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ULSS n. 8 - Asolo (TV) Ospedale di Castelfranco Veneto

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(1)

ULSS n. 8 - Asolo (TV)

Ospedale di Castelfranco Veneto

Dipartimento di Riabilitazione

U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione

Direttore Dr. R. Silvestrin

(2)

IL COMPLETAMENTO DELLA

RIABILITAZIONE: ADATTAMENTO DELL’ABITAZIONE E AUSILI DOMOTICI

Dr. R. Silvestrin – Dr. A. Brotto U.O. M. F. R. ULSS 8 ASOLO (TV)

Tagete n. 4-2004 Ed. Impronte

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PROGETTARE IL RIENTRO A CASA DEL PROGETTARE IL RIENTRO A CASA DEL

PAZIENTE CON GRAVE DISABILIT

PAZIENTE CON GRAVE DISABILIT À À MOTORIA MOTORIA AL TERMINE DEL PERCORSO

AL TERMINE DEL PERCORSO RIABILITATIVO EFFETTUATO IN REGIME DI DEGENZA EFFETTUATO IN REGIME DI DEGENZA

RAPPRESENTA UNA DELLE CRITICIT

RAPPRESENTA UNA DELLE CRITICITÀ À NELLA NELLA FORMULAZIONE DEL PROGETTO FORMULAZIONE DEL PROGETTO

RIABILITATIVO

RIABILITATIVO

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••DOTAZIONE DI ADEGUATI SUPPORTI TECNOLOGICI DI DOTAZIONE DI ADEGUATI SUPPORTI TECNOLOGICI DI AUSILIO ALL

AUSILIO ALL’’ AUTONOMIAAUTONOMIA

••AMBIENTE DOMESTICO ACCESSIBILE, FRUIBILE, SICUROAMBIENTE DOMESTICO ACCESSIBILE, FRUIBILE, SICURO

••VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITVALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀÀ RESIDUE RESIDUE DELLDELL’’UTENTEUTENTE

••ANALISI DEI BISOGNIANALISI DEI BISOGNI

••UTILIZZO DI STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZO DI STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLDELL’EFFICACIA E DELL’EFFICACIA E DELL’’UTILITUTILITÀÀ DI UN AUSILIO DI UN AUSILIO

Tagete n. 4-2004 Ed. Impronte

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RENDERE COSCIENTE IL PAZIENTE DELLE SITUAZIONI STRUTTURALI DELLA SUA ABITAZIONE CHE POSSONO ESSERE PER LUI SVANTAGGIOSE E DELLE POSSIBILITÀ DI MODIFICARLE

NORMATIVA ITALIANA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DI SUPERAMENTO ED ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

•legge 9 Gennaio 1989 n° 13

•D.M. 14 Giugno 1989 n°236

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VENGONO INDIVIDUATE 3 QUALIT

VENGONO INDIVIDUATE 3 QUALITÀÀ FONDAMENTALI DEL FONDAMENTALI DEL COSTRUITO

COSTRUITO

•Accessibilità: possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

•Visitabilità: possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

•Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.

Tagete n. 4-2004 Ed. Impronte

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DA LEONARDO A LE COURBOSIER, L

DA LEONARDO A LE COURBOSIER, L’’UOMO CON LE SUE UOMO CON LE SUE MISURE

MISURE ÈÈ STATO ALLA BASE DI QUALSIASI PROGETTAZIONE STATO ALLA BASE DI QUALSIASI PROGETTAZIONE O STUDIO NEL CAMPO DELL

O STUDIO NEL CAMPO DELL’’ARCHITETTURA E DEL DESIGN. ARCHITETTURA E DEL DESIGN.

TUTTAVIA QUESTI MODELLI NON TENEVANO IN

TUTTAVIA QUESTI MODELLI NON TENEVANO IN

CONSIDERAZIONE LE PROBLEMATICHE DEL DISABILE.

CONSIDERAZIONE LE PROBLEMATICHE DEL DISABILE.

(8)

LA NORMATIVA ATTUALE FA INVECE RIFERIMENTO ALLE LA NORMATIVA ATTUALE FA INVECE RIFERIMENTO ALLE CARATTERISTICHE ANTROPOMETRICHE DI UNA PERSONA CARATTERISTICHE ANTROPOMETRICHE DI UNA PERSONA DISABILE ED HA ASSUNTO COME DATI BASE LE MISURE DEL DISABILE ED HA ASSUNTO COME DATI BASE LE MISURE DEL

CAMPO D

CAMPO D’’AZIONE DI UN DISABILE IN CARROZZINA COME AZIONE DI UN DISABILE IN CARROZZINA COME SITUAZIONE DI MAGGIOR DISAGIO E CON ESIGENZE DI SITUAZIONE DI MAGGIOR DISAGIO E CON ESIGENZE DI

MAGGIOR INGOMBRO.

MAGGIOR INGOMBRO.

Tagete n. 4-2004 Ed. Impronte

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cm

cm cm

cm

SPAZIO D’AZIONE E DI MANOVRA SPAZIO D’AZIONE E DI MANOVRA

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CONCETTO DI

CONCETTO DI DESIGN FOR ALLDESIGN FOR ALL

OGNI AUSILIO DOVREBBE ESSERE PROGETTATO IN MODO DA OGNI AUSILIO DOVREBBE ESSERE PROGETTATO IN MODO DA ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILE E UTILIZZABILE DAL ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILE E UTILIZZABILE DAL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE (NORMODOTATE E/O CON MAGGIOR NUMERO DI PERSONE (NORMODOTATE E/O CON DEFICIT MOTORI, SENSORIALI O COGNITIVI). SI PENSI AD DEFICIT MOTORI, SENSORIALI O COGNITIVI). SI PENSI AD

ESEMPIO ALLA MAGGIOR FRUIBILIT

ESEMPIO ALLA MAGGIOR FRUIBILITÀÀ PER TUTTI DI UN PER TUTTI DI UN CONTROLLO ELETTRONICO DELL

CONTROLLO ELETTRONICO DELL’’AMBIENTE DOMESTICO.AMBIENTE DOMESTICO.

Tagete n. 4-2004 Ed. Impronte

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ESEMPI DI CRITERI DI PROGETTAZIONE PER ESEMPI DI CRITERI DI PROGETTAZIONE PER L’L’ACCESSIBILITAACCESSIBILITA’’ ALLE UNITA’ALLE UNITA’ AMBIENTALIAMBIENTALI

•luce netta della porta d’accesso di almeno 80 cm, quella delle altre porte di almeno 75cm

•vano porta, spazi anti e retrostanti devono essere complanari e opportunatamente dimensionati

•consigliabili porte scorrevoli o con anta a libro

•maniglie a leva opportunatamente curvate e arrotondate, altezza consigliata 90 cm

•l’anta mobile deve poter essere usata esercitando pressione non superiore agli 8 kg

PORTE:

PORTE:

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PAVIMENTI PAVIMENTI

• di norma orizzontali e complanari tra loro; se il dislivello è inferiore a 2.5cm va segnalato con variazione cromatica altrimenti superabile con rampe di pendenza adeguata (£8% o > in caso di adeguamento)

• spigolo soglie arrotondato

• zerbini incassati

TERMINALI IMPIANTI TERMINALI IMPIANTI

• Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti d’arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme , il citofono, devono essere posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140cm.

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SERVIZI IGIENICI SERVIZI IGIENICI

Il bagno è il luogo dove esistono maggiori problemi per il raggiungimento dell’autonomia. Il disabile ha proprio nel bagno il locale dove ricerca il massimo dell’autonomia in quanto è in questo ambiente che preferirebbe rimanere da solo per espletare le attività dell’igiene personale in completa indipendenza.

•LAVABI: con piano superiore posto a 80 cm, senza colonna, con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete; meglio se regolabile con telecomando

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· WC E BIDET: preferibilmente di tipo sospeso con asse ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale, il bordo anteriore a 75-80cm dalla parete posteriore e il piano superiore a 45-50 cm dal calpestio. Se l’asse del wc o bidet è ad una distanza > 40 cm, va posizionato un maniglione o un corrimano per il trasferimento a 40 cm. Di solito wc e bidet sono posti di fianco o di fronte; eventualmente si può eliminare il bidet per avere il cerchio di rotazione della carrozzina per il trasferimento e utilizzare un water-bidet. Con tale sistema è possibile fare il bidet rimanendo seduti sul wc grazie a dei getti d’acqua e venire asciugati da un getto d’aria.

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· DOCCIA: preferibile alla vasca, il piatto doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono; è possibile abbinare paretine per la tenuta d’acqua e che consentono aiuto dall’esterno (alte 90 cm).

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· VASCA DA BAGNO: a volte non vi è la possibilità o la volontà di sostituire la vasca con una doccia idonea; in tal caso si possono utilizzare degli ausili che facilitano l’entrata o uscita dalla vasca (sedile da vasca, sollevatore da vasca a telecomando).

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CUCINE CUCINE

Per garantire la manovra e l’uso agevole del lavello e dell’apparecchio di cottura, questi devono essere previsti con sottostante spazio libero per un’altezza minima di 70 cm dal calpestio. Sono consigliabili cucine con pensili regolabili in altezza e profondità, telecomandati.

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CAMERE DA LETTO CAMERE DA LETTO

Consigliabile letto regolabile con telecomando e barra a trapezio sopra la testiera, armadi con servetto manuale o automatizzato.

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SCALE SCALE

•Per facilitare il loro superamento si possono utilizzare dei montascale mobili o fissi o delle piattaforme elevatrici

MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE

•Uso di sollevapersone

SISTEMI DI ILLUMINAZIONE SISTEMI DI ILLUMINAZIONE

•Consigliabile utilizzo di sensori a raggi infrarossi

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DOMOTICA

L’automazione della casa non solo è in grado di promuovere l’autonomia e la qualità della vita della persona nel proprio ambiente abitativo, ma è in grado di supportare processi educativi e riabilitativi nel loro complesso:

•SISTEMI DI AUTOMATIZZAZIONE E TELECONTROLLO

•RILEVAMENTO DEGLI IMPIANTI

•CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE DOMESTICHE E DEI SISTEMI AUDIOVISIVI

•TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI INTERNE ED ESTERNE ALL’ALLOGGIO

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DOMOTICA

SCOPO:

adattare l’ambiente domestico alle speciali esigenze di chi lo deve vivere senza stravolgere le modalità standard di gestione delle utenze.

QUALITÀ DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE AMBIENTE:

• snello

• non invasivo sull’ambiente

• gradevole esteticamente

• facile da utilizzare

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DOMOTICA

TIPI DI INTERFACCIA:

• comando a singolo sensore: riservato alle situazioni in cui non è possibile sfruttare altro che un singolo movimento volontario (es.

palpebra)

(da Fochi F., “Il controllo ambientale e la carrozzina elettronica” SIMFER Livigno 30 Marzo 2004)

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DOMOTICA

TIPI DI INTERFACCIA:

• comandi a 2-3-4-5 sensori : rappresentano interfacce sempre più evolute ma anche più complesse da gestire

• comando a soffio e succhio: soluzione discreta a basso impatto psicologico del tipo cuffietta da telefonista con bocchino sempre solidale al paziente e quindi svincolato dalle posture (¹ dai comandi fissati alla carrozzina)

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DOMOTICA

TIPI DI INTERFACCIA (continua):

• comando a sensore di pressione: è un sensore in grado di essere attivato da una pressione di pochi grammi; può essere calibrato in ciascuna direzione dello spazio (360°) ed essere utilizzato in diversi distretti (a mento, a labbro, a lingua, a dito, a piede).

• comando a dito: si sfrutta un comune touch-pad che può essere calibrato in ciascuna direzione a seconda dello spostamento del dito.

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DOMOTICA

TIPI DI INTERFACCIA (continua):

• comando vocale: il paziente ha vicino a sé un cordless a viva voce al quale rivolge i comandi impartiti con la sua voce; un software del tipo voice indipendent permette di riconoscere l’emissione vocale del paziente; un dispositivo invia al computer il comando.

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DOMOTICA

UNITA’ CENTRALI

Le modalità di trasmissione più usate sono due:

• a raggi infrarossi, utili per un controllo diretto dell’utenza comandata (es. porta da aprire)

• a onde radio, in grado di attraversare gli ostacoli, utili per comandare utenze lontane dalla persona

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DOMOTICA

UNITA’ CENTRALI (continua): i dispositivi più diffusi sono quelli a raggi infrarossi

• telecomandi programmabili: capaci di riprodurre tutti i codici infrarossi di TV, videoregistratore etc, associandoli a dei tasti (o ad altra interfaccia)

• unità multifunzione: stessa caratteristica di programmabilità dei telecomandi con il vantaggio di interfacciarsi alla carrozzina o al letto elettrico fornendo all’utente molto grave un unico strumento per il controllo della mobilità e dell’ambiente. Un display fa accedere a dei menù (guida, controllo ambiente, controllo postura in carrozzina) e ai rispettivi sottomenù (es. menù controllo ambiente®sottomenù TV®accendi/spegni, canale avanti/indietro, volume alza/abbassa, televideo)

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DOMOTICA

A parità di patologia, ogni paziente utente sviluppa delle abilità residue differenti; da ciò ne deriva la necessità di uno STUDIO DELL’INTERFACCIA che le sfrutta:

•valutazione potenzialità residue dell’utente, osservando durante le ADL i movimenti anche minimi ma sempre volontariamente ripetibili, da utilizzare per azionare il comando

•analisi dei bisogni: alcune funzioni ritenute in prima battuta indispensabili, possono essere superflue e ridondanti ( ad esempio, paziente che ritiene molto più importante l’utilizzo del telefono in assoluta privacy e autonomia, piuttosto di automatizzare un elettrodomestico).

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METODI E STRUMENTI PER VALUTARE L’EFFICACIA E L’UTILITA’ DELL’AUSILIO

MPT (Matching Person and Technology):

comprende una serie di strumenti per valutare la predisposizione delle persone all’uso della tecnologia in modo tale da poter fornire le tecnologie più appropriate e poter individuare le strategie più adeguate di training e di addestramento.

In qualsiasi strumento si analizzano 3 aree di attenzione:

•• caratteristiche della persona destinata ad essere lcaratteristiche della persona destinata ad essere l’’utente della tecnologiautente della tecnologia

•• la tecnologia i sla tecnologia i séé

•• ll’’ambiente fisico o umano in cui lambiente fisico o umano in cui l’’utente interagisce con la tecnologiautente interagisce con la tecnologia

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QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with assistite Technology-Versione 2.0):

• valuta la prestazione dell’utente è un nuovo strumento di misura dell’outcome studiato per valutare la soddisfazione della persona relativamente al proprio ausilio e per giustificarne la necessità; non valuta la prestazione dell’utente con l’ausilio. Il modello MPT ne è stato la base teorica.

• valuta con un punteggio da 1 (non soddisfatto per niente) a 5 (molto soddisfatto), 12 items dei quali, 8 relativi all’ausilio (dimensioni, peso, regolazione, sicurezza, curabilità, facilità d’uso, confort, efficacia) e 4 riguardanti i servizi relativi.

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