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1. Il confine Usa-Messico e le migrazioni dall’America centrale.

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1.

Il

confine

Usa-Messico

e

le

migrazioni

dall’America centrale.

1.1 Il contesto socio-economico

L‟inizio della prima guerra mondiale portò gli Stati Uniti a creare un primo programma, denominato “Bracero program”,1

avente lo scopo di regolarizzare l‟attività dei lavoratori stagionali. Si voleva creare un mercato composto da lavoratori con contratti a termine instaurati prima della loro partenza dal paese d‟origine, dando ai datori di lavoro l‟opportunità di licenziarli anche senza

giusta causa: i lavoratori, non avendo più un contratto, erano obbligati a ritornare nel loro paese.

Nel caso del Messico, centinaia di migliaia di messicani furono chiamati a sostituire i lavoratori statunitensi impegnati nella guerra. Questi lavoratori vennero utilizzati per la raccolta e la produzione di prodotti richiesti in maggior quantità proprio a causa del conflitto: petrolio, minerali, carne, cotone. Tuttavia, negli anni della grande depressione, a causa delle azioni intraprese dalla Federazione Americana del Lavoro (AFL) nei confronti degli immigranti, i messicani dovettero ritornare in Messico.

Un secondo “Bracero Program” fu stipulato con lo scoppio della seconda guerra mondiale: dopo

varie interruzioni, la sua scadenza prevista per il 1947 fu prorogata fino al 1964.

La regolarizzazione dei lavoratori temporanei permise un maggior controllo da parte degli Stati Uniti nei confronti dei lavoratori, con una conseguente restrizione dei loro diritti. Dal 1942 al 1964 oltre cinque milioni di lavoratori stagionali2 vennero utilizzati nel lavoro agricolo degli Stati Uniti d‟America.

1 Il “Bracero Program” ha previsto, tramite leggi e accordi diplomatici tra Stati Uniti e Messico, la regolamentazione

dei lavoratori stagionali. Iniziato nel 1942, è terminato nel 1964.

2I.Ness, Guest Workers and Resistance to U.S Corporate Despotism, University of Illinois Press, Urbana, Chicago and

(2)

Si creò, lungo la linea di frontiera, un processo di urbanizzazione dovuto all‟aumento dell‟industria manifatturiera: nel 1965 l‟amministrazione messicana varò un piano d‟industrializzazione della zona con l‟obiettivo di creare un‟area che contenesse gli eventuali flussi migratori verso gli Stati

Uniti e che ampliasse la migrazione interna, diretta principalmente verso Città del Messico.

Nel 2007 il presidente degli Stati Uniti George W. Bush3 ampliò il programma per i lavoratori temporanei. Tale programma prevedeva incentivi economici per il ritorno volontario nei paesi di provenienza, una volta terminata la temporanea collaborazione.

In seguito il presidente Barack Obama4 propose una riforma della legge migratoria che avrebbe espanso il lavoro stagionale a causa della crisi economica che colpì gli Stati Uniti, e l‟area più

conservatrice del partito repubblicano (Tea Party)5 invitò il partito stesso a opporsi strenuamente all‟approvazione della riforma.

Dalle zone rurali del Messico partirono dunque flussi migratori diretti verso le zone del paese più industrializzate: l‟aumento fu dovuto anche alla stipulazione di un patto con gli Stati Uniti (NAFTA) che aumentò la richiesta di manodopera nelle fabbriche che s‟installarono nelle regioni

confinanti con il Messico.

L‟aumento della richiesta di manodopera portò logicamente ad un incremento della popolazione nelle città in prossimità della frontiera, si passò infatti dalle iniziali centomila abitanti dell‟inizio

Novecento a oltre dieci milioni nel 1995.

Le conseguenze dell‟accordo furono tutte a favore delle multinazionali: grazie al basso salario della manodopera latina rispetto a quello del paese d‟origine delle fabbriche, questo processo permise lo

sviluppo, lungo il confine Messico-Stati Uniti, delle maquiladoras. Questo termine sta ad indicare

3 George W.Bush è stato il 43º presidente degli Stati Uniti d'America. (2001-2009) 4Barack Obama 44º e attuale presidente degli Stati Uniti d'America. (2009- Attualità) 5

Il Tea Party è un movimento politico schierato a difesa del libero mercato e su posizioni conservatrici/libertarie, emerso negli USA nel 2009 attraverso una serie di proteste locali coordinate a livello nazionale. Viene comunemente classificato nell'area del cosiddetto populismo di destra.

(3)

le fabbriche di assemblaggio di proprietà principalmente straniere, situate in Messico per usufruire della manodopera a basso costo6.

Le prime maquiladoras sono state istituite nel 1965 con l‟avvio del Border Industrialization

Program (BIP),7 e nel 1990 ne erano presenti oltre 1.900, con un conseguente aumento della manodopera composta di oltre 400.000 persone (tabella 1)8.

Le maquiladoras si sono principalmente diffuse sulle zone confinanti la frontiera settentrionale, sebbene dal 1972 siano state costruite in tutto il Messico.

Le città che possiedono più impianti attivi sono Ciudad Juárez (nello stato di Chihuahua) e Tijuana ( Baja California). (Figura 2)9.

Figura 1: Numero maquiladoras 1970-1990 Figura 2: Zonizzazione maquiladoras

6 Il termine maquila viene dal verbo spagnolo maquilar che indica l‟usanza del mugnaio di prendere per sé una parte

della farina macinata in cambio dell‟utilizzo del mulino concesso al contadino. Nate negli anni Sessanta in Messico, le

maquiladoras si sono poi estese in tutta America centrale, anche grazie a leggi accomodanti e soprattutto all‟iniziativa

per il bacino caribico creata su pressione di Washington. Cfr. http://www.lomb.cgil.it/ext/mai/maquiladora.htm.

7 Lo scopo del Border Industrialization Program è stato la riduzione della disoccupazione nelle città frontaliere

settentrionali del Messico. Istituito al termine del programma statunitense Bracero Program.

8

G. C Hufbauer and J. J. Schott, North American free trade: issues and recommendations,; assisted by L. L. Remick et al., Washington: Institute for international economics, 1992, p. 92.

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Le maquiladoras si differenziano in tre categorie: le prime di proprietà straniera, le seconde di proprietà messicana ma gestite da personale estero e infine le ultime, sempre di proprietà messicana ma con la possibilità che la dirigenza possa essere sia nazionale che straniera, facendo in questo ultimo caso riferimento a differenti industrie straniere.

Le maquiladoras possono essere istituite per produrre prodotti in tutti i settori, eccetto quelli di responsabilità nazionale quali il settore energetico o dei trasporti marittimi ed aerei.

La maggioranza della manodopera è composta da lavoratrici comprese tra i 14 e i 35 anni, in un paese in cui l‟età minima legale per iniziare a lavorare è 16 anni: l‟assenza di sicurezza ha portato a

un aumento dei femminicidi nelle città di frontiera, come è avvenuto ad esempio a Ciudad Juárez, cittadina tristemente nota per il ritrovamento di decine di corpi di donne che all‟uscita dalle

fabbriche furono violentate e poi mutilate dai narcotrafficanti o dai conducenti degli autobus impiegati per portare le operaie a lavorare. Secondo Beatriz Luján, coordinatrice del Centro de

Estudios y Taller Laboral, le maquilas rappresentano da parte del governo messicano una

scommessa per lo sviluppo, “lo sbaglio però consiste nel loro dipendere da industrie a capitale straniero, che le rendono più soggette alle fluttuazioni economiche del Paese d‟origine senza

generare ricchezza nella zona”.10

In un‟intervista rilasciata al quotidiano La Jornada,11

l‟attivista per i diritti delle donne Esther

Chávez Cano12 dichiarò che il porre fine agli omicidi di genere a Ciudad Juarez era una battaglia difficile da sostenere, giacché i differenti livelli amministrativi non ponevano la necessaria attenzione a contrastare gli omicidi ed anzi, spesso ne erano complici coprendo gli omicidi o addirittura condannando persone completamente estranee al delitto. Tali dati fanno riferimento esclusivamente ai casi di omicidio in cui è stato ritrovato il corpo della vittima, senza considerare tutte le donne uccise di cui è stata persa ogni traccia. Secondo la relazione dell‟Inchiesta Nazionale

10 Femminicidi di frontiera, 11/06/13. http://lineadifrontiera.com/2013/06/11/femminicidi-di-frontiera-di-judith-torrea/ 11

Quotidiano messicano pubblicato a Città del Messico.

12 Attivista e precorritrice nella lotta contro i femminicidi. Fondò con il Gruppo Femminile 8 Marzo “Casa Amiga

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sulla Dinamica delle Relazioni a Casa (ENDIREH), il 67% delle donne uccise hanno dai 15 anni in su. Sono molte le segnalazioni giuridicamente vincolanti fatte nei confronti del Messico riguardo la violenza che viene perpetrata nei confronti delle donne, segnalazioni che l‟ottenimento di maggior

diritti di genere sul territorio.

La contrarietà di una parte della società civile al susseguirsi dei femminicidi a Ciudad Juarez ha trovato una risposta nella campagna Ni Una Más: “le donne della città, così come i gruppi per la difesa dei diritti umani hanno cominciato a denunciare la situazione per arrestare una delle più “sorde e barbare” serie di omicidi di genere della storia messicana”.13

13 D. Segura y P. Zavella (eds.), Women and Migration in the U.S.-Mexico Borderlands, Durham: Duke University

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1.2 Trattati bilaterali Messico-Stati Uniti.

Nel 1994 fu siglato dai governi degli Stati Uniti, dal Messico e dal Canada il North American Free Trade Agreement (NAFTA), un accordo trilaterale che permise il libero commercio all‟interno dei

tre Paesi.

Il trattato, firmato da George H. W. Bush14 è stato ratificato in seguito durante la presidenza di Bill Clinton15 per gli U.S.A, e Carlos Salinas16 per il Messico, fu in seguito ratificato dal parlamento nazionale di ognuno di questi Stati.17

Il risultato dell‟approvazione di quest‟accordo fu l‟eliminazione dei dazi doganali per oltre la metà

delle esportazioni messicane negli Stati Uniti e per oltre un terzo delle esportazioni verso il Messico. Questo Paese dovette perciò sottomettersi alle richieste degli Stati Uniti e del suo mercato: oltre l‟eliminazione dei dazi, dovette ridimensionare l‟industria statale, deregolamentare l‟industria

privata e infine autorizzare maggiori investimenti stranieri ottenendo accesso al mercato statunitense.

I dati ufficiali forniti dai tre differenti paesi descrivono un mercato composto fino al 2008 da una popolazione di oltre quattrocento milioni di cittadini e con un prodotto interno di oltre diciassette

14 George Herbert Walker Bush, 41º Presidente degli Stati Uniti (1988-1993). 15

William Jefferson "Bill" Clinton, 42° Presidente degli Stati Uniti d'America.(1993-2001).

16 Carlos Salinas de Gortari, presidente del Messico (1988-1994)

(7)

miliardi di dollari18. Una volta entrato in vigore il trattato però, le importazioni hanno superato le esportazioni e causato un indebitamento da parte del Messico nei confronti degli investimenti esteri.

Il NAFTA prevede accordi trilaterali per i differenti settori della società nordamericana, ad esempio il settore automobilistico, i servizi finanziari o i vari ambiti del terziario come il tessile e l‟abbigliamento, il settore energetico o l‟agricoltura. Inoltre, garantisce la protezione dei diritti intellettuali (brevetti, diritti d‟autore) e rimuove le limitazioni sugli investimenti tra i tre Paesi. Il

Trattato prevede un periodo di libero commercio tra Stati Uniti e Messico della durata di dieci anni per tutti i settori citati anteriormente.

Per quanto riguarda l‟agricoltura, il trattato presume due differenti trattati bilaterali: il primo

comprende Messico e Stati Uniti e il secondo Messico e Canada.

Fu istituita inoltre una commissione di vigilanza trilaterale per il controllo della corretta applicazione delle leggi del trattato, per l‟amministrazione degli accordi e per il giudizio finale sulle

dispute tra i tre Paesi. Fu estesa infine al Messico la procedura contenuta nella Free-Trade Area of

America (FTAA),19 per la risoluzione dei casi di antidumping20 e per le imposte di controbilanciamento.

Nel corso degli anni i sindacati hanno criticato gli accordi stipulati nel trattato, sfavorevoli per l‟economia messicana vittima della politica economica neoliberale degli Stati Uniti. Non

mancarono le critiche per gli effetti che avrebbe avuto il NAFTA: in Chiapas ci furono proteste contro la firma del trattato per via delle differenze sociali che si vennero a creare in Messico, e ci fu la prima apparizione dell‟ Ejército Zapatista de Liberación Naciona (EZLN), un movimento armato

attivo per il riconoscimento dei diritti delle popolazioni native americane con uno spirito no-global.

18 Dati relativi al 2008: Statistics Canada – Canadá; Department of Commerce y Bureau of Labour Statistics – Estados

Unidos; Instituto Nacional de Estadística, Geografía e Informática (INEGI) y Dirección General de Inversión Extranjera de Secretaría de Economía (DGIE-SE) – México.

19 La Zona di libero scambio delle Americhe o Area di libero commercio delle Americhe (in inglese: Free Trade Area of

the Americas, FTAA, in spagnolo: Área de libre comercio de las Américas, ALCA) è una proposta di accordo per eliminare o ridurre le barriere commerciali tra tutte le nazioni delle Americhe e delle isole vicine, ad eccezione di Cuba.

20 Il dumping è definito come la vendita di un prodotto su un mercato di esportazione a un prezzo inferiore al valore

(8)

Alla firma del trattato ci furono accuse da parte del gruppo a difesa dei consumatori Public Citizen‟s

Global Trade Watch, secondo cui migliaia di lavoratori statunitensi erano rimasti disoccupati a

causa della liberalizzazione del mercato. Le accuse furono confermate dal ministero del lavoro statunitense. Di parere contrario era invece il ministero del commercio statunitense, secondo cui l‟aumento della disoccupazione era dovuto alla crisi economica messicana.21

Iniziarono inoltre campagne di protesta anti-NAFTA, a difesa dei diritti dei lavoratori e dell‟ambiente.

Le persone maggiormente colpite dagli effetti negativi del NAFTA furono i contadini, che furono esclusi dall‟economia nazionale a causa del potere d‟acquisto dimostrato dalle grandi società: si

stima che tra il 1994 e il 2004 oltre un milione di contadini abbia dovuto abbandonare le proprie terre.

Un esempio dei danni fatti all‟economia agricola del Messico riguarda la vendita di mais: questa

coltivazione è sempre stata una delle coltivazioni più diffuse nel Messico ma, con la liberalizzazione dei mercati, i messicani hanno iniziato a comprare il mais dagli agricoltori degli Stati Uniti. Gli statunitensi infatti, grazie alle agevolazioni date dal governo, hanno potuto vendere il mais a minor prezzo rispetto agli agricoltori messicani. Questi ultimi sono dunque stati costretti a vendere i loro terreni a proprietari terrieri in grado di competere con il mercato statunitense grazie alla meccanizzazione. In seguito alla modifica dell‟articolo 27 della costituzione messicana, è stato

avviato un mercato di vendita dei terreni, la quale era vietata prima della modifica di tale articolo, volta a riportare in Messico un mercato favorevole ai grandi proprietari terrieri, sostenuti dal presidente Carlos Salinas.

Con l‟inizio delle vendite terriere molti ejidatarios, i coltivatori locali, sono stati costretti a emigrare

negli Stati Uniti, specialmente in California, dove hanno trovato lavoro come braccianti agricoli.

(9)

Ulteriori conseguenze, riportate da un articolo di El Pais nel 199522, furono la svalutazione del peso del 60%, la caduta delle azioni messicane a New York e la mala gestione della situazione economica da parte dell‟équipe economica dell‟allora presidente in carica Ernesto Zedillo.23

L‟economia messicana iniziò così a dipendere dalle rimesse che gli immigrati mandavano alle loro

famiglie: il Messico è sempre stato uno dei maggiori paesi recettori della regione latinoamericana. Secondo un report della Banca Mondiale del 2006, infatti, le rimesse dei migranti mandate ai familiari negli Stati del Sud sono fondamentali per la sopravvivenza e la crescita economica di questi ultimi24.

Figura 3: Principali Paesi recettori America Latina e Caraibi

Negli Stati Uniti esistono, inoltre, associazioni locali che si occupano dell‟invio collettivo delle

rimesse destinate a finanziare opere di infrastrutture sociali. Un esempio è il programma tres por

uno 25 attuato dallo stato messicano Zacatecas: per ogni dollaro inviato dagli Stati Uniti viene aggiunto un dollaro da ognuna delle differenti amministrazioni (federale, statale e locale). Nel 1997,

22

Cuando los gigantes bufan. Joaquín Estefanía 15/02/1995

http://elpais.com/diario/1995/02/15/opinion/792802808_850215.html

23 Ernesto Zedillo Ponce de León, Presidente del Messico (1994-2000). 24

Ness, Guest Workers and Resistance to U.S Corporate Despotism.cit. P. 45

25 R. Alarcón, The Development of Hometown Associations in the United States and the Use of Social Remittances in Mexico, , , El Colegio de la Frontera Norte, Tijuana.

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con questo progetto sono stati raccolti oltre cinque milioni di dollari con l‟obiettivo di riforme nelle zone rurali, nelle quali vengono coinvolte le comunità locali.

Un‟ulteriore conseguenza dell‟approvazione del trattato fu l‟aumento dell‟immigrazione verso gli Stati Uniti: con l‟aumento dell‟imposizione nel mercato messicano delle industrie statunitensi, molti

contadini messicani si ritrovarono senza lavoro e costretti a emigrare oltre la frontiera.

Nel 2001, il presidente statunitense George W. Bush e il presidente messicano Vicente Fox26 lavorarono a una politica che permettesse la migrazione dei lavoratori in maniera sicura e legale, dando avvio ai Bilateral Migration Talks. Essi avrebbe comportato la legalizzazione per quest‟ultimi, l‟aumento delle concessioni delle Visas per i richiedenti permanenti e l‟avvio di un programma per lavoratori “ospiti”. La realizzazione di tale accordo tra i due presidenti avrebbe comportato per i lavoratori stranieri un‟assunzione senza alcun diritto riconosciuto: non avrebbero

potuto iscriversi a un sindacato o denunciare le imprese che avessero attuato uno sfruttamento della manodopera.

Inoltre la regolarizzazione prevedeva che, finito il periodo lavorativo, gli immigrati avrebbero dovuto lasciare il Paese o mettersi in lista per la richiesta dei pochi permessi per la permanenza.

Con gli attentati dell‟11 settembre 2001, però, i negoziati saltarono: l‟obbiettivo principale dell‟amministrazione statunitense divenne limitare l‟immigrazione straniera, e si iniziò a parlare di

una fortezza nordamericana per la difesa nazionale.

Un rapporto del Southern Poverty Law Center27 ha illustrato gli aspetti negativi dei programmi per i lavoratori ospiti su scala locale in vigore nel Paese, come l‟entrata e la permanenza del lavoratore

negli Stati Uniti in dipendenza solamente dalla decisione dell‟imprenditore di lavoro e non dalla volontà del lavoratore, la possibilità di rescindere il contratto di lavoro in qualsiasi momento, la

26 Vicente Fox Quesada, Presidente del Messico (2000-2006)

27 Il Southern Poverty Law Center (SPLC) è un'organizzazione legale americana senza fini di lucro, impegnata nella

tutela dei diritti delle persone, riconosciuta a livello internazionale per i suoi programmi di educazione alla tolleranza e le sue vittorie legali contro gruppi razzisti e per l'impegno nell'individuazione dei gruppi d'odio, ovvero di quei gruppi che propagandano idee di odio razziale o religioso.

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manipolazione dei costi e degli orari di lavoro sommata al mancato pagamento dell‟eventuale lavoro straordinario e infine gli abusi sessuali e le pessime condizioni di lavoro.28

Nella campagna presidenziale statunitense del 2008 l‟allora candidato Barack Obama suggerì di

rivedere il NAFTA, a difesa però dei cittadini statunitensi: la sua proposta fu la soppressione delle agevolazioni alle società che delocalizzavano le fabbriche, in modo da garantire più posti di lavoro ai cittadini statunitensi. Di parere contrario il candidato nome McCain, il quale dichiarò che il NAFTA aveva avuto sviluppi positivi solamente per l‟economia statunitense29

.

Nel 2003 fu stipulato a El Paso, in Texas, un accordo tra Stati Uniti e Messico denominato Free and

Secure Trade (FAST), il cui obiettivo era la sicurezza e il rafforzamento delle misure di ambo i

Paesi per assicurare a entrambi una prosperità economica.

1.3 L’EVOLUZIONE LEGISLATIVA

1.3.1 L’evoluzione legislativa degli Stati Uniti

In questo capitolo si analizzerà l‟evoluzione legislativa degli Stati Uniti e del Messico per quanto

riguarda la politica migratoria posta in atto dalle diverse amministrazioni nel corso degli anni, e le leggi emanate dai tre differenti livelli amministrativi: federale, statale e locale.

L‟immigrazione negli Stati Uniti ha ricominciato ad avere livelli alti durante gli anni Novanta, dopo

una breve pausa negli anni Ottanta. Il nuovo aumento dei flussi è dovuto alla fine delle guerre civili nei Paesi centroamericani e alla situazione economica messicana negli anni Novanta.

I migranti messicani intraprendono il viaggio per attraversare la frontiera per differenti motivi: la ricerca di un lavoro, l‟obbligo di fuggire dalle proprie città controllate dai narcotrafficanti (i cui

complici spesso sono i funzionari dello Stato), la violenza che subiscono quotidianamente le donne.

28 Close to slavery: Guest worker programs in the United States, Southern Poverty Law Center, 2007.

http://www.splcenter.org/sites/default/files/downloads/publication/SPLC-Close-to-Slavery-2013.pdf

29OSSERVATORIO TRANSATLANTICO, Contributi di Istituti di ricerca specializzati,n. 24, aprile, maggio giugno

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Esistono differenti modi utilizzati dagli immigrati per attraversare la frontiera: uno dei più tradizionali è con la collaborazione dei polleros,30 bande criminali dedite al traffico degli immigrati

(in questo caso chiamati pollos), i quali attraversano la frontiera dopo aver pagato centinaia di dollari; spesso complici di queste bande criminali sono gli stessi funzionari statali, supportati dal sistema corrotto vigente in molte parti del Messico. Altri protagonisti del traffico d‟immigrati verso

gli Stati Uniti sono i narcotrafficanti appartenenti ai cartelli della droga, i quali si servono degli immigrati per far arrivare la droga oltreconfine.

Sebbene gli Stati Uniti siano sempre stati un Paese di massiccia immigrazione, la politica attuata dall‟amministrazione degli USA nei confronti della migrazione dei latinos si è rivelata, nel corso

degli anni, una politica militarizzata: si sono avute, infatti, la costruzione di una frontiera tra Messico e Stati Uniti, la creazione di forze armate per il controllo di tale frontiera e l‟eliminazione graduale dei diritti sociali degli immigrati.

Secondo Aristide R. Zolberg, nel suo libro A Nation by Design, i cittadini “nativi” degli Stati Uniti sono manipolati dal potere del capitalismo, che li spinge a favorire la migrazione solamente quando c‟è la necessità per il compimento degli interessi dei nativi.31

La militarizzazione graduale della frontiera e le maggiori difficoltà create agli immigrati che cercavano di entrare nel Paese hanno reso sempre più obbligatoria la scelta di chiedere aiuto a narcotrafficanti, anche a rischio di mettere in pericolo la vita.

Oltre alla chiusura graduale della frontiera, per dissuadere il proseguo dei flussi migratori sono state lasciate libere zone nelle quali le condizioni climatiche e ambientali sono pericolose per gli immigrati. Queste decisioni non hanno però evitato le migrazioni, bensì hanno causato maggiori morti durante il tragitto o effetti psicologici distruttivi per i migranti. Nonostante il cambiamento

30 I polleros sono persone che in cambio di denaro o altri favori si incaricano di portare i migranti oltre il confine. 31

Ness, Guest Workers and Resistance to U.S Corporate Despotism, cit. p. 33. Cfr. A. Zolberg, A Nation by Design.

Immigration policy in the fashioning of America, Russell Sage Foundation Books at Harvard University Press, London,

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assunto dalla California rispetto agli anni Novanta, negli ultimi tempi il flusso migratorio negli Stati Uniti ha assunto una direzione sempre più diretta verso la costa Est del Paese: questo a causa delle leggi discriminatorie e restrittive del Sud-Ovest.

La legislazione statunitense in ambito migratorio è composta dalle leggi emanate dal governo federale nel corso degli anni, oltre alle differenti leggi statali. Queste ultime possono essere discriminatorie nei confronti degli immigrati, oppure di sostegno per una maggiore integrazione. Il legislatore permette inoltre l‟avanzamento di proposte che verranno in seguito votate dai cittadini e

di cui sarà discussa la validità.

L‟immigrazione verso gli Stati Uniti può essere rappresentata simbolicamente dalle due sponde del

Rio Bravo, che divide il Messico dagli USA: il fiume non solo divide i due Paesi, ma divide anche due differenti società economiche. Sono queste differenze a causare ogni anno un flusso migratorio diretto verso speranze per una vita migliore. Questa teoria può essere confermata dalle opinioni espresse dalla Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH) la quale, al termine di una relazione redatta nel 2008, scrive riguardo alla frontiera tra Messico e Stati Uniti32: “Este espacio marca también una línea de fractura entre una América rica y dominante en los planos económicos y políticos y una América pobre, sometida a las reglas del juego fijadas por el vecino del Norte”33

.

Secondo la sociologa Shawn Kanaiaupuni, la migrazione dal Messico è stata principalmente maschile per tre motivi:

1) norme sociali patriarcali;

2) presenza di bambini;

32

Estados Unidos-México: Muros, abusos y muertos en las fronteras,

http://www.fidh.org/IMG//pdf/USAMexiquemigran488esp.pdf.

33 Violaciones flagrantes de los derechos humanos de los migrantes indocumentados en camino a Estados Unidos.

Federación Internacional de los Derechos Humanos (FIDH),2007 p.6 : “Questo spazio segna anche una zona di frattura

tra un‟America ricca e dominante nei programmi economici e politici e un America povera e sommessa alle regole del gioco stabilite dal vicino Nord”. (traduzione mia)

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3) segregazione professionale.34

Generalmente, se le donne possiedono un buon lavoro locale i compagni tendono a non emigrare in altri paesi.

Le leggi statunitensi sull‟immigrazione possono essere distinte in due categorie: la prima rappresenta le leggi generali che nel corso degli anni hanno definito le norme principali riguardo l‟ingresso negli Stati Uniti, il soggiorno nel Paese e la cittadinanza; la seconda invece racchiude le

leggi emanate secondo un elemento in comune, ad esempio: leggi in base alla provenienza (1946

Chinese War Brides Act35, 1975 Indochina Migration and Refugee Assistance Act36) oppure leggi emanate per garantire la cittadinanza per chi ha prestato servizio presso le forze armate degli Stati Uniti (1991 Armed Forces Immigration Adjustment Act37).

Il Naturalization Act, nel 1790, definì le caratteristiche necessarie per il riconoscimento della cittadinanza, ovvero:

1) essere persone bianche libere;

2) possedere determinati requisiti morali.

Furono quindi esclusi i nativi indiani, gli schiavi, le persone di colore libere e in un secondo momento gli asiatici.

Nel 1868, al termine della guerra civile americana, furono nuovamente formulate le caratteristiche necessarie per il conseguimento della cittadinanza statunitense: l‟emanazione del 14° emendamento

della Costituzione garantì la cittadinanza agli individui nati negli Stati Uniti senza discriminazione

34 D. Segura y P. Zavella (eds.), Women and Migration in the U.S.-Mexico Borderlands, Durham: Duke University

Press, p. 6.

35

Legge emanata con l‟obiettivo di registrare le mogli, di provenienza cinese, dei cittadini statunitensi su un sistema non basato sulle quote annuali destinate all‟immigrazione cinese negli Stati Uniti.

36 Legge emanata con lo scopo di permettere ai rifugiati proveniente dal Vietnam, Laos e Cambogia di entrare negli

Stati Uniti in seguito alla caduta di Saigon e la fine della guerra del Vietnam.

37 Legge emanata per garantire agli stranieri che hanno prestato servizio nelle forze armate statunitensi per almeno

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di razza, luogo di nascita o cittadinanza;38 l‟emendamento tuttavia esclude i nativi indiani delle riserve, ai quali sarà riconosciuto il diritto alla cittadinanza solo nel 1924.

Nel 1870 la legge per la naturalizzazione della cittadinanza fu estesa ai discendenti delle persone provenienti dall‟Africa e nel 1898 anche a bambini nati da genitori di nazionalità cinese. La prima legge che vietò la discriminazione in base alla cittadinanza e al genere fu emanata nel 1952.

Nel 1986 il presidente Ronald Reagan39 approvò la Immigration Reform and Control Act (IRCA): una riforma che rese possibile sollecitare le richieste di amnistia e di residenza temporale legale o permanente per le persone che risiedevano negli Stati Uniti illegalmente a partire dal 1 Gennaio 1982. Inoltre, le persone che avevano lavorato nel settore agricolo per almeno novanta giorni nell‟anno precedente, in un anno avrebbero avuto la possibilità di ottenere la residenza permanente

tramite il programma Special Agricultural Worker (SAW)40.

Phil Martin, professore alla Cornell University, ha dichiarato che i pionieri di SAW hanno svolto un ruolo di ancora per le persone che in seguito sono arrivate negli Stati Uniti dai loro paesi d‟origine,

affermando e consolidando frasi come “latinizzando l‟America rurale”41.

Nel 1990 l‟amministrazione Bush emanò una nuova legge, denominata Immigration Act, che

modificò la precedente legge. Le modifiche applicate furono:

1. aumento dei vincoli per l‟entrata legale negli Stati Uniti;

2. controllo delle motivazioni per l‟esclusione e per la deportazione nei Paesi d‟origine;

3. autorizzazione temporanea agli stranieri di determinati Paesi con diritto di protezione;

38

AMENDMENT XIV, SECTION 1,

All persons born or naturalized in the United States, and subject to the jurisdiction thereof, are citizens of the United States and of the state wherein they reside. No state shall make or enforce any law which shall abridge the privileges or immunities of citizens of the United States; nor shall any state deprive any person of life, liberty, or property, without due process of law; nor deny to any person within its jurisdiction the equal protection of the laws.

39 Ronald Wilson Reagan, 40º Presidente degli Stati Uniti d‟America (1981-1989).

40 Special Agricultural Worker (SAW) and Replacement Agricultural Worker (RAW) Programs. 41

El desplazamiento dela relación entre Estados Unidos – México y las comunidades trans-fronterizas, Murallas y

Fronteras, p. 23 in. M. Philip. Promise Unfulfilled: Unions, Immigration, and the Farm Workers, Ithaca: Cornell

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4. determinazione di nuove categorie di viaggiatori ammessi per determinati periodi all‟entrata negli Stati Uniti;

5. controllo ed estensione del Visa Waiver Pilot Program42;

6. controllo dell‟autorità per la naturalizzazione e per i requisiti necessari.

Tale programma creò il Diversity Immigrant Visa program: una “lotteria” annuale per ottenere il permesso di residenza permanente negli Stati Uniti. Conosciuta anche come la Green Card Lottery, questa lotteria è amministrata dal Dipartimento di Stato. Ogni anno il procuratore generale determina quali sono gli Stati ad alto livello di ammissione e quali invece a basso livello secondo le informazioni ottenute. Uno Stato è definito ad alto livello di ammissione se sono presenti almeno 50.000 richieste di residenza permanente. Ogni anno inoltre, sono definiti quei Paesi i cui cittadini non sono abilitati a richiedere la Visa poiché le richieste del Paese in questione sono state superiori alle 50.000.

La distribuzione della Green Card avviene su base regionale (tabella 1). Ogni singolo Paese non può fare una richiesta di Green Cards superiore al 7% del totale delle stesse. Sono previsti inoltre ulteriori “vincitori”, nel caso ci sia disponibilità di Green Cards, per quelle persone che non perseguono il permesso di soggiorno: essere vincitori della lotteria non garantisce loro l‟ottenimento

della Visa ma devono anche possedere requisiti specifici, ad esempio devono possedere un diploma scolastico o un equivalente, possedere un impiego lavorativo da almeno due anni e fornire al segretario di Stato informazioni richieste come l‟età, l‟educazione o l‟occupazione.

Il programma ha creato quattro differenti categorie di permessi:

1) EB-1 Visa e EB-2 Visa: a questa categoria appartengono i “lavoratori con priorità”, cioè coloro che hanno particolari abilità in diversi campi della società. Di tali qualità beneficeranno il sistema

42 Il Visa Waiver Pilot Program autorizza i cittadini di 37 paesi a viaggiare negli Stati Uniti per turismo o per affari per

(17)

economico o culturale del Paese e il welfare statunitense, coloro la cui fama è riconosciuta a livello internazionale e infine manager la cui compagnia è stata dislocata negli Stati Uniti.

2) EB-3 Visa: alla seguente categoria possono concorrere coloro che possiedono la labor

certificaton, un‟offerta di lavoro permanente full time, e i richiedenti un impiego per cui manca la

disponibilità dei lavoratori statunitensi.

3) EB-4 Visa: possono fare richiesta per questo permesso i lavoratori religiosi e chi ha lavorato per un lungo periodo per il governo degli Stati Uniti

4) EB-5 Visa: l‟ultima categoria rappresenta gli investitori finanziari stranieri che investono nel mercato statunitense; a loro è richiesto un investimento minimo di un milione di dollari o in alternativa 500,000 dollari in un‟aerea lavorativa con un alto tasso di disoccupazione.

Tabella 1: Immigrant Number Use for Visa Issuances and Adjustments of Status in the Diversity Immigrant Category (1995-2011): Foreign State 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 North America 6 10 9 7 4 17 16 8 Africa 20,314 20,512 18,928 16,727 18,413 16,998 18,081 16,407 Asia 6,864 6,164 6,757 7,461 6,485 5,263 6,801 6,346 Europe 24,289 24,505 26,078 24,228 25,685 22,385 17,837 18,056 Oceania 800 707 712 704 797 787 801 625

(18)

SouthAmerica, Central America, Caribbean 2,785 2,264 2,543 2,438 2,731 2,265 1,914 1,929 Foreign State 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 North America 6 12 10 9 6 5 1 13 2 Africa 19,227 17,146 19,118 19,548 18,046 22,960 24,648 24,745 24,015 Asia 6,557 6,310 6,462 7,402 7,151 7,335 7,759 8,824 9,167 Europe 22,321 21,720 19,330 15,626 12,633 14,788 14,241 16,083 16,378 Oceania 675 693 769 831 541 710 605 639 578 SouthAmerica, Central America, Caribbean 2,024 2,163 2,462 2,729 1,699 835 782 1,008 978 Fonte: http://www.travel.state.gov/

La quota di ammissioni annuali fissata a ventimila richieste ha tramutato l‟emigrazione messicana in un‟emigrazione illegale: nei primi anni Sessanta sono stati registrati oltre duecentomila braceros

e trentacinquemila ammissioni richiedenti residenza permanente. La decisione ha portato a un aumento delle deportazioni messicane del 40%, registrando nel 1968 151,000 deportazioni.

Secondo Nicholas De Genova: “the INS‟s enforcement proclivities and prerogatives, and the

statistics they produce, have made an extraordinary contribution to the commonplace fallacy insinuating that Mexicans account for virtually all „illegal aliens‟, have served to stage the

(19)

U.S-Mexico border as the theatre of an enforcement „crisis‟, and have rendered „Mexican‟ as the distinctive national/racialized name for migrant illegality”43

.

L‟attuale legge sull‟immigrazione (legale e illegale) negli Stati Uniti è l‟Illegal Immigration Reform

and Immigrant Responsability Act (IIRIRA), emanata nel 1996 dal presidente Bill Clinton. La nuova

legge definì le pene da scontare per gli immigrati presenti illegalmente sul territorio statunitense:

per chi è presente illegalmente sul suolo americano sino a un massimo di 180 giorni la legge vieta nuovamente l‟ingresso per tre anni; invece agli immigrati presenti illegalmente da più di 180 giorni

il divieto d‟ingresso si estende a dieci anni. Il divieto in questione si annulla in caso d‟indulto.

La deportazione degli immigrati, fino al 1996 utilizzata per i crimini superiori ai cinque anni di reclusione, fu estesa anche agli individui colpevoli di reati minori e con retroattività bocciata dalla corte suprema nel 2001. Inoltre da parte dei servizi per il controllo dell‟immigrazione fu autorizzato l‟uso di “prove segrete”, se rilevanti per quei casi riconosciuti illegali.

Con l‟emanazione della legge nel 1996 furono rafforzati i controlli dal corpo delle guardie di

frontiera (border patrol agents)44 e l‟intero processo di controllo della frontiera. La legge ha inoltre limitato l‟assistenza sociale e medica per gli immigrati illegali. Infine, tale legge, tramite la sezione

287 (INA: Immigration and Nationality Act Section 287) ha il ruolo di indirizzare le relazioni tra lo Stato e le amministrazioni locali sul tema dell‟immigrazione: autorizza il procuratore generale degli Stati Uniti a creare accordi con le amministrazioni locali e a nominare funzionari per il controllo dell‟immigrazione nei singoli Stati. La disposizione fu resa effettiva in cinque Stati (California,

Arizona, Alabama, Florida e Nord Carolina). La legge è composta da sei sezioni:

43

N. De Genova, “Migrant „Illegality‟ and Deportability in Everyday Life”, in “Annual Review of Anthropology” 31, 2002, p.436, cit. in: Mae M. Ngai, Impossible subjects: illegal aliens and the making of modern America, Princeton: Princeton University Press. 2004 p. 260. : “L‟applicazione della legge tendenziosa e prerogativa dell‟INS e le statistiche che producono, hanno fatto una straordinaria contribuzione alla tradizionale falsità che i Messicani rappresentano praticamente tutti gli -stranieri illegali-, sono servite a organizzare il confine U.S.A. – Messico come un teatro di una – crisi- e hanno reso il termine “Messicano” come la caratteristica nazionale/razziale per l‟immigrato illegale.” (traduzione mia).

44 Le Border Patrols sono pattuglie frontaliere il cui compito principale è impedire l‟entrata negli Stati Uniti degli

(20)

Titolo 1. Rafforzamento dei controlli alla frontiera per l‟istituzione di un maggior controllo della legalità e verifiche interne per il monitoraggio degli immigrati autorizzati all‟ingresso negli Stati Uniti

Titolo 2. Maggior controllo e definizione delle pene per il trasporto di persone senza documentazione legale e monitoraggio delle persone non autorizzate complici in atti illegali.

Titolo 3. Stipulazione di pratiche accettabili in caso di arresti, espulsioni, controlli e infine mediazione con immigrati non autorizzati.

Titolo 4. Fornitura delle informazioni riguardo all‟occupazione per gli stranieri. La sezione comprende le restrizioni e informazioni riguardanti programmi per il mantenimento della manodopera straniera.

Titolo 5. Consolida e definisce il ruolo dello Stato nell‟assistenza agli stranieri.

Titolo 6. Contiene altre disposizioni riguardanti gli immigrati e correzioni tecniche alla legge. Inoltre contiene successivi chiarimenti riguardo temi come gli studenti immigrati, chiarimenti per l‟ottenimento del Visa e clausole salvatorie di quelle leggi definite anticostituzionali.

La legge, nel 1997, è stata criticata dai quattro principali partiti politici (Partido Liberal Mexicano o

PLM, Partido Acción Nacional o PAN, Partido de la Revolución Democrática o PRD, Partido Revolucionario Institucional o PRI) presenti nel congresso messicano, i quali manifestarono le loro

preoccupazioni attraverso la stampa messicana: la legge avrebbe portato, secondo il loro parere, a una deportazione e a un alto tasso di disoccupazione.

Il senato messicano nel 1997 approvò una risoluzione nella quale si dichiarò che: “[IIRIRA] is

(21)

Mexicans who live in the US [...] At the same time, it intensifies the racist climate of threats and persecution against them"45.

Secondo le dichiarazioni dello scrittore Carlos Fuentes46 è proprio la richiesta di manodopera del mercato statunitense che spinge i lavoratori messicani a oltrepassare la frontiera. Un terzo della ricchezza agricola degli Stati Uniti è dovuto alla produzione agricola californiana, la quale è prodotta in maggioranza da manodopera messicana. Si può perciò affermare che le nuove disposizioni avrebbero causato danni all‟economia degli Stati Uniti. Teoria confermata in seguito da

Kitty Calavita, esperta in migrazione di manodopera straniera, la quale dichiarò che il Bracero

Program fu essenziale per l‟economia californiana, in cui lavorarono oltre duecentomila

messicani47.

In difesa dei braceros, sono state create delle associazioni per far conoscere ai migranti che andavano a lavorare temporaneamente negli Stati Uniti i loro effettivi diritti: l‟Alianza Naciónal de

Braceros, ad esempio, fondata tra il 1948 e 1949 da ex braccianti. Tuttavia né per il governo

messicano, né per quello statunitense un movimento organizzato dei lavoratori poteva essere valutato positivamente, così come non era previsto alcun aiuto economico a tali organizzazioni48.

Il Congresso Americano, su proposta del senatore repubblicano dello Utah Orion Hatch e del senatore democratico dell‟Illinois Richard Durbin, cominciò a discutere nel 2001 una proposta di

legge denominata DREAM Act (Development, Relief and Education of Alien Minors Act). Tuttavia per anni essa non fu affrontata con regolarità e solo nel 2009 fu nuovamente ridiscussa, senza essere

45Illegal Immigration and Immigrant Responsibility Act (IRAIRA) 1996

http://migration.ucdavis.edu/mn/comments.php?id=1224_0_2_0, : “[IIRIRA]è basata su un criterio sbagliato ed è un attentato mirato a violate i diritti umani e del lavoro dei Messicani che vivono negli Stati Uniti … Allo stesso tempo intensifica [IIRIRA] il clima di razzismo dei trattati e delle persecuzioni contro di loro.” (traduzione mia).

46Carlos Fuentes Macías (1928-2012) Scrittore di novelle e saggi. Ambasciatore del Messico in Francia nel 1975.

Durante questo periodo, apre la porta dell‟ambasciata ai rifugiati politici latinoamericani e ai rifugiati della resistenza spagnola. Si è dimesso nel 1977 per protesta contro la nomina dell‟ex presidente Díaz Ordaz come ambasciatore del Messico in Spagna dopo la morte di Francisco Franco.

47 Cfr. Calavita, Kitty, Inside the State: The Bracero Program, Immigration and the INS Routledge, Chapman and Hall,

New York, Ny 1992., cit. in: Ness, Guest Workers and Resistance to U.S Corporate Despotis, cit., p. 39.

48 M. M. Ngai, Impossible subjects: illegal aliens and the making of modern America, Princeton: Princeton University

(22)

tramutata in legge. I giovani immigrati, nel caso in cui il DREAM Act fosse approvato, avrebbero oggi la possibilità di risiedere negli Stati Uniti per terminare il percorso di studi e avrebbero inoltre la possibilità di dare l‟avvio all‟iter per l‟ottenimento della cittadinanza americana. Attualmente,

non essendo legge il DREAM Act, i giovani immigrati possono ottenere la cittadinanza solamente attraverso i loro genitori, e molti di loro, una volta terminati gli studi secondari, non possono iscriversi ai college statunitensi a causa delle leggi statali.

Il programma prevede i seguenti parametri:

1. età inferiore a 31 anni;

2. essere arrivati negli Stati Uniti prima del compimento dei 16 anni;

3. aver risieduto nel Paese per almeno 5 anni;

4. essere iscritti a scuola o aver servito le forze armate statunitensi;

Esso prevede inoltre il rinnovo ogni due anni e il permesso federale per la ricerca di un impiego lavorativo.

La nuova riforma migratoria che è stata presentata in questo periodo (2013) contiene nuovamente il

DREAM Act, che consentirebbe ai giovani immigrati di beneficiare per cinque anni di uno status

speciale, conosciuto come Registered Provisional Immigrant status, per avere, dopo tale scadenza, la possibilità di ottenere la residenza permanente (Legal Permanent Residency) ed essere immediatamente eleggibili senza dover aspettare un ulteriore periodo.

Finora gli stati ad aver emanato nel loro sistema legislativo una versione nazionale del DREAM Act sono: Texas, California, Illinois, Utah, Nebraska, Kansas, New Mexico, New York, Washington, Wisconsin, Massachusetts, and Maryland. Tuttavia, nel sistema legislativo federale, non si è ancora giunti a un accordo nelle due camere del congresso e la legge in questione dovrebbe essere nuovamente discussa nel 2013.

(23)

Angela Kelley, vice presidente dell‟ “Immigration Policy at the Center for American Progressal”49

dichiarò in un‟ intervista: "We`re trying to round out the picture of what the DREAM Act would

mean, not only to the individuals who would benefit from it ... but also what it would mean for the country as a whole"50.

Gli oppositori del DREAM Act temono che l‟approvazione di questa legge possa aumentare l‟immigrazione illegale, portando di conseguenza benefici alla tratta di esseri umani, mentre non

porterebbe alcun beneficio economico al Paese, come ha dichiarato in contraddittorio nella medesima intervista Steven Camarota: “…But even their [of the students] own study shows that

their effect on the economy is trivial. It`s so tiny relative to the size of the U.S. economy that you

can`t even measure it. That`s why they do it over 20 years." 51

L‟attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, supporta il DREAM Act tramite il Deferred

Action for Childhood Arrivals program. Tale programma garantisce ai giovani immigrati presenti

negli Stati Uniti un rinvio dell‟espulsione di due anni e un permesso di lavoro temporaneo. Si

calcola che a beneficiare del programma in questione potrebbero essere attualmente fino a 1.7 milioni di giovani senza permesso di soggiorno.

La decisione del presidente Obama è ancora oggi criticata dai restrizionisti in campo migratorio: costoro affermano che il rinvio concesso dal presidente equivarrebbe a un‟amnistia.

Secondo un comunicato dell‟Immigration Policy Center, equiparare il rinvio dell‟espulsione a un‟amnistia è sbagliato, poiché l‟amnistia è generalmente concessa agli individui che hanno

49

I compiti del Center for American Progressal sono: ricerca, difesa, linea politica e le comunicazioni in tutti gli aspetti dell‟ambito migratorio e della politica migratoria negli Stati Uniti d‟America.

50DREAM Act would boost economy, think tank says, Alan Gomez, USA TODAY, 1/10/2012

http://www.usatoday.com/story/news/nation/2012/10/01/dream-act-immigration-economy/1598363/ : “Stiamo provando a completare l‟immagine di cosa il DREAM Act dovrebbe significare, non solamente agli individui che potrebbero beneficiare di esso ma anche cosa potrebbe significare per il Paese” (traduzione mia).

51 DREAM Act would boost economy, think tank says, Alan Gomez, USA TODAY, 1/10/2012

http://www.usatoday.com/story/news/nation/2012/10/01/dream-act-immigration-economy/1598363/ : “... Ma anche se gli studi degli studenti dimostrano che l‟effetto sull‟economia è irrilevante. É cosi appena relativo rispetto all‟economia statunitense che non è possibile misurarlo. É per questo motivo che lo fanno fino ai vent‟anni.” (traduzione mia).

(24)

infranto una legge52. Non sarebbe questo il caso dei giovani immigrati presenti negli Stati Uniti, poiché essi rientrano nel programma Deferred Action.

Allo stesso modo non è corretto definire il rinvio “un‟immunità all‟espulsione”, perché qualsiasi

nuova amministrazione avrebbe il potere di revocare il permesso concesso.

Il candidato Mitt Romney,53 durante la campagna elettorale per le presidenziali USA del 2012, dichiarò che dovrebbero ottenere la richiesta di cittadinanza i giovani immigrati che hanno prestato servizio nelle forze armate degli Stati Uniti54.

Gli attentati terroristici del 2001 portarono l‟amministrazione Bush all‟emanazione del Patriot Act: la legge permette la detenzione a tempo indeterminato degli stranieri presenti sul territorio nazionale, qualora considerati terroristi. La competenza è stata affidata al potere esecutivo, evitando perciò ogni possibile decisione contraria.

Durante le diverse legislazioni statunitensi sono state emanate diverse leggi per la sicurezza del Paese:

- Nel 1994 fu emanato il Violent Crime Control and Law Enforcement Act, che ha previsto il finanziamento, nel triennio fiscale 1995-1998, per l‟aumento delle risorse dei programmi di ispezione e deportazione da parte delle Border Patrols, oltre a un aumento dei membri delle pattuglie fino a mille55

- Nel 1996 l‟Effective Death Penalty and Antiterrorist Act ha conferito maggiore potere all‟FBI per il monitoraggio e l‟investigazione delle attività dei cittadini o delle

organizzazioni americane e straniere presenti sul territorio. Infine ha autorizzato la

52 America Immigration Council-Policy Center, Why Deferred Action is Not Amnesty, IPC,13/08/2012

http://immigrationimpact.com/2012/08/13/why-deferred-action-is-not-amnesty/

53

Willard Mitt Romney, politico e dirigente d‟azienda statunitense. È stato il candidato repubblicano alle Elezioni presidenziali statunitensi del 2012, uscito sconfitto dalla competizione con il Presidente in carica Barack Obama.

54Mitt Romney would honor Obama administration's illegal immigrant work permits, Allison Sherry,

The Denver Post, 10/01/2012. http://www.denverpost.com/nationalpolitics/ci_21676605/romney-wont-deport-young-illegals-who-have-temporary#ixzz2890s7Irl

(25)

deportazione immediata per quelle persone che sono entrate negli Stati Uniti senza controlli o senza i documenti necessari per l‟accesso nel Paese.

- A seguito degli attentanti dell‟11 settembre 2001 il congresso statunitense ha approvato lo

Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act, la cui finalità è stata l‟incremento dei controlli dei dati

personali di tutti gli individui che fanno richiesta per la Green Card56. Ulteriori disposizioni

sono state l‟aumento delle Border Patrols, del controllo doganale e infine degli ispettori dell‟INS57

lungo la frontiera con il Messico, secondo il titolo IV della legge in questione58. Infine tale legge ha previsto il rafforzamento delle previsioni sui flussi migratori59.

- Nel 2002 l‟Enhanced Border Security and Visa Entry Reform Act60 ha esagito dal

Procuratore Generale (oggi Segretario per la sicurezza interna) l‟utilizzo di un sistema con i dati di entrata e uscita dal Paese, oltre a rendere obbligatoria l‟applicazione delle leggi federali riguardo l‟approvazione del rilascio delle Visa o l‟espulsione degli stranieri. Ha

inoltre previsto il posizionamento di scanner e lettori per i dati biometrici, il cui posizionamento nell‟interno Paese fu richiesto nel 2004 con l‟approvazione dell‟Intelligence

Reform and Terrorism Prevention Act61.

- Infine è stato incrementato il numero di ispettori dell‟immigrazione, e negli ultimi anni sono state eseguite alcune operazioni nei confronti degli stranieri presenti sul territorio:

56Public Law 107-56 Uniting And Strengthening America By Providing Appropriate Tools Required To Intercept And

Obstruct Terrorism (Usa Patriot Act) Act , United States government, United States of America. 2001

57 United States Immigration and Naturalization Service (INS), creato nel 1933 ha il compito di amministrare le

decisioni e le politiche riguardo l‟immigrazione negli Stati Uniti d‟America.

58

Public Law 107-56 Uniting And Strengthening America By Providing Appropriate Tools Required To Intercept And

Obstruct Terrorism (Usa Patriot Act) Act, United States government, United States of America. 2001, Title IV-Protecting the Border, Subtitle A-IV-Protecting the Northern Border.

59

Public Law 107-56 Uniting And Strengthening America By Providing Appropriate Tools Required To Intercept And

Obstruct Terrorism (Usa Patriot Act) Act, United States government, United States of America. 2001, Subtitle B-Enhanced Immigration Provisions.

60 Public Law 107-173, Enhanced Security and Visa Entry Reform act, United States government, United States of

America. 2002

61 Public Law 108-458, Intelligence Reform And Terrorism Prevention Act, States government, United States of

(26)

l‟Operation Return to Sender del 2006 per la cattura dei criminali stranieri, l‟Operation

Community Shield per la cattura dei membri appartenenti alle gang criminali sospettati di

essere illegalmente negli Stati Uniti, e l‟Operation Stonegarden, per la coordinazione tra le forze federali e statali per il controllo della frontiera. Nel 2005 il Dipartimento della sicurezza nazionale (DHS)62 ha lanciato un‟operazione chiamata Operation Streamline: un programma di tolleranza zero nei confronti dei migranti non autorizzati. I migranti detenuti sono stati giudicati da un tribunale federale con l‟accusa di infrazione di leggi federali per essere entrati illegalmente nel Paese, e sono stati condannati fino a sei mesi di carcere. In caso di recidiva la pena aumenta fino a un massimo di vent‟anni, e la multa va da un minimo

di 50 fino a 250 dollari. Il National Fugitive Operations Program (NFOP) è stato sviluppato per gli immigrati che non rispondono all‟ordine di apparizione della Corte sull‟immigrazione, conosciuti come fugitive aliens. Il programma ha previsto l‟invio di

membri appartenenti all‟Immigration and Customs Enforcement (ICE) per la ricerca e la cattura dei fuggitivi. Infine, nel 2007 il programma Criminal Alien Program (CAP)63 ha

confermato la linea politica scelta del ICE.

62

Department of Homeland Security (Dipartimento della Sicurezza Nazionale).

63 Criminal Alien Program (CAP) ha dettato le linee guide e supportato l‟identificazione biometrica e anagrafica degli

(27)

1.3.2 LA LEGISLAZIONE NAZIONALE DEGLI STATI UNITI

In questo paragrafo sarà presa in esame la legislazione migratoria degli stati di frontiera tra Messico e Stati Uniti (California, Arizona, Texas, New Mexico), poiché la presenza dei migranti in uno di questi stati rappresenta un primo momento di contatto tra le due differenti società. In base alle attitudini poste in atto dalle differenti amministrazioni statali, l‟arrivo in uno di questi stati potrebbe

rappresentare una speranza oppure un ostacolo per i migranti. Nel 1994, la scelta unilaterale dell‟amministrazione statunitense di costruire un muro frontaliero sulla frontiera ha avuto come scopo il porre termine a un‟emigrazione clandestina verso gli Stati Uniti dal Messico e dagli stati

centroamericani. Il muro, conosciuto anche come Muro de la Vergüenza, copre una superficie di tremila chilometri, attraversando sia zone urbane, sia il deserto presente tra i due Paesi.

Oltre alla legislazione statale dei Paesi di frontiera, è stata analizzata la legislazione dell‟Alabama.

Una delle leggi più restrittive e discriminatorie nella legislazione statunitense nei confronti dei migranti è la legge HB 56. La legge dell‟Alabama è stata legiferata a seguito della legge SB 1070, voluta dall‟amministrazione statale dell‟Arizona, la quale ha creato contrasti legislativi con il

governo federale e forti critiche dalla comunità dei Latinos e degli attivisti per i diritti umani.

Come è possibile vedere nella mappa seguente (fig. 4), è possibile analizzare il comportamento che assumono le differenti amministrazioni locali nei confronti dei migranti suddividendo i differenti comportamenti in cinque categorie:

(28)

1) Totalmente contrari (nero)

2) Contro i migranti (rosso)

3) Poco amichevoli (arancione)

4) Qualcosa di amichevole (giallo)

5) Amichevoli (verde).

La mappa è stata realizzata dal Observatorio de la Legislación Norteamericana, un progetto realizzato dal Colegio de la Frontera Norte (COLEF) con la collaborazione della Comisión

Nacional de Derechos Humanos de México (CNDHM). Obiettivo del progetto è il monitoraggio

della legislazione nord americana e delle relative conseguenze nella politica pubblica, nel rispetto o meno dei diritti umani dei migranti negli Stati Uniti e in Messico. L‟osservatorio analizza la

legislazione su tre differenti livelli: Federale, Statale e locale. Molti stati hanno una quantità di leggi introdotte molto alta rispetto ad altri; per ogni proposta di legge è stato valutato l‟esito finale del

procedimento e le ragioni per cui la proposta è stata approvata o rifiutata.

Figura 4: Legislazione Stati Uniti d‟America sui rapporti con gli immigrati (Dati relativi 2012)

(29)

Fonte: Observatorio de la Legislación Norteamericana 2012 COLEF

CALIFORNIA

La California negli ultimi vent‟anni ha una tendenza pro-immigrati, permettendo una maggiore

integrazione attraverso la promulgazione di nuove leggi statali: una delle prime proposte di legge in California fu l‟iniziativa di legge 187: essa propose un maggior controllo verso gli emigranti,

richiedendo alle agenzie statali e locali la segnalazione al procuratore generale delle persone sospettate di presenza illegale sul territorio; inoltre propose l‟accusa penale per la produzione e la

distribuzione di documentazione falsa per la residenza e la cittadinanza; tale proposta venne alla fine abolita dalla Corte.

Le manifestazioni di protesta che ebbero luogo per contrastare la proposta di legge rappresentarono la volontà e il desiderio degli immigrati di assumere un ruolo attivo nella società statunitense, prendendo una posizione politica contro le discriminazioni che si erano venute a creare.

(30)

Le politiche discriminatorie verso i migranti, proposte dall‟amministrazione californiana, proseguirono con l‟approvazione di una nuova proposta di legge, la “Proposition 227”: essa riguardava l‟uso esclusivo dell‟inglese come lingua ufficiale.

L‟approvazione della legge comportò per gli studenti stranieri il trasferimento dalle classi regolari a

corsi di inglese full immersion della durata massima di un anno, per poi, senza un controllo delle conoscenze acquisite, essere riammessi nelle classi regolari in cui l‟unica lingua ammessa era quella

inglese. Gli oppositori a questa proposta spiegarono che il vero obiettivo non era la diffusione dell‟inglese tra tutti i bambini, ma istituzionalizzare la discriminazione della cultura latina nella

società e nella scuola pubblica.64

La California cessò di essere la principale destinazione del flusso migratorio proveniente da Sud quando il presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, diede inizio all‟operazione Gatekeeper, rafforzando la protezione della frontiera a Sud di San Diego, causando lo spostamento del flusso verso l‟Arizona.

L‟integrazione dei giovani migranti fu posta in atto mediante l‟emanazione di una nuova legge

approvata dal governatore Jerry Brown65 nel 2011, l‟“AB 131”: dal 2013, saranno previsti benefici per giovani migranti che arrivano negli Stati Uniti supportandoli con un aiuto economico e incentivi per lo studio. Secondo il dipartimento di finanza della California saranno oltre 2500 gli studenti che beneficeranno del contributo66. La legge 131 è inserita all‟interno della nuova legislazione proposta da Brown denominata California Dream Act. Brown dichiarò in un‟intervista alla CNN: “andare

al college è un sogno che promette un‟emozione intellettuale e un pensiero creativo (…); attualmente gli studenti immigrati devono pagare le tasse universitarie pari ai residenti, se provengono da una scuola secondaria statale e sono continuamente sotto il controllo per il loro

64

M. Davis, Magical Urbanism: Latinos Reinvent the U.S. Big City, 2000, cit. J. Andrade, comunicato stampa, U. S. Hispanic Leadership Insitute, Washington D.C., 1 ottobre 1998. In Ed. Italiana: I latinos alla conquista degli Usa, trad. di F. Rahola, Feltrinelli, Milano, 2001, p. 123

65

Edmund Gerald Brown Jr., 39° Governatore della California. (2011 - in carica)

66 Undocumented immigrant students will be eligible for California aid, Michael Martinez, CNN 9/10/2011

(31)

status giuridico”. La seconda legge inserita nel California Dream Act è l‟“AB 130”: questa,

permetterà agli studenti immigrati di ricevere borse di studio finanziate da privati; il legislatore ha emanato questa legge giacché le università statali della California vietano il rilascio delle borse di studio agli studenti immigrati senza un regolare permesso di soggiorno.

La legge “AB 1236” proibisce allo Stato o ai singoli cittadini l‟utilizzo del sistema E-Verify, un

sistema accessibile a chiunque voglia controllare se le persone richiedenti l‟assunzione sono autorizzate a lavorare nello Stati Uniti secondo la legge nazionale, esclusi i datori di lavoro che ricevono fondi federali o le assunzioni richieste dal governo federale. Un‟ultima legge rilevante per

la nostra analisi è la “AB 976”, che proibisce alle città o alle contee di richiedere ai proprietari d‟immobili di indagare sullo status migratorio degli affittuari.

A luglio 2012 il Senato della California ha approvato una nuova legge, la California Trust Act, denominata anche Anti-Arizona bill: la legge prevede che le forze dell‟ordine evadano le richieste di detenzione a carico d‟immigrati illegali -salvo che non si trovino in flagranza di reato- seguendo l‟esempio di decisioni legislative assunte da amministrazioni locali in Illinois e Wisconsin. Con

questa proposta, si è voluta prevenire una politica discriminatoria causata dalle leggi federali che portarono alla deportazione di oltre 72.000 persone accusate solamente per il presunto sospetto di colpevolezza o di crimini minori. L‟obiettivo di questa legge, spiegò Angela Chan,67 membro del

San Francisco-based Asian Law Caucus (organizzazione per la difesa dei diritti delle persone

provenienti dall‟Asia), è ristabilire relazioni amichevoli tra gli immigranti residenti e le forze dell‟ordine locali68

. Tuttavia non mancano situazioni in cui gli immigrati vivono in un clima di stress emotivo, principalmente in alcune zone a Sud della California come Escondido, Anaheim, Oceanside e città attigue al municipio di San Diego: questo clima è causato dalla collaborazione tra le autorità locali e le autorità il cui compito principale è il controllo dell‟immigrazione, secondo

67

Membro Senior nell‟ Asian Law Caucus.

68California Senate passes 'anti-Arizona' bill to limit federal detainers on illegal immigrants Michael Martinez, CNN,

Figura

Figura 1: Numero maquiladoras 1970-1990               Figura  2: Zonizzazione maquiladoras
Figura 3: Principali Paesi recettori America Latina e Caraibi
Tabella 1: Immigrant Number Use for Visa Issuances and Adjustments of Status in the Diversity Immigrant Category  (1995-2011):  Foreign State      1995  1996  1997  1998  1999  2000  2001  2002  North America  6  10  9  7  4  17  16  8  Africa  20,314  20,
Figura 5: Percorsi dei migranti provenienti dal Centro America.
+2

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