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Direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD): le Associazioni Kyoto Club, Legambiente e Renovate Italy chiedono al Governo un corretto recepimento nei modi, nei tempi e nei contenuti

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Academic year: 2022

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Testo completo

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Alla cortese attenzione di Stefano PATUANELLI

Ministro dello sviluppo economico

Alessandro Manuel BENVENUTO

Presidente dell’8° Commissione della Camera (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

Barbara SALTAMARTINI

Presidente della 10° Commissione della Camera (Attività produttive, commercio e turismo)

Gianni Pietro GIROTTO

Presidente della 10° Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo)

Vilma MORONESE

Presidente della 13° Commissione del Senato (Territorio, ambiente, beni ambientali)

Milano, 18 febbraio 2020 Egregio Ministro,

Egregi Presidenti

Oggetto: Recepimento Direttiva 2018/844

E’ stata resa pubblica la bozza di recepimento della direttiva 2018/844 che modifica ed integra la direttiva sull'efficienza energetica degli edifici (EPBD).

Questo recepimento è un passaggio fondamentale, soprattutto per quella che è la novità principale di tale direttiva, l’approvazione di una strategia di ristrutturazione a lungo termine (per la quale viene creato apposito articolo 2 bis nell’EPBD).

Tale strategia sarà lo strumento che orienterà le azioni e le politiche in tema di ristrutturazione edilizia fino al 2050.

La direttiva prevede infatti che l'intero stock edilizio debba essere riqualificato, de- carbonizzato e trasformato in NZEB (ovvero edifici a consumo energetico quasi nullo).

Il compito non è semplice e richiederà politiche ed azioni aggiuntive rispetto a quelle già in essere, come si può facilmente dedurre dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (recentemente pubblicato e che non tiene conto di tale strategia, cfr. pag. 172 di https://

www.mise.gov.it/images/stories/documenti/PNIEC_finale_17012020.pdf).

È però altrettanto necessario agire in fretta, non solo per l'impellente lotta ai cambiamenti climatici, ma anche perché ogni ritardo si ripercuoterà sull’intero percorso; rimandare l'applicazione delle politiche e delle azioni significa pertanto partire con un handicap, che sarà difficile recuperare.

www.renovate-italy.it - info@renovate-italy.it

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Abbiamo letto la bozza di recepimento con grandi aspettative, che però, alla lettura dell'articolo 5, si sono trasformate in delusione.

Tale articolo è quasi completamente aderente al testo della direttiva, tranne che per alcuni passaggi fondamentali. In particolare la bozza prevede che la prima versione della strategia conterrà (cfr. art. 5.1.d)) “proposte di politiche e azioni volte a stimolare le ristrutturazioni importanti” e (cfr. art. 5.1.e)) “la proposta di politiche e azioni rivolte ad accelerare la qualificazione energetica degli edifici pubblici” mentre (cfr. art. 5, comma 4) solo nelle versioni successive saranno riportati “i dettagli relativi all'attuazione della strategia stessa, ivi comprese le politiche e le azioni in essa previste”.

Riteniamo che ciò sia un errore: senza le politiche e le azioni che verranno messe in campo, la strategia si limita ad essere un documento di indirizzo che contiene mere ipotesi.

Abbiamo riscontrato un approccio simile anche in merito ad altre decisioni che il nostro Paese deve prendere per rispondere alla sfida della nuova EPBD. Questa infatti recita (cfr.

art. 7.5) “gli Stati membri ... prendono in considerazione le questioni del benessere termo- igrometrico degli ambienti interni, della sicurezza in caso di incendi e dei rischi connessi all’intensa attività sismica”.

La bozza di recepimento invece recita che (cfr. art. 5.1.f)) la strategia di ristrutturazione a lungo termine conterrà “un'analisi della possibile integrazione degli interventi di efficientamento energetico degli edifici con gli interventi per la riduzione del rischio sismico e di incendio, volta ad ottimizzare la sicurezza, i costi di investimento e la durata degli edifici”.

Per il recepimento tanto dell’art. 2 bis, quanto dell’art. 7.5 dell’EPBD, riteniamo che il nostro paese non abbia bisogno di decisioni dilatorie ma di scelte coraggiose e pertanto chiediamo che il recepimento avvenga correttamente, nei contenuti (aderentemente al testo della Direttiva), nei modi (tramite convocazione degli stakeholder, alla quale saremo felici di portare i nostri contributi) e nei tempi (almeno entro la fine del presente anno).

Certi che terrete quanto sopra in considerazione nel Vostro importante lavoro, porgiamo cordiali saluti.

Stefano CERA Cecilia HUGONY

Portavoce Renovate Italy

Stefano CIAFANI

Presidente Legambiente ONLUS

Francesco FERRANTE

Vice Presidente Kyoto Club

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