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Pochi ispettori, processi molto lunghi Perché la sicurezza non è la priorità

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20-05-2021 8

COSA SUCCEDE DOPO LE TRAGEDIE

Pochi ispettori, processi molto lunghi Perché la sicurezza non è la priorità

PAOLO FERRARIO

i voleva la tragedia di u- na giovane mamma, per riaccendere l'atten- zione sul dramma quotidiano degli infortuni sul lavoro. Ma, passata l'emozione, le vittime si trovano sole con il proprio dramma e tante domande che non trovano risposta. «Quelle per accertare le responsabilità di un infortunio sul lavoro, so- no indagini molto lunghe e complesse», ricorda Bruno Giordano, magistrato di Cassa- zione, specializzato in Diritto della sicurezza sul lavoro. An- che per questa ragione, nono- stante abbiano ottenuto il rad- doppio dei termini di prescri- zione, i processi per le morti sul lavoro arrivano faticosamente a sentenza, anche a distanza di molti anni dai fatti.

«Come avvenuto per il contra- sto alle mafie — sottolinea Gior- dano — sarebbe opportuno co- stituire una Procura nazionale del lavoro e dell'ambiente, con direzioni distrettuali nei terri- tori e procuratori specializzati in questo tipo di reati. Così fa- cendo si ridurrebbero sensibil-

7 %ia

mente i tempi delle indagini e, di conseguenza, dei processi».

Un secondo motivo di preoc- cupazione per chi ha a cuore la sicurezza nei luoghi di lavoro è la frammentazione degli orga- ni ispettivi, tra Ispettorato na- zionale del lavoro, Asl, Vigili del Fuoco, Inps e Inail. «Unificare gli organi ispettivi» è la propo- sta del giudice Giordano, che ri- corda come, con le forze at- tualmente a disposizione, si rie- sca a controllare «soltanto i15%

delle aziende», con un rappor- to di un ispettore ogni 5mila im- prese. Ora il ministro del Lavo- ro, Andrea Orlando, annuncia l'assunzione di 2.100 ispettori, che andranno a rimpolpare or- ganici da troppo tempo sotto- dimensionati.

La prima preoccupazione di chi si occupa di infortuni sul lavo- ro (128.671 quelli denunciati al- l'Inail soltanto nel primo tri- mestre di quest'anno, con 185 morti) è la tutela delle vittime e delle loro famiglie. E anche su questo fronte c'è ancora tanto da fare. Chi vuole ottenere giu- stizia deve sottoporsi a lunghe trafile in tribunale e avere la possibilità di sostenere econo-

Una delle ultime tragedie sul lavoro a Spirano (Bergamo) / Ansa

micamente la costituzione in giudizio. Un ulteriore fardello caricato sulle spalle di chi sta già soffrendo la perdita di un con- giunto. «Come già previsto per le vittime di violenza sessuale — propone Giordano — si dovreb- be estendere il gratuito patroci- nio anche alle vittime degli infortuni sul lavoro. Che sono vittime anche di uno Stato che non ha saputo proteggerle».

Della necessità di «superare le frammentazioni e le disomo- geneità» parla anche il presi- dente dell'Inail, Franco Betto- ni. «L'Istituto — aggiunge — è pronto a fornire il pieno sup- porto per elaborare un Patto per la Sicurezza tra governo e parti sociali, anche in previsione del- la realizzazione degli impor- tanti progetti previsti nel Pnrr».

Anche la Filca, il sindacato de- gli edili della Cisl, rivendica per l'Inail un «ruolo da protagoni- sta», sottolinea il segretario ge- nerale aggiunto Enzo Pelle, che chiede l'assunzione, da parte dell'Istituto, di «promotori del- la prevenzione», oltre a rilan- ciare la "Patente a punti" per le imprese, storico cavallo di bat- taglia del sindacato. La propo-

sta della Filca prevede che nei giorni immediatamente suc- cessivi l'apertura di un cantie- re edile, l'Inail invii i suoi tecni- ci per certificare la bontà del si- stema di sicurezza messo in campo dall'impresa. A fronte di eventuali irregolarità, l'Istituto chiederà di procedere alla re- golarizzazione.

«Il ruolo dei sindacanti nelle a- ziende è fondamentale — ag- giunge Zoello Forni, presiden- te dell'Anmil, l'associazione delle vittime del lavoro — per- ché gli infortuni sono sempre tutti prevedibili ed evitabili, an- zi dovrebbe essere valorizzato nell'interesse di tutti, anche del- la stessa impresa che, in caso di infortuni, ci rimette diretta- mente. Ma all'indomani di que- ste tragedie quotidiane nulla ri- prende come prima per le vit- time e per le famiglie che si ri- trovano sole, senza un sostegno psicologico neppure per i figli minori, che alla maggiore età perdono addirittura il diritto a qualunque risarcimento. Per questo chiediamo con forza che si ponga mano con urgenza al- l'intero impianto del testo uni- co infortuni».

«Gratuito patrocinio per le vittime», propone il magistrato di

Cassazione Giordano e il presidente dell'Inail Bettoni lancia un «Patto per la sicurezza» tra governo e parti sociali

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