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RISTORAZIONE, FRA TRADIZIONE E CATERING DATI

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Academic year: 2022

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(1)

25 Da molti anni il settore Alberghi

e ristoranti fa registrare un anda- mento infortunistico sostanzial- mente stabile, con una media di circa 30.000 casi l’anno, di cui una quarantina mortali per lo più

“in itinere”.

Un fatto da leggere in chiave positiva, se si considera che il settore, seguendo la crescente richiesta del mercato, sta cono- scendo una forte espansione, sia in termini di aziende assicurate (+8% nell’ultimo triennio) che di addetti (+12%), in virtù soprattut- to di un’intelligente qualificazio- ne e diversificazione nei servizi offerti all’utenza.

Alle aziende operanti nella risto- razione tradizionale, infatti, si sono affiancate imprese specializ- zate nell’organizzazione di eventi, nei servizi di catering e banque- ting e in altre attività accessorie quali il noleggio di tavoli, posate- ria ed elementi di arredo o anche la semplice fornitura e montaggio presso il cliente di tensostrutture

SULL’ANDAM ENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

DATI

RISTORAZIONE,

FRA TRADIZIONE E CATERING

RISTORAZIONE, FRA TRADIZIONE E CATERING

INFORTUNI: GIOVANI E DONNE NELLE ATTIVITÀ TURISTICHE

GESTIONE SICURA DI RIFIUTI E ACQUE REFLUE

QUESTO MESE:

©

NUMERO

7

LUGLIO 2004

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - T e l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872256 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

Direttore Responsabile Marco Stancati Tabelle a cura di Franco D’Amico

Capo Redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

TAV. 1: CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NEL RAMO ALTRE ATTIVITÀ PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA E SESSO - ANNI EVENTO 2002-2003 Trasporti e comunicazioni

Commercio Altri servizi pubblici

Totale ALTRE ATTIVITA' Attività immobiliari e professionali

Intermediazione finanziaria Istruzione Alberghi e ristoranti

Pubblica AmministrazioneSanità e servizi sociali 0

10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

(% Donne)

per l’accoglienza all’aperto.

Una tale evoluzione - di cui l’INAIL ha già tenuto conto nelle vigenti Tariffe dei premi con l’indi- viduazione di una specifica voce per i “servizi di fornitura di pasti

preparati” - renderà utile l’ul- teriore aggiornamento del quadro tariffario rappresentativo del set- tore in sede di revisione delle tariffe.

(Riccardo Vallerga)

SETTORE DI 2002 2003 Variaz. %

ATTIVITÀ ECONOMICA Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale 2003/2002 CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NEL RAMO ALTRE ATTIVITÀ PER SETTORE DI ATTIVITÀ

ECONOMICA E SESSO (a) - ANNI EVENTO 2002-2003

Commercio 55.970 20.108 76.078 53.201 20.282 73.483 -3,41 Alberghi e ristoranti 14.729 15.896 30.625 14.355 15.546 29.901 -2,36 Trasporti e comunicazioni 59.591 10.833 70.424 55.520 10.052 65.572 -6,89 Intermediazione finanziaria 4.376 3.107 7.483 3.984 3.004 6.988 -6,61 Attività immobiliari e prof.li 35.983 21.444 57.427 36.305 21.260 57.565 0,24 Pubblica Amministrazione 13.423 14.499 27.922 12.956 14.153 27.109 -2,91

Istruzione 2.503 2.424 4.927 2.504 2.476 4.980 1,08

Sanità e servizi sociali 9.695 22.867 32.562 9.170 22.348 31.518 -3,21 Altri servizi pubblici 17.955 8.869 26.824 16.910 8.806 25.716 -4,13 Totale ALTRE ATTIVITÀ 214.225 120.047 334.272 204.905 117.927 322.832 -3,42

(a) Esclusi i casi con settore di attività economica non determinato

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

26

INFORTUNI:

GIOVANI E DONNE

NELLE ATTIVITÀ TURISTICHE

Poco meno di 700.000 addetti che operano presso le 230.000 aziende sparse su tutto il territo- rio nazionale: sono questi i numeri principali che caratteriz- zano un settore, quello delle atti- vità alberghiere e della ristora- zione, strategico per un Paese ad alta vocazione turistica come l’Italia.

Un universo estremamente varie- gato che si compone di circa 90.000 ristoranti, oltre 33.000 alberghi e più di 100.000 altri esercizi tra bar, campeggi, allog- gi, mense e aziende per la forni- tura di pasti.

Cuochi, camerieri e baristi sono, tra gli operatori del settore, quelli colpiti in misura maggiore da infortuni sul lavoro (rispettivamen- te 25%, 16% e 11%). Si tratta di una collettività formata soprattutto da giovani lavoratori: più della metà ha meno di 35 anni e quasi il 90% meno di 50. Altra caratte- ristica di rilievo è l’elevata quota di donne che rappresentano ben il 52% degli infortunati, una per- centuale che trova difficilmente riscontro in altri settori lavorativi comunque nettamente al di sopra delle altre attività di servizio che in complesso presentano un valo- re medio prossimo al 35%. Ferite e contusioni sono le conseguenze prevalenti in un genere di attività contraddistinto da una forte com-

ponente di lavoro manuale (circa il 35% degli infortuni sono a cari- co della mano).

Superfici di transito ed utensili di lavoro costituiscono gli agenti materiali che contribuiscono con maggiore frequenza alla dinamica dell’infortunio (rispettivamente 23%

e 15%). Ultimo dato di indubbio interesse, che testimonia anche di

una realtà sociale ormai consolida- ta nel Paese, è quello relativo ai lavoratori extracomunitari che rap- presentano oltre il 13% degli infor- tunati nelle attività del settore. Si tratta prevalentemente di lavoratori provenienti da Marocco, Albania ed Egitto (rispettivamente con 13%, 11% e 8%).

(Liana Veronico)

TAV. 2: CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NEL SETTORE ALBERGHI E RISTORANTI - ANNO EVENTO 2003

9,5%

6,3%

9,8%

9,8%

34,4%

22,6%

7,6%

Testa

Mano Arti inferiori

Indeterminata

Torace e organi interni

Colonna vertebrale

Braccia

SEDE DELLA LESIONE

30,2%

24,5%

20,1%

9,3%

6,3%

9,6%

Lussazione Da altri agenti

Altre non determinate

Ferita

Contusione Frattura

NATURA DELLA LESIONE

Classe di età

PROFESSIONE Fino a 34 anni 35-49 50-64 65 e oltre Totale

CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI NEL SETTORE ALBERGHI E RISTORANTI PER PROFESSIONE E CLASSE DI ETÀ - ANNO EVENTO 2003

Cuoco 3.711 2.569 1.013 24 7.317

Operatore - Impiegato 2.940 2.333 831 37 6.141

Cameriere (ai piani, di sala) 2.824 1.322 480 10 4.636

Barista 1.984 949 319 18 3.270

Banconiere 862 201 63 3 1.129

Inserviente 409 379 103 2 893

Pizzaiolo 465 289 79 1 834

Pulitore 299 341 131 6 777

Ristoratore 132 153 77 7 369

Lavatore 141 91 31 2 265

Facchino - Portabagagli 113 97 41 - 251

Altro 1.755 1.617 617 30 4.019

TOTALE 15.635 10.341 3.785 140 29.901

(3)

La sicurezza negli impianti di gestione dei rifiuti è uno dei molteplici obiettivi operativi dell’INAIL sviluppati attraverso strumenti e professionalità istitu- zionali.

Questo studio persegue la valu- tazione del rischio professionale e l’individuazione degli strumen- ti di prevenzione, anche tramite collaborazioni con aziende, Enti locali e strutture regionali, in sintonia con gli indirizzi dell’Istituto e con la normativa vigente che prevede, per l’INAIL, compiti di informazione, assi- stenza e consulenza alle piccole e medie imprese.

Si tratta di un settore lavorativo che riveste per l’INAIL un inte- resse sociale, oltre che tecnico- scientifico, legato al recente e rapido incremento delle risorse umane impiegate nell’esercizio degli impianti.

Al fine di conoscere meglio tale realtà produttiva, diversi stabili- menti sono stati studiati median- te sopralluoghi che hanno per- messo valutazioni tecniche su impianti e processi adottati in funzione dei rischi lavorativi; le successive indagini strumentali, effettuate in diversi periodi dell’anno per ottenere un anda- mento stagionale della concen- trazione dei contaminanti, hanno consentito di definire

27

APPUNTI PROFESSIONALI

GESTIONE SICURA DI RIFIUTI E ACQUE REFLUE

TAV. 3: ANDAMENTO STAGIONALE DELLA CARICA MICOTICA IN UN DEPURATORE DI ACQUE REFLUE PER SETTORI DI IMPIANTO

l’entità dei principali rischi con- nessi con le lavorazioni tra quel- li potenziali identificati in fase preliminare.

Il rischio da agenti microbiologi- ci è molto alto, anche in ambienti chiusi non direttamente collegati agli impianti; in parti- colare, per i depuratori di acque reflue si è riscontrata la forte crescita di alcuni microrga- nismi nella stagione estiva, favo- rita dalla maggiore temperatura

ambientale, ed il relativo aumento del rischio lavorativo per gli operatori.

Un sistema di prevenzione pos- sibile per il controllo della cari- ca microbica è stato individuato nell’installazione di lampade germicide negli ambienti indoor presidiati (uffici, sale controllo, mense) e l’applicazione di pro- cedure di accesso agli ambienti stessi.

(Annalisa Guercio)

2002 RIPARTIZIONE

1998 1999 2000 2001

Totale Raccolta % Raccolta

GEOGRAFICA differenziata differenziata

PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI IN ITALIA (a) - ANNI 1998 - 2002

Nord 12.245 12.856 13.276 13.453 13.521 3.944 29,2

Centro 5.481 6.069 6.214 6.754 6.826 987 14,5

Mezzogiorno 8.760 9.440 9.468 9.628 9.632 612 6,4

ITALIA 26.486 28.365 28.958 29.835 29.979 5.543 18,5

(a) In migliaia di tonnellate. FONTE: Osservatorio nazionale sui rifiuti. Anno 2002: Stima Istituto Sviluppo Sostenibile Italia.

(4)

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

CASI AVVENUTI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI (1)

LA PRODUZIONE INAIL

28

CASI MORTALI PER INFORTUNIO (2)

PERIODI INFORTUNI

Industria e altre attività Agricoltura TOTALE

Maggio 2003 139 12 151

Maggio 2004 148 11 159

Variazione % 6,47 -8,33 5,30

Giu. 2002 - Mag. 2003 1.322 172 1.494 Giu. 2003 - Mag. 2004 1.295 132 1.427

Variazione % -2,04 -23,26 -4,48

(2) Per data dell’infortunio. Dati stimati; sono esclusi i casi definiti negativamente entro 180 giorni dall’evento.

Maggio 2003 80.579 6.255 86.834 7,20 2.008 93 2.101

Maggio 2004 85.530 5.684 91.214 6,23 2.147 92 2.239

Variazione % 6,14 -9,13 5,04 - 6,92 -1,08 6,57

Giu. 2002 - Mag. 2003 887.246 73.258 960.504 7,63 24.224 994 25.218 Giu. 2003 - Mag. 2004 874.909 70.479 945.388 7,45 23.710 1.073 24.782

Variazione % -1,39 -3,79 -1,57 - -2,12 7,95 -1,73

(1) Dati stimati.

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

PERIODI INFORTUNI MALATTIE PROFESSIONALI

Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE e altre attività su TOTALE e altre attività

RENDITE DIRETTE COSTITUITE (3)

CASI DI INFORTUNIO INDENNIZZATI PER INABILITÀ TEMPORANEA (4)

PERIODI INFORTUNI

Industria e altre attività Agricoltura TOTALE

Maggio 2003 60.120 5.939 66.059

Maggio 2004 52.158 4.938 57.096

Variazione % -13,24 -16,85 -13,57

Giu. 2002 - Mag. 2003 670.862 68.038 738.900 Giu. 2003 - Mag. 2004 645.409 62.496 707.905

Variazione % -3,79 -8,15 -4,19

(4) Per data di definizione.

Maggio 2003 175 21 196 10,71 563 59 622 9,49

Maggio 2004 117 20 137 14,60 546 81 627 12,92

Variazione % -33,14 -4,76 -30,10 - -3,02 37,29 0,80 -

Giu. 2002 - Mag. 2003 2.362 385 2.747 14,02 5.724 724 6.448 11,23 Giu. 2003 - Mag. 2004 1.526 232 1.758 13,20 6.441 785 7.226 10,86 Variazione % -35,39 -39,74 -36,00 - 12,53 8,43 12,07 - (3) Per data di costituzione.

PERIODI REGIME TESTO UNICO REGIME DANNO BIOLOGICO

Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE % Agric.

e altre attività su TOTALE e altre attività su TOTALE

Giu2003 Lug2003 Ago2003 Set2003 Ott2003 Nov2003 Dic2003 Gen2004 Feb2004 Mar2004 Apr2004 Mag2004

0 20 40 60 80 100 120 140 160

TAV. 4: CASI MORTALI PER DATA EVENTO

INDUSTRIA E ALTRE ATTIVITA' AGRICOLTURA

Giu2003 Lug2003 Ago2003 Set2003 Ott2003 Nov2003 Dic2003 Gen2004 Feb2004 Mar2004 Apr2004 Mag2004

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000

TAV. 5: CASI INDENNIZZATI PER DATA DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E ALTRE ATTIVITA' AGRICOLTURA

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