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Rapporto Annuale Regionale 2009

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(1)

Rapporto Annuale Regionale 2009

Campania

Dicembre 2010

(2)

Rapporto Regionale 2009

Direttore Regionale Emidio Silenzi

Comitato di redazione

Domenico Princigalli Angela Nicotera Marcello Santopietro

Hanno collaborato

Ettore de Socio Adele Pomponio Donatella Apicella

Per le monografie

La trasferibilità dei metodi di valutazione ergonomica: uno studio sperimentale col software ERA

Raffaele d’Angelo1, Erminia Attaianese2, Gabriella Duca2, E. Russo1

1INAIL Campania – ConTARP - 2LEAS Laboratorio di Ergonomia Applicata e Sperimentale – Università Federico II di Napoli

Stampato dalla Tipografia INAIL – Milano

(3)

3

Prefazione del Direttore Regionale Campania I.N.A.I.L.

Sezione 1 – Il contesto socio-economico italiano

1.1 La situazione italiana e campana pag. 11

1.1.1 Popolazione ed occupazione 11

1.1.2 Il Prodotto interno lordo – P.I.L. 17

1.1.3 Le imprese registrate ed attive 19

Sezione 2 - Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali

2.1 Il fenomeno infortunistico e tecnopatico 23

• Andamento infortuni sul lavoro 23

• Infortuni Apprendisti nell’Industria e Servizi 35

• Infortuni occorsi a stranieri 37

• Infortuni per circolazione stradale 43

• Infortuni “ In Itinere “ 47

• Andamento infortuni mortali 54

2.2 Le malattie professionali 68

2.3 Prevenzione: iniziative Inail Campania per l’anno 2009 75

Sezione 3 - Monografie

3.1 La trasferibilità dei metodi di valutazione ergonomica: 81

uno studio sperimentale col software ERA

(4)

Tabelle e Grafici

N. Descrizione pag.

1 ITALIA - Andamento infortuni periodo anni 2002-2009 25

2 ITALIA – 2009 Infortuni sul lavoro divisi per regione 25

3 Campania - Andamento infortuni periodo anni 2002-2009 27

4 CAMPANIA – 2009 Infortuni sul lavoro divisi per province 27

5 Tutte le Gestioni - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

28

6 Agricoltura - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

29

7 Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

30

8 Dipendenti c/Stato - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

31

9 Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2009 e denunciati all'INAIL per gestione, settore di attività economica e territorio

32

10 ITALIA – Infortuni divisi per ripartizioni territoriale, anni 2008 e 2009 33

11 ITALIA – Infortuni divisi per gestione, anni 2008 e 2009 33

12 CAMPANIA – Infortuni divisi per province, anni 2008 e 2009 34 13 CAMPANIA – Infortuni divisi per gestione, anni 2008 e 2009 34 14 ITALIA APPRENDISTI – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 –

2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

35

15 ITALIA - APPRENDISTI – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 divisi per ripartizione geografica, variazione e incidenza percentuale

36

16 CAMPANIA - APPRENDISTI – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 divisi per provincia, variazione e incidenza percentuale

36

17 STRANIERI - Tutte le Gestioni - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

37

18 STRANIERI – Agricoltura - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

38

19 STRANIERI – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

39

20 STRANIERI – Dipendenti c/Stato - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

40

21 ITALIA – STRANIERI: Anni 2008 e 2009 divisi per ripartizione territoriale e incidenza percentuale

41

22 CAMPANIA – STRANIERI: Anni 2008 e 2009 divisi per province e incidenza percentuale

41

23 ITALIA – STRANIERI: Anni 2008 e 2009 divisi per gestione, incidenza percentuale e variazione in percentuale

42

24 CAMPANIA – STRANIERI: Anni 2008 e 2009 divisi per gestione, incidenza percentuale e variazione in percentuale

42

Infortuni per circolazione stradale

25 STRADALI - Tutte le Gestioni - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

43

(5)

5

26 STRADALI - Agricoltura - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

44

27 STRADALI – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

45

28 STRADALI – Dipendenti c/Stato - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

46

29 IN ITINERE - Tutte le Gestioni - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

47

30 IN ITINERE - Agricoltura - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

48

31 IN ITINERE – Industria e Servizi - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

49

32 IN ITINERE – Dipendenti c/Stato - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

50

33 ITALIA – Infortuni anni 2008 e 2009 per modalità di evento 51 34 ITALIA - Infortuni sul lavoro denunciati per modalità di evento – Anni 2008 e 2009 51 35 CAMPANIA – Infortuni anni 2008 e 2009 per modalità di evento 52 36 CAMPANIA - Infortuni sul lavoro denunciati per modalità di evento – Anni 2008 e

2009

52

37

ITALIA – Anni 2008 e 2009 - Infortuni sul lavoro divisi: per gestione e per modalità di evento “ In ambiente di lavoro ordinario” per “Circolazione stradale (autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale, ecc.)” – “ In itinere (percorso casa-lavoro-casa)”

53

38

CAMPANIA – Anni 2008 e 2009 - Infortuni sul lavoro divisi: per gestione e per modalità di evento “ In ambiente di lavoro ordinario” per “Circolazione stradale (autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale, ecc.)” – “ In itinere (percorso casa-lavoro-casa)”

53

Infortuni mortali

39 ITALIA - Andamento eventi mortali periodo anni 2002-2009 54

40 ITALIA – Anno 2009 - Casi mortali, dati acquisiti al 30.04.2010 n. 1.021 – stimati n.

1.050

54

41 TUTTE le GESTIONI - Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008-2009 e denunciati all'INAIL per regione, evidenza Campania-Prov.

55

42 ITALIA – Infortuni mortali avvenuti nel 2009 divisi per gestione e ripartizione geografica (sono riportati i dati effettivi acquisiti alla data del 30 aprile 2010).

56

43 CAMPANIA - Andamento eventi mortali periodo anni 2002-2009 56 44 CAMPANIA – Anno 2009 - Casi mortali, dati acquisiti al 30.04.2010 57 45 CAMPANIA – Infortuni mortali avvenuti nel 2009 divisi per gestione e province (sono

riportati i dati effettivi acquisiti alla data del 30 aprile 2010).

57

46 ITALIA - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel 2009 e denunciati all'INAIL per gestione, settore di attività economica e territorio – evidenza Campania e Prov.

58

47 ITALIA - STRANIERI – Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008-2009 e denunciati all'INAIL per regione, evidenza Campania-Prov.

59

48 ITALIA - STRANIERI - Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008-2009 divisi per ripartizione territoriale

60

49 CAMPANIA - STRANIERI - Infortuni mortali avvenuti nel 2008-2009 divisi per province 60 50 CIRCOLAZIONE STRADALE - Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008-2009 e

denunciati all'INAIL per regione, evidenza Campania-Prov.

61

(6)

51 IN ITINERE (percorso casa-lavoro-casa)- Infortuni mortali avvenuti nel periodo 2008- 2009 e denunciati all'INAIL per regione, evidenza Campania-Prov.

62

52 ITALIA – Casi mortali denunciati per modalità di evento – Anni 2008 e 2009 63 53 CAMPANIA - Casi mortali denunciati per modalità di evento – Anni 2008 e 2009 63

Infortuni e casi mortali denunciati nei principali settori di attività economica 54 ITALIA – CAMPANIA : Anni 2008-2009 Occupati per attività economica con evidenza

“costruzioni” e “commercio” (in migliaia)

64

55 ITALIA – CAMPANIA : Anni 2008-2009: Infortuni per attività economica con evidenza

“costruzioni” e “commercio”

64

56 ITALIA – Anni 2008 e 2009 – Infortuni denunciati per i rami e i principali settori di attività economica

65

57 ITALIA – Anni 2008 e 2009 – Casi mortali denunciati per i rami e i principali settori di attività economica

65

58 CAMPANIA – Anni 2008 e 2009 – Infortuni denunciati per i rami e i principali settori di attività economica

66

59 CAMPANIA – Anni 2008 e 2009 – Casi mortali denunciati per i rami e i principali settori di attività economica

66

60 CAMPANIA e Province – Periodo 2004-2009 Andamento infortuni in alcuni settori economici

67

Malattie professionali

61 ITALIA – Campania: andamento malattie professionali denunciate negli anni 2002 2009

68

62 MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi negli anni 2008 e 2009 e denunciate all'INAIL per regione e anno, evidenza Campania-Prov.

69

63 AGRICOLTURA - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2009 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia e territorio

70

64 INDUSTRIA e SERVIZI - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2009 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia e territorio

71

65 ITALIA - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi negli anni 2008 e 2009 e denunciate all'INAIL, divise per circoscrizione geografica

73

66 CAMPANIA - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi negli anni 2008 e 2009 e denunciate all'INAIL, divise per provincia

73

(7)

7 Prefazione

di Emidio Silenzi

Anche il 2009 si è concluso con il consueto impegno da parte dell’ INAIL sul versante del miglioramento nella gestione degli infortuni sul lavoro. In particolare si è voluto, in primo luogo, puntare il più possibile sulla soddisfazione del cliente, e in tal senso si è provveduto ad intensificare gli interventi atti a migliorare il rapporto con i nostri clienti.

Lo sforzo organizzativo degli ultimi anni ha dato i suoi frutti. Le rilevazioni effettuate attraverso lo strumento della “Customer Satisfaction”, hanno mostrato esiti piuttosto confortanti, basti pensare alla percezione positiva che l’utente esterno ha espresso, del servizio reso dal personale Inail della Campania con un indice di gradimento assolutamente allineato a quello medio nazionale ( 3.22 media nazionale - 3.18 media Campania con probabile miglioramento nel 2010). I risultati relativi al corrente anno sono in corso di elaborazione.

Parimenti si è inteso intensificare l’attività di prevenzione, soprattutto cercando di concorrere allo sviluppo di una “cultura della Sicurezza e Prevenzione” nei luoghi di lavoro, sempre più radicate nel tessuto sociale campano attraverso l’ adozione di una serie di iniziative di spessore più specificamente tecnico.

In tale ambito non si può fare a meno di segnalare le iniziative messe in campo dalla Direzione Regionale afferenti ad una serie di progetti che si possono di seguito sintetizzare:

 Progetto “SOLVENTI”- ricerca e monitoraggio ambientale/biologico per l’esposizione a solventi ;

 Progetto “OSAS”- monitoraggio e prevenzione delle apnee ostruttive del sonno in ambiente lavorativo;

 Progetto “INTEGRARE” sulle polveri farmaceutiche;

 Progetto sulla “Sicurezza Stradale” con l’ Università Parthenope;

 Progetto di ricerca sui “Rifiuti Industriali” con l’Università Parthenope.

L’impegno profuso dall’Inail in materia di sviluppo e diffusione della “Cultura della Sicurezza e Prevenzione” è a 360 gradi. Si è intervenuti in tutti gli ambiti del mondo del lavoro, la strada, la casa, la fabbrica, l’edilizia…. luoghi in cui si annida il rischio d’infortunio, anche l’Inail Campania è schierata in prima fila a svolgere i compiti che la legge gli impone: informazione, formazione, consulenza.

Nel 2009, ed ancor più nel corso del presente anno 2010, è stato possibile sviluppare il tema della Sicurezza nelle scuole, sia con interventi operativi sugli istituti scolastici che necessitavano di interventi di ristrutturazione (Progetto IGLOS); sia attraverso la predisposizione di programmi di formazione in collaborazione con l’ANMIL e la Direzione Regionale Scolastica (Progetto SILOS).

Si segnala altresì, la collaborazione con COSILA (Confindustria), PROMOS Ricerche (Camera di Commercio di Napoli) e UNIVERSITA’ FEDERICO II per la realizzazione di uno strumento in grado di fornire al “Datore di Lavoro” una guida, facile, degli adempimenti che il quadro normativo riguardante la Prevenzione , la Sicurezza e l’Igiene nei luoghi di lavoro impone.

La predetta guida, in corso di sperimentazione, verrà rilasciato nel 2011 e costituirà un utile strumento soprattutto per quella tipologia di aziende medio-piccole , per le quali i costi di “gestione della sicurezza” incidono in misura relativamente maggiore sul bilancio aziendale.

In ogni caso, la priorità dell’ INAIL, sarà ancora una volta, quella di mettere a disposizione il proprio “Know- how” per garantire al meglio il servizio pubblico che le leggi ci impongono e che il cittadino ci richiede.

(8)

Il “ Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro ”

definisce un quadro di riferimento unitario delle politiche pubbliche di prevenzione, individuando sedi (quali il Comitato per l’indirizzo delle attività pubbliche

e la Commissione Consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro) e procedure per la progettazione e la diffusione di una strategia nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La Commissione Consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro, composta da Amministrazioni Pubbliche centrali, Regioni, sindacati e datori di lavoro, sta affrontando in maniera innovativa il

tema della salute e della sicurezza, per esempio attraverso l’elaborazione delle indicazioni metodologiche per la valutazione dello stress lavoro-correlato e l’identificazione delle regole e delle

procedure della c.d. “patente a punti” per le imprese edili.

(9)

9

Sezione 1

Il contesto socio-economico italiano

(10)

Il “ Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro ”

crea un innovativo sistema informativo pubblico, al quale partecipano anche le parti sociali,

per la condivisione e la circolazione di notizie sugli infortuni, sulle ispezioni e sulle attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

(11)

11 1.1 La situazione italiana e campana

1.1.1 Popolazione ed occupazione

La popolazione italiana residente continua a crescere, al 31.12.2009 ha raggiunto quota 60.340.328 , con un incremento di 295.260 unità rispetto alla fine del 2008, con un tasso di + 5,7 per mille.

Le persone dai 65 anni in su risultano in aumento di 113.000 unità, e sono giunte a rappresentare il 20,2% della popolazione.

La distribuzione della popolazione residente per ripartizione geografica assegna ai comuni delle regioni del Nord-ovest 16.016.223 abitanti (il 26,5% del totale), a quelli del Nord-est 11.552.212 abitanti (il 19,2%), al Centro 11.890.464 (il 19,7%), al Sud 14.166.037 (il 23,5%) e alle Isole 6.715.396 abitanti (l’11,1%). Tali percentuali risultano pressoché invariate rispetto all’anno precedente.

Il 99,5% della popolazione residente in Italia al 31 dicembre 2009 vive in famiglie. Sono 24.905.000 le famiglie residenti in Italia, con un numero medio di componenti pari a 2,4. Il valore minimo è di 2 e si registra in Liguria, mentre quello massimo è di 2,8, riscontrato in Campania. Il restante 0,5% della popolazione, pari a circa 320 mila abitanti, vive in convivenze anagrafiche (caserme, case di riposo, carceri, conventi, ecc.).

Nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni di abitanti, pari al 15,1% del totale. Nel complesso di questi comuni si registra un incremento di popolazione rispetto all’anno precedente pari a 30.377 unità. In termini percentuali l’aumento è dello 0,3%, un valore pari a oltre la metà dell’incremento totale della popolazione (+0,5%). Tutti i grandi comuni del Nord e del Centro, con la sola eccezione di Verona, si presentano in crescita, e in particolare Milano (+9,1%), Firenze (+8,8%) e Roma (+7,1%), mentre tutti i grandi comuni del Mezzogiorno presentano un decremento di popolazione: tra questi il più sostenuto si verifica a Palermo (-5,1%).

Popolazione al 31.12.2008 al 31.12.2009

ITALIA 60.324.848 60.340.328

femmine 31.043.023 31.052.925

maschi 29.281.825 29.287.403

Campania 5.824.300 5.824.662

femmine 2.999.422 2.999.727

maschi 2.824.878 2.824.935

Caserta 909.632 910.006

Benevento 288.428 288.283

Napoli 3.079.329 3.079.685

Avellino 439.130 439.036

Salerno 1.107.781 1.107.652

(12)

Popolazione per sesso e classe di età – media 2009 (in migliaia)

Sesso <15 15-24 25-54 55 e oltre Totale

ITALIA

Maschi 4.337 3.107 13.037 8.566 29.047

Femmine 4.101 2.974 13.038 10.593 30705

Totale 8.438 6.081 26.075 19.159 59.752

CAMPANIA

Maschi 496 386 1.234 698 2.815

Femmine 474 373 1.279 857 2.984

Totale 970 760 2.514 1.555 5.799

Nel 2009 sono nati 568.857 bambini e sono morte 591.663 persone, confermando il saldo naturale negativo (si fanno pochi figli e si vive più a lungo) registrato anche nell’anno precedente.

La popolazione in età attiva mostra un incremento, frutto principalmente delle migrazioni dall'estero, di circa 176.000 unità, arrivando a rappresentare il 14% del totale.

"La dinamica migratoria è ancora una volta determinante ai fini della crescita demografica"

In costante aumento i cittadini stranieri, che oggi rappresentano il 7,1% del totale, al primo gennaio 2010 ammontavano a circa 4.279.000, facendo così registrare un incremento di 388.000 unità rispetto al primo gennaio 2009.

L’incidenza della popolazione straniera è molto più elevata in tutto il Centro-Nord (rispettivamente, 9,8% e 9,3% nel Nord-est e nel Nord-ovest e 9,0% nel Centro), rispetto al Mezzogiorno, dove la quota di stranieri residenti è solo del 2,7%.

Nel quarto trimestre 2009 il numero di occupati risulta pari a 22.922.000 unità segnalando un calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari all’1,8 per cento (- 428.000 unità).

La perdita dell’occupazione è sintesi di una riduzione molto accentuata della componente italiana (- 530.000 unità), a fronte di una crescita, con ritmi inferiori al passato, di quella straniera.

A livello regionale la stima più elevata del tasso di occupazione si registra in Emilia- Romagna, Trentino-Alto Adige (68,5% in entrambi i casi) e Valle d'Aosta (67,0%); quella più bassa in Campania (40,8%), Calabria (43,1%) e Sicilia (43,5%).

Nel 2009 la stima dei tassi di occupazione femminile più elevati si presenta in Emilia- Romagna, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta; nelle prime due regioni si segnalano i tassi più alti anche per gli uomini.

(13)

13 In tutte le regioni meridionali i tassi di occupazione delle donne sono contenuti e, in ogni caso, inferiori al dato medio nazionale. In Campania, Sicilia, Puglia e Calabria si stima che la quota delle donne occupate tra i 15 e i 64 anni sia inferiore alla metà di quella dell’Emilia-Romagna. In Trentino- Alto Adige e Emilia-Romagna sono occupati più di sette uomini ogni dieci tra i 15 e i 64 anni; in Campania e Calabria poco più di cinque.

Numero di occupati - media annuale ITALIA

2004 2005 2006 2007 2008 2009

dipendenti 9 285.158 9 525.81 9 716.965 9 833.938 9 908.434 9 747.855 autonomi 4 336.372 4 212.042 4 222.484 4 222.888 4 155.119 4 041.37 Maschi totale 13 621.53 13 737.852 13 939.449 14 056.827 14 063.553 13 789.225 dipendenti 6 832.097 7 007.792 7 197.851 7 333.123 7 537.424 7 528.863 autonomi 1 950.804 1 817.185 1 850.917 1 831.887 1 803.712 1 706.904 Femmine totale 8 782.901 8 824.977 9 048.767 9 165.01 9 341.136 9 235.767 dipendenti 16 117.254 16 533.602 16 914.816 17 167.062 17 445.858 17 276.718 autonomi 6 287.176 6 029.227 6 073.4 6 054.775 5 958.831 5 748.274 M-F totale 22 404.43 22 562.829 22 988.216 23 221.837 23 404.689 23 024.992

Forze lavoro – media 2009 (in migliaia)

In cerca di occupazione

Sesso Occupati Con precedenti

esperienze lavorative

Senza precedenti esperienze lavorative

Totale

Totale

ITALIA

Maschi 13.789 767 233 1.000 14.790

Femmine 9.236 657 288 945 10.180

Totale 23.025 1.424 521 1.945 24.970

CAMPANIA

Maschi 1.089 96 44 140 1.229

Femmine 523 51 49 100 623

Totale 1.612 147 93 240 1.852

Anche a livello provinciale i tassi di occupazione più elevati si registrano nel settentrione. Il tasso più alto si riscontra nelle province di Bolzano, Bologna e Reggio Emilia, con circa sette occupati ogni dieci tra i 15 e i 64 anni.

(14)

Viceversa, i tassi di occupazione più bassi emergono esclusivamente nelle province del Mezzogiorno. In particolare a Crotone, Caserta e Napoli sono occupate meno di quattro persone ogni dieci tra i 15 e i 64 anni.

Il tasso di occupazione femminile nella maggioranza delle province meridionali è molto al di sotto del corrispettivo dato medio nazionale: a Crotone sono occupate circa due donne ogni dieci.

Numero di occupati - media annuale CAMPANIA

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Maschi 1 188.37 1 179.069 1 169.792 1 167.138 1 137.4 1 088.512

Femmine 572.806 547.748 560.978 551.971 543.177 523.358

Totale 1 761.176 1 726.817 1 730.77 1 719.109 1 680.576 1 611.869

15 - 24 148.62 133.914 129.229 120.778 121.795 98.308

25 - 34 447.427 428.327 425.99 414.983 388.060 353.589

35 - 44 527.944 531.439 531.233 515.534 497.413 485.637

45 - 54 425.87 422.743 425.283 432.833 435.962 435.923

55 - 64 190.432 193.94 202.777 216.898 215.98 222.236

65 e più 20.883 16.454 16.259 18.082 21.367 16.176

Totale 1.186686 1.532.877 1.304.781 1.719.108 21.367 1.611.869

Le regioni con la quota maggiore di occupati in agricoltura sono la Calabria (9,5% sul totale occupati della regione), la Puglia (8,7%), la Basilicata (7,6%), la Sicilia (7,2%) e il Molise (6,9%).

Nel settore industriale la quota di occupati più elevata si registra nelle Marche (40,3%), nel Veneto (38,3%) e in Lombardia (35,6%). L’Abruzzo è l’unica regione del Mezzogiorno a presentare una percentuale di occupati nell’industria (30,3%) vicina a quella della media nazionale.

Nei servizi, infine, il Lazio (79,1%), la Liguria (78,1%), la Sicilia (74,7%) e la Sardegna (73,5%) si distinguono per la quota più consistente di occupati in questo settore, a fronte di una media nazionale del 67,0%.

Principali indicatori del mercato del lavoro – Media 2009 (valori percentuali)

Sesso Tassi di attività Tassi occupazione Tassi di disoccupazione

ITALIA

Maschi 73,7 68,6 6,8

Femmine 51,1 46,4 9,3

Totale 62,4 57,5 7,8

(15)

15

Principali indicatori del mercato del lavoro – Media 2009 (valori percentuali)

Sesso Tassi di attività Tassi occupazione Tassi di disoccupazione

CAMPANIA

Maschi 62,9 55,7 11,4

Femmine 31,3 26,3 16,0

Totale 46,9 40,8 12,9

ITALIA (in migliaia)

Al 31.12.2009 Occupati dipendenti Indipendenti

Agricoltura 908 469 439

Industria 6.667 5.272 1.395

di cui costruzioni 1.989 1.259 730

Servizi 15.348 11.542 3.806

di cui commercio 3.441 2.074 1.367

Totale 22.922 17.822 5.640

Campania (in migliaia)

Al 31.12.2009 Occupati dipendenti Indipendenti

Agricoltura 68 36 32

Industria 363 281 82

di cui costruzioni 167 116 51

Servizi 1.156 839 316

di cui commercio 274 132 142

Totale 1.586 1.156 431

Nella media del 2009 l’occupazione si riduce su base annua dell’1,6% (-380.000 unità).

Alla flessione particolarmente robusta dell’occupazione maschile (-2,0%, pari a -274.000 unità in confronto alla media 2008) si associa quella meno accentuata dell’occupazione femminile (-1,1%, pari a -105.000 unità).

A livello territoriale, la discesa dell’occupazione, contenuta allo 0,5% (-25.000 unità) nel Centro, raggiunge l’1,3% (-161.000 unità) e nel Nord e il 3,0% (-194.000 unità) nel Mezzogiorno.

Il risultato negativo dell’occupazione totale tiene conto della riduzione molto accentuata della componente italiana (-527.000 unità), controbilanciata dalla crescita, pur se con ritmi inferiori al passato, di quella straniera (+ 147.000 unità).

(16)

Occupati per settore di attività e sesso – Media 2009

Settori di attività economica Maschi Femmine M/F % femmine

ITALIA

Agricoltura 627 248 874 28,3

Industria 5.315 1.400 6.715 20,8

di cui costruzioni 1.834 109 1.944 5,6

Servizi 7.848 7.588 15.436 49,2

Totale 13.789 9.236 23.025 40,1

CAMPANIA

Agricoltura 42 24 66 36,5

Industria 336 42 379 11,2

di cui costruzioni 150 3 153 2,0

Servizi 710 457 1.167 39,1

Totale 1.089 523 1.612 32,5

Occupati per settore di attività economica – Anno 2009 (incidenze percentuali)

Regione Agricoltura Industria Servizi

Campania 4,1 23,5 72,4

ITALIA 3,8 29,2 67,0

Tra il 2008 e il 2009, il tasso di disoccupazione passa in Italia dal 6,7% al 7,8%, contro l’8,9% registrato nell’Unione europea a 27 Paesi.

Le regioni con il tasso di disoccupazione più alto sono Sicilia (13,9%), Sardegna (13,3%) e Campania (12,9%); quelle con il più basso Trentino-Alto Adige (3,2%) e Valle D’Aosta (4,4%). In confronto al 2008, la Calabria è l’unica regione del Mezzogiorno in cui non si registra una crescita della disoccupazione. (Fonte: Istat)

Su 380.000 di lavoro in meno in tutto il Paese, 186.000 sono stati al Centro-Nord (-1,1%).

Situazione più pesante nel Mezzogiorno, con 194.000 unità in meno (-3%).

Dei circa 530.000 posti di lavoro persi nell’ultimo anno e mezzo, 335.000 sono al Sud.

Nel 2009 tutte le regioni meridionali sono state interessate da difficoltà occupazionali.

Perdite più consistenti in Abruzzo (-4,6%, pari a 23.800 posti di lavoro in meno), Campania (-4,1%, pari a 68.700 posti di lavoro in meno) e Puglia (-3,8%, 49.200 unità in meno). In linea con il calo del 3% degli occupati meridionali il Molise (-3,1%, meno 3.600 posti) e la Sardegna (-3%, meno 18.600 posti di lavoro). Cifre più contenute, pur se negative, in Basilicata (-2,7%, pari a 5.200 posti di lavoro), Calabria (-1,5%, 9.100 posti) e Sicilia (- 1,1%, 15.700 posti di lavoro).

Fonte: ISTAT – nuova rilevazione Forze lavoro

Nota: eventuali incongruenze nei totali sono da attribuire alla procedura di arrotondamento

(17)

17 1.1.2 Il Prodotto interno lordo – P.I.L.

Nel 2009 il prodotto interno lordo corretto per gli effetti di calendario è diminuito del 5,1% -.

La regione con il maggior prodotto pro capite è la Val d'Aosta, al secondo posto si colloca la Lombardia, seguita dal Trentino e dall'Emilia Romagna (oltre i 32.000 euro). Poi il Lazio, che supera il Veneto. All'estremo opposto Campania e Calabria con meno di 17.000 euro Il Pil del Sud è calato del 4,5%, un valore di gran lunga peggiore rispetto al -1,5% del 2008, leggermente inferiore al dato del Centro-Nord (-5,2%).

A livello regionale l’Abruzzo mostra nel 2009 una diminuzione del Pil particolarmente elevata (-5,9%), seguito dalla Campania (-5,4%), e Puglia e Basilicata a pari merito (-5%).

Tutte negative le altre regioni meridionali, come le settentrionali, a eccezione della Valle d’Aosta. La perdita più contenuta in Sicilia (-3,1%).

La produttività media del Mezzogiorno risulta pari al 56,2% di quella del Nord-ovest, ma spostando il confronto a livello regionale la situazione è anche peggiore: il Pil pro capite della regione meno produttiva (la Campania), non riesce ad andare oltre il 50% del reddito medio di quella più produttiva (la Val d'Aosta)

(18)

Il “ Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro ”

prevede il finanziamento annuale di azioni promozionali private e pubbliche, con particolare riguardo a quelle destinate alle piccole, medie e micro imprese ( e alla formazione nelle medesime).

Sostiene, inoltre, l’inserimento nei programmi scolastici e universitari della materia della salute e sicurezza sul lavoro

La prevenzione non è un costo: Investire in SICUREZZA = Maggiore competitività

(19)

19 1.1.3 Le imprese registrate ed attive

Imprese: bilancio 2009 in attivo (+0,28%)

Dal punto di vista territoriale, il risultato migliore è stato quello del Centro: oltre 9.000 imprese in più. In attivo anche Nord-Ovest (+ 8.000 unità) e Sud e Isole (quasi 5.000 in più). Unica area in arretramento è il Nord-Est, che perde complessivamente 4.869 imprese.

Tra le regioni:

• quattro hanno praticamente chiuso in pareggio (da Nord a Sud: Liguria, Basilicata, Sicilia e Sardegna);

• otto hanno fatto registrare saldi significativamente positivi (Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria),

• altrettante hanno visto ridursi in modo apprezzabile la base imprenditoriale (Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia).

Tra i settori, a reagire meglio alla crisi è stato quello dei servizi alle imprese che chiude l’anno con quasi 15.000 unità in più (l’86% di tutto il saldo). Positivo anche il bilancio di alberghi e ristoranti (quasi 8.500 imprese in più) e commercio (+6.500 unità), mentre dalle costruzioni, arrivano segnali di tenuta (+4.600).

Tre i macro-settori che chiudono l’anno con il segno “meno”:

• l’agricoltura, che prosegue lungo il cammino della razionalizzazione (-19mila unità, in lieve accelerazione rispetto alle 17.000 in meno del 2008);

• l’industria manifatturiera, dove si acuisce il processo di selezione avviato negli ultimi anni, con un’ulteriore riduzione dello stock di 5.000 unità (l’anno precedente il saldo negativo si era fermato a poco più di 2.000);

• infine i trasporti (poco più di 1.000 imprese in meno), in linea con il risultato del 2008.

Regioni Iscrizioni Cessazioni Saldi Stock 31.12.2009

Tasso di crescita

2009

Tasso di crescita

2008

NORD-OVEST 104.597 96.634 7.963 1.603.286 0,50% 0,88%

NORD-EST 71.948 76.817 - 4.869 1.198.125 - 0,40% 0,06%

CENTRO 85.538 76.057 9.481 1.278.910 0,74% 1,18%

SUD E ISOLE 123.429 118.619 4.810 2.004.784 0,24% 0,32%

ITALIA 385.512 368.127 17.385 6.085.105 0,28% 0,59%

CAMPANIA 36.387 32.212 4.175 549.561 0,76% 0,32%

Il saldo positivo del 2009 ancora una volta viene determinato dal Centro-Italia, che da solo realizza il 54,5% dell’attivo totale (+9.481 imprese, l’83,7% delle quali localizzate nel Lazio) mentre un altro 45% è da attribuire al Nord-Ovest (+7.963 imprese).

Insieme, le due circoscrizioni spiegano l’intero saldo e, con l’aggiunta del 27,7% del saldo determinato dal Mezzogiorno coprono il deficit verificatosi nel Nord-Est che ha chiuso il 2009 con 4.869 imprese in meno. (Fonte: Movimprese)

(20)

Imprese al 31.12.2009 Campania Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno

C.A. Descrizione Reg.te Attive Reg.te Attive Reg.te Attive Reg.te Attive Reg.te Attive Reg.te Attive

A Agricoltura, silvicoltura pesca 74.220 73.294 12.522 12.472 13.588 13.557 14.700 14.597 12.664 12.418 20.746 20.250

B Estrazione di minerali da cave e miniere 335 253 39 31 31 27 93 74 103 76 69 45

C Attività manifatturiere 50.433 42.464 4.465 3.913 2.442 2.208 6.210 5.457 26.739 21.857 10.577 9.029

D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz.. 386 346 54 53 15 15 21 18 260 228 36 32

E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d.. 1.163 934 67 64 60 55 146 119 684 532 206 164

F Costruzioni 69.071 59.879 5.371 4.799 3.364 3.104 13.385 12.112 33.206 27.831 13.745 12.033 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut.. 192.620 175.655 10.786 10.166 6.821 6.487 26.850 25.466 111.570 99.853 36.593 33.683 H Trasporto e magazzinaggio 16.016 14.057 857 800 563 524 1.709 1.565 9.228 8.030 3.659 3.138 I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 32.465 30.190 2.125 2.019 1.548 1.489 4.300 4.122 16.896 15.612 7.596 6.948 J Servizi di informazione e comunicazione 9.452 8.296 507 457 410 392 996 922 5.764 4.963 1.775 1.562 K Attività finanziarie e assicurative 9.781 9.038 698 658 465 446 1.159 1.119 5.397 4.923 2.062 1.892 L Attività immobiliari 8.461 7.244 502 453 233 215 770 713 5.521 4.700 1.435 1.163 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 11.556 10.322 760 697 495 465 1.217 1.112 6.977 6.185 2.107 1.863 N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im.. 12.981 11.650 752 706 466 448 1.349 1.251 7.995 7.066 2.419 2.179

O Amm.ne pubblica e difesa; assicurazione sociale .. 18 12 0 0 0 0 2 1 16 11 0 0

P Istruzione 2.880 2.627 130 124 116 113 488 462 1.596 1.425 550 503

Q Sanità e assistenza sociale 4.188 3.713 255 238 190 175 557 521 2.429 2.153 757 626

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver.. 6.127 5.457 323 304 224 214 640 610 3.474 3.059 1.466 1.270 S Altre attività di servizi 18.466 17.863 1.431 1.412 1.044 1.033 2.634 2.573 9.206 8.814 4.151 4.031

T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p.. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0

NC Imprese non classificate 28.941 2.934 3.820 282 2.898 215 9.781 1.255 3.802 707 8.640 475

Totale 549.561 476.229 45.464 39.648 34.973 31.182 72.307 59.472 263.528 230.444 118.589 100.886

(21)

Sezione 2

Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali

(22)

Il “ Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro ”

regolamenta e privilegia i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza per obiettivi

e procedure predeterminati.

(23)

23 2.1 Il fenomeno infortunistico e tecnopatico

Andamento infortuni sul lavoro

ITALIA - Sono 790.000 gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2009, con un calo del 9,7%

rispetto al 2008 (85.000 in meno). I casi mortali sono stati 1.050, con una flessione del 6,3% (70 decessi in meno). Questi, in estrema sintesi, i numeri più significativi che si ricavano dal bilancio delle denunce pervenute all’INAIL alla data di rilevazione ufficiale del 30 aprile 2010.

Calano infortuni e morti sul lavoro: è la flessione più alta dal 1993

La riduzione maggiore ha riguardato gli infortuni in occasione di lavoro – quelli effettivamente verificatisi durante lo svolgimento delle attività lavorative – per i quali il numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni in itinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavoro e viceversa).

Analoga – anche se in misura meno sostenuta – la flessione dei casi mortali: quelli in occasione di lavoro sono passati dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a 283 (-2,7%).

Sempre nell’ambito degli infortuni mortali in occasione di lavoro, di particolare importanza è il numero di quelli occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo specifico ambito (autotrasportatori di merci o di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del 2009 (- 10,4%).

La crisi economica riduce del 3% il tempo di esposizione al rischio

Il 2009 è stato un anno fortemente condizionato dalla grave crisi economica internazionale che ha interessato il nostro Paese già a partire dalla seconda metà del 2008 e poi si è protratta e acutizzata nel corso dei mesi successivi.

Tutto ciò si è tradotto non solo in un calo del numero di occupati (secondo l’Istat pari al – 1,6%), ma anche in una riduzione nella quantità di lavoro a seguito di interventi operati dalle aziende: dai tagli di straordinario e di lavoro temporaneo al ricorso alla cassa integrazione.

Complessivamente – sulla base di elaborazioni effettuate da una parte sui dati Istat in relazione agli occupati e alle ore lavorate pro-capite e, dall’altra, sulle informazioni dell’INAIL rilevate dagli archivi DNA (Denuncia nominativa assicurati) – è possibile stimare che il tempo di lavoro e, quindi, di esposizione al rischio di infortuni abbia subito una contrazione media generale di circa il 3%, con una forte variabilità a livello territoriale, settoriale e di dimensione aziendale.

Una percentuale che fa ragionevolmente ritenere che la riduzione reale degli infortuni sul lavoro, calcolata in termini di incidenza – depurata cioè della componente “perdita di lavoro” – si possa stimare pari a -7% per gli infortuni in generale e a -3,4% per quelli mortali.

(24)

A livello settoriale la diminuzione degli infortuni sul lavoro è stata molto più sostenuta nell’Industria (-18,8%) che nei Servizi (-3,4%) o nell’Agricoltura (-1,4%). Il calo più significativo si registra nel comparto manifatturiero (-24,1%) e nelle Costruzioni (-16,2%), mentre per quanto riguarda i Servizi, apprezzabili riduzioni si registrano nei Trasporti (- 12,5%) e nel Commercio (-9,1%). Per i casi mortali il 2009 segna una riduzione sensibile nell’Industria (-7,9%) e nei Servizi (-6%), mentre in Agricoltura si registra una sostanziale stabilità.

L’analisi territoriale, ancora, mostra che la riduzione degli infortuni ha riguardato tutte le grandi aree geografiche, con maggiore accentuazione nel Nord-Est (-12,8%) e nel Nord- Ovest (-9,3%). Cali più moderati si rilevano, invece, al Centro (-8,2%) e nel Mezzogiorno (- 6,8%).

Per quanto riguarda i casi mortali, questi sono diminuiti in particolar modo nel Nord-Est (62 decessi in meno, pari al -21,9%) e nel Nord-Ovest (-6,2%). Molto più contenuto il calo nel Mezzogiorno (-1,7%). In controtendenza il Centro, che registra un aumento del 7,9% degli eventi mortali dovuto principalmente ad un incremento dei decessi nel Lazio.

Malattie professionali: le denunce crescono del 16%

Il 2009 è stato un anno record di denunce per malattie professionali. Sono state 34.646: il valore più alto degli ultimi 15 anni, per un aumento del 15,7% rispetto ai 30mila casi del 2008 e di circa il 30% in 5 anni (8mila denunce in più rispetto alle quasi 27mila del 2005).

L’Agricoltura è il comparto più interessato: le segnalazioni pervenute all’INAIL sono più che raddoppiate in un solo anno (da 1.834 del 2008 a 3.914 del 2009, +113,4%) e triplicate nell’ultimo quinquennio.

Impennata per le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico (tendiniti, affezioni dei dischi intervertebrali, sindrome del tunnel carpale, ecc.) dovute a sovraccarico biomeccanico:

con quasi 18mila casi denunciati – per un aumento del 36% rispetto al 2008 – e raddoppiate in cinque anni (erano poco meno di 9mila nel 2005) – sono emerse prepotentemente come le vere protagoniste del fenomeno tecnopatico.

(I.N.A.I.L. - Roma, 20 luglio 2010)

(25)

25 ITALIA – 2009 Infortuni sul lavoro divisi per regione

(26)

CAMPANIA Infortuni sul lavoro denunciati nel 2009 : n. 26.280 (-8,6% rispetto al 2008)

• Ripartizione degli infortuni per gestione: 21.872 nell’Industria e Servizi (-10%

rispetto al 2008); 1.958 nell’Agricoltura (-6,5 rispetto al 2008); 2.450 fra i dipendenti dello Stato (+ 3,9 rispetto al 2008)

• Ripartizione territoriale: Avellino 2.357 (-14,6% rispetto al 2008); Benevento 1.724 (-7,6% rispetto al 2008); Caserta 3.664 (-12;0% rispetto al 2008);

Napoli 11.981 (-7,4% rispetto al 2008); Salerno 6.554 (-6,7% rispetto al 2008)

• Infortuni occorsi ai lavoratori stranieri: 1.017 (- 8,5% rispetto al 2008)

• Infortuni in itinere (percorso casa-lavoro-casa) 1.527 (+ 1,7% rispetto al 2008);

• Infortuni stradali 2763 (+ 1,5% rispetto al 2008)

• Infortuni relativi agli Apprendisti impiegati nell’industria e servizi: 249 (-9,1 rispetto al 2008.

Infortuni mortali sul lavoro

Casi mortali nel 2009: 61 (- 18,7 rispetto al 2008)

• Ripartizione dei casi mortali per gestione: 8 nell’Agricoltura (+ 14,2 rispetto al 2008); 53 nell’Industria e Servizi (-20,9% nel 2008);

• Ripartizione territoriale: Avellino 4 casi (-55,55% rispetto al 2008); Benevento 3 casi (-25%)Caserta 10 casi (+11,1%); Napoli 29 casi (-14,0%); Salerno 15 (-21,0%)

• Infortuni mortali da circolazione stradale 22 (-37,14% rispetto al 2008)

• Casi mortali che hanno riguardato i lavoratori stranieri: 3 (-72,72% rispetto al 2008

• Infortuni mortali in itinere (percorso casa-lavoro-casa): 8 casi (+ 14,28%

rispetto al 2008) Malattie professionali

Nel 2009: 1074 denunce all’INAIL (+ 16,2 rispetto al 2008)

• Denunce nei settori Industria e Servizi: 1.004 (+13,96 rispetto al 2008)

• Denunce in Agricoltura: 61 (+134,61% rispetto al 2008)

(27)

27 CAMPANIA – 2009 Infortuni sul lavoro divisi per province

(28)

Tutte le Gestioni - Infortuni avvenuti negli anni 2008 – 2009 per regione, evidenza Campania-Prov.

Regioni 2.008 2.009 Var. %

Piemonte 69.672 62.257 -10,6

Valle d'Aosta 2.485 2.321 -6,6

Lombardia 149.565 134.087 -10,3

Liguria 28.494 28.177 -1,1

Nord-Ovest 250.216 226.842 -9,3

Trentino Alto Adige 29.075 27.472 -5,5

Veneto 104.174 89.403 -14,2

Friuli V.G. 25.934 22.309 -14,0

Emilia R. 123.712 107.564 -13,1

Nord-Est 282.895 246.748 -12,8

Toscana 69.094 63.183 -8,6

Umbria 17.101 15.285 -10,6

Marche 30.419 26.239 -13,7

Lazio 57.926 55.585 -4,0

Centro 174.540 160.292 -8,2

Abruzzo 21.838 19.705 -9,8

Molise 3.583 3.315 -7,5

Campania 28.756 26.280 -8,6

Avellino 2.760 2.357 -14,6

Benevento 1.866 1.724 -7,6

Caserta 4.162 3.664 -12,0

Napoli 12.940 11.981 -7,4

Salerno 7.028 6.554 -6,7

Puglia 39.393 36.231 -8,0

Basilicata 6.194 5.918 -4,5

Calabria 14.117 13.676 -3,1

Sicilia 35.627 34.311 -3,7

Sardegna 17.985 16.682 -7,2

Sud e Isole 167.493 156.118 -6,8

ITALIA 875.144 790.000 -9,7

Riferimenti

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