figli ad altre attività es:

pallavolo, nuoto, calcio, ecc).

Sono in aumento il numero di bambini con difficoltà di linguaggio e con problematiche relazionali.

Obiettivi

Analizzando la situazione d’inizio anno scolastico l’equipe educativa si pone i seguenti obiettivi:

 trovare strategie che facilitino la comunicazione scuola-famiglie, in particolar modo per i genitori dei bambini di lingua non italiana, ad es.: chiedendo alle famiglie che conoscono la lingua (arabo, cinese, giapponese, ecc.) di aiutarci a fare da interpreti o chiedere il supporto del mediatore culturale, qual’ora anche la lingua inglese parlata da alcuni educatori non fosse uno strumento che può essere utilizzato;

 favorire momenti d’incontro fra genitori in fase di inserimento. Quest’anno abbiamo potuto usufruire della collaborazione della Dott.ssa Sara Bruzzone che durante la fase degli inserimenti ha accolto i genitori dei nuovi iscritti supportandoli in incontri finalizzati ad affrontare/confrontarsi su tematiche proposte dalla stessa o sollecitate dai genitori;

 promuovere una qualità del tempo da vivere con il proprio bambino l’equipe educativa, pianificando eventi in cui i genitori possano partecipare in modo attivo a laboratori e feste nella scuola;

 supportare i bambini con difficoltà di linguaggio, adottando strumenti finalizzati a rinforzare la comunicazione verbale (es. racconti mirati, dialogo) giochi di movimento in salone a piccoli gruppi. In particolare per i bambini di 5 anni si è realizzato un laboratorio di giochi strutturati finalizzati ad sostenere/affinare i prerequisiti in funzione del loro passaggio alla scuola primaria

 portare le famiglie a ripensare all’uso del tempo. Le famiglie spesso tendono a pianificare tutto il tempo dei loro bambini, credendo che proponendo loro molte attività i bambini potranno averne vantaggi socio/culturali, dimenticando però che “la noia porta alla creatività”;

 pensare dei tempi nella giornata educativa in cui i bambini possano essere protagonisti delle proprie scelte

 promuovere la continuità fra servizi attraverso un progetto mirato che coinvolgerà i bambini del nido, della sezione primavera.

(23)

23

Ambienti della Scuola dell’Infanzia

La scuola dell’Infanzia di via Tolstoj è così strutturata:

 5 sezioni con bagno e antibagno interno, laboratorio attiguo ad ogni sezione, refettorio esterno allo spazio sezione

 spazio salone/piazza

 spazio laboratorio multifunzionale

 biblioteca

 spazio accoglienza genitori

 direzione

 segreteria

 sala riunioni

 spogliatoio educatori.

 rigoverno

 1 giardino suddiviso in due aree

I traguardi dei bambini

Le esperienze didattiche, di sezione e d’intersezione, declinano analiticamente le proposte educative ritenute utili al raggiungimento degli specifici obiettivi di sviluppo per i bambini da 3 a 6 anni.9 Le diverse proposte, siano esse di carattere squisitamente ludico o più formalizzate, definite e coordinate dagli adulti, si articolano nel corso dell’anno sia in riferimento alle singole sezioni sia ai traguardi fissati per le varie aree di sviluppo.

Il presupposto centrale che guida la progettazione del lavoro con i bambini è il riconoscimento di una relazione essenziale fra la sfera emotivo-affettiva e quella cognitiva; da ciò consegue la necessità di mantenere un equilibrio fra i due ambiti in tutte le proposte che si fanno.

3 anni

OBIETTIVI METODOLOGIA ATTIVITA’

PREVISTE

TEMPI VERIFICA DOCUMENTAZIONE

I discorsi e le parole:

- Esprimersi verbalmente in modo

comprensibile - Formulare una frase di senso compiuto - Esprimere verbalmente stati d’animo ed emozioni

Sfondo

integratore per fascia d’età

Lettura, verbalizzazioni durante le routines, riconoscimento e accettazione delle emozioni attraverso la lettura di

immagini, canzoni mimate.

Alternanza quotidiana e

settimanale

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

(24)

24 Il corpo e il

movimento:

- Acquisire autonomia nella cura di sé, pulizia personale e nell’uso dei servizi igienici - Adeguare il proprio

comportamento motorio in base al contesto in cui si trova

- Primo approccio alla motricità fine e globale

Sfondo

integratore per fascia d’età

Pratica del bagno e della cura di se stessi, filastrocche a tema, cartellonistica regole, rimando verbale delle

regole,manipolazione di materiali plastici e attività grafico pittoriche con strumenti idonei, giochi motori in salone.

Alternanza quotidiana e

settimanale

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

Il sé e l’altro:

- Esprimere le proprie emozioni e sentimenti - Instaurare una relazione positiva con compagni e adulti

- Esprimere i propri bisogni finalizzati ad acquisire autonomia - Acquisire le prime regole dello stare insieme

Sfondo

integratore per fascia d’età

Organizzare attività in piccolo gruppo, dialogo, pittura, manipolazione, racconti di storie.

Alternanza quotidiana e

settimanale

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione fotografie, documentazione personale del bambino

Conoscenza del mondo:

- Primi concetti spaziali

- Conoscenza della scuola e dell’ambiente che ci circonda

Sfondo

integratore per fascia d’età

Osservazione, scoperta, utilizzo del giardino nei vari periodi dell’anno, giochi motori, canzoni mimate, attività grafiche, verbalizzazioni.

Alternanza quotidiana e

settimanale

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

Immagini, suoni e colori:

- Partecipare con piacere a

spettacoli di vario tipo

- Sperimentare

Sfondo

integratore per fascia d’età

Lettura di libri, attività grafico pittoriche, ricerca di immagini, canzoni, ascolto di musiche suoni rumori e riproduzione con il

Alternanza quotidiana e

settimanale

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa,

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

(25)

25 tecniche

espressive diverse

- Riconoscere e riprodurre suoni/rumori

proprio corpo e strumenti vari.

verifica scritta di fine anno.

4 anni

OBIETTIVI METODOLOGIA ATTIVITA’

PREVISTE

TEMPI VERIFICA DOCUMENTAZIONE

I discorsi e le parole:

- Saper riconoscere e riprodurre i suoni linguistici

- Utilizzo corretto della lingua italiana

- Riconoscimento dei vocaboli e locuzioni della lingua italiana

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Osservazione diretta.

Fiabe, filastrocche, canzoni,

inventare storie tramite teatro burattini, lettura di immagini,

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

Il corpo in movimento:

- Cura di sé (igiene, ecc…) - Controllare l’affettività e le emozioni attraverso il corpo e movimento - Controllo oculo-manuale (motricità fine)

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Osservazione diretta.

Routine del bagno (con momenti scanditi es.

prima si fa la pipi poi si lavano le mani), giochi motori,

manipolative, grafiche con strumenti specifici.

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

Il sé e l’altro:

- Acquisire autonomia - Relazione positiva con adulti e coetanei,

accettazione/superamento della frustrazione

- Acquisizione regole/consolidarle

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Osservazione diretta.

Routine, cura degli spazi e giochi, eseguire semplici incarichi, quotidianità nella relazione durante il gioco libero e guidato, giochi di gruppo.

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

Conoscenza del mondo:

- Abilità manipolative - Esplora, scopre, comprende attraverso esperienze concrete

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Impasti vari da modellare e attrezzi adatti all’età, costruzioni,

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

(26)

26 - Cogliere le trasformazioni

naturali

Osservazione diretta.

primi approcci all’ambito scientifico, scansione del tempo (stagioni e eventi

atmosferici), osservazione del cambiamento della natura e del proprio corpo (con strumenti specifici: lente d’ingrandimento e metro)

di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Immagini, suoni e colori:

- Utilizzare in modo appropriato varie tecniche grafico pittoriche plastiche - Sviluppare l’interesse per l’ascolto/ riproduzione di suoni, rumori, musica Senso estetico

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Osservazione diretta.

Grafico pittoriche con strumenti e tecniche varie, ascolto e riproduzione di suoni/rumori con strumenti elettronici e non(corpo, voce, oggetti), riordino dello spazio/materiali, giochi, e

riordino personale, approccio alle immagini artistiche.

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa, verifica scritta di fine anno.

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

5 anni

OBIETTIVI METODOLOGIA ATTIVITA’

PREVISTE

TEMPI VERIFICA DOCUMENTAZIONE

I discorsi e le parole:

- Saper riconoscere e riprodurre i suoni linguistici “parole”

- Utilizzo corretto della lingua italiana

- Riconoscimento dei

Sfondo integratore, rinforzo verbale, gratificazione.

Osservazione diretta.

Fiabe, filastrocche, canzoni,

inventare storie tramite teatro burattini, lettura di immagini,

Alternanza quotidiana e

settimanale.

Osservazioni, verifiche verbali di confronto con l’equipe di sezione ed educativa,

Diario di bordo di sezione, fotografie, documentazione personale del bambino

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