20/9/2016 Calenda: incentivi alle imprese automatici, bandi surreali Il Sole 24 ORE
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VERSO LA LEGGE DI BILANCIOCalenda: incentivi alle imprese
automatici, bandi surreali
–di Andrea Gagliardi |6 settembre 2
Gli incentivi alle imprese non saranno più gestiti attraverso bandi, ma saranno automatici. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, spiegando che «servono una neutralità sulle dimensioni d'impresa
e l'automatismo: lo faremo in manovra». A giudizio di Calenda, intervenuto alla Summer School di Confartigianato, «gli incentivi non vanno fatti a bando per tre
motivi: è ridicolo che tre o quattro dipendenti del ministero decidano le priorità del Paese e nel 90% delle volte la direzione è sbagliata; i bandi sono spesso surreali; il tempo di realizzazione è di almeno due anni. Tutto ciò, quindi, spesso si trasforma in un incentivo solo alle grandi imprese».
Calenda: bandi sono surreali, incentivi automatici
Per questo, ha ripetuto il ministro, nella prossima legge di bilancio si punterà su «internazionalizzazione e innovazione attraverso automatismi, in particolare di natura fiscale». L'obiettivo, infatti, è smuovere la leva degli investimenti privati che, ha concluso Calenda, «sono più efficienti anche dal punto di vista della tempistica». Insomma, il governo «concentrerà tutte le fonti su strumenti automatici, che diano un ritorno misurabile e che funzionino anche per le Pmi». Calenda, a margine del Forum di Cernobbio, aveva
confermato che il piano Industria 4.0 sarà contenuto nella legge di bilancio. E che il governo punta su «fortissimi incentivi fiscali a ricerca e innovazione».
Produttività e investimenti per il rilancio
I messaggi lanciati finora dal premier, ma soprattutto dai ministri Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, sono chiari: bisogna conquistare in Europa nuovi spazi di deficit non solo per finanziare gli interventi di
ricostruzione nelle aree terremotate ma anche per rilanciare la competitività, concretizzare con misure fiscali il nuovo piano “Industria 4.0” e irrobustire il programma “Finanza per la crescita” lanciato nel 2014. In cantiere c'è, oltre alla revisione degli incentivi fiscali alla crescita economica (Ace), la proroga del
superammortamento al 140% sui beni strumentali acquistati dalle aziende . Non solo, ci sarebbe in vista anche una sorta di maxi-ammortamento, con coefficiente innalzato oltre il 200% su beni funzionali alla digitalizzazione delle imprese, cuore della trasformazione manifatturiera verso la cosiddetta era 4.0. In tutto, senza considerare un possibile rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi, le stime dei tecnici già superano abbondantemente i 2 miliardi.
Allo studio anche un piano sul rafforzamento della tassazione agevolata sui premi legati alla contrattazione di secondo livello da 4-500 milioni, il cosiddetto bonus produttività. Da raccordare eventualmente alla proroga light (20% o 40%) o in versione “mirata” (under 29 e Sud) della decontribuzione per le assunzioni stabili. Un pacchetto da circa 2 miliardi per rilanciare gli investimenti con “Industria 4.0” perno centrale. ILSOLE24ORE.COM DAILY DEALS: 1 of 1: Business class casa, edilizia e territorio abbonamenti a partire da 249€ View All 1 Deals ▼
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20/9/2016 Calenda: incentivi alle imprese automatici, bandi surreali Il Sole 24 ORE
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«Camere commercio a volte centri potere degenerato»
Nel suo intervento di oggi in Confartiginato Calenda ha parlato oggi anche di Camere di commercio (al centro di un intervento di razionalizzazione del governo), definite «in alcuni casi sono utili, ma in altri diventate centri di potere e degenerazione». Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha
ricordato che la nuova politica scelta dal governo è: «Vi copro i costi di quello che dovete fare, tipo il registro delle imprese, poi se volete offrire altri servizi lo fate in autonomia».