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Mal di testa -

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Academic year: 2021

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Mal di testa -

www.1yoga.it

Il mal di testa (o cefalea) è uno dei sintomi di malessere fisico più diffuso, ve ne sono di diversi tipi e con una molteplicità di cause quasi infinita. Il cervello di per sè è indolore, al contrario di altre zone del cranio, fra cui vene ed arterie, la membrana che circonda il cervello ed i muscoli del cuoio capelluto.

Facendo un elenco delle cause iniziamo dalla dilatazione dei vasi sanguigni che provoca un dolore tipicamente pulsante, come quello che ad esempio accompagna la febbre o altre infezioni estese; oppure può essere provocato dall’altitudine, da un attacco epilettico o infine da un eccessivo uso di alcool. Il mal di testa da ipertensione deriva invece dalla dilatazione delle arterie al di fuori del cranio. Anche gli spasmi muscolari possono essere causa di mal di testa:

sono i muscoli del cuoio capelluto e del collo a rispondere ad esempio a stress emotivi; di solito è un mal di testa di varia intensità ma bilaterale e spesso legato ad aree più dolorose, una causa qui possono essere anche spondiliti ed errate posture della colonna vertebrale in genere. Un’altra causa può essere la stanchezza, problemi diretti della vista, sinusite o altre infiammazioni a livello del naso, intolleranze alimentari o costipazione.

Insomma, le cause indirette e/o interferenti possono infine essere quasi infinite, comprendendo il ciclo mestruale, deficit ormonali, problematiche psicologiche e disturbi del sonno.

Il mal di testa può essere diviso in due macro famiglie: l’emicrania, un mal di testa spesso periodico, anche negli uomini, spesso monolaterale, pulsante e che può accompagnarsi a nausea/vomito ed a squilibri mentali ed emotivi (aura). Causato dal rigonfiamento delle arterie, che sono ricche di innervazioni del dolore, causate dall’instabilità del sistema nervoso autonomo.

Gli attacchi possono essere invalidanti e durare da poche ore a diversi giorni.

L’altra macrofamiglia è quella detta cefalea muscolo/tensiva, connessa e spesso integrata all’emicrania, si manifesta attraverso il sistema nervoso somatico (volontario) e la causa primaria è un eccessiva tensione muscolare. In genere non è pulsante e può essere accompagnato da contratture che limitano il movimento della testa, rivelando anche punti dolorosi. Spesso la causa è una postura errata oppure un peridodo di stress psico/fisico somatizzato.

Spesso entrambi i tipi coinvolgono lo stesso soggetto e si rinforzano a vicenda.

E’ un malessere psico fisico complesso che coinvolge fisicamente quasi tutti i sistemi fisici del corpo: digestivo (nausea, vomito,dissenteria), scheletrico (postura) , muscolare (spasmi e contratture), nervoso (causa sistema nervoso autonomo e somatico) ed endocrino (produzione serotonina), interferisce direttamente nello stile di vita sia per le implicazioni emotive e sull’umore (depressione ed ansia sono spesso correlati) sia perchè condiziona ogni attività.

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Quando non è sintomatico di una causa specifica diventa quindi una sorta di ‘compagna di vita’ (da qui l’Emi del titolo) da ascoltare in quanto, come spesso il malessere in generale, portatrice di una necessità di autocura del sè. Impone il risposo, il silenzio e il ritiro dei sensi a causa dell’abbassamento della soglia del dolore che rende inaccettabili percezioni solitamente accettate senza problemi (luce, suone, confusione), da qui il titolo ‘notte di Brahma, fase di quiescienza necessaria). Può svelare sensibilità emotive inespresse e difficilmente può essere combattuta efficacemente sopprimento il sintomo con il farmaco. Il tutto ha spesso un andamento ritmico nel calendario, come il giorno e la notte; con una strategia attenta ed un ascolto costante può trasformarsi in un aiuto nel processo di conoscenza di sè ed anche nella pratica yogica, grazie all’innalzamento del livello di sensibilità. Riassumendo: è praticamente imbattibile ed opporsi non è spesso posiibile, ma da assassina furiosa ed invalidante può diventare una saggia compagna, la cui convivenza forzata può essere quasi accettabile e d’aiuto.

L’approccio yogico è legato soprattutto alla prevenzione basata sul riequilibrio e sulla tonificazione del sistema nervoso (azione sulla colonna vertebrale) ed alla salute e pulizia del sistema digestivo con pratica degli shatkarmas quali kunjal (pulire lo stomaco vomitando acqua) e neti (pulizia nasale), che diventano molto efficaci anche direttamente se praticati ai primissimi sintomi.

Durante l’attacco si consigliano solo pratiche estremamente leggere, quali pranayama leggeri o asana in modalità restorative o ying se c’è disponibilità o ancora solo pratiche meditative in grado di rilassare il sistema nervoso, permettendo quello stato di tranquillità che la stessa malattia sembra chiedere.

Inoltre una pratica regolare dello yoga predispone ad una maggiore resistenza allo stress ed aumenta la produzione naturale di serotonina, solitamente carente in condizioni di mal di testa cronico. Altro punto importante è quello legato allo stile di vita ed alla dieta, che deve essere particolarmente attento ad evitare cibi rajas e tamas, concedere momenti di rilassamento e cercare una migliore postura del corpo.

NYAMA= ‘osservanze’

SAUCHA Purezza, Corpo, mente, pensieri, informazioni, ambiente SANTOSHAContentezza, Per ciò che si ha, gratitudine, appagamento

SVADHYAYA Studio di sè e del Sè, in modo logico e deduttivo, anche attraverso i testi

ISHVARA PRANIDHANA Abbandono al divino, al metodo, fiducia ed esperienza. (Grazia, Dharma)

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ASANA

1) Surya namaskara 2) Pawanmuktasana 1 3) Uttanasana

4) Balasana

5) Supta Matsyendrasana(twist laterale) 6) Ardha Matsyendrasana

7) marjariasana

8) Da Sukhasana piegamenti laterali del collo (altro braccio teso)

9) Halasana

10) Sarvangasana(Viparita Karani) 11) Shashankasana

12) Sirsasana 13) MatsyasanaYing 14) Equilibri- semplici

MUDRA

1) Yoga mudrasana

PRANAYAMA

1) Brahmari 2) Nadi Shodana 3) Bhastrika (light)

MEDITAZIONE

1) Yoga nidra

2) Ajapa japa(mantra meditation SO-HAM)

SATKARMA

1) Jala Neti (daily) 2) Kunjal(vomiting water)

3) Laghoo Shankaprankshalana (solo 3 cicli) (weekly)

4) Shankaprankshalana (at the beginning of the practice)

NOTA : le pratiche sottoelencate sono relative ad un’azione psico-fisica preventiva e mai sostitutive di un eventuale approccio medico. Non sono mai da eseguire in caso di fenomeno acuto e/o presenza di febbre.

Il colore verde indica una pratica spesso eseguita durante le lezioni, blu non eseguita spesso e rossa avanzata o che può creare problemi se non eseguita sotto il controllo di un insegnante esperto.

Riferimenti

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