SCHEDA DI APPROFONDIMENTO
Gli italiani e il mal di testa
Indagine demoscopica Doxa Marketing Advice‐Dompé
Campione e metodologia
L’indagine è stata condotta, attraverso interviste online, su un campione ampio e rappresentativo della popolazione italiana attiva (509 tra uomini e donne di età 25‐54 anni) a cui è stato somministrato un set di domande focalizzate sulle seguenti tematiche:
o Il vissuto del mal di testa: frequenza, tipologia di disturbo, sintomatologia, fattori scatenanti;
o Gli effetti del mal di testa: impatto sullo stile di vita e sulle attività quotidiane, condizionamenti e rinunce fatte a causa del disturbo;
o I rimedi contro il mal di testa, strategia di copying e comportamenti attivati, ricorso a rimedi farmacologici e al fai‐da‐te, percezione di efficacia.
Ricorrenza e vissuto del mal di testa Quanto ne soffrono gli italiani?
o Ben il 73% degli italiani deve fare i conti ogni mese con 1 o 2 attacchi di mal di testa e il 27% almeno una volta a settimana.
Cosa sanno gli italiani del mal di testa?
o Spesso gli italiani non conoscono esattamente ciò di cui soffrono: quasi 4 italiani su 10 non sanno identificare il proprio mal di testa (cefalea o emicrania?) e metà di chi dice di soffrire dell’uno o dell’altro tipo, tira a indovinare. Dichiara infatti di soffrire di emicrania o di cefalea ma non ha mai avuto una corretta diagnosi da parte di un medico.
Quali sono i sintomi più frequenti del mal di testa?
o In media gli italiani avvertono 3 sintomi. Tra i più ricorrenti:
o localizzazione del dolore in una parte precisa della testa;
o persistenza per alcune ore;
o fastidio per qualsiasi rumore.
Quali sono i fattori scatenanti del mal di testa?
o Per il 56% è la scarsa qualità o la mancanza di sonno (in particolare di professionisti e imprenditori);
o Per altrettanti italiani è l’ansia (in particolare studenti e disoccupati);
o Seguono poi motivi legati agli sbalzi di temperatura (39%) o ai cambi di stagione (36%);
o Più di un terzo degli italiani rintraccia nelle preoccupazioni e nelle difficoltà economiche il motivo scatenante del proprio mal di testa;
o Troppo tempo davanti al computer è per 1 italiano su 3 un’altra causa scatenante. Capita soprattutto agli under 35 single e alle casalinghe.
Esistono fattori di insorgenza legati alla routine contemporanea?
o Più di 1 italiano su 2 soffre di mal di testa da prestazione: quello che viene quando si deve dare il massimo in un contesto lavorativo e di studio;
o L’utilizzo dei social network può portare al mal di testa. Più di 1 italiano su 3 ritiene che la cefalea possa essere figlia della costante connessione in rete per chattare, condividere e scambiare messaggi con amici e colleghi.
Gli effetti del mal di testa Qual è l’impatto del mal di testa sulla vita di tutti i giorni
o Per oltre 7 italiani su 10 il mal di testa condiziona tutte le sfere della quotidianità:
professionali (impegni di lavoro), sociali (relazioni con amici, colleghi e conoscenti) e familiari (il rapporto con i propri cari);
o Con significative differenze tra lui e lei: se per le donne il mal di testa rende difficile stare in mezzo alle persone e la conduzione del ménage familiare, il mal di testa per lui rende difficile lavorare, riposare e anche l’intimità sessuale con la partner.
A cosa rinunciano gli italiani a causa del mal di testa?
o Che il mal di testa causi rinunce è un fatto: 8 italiani su 10 lo hanno dichiarato. Ma a cosa rinunciano esattamente?
o 1 su 3 rinuncia a fare l’amore per colpa del mal di testa;
o 1 su 2 rinuncia alla propria vita di relazione (stare con gli amici, giocare con figli e nipoti…);
o 2 su 10 hanno rinunciato ad andare al lavoro;
o 1 su 3 ha rinunciato ai propri hobby e passioni (sport, cinema e viaggi…).
I rimedi Cosa fanno gli italiani per far passare il mal di testa?
o Il 39% adotta rimedi già sperimentati che ha in casa o che acquista direttamente in farmacia;
o Il 26% cerca un analgesico che ha già in casa;
o Il 29% segue le raccomandazioni del medico o del farmacista.
Cosa chiedono gli italiani a un farmaco contro il mal di testa?
o Rapidità di azione (36%);
o Assenza di effetti collaterali (23%);
o Utilizzabile anche a stomaco vuoto (8%);
o Facilmente reperibile: “acquistabile senza ricetta” e “da prendere quando si è in giro” (12%).