II SESSIONE: Aspetti Medico-Legali, Responsabilità e Contenzioso
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TAGETE 3-2005 Anno XI
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ASPETTI MEDICO-LEGALI, RESPONSABILITÀ E CONTENZIOSO
Silvia Stefanelli*
Negli ultimi anni il contenzioso in ambito sanitario ha subito, senza dubbio, un aumento esponenziale.
I fattori scatenanti della crescita dei conflitti tra medico e paziente sono molteplici:
l’ampliamento della nozione di salute come ricerca di un gratificante benessere psico-fisico da parte del cittadino, la maggior consapevolezza dello stesso dei propri “diritti” in ambito sanitario (fino a sfociare, a volte, in pretese o aspettative impossibili da soddisfare), l’evolversi veloce delle novità in campo scientifico e tecnologico che richiedono al professionista l’impegno di un costante aggiornamento, l’indiscutibile aumento di obblighi e regole connessi all’organizzazione logistica e strutturale dei luoghi ove vengono erogate le prestazioni.
Tali elementi concorrono, tutti, anche ove ci si affacci ad analizzare i perché della crescita del contenzione nello specifico settore odontoiatrico.
Anzi, a ben vedere, l’odontoiatria è forse una delle branche specialistiche più esposte: vuoi perché il paziente ha alte aspettative anche di tipo estetico, vuoi perché paga di tasca propria e quindi è più attento a ciò che riceve, vuoi perché l’assetto dell’odontoiatria italiana sta mutando.
Da prestazione erogata quasi totalmente in ambito privatistico all’interno di studi monoprofessionali che lavoravano a pieno ritmo e senza particolari problemi economici, si sta assistendo oggi - complice la diminuzione di domanda, la crescita dell’offerta nonché l’aumento dei costi di gestione - alla nascita di modelli
*Avvocato - Libero Professionista - Diritto Sanitario - Bologna
Tagete n. 3-2005 Ed. Impronte
II SESSIONE: Aspetti Medico-Legali, Responsabilità e Contenzioso
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TAGETE 3-2005 Anno XI
2 organizzativi più complessi ed articolati, quali le reti di professionisti o le complesse strutture odontoiatriche, spesso gestite da privati, a volte anche in compartecipazione con il pubblico.
È un vento nuovo, che consente senza dubbio di uscire da un isolamento e da un’autoreferenzialità che ha caratterizzato per molti anni questa professione con il vantaggio di creare possibili confronti costruttivi.
Ma che, nello stesso tempo, chiama l’odontoiatra ad un impegno organizzativo e gestionale che esula dalla sua formazione specifica e che può essere fonte, anche alla luce delle più recenti sentenze in materia, di nuovo profili di responsabilità.
La responsabilità professionale in odontoiatria oggi - e ancor di più domani - non è più solo e strettamente responsabilità clinica, ma è - e sarà - anche organizzativa.
Non dimentichiamolo, e ragioniamo sugli strumenti che possono essere posti in essere gestire al meglio il rapporto con il paziente.
Tagete n. 3-2005 Ed. Impronte