• Non ci sono risultati.

La strategia regionale per la gestione della persona con diabete

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "La strategia regionale per la gestione della persona con diabete"

Copied!
15
0
0

Testo completo

(1)

La strategia regionale per la

gestione della persona con diabete

Antonio Brambilla

Responsabile Servizio Assistenza Territoriale Assessorato Politiche per la Salute

Regione Emilia-Romagna

(2)

Popolazione adulta con diabete (>= 18 anni), residente in Emilia-Romagna- anno 2015

1 8 5 .2 2 2 2 0 1 .0 1 0 2 1 6 .6 9 8 2 3 0 .8 0 3 2 4 3 .8 0 5 2 5 6 .0 7 9 2 5 6 .3 7 2

1 7 7 .7 4 2 1 9 1 .8 6 2 2 0 5 .6 7 1 2 1 8 .3 7 2 2 2 9 .9 7 3 2 4 0 .8 5 8 2 4 0 .5 0 1

7.480 9.148 11.027 12.431 13.832 15.221 15.871

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

totale italiani non italiani

(3)

Popolazione (< 18 anni) con diabete residente in Emilia-Romagna – anno 2015

719 772 789 807 840 902 947

656 694 701 708 738 787 835

63 78 88 99 102 115 112

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

totale italiani non italiani

(4)

Ricoveri

diabetici ricoverati per qualunque causa

% su popolazione residente con diabete (>=18 anni)

22,2 22,3 22,2 21,7 21,8 21,6 21,5

13,0 16,0 19,0 22,0 25,0 28,0

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

RER

(*) standardizzazione per età e sesso, pop tipo: DIABETICI RER

(5)

Infarto

I° episodio di assistenza

% su popolazione residente (>=18 anni)

0,91 0,87 0,93 0,90 0,94 0,90 0,87

0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 1,20 1,40

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

RER

(*) standardizzazione per età e sesso, pop tipo: DIABETICI RER

(6)

Amputazioni maggiori

n/1.000 su popolazione residente con diabete (>=18 anni)

0,8

0,7 0,6 0,6 0,7 0,7 0,7

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

RER

(*) standardizzazione per età e sesso, pop tipo: DIABETICI RER

(7)

Rivascolarizzazioni: PREVENZIONE delle amputazioni

n/1.000 su popolazione residente con diabete (>=18 anni)

2,9 3,0

2,8

3,1 3,4 3,4 3,6

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

RER

(*) standardizzazione per età e sesso, pop tipo: DIABETICI RER

(8)

Ambulatori periferici

Struttura Diabetologica AUSL

La Rete Diabetologica Diabete Mellito Adulti

23 Strutture Diabetologiche Specialistiche Più di 60 ambulatori periferici

Struttura Diabetologica AOU e ASMN

(9)

Rete Diabetologica Pediatrica

11 Ambulatori di Diabetologia Pediatrica

(10)

L’ Applicazione del

Piano Nazionale Malattia Diabetica in RER

(11)

Giugno

2014 • DETERMINAZIONE n° 7598 del 06/06/2014: COSTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO

"COMITATO DI INDIRIZZO PER LAMALATTIA DIABETICA"

Aprile

2014

• DGR 540/2014: Recepimento dell’Accordo tra il Governo , le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sancito in sede di conferenza Stato-Regioni in data 6 Dicembre 2012, Rep. Atti N° 233/CSR, sul “Piano per la Malattia Diabetica”

Le tappe del recepimento del PND

2 Incontri di confronto con le istituzioni (Ministero e Regione), i professionisti e i cittadini

nel 2013 e 2015

sullo stato dell’arte dell’applicazione del Piano Nazionale Diabete

(12)

Comitato di Indirizzo per la Malattia Diabetica

….individua le tematiche prioritarie su cui lavoreranno appositi

gruppi di lavoro che saranno coordinati da singoli suoi componenti

anche con la partecipazione di esperti individuati sulla base delle

specifiche competenze ed in relazione alla tipologia degli argomenti

trattati…

(13)

Obiettivo 1:

Migliorare la capacità del SSN nell’erogare e monitorare i Servizi, razionalizzazione dell’offerta e appropriatezza

Obiettivo 2:

“Prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia attraverso l’adozione di idonei stili di vita; identificare precocemente le persone a rischio e quelle con diabete

Obiettivo 4:

particolare attenzione alle disuguaglianze socialie alle condizioni di fragilità e/o vulnerabilitàsocio – sanitaria per le persone a rischio che per quelle con diabete”

Obiettivo 5:

“Nelle donne diabetiche in gravidanza raggiungere outcome materni e del bambino equivalenti a quelli delle donne non diabetiche

Obiettivo 6:

“Migliorare la qualità di vita e della cura e la piena integrazione sociale per le persone con diabete in età evolutiva

Obiettivo 7:

“Organizzare e realizzare le attività di rilevazione epidemiologicafinalizzate alla programmazione e al miglioramento dell’assistenza

Obiettivo 8:

“Aumentare e diffondere le competenze tra gli operatori della rete assistenziale favorendo una gestione efficace ed efficiente, centrata sulla persona”.

Obiettivo 9:

“Promuovere l’appropriatezza nell’uso delle tecnologie”

Obiettivo 10:

“Favorire varie forme di partecipazione, coinvolgimento di Associazionidi persone con sviluppando l’empowerment delle persone con diabete e delle comunità”

Obiettivo 3:

“Aumentare le conoscenzecirca la prevenzione, la diagnosi il trattamento e l’assistenza, riducendo le complicanze e la morte prematura”

(14)

Registro Regionale Pediatrico

Linee di indirizzo Età Pediatrica

LG Chetoacidosi diabetica PDA del Diabete Mellito in età pediatrica

Protocollo Somministrazione farmaci a scuola

Circolare 13\2015

Dispositivi medici per pazienti diabetici adulti e pediatrici

Circolare 12\2016

Indicazioni per la Prescrizione del

FGM in Pediatria

(15)

La Gestione Integrata DM 2

Diabete nell’età adulta

Requisiti dei centri diabetologici per la prescrizione delle alte tecnologie in

diabetologia Circolare 13\2015

Dispositivi medici per pazienti diabetici adulti e pediatrici

Il PDTA del Piede Diabetico

Percorso Ospedale-Territoruio

per diabetico ricoverato e dimissione protetta

Riferimenti

Documenti correlati

Sostenere la persona con diabete e i familiari nel superare gli ostacoli, i pregiudizi e le diffidenze attraverso l’impiego di strumenti informativi, formativi, educativi e

Coinvolgere le istituzioni a destinare risorse adeguate per la prevenzione e la diagnosi precoce del diabete attraverso una comunicazione continua e coordi- nata con le

Come discusso nella linea guida di miglior pratica Riduzione delle Complicanze del Piede per Persone con Diabete (RNAO, 2004) , gli elementi seguenti dovrebbero essere inclusi

Abbiamo confrontato gli effetti di bassi livelli di colesterolo LDL che sono stati mediati da varianti in PCSK9, HMGCR, o entrambi sul rischio di eventi car- diovascolari e il

Assicurare l’efficacia e l’efficienza delle cure richiede, nella pratica clinica quotidiana, un impegno orga- nizzativo che non si evince dalle linee guida, soprattutto quando

Studi di follow-up hanno evidenziato in queste donne un aumento della prevalenza di sindrome metabolica, di disfun- zione endoteliale, maggiore insulino-resistenza e livelli più

Infatti, la possibi- lità che ogni cittadino ha di rivolgersi a un medico generalista o anche a uno specialista diverso, pagando direttamente l’onorario e ricevendo successivamente

La maggior parte dei piani di lavoro sviluppati dalle PCT sparse sul territorio inglese riguarda la realizzazione di sistemi integrati di cura tra la primary care e un