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ANALISI DI TRASCRITTI VIRALI DI HPV16 COME INDICATORI DI CARCINOMA CERVICALE IN SITU

Cricca M.,Venturoli S., Leo E., Musiani M., Zerbini M.

Dipartimento di Medicina Clinica, Specialistica e Sperimentale -Divisione di Microbiologia, Università di Bologna,

Via Massarenti 9, 40138

La maggior parte delle infezioni genitali da papillomavirus umani (HPV) sono subcliniche o generano lesioni di basso grado che regrediscono spontaneamente nell’arco tempo-rale di un anno. Se l’infezione da HPV ad alto rischio oncogeno (HR-HPV) persiste, il rischio di progressione a carcinoma cervicale invasivo diventa consistente. Scopo di questo lavoro è lo studio di markers virali di progressione neoplastica, quali i trascritti virali, per una migliore gestione del follow-up di pazienti con infezione persisten-te da HR-HPV.

Lo studio si è articolato in due fasi:

1) allestimento di tecniche quantitative di RT (reverse transcriptase)-PCR su una linea cellulare (Caski) conte-nente 50-60 copie integrate di HPV16 per cellula. 2) Analisi di campioni citologici cervicali provenienti da

carcinomi in situ.

I primer sono stati disegnati per la ricerca di 3 trascritti E6/E7, che codificano per proteine oncogene, e per 3 tra-scritti che interessano la regione E1/E2 del genoma virale. La regione E1/E2 codifica per la proteina E2 che regola negativamente l’espressione di E6/E7. Lo studio dei tra-scritti E1/E2 permette di valutare l’espressione del mes-saggero E2 oppure la messa in opera di meccanismi di spli-cing per impedirne la trascrizione. Inoltre, l’analisi di E1/E2 permette di mappare le zone integre del genoma virale.

In totale sono stati analizzati 16 campioni cervicali di car-cinoma in situ. Tutti i campioni sono risultati positivi ad almeno uno dei trascritti E6/E7: il 100% al messaggero E6*I, l’81% a E6*II e il 43% a E6^E7. Relativamente ai trascritti E1/E2 (nt. 865- 3853), il 63% ha mostrato un’in-tegrità della sequenza compresa tra il nucleotide 1219 e 3375, e il 37% tra i nucleotidi 120-2726 e 120-3375, tutti i campioni sono risultati positivi ad almeno uno di questi trascritti.

Concludendo, l’espressione del trascritto E6*I da solo o con un altro trascritto E6/E7 è correlata al carcinoma in situ. Inoltre l’analisi della regione E1/E2 consente di map-pare le zone integre del genoma virale e di determinare la presenza del trascritto E2 o di messaggeri alternativi.

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ENCEFALITI DA VIRUS ERPETICI IN SOGGETTI IMMUNOCOMPETENTI: DIAGNOSI CON TEST DI PCR SU LIQUOR Di Nicuolo G., La Porta R., Battisti S., Attanasio V.1,

Pagliano P.1, Faella F. S.1

Laboratorio di Virologia,

1I Divisione di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera

“Cotugno”, Napoli

Introduzione. La disponibilità di trattamenti efficaci che possono modificare favorevolmente il decorso della malat-tia ha fatto sì che il test di PCR sul liquor, per la sua ele-vata sensibilità e rapidità, è divenuto d’elezione nella dia-gnosi di laboratorio delle encefaliti. Obiettivo del presente lavoro è analizzare i risultati ottenuti negli ultimi 6 anni presso il nostro laboratorio su 447 pazienti con encefalite. Metodi. La diagnosi di laboratorio per HSV1, HSV2, CMV, EBV, VZV e HHV6 è stata effettuata su campioni di liquor con metodo PCR con kit “Herpes Consensus” (Argene, Biosoft). L’analisi statistica dei risultati in asso-ciazione con le caratteristiche demografiche dei pazienti (età e sesso) è stata effettuata con Fischer’s exact test. Risultati. Lo studio include 256 maschi (57,27%) e 191 femmine (42,73%), età media 35,4 anni, femmine (37,0), maschi (34,1). La divisione dei pazienti in base all’età in 5 categorie: 0-1anno (n=18), 2-15 (n=105), 16-30 (n=85), 30-65 (n=171), >65 anni (n=68), non ha mostrato differen-ze significative tra maschi e femmine. La diagnosi è stata ottenuta in 61 casi (13,65%), 26 maschi (10,15%) e 35 femmine (18,32%): 34 HSV1 (7,6%), 3 HSV2 (0,67%), 1 CMV (0,22%), 2 EBV (0,44%), 11 VZV (2,46%), 10 HHV6 (2,23%). HSV è risultato positivo in 37 casi (60,65%), con una prevalenza nelle femmine (n=24/191) rispetto ai maschi (n=13/256), P= 0.01. L’età media dei pazienti con encefalite da HHV6 è risultata più bassa (18,1 anni) di quelli con encefalite da HSV (42,6 anni) e VZV (46,5 anni). HHV6 è risultato prevalente nel gruppo d’età compreso tra 0-1 anni, n=4/5 (80%), rispetto agli altri gruppi di età, P <0.001.

Conclusioni. Il test di PCR su liquor è molto efficace nella diagnosi di laboratorio delle encefaliti erpetiche. HSV è il principale virus erpetico associato ad encefalite in sogget-ti immunocompetensogget-ti. HHV6 prevale nei bambini dei primi mesi di vita.

volume 22, numero 3, 2007 POSTER

Microbiologia

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