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Sconvolgimento climatico, inquinamento ambientale, ghiacciai che si sciolgono e foreste in fiamme: sono queste prime le immagini che balenano in mente se si pensa al

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Academic year: 2021

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Sconvolgimento climatico, inquinamento ambientale, ghiacciai che si sciolgono e foreste in fiamme: sono queste prime le immagini che balenano in mente se si pensa all’impatto dell’uomo sul pianeta Terra.

“Colpa dell’avvicendarsi delle Rivoluzioni Industriali, dell’abuso di combustibili fossili, del consumismo e dello spreco contemporanei”

verrebbe meccanicamente da aggiungere. E se, invece, scoprissimo che la nostra modifica della natura iniziò 10.500 anni fa?

Vige, ad ogni livello culturale e sociale, l’erronea convinzione che solo a partire dal XX secolo l'Homo sapiens si sia imposto sulla natura, ma non è affatto così. Quand'è allora che questa strana scimmia eretta si è

effettivamente trasformata in “superpotenza geologica”? E’ questo il principale, ma non unico, interrogativo che Lewis e Maslin propongono ne “Il pianeta umano”, un’opera profondamente scientifica quanto filosofica, in cui si illustrano gli straordinari poteri acquisiti dall’uomo, sin da quando, nella notte dei tempi, uscì dall’Africa per propagarsi su tutta la Terra. L’essere umano ha, infatti, modificato così profondamente l’ambiente circostante, da dare inizio a una nuova epoca geologica:

l’Antropocene, l’epoca umana. L’obiettivo prioritario dei due autori consiste nell’individuare un marcatore, un “chiodo d’oro”, che consenta di delimitare l’inizio di questa nuova epoca. Applicando alla perfezione il manzoniano “utile per iscopo, vero per soggetto, interessante per

mezzo”, Lewis e Maslin ci guidano in un avvincente viaggio nel tempo che, dopo aver analiticamente percorso le tappe fondanti dell’intera storia umana, procede e si proietta verso gli scenari di un probabile futuro.

Definire il concetto di Antropocene e’ un’impresa ardua: una paziente opera di analisi, di sintesi e di personale interpretazione, uno studio che annoda gli infiniti fili della ricerca scientifica. Fili che comprendono i più diversi ambiti del sapere: geologia, scienza del sistema Terra,

archeologia, scienza della conservazione, biologia evoluzionistica e storia umana, si confrontano per offrirci una prospettiva di amplissimo raggio. Uno sforzo ripagato, che permette di puntualizzare l’effettivo impatto che il “meteorite umano” ha generato, in un tempo irrisorio, su un pianeta di cinque miliardi di anni.

Comprendere il fenomenale potere dell’uomo contemporaneo ci illumina su una società che spinge sempre più al consumo e alla disuguaglianza economica, che insegue solo il guadagno, ignorando ogni criterio

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morale. La ricostruzione del passato, attraverso la geologia e la

paleontologia, non è dunque un’indagine fine a sé stessa, slegata dal presente e circoscritta a tempi lontani: solo nella consapevolezza di quanto ci ha preceduto, noi uomini possiamo guardare alla nostra realtà, correggerla e ridisegnarla, inquadrando ogni tassello del cambiamento presente nel grande mosaico della storia terrestre.

Dalla consapevolezza dei nostri errori nasce la volontà di cambiare, per il nostro futuro e quello di chi verrà dopo di noi. Ma sarà un futuro in cui saremo in grado di frenarci quel tanto che basta per mantenere in vita la nostra società? O forse l’essere umano altri non è che un batterio

evoluto, che, confinato in una piastra di Petri, esaurisce le risorse disponibili, autocondannandosi alla fine? La società umana, così come noi la conosciamo, è inesorabilmente destinata al crollo o si evolverà, salvandoci dall’estinzione? Forse, non servirà aspettare i posteri per avere l’ardua sentenza.

Sara Martellini

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