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Fare e disfare: il nuovo Codice degli Appalti alla prova del nove
Nel numero di aprile di Angem News abbiamo scritto del nuovo Codice degli Appalti e delle importanti innovazioni in esso contenute per il settore della ristorazione collettiva (leggi articolo).Per rendere operativo il nuovo Codice, l’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha avviato le consultazioni sulle linee guida che andranno a disciplinare l’applicazione delle nuove norme in sostituzione del vecchio e mastodontico regolamento di esecuzione. Lo scorso 16 maggio si sono chiuse le consultazioni che hanno riguardato, tra le altre, l’offerta economicamente più vantaggiosa e i criteri di scelta dei commissari. Come dichiarato dal Presidente Cantone, nel corso di un Convegno organizzato da Confindustria, sono centinaia le osservazioni pervenute dai soggetti interessati a conferma dell’attenzione degli operatori del settore.
Anche Angem non ha mancato di far pervenire le proprie osservazioni, non senza un certo stupore per quanto proposto da ANAC. Il documento
posto in consultazione in materia di offerta economicamente più
vantaggiosa ha, infatti, ripreso formule e meccanismi già in uso che
rischiano di svilire e addirittura contrastare quanto deciso dal Legislatore. Il rischio è quello di reintrodurre, sotto mentite spoglie, il criterio del massimo ribasso come principio cardine per l’attribuzione dei servizi di ristorazione collettiva.
Senza entrare nel dettaglio tecnico delle indicazioni formulate dall’ANAC, Angem ha chiesto e continuerà a lavorare affinché gli aspetti qualitativi vengano valutati in maniera trasparente e imparziale e vengano effettivamente riconosciuti come preponderanti per la scelta del vincitore, secondo meccanismi che eliminino qualsiasi effetto distorsivo.
Garantire un buon servizio di ristorazione per i bambini delle scuole o per i pazienti negli ospedali è una questione di qualità. È necessario che le amministrazioni competenti scrivano buoni bandi di gara e che la selezione avvenga in base a criteri oggettivi che valutino non solo il prezzo, ma soprattutto la qualità dell’offerta.