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ONDA CIVICA TRENTINO

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Academic year: 2022

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ONDA CIVICA TRENTINO

CORAGGIO E COERENZA:

TRENTO RIPARTE

FILIPPO DEGASPERI SINDACO

Programma Elezioni Comunali 2020

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Onda Civica Trentino: la nostra opportunità

Onda Civica Trentino è una proposta politica di impegno concreto e partecipato che va oltre i poli tradizionali. Senza dover sottostare a diktat di gruppi dirigenti nazionali, ci occupiamo di progetti concreti e sostenibili per la gestione della cosa pubblica e del bene comune.

Individuiamo insieme in maniera autorevole e sostenibile le proposte migliori per la crescita del territorio. Ci caratterizza la libertà di pensiero svincolata dai condizionamenti di contenitori politici, ideologie e schieramenti, convenienze e opportunismi, decisioni prese da altri, imposizioni dall’alto. Per noi l’autonomia politica è prima di tutto autonomia di pensiero.

Ambiente e sviluppo sono i due motori del nostro agire, che con coerenza abbiamo sempre messo al centro del nostro impegno privato e pubblico.

L’ambiente trentino è straordinario, prezioso e fragile. Va salvaguardato con coerenza, responsabilità e attenzione, ma rappresenta anche uno strumento di sviluppo, una risorsa fondamentale.

Per Onda Civica lo sviluppo economico è frutto di conoscenza, cultura, adeguata formazione e valorizzazione dell’istruzione. Per Onda Civica sviluppo significa benessere, ovvero salute, sicurezza, equità, capillarità dei servizi, equilibrio tra città e valli, riscatto dalle situazioni di fragilità.

Trento può dare gambe a progetti non omologati, originali e utili, costruiti per ogni singolo ambito. Le nostre comunità hanno bisogno di un’Onda Civica capace di scavalcare i pregiudizi, i ricatti, i veti incrociati, gli ostacoli ideologici che spesso frenano i progetti, costringendoli alla palude dell’indecisionismo, o spingono verso scelte incoerenti o imposte da modelli esterni.

Finalmente, dopo anni di immobilismo in cui profonde criticità sociali e urbanistiche hanno diviso quartieri e sobborghi, Trento può ripartire.

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La gestione attuale ha indebolito il Comune rendendolo di fatto vassallo delle scelte effettuate e ripartite da Piazza Dante.

Il paradigma deve cambiare. Bisogna restituire a Trento il ruolo che le compete, quale soggetto in grado di dialogare tra pari con la Provincia Autonoma, facendo pesare l’interesse dei propri cittadini e fungendo da capofila nella rappresentanza degli interessi di tutti i comuni trentini.

Serve un Comune forte che ripari e rimargini le profonde lacerazioni sociali e urbanistiche che ci consegnano decenni di amministrazioni sempre zelanti nel coltivare gli interessi particolari e poco attente alla cura di quelli generali.

Riteniamo inoltre fondamentale costruire una solida relazione con il comune di Bolzano, che di fatto non è mai esistita.

E’ nostra intenzione promuovere un dialogo e una collaborazione costanti ed efficienti tra il Comune di Trento e quello di Bolzano, i quali si trovano attualmente schiacciati dalle decisioni prese a livello provinciale.

Oltre a rafforzare i due comuni, l’obbiettivo è quello di condividere le buone pratiche (per quanto riguarda ad esempio le politiche sociali e giovanili, la gestione ambientale, quella dei trasporti pubblici e la promozione turistica) in modo che entrambi i comuni ne possano trarre beneficio.

Onda Civica Trentino è la risposta alla richiesta di buon senso politico e amministrativo di prossimità.

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AMBIENTE

Conservare migliorando.

Per il futuro della nostra città, il modello di sviluppo deve fondarsi sulla tutela delle risorse naturali e del territorio.

Recuperiamo l’esistente adattandolo alle future esigenze.

Ambiente, Agricoltura e Territorio pag. 7

Urbanistica pag. 9

Verde pubblico pag. 11

Bonifica aree ex SLOI – Carbochimica pag. 12

Ciclo rifiuti e Discarica di Sardagna pag. 13

Monte Bondone pag. 14

Protezione animali pag. 16

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SVILUPPO

Lo sviluppo è frutto di conoscenza, cultura, adeguata formazione e valorizzazione dell’istruzione.

Sviluppo significa benessere, il quale a sua volta significa riappropriazione del territorio, equità, capillarità di servizi dedicati alla prevenzione, alla salute, al recupero e al sostegno delle persone e famiglie in difficoltà.

Attività economiche e Rete dati pag. 18

Comune: la solida casa di tutti i cittadini pag. 20

Cultura pag. 22

Politiche giovanili pag. 23

Inquinamento elettromagnetico pag. 25

Partecipate: ricadute positive da società ed Enti pag. 25

Politiche sociali pag. 26

Sicurezza e Decoro urbano pag. 27

Sport pag. 29

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MOBILITÀ

Un netto cambio di prospettiva nella mobilità della città che permetta un passo avanti verso la vivibilità urbana, garantendo un giusto equilibrio tra mobilità pubblica, leggera ed ecologica.

Automezzi e Centro storico pag. 30

Mobilità inclusiva pag. 31

Stazioni pag. 31

Mobilità ciclabile pag. 32

Mobilità su rotaia pag. 33

Trasporto pubblico urbano pag. 34

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AMBIENTE A mbiente, Agricoltura e Territorio

Il Comune di Trento vanta un'importante estensione agricola e ciò lo rende strategico per quanto riguarda scelte e indirizzi a breve e medio termine. Per questo, favoriremo la proposta di realizzazione del biodistretto, a cui saranno chiamati a contribuire Comune, aziende speciali e società partecipate.

Il Trentino è al secondo posto in Italia per consumo di pesticidi per ettaro e al penultimo per la pratica dell’agricoltura biologica: il nostro obiettivo è invertire l’ordine di questa triste classifica, diminuendo l’utilizzo di pesticidi ed incrementando l’attenzione dei confronti dell’agricoltura biologica.

Ci affideremo quindi ai protagonisti del settore, ossia gli agricoltori e gli istituti di ricerca territoriali, con cui cercheremo di promuovere sempre più l’evoluzione green abbandonando l’utilizzo di formulazioni e principi attivi di comprovata dannosità (ad esempio nicotinoidi, glifosato e clorpyrifos), per i quali siamo stati i primi a proporre il bando.

Proseguiremo lungo questo percorso adottando un regolamento che ponga particolare attenzione anche a distanze, fasce di rispetto, orari e prodotti per garantire solubrità all’ambiente e serenità ai residenti.

Investiremo risorse nei controlli per il rispetto delle regole nelle aree agricole e realizzeremo le stazioni di lavaggio per le botti degli anticrittogamici.

Verificheremo la possibilità di incentivare, ove utilizzabili, l'acquisto di trattrici elettriche, nuova frontiera della movimentazione agricola in cui le maggiori case di produzione stanno già investendo.

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L'esperienza del mercato contadino (mercoledì e sabato) verrà potenziata, per permettere a cittadini e contadini di godere dei numerosi vantaggi legati alla filiera corta e alla rivitalizzazione delle nostre piazze.

Altra priorità sarà la realizzazione di un “mercato coperto” in linea con le più importanti piazze italiane.

I prossimi anni saranno inoltre nodali per attuare il virtuoso indotto dell’agricoltura sociale, a beneficio di fasce deboli e agricoltori. Questa importante novità del Piano di Sviluppo Rurale UE non deve cogliere Trento impreparata, in quanto la nostra città è prestigiosa denominazione e sede dell’importante produzione spumantistica. Il Comune dunque, in collaborazione con i produttori, non può sottrarsi da un’intelligente promozione e collaborazione con questo crescente comparto produttivo.

Occorre inoltre ripensare e riorganizzare specifiche aree del nostro territorio, superando i processi di zonizzazione: si pensi a Trento nord e alla zona di Gardolo, divenute aree quasi ad esclusivo uso commerciale, all’interno delle quali inoltre (non) si amalgamano stili architettonici anche molto diversi tra loro, oppure al caso del quartiere Solteri, dove è necessario un intervento di alleggerimento in merito alla pressione che i centri commerciali provocano sulla comunità residente.

Da queste aree occorre ripartire con scelte ragionate e condivise, che comprendano un potenziamento della mobilità green, un aumento del numero di aree verdi e la pedonalizzazione, processo che porterà al divieto di accesso per gli autoveicoli in specifiche zone, consentendo agli abitanti di riappropriarsi degli spazi della comunità (come avvenuto a Barcellona attraverso il modello dei

“superblocchi”).

Vogliamo poi rilanciare il Turismo di periferia: esistono sobborghi del territorio comunale con un interessante potenziale dal punto di vista turistico. Sono infatti numerosi i sentieri per trekking e biciclette, nonché le peculiarità storico- ambientali che potrebbero portare alla riscoperta di tratte dimenticate.

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Questo darebbe il via alla riapertura e alla valorizzazione dei rifugi collinari, oltre che aprire la strada alla collaborazione tra privati e associazioni locali per progetti comuni volti a far conoscere il territorio.

Ancora, sarà nostra premura puntare fortemente sull'educazione ambientale, coinvolgendo scuole, Azienda forestale e custodi, associazioni e fattorie didattiche:

riteniamo infatti che sia di fondamentale importanza sostenere i progetti inerenti la formazione e l’educazione di bambini e ragazzi negli spazi aperti con il costante coinvolgimento degli attori del territorio.

U rbanistica

Il suolo va preservato dalla continua edificazione che, con un’urbanistica connivente, ha dato pessime prove di sé stravolgendo quartieri, sobborghi e paesaggi. L’obiettivo del consumo zero dovrà passare dalle enunciazioni buone solo per le campagne elettorali ai fatti con rigorosa tutela delle aree agricole residue sia nel fondovalle che in collina.

Attueremo una rigorosa e preventiva verifica degli effetti ambientali derivanti dalle bonifiche agrarie e dalla proliferazione di manufatti all’interno delle stesse aree agricole.

La pianificazione, rimediando ai danni arrecati dalle precedenti amministrazioni, dovrà mirare al veloce recupero e al miglioramento dell’esistente, nonché alla salvaguardia degli antichi nuclei superstiti; dovrà garantire la partecipazione, l’ascolto e il confronto costante con i professionisti e con le nuove circoscrizioni i cui pareri, liberati dai condizionamenti dei partiti, dovranno divenire vincolanti.

L’errore più grave nella redazione della variante 2020 al Piano Regolatore Generale, commesso in questa ultima legislatura dalla giunta comunale e dal sindaco, è stato quello di muoversi cercando di raggiungere obiettivi senza cambiare la prospettiva.

Come abbiamo detto fin dall’inizio, occorre invece partire strategicamente

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proprio dallo stravolgimento del punto di vista per poter attuare valutazioni sul patrimonio urbanistico esistente e proporre nuovi modelli di città.

Il recupero del patrimonio pubblico esistente, mantenendo le caratteristiche originali e sfruttandolo per quelle necessità che sono sempre più impellenti come il cohousing, il presidio del territorio e il commercio di vicinato, sarà l’obiettivo primario: ad esempio, riqualificheremo l’area ex Atesina con una piazza semicoperta, creando un luogo di socialità che il quartiere ancora non ha, portando automaticamente ad un processo di “rivitalizzazione” della zona.

Il patrimonio urbano verrà valorizzato attraverso la salvaguardia delle tipologie edilizie caratteristiche della nostra storia e attraverso modifiche delle regole attuali in tal senso.

Porremo maggior attenzione alla tutela del paesaggio, in controtendenza rispetto ad interventi edilizi che snaturano le caratteristiche montane.

Verrà posta massima attenzione alla tutela del panorama acustico e di quello elettromagnetico, realizzando le necessarie ri-zonizzazioni e conseguenti nuovi regolamenti a salvaguardia della salute dei cittadini.

La città vista dall’alto dovrà essere una cartolina “estetica” ed “armonica” in sintonia con la storia, la cultura e le caratteristiche di una città montana e green.

Andranno in tal senso fermate tutte le speculazioni edilizie e le edificazioni fuori contesto.

Si porrà maggiore attenzione al rispetto degli accordi pubblico-privati con un monitoraggio continuo degli accordi presi anche da e verso il privato stesso.

Si aprirà la strada ad una sburocratizzazione e digitalizzazione delle pratiche edilizie nel rispetto dei panorami ambientali, acustici ed elettromagnetici.

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V erde pubblico

Il verde pubblico è ricchezza: concorre alla diminuzione dell’inquinamento dell'aria, scherma dalle radiazioni solari, abbassa la temperatura al suolo e crea sollievo nelle torride giornate estive; ha effetto rilassante per le persone e, non da ultimo, è arredo naturale della nostra città.

Investiremo nella piantumazione di nuove piante, sia di alberatura sia arbustive, e monitoreremo puntualmente le piante secolari ad oggi presenti sul territorio, al fine di prolungare al massimo il loro ciclo di vita prevenendo potenziali rischi.

Grande attenzione sarà dedicata al decoro, valorizzando la partecipazione e il coinvolgimento di scuole, associazioni e operatori economici per favorire il presidio, la gestione e la cura di tutte le aree verdi cittadine. Avvieremo un piano di recupero delle aree verdi marginali da tempo dimenticate nei sobborghi e nei quartieri lontani dal Centro storico e da quelli che hanno sempre catalizzato le maggiori attenzioni.

Sarà necessario predisporre uno snello Regolamento del verde urbano che preveda misure, interventi, risorse, mappatura dello stato attuale, monitoraggio delle piante secolari e lista delle essenze più adatte per la piantumazione ex novo o di sostituzione a basso indice di reazione allergica, per tutelare la salute pubblica.

Il Regolamento comunale per le sponsorizzazioni deve essere utilizzato con maggiore convinzione, oltre che portato a conoscenza dei cittadini, delle scuole, delle associazioni e di tutti i soggetti che potrebbero utilizzarlo per realizzare quella sussidiarietà orizzontale tanto enfatizzata e assai poco praticata.

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B onifica area ex SLOI – Carbochimica

L’intera area ex SLOI è da tempo stata dichiarata sito di interesse nazionale, impedendo qualsivoglia azione proposta finora.

Vista l’elevata quantità di piombo tetraetile sepolto nell’area, non esiste oggi una realistica possibilità di bonifica.

Volendo evitare le vuote promesse elettorali che da decenni si ripetono senza riscontro, punteremo al costante monitoraggio dell’area e all’utilizzo delle sole superfici che, messe in sicurezza, potranno essere destinate a parcheggio di attestamento e a Parco legato alla storia industriale della zona come il Teufelsberg di Berlino.

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C iclo rifiuti e D iscarica di Sardagna

Gli investimenti pubblici devono essere rivolti allo sviluppo di un ambiente urbano naturale, quindi meno asfalto, meno cemento e più aree verdi: per questo, il ripristino e la valorizzazione di siti come quello di Sardagna sono passaggi di fondamentale importanza per il nostro territorio.

L'obiettivo prioritario deve essere la restituzione del sito bonificato alla comunità di Sardagna, da troppi anni ostaggio di scelte calate dall'alto che hanno sempre anteposto l'interesse privato a quello pubblico. Il Comune dovrà pertanto mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per evitare nuovi conferimenti, considerando, se necessario, anche l'indennizzo della proprietà attualmente titolata alla coltivazione della discarica.

In merito alla raccolta dei rifiuti, proseguiremo il positivo percorso della raccolta differenziata, fino ad oggi messo in pratica con ottimi risultati riconosciuti anche a livello nazionale ma che, dal punto di vista qualitativo, necessita di maggiore attenzione. Esistono importanti margini di miglioramento nella raccolta dei rifiuti su strada, oggi lontana dagli obiettivi, per la quale incrementeremo verifiche e controlli e introdurremo nuovi cestini che non consentano l'utilizzo improprio che caratterizza il modello attuale.

Inoltre, all’interno dei CRM istituiremo dei locali di transito, dove sarà possibile lasciare (per un determinato periodo di tempo) oggetti che possono in qualche modo essere recuperati. In questi spazi i cittadini potranno scegliere se riutilizzare ciò che per altri è invece irrecuperabile (ad esempio una vecchia bicicletta), appropriandosene gratuitamente e dando all’oggetto una possibilità di riutilizzo in più.

Di concerto con le categorie economiche, adotteremo strumenti di promozione e di sostegno per sfuserie e negozi che limitano l’uso di imballaggi usa e getta,

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perseguendo la mentalità plastic free, puntando con decisione anche alla realizzazione di fontane pubbliche con acqua frizzante.

Una priorità sarà inoltre riorganizzare la raccolta dell’umido: è necessario provvedere immediatamente alla separazione a monte dei materiali biodegradabili o compostabili che ad oggi è possibile eliminare nell’organico.

Tuttavia l’unico attuale centro di raccolta trentino dell’organico è dotato di una tecnologia avanzata che prevede la produzione del biogas. Questo meccanismo, avendo tempi dimezzati di trattamento, ha la controindicazione di non poter

“digerire” i materiali bio e compostabili, dovendo quindi vagliarli in entrata e mandarli in discarica con un conseguente aggravio sulle bollette. E’ dunque necessario cambiare la tipologia merceologica della raccolta e procedere ad un miglioramento della qualità, più che della quantità, della raccolta differenziata.

M onte Bondone

Da molti anni il Bondone assorbe risorse pubbliche ingenti che non hanno portato risultati apprezzabili. Ripensare la strategia imposta fino ad oggi è quindi questione di sopravvivenza.

Sosterremo innanzitutto le famiglie che hanno scelto le località del Bondone come luogo di residenza, garantendo attenzioni e servizi (come il completamento della rete del metano).

Anziché stravolgere la natura, riteniamo fondamentale riconoscere e valorizzare le specificità dell'Alpe di Trento, favorendo un turismo familiare e quasi ”esplorativo” che valorizzi la presenza delle malghe aperte all'accoglienza, le attività di alpeggio e il gruppo del Bondone in tutta la sua estensione, superando vincoli e limitazioni dettate da confini amministrativi. Creeremo collegamenti e sinergie con la Valle dei Laghi, l'Alto Garda e la Val di Gresta in modo da inserire il Monte Bondone nella vasta area che gli compete, accrescendone il potenziale dal punto di vista dell'offerta turistica.

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suggestiva di trasporto dolce, dall’altra deve necessariamente includere un progetto di più ampio respiro che preveda un ripensamento dell’intera area e l'impegno dei privati per la riqualificazione degli edifici presenti.

Abbandoneremo la fallimentare strada delle “cattedrali nel deserto” realizzate al prezzo di enormi sprechi a cominciare da quelli pubblici.

Punteremo su strumenti e obiettivi capaci di arricchire l’offerta turistica soprattutto sotto il profilo culturale e ambientale, superando l’attuale monopolio dello sci da discesa.

Definiremo finalmente in modo chiaro i percorsi per lo sci alpinismo e per gli altri escursionisti, per assicurare che la montagna di Trento rimanga a disposizione di tutti, tutelando le aree di pregio come le Viote dai costanti tentativi di aggressione.

A tal proposito, un’attenzione particolare verrà rivolta alla trasformazione di parte del parcheggio delle Viote in area di sosta per i camper, adeguatamente attrezzata con servizi e pavimentazione a masselli drenanti, con grigliati erbosi per l’integrazione del verde. Altra nostra prerogativa è quella di promuovere percorsi per le biciclette in sinergia con i territori circostanti. Il Monte Bondone, una volta rinomato ed attrattivo, è oggi costellato di strutture pubbliche da anni vergognosamente abbandonate dai valenti amministratori. Ognuna di queste dovrà trovare una rapida sistemazione e un altrettanto rapido utilizzo. Edifici ormai ridotti a ruderi come le case cantoniere, le palazzine ex GIL, le colonie e le caserme, devono essere restituite ad una funzione che sia prioritariamente rivolta ad anziani e giovani, anche per offrire spazi di recupero dell'esperienza del lockdown.

Se gli enti pubblici proprietari non saranno in grado di provvedervi, potranno essere destinate, anche gratuitamente, a progetti proposti da privati che si impegneranno a ristrutturarle mantenendone l'utilizzo concordato per un adeguato periodo di tempo che consenta loro di rientrare dell'investimento.

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P rotezione animali

In merito al tema dei diritti degli animali, la sensibilità collettiva si sta ne- gli ultimi anni affinando, grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione e alle diverse iniziative, anche legislative, in atto in varie Regioni italiane e in Parla- mento. Tuttavia, molta strada deve ancora essere fatta per amplificare il senso di responsabilità della collettività nei confronti dei diritti degli animali: i dati recenti dimostrano infatti che sono ancora troppo numerosi casi di maltrattamento e di abbandono nei confronti degli animali.

Un aspetto non deve essere assolutamente sottovalutato: la crudeltà verso gli animali è molto spesso il primo passo verso la violenza nei confronti de- gli esseri umani. Molte ricerche hanno evidenziato sia il legame tra la violenza ver- so gli esseri umani e quella verso gli animali che l'esistenza di una correlazione tra la crudeltà manifestata durante l'infanzia o l'adolescenza nei riguardi degli animali e il comportamento criminale violento da adulti.

È pertanto di fondamentale importanza impartire un’educazione al ri- spetto degli animali; compito quest'ultimo demandato in primis alla famiglia e, pa- rallelamente, alla scuola e alle istituzioni.

Interverremo a livello comunale adottando tutte le precauzioni al fine di:

evidenziare in maniera più precisa quali sono i comportamenti da ban- dire in quanto rappresentano forma di violenza, più o meno manifesta, nei confronti degli animali;

diminuire la disparità di tutela giuridica tra animali d’affezione e animali d'allevamento,

prevedere una precisa risposta di tipo sanzionatorio a fronte di compor- tamenti scorretti nei confronti degli animali (molti divieti erano stati lasciati senza sanzione);

favorire una più ampia e diffusa conoscenza e informazione presso tutta la cittadinanza trentina di quali sono i diritti degli animali, nel tentativo di crea- re una sorta di responsabilità della collettività nei loro confronti e promuovere

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muovano un rapporto di maggiore rispetto nei confronti di tutti gli esseri vi- venti;

creare uno sportello informativo comunale in tema di tutela dei diritti de- gli animali, per avvicinare le istituzioni ai cittadini, in una maniera costruttiva.

introdurre il divieto di utilizzare collari ad impulsi acustici o visivi. È quindi di fatto vietato l’utilizzo di qualsiasi dispositivo acustico, elettronico o elettrico che, anche a distanza, cagioni sofferenza o disturbo all’animale;

introdurre il divieto di trattenere l’animale per più di un'ora all’interno di veicoli o di altri di mezzi di contenzione in sosta o fermi, in qualsiasi stagione, anche se all'ombra e con i finestrini aperti, e il divieto di apporre la museruola, per periodi di tempo prolungato, al di fuori delle ipotesi in cui la stessa è prescritta per legge e quando, non vi è alcun rischio per l'incolumità di persone o di animali oppure dell’animale stesso.

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SVILUPPO A ttività Economiche e rete dati

Le attività economiche sono oggi saldamente legate alla rete dati e l’epidemia Covid lo ha reso evidente anche ai più scettici.

Particolare attenzione perciò sarà dedicata alla realizzazione della rete dati cittadina. Sfruttando i servizi erogati da Trentino Digitale, sosterremo la fibra ottica in casa (tecnologia FTTH) superando l'ormai obsoleto modello FTTC imposto dalla Provincia e che ha mostrato tutti i propri limiti proprio nel corso della fase più acuta dell'emergenza Covid.

Cableremo tutte le sedi pubbliche per velocizzare i servizi e le relazioni con gli utenti, e per ridurre l’inquinamento elettromagnetico.

Un miglior utilizzo dei servizi di Trentino Digitale (reti e cyber security, data center, piattaforme e applicativi) permetterà al Comune di Trento lo sviluppo informatico e l’innovazione tecnologica, diventando anche volano virtuoso di crescita e miglioramento dell’attrattività. Tutto ciò porterà, conseguentemente, a evidenti ricadute economiche positive sul territorio.

Il Comune dovrà esprimere una pianificazione che sostenga chi apre attività tradizionali favorendo le attività professionali, commerciali, artigianali e di promozione della Città. Siamo fermamente convinti che gli operatori economici rappresentino il primo presidio del territorio, motivo per il quale favoriremo ed incentiveremo un reciproco e continuo confronto.

Porteremo ordine nella giungla delle insegne che spesso deturpano scorci suggestivi della nostra città: luci e colori dovranno essere in armonia con il contesto.

Limiteremo l’apertura di ulteriori esercizi commerciali incoerenti e in

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Garantiremo inoltre al commercio ambulante lo spazio e le attenzioni che merita, trattandosi di un’attività in grado di rivitalizzare anche quelle zone della città spesso non presidiate o poco trafficate. Il commercio infatti è economia, aggregazione e soprattutto può essere motore della riqualificazione.

Ovviamente, per ogni tipologia di attività asseconderemo l’adattamento a situazioni di necessità causate dal Coronavirus, le cui dinamiche hanno complicato lo svolgimento del lavoro quotidiano.

Su quest’ultimo argomento non dobbiamo farci trovare impreparati ed anzi, occorre favorire quanto più possibile le attività che, nonostante la situazione difficile dal punto di vista economico-sociale, vogliono ripartire con la stessa determinazione, passione e dedizione che le contraddistingueva prima dell’inizio della pandemia.

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C omune: la solida casa di tutti i cittadini

È necessario che la città di Trento diventi veramente “smart city”: il “sistema Comune” va snellito. Cittadini, imprese, professionisti e Associazioni devono trovare negli uffici comunali risposte rapide e certe.

L’Amministrazione deve porsi al servizio degli utenti per individuare assieme ad essi le soluzioni ragionevoli che aiutino a migliorare le relazioni e semplificare i procedimenti.

Il Comune dovrà puntare sull’utilizzo di tecnologie per migliorare l’interlocuzione tra servizi e cittadini, professionisti e imprese eliminando la necessità di accedere agli uffici.

Metadati opensource e chatbot robotizzate potranno dirimere i quesiti più frequenti. Velocizzeremo i tempi di risposta concentrando il personale comunale verso attività ad alto valore aggiunto per la comunità.

Il Comune deve tornare ad essere interlocutore primario e fondamentale per tutti i soggetti che chiederanno spazi pubblici per manifestazioni ed eventi.

Le associazioni di (vero) volontariato, cuore pulsante della comunità, dei sobborghi e dei quartieri, troveranno negli uffici comunali il supporto necessario ad accompagnarle. Per i regolamenti comunali saranno gli stessi uffici ad affiancare le associazioni per assicurarne il rispetto.

Un impegno immediato sarà quello volto a rivedere i regolamenti in vigore con il personale comunale, i professionisti e le categorie al fine di razionalizzarli, sfoltirli e renderli facilmente fruibili e comprensibili.

Interromperemo la deleteria pratica delle esternalizzazioni, avviando fin da subito un graduale percorso di rafforzamento del Comune, che inizierà con la riappropriazione dei servizi educativi e di quelli legati alle politiche sociali e culturali.

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Un’attenzione particolare la rivolgeremo alle Circoscrizioni, primo anello di congiunzione tra cittadino e Comune. E’ necessario un loro rafforzamento.

Oltre a potenziare i servizi offerti, le trasformeremo in assemblee aperte, all’interno delle quali i cittadini potranno partecipare attivamente e votare.

Le snelliremo rispetto all'attuale modello di rappresentanza partitica, favorendo la reale partecipazione dei residenti.

Valorizzeremo le ASUC come ulteriore strumento di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei beni culturali.

Favoriremo la sperimentazione del bilancio partecipativo come forma di responsabilizzazione dei cittadini alla vita della propria città, assegnando loro una quota del bilancio la cui destinazione sarà individuata attraverso un percorso di partecipazione e coinvolgimento.

Incentiveremo lo smartworking, già apprezzato durante il lockdown. Il Comune deve infatti porsi come promotore attivo di questo nuovo “stile di lavoro”

che ha evidenziato importanti ricadute: maggiore produttività, minimi costi e soprattutto una riduzione del traffico cittadino, con conseguente riduzione del congestionamento. A tal proposito occorre che tutte le istituzioni e gli enti che gravitano sulla città concertino modalità di lavoro tali da contenere l’impatto delle migliaia di pendolari che, quotidianamente, utilizzano i propri mezzi per raggiungere la sede di lavoro.

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C ultura

La cultura rappresenta un pilastro essenziale per la crescita di una comunità.

Senza cultura non c’è libertà, non c’è possibilità di scelta e dunque non c’è crescita sociale, né reale benessere. Ma la cultura non è mera rappresentazione di sé stessa attraverso nomi famosi, sbandierati a rappresentare musei e gallerie a garanzia di successo e visibilità.

La cultura è un affare onesto non pubblicitario e si costruisce con vie sottili e ramificate, con il coraggio e la passione di chi prova a inventare un futuro nuovo e sostenibile.

Il momento storico che stiamo vivendo ci obbliga a ripensare un presente segnato da distanze imposte, da spazi ristretti intorno a noi. La realtà ha subìto un’improvvisa accelerazione verso una cultura che ha rischiato di trasformare lo “stare insieme” in solitudine, una cultura della “resistenza” con un desiderio forte di nuova bellezza, dialogo, restituzione di valori e di emozioni che possano colmare i vuoti e promettere futuro.

La cultura deve essere intesa come una possibilità di ridare senso, conoscenza, risposte, ma anche come nutrimento di bellezza attraverso immagini, suoni, parole che restituiscano la preziosità della vita, mai quanto oggi vissuta come precaria e instabile. La cultura è di tutti e deve rivolgersi trasversalmente dai banchi della scuola ai teatri, alla strada, e passa la sua parola attraverso scrittori, poeti, artisti che mediante l’emozione aprano vie di conoscenza.

È necessario promuovere iniziative culturale aggreganti nelle scuole, nei parchi, nelle università, in luoghi frequentati da giovani, perché questo significa gettare semi in terreni fertili, aperti a garanzia di frutti felici, creativi e non rassegnati. Noi vorremmo lavorare ad un rinascimento ideale ed etico dove

“saper essere” viene prima del “saper fare”.

Punteremo al coinvolgimento di tutte le realtà per la costruzione di un piano di ripartenza delle iniziative culturali. Lavoreremo ad pianificazione più omogenea

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Conservatorio, scuole musicali, cori, bande, musei, associazioni, teatri, gallerie troveranno nel Comune l'alleato con cui costruire il progetto di una Trento attrattiva e capace di produrre eventi di richiamo.

Rifletteremo insieme sull'opportunità di restituire al Comune la Galleria Civica e farne il motore dell'arte contemporanea al servizio dei nostri artisti, dei collezionisti e degli appassionati.

La distribuzione omogenea degli appuntamenti culturali e delle iniziative collegate a grandi Festival consentirà di superare la dicotomia centro-periferia e di rivitalizzare quartieri e sobborghi dimenticati e monopolizzati dalle precedenti amministrazioni.

P olitiche giovanili

Crediamo che un’Amministrazione locale o “comunità” che si rispetti, debba avere una visione centrale e un’attenzione speciale sui giovani e sui minori, spesso dimenticati e sempre più in difficoltà a confrontarsi con un mondo in cui socialità, famiglia, politica e cultura vanno sgretolandosi senza altri riferimenti e senza che venga data loro una voce attiva o partecipazione e coinvolgimento. Chi lavora con i giovani sa quanto il disagio, l’alienazione, il rifugio in reti virtuali rischia di diventare una risposta sbagliata e ancora più lontana dalla vita stessa.

Restituire ai giovani spazi di incontro, iniziative che abbiano come protagonisti i giovani stessi, è il primo compito di una comunità sana. I centri di aggregazione giovanili non devono essere luoghi dedicati al disagio ma, al contrario, luoghi dedicati all’espressività: ci deve essere spazio per suonare, fare murales, teatro. Spazi dove imparare qualcosa che la scuola non insegna e dove si possa fare esperienza di incontri con adulti che loro vogliono incontrare: scrittori, poeti, artisti, sportivi. È sufficiente guardarsi attorno per accorgersi di come l’umanità si stia scindendo tra costruttori di futuro e persone impaurite. Ed è il momento di scegliere se stare con gli uni o con le altre.

Avere a cuore le politiche giovanili significa mettersi in ascolto e lavorare in concreto affinché a quei “nativi digitali” che si accingono a esplorare la propria

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esistenza in una società ipertecnologica che tenta di isolare e virtualizzare anche le emozioni, si possa restituire il coraggio della libertà, la passione per superare e vincere gli stereotipi imposti da un sistema di potere e inseguire i propri sogni che spesso celano talenti. A noi spetta il compito di rivelarli.

Trento sta diventando sempre più una città universitaria, grazie alla qualità delle nostre Università, riconosciute sia a livello nazionale che internazionale.

Purtroppo, però, non è ancora strutturata per un giusto coinvolgimento dei ragazzi che frequentano le università trentine.

Riteniamo ci siano mancanze per quanto riguarda la predisposizione di servizi e attività a favore delle fasce più giovani della società.

Prendendo spunto da altre città cosiddette “a forma di universitario”, quali Padova e Bologna ad esempio, ci concentreremo nella realizzazione di un ambiente adeguato ai giovani.

Ci impegneremo nello sfruttare maggiormente spazi predisposti all’organizzazione di eventi, quali ad esempio l’area delle Albere o la terrazza di Sardagna, e nel rendere la città di Trento più “viva e vivace”.

A tal proposito è nostra intenzione allestire gli spazi all’aperto delle varie circoscrizioni con spalti e palco sempre disponibili, prendendo spunto dalla struttura della terrazza di Sardagna, al fine di facilitare l’organizzazione degli eventi su tutto il territorio trentino.

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I nquinamento elettromagnetico

Attuando il principio di precauzione, procederemo alla cablatura di tutti gli edifici comunali, grazie alla presenza del Comune nel capitale di Trentino Digitale.

Procederemo alla mappatura dell'inquinamento elettromagnetico su tutto il territorio comunale adottando, se necessario, le conseguenti misure di miglioramento. Valuteremo così la sostenibilità di nuove antenne e ripetitori.

Promuoveremo i siti liberi da elettrosmog impegnandoci in una capillare opera di informazione per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie.

Sarà predisposto un protocollo con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per la formazione e l’informazione agli studenti sui rischi da elettromagnetismo, da uso scorretto del cellulare e sull’eccessivo uso dei dispositivi a ricezione ed emanazione di onde elettromagnetiche.

P artecipate: ricadute positive da società ed Enti

Il sistema delle società e degli enti partecipati o posseduti dal Comune di Trento va attentamente mappato e scandagliato per verificare sia le reali ricadute per i cittadini sia i margini di miglioramento di ciascun ambito.

Valuteremo e rafforzeremo l’opportunità di attuare forme di azionariato diffuso, in particolare nell’ambito dell’energia e delle multiutilities.

La presenza del Comune nell'APT in particolare, deve tradursi nella capacità di incidere nelle scelte strategiche che riguardano il turismo assicurando trasparenza, partecipazione, coinvolgimento degli operatori e impiego cristallino delle risorse pubbliche con puntuale verifica dei risultati.

Istituiremo criteri di selezione chiari e trasparenti per i Bandi pubblici, in particolar modo per quanto riguarda gli organi di Amministrazione (Presidente, Consiglio, ecc.) Inoltre, la nomina degli organi di controllo e revisione contabile avverrà mediante sorteggio.

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P olitiche sociali

Nonostante Trento sia ai primi posti a livello nazionale in questo specifico ambito, non dovremo calare la guardia sulle azioni sociali, oltre che di assistenza e sostegno ad anziani, a famiglie in situazione di crisi, a donne e uomini che si trovano in relazioni interpersonali disfunzionali (o violente), a soggetti deboli, anche nella direzione della prevenzione e soprattutto nel campo delle dipendenze.

Per questo, investiremo convintamente sulla medicina di base, sulla psicologia di base, sugli assistenti sociali e sul supporto psicologico anche in considerazione del superamento delle conseguenze dell'epidemia Covid.

Favoriremo il mantenimento e la creazione di centri di aggregazione, biblioteche e luoghi d’incontro, per rivitalizzare (e mantenere tali) sobborghi e quartieri insieme ad associazioni e circoli locali.

Particolare attenzione sarà data alle questioni legate alle coppie separate o divorziate, agli allontanamenti dei minori ed alla gestione dell’ascolto del minore e degli incontri protetti.

Nelle strutture comunali, nelle quali sia previsto l’ascolto del minore e gli incontri protetti, verranno forniti i dispositivi e le apparecchiature necessarie al fine di registrare le sedute per metterle a disposizione dell’autorità giudiziaria in caso di necessità.

Verrà garantita la massima attenzione al minore garantendogli la possibilità di ricevere quella garanzia di parità genitoriale già normativamente prevista dalla Legge 54/2006.

Verrà perseguito in ogni modo l’obiettivo primario di eliminare o quantomeno contenere la violenza di genere in tutti i suoi aspetti e risvolti.

Altro aspetto da prendere in considerazione è sicuramente quello delle dipendenze e dell’impatto sociale provocato da queste ultime.

Al fine di contrastare ognuna di esse, con particolare riguardo alla ludopatia, procederemo all’applicazione rigorosa e tempestiva delle indicazioni relative alla

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Di fronte alla totale indifferenza delle amministrazioni che, nel corso degli anni, si sono succedute tra Capoluogo e Provincia, introdurremo orari obbligatori di spegnimento delle slot machine nelle fase orarie più a rischio.

Si tratta di una proposta che portiamo avanti da più tempo, ma che fino ad oggi ha costantemente incontrato il muro delle sopra citate Amministrazioni, evidentemente più interessate ai 50 milioni di euro di entrate che il gioco d’azzardo assicura.

S icurezza e decoro urbano

L’argomento “sicurezza” è un tema chiave per i cittadini nonchè strettamente connesso alla libertà. Essere liberi significa poter fruire liberamente e serenamente tranquillamente degli spazi e delle strutture.

Il Comune deve divenire punto di riferimento e soggetto attivo per favorire il coordinamento tra le Forze dell’Ordine al fine di riconsegnare alla comunità gli spazi abbandonati che la criminalità ha negli anni occupato.

Pretenderemo che Trento abbia questori, commissari del Governo e dirigenti di Pubblica Sicurezza con incarichi stabili e duraturi nel tempo (a differenza di come accade ora), in modo da poter costruire programmi condivisi, fondati sulla conoscenza del territorio e delle sue dinamiche.

Dopo aver centrato l’obiettivo di far partire nella nostra città il Controllo di Vicinato, con l’approvazione della nostra proposta, ci poniamo l’obiettivo di estenderlo in tutte le circoscrizioni e di implementare la sua strutturazione e il suo coordinamento con le forze dell’ordine.

Costituiremo, all’interno degli edifici pubblici oggi dismessi e strategici come l’ex Centro salute mentale o il Casino Bersaglio di corso Buonarroti distaccamenti di Polizia Locale rafforzando la dotazione di vigili di quartiere.

Investiremo anche sul fronte dei custodi forestali, figure peculiari del nostro territorio che da secoli garantiscono la salvaguardia dell'ambiente e la sicurezza per le zone collinari e montane.

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A chi decide di trasferirsi nella nostra città occorre far conoscere usi ed abitudini di vita. Il Comune proporrà corsi di educazione alla cittadinanza, incentivandone la partecipazione e consentendo l’accumulo di punteggi per l'accesso alle prestazioni sociali.

Attraverso l’incondizionato supporto alle associazioni e alle organizzazioni attive sul territorio, manterremo la vitalità che ancora oggi mostrano solo alcuni quartieri e sobborghi, impegnandoci a restituirla anche ai contesti dove il senso di appartenenza è stato smantellato dalle dissennate politiche degli ultimi anni. Si pensi ad esempio all’Area Magnete, che è nostra intenzione liberare dall’isolamento realizzando collegamenti trasversali con quartiere e servizi.

Una volta riacquistato, saranno le stesse comunità ad assicurare ai propri componenti quel controllo sociale che garantisce serenità, solidarietà e la migliore sicurezza.

Il presidio del territorio sarà migliorato introducendo tecniche sociali innovative di cui il nostro gruppo è stato promotore, come ad esempio il

“controllo del vicinato”.

Miglioreremo l’illuminazione cittadina andando a coprire zone al momento buie e sostituendo i sistemi vetusti ad alto consumo energetico con sistemi a led.

Va regolamentata l’espressione dell’arte di strada, attraverso l’istituzione di bandi ad hoc e l’esecuzione di controlli mirati per prevenire e sanzionare comportamenti scorretti. A tal proposito, attiveremo il baratto amministrativo:

attraverso protocolli di intesa con il Tribunale, trasformeremo le sanzioni (spesso inapplicabili) in lavori a vantaggio del territorio, favorendo il ripristino di quanto vandalizzato ad opera degli stessi responsabili.

Promuoveremo l'installazione di bagni pubblici autopulenti gratuiti nei parchi cittadini e nelle zone di maggiore affluenza, ove sussistano le condizioni per il loro controllo e manutenzione.

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Ancora, il sistema di telecamere installate con i fondi statali non ha dato i risultati sperati: vista la loro inadeguatezza, le telecamere non hanno impedito il proliferare della criminalità. Apparecchiature obsolete e ormai inutili vanno subito sostituite con la migliore tecnologia attraverso un massiccio investimento che veda protagonista chi, tra le società partecipate, dispone di invidiabili competenze.

Visti i disarmanti risultati delle verifiche che la Polizia Locale effettua sui mezzi pesanti in transito, potenzieremo il nucleo autotrasporti dedicando particolare attenzione alle attività di controllo dei mezzi che utilizzano impropriamente tratti delicati della nostra viabilità come convenienti scorciatoie. Un esempio ne è la strada della Fricca.

Riproporremo la delibera già depositata in questa legislatura per un nuovo regolamento di convivenza civile tra parti residenziali ed esercizi pubblici con l’obiettivo di realizzare quel patto di convivenza tra esercenti, residenti, studenti e giovani, necessario e fondamentale per la realizzazione di un maggior decoro del centro e della città.

Infine, va fatto conoscere e rispettare il Regolamento di Polizia urbana che il divieto di bere, di sputare, sporcare, gettare mozziconi esiste ed è vigente già da diversi anni, ma purtroppo non è mai stato né debitamente portato alla conoscenza della cittadinanza, né tanto meno fatto rispettare.

S port

Il Comune dovrà fornire supporto incondizionato alle Società sportive, parte fondamentale nella crescita educativa, umana e sociale dei ragazzi che, spesso fin da piccoli, praticano un’attività sportiva di squadra o singolarmente.

A maggior ragione in questa fase di transizione dopo il lockdown, verrà dato pieno supporto alle manifestazioni e agli eventi sportivi che potranno rinnovare l’attrattività del centro storico e coinvolgere attivamente la cittadinanza.

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MOBILITÀ

Meno auto private e più trasporto pubblico: questo il nostro paradigma.

Realizzando una mobilità pubblica veloce e smart e un contemporaneo decongestionamento dei mezzi privati, i collegamenti saranno garantiti e resi competitivi dal ring ferroviario interconnesso con i mezzi su gomma che viaggeranno su corsie preferenziali realizzate ad hoc. In questo modo si creerà l’humus per il fiorire di quella mobilità dolce, con biciclette e monopattini, che rappresenta la miglior prospettiva in cui investire.

È inoltre nostra priorità preservare il territorio del Comune di Trento dalla costruzione di nuove autostrade, come previsto dalla Convenzione delle Alpi.

A utomezzi e Centro storico

È necessario liberare gli spazi del centro storico dagli automezzi parcheggiati.

Occorre dunque rivedere la mobilità urbana, favorendo l’ingresso in centro storico di soli mezzi elettrici per rifornire le attività commerciali, con parcheggi di attestamento esterni (anche interrati) per i residenti in cui, oltre a quelli tradizionali, i mezzi elettrici potranno stazionare e ricaricarsi.

Realizzeremo un nuovo piano regolatore generale che partirà dalla rivisitazione totale della mobilità, con la valorizzazione del trasporto pubblico e della mobilità dolce. L’obiettivo è ridurre al minimo il traffico veicolare privato nel centro storico e nella città consolidata, gestendo con il trasporto pubblico la movimentazione nella città che potrà così davvero definirsi “green” e “smart”.

Infine, attueremo una sistemazione e riqualificazione profonda dell’area del parcheggio Zuffo, di modo che a particolari categorie di automezzi, in questo caso i camper, venga garantito uno spazio decoroso provvisto di ombra,

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M obilità inclusiva

La civiltà passa soprattutto attraverso l’attenzione e la cura rivolte alle fasce più deboli: per questa ragione procederemo con lo sbarrieramento degli edifici pubblici e dei percorsi urbani rendendo la città di Trento inclusiva e moderna.

È nostra volontà creare un apposito ufficio, gestito dalle associazioni che rappresentano persone con disabilità, che abbia funzione di controllo sia in fase progettuale sia in fase di verifica dei lavori pubblici, al fine di evitare esborsi successivi per rimediare ad errori evitabili.

S tazioni

Occorre ripensare la funzione, l'arredo e gli spazi circostanti le stazioni FS e delle autocorriere che rappresentano il primo incontro tra viaggiatore e città.

Pulizia, sicurezza, ordine, decoro, servizi commerciali e ambienti accoglienti dovranno fungere da biglietto da visita per chi arriva a Trento e per chi sceglie il mezzo pubblico per raggiungere il capoluogo, oggi mai all’altezza delle funzioni che competono loro.

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M obilità ciclabile

La bicicletta non rappresenta più solo un mezzo di svago, ma è tornata a svolgere la funzione di mezzo di trasporto comodo, veloce e sostenibile.

L'obiettivo è una città pensata su misura per chi sceglie di spostarsi con le due ruote.

I nodi da sciogliere sono numerosi e per questo l'impegno, già portato avanti nel precedente quinquennio, sarà massimo.

Vanno riprogettati i collegamenti dalla collina con il fondovalle intervenendo sugli spazi delicati, sui tratti rischiosi, sugli attraversamenti pericolosi e sulla segnaletica. Suoli e marciapiedi devono garantire la sicurezza di chi li percorre.

La mobilità ciclabile gioca un ruolo fondamentale nella riduzione del traffico cittadino e del conseguente inquinamento: occorre per questo incentivarla, anche alla luce della sua evoluzione nel tempo che oggi ci porta a convivere con biciclette e monopattini elettrici, creando appositi spazi in cui questi mezzi possano essere parcheggiati e ricaricati in prossimità delle principali fermate (stradali o ferroviarie) del Trasporto pubblico, in modo da realizzare un sistema integrato. Presso le stesse fermate potrà trovare utile collocazione il bike-sharing.

Tutte le ciclabili vanno completamente riprogettate, eliminando interruzioni nei percorsi presenti: il concetto di ciclabile deve perseguire l’obiettivo di creare un circuito cittadino su sede propria o quantomeno fuori dai percorsi pedonali.

Si abbandoneranno progressivamente i percorsi promiscui e le interruzioni alberate, riposizionando la ciclabile a quota stradale e dove possibile su sede propria: ad esempio, metteremo in sicurezza via Brennero non solo con appositi attraversamenti pedonali, ma realizzeremo ciclabili e nuove fermate per i bus, così da trasformarla in una strada urbana.

Il completamento delle connessioni con la Valle dei Laghi e con la Valsugana rappresentano per noi obiettivi strategici, da perseguire senza ulteriori ritardi e con determinazione e tempestività.

Andranno promossi i progetti che incentivano l'uso della bicicletta come

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M obilità su rotaia

Dopo essere stata abbandonata a sé stessa negli ultimi decenni, torneremo a investire sulla mobilità su rotaia per fare di Trento il baricentro di un sistema esteso verso le valli. Il treno sarà il mezzo più comodo e veloce per arrivare in città.

Con un grande investimento realizzeremo finalmente la metropolitana di superficie con un anello basato sui tracciati esistenti nel fondovalle e sulla collina completando i tratti mancanti verso Nord e verso la collina Est.

A tal proposito, va pretesa in tempi rapidi l’elettrificazione della ferrovia della Valsugana e la sostituzione delle littorine diesel lente, rumorose e inquinanti con treni all'altezza di una città europea.

Si rende poi necessario preparare il “sistema trasporti” dell’intera città di Trento alle conseguenze prodotte dal termine dei lavori del tunnel di base del Brennero e dei successivi collegamenti sull’asse dell’Adige.

Per tale ragione, il Comune dovrà uscire dal ventennale letargo e farsi parte attiva per portare a compimento le ipotesi di interramento della linea del Brennero.

Contrasteremo la problematica del rumore pretendendo l'impiego di materiale rotabile consono al Terzo millennio, velocità che tengano conto del contesto urbano e l'installazione tempestiva delle barriere antirumore lungo la linea del Brennero e la Ferrovia della Valsugana.

Trento dovrà essere direttamente collegata via ferrovia all'aeroporto Catullo.

Senza pensare ad investimenti faraonici, sarà sufficiente prolungare i treni regionali fino alla stazione di Dossobuono. Oltre a migliorare i servizi per i cittadini, renderemo così Trento e il Trentino più comodamente raggiungibili anche per i turisti.

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T rasporto pubblico urbano

Trento non offre grandi possibilità in termini di viabilità per le ridotte dimensioni stradali. Per questo i mezzi del trasporto pubblico devono contribuire a ridurre la circolazione dei mezzi privati per spostamenti interni alla città.

Per raggiungere un simile obiettivo, anche in considerazione delle misure di contenimento del Covid19, dovremmo investire sugli autosnodati, più capienti con i quali è possibile per esempio irrobustire il servizio verso le facoltà universitarie in collina.

Per rendere il trasporto pubblico appetibile e concorrenziale rispetto al mezzo privato è fondamentale intervenire sugli snodi ad alta intensità di traffico dove si creano i congestionamenti nelle ore di punta. Per questo attiveremo un canale di confronto costante con gli operatori del Trasporto pubblico che permetta di prevenire e risolvere i problemi connessi.

Riteniamo inoltre utile effettuare una verifica sulla distanza ottimale tra le fermate del servizio di trasporto pubblico allo scopo di migliorare e rendere più efficiente il servizio, oltre a renderlo competitivo rispetto al mezzo privato.

Semafori intelligenti, corsie preferenziali, precedenze, spazi di manovra, completamento delle pensiline mancanti e ampliamento di quelle congestionate alcuni semplici strumenti che ci consentiranno di migliorare sicurezza e fruibilità.

Il Trasporto pubblico va garantito anche negli orari notturni e ogni fermata va abilitata per la salita e la discesa dei passeggeri con ridotta capacità motoria oltre che dotata del servizio informazioni che aggiorni sui tempi di arrivo dei bus fruibile anche da non udenti e non vedenti. La flotta va velocemente convertita con mezzi eco compatibili.

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