• Non ci sono risultati.

ALL’AUDITORIUM RAI DI TORINO PER “SAPER ASCOLTARE” LA GRANDE MUSICA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "ALL’AUDITORIUM RAI DI TORINO PER “SAPER ASCOLTARE” LA GRANDE MUSICA"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

ALL’AUDITORIUM RAI DI TORINO

PER “SAPER ASCOLTARE” LA GRANDE MUSICA

Come si segue un discorso musicale? Quanto è importante memorizzare gli elementi che costituiscono una composizione? Che ruolo hanno il timbro e la personalità degli strumenti dell’orchestra? A queste e a molte altre domande si propone di rispondere il ciclo di incontri intitolato “Saper ascoltare”, organizzato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dall’Università degli Studi di Torino, dalla Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, con il patrocinio della Città di Torino. Quattro esercizi d’ascolto musicale proposti da Paolo Gallarati, Docente di Storia della Musica all’Università di Torino e critico musicale, programmati all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino la domenica mattina alle 10.30 con ingresso libero, il 24 novembre, l’1, 8 e 15 dicembre 2013.

L’introduzione all’ascolto della grande musica è un’esigenza sempre più diffusa da parte del pubblico di tutte le età: davanti a un’opera musicale ci si può sentire disorientati e, pur avvertendone istintivamente le qualità estetiche, può risultare difficile comprenderla nella sua totalità. Il modo migliore per capire la musica è saperla ascoltare. E una maggiore consapevolezza dell’ascolto è ciò che si propone di ottenere questo ciclo di incontri, fornendo alcuni strumenti basilari per consentire una fruizione più attenta della musica. Durante gli incontri verranno accostate opere diverse, in grado di sollecitare alcune tra le molte prospettive di ascolto possibili, con il fine formativo e pedagogico di abituare il pubblico a ragionare sulle forme e a cogliere le sfumature delle grande musica. Per arrivare a costruire un ascolto musicale sia razionale sia emotivo, che valga come esercizio per la mente ed educazione sentimentale.

Il primo incontro, dal titolo “Seguire un discorso musicale”, affronta l’opera musicale nel suo svolgersi come discorso organizzato: dalla presentazione dei temi alla loro successiva trasformazione, insegnando a tener presente in ogni momento tutto ciò che si è ascoltato in precedenza. Il secondo incontro, intitolato “L’ascolto del ritmo”, si focalizza sull’aspetto ritmico, protagonista assoluto del discorso musicale. Il terzo appuntamento, “L’ascolto del timbro”, pone l’accento sull’importanza del colore nell’espressione musicale, con tutte le implicazioni narrative e figurative che ne conseguono. L’ultimo incontro, dal titolo “Il tempo della musica”, affronta la differenza tra tempo cronologico e tempo interiore, e il tema della corrosione delle forme nella musica moderna, che impongono prospettive di ascolto musicale diverse.

Riferimenti

Documenti correlati

I suoi impegni passati includono la direzione musicale della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda, le cariche di direttore principale del Metropolitan di New

Per me, che sono un musicista che cerca di ascoltare attraverso le orecchie di Illich, questa storia è piuttosto chiara: soltanto se si sle- gano musica e globalizzazione il suono

Sottoponendo i dati relativi a queste categorie comportamentali per ciascuna delle 4 sedute (trattamenti) ed in relazione alla totalità del campione, al Test di Friedman,

In conclusione, la storia continua a vivere nella me- moria e la memoria si esprime in atti linguistici che in quanto forme, come è sempre delle forme anche artisti- che

In questo modo la musica sottolinea il senso delle immagini... musica

Il gruppo Fiorentino, scegliendo di collocare il grande edificio proprio sul lunghissimo crinale di uno dei colli, esattamente come avevano fatto venti secoli prima i

Les résultats du traitement statistique mettent en évidence, pour l’en- semble des séquences polliniques analysées ici, l’existence d’associations pré- férentielles de

Da allora non è più legittimo procedere per ipo- tesi di tipo razionalistico e sostitutive delle ipotesi costruite sulle osser- vazioni della realtà (quindi, niente più