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XV INDAGINE SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI

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Viale Masini, 36 40126 Bologna-Italia tel. +39 051 6088919 fax +39 051 6088988 www.almalaurea.it

XV INDAGINE SULLA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI

Investire nei giovani: se non ora, quando?

(Venezia, 12 marzo 2013)

La soddisfazione dei laureati per il lavoro svolto Domenico Piccolo (Università di Napoli Federico II)

Nelle dinamiche del mercato del lavoro, la soddisfazione per il lavoro svolto (job satisfaction) è divenuta un indicatore determinante di produttività, mobilità, coinvolgimento nei processi decisionali, e così via. Tale indicatore può essere esaminato sia come variabile esplicativa del risultato del lavoro che come variabile dipendente da spiegare mediante informazioni soggettive ed oggettive. Certamente, la job satisfaction è connessa agli incentivi economici ed alle conseguenze per la vita personale e familiare che essi provocano, ma studi ed esperienze mostrano che tale tipologia di soddisfazione diventa anzitutto rilevante per il benessere complessivo della vita individuale.

Il fenomeno della job satisfaction è stato esaminato mediante un ampio studio basato sull’indagine AlmaLaurea sui laureati italiani che a 5 anni dal conseguimento del titolo di studio universitario erano in condizioni lavorative. Più specificamente, sono state esaminate le risposte di 17387 laureati in termini di “livello di soddisfazione espressa” su una scala di Likert; le domande erano relative sia ad una valutazione globale del livello di soddisfazione per il lavoro svolto che a 14 specifiche questioni, indicate come “componenti” della job satisfaction.

A motivo della natura ordinale delle risposte, si è sperimentato un modello statistico basato su una mistura di differenti distribuzioni e capace di distinguere nelle risposte sia il livello della soddisfazione che l’intrinseca incertezza che accompagna tale valutazione. Tale modello, oltre ad essere più fedele al processo generatore delle risposte rese dai laureati, presenta una notevole capacità rappresentativa perché consente di visualizzare tali componenti ed effettuare in modo semplice e comparato confronti tra gruppi, nel tempo, nonché in funzione di altre circostanze.

L’analisi è stata condotta, con molto dettaglio, sia sulla soddisfazione complessiva che su quella delle componenti cercando di mettere in luce quali caratteristiche personali ed ambientali potessero essere ritenute significative. Nell’intervento, si discuteranno alcune risultanze di tale ricerca.

In primo luogo, è emerso che il Genere esercita un effetto significativo sulle risposte evidenziando come le donne siano in genere più indecise nel formulare la loro valutazione ma non si caratterizzano per un livello complessivamente diverso nella soddisfazione globale per il lavoro svolto. Invece, differenze significative vengono rilevate se si considerano le singole componenti della job satisfaction.

Tra le molte variabili che hanno influenza sulla soddisfazione di particolare interesse sono risultate quelle relative alle tipologie del lavoro svolto e alla sua natura: Full-time/Part-time, Settore Pubblico/Privato, anche mediante l’interazione con il Genere.

Un legame non banale è stato trovato fra il voto finale della laurea e la valutazione espressa in termini di job satisfaction. A tale proposito, è interessante osservare che utilizzando i metodi tradizionali basati sulla correlazione non esiste evidenza di legame significativo fra tali variabili. Per contro, un modello significativo è stato stimato utilizzando nella mistura le variabili log(Score) and [log(Score)]. Esse consentono di spiegare in modo efficace una caratteristica di questi dati che si esprime mediante un comportamento differenziato dei rispondenti:

i) I laureati che ricevono voti bassi manifestano alti livelli di soddisfazione perché -essendo spesso di età non più giovanile- conseguono il titolo di studio con qualche difficoltà lavorativa. Quando si laureano, infatti, sono frequentemente già inseriti nel mercato del lavoro e, dopo 5 anni, il titolo di studio può produrre un miglioramento della posizione lavorativa, il che si traduce nel manifestare un sensibile livello di soddisfazione nonostante il basso voto alla laurea.

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Viale Masini, 36 40126 Bologna-Italia tel. +39 051 6088919 fax +39 051 6088988 www.almalaurea.it ii) D’altra parte, gi studenti che si laureano con voti abbastanza elevati possiedono qualità professionali superiori alla media, cercano lavori adeguati alle loro capacità e, quando li ottengono in funzione delle loro competenze, esprimono livelli di soddisfazione per il lavoro svolto ugualmente elevati.

Il modello stimato mostra quindi che l’impatto non è lineare e nemmeno simmetrico. Inoltre, si è ottenuto che voti di laurea attorno ai 97/110 producono ceteris paribus il livello minimo di soddisfazione complessiva.

L’esperienza qui riassunta rispetto ad alcune variabili selezionate ha mostrato la versatilità dell’approccio, la malleabilità della modellistica statistica introdotta e l’efficacia della rappresentazione che ne deriva in termini di interpretazione dei risultati. Tali modelli consentono di pervenire anche a “profili” previsivi dei rispondenti in funzione di covariate pre-definite.

Infine, queste analisi confermano ripetutamente come la componente di incertezza nei modelli che interpretano la valutazione personale della soddisfazione non possa essere esclusa dallo studio.

Le graduatorie basate su indicatori molto semplici (come le medie dei punteggi, per esempio), infatti, sono distorte perché incapaci di evidenziare la ricchezza del legami tra questi fenomeni, di difficile misurazione, ma i cui effetti sono reali ed importanti.

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