• Non ci sono risultati.

PUGLIA RAPPORTO ANNUALE 2010

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PUGLIA RAPPORTO ANNUALE 2010"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

RAPPORTO ANNUALE 2010

le proiezioni 2011 alla luce del dato consolidato

PUGLIA

(2)

“L’incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo, ma di tutta la collettività.”

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

(3)

INFORTUNI 2010

considerazioni generali

Il calo degli infortuni in Puglia dal 2009 al 2010

- 2,6 %

Modalità di

evento Totale infortuni denunciati

2009 2010 Var% ottobre 2011 dati provvisori

Var%

in occasione di

lavoro 33.212 32.424 - 2,4 --

in itinere 3.020 2.872 - 4,9 --

totale 36.232 35.296 - 2,6 32.878 - 6,85

(4)

INFORTUNI MORTALI

MODALITA’

CASI MORTALI

PUGLIA ITALIA

2009 2010 Nov

2011 2009 2010 nov 2011

A) IN OCCASIONE

LAVORO 46 53 42 779 736 -

- di cui da circolazione

stradale

23 21 3 308 296 -

B) IN ITINERE 24 22 17 274 244 -

TOTALE (a+b) 70 75 62 1.053 980 -

Crescita in Puglia

+ 7,1%

Calo in Italia

- 6,9%

La Puglia è in controtendenza con L’Italia. Ma già i primi dati del 2011 sono più confortanti.

(5)

Infortuni mortali e settori

Settori di attività

CASI MORTALI

2009 2010 Nov.

2011

AGRICOLTURA 11 12 8

INDUSTRIA

56

40

54

SERVIZI 21

DIPENDENTI CONTO

STATO 3 2 0

(6)

INFORTUNI E DONNE

• Gli infortuni mortali delle donne sono

nettamente inferiori a quelli degli uomini (n.3)

• L’occupazione femminile è inferiore a quella maschile del 50%;

• operano prevalentemente in settori a bassa pericolosità:

soprattutto

• attività amministrative,

• anche dirigenziali;

• Il sistema di welfare non è del tutto efficiente nei confronti delle necessità femminili (famiglia, maternità … )

(7)

INFORTUNI e STRANIERI

Tra le 120 nazionalità differenti in Puglia,

il maggior numero di denunce d’infortunio sul lavoro

Svizzeri (236) Tedeschi (281)

• immigrazione a rotazione

• sommerso relativo a altre etnie (albanesi e rumeni)

• Tra i casi mortali, difficili da occultare, riemergono i casi di

albanesi (n.3) e rumeni (n.2)

(8)

LE MALATTIE PROFESSIONALI

Le denunce di infortuni sul lavoro calano

Le denunce di malattie professionali

crescono

(9)

M.P. CAUSE dell’aumento

Il trend in aumento delle denunce di malattia

professionale e soprattutto delle patologie osteoarticolari e muscolo tendinee

In generale : Evoluzione culturale: presa di coscienza diffusa del nesso tra lavoro e malattia;

Nello specifico: inserimento nelle Nuove Tabelle delle Malattie professionali di tali m.p.

(D.M. 9 aprile 2008)

Inversione onere probatorio a favore del tecnopatico

(10)

“Nel 2010, per la prima volta dal dopoguerra, la soglia dei morti sul lavoro in Italia è scesa sotto i mille casi/anno.

Per conseguire risultati ancora più soddisfacenti è indispensabile puntare sulla diffusione capillare e mirata delle azioni di

prevenzione: dieci anni di progressi non bastano; è urgente un ulteriore salto di qualità!

L’INAIL di oggi e di domani si propone di dare alle giovani

generazioni la certezza di poter contare su quel diritto inalienabile alla sicurezza che deve accompagnare ogni donna e ogni uomo che s’impegnano nella realizzazione di sé attraverso quello

straordinario strumento di civiltà che è il Lavoro.”

Roma, luglio 2011

Il Presidente dell’INAIL

Marco Fabio Sartori

scomparso l’8 novembre 2011

(11)

Nuovi Incentivi INAIL alle Imprese per la sicurezza sul Lavoro

Avviso Pubblico 2011

OBIETTIVO

Promuovere la sicurezza sul lavoro attraverso finanziamenti alle imprese di

progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori

o

progetti di sperimentazione di soluzioni innovative e strumenti organizzativi ispirati alla responsabilità sociale delle imprese

Art. 11 co. 5

Decreti 81/2008 e 106/2009

(12)

Nuovi Incentivi INAIL alle Imprese per la sicurezza sul Lavoro

Avviso Pubblico 2011

IL FINANZIAMENTO è UN CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE (50% dei costi di progetto)

LE DOMANDE POSSONO RIGUARDARE SOLO UNA DELLE DUE TIPOLOGIE D’INTERVENTO

DESTINATARIE SONO LE IMPRESE ANCHE INDIVIDUALI UBICATE NELLA REGIONE E ISCRITTE AL REGISTRO DELLE IMPRESE

CIASCUNA IMPRESA PUO’ PRESENTARE UNA SOLA DOMANDA SUL TERRITORIO NAZIONALE

CONTENUTO

(13)

Nuovi Incentivi INAIL alle Imprese per la sicurezza sul Lavoro

Avviso Pubblico 2011

RISORSE NAZIONALI € 205.000.000,00

RISORSE REGIONE PUGLIA € 7.200.000,00

LA RIPARTIZIONE REGIONALE

• Numero di addetti

• Gravità infortuni

RISORSE

(14)

Nuovi Incentivi INAIL alle Imprese per la sicurezza sul Lavoro

Avviso Pubblico 2011

PUBBLICAZIONE BANDO 30 DICEMBRE 2011

INSERIMENTO DOMANDE 30 DICEMBRE 2011 CHIUSURA DELLA PROCEDURA 01 MARZO 2012

CLICK DAY 10 MARZO 2012

TEMPISTICA

(SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI)

Riferimenti

Documenti correlati

A Taranto, ove è necessario più che altrove conciliare interessi, nello specifico, apparentemente inconciliabili (a titolo esemplificativo: l’occupazione con il risanamento

Corso Regionale - Compiti dei servizi e sicurezza ambienti di lavoro nella valutazione dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro ai sensi del DLgs 81/08 – (Regione Abruzzo

In questa fase, infatti, essere meno industrializzata delle altre regioni benchmark (vedi il Nord-Est) ed avere una minore apertura verso l’estero, ha rappresentato un fattore di

Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro..

Ai sensi del novellato art. 182-ter L.F., l’accordo sui crediti contributivi può essere proposto dal debitore sia in sede di concordato preventivo, nell’ambito del piano

Il progetto, denominato CON.SI.curezza, è stato gestito dal Consorzio per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, per la tutela dei lavoratori e per lo

Dalla nascita ufficiale del “Polo della salute e della sicurezza”, alla conferma del calo record di infortuni del 2009, fino ai due miliardi di euro stanziati nel quadriennio per

Nel 2013-2014 sono attesi alcuni rapporti dell’Alto rappresentante per la politica estera e della Commissione al Consiglio europeo su temi di rilevanza strategica, come la