Il laboratorio di fisica
Sezione VALLE d!AOSTA Associazione per
l!insegnamento della fisica
strategia didattica per
costruire saperi scientifici
imparare in modo consapevole e motivato
provare il gusto della scoperta
e ……
ALCUNE RIFLESSIONI SUL RUOLO DEL LABORATORIO SCIENTIFICO
♣ in tutti gli ordini di scuola
♣ a partire da esperienze personali di didattica laboratoriale
In laboratorio due tipi di approccio:
• gli esperimenti dimostrativi
• le esperienze di gruppo
Il laboratorio e la classe:
fattori didattici efficaci
• L’attività si svolge in un contesto destrutturato
• Il lavoro diventa contratto educativo tra docente e allievi
• Nell’apprendimento ogni allievo si mette in gioco in prima persona e acquisisce responsabilità
• Gli allievi imparano a lavorare in gruppo, svolgendo il ruolo che si sono scelti
• I compagni di classe diventano partner
• L’ insegnante viene considerato come consigliere e guida
LA PRATICA LABORATORIALE
può essere praticata a tutti i livelli scolastici
I + piccoli
• fanno esperienze che sono scoperta ma anche occasione di gioco e divertimento
• “manipolano” oggetti scientifici che stimolano domande e permettono di imparare in modo più consapevole e duraturo
I + grandi
• vivono la scuola con maggiore entusiasmo perché si sentono protagonisti della “costruzione del loro sapere”
• acquisiscono capacità di organizzazione e di valutazione del proprio lavoro
• si abituano al rispetto dei fatti, alla ricerca di ipotesi interpretative e al loro riscontro
La COMUNICAZIONE DEI RISULTATI
delle esperienze di laboratorio
• Il racconto di ciò che è successo in laboratorio è occasione per ripensare a quanto si è fatto e scoperto, in modo che diventi patrimonio collettivo di conoscenza.
• L’analisi dei risultati ottenuti permette ai gruppi (in seduta plenaria) il confronto, la critica ed il ripensamento sui metodi usati.
Essa rappresenta una concreta esperienza di
COMUNITÀ SCIENTIFICA
Alcune difficoltà per il docente
• La gestione della classe in un contesto destrutturato può essere problematica (soprattutto le prime volte e con i ragazzi più giovani).
• La scelta di come suddividere la classe in gruppi va pensata in relazione al tipo di classe.
• L’assegnazione dei compiti ai singoli allievi va pensata in base all’età dei ragazzi e alle dinamiche interne alla classe.
• Da parte di alcuni allievi l’attività sperimentale può essere considerata meno importante rispetto alla lezione frontale.
Il docente deve dedicare più tempo a
• Programmare le attività
• Provare gli esperimenti da proporre
• Elaborare le fiches per il lavoro dei gruppi
• Correggere in classe le relazioni dei gruppi
e ancora …
La motivazione e
il recupero scolastico
• Il laboratorio, grazie al suo aspetto operativo, non
tratta gli argomenti solo dal punto di vista cognitivo e può essere utilizzato come valido strumento per il
recupero di contenuti didattici e capacità di apprendimento.
• Con un percorso didattico meno tradizionale a volte si riesce a motivare allievi che in aula dimostrano
difficoltà di apprendimento, carenze nel metodo di
studio e atteggiamento di insofferenza.
Interdisciplinarietà e continuità educativa Il laboratorio scientifico
può essere occasione di
:• sinergia tra docenti
• condivisione di obiettivi, contenuti e metodi anche tra i docenti di diverso ordine scolastico
• ottimizzazione della programmazione scolastica, tenendo conto di specificità e propedeuticità
NO sovrapposizioni di contenuti, MA organizzazione a spirale del percorso didattico
e può diventare
prassi educativa e metodologia trasversale, per sottolineare l’unitarietà della scienza e la complementarietà delle diverse discipline scolastiche
Il laboratorio
e la storia della scienza
• La ricostruzione di esperienze storiche permette di prendere coscienza dell’evoluzione delle teorie scientifiche, anche in relazione a problematiche di tipo storico-sociale.
• La conoscenza della vita degli scienziati e delle esperienze scientifiche storicamente rilevanti rende consapevoli dello sviluppo della scienza.
• Il ricorso alle informazioni storiche e la ricerca delle fonti diventa strumento trasversale per tutte le discipline.