1.La pelle
1. Istologia della pelle
La pelle è un tessuto biologico che svolge un’azione di protezione degli organi interni dal mondo esterno; inoltre esercita altre importanti funzioni fisiologiche, quali la regolazione della temperatura del corpo, l’eliminazione verso l’esterno dei rifiuti e l’accumulo dei grassi.
Al di là delle variazioni di proprietà e di caratteristiche della pelle, la cui struttura e la cui composizione cambia tra le specie, tra le razze e tra le parti del corpo dello stesso animale, è possibile individuare nella pelle tre regioni (strati) distinte:
Epidermide
Derma
Strato sottocutaneo
Figura 1.1.1 Struttura della pelle [1]
Epidermide. Dal punto di vista chimico è essenzialmente costituita da cheratine. E’ lo strato esterno della pelle e, sottile come un foglio di carta, ne costituisce circa l’1%
dell’intero spessore.
L’epidermide è a sua volta suddivisa in vari strati:
o Strato vivo malpighiano. Il più interno dell’epidermide e situato sopra il derma, è costituito internamente da cellule prismatiche (strato germinativo o basale) e più esternamente da cellule poliedriche (strato spinoso). In questo strato le proteine sono in uno stato di scarsa aggregazione molecolare e perciò più facilmente attaccabili da agenti chimici.
o Strato intermedio. Costituito a sua volta dallo strato granuloso e lucido, è caratterizzato da una progressiva degenerazione cellulare.
o Strato corneo. Strato più esterno dell’epidermide, è formato dalla sovrapposizione di piani di cellule morte e caratterizzato dalla presenza di cheratine più strutturate rispetto a quelle basali (cioè più compatte, dure e resistenti agli agenti esterni chimici e fisici).
Produzione dell’epidermide è il pelo, di cui si distinguono due parti, lo stelo, che emerge libero dalla cute, e la radice, che si inserisce in un ripiegamento dell’epidermide, entro lo strato del derma.
Nel tradizionale processo conciario l’epidermide con il pelo vengono eliminati.
Derma. Costituisce circa l’85% dell’intera pelle ed è ciò che, concluso il processo conciario, diventa cuoio. E’ formato da fibre di tessuto connettivo, soprattutto da fibre di collagene e in misura minore, da fibre di elastina. Separato dall’epidermide dalla membrana ialina, il derma si suddivide a sua volta in due strati:
o Strato papillare o fiore. E’ la parte del derma più esterna, sottostante
all’epidermide. E’ costituito da fibre di collagene molto sottili (diametro
medio di 0.01 mm), aventi un’orientazione per lo più perpendicolare alla
superficie della pelle. In questo strato del derma sono presenti le ghiandole
sudoripare, le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi; questi ultimi, dopo
l’eliminazione del pelo, costituiscono delle piccole cavità sulla superficie del
fiore.
Concluso il processo conciario, è proprio lo strato papillare del derma, il fiore, che determina in maggior misura la qualità del prodotto finito.
o Strato reticolare. E’ la parte più interna del derma, sovrastante il tessuto sottocutaneo; è formato da fibre di collagene spesse (diametro medio di 0.1 mm) che, progressivamente verso gli strati inferiori del derma, tendono ad assumere una orientazione pressoché parallela alla superficie della pelle. Da questo strato dipendono principalmente le caratteristiche di resistenza fisica dell’intero derma.
Tessuto sottocutaneo. La funzione del tessuto sottocutaneo è quella di ancorare la pelle al corpo dell’animale; è per lo più formato da grassi e da fibre di collagene piuttosto rilassate e degradate. Questo strato della pelle è rimosso attraverso asportazione meccanica durante le fasi del processo conciario, in quanto una degradazione chimica del tessuto sottocutaneo non è possibile senza danneggiare anche il derma, essendo entrambi costituiti da collagene.
2. Chimica della pelle
Da un punto di vista chimico la pelle di vitello è composta in media [1] da:
64% acqua
33% proteine
2% grassi
1% sostanze minerali e altre sostanze Possiamo dunque distinguere i componenti in:
Componenti proteici;
o Proteine fibrose o scleroproteine (collagene, cheratine, elastina) o Proteine globulari (albumina, globulina)
Componenti non proteici ( acqua, proteoglicani, grassi, sali minerali etc.).
Dell’alto contenuto d’acqua circa l’80% è libero negli spazi interfibrillari; l’altra parte è legata alla pelle in maniera analoga all’acqua di cristallizzazione.
Cominciamo a vedere i componenti più da vicino, prestando una maggiore attenzione al
collagene e alle cheratine.
2.1. Le proteine
Le proteine sono delle lunghe catene polimeriche ad alto peso molecolare, i cui monomeri appartengono ad una importante classe di molecole, gli aminoacidi.
Gli aminoacidi sono molecole con una duplice funzione, quella amminica basica e quella carbossilica acida, legate ad un unico atomo di carbonio-α.
R C
COOH NH 2
H
Figura 1.2.1. Rappresentazione generica di un aminoacido
Al variare del gruppo R si ottengono 20 diversi aminoacidi; alcuni di essi sono riportati nella Fig. 1.3 a titolo di esempio:
C NH2 H
H C
O
OH
C NH
2H
C O
OH C
H H O H
C NH
2H
C O
OH C
H H H
C NH
2H
C O
OH C
H H
glicina serina alanina fenilalanina
Figura 1.2.2. Esempi di aminoacidi [3]
Gli aminoacidi hanno la possibilità si formare lunghe catene polimeriche grazie alla loro capacità di unirsi attraverso legami ammidici (legami peptidici) –CONH-.
Figura 1.2.3. Formazione di un legame peptidico [3]
Il legame peptidico si forma con l’eliminazione di una molecola d’acqua tra il gruppo
amminico e quello carbossilico di due diversi amminoacidi, dando origine a lunghe
catene “polipeptidiche”, le proteine. I gruppi R degli aminoacidi costituiscono i gruppi
laterali delle proteine e dalla loro natura dipendono le caratteristiche chimiche e di
struttura delle proteine.
2.2. Il collagene e l’elastina
Il collagene è il componente principale del derma. E’ una scleroproteina, ossia una proteina strutturale, la cui struttura è costituita da tre aminoacidi fondamentali, glicina, prolina, idrsossiprolina, più un quarto aminoacido.
a.
C NH
2H
H C
O
OH
CH CH2
C O
OH C
H2
N C H2
H
CH CH2
C O
OH CH
N C H2
H O H